Si è svolta oggi la prevista riunione con il Ministro della Giustizia con all’ordine del giorno la riqualificazione del personale.
Il Ministro Orlando ha prospettato alle OO.SS un percorso complessivo che tenga insieme le giuste aspettative del personale e le necessità degli uffici giudiziari, oramai allo stremo.
Ci ha comunicato che i 50.000.000 di euro di cui alla legge di stabilità per il prossimo 2015 sono riservati alle assunzioni, ma che parallelamente nel dl 90 sono stati stanziati fondi per 1200 mobilità da altre amministrazioni. Allo stesso tempo il Ministro è cosciente di come questo quadro potrebbe andare ad impattare negativamente sulle aspettative del personale interno e sulla riqualificazione, per la quale nel 2015 sono stanziati solo 7.500.000.
Per questi motivi ha chiesto alle OO.SS. di condividere un percorso che tenga insieme le tre operazioni in modo da non avere impatti negativi sul personale.
La FPCGIL ha accolto con favore la notizia delle 1000 assunzioni, linfa fresca per gli uffici, e si è dichiarata disponibile a tenere insieme i tre percorsi rilevando però alcune gravi difficoltà.
Prima di tutto la insufficienza dei fondi destinati alla riqualificazione; da alcune stime da noi elaborate per coprire i passaggi di area (per i posti ad oggi disponibili) nella area II e III ci vogliono circa 20.000.000.€, 6.000.000 per 3885 passaggi dalla Ia alla IIa area, e 14.000.000 € per 3891 passaggi (i posti ad oggi disponibili) dalla IIa alla IIIa area.
Abbiamo inoltre segnalato gli ostacoli normativi alla intera operazione, ovvero il DL 78 e la legge 150, che impongono il tetto stipendiale e la riserva del 50% per cento dei posti per i passaggi e il concorso pubblico.
Su questo abbiamo chiesto al Ministro fino a dove c’è la disponibilità politica per superare questi ostacoli e garantire percorsi quanto più semplificati per il personale interno e con un numero sostanzioso di passaggi, almeno per tutti coloro che ne abbiano i requisiti.
Inoltre abbiamo chiesto per l’anno 2016 quanti degli ulteriori 40.000.000 sono destinati al personale, dando disponibilità ad un percorso, anche pluriennale, per completare la riqualificazione per la maggioranza del personale. Se si produrranno le condizioni favorevoli per avviare il percorso si potrebbe costituire una graduatoria aperta che possa far scorrere le progressioni.
Il Ministro, il Capo di Gabinetto e il Capo Dipartimento hanno dato disponibilità a reperire altre risorse per la riqualificazione a margine della legge di stabilità e nelle pieghe di altri possibili risparmi.
Pertanto si aprirà a breve un tavolo tecnico con il Capo Dipartimento per valutare gli ostacoli giuridici e capire i margini di superamento degli stessi e subito dopo l’approvazione della legge di stabilità il Ministro ci convocherà nuovamente per comunicarci l’effettivo stanziamento per la riqualificazione e la possibilità di programmarla anche a più step a seconda degli stanziamenti reperiti per il prossimo triennio.
Non intendiamo sottrarci al confronto poiché è la prima volta in molti anni che un Ministro si presenta con una proposta, seppure, per adesso, da considerarsi insufficiente.
Ci aspettiamo che il Ministro mantenga l’impegno e reperisca i fondi necessari; a quel punto ci sarà da parte nostra la massima collaborazione per trovare soluzioni che non deludano le aspettative del personale giudiziario.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Roma, 23 ottobre 2014
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Alleghiamo la nota sindacale FP CGIL – CFS del 22/10/2014, con la quale abbiamo segnalato all’Amministrazione CFS il potenziale fattore di rischio di esposizione al virus in caso di particolari attività (es. CITES), laddove è previsto il contatto con animali esotici introdotti nel nostro Paese dal continente africano.
Poiché tale circostanza non viene presa in considerazione nella recente nota ispettorile di comunicazione ai datori di lavoro del Corpo forestale dello Stato né dalle circolari ministeriali allegate, nonostante una delle fonti primarie di contagio sia rappresentata proprio dal contatto con animali selvatici, vivi o morti, della fauna africana, abbiamo richiesto la predisposizione di un piano di prevenzione specifico e di un protocollo di intervento mirato in caso di interventi su animali a rischio.
Si rimanda alla nota in allegato.
In occasione delle celebrazione del 192° anno di fondazione del Corpo forestale dello Stato, svoltasi presso il Parlamentino dell’Ispettorato Generale, in un clima di sobrietà imposto dal particolare periodo economico che deve affrontare il nostro Paese, l’atteso intervento del Ministro ha ribadito la centralità e l’importanza del CFS, particolarmente radicata nei territori montani e rurali, nelle attività di tutela ambientale, agroalimentare e a difesa della biodiversità, raccogliendo senza timori la sfida di riorganizzare gli assetti ed i compiti del Corpo, che dovranno essere più mirati e specialistici, per fornire risposte alle richieste di cambiamento e rafforzare il ruolo del CFS.
Da parte nostra continuiamo a sollecitare un confronto diretto con il Responsabile del nostro Dicastero, che a fine Luglio si era impegnato ad illustrare il progetto di riorganizzazione del CFS nel mese di Settembre, auspicando che sia portatore di una proposta seria e ragionata, che ovviamente dovrà essere condivisa con le Organizzazioni Sindacali.
Alleghiamo le agenzie di stampa sulle dichiarazioni del Ministro Martina e la lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della quale il Capo del Corpo ha voluto dare lettura dopo aver espresso il riconoscimento al delicato lavoro fin qui svolto dalle donne e dagli uomini del Corpo forestale dello Stato.
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P.a: Martina, Corpo Forestale patrimonio, no timori su riordino. Abbiamo idee, avanti su discussione organica e ragionata.
(ANSA) – ROMA, 15 OTT – “Siamo consapevoli del patrimonio di professionalità, competenze e radicamento sul territorio che il Corpo Forestale garantisce e proprio perché siamo forti di questi aspetti positivi non temiamo la discussione su come ci si riorganizza e si rilancia su questo fronte”. Lo afferma il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina a margine della celebrazione dei 192 anni del Corpo Forestale dello Stato. “Il Corpo forestale – sottolinea Martina – contribuisce in maniera decisiva a scrivere una storia di successo come quella del sistema dei controlli sulla filiera agroalimentare ed è fondamentale l’impegno nel ruolo di polizia ambientale”. “Poi – aggiunge il ministro – discuteremo bene sulla riorganizzazione: come, dove e quando, abbiamo delle idee. Corpo forestale, polizie provinciali, altre forestali che non stanno nel Corpo possono costituire in maniera organica, omogenea e ragionata un primo punto di riorganizzazione. Dopodiché nell’ambito della delega di riforma della pubblica amministrazione sediamo a un tavolo e ragioniamo di tutto”.
(ANSA).
23.10.2014 – RELAZIONE INCONTRO FONDO 2012
Nella mattinata del 23 ottobre 2014, presso la sala riunioni del Dipartimento VV.F. si è svolto il secondo incontro relativo alla contrattazione per la distribuzione delle risorse derivanti dagli avanzi di gestione confluiti nel Fondo di Amministrazione per l’anno 2012.
In premessa il Direttore centrale per le Risorse Finanziarie, Dott. Fabio Italia, ha dato risposta alla nostra proposta formulata nella riunione del 14 ottobre u.s. nella quale avevamo ipotizzato di mantenere le stesse cifre dell’accordo per il Fondo 2011, per gli istituti già esistenti e ripartire i rimanenti 4.000.000 circa di euro alle Direzioni Regionali ed ai Comandi Provinciali, al fine di attivare contrattazioni di livello territoriale mirate ad individuare ed incentivare progetti, piuttosto che specifiche figure, maggiormente attinenti alla organizzazione del lavoro dei singoli uffici periferici.
Purtroppo, come già avevamo anticipato, la risposta è stata negativa in quanto l’attuale struttura normativa relativa alla composizione ed alla contrattazione del Fondo di Amministrazione, non consente un livello di contrattazione integrativa decentrata territoriale, ma soltanto nazionale: si tratta dell’ennesimo boccone avvelenato che ci è stato “regalato” con la riforma del rapporto di lavoro che, unitamente alle tante altre note problematiche, tenteremo di modificare in sede di rinnovo contrattuale.
Il Direttore ha poi illustrato la nuova bozza di accordo e si è proceduto con il consueto giro di osservazioni.
Da parte nostra, abbiamo lanciato una nuova proposta che, considerato il permanere del blocco dei rinnovi contrattuali e richiamando tutti ad esercitare una forma sostanziale di solidarietà collettiva, mirerebbe a distribuire i 4.000.000 circa di euro succitati, dando proporzionalmente maggiore soddisfazione alle qualifiche con i livelli di retribuzione più bassi della categoria che, come è evidente, stanno subendo in maniera drammatica gli effetti della crisi e faticano più di altri a far quadrare i conti alla fine del mese.
Purtroppo, anche questa proposta si è scontrata con una struttura normativa che, data la sua assoluta rigidità, non consente alcun tipo di innovazione o modifica: insomma, come già accennato, siamo alle solite, cioè siamo perennemente ingessati in una struttura, quella disegnata dalla legge 252/04 e dal D.Lgs 217/05, dalla quale, malgrado tutti ne convengano l’inadeguatezza, è difficile e complicato uscire.
Dopo un’ampia discussione, nella quale, ovviamente ogni O.S. ha cercato proporre e giustificare varie figure titolari di particolari e specifiche responsabilità, si è deciso di prendere atto della proposta dell’Amministrazione (che individua, tra le nuove figure da incentivare, l’autista con patente di 3° e 4° grado inserito nel dispositivo quotidiano del soccorso, il Consegnatario ed il suo sostituto, il Responsabile Amministrativo Contabile ed il suo sostituto), ritenendola la più percorribile nell’attuale fase.
La riunione è stata aggiornata al pomeriggio di martedì 28 ottobre per dare il tempo per effettuare le ultime limature e per la firma dell’accordo e di una dichiarazione congiunta nella quale si evidenzi la volontà delle parti di costituire una apposito tavolo volto alla individuazione condivisa delle figure di particolare responsabilità da incentivare ed evitare, per il futuro, lunghe ed estenuanti riunioni che comportano soltanto un ritardo nella distribuzione delle risorse disponibili ai lavoratori.
A.F. – D.Z.
23.10.2014 – Circolare pubblicazione su siti istituzionali ed organi di informazione.
23.10.2014 – SATI – Circolare di mobilità personale appartente al ruolo degli Operatori.
Il Ministro Lorenzin, in risposta ad una specifica richiesta aveva convocato le Organizzazioni Sindacali per ieri 22 ottobre 2014, alle ore 16.00, nella sede di Lungotevere Ripa 1.
Questo incontro è stato fortemente voluto dalla FP CGIL per chiedere al massimo responsabile dell’Amministrazione quali scelte ha intenzione di compiere riguardo al futuro del Ministero della Salute a seguito dei continui tentativi di smembramento e in conseguenza dei tagli lineari previsti nella legge di stabilità .
E come pensa di difenderlo anche per affrontare al meglio le emergenze internazionali.
Purtroppo l’incontro non c’è stato, in quanto ci è stato comunicato che doveva consultarsi con il Governo sui pesantissimi al Servizio Sanitario Nazionale (4 miliardi in meno nel disegno di legge stabilità) e per la sua partecipazione alla trasmissione Porta a Porta, notoriamente più importante di un confronto sindacale.
In sua vece si è presentato il Capo di Gabinetto, Cons. Chinè, che è rimasto ad incontrare i rappresentanti delle OO.SS., ha ascoltato attentamente le loro richieste e ha preso diligentemente appunti, assicurando che avrebbe riferito puntualmente all’impegnatissimo Ministro .
Nel corso dell’incontro abbiamo espresso in primis le forti preoccupazioni della FP CGIL rispetto ai tagli economici e strutturali previsti nella legge di stabilità per il SSN che si collocano naturalmente nella continuità assoluta con gli atti del Governi Berlusconi, Monti e Letta .
Viene perseguita la stessa identica strategia per demolire i Pubblici Servizi, il più importante dei quali è quello sanitario .
Per quanto riguarda l’Amministrazione abbiamo ribadito la necessità che il Ministero mantenga forte e autorevole il ruolo di regolazione, indirizzo e controllo per il quale è stato istituito, ruolo mortificato dalla perenne ristrutturazione/riorganizzazione. Dal 2003 al 2014 sono stati emanati ben tre regolamenti di riorganizzazione che sono intervenuti sulla struttura generale dell’amministrazione . Appare un riordinamento di poltrone, più che di funzioni tanto che è dal 2003 che non si emana più un Decreto di individuazione degli Uffici delle singole Direzioni. Infatti il D.M. 12.09.2003 è stato più volte modificato/prorogato/allargato/allungato proprio per adattarlo alle diverse esigenze dettate dai regolamenti.
Proprio rispetto a questa programmazione che abbiamo chiesto esplicitamente una calendarizzazione di incontri nei quali confrontarci per stabilire le dotazioni organiche, la pesatura degli Uffici e le competenze stesse delle singole unità .
Sono state portate all’attenzione del Cons. Chinè le questioni che sono ulteriormente problematiche : le questioni dei lavoratori precari del Ministero della Salute .
Per i lavoratori delle aree funzionali ci troviamo con 31 lavoratori a cui il contratto di lavoro scadrà il prossimo 31 dicembre 2015. Per ovviare a questa situazione è stato bandito e espletato un concorso pubblico, dal quale sono rimaste fuori undici persone che sono virtualmente licenziate .
Né maggiori garanzie hanno quelli che hanno superato le prove concorsuali i quali per essere assunti devono avere almeno due autorizzazioni ( MEF e FP) .
Il personale delle Professionalità sanitarie vive una altra grande pagina di precarietà e insicurezza .
Si tratta di 170 persone di altra professionalità ( medici, farmacisti, veterinari, chimici ) che svolgono una attività di primo piano in Amministrazione, in campo nazionale ed internazionale .
Hanno un contratto quinquennale di incarico che alcuni interpretano come a tempo determinato, mentre alcuni li definiscono come professionisti atipici .
Questa ennesima confusione genera una gestione a vista del rapporto di lavoro, dei loro diritti, in definitiva della loro vita .
Questo deve essere superato se solo si pensa che alcune direzioni generali questo personale arriva ad essere il 60% del totale .
Altra piaga dal punto di vista dei lavoratori sono i cosiddetti “invisibili” : decine di lavoratori assunti da organismi finanziati dal Ministero e dislocati negli uffici dell’amministrazione ma senza che facciano parte della pianta organica, anche questa bloccata dal 2013 .
Una questione ulteriormente sollecitata è stata quella dei lavoratori dei SASN, che sono recentemente attribuiti alla Direzione della Prevenzione, e sui quali abbiamo chiesto un confronto specifico per analizzare la particolarità delle situazioni locali, in riferimento alla previsione della legge di stabilità 2014 e ribadendo la necessità di un confronto specifico sul trattamento normativo del personale in riscontro anche alla nota da noi inviata e rimasta senza risposta.
Anche la riforma degli Enti controllati è stata richiamata con particolare riferimento alla situazione della Croce Rossa Italiana che sta per essere privatizzata con un esubero programmato di personale di circa mille persone difficilmente collocabili al di fuori delle strutture sanitarie . Per il futuro lavorativo di queste persone è stato chiesto un preciso impegno del Ministro .
In definitiva la FP CGIL ha ribadito la necessità di una esplicita e fattiva presa in carico del Ministro Lorenzin della caotica situazione della Amministrazione a capo della quale è stata posta.
Su tutti questi punti l’Amministrazione, e questo lo consideriamo positivo, ha espresso disponibilità e apertura al confronto. Noi naturalmente verificheremo l’impegno assunto sin dai prossimi giorni, consideriamo essenziale che all’impegno assunto sia consequenziale una disponibilità concreta ad un confronto senza pregiudizi.
Il Ministero della Salute non è solo uno spot da rispolverare nelle emergenze che accendono i riflettori dei media .
Il Ministero della Salute esprime ogni giorno delle professionalità ai più alti livelli nazionali ed internazionali, in ogni sfera professionale, anche se poi i professionisti interni vengono puntualmente mortificati dalle scelte, anche recenti, della politica in generale e del Ministro Lorenzin in particolare .
Per questo il confronto con l’Amministrazione sarà sempre più serrato e tempestivo .
P. La Delegazione Trattante Nazionale FP CGIL Nazionale
Fabio Lupi Claudio Meloni
Di seguito le considerazioni allo schema di regolamento inviate al Capo di Gabinetto e alla Segreteria del Ministro
23.10.2014 – In allegato la delibera del Commissario Straordinario con la quale viene modificato l’assetto del Consiglio di Amministrazione dell’O.N.A..