Prosegue la battaglia della FP CGIL contro i distacchi verso le sedi extra moenia.
Il Dipartimento per la Giustizia Minorile risponde alla Fp Cgil.
CRI, Cgil – Cisl – Uil e Cisal:
“La Funzione Pubblica avvia la ricognizione dei posti disponibili nelle altre pubbliche amministrazioni, nel frattempo è necessario un incontro urgente con il Ministro Madia sul futuro dell’Ente”
Nella giornata di ieri si è svolta la seconda riunione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica sulle problematiche relative all’applicazione della riforma della Croce Rossa Italiana.
La delegazione di parte pubblica ha comunicato le risultanze della ricognizione della prima ipotesi di simulazione dei fabbisogni di personale dell’Ente per l’anno 2015, che comporterebbe (ribadiamo al momento si tratta di una prima ipotesi di simulazione) un soprannumero pari a 834 unità, che salirebbero a regime a 973.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Cisal Fialp hanno immediatamente chiesto di elevare il confronto dalla sede tecnica a quella politica, alla presenza del Ministro. Tale richiesta scaturisce dalla necessità di acquisire precisi impegni politici relativamente alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
Dopo un ampio ed articolato confronto il rappresentante della Funzione Pubblica si è impegnato:
* a rappresentare al Ministro la richiesta sindacale;
* ad attivare la ricognizione dei posti disponibili nelle altre pubbliche amministrazioni, con tempi e scadenze certe;
* a riconvocare il tavolo tra 30 giorni al fine di valutare l’esito della citata ricognizione.
Su precisa e ferma richiesta sindacale, la CRI si è impegnata a prorogare ulteriormente la sospensione delle dichiarazioni di eccedenza, con particolare riferimento alle 119 unità di personale appartenenti all’area A2, profilo tecnico, inquadrate in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali.
Abbiamo inoltre chiesto che il ministro della Funzione pubblica ed il ministro della Salute si impegnino a rimuovere gli ostacoli causati dall’inadeguatezza dello strumento normativo ovvero il decreto “178”, in relazione alle opportunità di mobilità del personale.
Abbiamo dato atto della disponibilità sia a ricercare soluzioni tecniche, sia a non assumere decisioni unilaterali nella costanza del proseguo del confronto con il sindacato, ma riteniamo improcrastinabile un incontro con il responsabile politico per valutare l’adozione di proposte emendative al d. l.vo n. 178/2012, nonché per acquisire impegni precisi utili alla salvaguardia dei posti di lavoro.
Ora attendiamo la risposta del Ministero.
Roma, 22 ottobre 2014
FP CGIL CISL FP UIL PA FIALP CISAL
Salvatore Chiaramonte Paolo Bonomo Gerardo Romano Davide Velardi
Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale
Roma, 5 settembre 2014
“La Ministra dovrebbe smetterla con la retorica e con gli espedienti comunicativi, e iniziare a produrre qualche risultato. Dice il falso quando afferma che non abbiamo avanzato proposte. Se ci avesse ascoltati forse non avrebbe commesso i tanti errori grossolani di questi mesi”. Così Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, replica alle dichiarazioni della Ministra della Funzione Pubblica Marianna Madia.
“Sbaglia – continua la sindacalista – quando afferma che i sindacati dovrebbero sostenere il Governo in questa fase difficile: devono sostenere semmai gli sforzi del Paese per uscire dalla crisi. E non ci siamo mai sottratti. Abbiamo risposto alle “sue” 44 domande con le “nostre” 45 proposte, distinguendo le iniziative che condividevamo da quelle che non ci piacevano. Invece la Ministra ha continuato a informarci a mezzo stampa, non ha mai risposto alle lettere unitarie di Cgil, Cisl e Uil, né accettato le nostre richieste di incontro, se si esclude un primo giro di colloqui e una sbrigativa convocazione fuori tempo massimo sulla riforma Pa, ma senza un testo su cui confrontarsi. Non ha accettato due distinte richieste unitaria di un confronto pubblico, uno sulla riforma della Pa e uno sugli enti locali, tenutisi rispettivamente l’11 e il 24 giugno. Non ha mai risposto, nemmeno per e-mail, alle proposte che comunque le sono state recapitate e che può ancora consultare al sito www.cgilcisluilfp.it . Ci spieghi come dovremmo sostenerli, con la telepatia?”.
“Se la Ministra ci avesse ascoltati, avremmo la staffetta generazionale: avevamo cercato di spiegarle che eliminando il trattenimento in servizio si sarebbero recuperate una manciata di assunzioni, non le 15mila promesse. Se oggi vuole davvero smentire il sentire comune dei lavoratori pubblici, che cioè questo Governo stia continuando a colpire i soliti in assenza di idee nuove, può sempre aprire una trattativa, nel rispetto delle persone che rappresentiamo. Avviamo subito la contrattazione, dimostrando che lo Stato non è un cattivo padrone, che non vuole dare il via alla decontrattualizzazione generalizzata anche nei settori privati. Troveremo insieme le soluzioni possibili. Gli appelli accorati, se non seguiti dai fatti, risultano dei semplici esercizi retorici. In alcuni casi – conclude Dettori – offensivi”.
22.10.2014 – In allegato il comunicato relativo alla riunione del Coordinamento regionale della Lombardia del 21 ottobre 2014.
22.10.2014 – Circuito Ciclistico VV.F. 2015.10° Campionato Italiano VV.F. di Ciclocross.Schio (VI), 22-23 novembre 2014.
22.10.2014 – Graduatoria di selezione per l’accesso al XXVI Corso Sommozzatori.
21.10.2014 – In allegato la richiesta relativa all’oggetto che il Segretario FP–CGIL di Modena, Vincenzo Santoro, ha inoltrato al Comandante Provinciale.
Roma, 21 ottobre 2014
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Matteo Renzi
Al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali
Giuliano Poletti
Al Ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione
Marianna Madia
Employment, Social affairs and Equa
Opportunities DG
Director DG EMPL/D
European Commission
Xavier PRATS MONNE
Al Capo Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale
Calogero Mauceri
Al Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani
Giacomo D’Arrigo
Oggetto: Soppressione ANG art. 20 testo Legge di Stabilità. Salvaguardia lavoratori atipici.
La scrivente OS è venuta a conoscenza della soppressione, poco comprensibile, dell’ANG, presente nel testo della Legge di Stabilità di nostra conoscenza.
Tale disposizione ingenera forte preoccupazione nei lavoratori dell’Agenzia che vedono messa in discussione la propria condizione e la possibilità di proseguire nell’erogazione di servizi considerati necessari dalla stessa Unione Europea.
Questa Organizzazione Sindacale proclama lo stato di agitazione di tutto il personale dell’ente, per sollecitare la convocazione di un incontro urgente, così come previsto dai contratti e dalle normative vigenti, finalizzato soprattutto alla salvaguardia e stabilizzazione di tutti i lavoratori impiegati ad oggi nell’Agenzia con rapporto di lavoro a collaborazione.
Nella certezza di un cortese riscontro alla presente, si inviano distinti saluti.
FP CGIL Nazionale
Salvatore Chiaramonte
Roma, 19 dicembre 2013
Alla Ministra per l’integrazione
Cecile Kyenge
E,p.c. Al Capo Dipartimento della Gioventù
e del Servizio Civile Nazionale
Paola Paduano
Gentile Ministra,
con questa nota vorremmo sollecitare la nomina del Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani.
Dal 29 luglio, pur priva di un organo decisionale e di un rappresentante legale, l’Agenzia continua a operare per attuare il programma comunitario “Gioventù in Azione” che doveva svolgersi nell’arco di tempo 2007/2013 e concludersi il 31/12/2013.
E’ già previsto un nuovo programma comunitario “Erasmus” che dovrebbe prendere l’avvio dal 1/1/2014.
L’Agenzia, come ben saprà, è stata istituita dal Parlamento Italiano per attuare la Decisione 1719/2006/CE del Parlamento e Consiglio Europeo per la realizzazione del programma comunitario; si rivolge ai giovani promuovendo programmi finalizzati alla comprensione, integrazione e relazione culturale, opera nell’ottica di un sostegno alle attività e cooperazione, per accrescere le opportunità di occupazione per le nuove generazioni.
Il Governo di cui lei fa parte ha più volte dichiarato di voler affrontare seriamente il problema dei giovani e porre fine alla condizione di esclusione dal mercato del lavoro, investendo sui giovani e sulle loro competenze per dare loro una prospettiva esistenziale, lavorativa e motivazionale e per dare un futuro al Paese.
E’ bene ribadire che l’Agenzia, pur in assenza di un Direttore Generale, continua ad operare ma è innegabile che questa condizione di indeterminatezza ingeneri ansia ed incertezza sia nei lavoratori impiegati a tempo indeterminato sia nei collaboratori a termine.
Chiediamo, insieme alla RSU, che venga individuato con urgenza un Responsabile della Struttura e che si apra un confronto sul futuro dell’Agenzia e sul suo definitivo assetto organizzativo, ripristinando così una piena attività e un clima più disteso tra il personale.
In attesa di un cortese riscontro porgiamo distinti saluti
p. la Segreteria Nazionale FP CGIL
Salvatore Chiaramonte
Fatture e bollette arretrate, caschi scaduti. Altrove sono eroi, da noi precari e poco pagati
Caschi scaduti, stivali consumati e pile di fatture e bollette arretrate da pagare ai fornitori di gasolio, gas e luce. Il corpo dei Vigili del fuoco non se la passa proprio bene. Il blocco del turn over ha fatto lievitare l’età media e molti arrivano alla pensione ancora in attività di soccorso. Con loro invecchiano pure caserme e mezzi, che dovrebbero avere una manutenzione ordinaria continua e che invece vengono lasciati arrugginire. Semplicemente, perché i soldi non ci sono. A suon di spending review, dal 2010 in poi i fondi a disposizione del corpo nazionale sono stati ridotti di quasi il 50 per cento. E la legge di stabilità 2015 riserverà anche a loro il blocco degli stipendi per tutto il prossimo anno, con un taglio ulteriore (stimato dai sindacati) di altri 159 milioni di euro. Tagli su tagli che portano «a salti di turno cancellati, ferie congelate e forti conseguenze sulla sicurezza» di un lavoro 24 ore su 24 che già sicuro non è, denuncia Danilo Zuliani, vigile del fuoco dal 1976 e membro della Cgil Nazionale di categoria. Mentre altrove i Vigili del fuoco sono considerati degli eroi, da noi arrancano tra tagli, macchine che si fermano perché non ci sono fondi per comprare i pezzi di ricambio e stipendi che difficilmente superano i 1.500 euro.
Il primo problema sono i numeri. I Vigili del fuoco stabilizzati al momento sono circa 32mila, l’1% di tutti i dipendenti pubblici (di cui 13 donne in servizio sul territorio e 44 tra ingegneri, architetti, geometra e periti). Che significa: un vigile ogni 1.900 abitanti circa, quando la media dei Paesi europei è di un vigile ogni mille abitanti. Agli stabili si aggiungono i cosiddetti discontinui e i volontari, che vengono chiamati quando ce n’è bisogno e che sono fondamentali per coprire le emergenze. «Se volessimo raggiungere qualsiasi posto sul territorio nazionale nell’arco di 20 minuti dovremmo essere più di 50mila», dice Zuliani, «ma così non è». A coprire i buchi ci pensano quelli senza contratto. I discontinui sono i precari del corpo per eccellenza: possono essere retribuiti solo per 20 giorni consecutivi per un massimo di 180 giorni all’anno. La chiamata può arrivare in qualsiasi momento, anche con pochi giorni di preavviso. Solo nel 2012 i contratti a intermittenza da 20 giorni sono stati 70mila. Quelli chiamati con una certa regolarità sono circa 30mila, anche se «il budget a disposizione per il richiamo si abbassa di anno in anno», dice Zuliani, «e quindi ne chiamiamo sempre meno, con sforzi ulteriori da parte degli stabilizzati».