Team delocalizzati – Richiesta d'incontro

Al Direttore del personale
dell’Agenzia delle Entrate
Dr. Girolamo Pastorello

 
 

 Le scriventi sigle  sono a conoscenza che codesta Agenzia sta provvedendo, in alcune realtà, alla soppressione dei team delocalizzati.
         E’ appena il caso di ricordare che i team delocalizzati furono previsti nell’ambito di un più generale accordo sulla istituzione delle Direzioni Provinciali, accordo mai disdettato formalmente dalle parti che l’hanno sottoscritto.
         Per tale motivo anche nel rispetto di quanto contenuto nell’accordo quadro del 30 luglio 2013 relativo alla tutela del personale interessato dalla chiusura di alcuni uffici territoriali, si chiede una urgente convocazione per la quale le scriventi sigle si dichiarano disponibili fin da subito.
         Si resta in attesa di riscontro.
Roma. 28 maggio 2014                                    
 

  FP CGIL             CISL FP                 UIL PA
BOLDORINI         SILVERI             CAVALLARO
 


 

Funzioni dirigenziali disponibili

28.05.2014 – Funzioni dirigenziali disponibili

 

 

Servizio di elisoccorso e Servizio cinofilo – convocazione

28.05.2014 – Convocazione Servizio di elisoccorso e Servizio cinofilo

 

 

Cordoglio per la tragica scomparsa dell'A.V.F. Domenico Columbano.

28.05.2014 – Cordoglio per la tragica scomparsa dell’A.V.F. Domenico Columbano.

 

 

Camere commercio, Cgil, Cisl, Uil: "problema non sono solo i costi, ma la riorganizzazione dei servizi alle imprese"

“Sulle Camere di commercio il problema non sono solo i costi, ma la riorganizzazione della rete territoriale dei servizi alle imprese”. Questo il commento di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl alle indicazioni contenute nel Def 2014 e alle anticipazioni circolate in questi giorni sulla stampa.

“Per far crescere il Paese bisogna dare alle imprese servizi più avanzati, veloci e che costino meno” proseguono le tre sigle. “Questo però si ottiene con un ridisegno complessivo delle Camere di commercio e con un investimento nelle competenze dei lavoratori. Dobbiamo farne un modello di sostegno serio alle attività produttive: migliore accesso al credito, registri informatizzati, sburocratizzazione delle pratiche di avvio d’impresa, supporto di analisi di mercato, promozione del made in Italy. Ecco perché va valorizzato il potenziale di professionalità: è quello che crea il vantaggio competitivo che serve alle aziende”.

“Certo che il sistema camerale dovrà pesare meno sui bilanci delle imprese, ma vanno tagliati gli sprechi e i costi improduttivi. Reinternalizzando funzioni date in appalto, snellendo i livelli, promuovendo sinergie e messa in comune di funzioni tra Unioni Regionali e Camere di commercio provinciali. E soprattutto ridisegnando la rete dei servizi, in funzione dell’innovazione produttiva e nel quadro del riassetto istituzionale e amministrativo del territorio”.

“Dopo gli annunci è il momento di entrare nel merito”, concludono i sindacati, “Siamo pronti a presentare al Governo proposte concrete e discutere un piano vero di riorganizzazione che metta energia nuova nei servizi per lo sviluppo produttivo del Paese e dei territori”.
 
Roma, 9 aprile 2014

news

Nota Fp Cgil sul mancato pagamento del personale in missione.

 
 
Croce Rossa Italiana, incontro con il ministro Lorenzin


COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA FIALP-CISAL

Cgil Cisl Uil Cisal: “Bene disponibilità al confronto su retribuzioni, occupazione e precariato. Verificheremo i fatti”


Roma, 27 maggio 2014
Primi passi avanti sulla vertenza Croce rossa italiana. All’incontro di oggi con il ministro della Salute le federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal hanno infatti ottenuto la disponibilità di Beatrice Lorenzin a far ripartire il tavolo di confronto sulla controversa applicazione della riforma, ottenendo che la politica riprenda in mano il percorso della riforma.

Tre le richieste presentate da Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal. In primo luogo una gestione condivisa delle cosiddette norme di raccordo, per non causare perdite retributive e occupazionali.

Secondo, aprire il confronto sul piano di riforma della Cri alla luce del disegno di legge che porta proprio il nome del ministro della Salute e che prevede il riordino degli enti vigilati dal Ministero, tra cui appunto la Croce rossa. Cgil Cisl Uil e Cisal sono contrari al ridimensionamento della Cri e chiedono da tempo una profonda riorganizzazione dell’ente che tagli i costi salvaguardando i lavoratori e cittadini. Il ddl Lorenzin può rappresentare in questo caso la leva per correggere una riforma che mette a rischio  retribuzioni e posti di lavoro, minacciando di ridimensionare pesantemente i servizi di emergenza e soccorso.

Terza richiesta, sospendere tutti gli atti unilaterali adottati dai vertici della Croce rossa, anche in relazione alla sospensiva disposta dal Tar del Lazio: provvedimenti illegittimi che incidono negativamente su bilanci, contratti e organizzazione del lavoro.

Di fronte a queste richieste il ministro Lorenzin si è impegnata a far ripartire il tavolo interministeriale (presso la Funzione pubblica) sulla questione complessiva e sulle norme di raccordo. Con l’obiettivo di difendere i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori e di avviare percorsi di stabilizzazione per i 1.500 precari. “Una apertura importante” per Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal, che però avvertono: “Verificheremo nei fatti. La mobilitazione continuerà fin quando non avremo ottenuto una soluzione che tuteli lavoratori e comunità”.
 
 

 

 

 
 
COMUNICATO UNITARIO Croce Rossa Italiana


Come anticipato nelle precedenti informative sindacali, le Federazioni Nazionali di FP Cgil, Cisl FP, Uil PA e FIALP Cisal, hanno presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio contro la Croce Rossa Italiana ed il Ministero della Salute per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, della nota della CRI – prot. CRI/CC/18660/14 del 17.03.2014  – a firma del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana Avv. Francesco Rocca indirizzata ai Presidenti dei Comitati Locali e Provinciali della Croce Rossa, con la quale si comunica che il 27/02/2014 si è concluso il confronto previsto dall’art. 6 comma 5 del D.L.vo  n. 178/2012 circa il contratto collettivo “cui aderisce l’Associazione per la parte recentemente privatizzata” e che in tale sede la CRI ha individuato quale  CCNL  di riferimento per i Comitati neo-privatizzati della CRI  il contratto collettivo dell’ANPAS nonché per l’annullamento di tutti gli atti presupposti  conseguenti e comunque collegati al personale.
Nel merito del ricorso abbiamo evidenziato che:
–   Il provvedimento del Presidente della Croce Rossa Italiana che ha disposto l’individuazione del CCNL  di riferimento per i Comitati neo-privatizzati è frutto di una palese violazione dell’art. 1 bis comma 3 del D.L.vo del 28.09.2012 n. 178  nonché dell’art. 6 comma 1 dello stesso Decreto Legislativo che sul personale a tempo indeterminato della CRI prevede l’introduzione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisca i criteri e le modalità  di equiparazione dei livelli di inquadramento “previa informativa alle Organizzazioni sindacali”.
–   Il provvedimento del Presidente della Croce Rossa Italiana sul personale a tempo determinato si basa sulle previsioni dell’art. 9 della Bozza di Decreto non regolamentare del Ministro della Salute che, proprio in quanto trattasi di una semplice bozza non può avere alcuna valenza giuridica per regolare tale materia né può legittimare l’autonoma iniziativa del Presidente della CRI rivolta ad individuare il contratto collettivo di riferimento per i Comitati  neo-privatizzati.
–  L’unilaterale scelta del Presidente della Croce Rossa Italiana – compiuta con il provvedimento prot. 18660/14 del 17.03.2014 – di procedere all’individuazione del contratto collettivo dell’ANPAS quale contratto di riferimento per i Comitati neo-privatizzati e come contratto che regolerà le “nuove eventuali assunzioni” da parte dei Comitati Provinciali e Locali “una volta che il Comitato Centrale avrà inviato le comunicazioni di legge agli Enti previdenziali”, oltre ad essere in contrasto con la previsione dell’art. 1 bis, comma 3 del D.L.vo n. 178 del 2012 e s.m.i. viola anche l’art. 6 comma 1 della stessa legge che, prevede che sia una Decreto del Presidente del Consigli dei Ministri a stabilire i criteri e le modalità di equiparazione tra i livelli di inquadramento del personale a tempo indeterminato della CRI e quelli del personale già appartenente al corpo militare della CRI, nonché “tra i livelli delle due predette categorie di personale e quelli previsti dai contatti collettivi dei diversi comparti  della Pubblica Amministrazione”.
–  Il provvedimento del Presidente della Croce Rossa Italiana che disponeva di procedere all’applicazione del contratto collettivo ANPAS prima dell’adozione dei decreti previsti dal Decreto legge n. 178/2012 è stato definito illegittimo in più occasioni da parte delle Organizzazioni Sindacali, in particolare anche con nota del 23.03.2014, nella quale si evidenziava il contenuto lesivo nei confronti degli interessi dei dipendenti della Croce Rossa, chiedendo inoltre l’immediata riconvocazione dell’Organismo di cui all’art. 6 comma 5 del D.L.vo n. 178/2012, costituito presso il Dipartimento della funzione pubblica alla quale partecipano i rappresentanti dello stesso Dipartimento, dei Ministeri della salute, dell’economia e delle finanze e della difesa, della CRI, delle Regioni e delle organizzazioni sindacali del personale della CRI, senza peraltro ottenere alcun riscontro.
–  Lo stesso Ministero della Salute con nota – prot. 0001787- P- 01.04.2014 – riferendosi al suddetto provvedimento del Presidente della CRI – ha rappresentato che il contratto collettivo dell’ANPAS avrebbe potuto trovare applicazione solo a seguito dell’emanazione del Decreto di natura non regolamentare.
Inoltre, abbiamo sottolineato che i dipendenti dei Comitati Provinciali e Locali della Croce Rossa Italiana (siano essi a tempo determinato che a tempo indeterminato) subiscono un grave pregiudizio dal provvedimento – unilaterale – adottato dal Presidente della Croce Rossa Italiana, poiché oltre ad incidere sul trattamento economico e normativo di ciascun dipendente, non ha consentito ai dipendenti a tempo indeterminato – a decorrere dalla data di determinazione dell’organico dell’Associazione e fino al 31.12.2016 come prevede l’art. 6 comma 2 del D.L.vo n. 178/2012 – di esercitare l’opzione prevista dallo stesso art. 6 comma 2, in carenza del previsto Decreto del Presidente del Consiglio  dei Ministri contenete i criteri e le modalità di equiparazione tra i livelli del personale civile con contratto a tempo indeterminato della CRI ed i livelli previsti dai contratti collettivi dei diversi contratti della Pubblica Amministrazione.
Il nostro intervento legale – unitario – insieme alle iniziative di protesta che abbiamo organizzato è teso a garantire tutti i lavoratori contro le scelte unilaterali del Presidente della Croce Rossa Italiana che mettono in discussione i livelli occupazionali e pregiudicano le retribuzioni di tutti i lavoratori.
Vi terremo informati degli sviluppi.

Roma, 22 maggio 2014
 
         FP CGIL                    CISL FP                UIL PA            FIALP CISAL
Salvatore Chiaramonte   Paolo Bonomo   Gerardo Romano   Davide Velardi

 

 

Autonomie Locali – Roma Capitale, il 19 maggio sarà sciopero di tutto il personale

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl: “Dal sindaco nessuna risposta, lavoratori in piazza per difendere salari e servizi”

 

“Sarà sciopero. I lavoratori di Roma Capitale incroceranno le braccia il prossimo 19 maggio per difendere i salari e i servizi ai cittadini”. Ad annunciarlo Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini,  segretari generali delle federazioni di Roma e Lazio di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl: “Non permetteremo a che nessun lavoratore sia tagliato il salario.
 
“Sulla vicenda del salario accessorio dei dipendenti capitolini, dal sindaco di Roma non abbiamo ricevuto risposte concrete attaccano i tre segretari di categoria. “Il tempo dei tentennamenti è finito. Se l’amministrazione e il governo credono di poter rimanere barricati nella loro incapacità di decidere, allora saremo noi a tirarla fuori dai palazzi. E a far capire quali sono le responsabilità che il sindaco Marino per primo ha nei confronti delle 24mila famiglie dei lavoratori e dei milioni di cittadini che ogni giorno vivono, studiano, lavorano o visitano la capitale”.
 
“Il pagamento delle retribuzioni è ormai imminente. Ma nonostante le promesse e un tentativo di conciliazione,  andato a vuoto, di fatti concreti neanche l’ombra”,  proseguono i sindacati. “A nulla vale, come fa il sindaco, aspettare un decreto dal governo. I salari vanno pagati, per intero. Si tratta di retribuzioni legittime che servono a compensare l’impegno e la disponibilità di lavoratori che mandano avanti i servizi pubblici della città in una condizione impossibile: senza un piano delle attività, senza una programmazione, senza un’organizzazione degna di questo nome. Ma sempre e solo sull’onda dell’emergenza”.
 
“Se qualcuno vuol far pagare ai lavoratori il prezzo di decenni di cattiva gestione del Comune, si sbaglia di grosso” rimarcano Di Cola, Chierchia e Bernardini. “Allora, come deciso dai 10mila lavoratori riuniti martedì scorso in Campidoglio, il 19 maggio il personale dipendente e dirigente sciopererà e il giorno 13 maggio assemblee in tutti i posti di lavoro.
 
Concludono i segretari, “Non ci fermeremo fin quando i lavoratori non avranno ottenuto le risposte che spettano loro”.
 

Roma, 9 maggio 2014


 

ONA – Nomina Commissario Straordinario.

27.05.2014 – ONA – Nomina Commissario Straordinario.

 

 

Mobilità personale VV.F. non specialista – Graduatoria.

27.05.2014 – Mobilità personale VV.F. non specialista – Graduatoria.

 

 

Reggio Emilia: Presidi estivi costa Romagnola – Nota al Comandante.

27.05.2014 – Reggio Emilia: Presidi estivi costa Romagnola – Nota al Comandante.

 

 
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