Brindisi: Richiesta di precisazioni al Dirigente.

13.06.2014 – Brindisi: Richiesta di precisazioni al Dirigente.

 

 

MIN. DIFESA – Convocazione riunione CUG

Comunicato unitario

E’ stato firmato dai Ministri competenti e registrato dalla Corte dei Conti in data 4 giugno 2014 il decreto interministeriale di natura non regolamentare, previsto dal D.L.vo n. 178 del 2012, che disciplina le modalità organizzative e funzionali della CRI.
 
Rispetto alla bozza originaria che è circolata e successivamente alla quale non siamo stati più convocati, Il testo definitivo risente comunque delle posizioni che abbiamo ripetutamente espresso nel corso della vertenza seppur in forma ancora timida e insufficiente.
 
In particolare dal punto di vista generale:
Il decreto di natura non regolamentare spiega in maniera inoppugnabile che l’associazione è una anche se composta da elementi con differente natura giuridica, la parte ancora pubblica esercita il coordinamento, la direzione e la vigilanza sui comitati privatizzati il 1 gennaio 2014, questo è un fatto importantissimo perchè significa che il comitato centrale e quelli regionali hanno la responsabilità di quanto succede a livello provinciale e locale. La nostra richiesta di stendere norme di raccordo fra il contratto EPNE e il contratto ANPAS valide per tutto il territorio nazionale è rafforzata, a questo punto la Croce Rossa deve assumersi le proprie responsabilità.
In merito al personale:
             per quanto riguarda la situazione del personale a tempo determinato o a tempo indeterminato siamo ancora in alto mare, il decreto non scioglie i problemi che sono stati evidenziati dalla nostra vertenza, pensiamo ad esempio alla gestione di tutta la vicenda delle convenzioni, in ogni caso dal nostro punto di vista i rapporti di lavoro del personale a tempo determinato devono essere considerati vigenti almeno fino al 31 dicembre 2014. Anche  per i lavoratori a tempo indeterminato la situazione è complessa relativamente al diritto di opzione che può essere esercitato entro il 30 giugno 2014 1) per rimanere in servizio con il comitato centrale o regionale; 2) per passare ai comitati provinciali o locali; 3) per passare ad una pubblica amministrazione. Ebbene tale diritto, in assenza di informazioni essenziali sul futuro dimensionamento e natura giuridica dell’associazione croce rossa ora ancora pubblica, sul trattamento economico e normativo dei comitati locali e provinciali, della disponibilità presso le altre amministrazioni pubbliche, è sostanzialmente inesigibile entro la data stabilita dal decreto. Per questi motivi la richiesta di esercitare l’opzione che sta arrivando ai singoli lavoratori, oggi non può essere esercitata e bisogna rispondere che, in assenza di indicazioni precise, risulta impossibile esercitare il diritto, riservandosi di farlo con maggiori informazioni.
               In conclusione: 
Le ragioni della nostra vertenza, le mobilitazioni, sono tutte in piedi per i principi stabiliti da questo decreto, che richiedono una regolamentazione generale. A livello nazionale con la Croce Rossa per quanto riguarda il rapporto di lavoro e le norme di raccordo valide per tutti, a livello di ministero e dipartimento della funzione pubblica per la mobilità verso i comitati provinciali e locali e le altre amministrazioni pubbliche. 
              
 
Roma, 12 giugno 2014
 

 

   FP CGIL               CISL FP              UIL PA       FIALP CISAL
Chiaramonte           Bonomo                Romano         Velardi


 

Sollecito CUG

Al Capo di Gabinetto
dell’On. Ministro
Giovanni Melillo

 
 

Esprimiamo viva preoccupazione per la mancata convocazione del Comitato Unico di Garanzia di codesto Ministero, che fino ad oggi, seppure costituito, non è mai stato convocato, non ottemperando i termini di 60 giorni previsti dall’art.4 D.L. 29/1/2013.  

Si sono più volte, e da più parti, sollecitate le Autorità competenti a convocare questo organismo particolarmente necessario alle articolazioni territoriali di codesto Ministero dove vengono segnalati episodi suscettibili di essere sottoposti a valutazione da parte del C.U.G. e che, in mancanza di tale Comitato, dovranno adire altre vie – come quella legale – per la loro risoluzione. 

Non riusciamo a comprendere i motivi di tale immotivato ritardo posto che, a parere delle OO.SS. scriventi, la ripresa dei lavori del Comitato, dopo l’accorpamento delle funzioni di pari opportunità e mobbing, risulta indispensabile in quanto strumento fondamentale per affermare la pari opportunità e della dignità dei luoghi di lavoro, ed utile per dare un segnale di rinnovamento all’interno delle pubbliche Amministrazioni, grazie al riconoscimento delle competenze e delle qualità individuali senza alcuna discriminazione.
 
In attesa di riscontro alla richiesta, sperando possa trattarsi dell’ultimo sollecito, si porgono distinti saluti.

Si resta in attesa di sollecito riscontro.
 

Roma, 12 giugno 2014
 
     FPCGIL          CISL FP           UILPA
     Grieco             Marra           Amoroso


 

Lombardia: Nota unitaria ai coordinamenti nazionali

Ai Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali
FP Cgil – Cisl FP – UILPA –  FLP – USB

 
 

Inviamo questa nota per comunicarvi il crescente disagio del personale degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia. I motivi sono riconducibili soprattutto a decisioni assunte dall’Agenzia a livello centrale. Li elenchiamo in modo sintetico, convinti che non richiedano lunghe spiegazioni quanto piuttosto rapide decisioni.
 
·       Il ritardo nella definizione degli importi del FPS 2012 per quanto riguarda la produttività individuale è inaccettabile, soprattutto dopo l’impegno assunto dal Ministero per il pagamento della produttività in tempi più certi e rapidi. Ancora  oggi prevale l’incertezza, con la previsione di un pagamento del 2012 forse per la fine dell’anno. Nel giro di pochi anni i tempi si sono allungati di mesi, ed ora la data è incerta. La prospettata ulteriore riduzione di risorse, il mancato rispetto dei tempi, come per l’anticipazione dell’indennità del front office decisa con uno specifico accordo o per l’erogazione dei buoni pasto, non depongono sicuramente a favore della credibilità dell’Agenzia.
·       La gestione e definizione del budget e dei carichi di lavoro è sempre più autoreferenziale. Sono calati dall’alto, senza la minima attenzione alle specificità territoriali:  se richiediamo incontri nel merito, a livello regionale o territoriale, ci rispondono che devono attendere che il budget sia presentato alle OO.SS. nazionali:  nel 2013 in Lombardia è stato presentato nel mese di settembre,  e questo non è sintomo di una reale volontà di coinvolgimento, non solo delle rappresentanze sindacali ma di tutto il personale.
·       Il problema delle posizioni organizzative ex artt. 17 e 18 rimane senza risposta dopo l’unilaterale atto di indirizzo della Direzione Centrale, nonostante le contestazioni di molte realtà territoriali e  dei nostri Coordinamenti nazionali. Oltre allo “scippo”, di fatto, di una parte del salario accessorio (che potrebbe essere oggetto di una diffida, anche di natura legale, a tutti i livelli dell’Agenzia!), abbiamo assistito in questi mesi a decisioni sconcertanti.  L’atto di indirizzo non è più nobile perché infarcito di dotte citazioni sui processi di selezione del personale per incarichi di responsabilità: la credibilità di una decisione è inscindibilmente legata alle modalità con cui viene attuata. Il rinnovo di massa degli incarichi (con il massimo rispetto delle competenze e delle responsabilità del personale coinvolto) è spesso accompagnato da motivazioni assolutamente generiche, come  è stato messo in evidenza anche da parte della magistratura competente a fronte di specifici ricorsi.
·       In Lombardia questo tema ha assunto ulteriore rilevanza a seguito di una lettera inviata dal Direttore Regionale al personale. L’occasione è stata l’interpello per alcune posizioni dirigenziali al quale hanno risposto oltre 160 persone. Non vogliamo fare processi alle intenzioni, ma classificare come “interpellisti” coloro che hanno presentato la domanda non favorisce di certo un clima di lavoro sereno. Come non entriamo nelle intenzioni del Direttore Regionale, così non vogliamo valutare le motivazioni di chi ha presentato la domanda. Non possiamo però non sottolineare la voglia e la volontà di molta parte del personale di mettersi in gioco, di contribuire con responsabilità all’operatività dell’Agenzia, al suo miglioramento, anche attraverso l’assunzione diretta di un incarico, proprio a partire dagli incarichi per le posizioni organizzative. Nel momento in cui questa possibilità è stata negata, la presentazione del numero notevole di domande dovrebbe porre interrogativi, che non si risolvono con  la risposta “interpellisti”:  non ci sembra consona e poco generosa e rispettosa nei confronti di chi ha voluto esprimere la propria disponibilità.
·       Siamo decisamente a favore di presidi che consentano una lotta precisa ai fenomeni corruttivi, quanto mai importanti oggi, anche come scelta di trasparenza e affermazione del ruolo di garanzia proprio di ogni amministrazione pubblica. Ma non possiamo non rilevare alcune anomalie nell’impostazione dell’Agenzia delle Entrate. La crescente attività di Auditing interno impegna molte risorse per assicurare le misure contenute nel piano triennale anticorruzione previsto dall’Agenzia a seguito dell’introduzione della L.190/2012.  Questi presidi riguardano la globalità dei processi lavorativi, dalla semplice attribuzione del codice fiscale, per giungere ai rimborsi, agli accertamenti e alle verifiche, alla difesa del credito erariale ecc.. Per alcuni di questi processi  si può sicuramente intravedere la probabile manifestazione di fenomeni corruttivi, per altri non si comprende la ragione di un così ampio dispiegamento di risorse: l’audit così concepito, anziché focalizzarsi sui processi maggiormente a rischio è stato esteso anche a quelli per i quali la stessa natura dei processi consente controlli sufficienti. Il Direttore uscente dell’Agenzia, Dott. Befera, in un recente convegno a Milano ha messo in evidenza il rischio che l’anticorruzione così concepita finisca per frenare la lotta all’evasione. Sarebbe un rischio a danno dell’intera collettività che, in questo contesto socio-economico, nutre molte aspettative dal possibile recupero di gettito per ridurre gli attuali livelli di tassazione.
·       Un altro punto ancora irrisolto è la Circolare della Funzione Pubblica in materia di assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici che taglia drasticamente le ore di permesso concesse ai lavoratori: per curarsi, il personale dovrà usare i permessi personali, e in caso di gravi patologie il dipendente ammalato dovrà necessariamente avvalersi delle ferie. Riteniamo inoltre che tale Circolare sia illegittima, in quanto interviene unilateralmente su una materia regolata dalla contrattazione nazionale collettiva.
 
Concludiamo con due temi che riguardano non solo il personale dell’Agenzia, ma quello di tutte le pubbliche amministrazioni: l’insopportabile rinvio, anche da parte di questo Governo, dei tempi del rinnovo dei contratti scaduti da anni, al quale si accompagna l’ennesimo annuncio della volontà di riformare la Pubblica Amministrazione. Ci si  muove però ancora nella logica esclusiva del contenimento e taglio dei costi. Siamo favorevoli a una lotta serrata allo spreco di risorse, ma stanchi di essere considerati un problema: possiamo invece essere una risorsa importante per la crescita del paese, con le dovute e concrete riforme, realizzate e non soltanto proclamate ai quattro venti, che ci coinvolgano invece di colpevolizzarci.

Con questa nota, oltre a segnalare problemi che vi sono sicuramente noti, vogliamo sottolineare l’esigenza di risposte: siamo sicuri che tutto il personale accetta la sfida della proposta, non vogliamo fermarci alla pura protesta. Per proporre è però necessario che qualcuno ci ascolti e accetti il confronto per cambiare: ma il cambiamento ha la necessità della partecipazione e non dell’esclusione.                             
 

    FP CGIL        CISL FP        UIL PA            FLP                 USB
  Berrafato       Summo       Barbieri      Cocozzello        De Vita          


 

Criteri per l'assegnazione temporanea per esigenze di servizio del personale Direttivo.

12.06.2014 – Criteri per l’assegnazione temporanea per esigenze di servizio del personale Direttivo.

 

 

Forli' e Modena: comunicati stampa.

Nota Fp Cgil al Vicario del DAP sulla mobilità del personale verso le sedi extra moenia.

Cgil, Cisl e Uil: grande presenza alle assemblee, partecipazione un valore. Riforma Pa: confronto su nostre 45 proposte, daremo a Madia nostra riforma

“Una grande mobilitazione nei luoghi del lavoro pubblico per cambiare la Pa insieme ai lavoratori. In tutta Italia si sono tenute centinaia di assemblee di lavoratrici e lavoratori delle pubbliche amministrazioni per aprire un percorso partecipato e integrare le proposte dei sindacati. Un’iniziativa di sensibilizzazione e confronto che proseguirà in attesa della  convocazione del Ministro della Pa Marianna Madia. A lei e al Governo Renzi presenteremo la nostra proposta di riorganizzazione e innovazione dei servizi pubblici”. Questo il contenuto di una nota congiunta di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa.

Le categorie di Cgil, Cisl e Uil, dopo aver inviato all’esecutivo le 45 proposte unitarie, hanno invitato i dipendenti pubblici a scrivere “#Renzi #VoglioIlContratto” sia all’indirizzo rivoluzione@governo.it che attraverso i social network, e continueranno nelle prossime settimane a sviluppare la campagna “#Renzi #VoglioIlContratto – #45proposte per la #RiformaPa”. Da oggi sarà inoltre attivo il sito www.cgilcisluilfp.it e i profili facebook e twitter unitari.

“I lavoratori pubblici hanno le competenze e le idee per sostenere il Paese nella ripresa. Certo, passato il tempo dei sondaggi, bisogna aprire una stagione di partecipazione vera al cambiamento. Serve un’iniezione di modernizzazione e un profondo ringiovanimento, una seria riqualificazione degli enti e della spesa. Insieme ai lavoratori, presenteremo un piano di riorganizzazione che punti su professionalità, lotta agli sprechi, indicatori di qualità e ridisegno della rete dei servizi. Su questo terreno siamo pronti a confrontarci con il governo e il ministro della Pa”.

 
 

Pagamento assegni perequativi per l'anno 2013.

11.06.2014 – Pagamento assegni perequativi per l’anno 2013.

 

 

Informativa funzioni dirigenziali.

11.06.2014 – Informativa funzioni dirigenziali.

 

 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto