25.09.2014 – Nella notte, a seguito di un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di ieri in servizio di soccorso per un’emergenza in aeroporto, è deceduto a soli 39 anni il Vigile del Fuoco Esperto Vincenzo Lima del Comando Provinciale VV.F. di Catania.
Il Coordinamento Nazionale FP–CGIL Vigili del Fuoco esprime il proprio partecipato cordoglio alla moglie, ai genitori ed ai familiari, rinnovando la propria solidarietà ai colleghi ed al Dirigente del Comando di Catania per questa nuova tragedia che ha colpito il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Per il Coordinamento Nazionale
A.F. – D.Z.
Renzi riceve 7 ottobre sindacati forze ordine (ANSA) – ROMA, 22 SET – Il premier Matteo Renzi incontrerà’ a Palazzo Chigi il prossimo 7 ottobre i sindacati rappresentativi delle forze dell’Ordine. Lo fanno sapere i ministri dell’Interno e della Difesa, Angelino Alfano e Roberta Pinotti. L’incontro avverrà’ “a completamento del lavoro svolto” sulla vertenza per lo sblocco del tetto salariale di forze di polizia e militari.
PA: ALFANO-PINOTTI, RENZI INCONTRA SINDACATI FORZE ORDINE IL 7 OTTOBRE
Roma, 22 set. (AdnKronos) – A completamento del lavoro svolto, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, incontrera’ a Palazzo Chigi, martedi’ 7 ottobre, i sindacati rappresentativi delle Forze dell’Ordine. Lo rendono noto i ministri dell’Interno e della Difesa, Angelino Alfano e Roberta Pinotti.
Qualche giorno fa la S.V. attraverso un proprio comunicato, pubblicato nella pagina intranet dell’Istituto, ha segnalato “anomalie” nella valutazione del personale.
Dopo aver illustrato le irregolarità riscontrate (l’attribuzione del 100/100 “pressoché a tutto il personale dell’ufficio se non, addirittura, di intere sedi”), la S.V. ha invitato, caldamente e fermamente, i valutatori a svolgere nuovamente l’attività di valutazione, attribuendo, come previsto dal Decreto Presidenziale 53/2011 e dalle circolari attuative, il punteggio massimo a non più di un terzo del personale entro il termine di 15 giorni.
La nuova valutazione “in pejus” sarebbe un elemento imprescindibile al fine di distribuire il premio di produttività individuale. In altri termini, qualora non si ottemperasse a questo obbligo, sarebbe impossibile per l’Amministrazione erogare i premi di produttività individuale, stante l’oggettiva difficoltà (a parità di punteggio ottenuto) ad individuare il destinatario dell’emolumento.
Fin qui i fatti. Ci preme – ora – formulare qualche spunto di riflessione da condividere con Lei e, ovviamente, anche con tutti i nostri colleghi.
Che vi siano delle “singolarità” nella valutazione del personale e degli scostamenti dal sistema di valutazione previsto dal Decreto Presidenziale e attuato dalle circolari applicative, è un dato incontrovertibile.
Che sia importante garantire eguaglianza di trattamento ai colleghi appartenenti a tutti gli aggregati/uffici è un principio basilare.
Che ci sembra oltremodo facile dire “noi l’avevamo detto”; infatti durante le trattative sul fua, ci siamo impuntati proprio sul problema relativo al 30%, gravemente ingiusto e discriminatorio, in quanto si tratta di un principio che esclude a priori il 70% del personale, ancorché meritevole, dal premio individuale.
E’ tuttavia fondamentale ed imprescindibile il diritto dei lavoratori a non “subire” la modifica della scheda di valutazione personale in via retroattiva, atteso che l’intero procedimento sotteso alla consegna della citata scheda si è già concluso (ci preme, inoltre, ricordare che l’apporto del valutato al procedimento valutativo è pressoché nullo).
La suddetta variazione, necessariamente deteriore rispetto al punteggio già ottenuto, comporterebbe per il lavoratore una modifica della sua situazione giuridica soggettiva nei confronti del datore di lavoro. Tale modifica, verrebbe attuata unilateralmente dal valutatore e non è giustificabile – retroattivamente – nemmeno con la segnalazione (pur proveniente dal Segretario Generale) di accertate anomalie nell’attuazione della procedura valutativa.
Come si sia giunti a questa situazione è ben noto a tutti: il ritardo accumulato negli ultimi anni nella distribuzione della retribuzione accessoria e la Sua encomiabile corsa contro il tempo per contrattare e poi liquidare in un anno ben tre annualità del FUA; gli avvicendamenti fisiologici dei vertici istituzionali; le modifiche normative e i consequenziali adeguamenti normativi a livello istituzionale…
Riteniamo che abbia influito, anche se solo in parte residuale, l’infelice congiuntura socio-economica in cui versa il nostro Paese: croniche carenze di organico in molti Uffici decentrati; difficoltà a realizzare le progressioni orizzontali di tutto il personale per mancanza di fondi, nuove e sempre più tecniche e frammentarie funzioni attribuite alla Corte dal Legislatore….
A nostro parere, tuttavia, il vero problema è legato proprio al sistema di valutazione in senso stretto.
Pensare, solo per fare alcuni esempi, che il singolo Dirigente – pur coadiuvato dai Funzionari Preposti – possa avere diretta conoscenza di tutti i “valutati” degli aggregati/uffici Regionali non è realistico. Il legare imprescindibilmente la premialità ad una valutazione che resta – sotto molti profili – soggettiva, è risultato controproducente tanto in sede centrale quanto nelle sedi regionali. L’attesa e sana competitività che la premialità individuale avrebbe dovuto portare con sé, ha dato luogo solo a tensioni nocive tra i colleghi e difficoltà nella valutazione ad opera dei vertici istituzionali e dirigenziali.
Da lungo tempo abbiamo evidenziato la necessità valorizzare la produttività collettiva, più tipica di un’Amministrazione di rilievo costituzionale, altamente specializzata sotto il profilo giuridico-contabile e dotata di ampi margini di autonomia.
Per quanto concerne quella individuale diamo disponibilità sin d’ora a redigere un nuovo sistema più consono alle esigenze della produttività ed al mandato e alla struttura della corte dei conti.
Alla luce di quanto da noi espresso Le chiediamo un confronto urgente che, facendo tesoro dell’esperienza sin qui fatta in tema di valutazione, possa dar luogo ad un sistema maggiormente rispondente alle esigenze dei lavoratori e della Parte Pubblica.
la Delegazione Nazionale Trattante FP CGIL della Corte dei conti
Lunedì 22 settembre altri 4 lavoratori hanno perso la vita mentre facevano il loro dovere, presso un impianto di trattamento dei rifiuti ad Adria in provincia di Rovigo. E’ una tragedia di dimensioni enormi che sconvolge ancora il mondo del lavoro e tutti noi che quotidianamente viviamo lavorando nel ciclo dei rifiuti.
Esprimiamo, anche per conto di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore, la più sentita solidarietà e il cordoglio alle famiglie delle vittime, ma non possiamo non evidenziare lo sgomento e la profonda rabbia che questi incidenti mortali stanno suscitando tra i lavoratori del comparto.
Da troppo tempo ci troviamo a commentare tragedie sui nostri posti di lavoro. Un lavoro utile, ma oramai dimenticato.
Possiamo di certo affermare di vivere nell’emergenza più assoluta: in poco più di due mesi sono decedute otto persone che lavoravano in aziende operanti nel ciclo integrato dei rifiuti.
La magistratura accerterà le cause di questo tragico dove, anche leggendo le notizie riportate da molti quotidiani, la casualità non è stata il motivo per cui sono morte quattro persone.
Peraltro, da quel che risulta, la strage poteva essere molto più grande.
Forse, oggi, anche per rispetto del dolore dei famigliari, è inutile ripetere che occorre rafforzare la prevenzione e gli organi preposti al controllo, che occorre ossessivamente formare attentamente i lavoratori sulle misure di sicurezza ma, ed è necessario gridarlo, se fosse accaduto, probabilmente, non avremmo vissuto questo disastro.
Chiediamo ancora, come già fatto molte altre volte, al governo, alle controparti imprenditoriali, agli enti locali, un impegno concreto e l’apertura immediata di un tavolo di confronto serio e produttivo che metta al centro il tema della sicurezza. Senza l’inutile retorica.
E, senza voler strumentalizzare nessuno, crediamo che l’appello di lunedì – dopo la notizia di quanto accaduto – del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sia un richiamo forte soprattutto a tutti i soggetti che operano nel settore, che di certo non può essere inevaso.
Per questo domani, giovedì 25 settembre, interromperemo i servizi a fine turno per 50 minuti
per ricordare le ennesime vittime di questa guerra quotidiana, in cui il nemico è l’indifferenza e l’incuria, quando non l’illegalità e il malaffare.
Riteniamo obbligatorio farlo per loro ma anche per tutti i lavoratori e le lavoratrici che quotidianamente operano troppo spesso in condizioni di pericolo per la propria sicurezza e anche per quella dei cittadini.
Domani ricorderemo in silenzio i colleghi di Adria.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Basile/Cenciotti Paniccia/Curcio Tarlazzi/Modi Garofalo/Verzicco
24.09.2014 – Personale operativo – Promozioni a ruolo aperto agosto 2014.
23.09.2014 – Como – Nuovo Coordinatore Provinciale FP CGIL VV.F..
La segreteria FP CGIL di Como ha comunicato la nomina del nuovo Coordinatore Provinciale VV.F. nella persona del compagno Mario Casolini che sostituisce il compagno Vincenzo Feo, trasferito ad altro Comando.
Cogliamo l’occasione per ringraziare il Coordinatore uscente per la preziosa e proficua collaborazione.
Esprimiamo, inoltre, le nostre più sincere congratulazioni al neo Coordinatore Mario Casolini per l’assunzione dell’incarico di responsabile territoriale ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.
Adriano FORGIONE
23.09.2014 – In allegato il comunicato del Coordinatore della Lombardia Massimo Ferrari sull’incontro con il Nuovo Direttore Regionale.
24.09.2014 – In allegato la nota unitaria indirizzata al Presidente della Regione Lazio e al Direttore Regionale VV.F., per il sollecito dei pagamenti relativi alle campagne AIB, per il rispetto degli accordi e per il prosieguo della collaborazione nell’interesse della collettività.
24.09.2014 – In questi giorni stiamo ricevendo numerose sollecitazioni circa la vicenda dello sblocco del tetto salariale, in particolare per la posizione assunta dalla FP CGIL (relativamente ai lavoratori dei Vigili del Fuoco, della Polizia Penitenziaria, della Difesa e del Corpo Forestale), rispetto a quella assunta da tutti gli altri soggetti sindacali e di rappresentanza che si richiamano al cosiddetto “Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico”.
Al riguardo vogliamo innanzitutto rammentare che in conseguenza della struttura contrattuale dei Vigili del Fuoco, la mera richiesta dello “sblocco del tetto salariale”, avanzata dalle altre Categorie che compongono il Comparto sopra richiamato, determinerebbe benefici economici piuttosto marginali.
Infatti, se per altri lo sblocco implicherebbe vantaggi decisamente consistenti, per quanto ci riguarda tali vantaggi, tenuto anche conto degli effetti che sono derivati dal fondo perequativo, risulterebbero essere veramente di poco conto e destinati ad una platea decisamente ristretta.
Sia chiaro, ben venga lo sblocco del tetto salariale ma, allo stesso tempo, deve inderogabilmente esserci l’avvio della fase dedicata ai rinnovi contrattuali, sia per il “Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico”, sia, ed a maggior ragione, per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dei Comparti Pubblici.
Come affermato anche nel comunicato del Segretario Nazionale Salvatore Chiaramonte, la FP–CGIL ritiene positiva l’apertura del Governo, tuttavia non potrà mai accettare che una eventuale soluzione per il solo Comparto in parola, possa divenire merce di scambio per non rinnovare il contratto a tutti i dipendenti pubblici.
Ovviamente parteciperemo all’incontro che si terrà il prossimo 7 ottobre a Palazzo Chigi, con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, condivideremo l’eventuale soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo comunque importante, ma, allo stesso tempo, continueremo a ribadire, da un lato la necessità di riformare le Pubbliche Amministrazioni per renderle più efficaci ed efficienti nei confronti dei cittadini, dall’altro la necessità di valorizzare la professionalità e l’impegno dei lavoratori pubblici attraverso il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
In conclusione, qualunque sia l’esito dell’incontro suaccennato, la vertenza sul contratto è e rimarrà ancora aperta, tanto è vero che nelle prossime settimane Cgil, Cisl e Uil si mobiliteranno su tutto il territorio per rivendicare il diritto al contratto nazionale per tutti, nessuno escluso, mentre per il giorno 8 novembre è prevista una grande manifestazione nazionale a Roma.
E’ una grande vertenza alla quale bisogna assicurare la massima partecipazione, poiché mai come in questa occasione il mondo del lavoro dovrà mostrare la massima solidarietà e compattezza. (A.F. – D.Z.)
Comunicato stampa di Rossana Dettori
Segretaria Generale Fp-Cgil
Roma, 3 settembre 2014
“Se il Governo Renzi pensa davvero di umiliare ulteriormente i dipendenti pubblici, sottoponendoli a continui rimandi sul proprio futuro e contrapponendo il loro diritto al contratto all’interesse generale, la nostra risposta non potrà essere che la mobilitazione”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil, commenta le dichiarazioni con cui la Ministra Marianna Madia ha confermato l’estensione al 2015 del blocco della contrattazione nel pubblico impiego.
“È intollerabile che dopo aver promesso il contrario, oggi la Ministra comunichi la prosecuzione del blocco della contrattazione. E che lo faccia come sempre a mezzo stampa, liquidando la pratica. I lavoratori pubblici hanno già contribuito al risanamento, e perso oltre 4mila euro in 5 anni. Chiedere di più – aggiunge Dettori – vuol dire continuare a trattare il lavoro pubblico come un capro espiatorio”.
“Senza un passo indietro del Governo, senza certezze sulla riapertura della contrattazione nel pubblico impiego – conclude la Segretaria Generale – torneremo nelle piazze”.