Direzione Centrale per la Formazione – Corso sperimentale per istruttori tecniche di puntellamento.

07.11.2014 – Direzione Centrale per la Formazione – Corso sperimentale per istruttori tecniche di puntellamento.

 

 

Trattamenti di missione.

07.11.2014 – In allegato la circolare del Capo del Corpo di chiarimenti sul trattamento di missione in occasione di sostituzioni programmate o non programmate e assegnazioni temporanee presso una sede diversa da quella abituale.

 

 

News

 
CGIL MIUR INFORMA
 
 

 

Vi giriamo la convocazione del Capo di Gabinetto per l’incontro del 12 novembre in cui ci saranno illustrati gli schemi dei DM di organizzazione delle Direzioni Regionali.
L’incontro del 22 ottobre si era concluso con l’impegno dell’Amministrazione a rivedere i numerosi accorpamenti di uffici territoriali proposti da circa la metà dei Direttori Generali degli Uffici Regionali.
Vedremo quale sarà la decisione finale del Ministro Giannini.
 
Restando così le cose, assisteremmo al fatto che solo in alcune Regioni si decide di accorpare solo perché sono pochi gli uffici complessivamente assegnati alla Direzione Regionale (si può tagliare su quelli della Direzione) ovvero perché c’è poco personale (si può procedere ad assumere personale scorrendo le numerose graduatorie degli idonei), ovvero perché manca il dirigente (ma esistono le reggenze).
 
Abbiamo letto sulla stampa dichiarazioni di esponenti del MIUR della Lombardia in cui si dice che ci sarà comunque il mantenimento di presidi (in questa regione gli accorpamenti al momento sarebbero ben 3). Ben diversa la prospettiva illustrata dal Direttore Regionale nell’incontro con le Organizzazioni Sindacali regionali di categoria su tale questione (vi alleghiamo il comunicato sindacale sull’incontro).
 
Inoltre ricordiamo che da parte del precedente Ministro, con cui avevamo avviato il confronto sui DM, c’era stato l’impegno a non tagliare gli uffici territoriali.
Bene, la proposta del 22 ottobre della nuova compagine politica, prevede per ora circa 20 accorpamenti (in alcuni casi anche di 3 o 4 uffici insieme).
 
Questo dimostra quale valore sia riconosciuto agli impegni assunti.
 
Quello che conterà sarà quindi il contenuto dei Decreti Ministeriali, in cui al momento si parla di accorpamenti e non di presidi.
 
Ribadiremo anche nel prossimo incontro la nostra contrarietà a questa soluzione che non si basa neanche  su motivazioni funzionali ed omogenne e che, in sfregio anche alla pari opportunità, si orienta a chiudere uffici su parte del territorio, sottraendo un servizio importante all’utenza.
 
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
 
Roma, 7 novembre 2014 
 

FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
 

 
documentazione allegata
 
 
 

News

 
CONTRATTAZIONE DEL 6 NOVEMBRE: DUE NOTIZIE MOLTO BUONE ED UNA MOLTO CATTIVA
 
 

 Ieri abbiamo avuto una importante riunione del tavolo nazionale che ha licenziato la circolare sulla stabilizzazione dei distacchi, il cui testo vi inviamo. Riteniamo assolutamente significativo il risultato ottenuto in primis perchè è un obiettivo lungamente perseguito, secondariamente perchè ci consente di affrontare la fase dei decreti applicativi sgombrando il campo da una situazione ormai sedimentata nel corso degli anni e propedeutica alla definizione di piante organiche di sede reali e non fittizie. Si tratta di stabilizzare la posizione di circa 1900 lavoratori, che è un numero significativo corrispondente a più del 10% del personale in servizio. Nei prossimi giorni si apriranno le altre questioni pendenti, a partire dalla definizione dei passaggi orizzontali, i quali saranno definiti nell’ambito della rideterminazione degli organici per profilo professionale e su base regionale. Anche in questo caso riteniamo assolutamente indispensabile risolvere una situazione ormai non sopportabile di scostamenti professionali prolungati nel tempo sia per i riflessi sui lavoratori sia perchè impediscono una corretta determinazione del fabbisogno professionale occorrente allo svolgimento delle attività lavorative. Sulla questione della mobilità dei lavoratori è peraltro emerso l’impegno comune Il Capo di Gabinetto ci ha annunciato che la registrazione del DPCM è ormai alle sue fasi finali e che la prossima settimana saremo convocati dal Ministro Franceschini per l’avvio del confronto inerente i decreti applicativi. Quindi si aprono le danze ed al riguardo noi, nel ringraziare tutti coloro che ci hanno inviato documenti con i quali segnalano le possibili criticità rispetto alla definizione della nuova organizzazione territoriale, vogliamo rassicurare sul fatto che saranno tutte oggetto della nostra attenzione. Nell’ambito del confronto sui decreti applicativi noi riteniamo peraltro indispensabile un confronto anche in sede regionale per definire ed applicare i criteri di distribuzione del personale nei nuovi uffici, nonché per affrontare le criticità derivanti dagli accorpamenti e scorpori definiti dalla riforma.
La seconda notizia molto buona è il disegno di legge, che vi alleghiamo,  che l’Amministrazione ci ha consegnato ieri e che riguarda lo scorrimento delle graduatorie per la riqualificazione dalla seconda alla terza area nel numero dei famosi 460 posti originariamente messi a concorso e mai autorizzati da MEF e Funzione Pubblica. La notizia è buona per due motivi:
il primo è che l’Amministrazione, ai suoi massimi livelli politico-amministrativi, sta dimostrando, con atti concreti, che intende dare attuazione al protocollo di intesa del 17 ottobre scorso e il secondo è che la questione degli scorrimenti del personale idoneo ai passaggi di area riemerge con forza non solo in relazione alle legittime aspettative dei lavoratori  ma anche in riferimento alla necessità che l’Amministrazione ha di reperire professionalità che non si trovano se non facendo riferimento alle graduatorie degli interni. Naturalmente occorre mantenere i piedi per terra, il disegno di legge dovrà affrontare l’iter parlamentare ed essere trasformato in legge, per poter avere effetti concreti su questa annosa problematica.
Sempre in riferimento al protocollo di intesa abbiamo ricevuto una nota di forte critica su come la questione del personale riqualificato e non retribuito per effetto del blocco è stata messa nell’intesa. Noi vogliamo semplicemente chiarire due cose: la prima è che noi abbiamo chiesto ed ottenuto che anche questa situazione venisse inserita nel protocollo, in quanto originariamente non prevista, la seconda è che il nonché non intende essere affatto una svalutazione del problema come secondario rispetto agli altri. Riteniamo invece quella situazione assolutamente scandalosa come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare nei nostri comunicati, legata ad un blocco dei trattamenti economici e normativi dai caratteri a nostro avviso incostituzionali e che va risolta al più presto, coerentemente con gli impegni assunti nel protocollo stesso. Rispettiamo il legittimo diritto alla critica di chiunque, ma in questo caso riteniamo molto semplicemente che essa è stata avanzata in modo fuorviante e derivante da un comprensibile stato di esasperazione dei lavoratori interessati.
La pessima notizia è invece quella che i cosiddetti organi di controllo, sulla base di motivazioni del tutto pretestuose ed in contrasto con l’accordo sulle progressioni, non intendono autorizzare il pagamento degli scorrimenti dei 320 posti residui. Il DG ci ha rappresentato questa situazione e noi abbiamo richiesto comunque di fare l’accordo previsto sulla base di un semplice ragionamento: l’accordo risulta perfezionato e regolarmente registrato dagli stessi organi di controllo per un impegno di spesa che ha determinato l’accantonamento delle risorse, e con la clausola di recupero dei posti non assegnati in prima battuta. Ci siamo lasciati con l’impegno comune di valutare la situazione alla luce delle obiezioni che abbiamo fatto sulla evidente illegittimità della posizione di UCB e MEF, impegno a cui noi daremo conseguenza con una nota unitaria nella quale esplicheremo in modo puntuale e preciso le violazioni che la mancata applicazione di questo accordo determinerà sul piano della esibilità di un accordo perfezionato tra le parti ai sensi del Codice Civile e successivamente, nel caso permanesse questo atteggiamento ostativo dei Ragioneri, valuteremo le azioni legali conseguenti nei confronti del MEF.
Vi aspettiamo domani a Roma per la grande manifestazione unitaria dei dipendenti pubblici, rassicurandovi sul miglioramento del clima.

 Roma, 7 novembre 2014  
 

Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC
 

  
 

 
 
 
 

Direttivi-Dirigenti – Fondo di risultato anno 2012.

06.11.2014 – Direttivi-Dirigenti – Fondo di risultato anno 2012.


Modena – Uso degli automezzi VVF

07.11.2014 – In allegato la nota del Comitato Iscritti FPCGIL Modena in risposta alla circolare emanata dal Capo del CNVVF, uso degli automezzi VVF; su tale circolare il Coordinamento Nazioanle FPCGIL VVF ha già chiesto uno specifico incontro con l’Amministrazione.

 

 

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FESI – Contrattazione decentrata DAP anno 2014: Convocazione 24 novembre 2014.

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Mobilità a domanda ruolo Ispettori: convocazione 11 novembre 2014.

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Sardegna: Monastir e Buoncammino – interrogazione parlamentare.

SFAP e carcere di Buoncammino: interrogazione alla Camera.
“La chiusura della SFAP di Monastir, la sua riconversione in centro di accoglienza per migranti e la volontà espressa di trasferimento del carcere minorile di Quartucciu, oltre che degli uffici del DAP, nella struttura del carcere di Buoncammino, fanno parte di un unico progetto del Ministero della Giustizia e costituiscono un colossale errore che andrebbe prontamente corretto attraverso un più denso confronto con le OO.SS. e le Amministrazioni del territorio.
La Scuola per Agenti della polizia penitenziaria di Monastir – che ho personalmente visitato lunedì 3 u.s., è una struttura di eccellenza che andrebbe non già dismessa ma riqualificata, prevedendo qui il trasferimento degli uffici del DAP e la costruzione di una Cittadella penitenziaria.
La sua chiusura peraltro presenterebbe ingenti costi, assolutamente in contraddizione con lo spirito della revisione della spesa ed inoltre non garantisce né i requisiti di sicurezza né quelli umanitari per una dignitosa accoglienza dei migranti.
D’altra parte il carcere di Buoncammino – in procinto di essere dismesso in quanto non più rispondente ai criteri minimi che dovrebbero caratterizzare le moderne strutture carcerarie – rappresenta per Cagliari un bene identitario e una struttura di pregio, che potrebbe essere assegnata alla comunità, in un progetto di riconversione del suo utilizzo culturale e sociale che preveda la destinazione prevalente all’interesse pubblico.
Per chiedere lumi su una decisione che giudico assolutamente irrazionale, facendo seguito alle posizioni espresse dal Sindaco di Cagliari, dal Consiglio Comunale e dalle organizzazioni sindacali in merito alla vicenda, è stata depositata una interrogazione al Ministro della Giustizia On.Orlando”.
Michele Piras
Deputato SEL

NEWS

8 novembre #Pubblico6Tu La FPCGIL Medici oggi sull'Ansa

Sanità: medici in piazza sabato, ‘a difesa nostra dignità’
Manifestazione Cgil Cisl Uil su lavoro pubblico

 (ANSA) – ROMA, 06 NOV – Il prossimo 8 novembre i medici
scendono in piazza insieme ai lavoratori dei servizi pubblici
nella manifestazione unitaria organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
“Vogliamo difendere la dignità del medico pubblico” che si sta
perdendo a causa di una “spesa sanitaria in picchiata, ticket e
spesa privata in crescita, liste d’attesa sempre più lunghe,
sviluppo professionale al palo, precariato, contratti e
retribuzioni bloccate e pochi investimenti”. I sindacati
denunciano tagli al comparto dal 2011 al 2015 pari a 31 mld
mentre i ticket sono cresciuti in tre anni del 25% e la spesa
privata del 9,2% a causa di liste d’attesa interminabili (fino a
14 mesi per una mammografia). Ci sono poi i tagli ai posti letto
ospedalieri per cui si precisa che siamo ormai sotto la media
Ocse. Un taglio cui per* non ha fatto fronte un investimento in
assistenza territoriale e prevenzione (per quest’ultima
spendiamo lo 0,5% a fronte del 2,9% della media Ue). Anche dal
lato professionale i sindacati denunciano numeri negativi: in 5
anni ogni lavoratore del comparto a causa di contratti e
retribuzioni bloccate ha perso in media 3300 euro e i precari di
tutta la sanità sono 33 mila. “Oggi sono in gioco la dignità del
medico pubblico e per questo scenderemo in piazza sabato”,
afferma all’ANSA, il segretario della Fp Cgil Medici, Massimo
Cozza
. “Siamo sempre di meno – sottolinea – e sempre più precari
(i medici sono circa 10mila), lo sviluppo professionale è negato
e non si rispettano le regole Ue sugli orari di lavoro.
Spendiamo poco e male e non ci sono investimenti. E anche nella
legge di Stabilità si parla di una riduzione di 4mld a carico
delle Regioni che andrà ad incidere anche sulla sanità. Non si
punta sui giovani, la staffetta generazionale è finita nei
cassetti del Ministro Madia. E per capire poi ‘l’attenzione’
sulla formazione basta vedere il caos dei test negli ultimi
giorni”. “Non dimentichiamoci – sottolinea infine Cozza – il
problema della medicina difensiva (che costa 10 mld) cui i
medici sono spesso costretti per far fronte all’inerzia di
Governo, Regioni e Parlamento nell’affrontare il tema della
responsabilità professionale”.(ANSA).

Umbria – Formazione: centralizzata o decentrata?

06.10.2014 – Dando seguito alle note sul medesimo argomento, pervenuteci dalla DCF e dalla Lombardia, allegata di seguito la nota a firma del Segretario Regionale CGIL e del Coordinatore Regionale FPCGIL VVF

 

 

Sinergie tra strutture centrali e periferiche della formazione

06.10.2014 – In allegato la nota del Coordinamento FPCGIL VVF relativa all’oggetto.

 

 
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