Catania – Nota al Comandante.

23.12.2014 – Catania – Nota al Comandante sulla carenza di personale autista.

 

 

 

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COMUNICATO
 


 
Si è svolto oggi il previsto tavolo tecnico sulla riqualificazione.
Al tavolo non era presente né il Capo Dipartimento né il Direttore Generale, a dimostrazione dello scarso interesse della Amministrazione, e evidentemente del Ministro, per la questione legata al riconoscimento professionale dei lavoratori giudiziari.
I nostri interlocutori si sono presentati senza alcuna proposta con l’unico mandato di ascoltare le proposte delle OO.SS, come purtroppo già avvenuto in un passato recente.
Abbiamo stigmatizzato l’atteggiamento e fatto proposte concrete: va superato con un emendamento nel milleproroghe quanto stabilito dalla legge 150 sul passaggio tra le aree e sulle riserve dall’esterno e va ripristinata per i lavoratori della giustizia la possibilità di effettuare le procedure ai sensi del CCNL 2006/09. Ciò è premessa necessaria per dare avvio alle procedure e garantire equità tra i lavoratori della giustizia e tutti gli altri del comparto. A tal proposito abbiamo consegnato alla Amministrazione una proposta di emendamento.
Sui fondi da destinare alla riqualificazione, sui quali il Ministro Orlando ha preso impegno a notiziarci dopo l’approvazione della finanziaria, abbiamo evidenziato che in relazione ai soldi stanziati per i prossimi tre anni per il Ministero della giustizia (120 milioni a regime),  poiché nella legge stessa è fatto divieto di utilizzarli per concorsi a tempo indeterminato, in parte possono essere utilizzati per finanziare le procedure di riqualificazione, anche spalmate su più anni, ma con prospettive certe  per tutto il personale, con previsione di occupazione dei posti vacanti nelle aree superiori e con un sistema di graduatorie aperte che favorisca lo scorrimento anche negli anni successivi; su questi punti ci siamo detti disponibili ad aprire immediatamente un percorso di discussione.
In realtà non vi è stata alcuna risposta alle nostre richieste se non, in relazione agli interpelli,  l’assicurazione data dalla Dr.ssa Battaglia che dopo la presa di possesso di procederà allo scorrimento delle graduatorie.
Anche in relazione alle sollecitazioni sul Fua 2013 e 2014 la risposta è stata “non abbiamo mandato a convocare il tavolo”.
Detto ciò abbiamo chiesto formalmente ai nostri interlocutori di farsi portavoce con il Ministro in persona per convocare entro la prima settimana di gennaio un vero tavolo politico in cui si espliciti sia la volontà di superare gli ostacoli normativi nel milleproroghe sia le risorse finanziarie disponibili e l’avvio certo delle procedure entro l’inizio del prossimo anno a seguito di accordo nazionale vincolante con le OO.SS.
 
Ricordiamo al Governo ed al Ministro Orlando, che hanno presentato in pompa magna la riforma della giustizia con il famoso punto 12) riqualificazione, e che nei tavoli successivi hanno ribadito la volontà e l’impegno a voler valorizzare i lavoratori della giustizia, che le promesse vanno mantenute e che se ciò non avverrà sarà ancora più grave perché si sarà abusato della buona fede dei lavoratori illudendoli senza poi dare risposte conseguenti.
La scrivente O.S. se non otterrà alcuna risposta si riserva ogni azione a tutela dei lavoratori giudiziari, da troppo tempo ingannati e sfruttati.
La misura è colma e agli annunci devono seguire i fatti.
Vi terremmo informati sugli eventuali sviluppi.
 
Roma, 22 dicembre 2014   
 
                          Per Funzioni Centrali FPCGIL
                                 Nicoletta Grieco
 
 

 

 
 

 

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COMUNICATO
 

IL BALLETTO DELLE NOMINE:TRIONFA LA VECCHIAPOLITICA?
 

Se le nomine dei Direttori Generali sono quelle annunciate dai media si può certamente affermare che la montagna ha partorito un primo striminzito topolino. Nessun rinnovamento nei criteri di nomina e qualcuna di queste non si comprende bene in base a quali requisiti. Questa tornata doveva essere una utile occasione per dare un segno distintivo alle possibilità di rinnovamento e certo non si può affermare che questo sia avvenuto. Al di là della promozione del dr. D’Angeli al Bilancio gli altri nomi sono gli stessi di sempre e in questa tornata in piú c’è l’escluso eccellente e la nomina sconsiderata.
Ci riferiamo all’esclusione di Francesco Prosperetti e la  concomitante designazione di Federica Galloni all’Arte e l’Architettura Contemporanea. Operazione non certo avvenuta per motivi curricolari, considerata l’esperienza e la competenza sul campo specifico del primo rispetto ai dubbi non solo nostri sulle capacità specifiche della seconda. A leggere i media addirittura figlia di un ripensamento in extremis. Siamo curiosi di conoscere le motivazioni, ma certo il segnale che proviene da questa infornata è quello della solita vecchia politica ministeriale, se queste nomine saranno confermate ufficialmente.
Nulla di nuovo sotto il sole, se non l’immagine vecchia e decadente di un ministero avvolto nel declino. Ma siamo alle anticipazioni giornalistiche, ancora manca la conferma e auspichiamo che le stesse vengano smentite, almeno rispetto a questa macroscopica incongruenza che, se confermata, darebbe la cifra definitiva alla qualità di questa operazione e, con essa, anche un bel colpo al cosiddetto spirito riformatore che adesso propone la gestione di una riforma pomposamente definita epocale con pratiche di spoil system da basso impero.
 Roma, 23 dicembre 2014   

Claudio Meloni
Coordinamento FP CGIL MIBACT
 

 

 
 

22.12.2014 – Di seguito l’informativa relativa all’oggetto, nonchè gli allegati con l’individuazione delle sedi disponibili.

 

 

Incarichi dirigenziali a primi dirigenti del CNVVF

22.12.2014 – In allegato la proroga dell’inacrico di dirigente addetto del Comando di Milano, nonchè l’attribuzione dell’incarico di reggenza temporanea del Comando di Caserta.

 

 

Caserta – Ancora problemi tra Sindacati e Comandante Provinciale

22.12.2014 – In allegato, l’ennesima protesta di CGIL CISL UIL CONFSAL e CONAPO VVF nei confronti del Comandante Ing. FALBO, causata dal mancato coinvolgimento dei Sindacati in materia di organizzazione del lavoro negli uffici interni del Comando.

In tal senso, anche a fronte di rapporti diventati sempre più insostenibili, in data odierna – ed è per la CGIL motivo di particolare soddisfazione – è stata ufficializzata la reggenza temporanea dell’Architetto Rosa D’ELISEO, alla quale auguriamo buon lavoro, confidando che saprà ricomporre in breve tempo un clima di rispetto e collaborazione anche con le parti sindacali. 

Adriano FORGIONE

 

 

Puglia – Nomina del Coordinatore Regionale FPCGIL VVF

22.12.2014 – In allegato la nota della Segreteria Regionale FPCGIL Puglia con la nomina del compagno Sandro ANELLI Coordinatore Regionale VVF, gli auguri di buon lavoro allo stesso, nonchè il ringraziamento al compagno Lino PESOLA, quale Coordinatore uscente, per la passione e l’impegno con cui ha svolto l’incarico.
 
Il Coordinamento Nazionale FPCGIL VVF, a sua volta, augura al compagno Sandro ANELLI buon lavoro, ricco di risultati e soddisfazioni, così come ringrazia il compagno Lino PESOLA per l’attività sindacale svolta durante tutto il suo mandato.
 
Adriano FORGIONE – Danilo ZULIANI

 

 

 

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COMUNICATO
 


 PENSIERI POCO NATALIZI
 

A Natale c’è lo scambio dei pensieri, oltre che degli auguri. Abbiamo dei pensieri anche noi e ci teniamo a farveli conoscere:
 

Il primo pensiero va al Governo che ha approvato la sua legge di stabilità in una notte surreale al Senato con il solito maxiemendamento e le conseguenti dichiarazioni trionfalistiche del Premier che avrebbe respinto l’assalto alla diligenza. Per rimanere al nostro piccolo l’emendamento da noi fatto presentare per avere lo scorrimento dei passaggi di area non è passato, non vi è traccia di un emendamento che la stessa Amministrazione avrebbe predisposto, il che fa supporre che questi tentativi sono stati giudicati parte dell’assalto alla diligenza. A differenza dell’emendamento che autorizza lo scorrimento delle graduatorie interne all’Agenzia delle Dogane. Poiché ci sfugge la differenza e ritenendo inutile chiedere chiarimenti su questa diversità di trattamento non possiamo far altro che rimarcare ancora una volta l’attenzione marginale che viene rivolta ai servizi per il patrimonio culturale, in particolare per quel che riguarda la condizione dell’organico MIBACT tartassato dai tagli e alle prese con un progetto di ristrutturazione profondo del suo apparato organizzativo. Apparato che paradossalmente viene giudicato negativamente proprio nei punti di gestione dove ha saputo invece mantenere, grazie all’impegno ed alla professionalità dei suoi lavoratori, un livello efficace, ovvero nella tutela del nostro patrimonio culturale, che oggi esce oggettivamente indebolita. Il nostro pensiero va pertanto ai lavoratori da troppo tempo in attesa di un riconoscimento professionale, diritto che ancora oggi si nega con affermazioni discutibili e quasi offensive.
Il secondo pensiero va al Ministro Franceschini, alle prese con la realizzazione di un disegno di riforma ambizioso ma a costo sotto zero. Una riforma che trasferisce nel museo l’ombelico dei beni culturali, ma che, nelle sue pieghe rivela un ripensamento storico di politiche giudicate fallimentari non si sa bene per quale motivo. La valorizzazione del patrimonio statale ha triplicato il numero di visitatori negli ultimi 15 anni, ad esempio l’operazione di nuove aperture serali si è rivelata un flop e oggi siamo nella condizione di non poter aprire a Natale e Capodanno per mancanza di fondi. Questo perché è difficile chiedere di più ad un sistema di aperture che è già il più ampio a livello europeo. Ma servivano segnali all’opinione pubblica offrendo sul piatto nuovi colpevoli della cosiddetta mancata valorizzazione e per dare l’impressione del governo del fare.  La valorizzazione non è una parolina magica e a noi piace molto di più la fruizione, mentre invece intorno a questa riforma e a questa parola si stanno addensando appetiti che a noi appaiono preoccupanti nei loro risvolti gestionali. Tanta strada ha percorso il Ministro in questo anno, ma ancora non siamo arrivati al bivio e il bivio sarà nelle scelte concrete che la nuova organizzazione si porterà appresso, soprattutto sui modelli di gestione che si sceglieranno. Per adesso registriamo questa curiosa dicotomia tra le sue esternazioni pubbliche, spesso caratterizzate da proposte clamorose e da una durezza verso i sindacati, e l’approccio disponibile, realista  e aperto che ha invece contraddistinto la modalità del confronto sui tavoli. Per questo non lo giudichiamo, lo aspettiamo al bivio. Il nostro pensiero va invece all’articolo 9 della Costituzione ed ai Padri costituenti che lo scrissero magnificamente.
Il terzo pensiero va al Presidente del PD, Matteo Orfini, che in un recente intervento alla direzione del suo partito ci ha accusato di non saper rappresentare gli interessi di tutti i lavoratori, ma solo dei garantiti. Matteo Orfini ha vissuto direttamente le problematiche del precariato culturale, sa bene che il sindacato in questo settore ha prodotto negli anni migliaia di stabilizzazioni lavorative. Come Presidente del partito di maggioranza e per la sua storia  sa anche che il nuovo precariato, quello delle false partite iva e delle collaborazioni professionali a quattro soldi, sfugge ad ogni possibile forma di tutela perché così hanno voluto le leggi, e non solo quelle berlusconiane. Ecco, il nostro pensiero va ai precari professionisti per forza ed ai professionisti per scelta che non hanno mercato del lavoro perché lo stesso viene assorbito da  meccanismi drogati e senza regole. Noi ci impegniamo quotidianamente a rappresentare tutte le istanze ma vorremmo che lui si impegnasse a modificare leggi sbagliate: la tutela non è un esercizio astratto ed è difficile esercitarla con  chi ha il ricatto del lavoro in cambio della rinuncia ai diritti. Basta poco, Presidente Orfini, e quel poco non si rintraccia nella nuova riforma del lavoro, che le tutele le toglie definitivamente.
Il quarto pensiero va alla legge 68, una legge civilissima che dovrebbe garantire il diritto al lavoro dei cittadini disabili e non viene quasi mai applicata. Il nostro pensiero vai ai sette lavoratori assunti quasi quattro anni fa con questa legge in part time e ancora oggi in attesa del tempo pieno. Che aspetta le solite, infinite autorizzazioni di organi di controllo con il pallottoliere. Se volete aiutare chi si occupa dell’inserimento di questi cittadini al lavoro, andate sul sito www.tuttinessunoescluso.it e firmate la petizione “un lavoro per i disabili psichici”. Un gesto piccolo ma sicuramente molto apprezzato da coloro che si battono per il diritto ad una vita normale per tutti, nessuno escluso.
Il nostro quinto pensiero va ai lavoratori giovani e non, precari, stagisti, con o senza partita iva, volontari, per i quali Babbo Natale non reca alcun dono se non la prospettiva di un anno da precario. A loro la nostra  profonda solidarietà e l’idea che saranno al centro della nostra battaglia per la buona occupazione.
Il nostro sesto ed ultimo pensiero va alle lavoratrici ed ai lavoratori del MIBACT, che sono stati oggetto di attacchi pubblici spregevoli e che si ritrovano a gestire la loro vita lavorativa facendo i conti con una situazione di declino che pare inarrestabile, che sono stati colpiti nel diritto al salario persino quando hanno avuto un avanzamento professionale, che si voltano dietro e non c’è nessuno a prendere il testimone. Lavoratori che hanno fatto grande il MIBACT grazie alla loro passione e che adesso temono che con loro andrà via anche l’idea di un servizio pubblico efficace per la tutela del nostro patrimonio.
A tutti, comunque,  Buone Feste.

                                Claudio Meloni
               Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT

 

 
 

 

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Agenzia Entrate – Nota della FP CGIL EMILIA ROMAGNA 19 dicembre 2014
 

 La road map a tappe forzate sul merito della DRER non ci interessa…
 

Mobilita’ regionale, riconoscimento dei diritti normativi e contrattuali, rispetto delle persone: questo ci interessa davvero al momento!
 
L’individuazione e il riconoscimento del merito, nell’ambito di una discussione di portata più ampia sui sistemi di valutazione del personale, sono argomenti dei quali si parla ormai da anni e che da sempre sono all’attenzione della nostra organizzazione sindacale, convinta della necessità e dell’opportunità di dover prevedere normativamente e contrattualmente la possibilità di apprezzare adeguatamente l’apporto specifico del singolo lavoratore ai risultati conseguiti dalla struttura di appartenenza.
 

Un confronto sul tema richiederebbe un contesto di relazioni sindacali mature e proficue, nel quale le parti si riconoscono e si rispettano vicendevolmente; nostro malgrado, ormai da anni non sono purtroppo queste le condizioni in cui si svolgono i confronti tra Amministrazione e OO.SS. nella nostra regione.
 

Pertanto, come peraltro già ripetutamente affermato nel corso degli ultimi incontri con il Direttore Regionale, riteniamo che all’attualità non sussistano financo le seppur minime basi per avviare la discussione su un argomento così importante e delicato per le ricadute che avrebbe sul personale.
 

Fino a quando non arriveranno risposte concrete da parte della Direzione Regionale dell’Emilia Romagna alle numerose e reiterate istanze presentate dalla FP CGIL riguardo all’attivazione di una nuova e reale procedura di mobilità regionale, che non sia limitata ai soli scambi di sede decisi unilateralmente dall’Amministrazione come invece avvenuto di recente, riguardo alla concessione dei permessi retribuiti di cui all’art. 46, comma 2, del C.C.N.L., riguardo alle richieste di aspettative per l’ammissione ai corsi per dottorati di ricerca o per la fruizione di borse di studio di cui all’art. 52, comma 2, del C.C.N.L., riguardo alle nuove chiusure di strutture territoriali o ai processi di riorganizzazione previsti, per esempio, in relazione al processo di incorporazione dell’Agenzia del Territorio nell’Agenzia delle Entrate o per effetto delle nuove normative in via di approvazione, riguardo alle problematiche dei frontoffice, riguardo alle richieste di mobilità del personale dei soppressi uffici di Rimini del Ministero dell’Economia e del Tesoro, non saremo di certo disponibili ad affrontare una qualsivoglia discussione sul merito.
 

Anche perché, lo ricordiamo una volta di più, sono all’esame degli organi legislativi provvedimenti normativi che di fatto individueranno riferimenti ed ambiti con i quali un’eventuale intesa dovrebbe necessariamente relazionarsi e rispetto ai quali dovrebbe uniformarsi; al momento, non avrebbe dunque alcun senso impegnarsi in discussioni e confronti i cui esiti potrebbero essere del tutto annullati dalle nuove norme in materia.
 

Appare poi paradossale la previsione di un calendario di lavori, ovviamente definito autonomamente dalla DRER, che definisce anche la data di sottoscrizione dell’accordo (… !?!): probabilmente, la nostra Amministrazione ha già incassato o pensa di aver incassato l’adesione a prescindere di qualche sigla sindacale.
 

La nostra organizzazione ha idee chiare e precise su quelli che dovrebbero essere i parametri di riferimento di un sistema che sappia riconoscere il merito, come dettagliatamente e ripetutamente argomentato in occasione delle ultime convocazioni: oggettività, trasparenza, universalità e terzietà. Tutto quello che le esperienze negoziali degli ultimi anni hanno evidenziato non essere patrimonio della nostra classe dirigente.   
 

 In conclusione, parteciperemo ai prossimi incontri esclusivamente per riaffermare le nostre condizioni e per riproporre le nostre richieste, non certo per trattare con una dirigenza che finora ha dimostrato puntualmente di non avere alcun rispetto per i suoi dipendenti e per le organizzazioni sindacali che li rappresentano.
 

Bologna, 19 dicembre 2014
 

                                        FP CGIL – Coord. Reg.le
                            Agenzia delle Entrate Emilia Romagna              
                                     
 

 

 

 
 

 

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FPCGIL – FPCISL – UILPA Ministero Ambiente: Osservazioni unitarie su D.M. organizzazione Uffici II livello
 


Nota unitaria con le osservazioni sul D.M. di organizzazione degli Uffici di II livello del MATTM.
22 dicembre 2014
 
 

 

 
 

Sciopero generale CGIL e UIL di tutti i comparti il 12 dicembre

 
 
 

 
 

 
Messaggi internazionali di solidarietà
 
 
 
 
 
 
 

Il ruolo della Polizia Penitenziaria intra ed extra moenia.

In data 17 dicembre si è tenuta, presso il Grand Hotel Lamezia, l’assemblea con il personale di Polizia Penitenziaria sul tema ‘il ruolo della Polizia Penitenitenziaria intra ed extra moenia’. L’occasione è stata utile per analizzare le condizioni lavorative del personale che presta servizio negli istituti della Calabria. Vi alleghiamo alcune foto dell’iniziativa.

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