Il 29 marzo 2017, presso la sede nazionale della Funzione Pubblica Cgil, si è svolto un incontro tra Maryvonne Nicole, Cyrille Duch, entrambi Segretari Federali di Cfdt Santè Sociaux, ufficio Europa-Internazionale, e Concetta Basile, Francesca De Rugeriis, Gianluca Mezzadri, Enzo Bernardo e Nadia Pagano per la Fp Cgil.
Durante l’incontro, durato circa due ore, si sono principalmente scambiate informazioni su temi quali i sistemi di contrattazione e di rappresentanza nei due paesi, sulla formazione delle varie figure professionali sanitarie, sulle condizioni, la sicurezza e l’orario di lavoro in sanità, sul welfare contrattuale, pensioni.
Dalla chiacchierata sono emerse diverse similitudini tra i due paesi nel settore sanitario e alcune differenze, in particolare per la parte previdenziale.
Ai colleghi francesi è stata anche illustrata la Carta Universale dei Diritti e spiegato il referendum della Cgil su voucher e appalti.
I colleghi di Cfdt Santé Sociaux sono venuti a Roma all’interno di un progetto formativo organizzato dalla Confederazione CDFT per un gruppo di 24 giovani al di sotto dei 35 anni di differenti settori (4 sono di Cfdt Sanità). Il gruppo incontrerà anche CGIL e CISL nazionali e visiterà un ospedale romano.
Roma 29 marzo 2017
np
COMUNICATO CONGIUNTO CGIL NAZIONALE – FP CGIL
Roma, 10 gennaio – “Le immagini dell’ospedale di Nola denunciano una situazione vergognosa per un Paese civile: inaccettabile e indegna per i pazienti e per gli operatori sanitari costretti a lavorare in condizioni indecorose. Vanno accertate le responsabilità di quanto accaduto non dimenticando però, come denunciamo da tempo, che i tagli indiscriminati alla sanità pubblica di questi anni hanno pesanti conseguenze sul diritto alla salute e alle cure dei cittadini, soprattutto nelle Regioni sottoposte a Piani di Rientro più deboli e già in difficoltà”. Così Cgil nazionale e Funzione Pubblica Cgil, in una nota congiunta, commentano la notizia di ieri riguardante l’ospedale di Nola, dove a seguito dell’incremento di accessi al Pronto soccorso alcuni pazienti sono stati soccorsi per terra poiché tutti i posti di osservazione breve, tutte le barelle e tutte le sedie erano già stati occupati.
Per Cgil e Fp Cgil “è sbagliato indicare a dito dei capri espiatori di fronte ad un caso drammatico, occorre invece individuare la responsabilità politica di quanto accaduto e interrogarsi sulle cause che hanno portato a quanto abbiamo visto a Nola”. “Siamo infatti di fronte ad una situazione estrema – proseguono – che palesa il fallimento delle politiche sanitarie e rende evidenti i danni provocati dal contenimento dei costi, dai continui tagli ad un settore che dovrebbe rendere esigibili diritti costituzionalmente garantiti”.
“Sono necessari – affermano Cgil e Fp in conclusione – interventi strutturali in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione, in Campania come altrove: risorse, dotazioni organiche appropriate, riorganizzazione delle reti di emergenza e riorganizzazione del territorio sono alcuni dei nodi che vanno prioritariamente affrontati. La salute è un diritto: garantiamolo”.
Manifestazione sindacati #RiordinoSìMaNonCosì, ‘testo inadeguato ad esigenze agenti’
Roma,
15 marzo – “Cambiamenti sostanziali” al testo del decreto sul riordino
delle forze di polizia previsto dalla riforma Madia al vaglio delle
camere vengono chiesti dai sindacati Silp Cgil (Polizia di Stato) e Fp
Cgil (Polizia penitenziaria) che hanno manifestato oggi davanti a
Montecitorio.
Il
segretario generale del Silp Cgil Daniele Tissone e il segretario
nazionale di Fp Cgil Salvatore Chiaramonte giudicano l’attuale impianto
“inadeguato a riconoscere le aspettative professionali delle donne e
degli uomini divisa, le esigenze di rinnovamento degli apparati della
sicurezza del Paese nonché il diritto, per i cittadini, ad usufruire di
servizi migliori. Si apra a questo punto – aggiungono – una reale
interlocuzione, tesa ad intervenire, modificando nei fatti e
concretamente, i contenuti del decreto stesso”.
Dopo
le pressioni messe in campo dalle OO.SS. a seguito dell’improvvisa
emanazione dell’ordine di servizio n. 2/2017, sulla costituzione di
gruppi di lavoro per l’attuazione della collaborazione tra Inps e
Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Amministrazione ha convocato il
28 marzo le rappresentanze dei lavoratori.
Preliminarmente,
la
FP CGIL ha nuovamente posto una
generale
questione
di metodo
all’Amministrazione, che ci aveva garantito un cambio di passo
rispetto alle relazioni sindacali. Considerato che quell’O.d.S. è
datato 20 marzo e il giorno successivo, il 21, si è tenuto il
previsto incontro sulla vigilanza, sarebbe stata necessaria quanto
meno un’informativa sul punto. Pur trattandosi di un atto
unilaterale e discrezionale dell’Amministrazione, con l’assenza
di criteri oggettivi senza garantire così pari opportunità tra i
lavoratori, non può che riscontrare la netta contrarietà della
scrivente O.S.
Preso
atto che la stessa Amministrazione ha ammesso lo “scivolone”,
come FP Cgil abbiamo
ribadito, con forza, l’esigenza di un corretto e sostanziale
riscontro nelle relazioni sindacali,
cosi come ci era stato garantito fin dal recente insediamento.
Inoltre,
abbiamo chiesto se gli obiettivi
della vigilanza
per il 2017 siano stati inseriti nella pianificazione. Sul punto, la
parte datoriale ha risposto che sono in corso di definitiva
predisposizione e che il 4 aprile dovrebbero essere presentati ai
Direttori regionali.
A
margine della riunione, abbiamo appreso che il saldo
2016
sarà erogato entro il mese di maggio; abbiamo ribadito la nostra
richiesta che venga saldato ad aprile. Le cause, tutte interne
all’Amministrazione che non hanno ancora consentito il pagamento
del salario accessorio, non possono essere riversate sui lavoratori,
i quali, continuano sempre a garantire le prestazioni in una
situazione di grave difficoltà.
Riguardo
al recupero del residuo della tassazione
sui benefici,
l’Amministrazione ha parzialmente accolto la nostra richiesta di
rateizzazione per 12 mesi, invece che dei 24 richiesti.
In
data 11 aprile è stata fissata la riunione nella quale si discuterà
di riassorbimento tep.
IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPS
Matteo
Ariano
Roma,
28 Marzo 2017
Al Ministero della Difesa
Capo di Stato maggiore
Esercito III Pianificazione generale
e, p.c. Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
On.le Domenico Rossi
Al
vice capo di Gabinetto del personale civile difesa
Stato
Maggiore Difesa 1° Reparto
Roma
Oggetto:Sessione
informativa –
Richiesta rinvio riunione.
In relazione alla
convocazione fatta pervenire da codesto Stato Maggiore per il prossimo 4
Aprile, ore 14.00, e come già per le vie brevi, si ribadisce l’impossibilità
delle scriventi OO.SS di partecipare all’incontro stabilito causa preesistenti
e indifferibili impegni di organizzazione connessi all’importante riunione che
si terrà il giorno seguente con l’Autorità Politica di codesto dicastero. Per
tali ragioni, si chiede quindi di differire ad altra data successiva la
convocazione di cui trattasi. Si resta in attesa di cortese riscontro.
Cordiali
saluti
FP CGIL
Francesco Quinti |
UIL PA
Sandro Colombi |
FLP DIFESA
Giancarlo Pittelli |
Roma, 27.03.2017
A STATO MAGGIORE
DIFESA – 1° REPARTO
e, p.c.: GABINETTO DEL MINISTRO
SEGREDIFESA – 1°
REPARTO
^^^^^^^^^^^
Con
riferimento alla riunione del 29 marzo 2017, h. 15, convocata con fg. n. 38310
del 14 u.s., le scriventi OO.SS., atteso che l’incontro con l’Autorità Politica
è stata differito al 5 aprile p.v. e nella considerazione del forte legame
esistente tra le risposte che attendiamo dal tavolo politico e le questioni
oggetto di confronto con codesto SMD, ne
chiedono cortesemente il differimento a data comunque successiva all’incontro
del 5 aprile p.v. con l’Autorità Politica.
Si resta
in attesa di urgente riscontro a conferma.
FP CGIL
Francesco Quinti |
UIL PA
Sandro Colombi |
FLP DIFESA
Giancarlo Pittelli |
In allegato la circolare GDAP n.0105656 del 27.03.2017.
In allegato la circolare 0046498 del 27.03.2017.
Oltre 20 mila interessati del comparto socio sanitario assistenziale
Roma, 26 marzo – Sciopero domani (lunedì 27 marzo) delle lavoratrici e dei lavoratori delle strutture Anaste,
ovvero l’Associazione nazionale che rappresenta le imprese private di
assistenza residenziale agli anziani. Al centro della protesta le
proposte, definite “inaccettabili” da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs
Uil e Uil Fpl, di Anaste al tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale applicato a circa 20 mila addetti del comparto socio sanitario assistenziale.
Le
categorie di Cgil, Cisl e Uil puntano il dito contro: “La richiesta
dell’aumento dell’orario di lavoro da 38 a 40 ore settimanali; la
riduzione, fino all’azzeramento, dei permessi retribuiti; l’azzeramento
del pagamento dei primi tre giorni di malattia, l’aumento medio lordo di
19 euro dopo 8 anni di mancato rinnovo del contratto”. Proposte ben
lontane dalle richieste sindacali che, nella piattaforma unitaria,
rivendicano “un aumento economico di 110 euro e l’adeguamento del
sistema di classificazione, l’estensione delle tutele, a partire da
malattia, maternità, formazione, insieme al rafforzamento delle
relazioni sindacali, al fine di valorizzare le professioni e dare il
giusto riconoscimento al lavoro degli operatori tutti”.
Rivendicazioni
che per Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uil Fpl mirano “ad
unificare le condizioni di chi opera nel settore, e a contrastare il
crescente dumping dovuto alla frammentazione contrattuale. Solo
attraverso la tutela dei lavoratori è possibile migliorare la qualità
del lavoro”. Per queste ragioni è stato proclamato lo sciopero in
programma domani in tutte le strutture interessate e su tutto il
territorio nazionale, salvaguardando i servizi minimi essenziali
all’utenza, per dire “basta alla logica di fare profitto attraverso il
peggioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori”.
In data 21 marzo è stato sottoscritta l’Ipotesi di contratto collettivo integrativo relativo ai criteri di utilizzazione del Fondo per l’anno 2017
Egregio Dr. Vincenzo Starita,
apprendiamo che ad alcuni
lavoratori dei servizi periferici del Dipartimento che parteciperanno al III
modulo del percorso formativo “Riparare. Percorsi di giustizia riparativa per i
giovani in conflitto con la legge”, al contrario di quanto accaduto per i primi
due moduli, è stata autorizzata la partecipazione al percorso ma non il
trattamento di missione e che quindi gli stessi dovranno pagarsi le spese di
viaggio.
Nel ricordare come il percorso
in questione faccia parte delle progettualità formative predisposte
dall’amministrazione si evidenzia come tale situazione determini una evidente
discriminazione tra lavoratori, discriminazione che sembra dipendere dalla
carenza dei fondi assegnati sull’apposito capitolo di bilancio dei diversi
centri di costo.
Tale situazione è
inaccettabile. Lascia perplessi il fatto che il dipartimento già a marzo non
sia in grado di garantire al personale di alcuni servizi periferici il
trattamento di missione previsto dai contratti e dalle norme di legge e si
trovi nella condizione di non disporre delle risorse economiche necessarie per
portare a termine un percorso formativo da tempo programmato.
Nel chiedere chiarimenti in
merito si invita l’Amministrazione a porre rimedio ad una situazione
inaccettabile e penalizzante per il personale, attraverso l’integrazione dei
capitoli delle missioni di quei servizi i cui fondi risultano
insufficienti.
Si resta in attesa di riscontro
Il Coordinatore Nazionale
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
Di seguito il documento da aprire.