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Lettera richiesta incontro unitaria al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti

 

Dr. Gian Luca Galletti

Ministro dell’Ambiente della Tutela del territorio e del Mare

SEDE

 
 

Egr. Sig. Ministro

Le scriventi OO.SS. sono ancora in attesa di ricevere una risposta in merito all’incontro richiesto lo scorso settembre per conoscere le scelte sottese alla presentazione di uno specifico emendamento relativo ad un possibile inquadramento di personale attualmente in posizione di comando ed un possibile aumento delle percentuali che consentirebbero la nomina di dirigenti di prime e di seconda fascia non di ruolo di questo Ministero ma proveniente da altre Amministrazioni.

Non ha ancora ritenuto di fissare un incontro e di discutere con i rappresentanti dei lavoratori i problemi e le prospettive di sviluppo di questo Ministero.

Con la presente rinnoviamo la richiesta di incontro, soprattutto in considerazione del dibattito in corso nel Paese relativamente alla necessità di fra fronte alle emergenze ambientali non solo nella fase tragica del disastro ma soprattutto con politiche in grado di garantire prevenzione e programmazione nella gestione del territorio e dell’ambiente.

La recente pubblicazione del Regolamento di riorganizzazione è l’occasione per avviare un cammino condiviso e trasparente di rafforzamento e razionalizzazione di compiti e attività, che la nostra struttura è chiamata a svolgere per assicurare al nostro Paese una seria tutela ambientale, confidiamo che non sia l’ennesima occasione utile solo a fare qualche nomina “politica”.

In merito peraltro le scriventi rilevano come non risultano ancora avviate le procedure di interpello per la nomina dei nuovi Direttori Generali, né sono state date direttive agli Uffici su come comportarsi dopo la ormai prossima entrata in vigore del nuovo Regolamento, il quale, siamo tediosamente a ricordarle, sopprime la precedente organizzazione prevedendo nuove e diverse Direzioni Generali.

Non vorremmo che questa situazione di incertezza duri a lungo, in attesa di immaginifiche future norme che consentano solo per questo Ministero e solo per questa riorganizzazione (!) di allargare le quote di dirigenti esterni. Ciò sarebbe francamente scandaloso.

Pensiamo che il Parlamento debba essere chiamato a discutere e decidere non su norme, di volta in volta portate “fuori sacco” o inserite in qualche “varco”, per risolvere parzialmente e ad uso singolo qualche problema. Pensiamo si debba porre, qui ed ora, con forza la questione del rafforzamento del Ministero dell’Ambiente e di tutte le strutture che in maniera sinergica e coordinata devono garantire l’attuazione delle norme ed i controlli in campo ambientale.

Le questioni che attengono al personale vanno affrontate con una visione di programmazione e di crescita. Non è possibile che da un lato, la Direzione del Personale, l’organismo Indipendente di Valutazione e il Comitato Unico di Garanzia, promuovano una “Ricognizione tramite questionario relativa al livello di Benessere Organizzativo (…)” e poi tutte le problematiche emerse rimangano solo sulla carta e non si affronti il problema della valorizzazione e del rafforzamento delle professionalità censite e presenti al Ministero. Non è possibile pensare che la progressiva “militarizzazione” del Ministero serva a rafforzarne l’azione, utilizzando personale militare in mansioni del tutto estranee alla specifica formazione e competenza.

Non è più rinviabile affrontare la realtà dei lavoratori presenti a vario titolo e con molteplici forme contrattuali nei nostri uffici, lavoratori che nell’incertezza e a volte senza stipendio, garantiscono lo svolgimento delle attività istituzionali e amministrative.

Non è più rinviabile, a fronte di lavoratori senza contratti e senza stipendio, una ricognizione circa la presenza di lavoratori con contratti plurimi e con retribuzioni diversificate.

Non è più tollerabile che si continui a parlare di spending review senza individuare le reali forme di spese fuori controllo: uso improprio di macchine di servizio, attivazione di contratti a personale in pensione, rimborso di spese di missione ai commissari VIA, solo per citare alcuni esempi già portati alla sua attenzione nel corso dell’unico incontro che ha ritenuto di organizzare con le OO.SS.

Ancora non abbiamo avuto una parola definitiva sulla sede. Siamo stati informati dell’avvio di una corrispondenza con l’Agenzia del Demanio per l’individuazione di 2 sedi da destinare al Ministero dell’Ambiente (viale Boston sede ex MISE e Viale Trastevere sede ex Poste) e poi dopo la pausa estiva “voci di corridoi” diffondevano l’ipotesi di una possibile altra sede in Viale del Castro Pretorio. Sarebbe opportuno avere da lei una informazione definitiva e aggiornata.

Come vede Ministro i problemi non sono pochi né di poco conto, continuiamo a credere che il confronto con i lavoratori sia uno strumento prezioso e necessario per evitare soluzioni autoritarie, poco trasparenti e soprattutto senza alcuna reale ricaduta in termini di efficienza e rafforzamento.

 

Rimaniamo in attesa di una sua convocazione.

 

Roma 20 ottobre 2014
 
CGIL/FP CISL/FP UIL/PA – Ministero Ambiente

 
 
 

 
 
 

 

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Comunicato unitario – D. M. ATTUATIV0 SULLA RIORGANIZZAZIONE

 
 
 

 
 
 

 

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Ipotesi di accordo per la ripartizione al personale amministrativo delle risorse ex art.16 delle norme di attuazione dl c.p.a

 
 

  

Roma, 20 ottobre 2014
 

 Al Segretario Generale
della Giustizia Amministrativa
 

  

 Oggetto: Ipotesi di accordo per la ripartizione al personale amministrativo delle risorse ex art.16 delle norme di attuazione dl c.p.a
 

 
Egregio Segretario,
 
con riferimento a quanto in oggetto, Le inviamo una proposta unitaria delle scriventi.
 
L’ipotesi elaborata individua i criteri per la definizione dell’ammontare di risorse da destinare in ogni Sede di lavoro.
 
I criteri di ripartizione delle somme ai dipendenti di ogni sede sono, invece, demandati alla contrattazione locale, anche alla luce della situazione estremamente eterogenea tra i vari plessi con cui è stato coinvolto il personale nei progetti di smaltimento dell’arretrato ex art.16 c.p.a.
 
In ragione dell’incertezza sulla destinazione delle risorse al personale amministrativo che ha regnato sino a pochi mesi fa , si ritiene importante che l’Amministrazione si impegni per coinvolgere, per i rimanenti mesi del 2014, anche ulteriore personale eventualmente interessato.
 
Inoltre, come concordato nell’ultima riunione tra le parti sull’art.16, eventuali risorse residuate, a causa di udienze programmate e non tenute dai magistrati, dovranno affluire alle somme destinate al personale amministrativo per il 2014 
 
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
 
  
           CGIL FP                         CISL FP                   UIL PA
Salvatore Chiaramonte        Paolo Bonomo       Enrico Matteo Ponti
 
 

 

 
 
 

 

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Nota dirigenti – apertura tavolo negoziale

 
 
 

 
 
 

 

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Schema di programmazione triennale – fabbisogno personale
 
 

 Roma, 20 ottobre 2014
   

Al Segretario Generale

cons. Franco Massi

 

p.c. Al Presidente del CNEL

on. prof. Antonio Marzano

 

Ai Vice Presidenti

dott. Salvatore Bosco

dott. Enrico Postacchini

 
 

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, con riferimento allo schema di programmazione triennale del fabbisogno di personale del CNEL – atto indispensabile per l’avvio della procedura per la proroga finalizzata alla stabilizzazione delle quattro unità in servizio da diversi anni presso il Segretariato generale in condizione di precarietà (il cui contratto scadrà il 31 dicembre p.v.) – trasmesso il 16 ottobre u.s. alle rappresentanze interne, riservandosi l’invio di eventuali osservazioni nel termine assegnato, raccomandano a codesta Amministrazione la predisposizione, con la massima celerità consentita, nonché, previa informazione, l’adozione degli atti conseguenti.

Con l’occasione e nel comune interesse di dare maggiore costanza alle relazioni sindacali, si rinnova la richiesta di un urgente primo incontro nel corso del quale fissare un articolato calendario di incontri.

Con i migliori saluti.

 

      FP CGIL                          CISL FP                   UIL PA
Salvatore Chiaramonte       Paolo Bonomo        Enrico M. Ponti

 
 

 
 
 

Pubblicazione graduatorie C.S. non specialisti e specialisti portuali, sommozzatori e radioriparatori.

20.10.2014 – In allegato la circolare e le graduatorie C.S. non specialisti e specialisti portuali, sommozzatori e radioriparatori.

 

 

 

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Verbali Fondi EPNE 2012-2013
 
 

 
   

 
 

 
 
 

 

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Comunicato
 

 
  
PROTOCOLLO DI INTESA DEL 17 OTTOBRE, IMPEGNI CONCRETI, IMPEGNI POLITICI E IL FUA DESAPARECIDO
 

Si è svolta venerdì scorso una importante riunione di contrattazione nazionale da cui è scaturito il protocollo di intesa che vi alleghiamo.  un accordo che arriva alla vigilia del confronto sui DM applicativi il DPCM di riorganizzazione, sempre ammesso che lo stesso riesca a concludere il suo iter senza ulteriori ostacoli burocratici.
Anche per questo l’accordo che abbiamo firmato è importante perché consente di affrontare subito alcune annose questioni come i passaggi orizzontali, i distacchi e i comandi, e perché contiene un impegno politico su altri punti, ovvero lo sblocco dei percorsi di avanzamento di carriera. Un impegno politico impervio certamente, visti i tempi, ma che noi prendiamo assolutamente sul serio. In particolare ci pare la sua risoluzione un percorso che dovrà essere funzionale alla rimodulazione del suo fabbisogno professionale conseguente alla rideterminazione degli organici.
Lo sblocco riguarderà i passaggi di area, per i quali è compatibile un intervento normativo alla luce della mancanza di graduatorie Mibact di idonei esterni, e lo sblocco delle progressioni economiche, problematica che si inserisce in quelle più generali del blocco delle retribuzioni dei dipendenti pubblici. Ovvero rispetto alla eventualità che la soluzione dello sblocco delle carriere individuali adottata per il comparto sicurezza possa essere estesa al restante pubblico impiego. L’altro punto connesso è lo sblocco della retribuzione al personale vincitore dei passaggi di area e al personale che ha avuto lo scorrimento professionale con le vecchie riqualificazioni nei primi mesi del 2011. Per i quali si può comunque garantire da subito il trattamento accessorio che compete. E nel qual caso si tratterebbe non di una evenienza legata blocco delle retribuzioni quanto ad una sua illegittima applicazione relativamente ai passaggi che hanno avuto natura giuridica e non solo economica.
Su questi punti non vogliamo certo abbandonarci a facili entusiasmi: riteniamo importante e significativo che il protocollo di intesa sia stato direttamente ispirato dalla direzione politica del ministero, e avallato dalla autorevole presenza del Capo di Gabinetto alla riunione, ma sappiamo quali sono le difficoltà e verificheremo le iniziative che si porranno in atto per applicare questa parte del protocollo, fermo restando le iniziative di contenzioso che si sono messe e si stanno mettendo in piedi. 
E riteniamo positiva l’apertura ad un vero confronto sui processi riorganizzativi, nel cui filone si inserisce direttamente il protocollo stipulato. Noi abbiamo sottolineato al riguardo la necessità che il sistema di relazione tra le parti coinvolga anche il livello di negoziazione  regionale nella fase di distribuzione e ripartizione del personale degli Uffici sul territorio ed in quella in cui si definiscono specifici accorpamenti e scorporamenti, consideriamo questo aspetto fondamentale per la tutela dei lavoratori e dei servizi. Ma sul punto torneremo a breve con uno specifico comunicato alla luce di alcune ulteriori modifiche contenute nell’ultima versione del DPCM.
Appare immediatamente eseguibile,  invece, il processo di stabilizzazione delle posizioni di distacco funzionale interno ed il riconoscimento dei passaggi orizzontali, che ci sono stati annunciati come provvedimenti precedenti ai decreti applicativi. Quindi aspettiamo l’emanazione delle Circolari applicative.
Nel corso della riunione abbiamo unanimemente dato il via libera allo schema del bando di mobilità dei comandati, opportunamente depurato di ogni richiamo di dichiarazione liberatoria  da parte dei lavoratori interessati ed ancora nelle more dei chiarimenti in ordine ai trattamenti attribuibili ai lavoratori, sia per il riconoscimento del portato economico di ciascuno che in attesa della tabella di equiparazione tra profili e livelli di inquadramento che starebbe per essere emanata. Abbiamo ritenuto di dare il via libera per due motivi, il primo contingente al fatto che entro la fine di novembre scadono comandi in essere senza possibilità di ulteriore rinnovo, il secondo è riferito al fatto che, se non si stabilizzano le posizioni di comando pluriennali esistenti, la norma (art. 30, comma 2 bis, D. Lgs 165/01) non consente ulteriori passaggi occupazionali, compresi gli scorrimenti di area degli interni. Noi riteniamo peraltro che questo chiuda definitivamente una fase deregolamentata nella gestione di questo strumento, e per una volta siamo d’accordo con il Mef che pone come condizione all’emanazione del DPCM che assorbirá il personale della scuola l’inammissibilitá di nuovi comandi. Il bando che sarà emanato riguarda il personale che proviene da comparti assoggettati al blocco del turn over, con la clausola relativa al personale dipendente dal comparto sanità che rientra nello stesso blocco. Per il personale della Scuola e restante Sanitá il percorso è più complesso e i tempi più lunghi, considerando lo strumento (DPCM) che si dovrá utilizzare e che il processo debba concludersi necessariamente entro il 31 agosto 2015.
Infine non confortanti notizie arrivano sui progetti locali 2014, per i quali ci è stato detto che il Mef ha richiesto ulteriori chiarimenti sulla natura delle risorse impegnate per lo stesso. Con il risultato di far slittare all’anno prossimo lo svolgimento dei progetti. Insomma una parte significativa del Fua tenuta in ostaggio sulla base del fatto che il Mef non riesca a capire che la sua performance economica  comporta inevitabilmente delle economie, poiché si pagano prestazioni effettivamente rese e quindi depurate dalle assenze,  che possono a loro volta essere riutilizzate nell’ambito di nuovi progetti di produttività. Non ci pare molto difficile, si parla di produttività reale, eppure…
La prossima settimana siamo chiamati ad un tavolo di verifica dei progetti di valorizzazione ed in quella sede verificheremo ulteriormente gli sviluppi della vicenda, ma non possiamo rilevare come ci si trovi di fronte all’ennesima ingiustificata ingerenza nel merito di impiego dei fondi di produttività dei lavoratori, con il risultato di impedire al Mibact di programmare e realizzare progetti di miglioramento dei servizi.
E che, a fronte di questo, servirebbe un intervento deciso e autorevole contro questi comportamenti del tutto inammissibili.
L’ultima notizia riguarda i pagamenti Fua 2014: ci hanno assicurato che sono stati emanati i decreti di riparto che consentono il pagamento delle quote maturate e che si matureranno entro novembre, ad eccezione dei progetti primo maggio e notte dei musei 2014, che sono in fase di assegnazione delle risorse.
Quindi i decreti di riparto consentono la liquidazione delle quote,  speriamo di non dover verificare ritardi nei tempi di pagamento
 Roma, 20 ottobre 2014   

FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni 
 

 
 

 
 
 

Consulta Nazionale Protezione Civile FP CGIL – Un clima nuovo…

17.10.2014 – Allegato di seguito il Comunicato della Consulta Nazionale Protezione Civile FPCGIL, nel cui merito non possiamo che ritrovarci, sia per quanto riguarda l’analisi complessiva della situazione e l’individuazione dei punti di criticità, sia per quanto riguarda la necessità di riaprire una discussione democratica, ed a tutto campo, in grado di proporre e sostenere, attraverso una specifica Legge, un sistema di Protezione Civile adeguato ai bisogni del Paese e dei cittadini, nel quale, come si afferma per l’appunto nel Comunicato, chiariti compiti e ruolo di tutti i soggetti coinvolti (Istituzionali e non), anche ai Vigili del Fuoco vengano finalmente dati tutti gli strumenti per fornire un efficace soccorso pubblico di protezione civile, zittendo, tra l’altro e una volta per tutte, chi li vuole invece assimilare ad un ennesima forza di polizia.

Adriano Forgione

 

 

 

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Comunicato riunione 15 ottobre 2014

 

Riunione Tecnica CCNI 2014

L’amministrazione ha proposto un’ipotesi di redistribuzione del salario accessorio che , a suo dire, sarebbe propedeutico all’avvio della fase di omogeneizzazione delle retribuzioni complessivamente intese.
Istituendo il nuovo Tep e applicando le regole già vigenti in INPS si verrebbe a creare una situazione dove circa 9000 persone subirebbero una perdita, mentre il restante personale avrebbe un guadagno.
Per evitare ciò è stato inserito un meccanismo di compensazione, ponendo un limite massimo ai guadagni e alle perdite e operando una ridistribuzione che risanerebbe la situazione dei più, lasciando in perdita circa 800 colleghi ex-INPDAP, attualmente collocati nelle posizioni C4/C5, per un’importo annuo pari a circa 440 euro, mentre il resto del personale godrebbe di aumenti tra i 73 euro e i 400 euro annui.
Si fa riferimento sempre alla media retributiva dei vari profili, che come sappiamo, soprattutto in INPS, presentano situazioni variegate.
Ad esempio: dire che i 1584 b3 INPS avranno un guadagno di 214 euro, parlando di media, non vuol dire che tutti quei B3 percepiranno lo stesso aumento. Caso diverso quello dell’INPDAP dove non esistevano differenze retributive all’interno dei vari profili, tant’è che tutti i b3 ex INPDAP percepirebbero lo stesso aumento ovvero circa 400 euro).
Abbiamo già fatto presente all’Amministrazione che questa soluzione, secondo noi, presenta dei punti di caduta. Il primo è che alcune specifiche categorie di colleghi vedrebbero diminuite le loro retribuzioni (C4/C5 INPDAP), il secondo è che, agendo sulla media, il numero dei colleghi che subirebbe un danno potrebbe risultare ben più elevato.
Avremo comunque il tempo di analizzare i dati fornitici prima della prossima riunione sul CCNI 2014 prevista il 28/10.

 
 

Programmazione Triennale del Fabbisogno

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il secondo incontro sul tema.
LA FP CGIL ha chiesto che accanto al piano triennale presentatoci , figlio dei tagli lineari più che di una reale programmazione, ci venga consegnato quello reale, ovvero la quantificazione del personale effettivamente necessario per garantire i servizi ai cittadini.
Dobbiamo operare affinchè si superino gli attuali vincoli in tema di acquisizione di personale per e si tornare a ragionare dei servizi da offrire, più che delle risorse da eliminare.
In allegato troverete la bozza di programmazione, nella quale è previsto il limite dei 50 anni per la stabilizzazione dei comandi (riferito a una vecchia determina). Su tale limite abbiamo espresso il nostro dissenso chiedendo che venga assolutamente superato. Il nostro ente ha un’età media di 53 anni e chi ha 50 anni di età, vista l’attuale norma pensionistica, ha un percorso lavorativo ancora lungo da completare.
La proposta prevede la stabilizzazione dei comandi profilo sanitario e dei comandati provenienti da enti in dissesto e province per un totale di 62.
Nel 2015 sono previsti n. 158 scorrimenti della graduatoria concorso esterno a b1, mentre per lo scorrimento delle graduatorie per quelli esterni in area C occorrerà aspettare il 2016, anno in cui si dovrebbe determinare un vuoto in organico nell’area.
Nel corso del triennio sono previsti anche 158 passaggi tra A e B per selezioni interne .
Nell’ipotesi presentata continua a mancare il numero di passaggi interni da B a C.

 Abbiamo ribadito la nostra richiesta di prevedere dei passaggi anche verso l’ area C. E’ inaccettabile, per quanto ci riguarda, non prospettare una crescita professionale anche per i colleghi attualmente in area B.

Rettifica dell’iscrizione alla cassa pensionistica

Stanno pervenendo le lettere dalla fantomatica e ormai temutissima casella di posta info.cassapensioni.
Tali lettere indicano i conguagli e le modalità di recupero delle somme, scaturiti dal cambio di cassa pensionistica.
Ancora una volta l’amministrazione ha dimostrato scarsa attenzione nei confronti dei propri dipendenti, dopo i continui colpi di scena, degni delle peggiori soap opera, nella gestione spending, dopo le graduatorie fantasma della mobilità nazionale, eccoci al cambio di cassa previdenziale e soprattutto alla fredda e lacunosa modalità di comunicazione nei confronti dei colleghi.
Abbiamo chiesto di avere tutta la documentazione, analisi amministrativa e norme di riferimento, che hanno determinato questa decisione.
Una volta acquisita la documentazione, attiveremo il nostro ufficio legale per una valutazione della faccenda e della eventuale possibilità di proporre ricorso. Non appena avremo il parere legale sarà nostra cura comunicarvelo immediatamente.
Nel frattempo abbiamo chiesto di rivedere le modalità di recupero.

Spending

Il Ministero, a seguito di una nota dell’Amministrazione, dà ragione a quanto prospettavamo, come CGIL CISL e UIL a novembre 2013 (vedi comunicato unitario).
Non si possono obbligare i colleghi ad andare in pensione e a subire la penalizzazione prevista dal comma 10 dell’art. 24 del d.l. 201/2011 , in particolare le donne che hanno maturato il diritto alla pensione di vecchiaia al raggiungimento dei 60 anni entro il 31/12/2011.
A questo punto, dando per scontato che, chi si è visto pensionato suo malgrado opterà per il mantenimento in servizio , si dovrebbe procedere ad uno scorrimento della graduatoria dei volontari (USIAMO IL CONDIZIONALE NON A CASO).

Roma 16/10/2014

 
 
 
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 

 
comunicato unitario
 
 

COMUNICATO FLASH

CCNI 2014 E FABBISOGNI TRIENNALI: IL CONFRONTO PROSEGUE

E’ proseguito mercoledì 15/10 u.s., tra Amministrazione e OO.SS., il confronto sull’ipotesi di CCNI 2014 e sulla programmazione dei fabbisogni 2015-2017.

 

Come chiesto dalle scriventi in occasione dei precedenti incontri, l’Amministrazione ha consegnato alle OO.SS. un documento di lavoro all’interno del quale vengono illustrati gli effetti che l’avvio di un ulteriore step di armonizzazione delle retribuzioni produrrebbe sui trattamenti in godimento. L’esame di tale prospetto consentirà di avere un quadro più chiaro circa le misure che, su questo versante, come peraltro previsto dall’Accordo di Programma 2014-2016, potranno essere introdotte all’interno dell’ipotesi di CCNI 2014; L’argomento sarà ulteriormente approfondito nel corso del prossimo incontro, già in programma per il 28/10 p.v.

 

Per quanto riguarda la programmazione triennale dei fabbisogni, è stato consegnato alle OO.SS. un prospetto aggiornato delle assunzioni cui l’Amministrazione vorrebbe procedere nel corso del triennio 2015-2017. Sul tema, abbiamo tra l’altro ribadito l’esigenza che all’interno della programmazione triennale del fabbisogno venga previsto un congruo numero di passaggi dall’area B all’area C. Appare evidente come la scelta delle leve su cui agire (scorrimento graduatorie, passaggi di area, stabilizzazione comandi) sia in larga misura condizionata dall’esiguità del numero di assunzioni (551) che, in ragione delle disposizione vigenti sarà possibile realizzare nel corso del prossimo triennio. I contenuti della bozza di documento sui fabbisogni saranno ulteriormente approfonditi in occasione di uno dei prossimi incontri del tavolo nazionale cui abbiamo chiesto prenda parte, considerata la rilevanza strategica dell’argomento in discussione, anche il nuovo vertice politico dell’ente.

 

Nel corso della riunione, il Direttore Centrale della Pianificazione e Controllo di Gestione ha comunicato che, come in più occasioni chiesto da Cgil, Cisl e Uil, le ultime quattro realtà che presentavano un indice di qualità riferito al 2013 inferiore a 100 (Flaminio, Frosinone, Catania e Direzione regionale Sicilia) sono state ricollocate, in forza dei giustificativi prodotti, al valore massimo. L’incentivo speciale 2013, il cui acconto di luglio era stato decurtato per effetto dell’attribuzione di valori inferiori a 100, sarà erogato a saldo, secondo i nuovi valori economici, ad intervenuta certificazione del CCNI 2013.

 

In ordine al problema concernente le trattenute che, a partire dal corrente mese di ottobre, saranno operate in ragione della rettifica dell’iscrizione alla cassa pensionistica, registrata l’indisponibilità dell’Amministrazione a sospendere le ritenute, oltre a chiedere una sensibile riduzione delle quote mensilmente trattenute, abbiamo evidenziato l’esigenza di consentire ai lavoratori interessati di scegliere tra una ritenuta mensile e una trattenuta operata in occasione dell’erogazione degli acconti/saldi relativi all’incentivazione ordinaria/speciale. Sul tema, la delegazione di parte pubblica si è riservata di compiere una verifica di ordine tecnico. A parere delle scriventi OO.SS., l’argomento va in ogni caso nuovamente portato all’attenzione del tavolo nazionale. Ciò, al fine di chiarire diversi aspetti che, in questi giorni, avuto notizia delle imminenti trattenute, i lavoratori interessati ci hanno chiesto di approfondire.

 
 

Roma, 17 ottobre 2014

 
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Andrea NARDELLA
UIL PA/INPS
Sergio CERVO
 
 

Fondo 2012 – Convocazione incontro.

23.10.2014 – Fondo 2012 – Convocazione incontro.

 

 

Circolare Mobilità – VV.F. non specialisti.

17.10.2014 – Circolare Mobilità – VV.F. non specialisti.

 

 
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