Nella
giornata del 16 marzo si è svolto l’incontro del tavolo tecnico sull’orario di
lavoro.
Preliminarmente,
l’Amministrazione ci ha informato che dal mese di aprile il sistema “Noi
PA”
gestirà,
oltre alle buste paga e al FUA, anche le missioni e gli incentivi del DM.
Ci
ha, inoltre, informato della prima assegnazione di fondi alle sedi
territoriali, precisando che
tale
assegnazione, in un’ottica di semplificazione, valga già come autorizzazione
alla spesa.
Nel
corso della discussione, abbiamo nuovamente evidenziato all’Amministrazione
diverse
criticità
presenti in molti uffici del territorio, collegate alla mancanza di una
programmazione
plurisettimanale
o al mancato superamento della procedimentalizzazione, segno di una persistente
resistenza
culturale che va superata.
Sull’orario
di lavoro del personale inquadrato nel ruolo amministrativo, abbiamo proposto
di
partire
da un accrescimento professionale dello stesso, integrandolo nei processi
produttivi del nuovo
Ente,
ad es. avviandone un processo di progressivo integrazione nel servizio di
turno, attraverso
l’inserimento
in percorsi formativi specifici. Allo stesso modo, abbiamo evidenziato come si
possa già
riconoscere
flessibilità al personale degli uffici legali chiamato a rappresentare
l’Amministrazione in
udienza,
similmente a quanto accade per il servizio esterno svolto dal personale
ispettivo.
La
discussione proseguirà nei prossimi incontri, previsti per i giorni 21 marzo e
11 aprile.
Roma, 20 marzo 2017
FP CGIL CISL
FP UILPA
Matteo Ariano Maurizio Petriccioli Gerardo Romano
Angelo Vignocchi
20.03.2017 – Pubblichiamo il Ruolo di anzianità al 01.01.2017 inviatoci dall’Amministrazione
La recente pubblicazione delle graduatorie delle
progressioni economiche ha (relativamente) chiuso la fase 2016 e adesso si deve
avviare il confronto per il nuovo accordo a valere sul FUA 2017.
Per quanto riguarda la graduatoria pubblicata, nel prendere
atto dei controlli capillari fatti sui titoli presentati giudicandoli un fatto
positivo a fronte di passati processi dove i controlli sono stati pressoché
inesistenti, occorre rilevare tuttavia numerose segnalazioni che mettono in
luce alcune incongruenze.
Le più preoccupanti mettono in luce difformi valutazioni a
fronte degli stessi titoli e lo stesso disconoscimento delle docenze nei corsi
di formazione, ancorché preannunciato, ci pare del tutto discutibile a fronte
di un criterio che definiva la formazione
“erogata” e non “fruita”.
Ma cosa devono fare i lavoratori che hanno verificato
decurtazioni di punteggi che non ritengono legittimi?
Dobbiamo preliminarmente osservare che eventuali vertenze
rispetto alla graduatoria approvata sono di competenza del giudice ordinario e
non di quello amministrativo. Pertanto i termini di prescrizione sono ordinari
e non riguardano il termine di 60 giorni, che è il tempo limite per fare
ricorso davanti ad un TAR.
Di conseguenza la prima azione da svolgere è quella di
inviare una immediata istanza sia al Presidente della Commissione esaminatrice
che alla DG Organizzazione segnalando l’eventuale incongruenza riscontrata e
chiedendo la rettifica del punteggio assegnato. Nel caso in cui si riscontrino
differenti valutazioni degli stessi titoli, vanno segnalati i casi concreti in
cui tale difformità si è presentata: ricordiamo a tutti che l’accesso agli atti
è consentito dalla legge anche rispetto alla documentazione presentata da altri
concorrenti. L’istanza in ogni caso deve essere corredata da un riferimento
alla legge 241/90. Solo all’esito di tale procedura, ovvero dopo trenta giorni,
e valutando l’eventuale risposta (o anche la non risposta) è opportuno
rivolgersi ad un legale al fine di valutare la percorribilità e le chances di
successo di una vertenza.
A tal proposito invitiamo le strutture territoriali in
indirizzo a favorire i lavoratori che si trovino nella necessità di avere un
supporto agevolando i contatti con i nostri Uffici legali.
Abbiamo letto con interesse alcune prese di posizione
critica nei confronto dell’accordo 2016, in particolare per quel che riguarda
il peso dato ai punteggi per la formazione. Sono critiche utili che certamente
terremo in conto nel confronto sul nuovo accordo, anche in considerazione di
alcune mutate posizioni di nostri colleghi di altre sigle, che, contrariamente
a quanto avvenuto nel corso della discussione sull’accordo 2016, hanno ritenuto
eccessivo il peso numerico dato a questo criterio. Lo diciamo da subito:
eravamo e siamo d’accordo. Così come siamo d’accordo a inserire in modo
esplicito le docenze ai corsi di formazione nella valutazione del criterio.
Aggiungiamo che a nostro avviso si può e si deve ampliare la
platea dei destinatari delle progressioni fino al 100% del personale in
servizio. Verificheremo certo se ci sono risorse aggiuntive utilizzabili, ma
dal nostro punto di vista diventa ineludibile una soluzione complessiva che
riguardi tutti i lavoratori con le attuali regole contrattuali. E su questo
stiamo lavorando.
FP
CGIL Nazionale MIBACT
Claudio Meloni
20.03.2017 – Il personale ci segnala difficoltà presso i Comandi Provinciali legate all’organizzazione del lavoro ma anche alla partecipazione alle attività formative.
Per questo motivo abbiamo ritenuto necessario scrivere all’Amministrazione per sollecitare i vertici del ministero e risolvere il vulnus temporale delle progressioni in ruolo per gli anni 2105 e 2016.
Signor Ministro,
la scorsa
settimana molti lavoratori sono stati impegnati ad espletare a Roma le prove
conclusive del percorso di riqualificazione per cancellieri ed ufficiali
giudiziari, un traguardo importante che ha sbloccato una situazione ferma da
anni.
Le modalità positive con cui si sono
svolte testimoniano inoltre che è possibile in pochi mesi espletare un completo
percorso formativo, fondamentale per la professionalità dei lavoratori, e che
si concluderà con un primo passaggio in terza area di circa 2000 unità di
personale e il successivo scorrimento della graduatoria degli idonei.
A questo punto, dato l’avvio alla
macchina, è necessario compiere gli ulteriori passi che diano risposte a tutti
e per questi motivi sono necessari ed urgenti altri passaggi: 1) l’immediato
inserimento nel prossimo provvedimento legislativo riguardante la giustizia di
un emendamento che estenda l’art. 21 quater a contabili, assistenti informatici
e linguistici, in modo che non rimangano gli unici esclusi dal progetto di
riqualificazione; 2) l’immediata apertura del tavolo sui Profili Professionali
ed il Fua in modo che sia possibile dare risposte professionali ed economiche a
tutte le altre lavoratrici e lavoratori.
Certi della Sua attenzione
attendiamo un sollecito riscontro,
Roma, 20 marzo
2017
Il
Segretario Nazionale FPCGIL
Salvatore Chiaramonte
FIRMATO ACCORDO FUA 2016
Si è tenuta il
16 marzo la riunione riguardante l’accordo FUA 2016, le progressioni economiche 2017 e le indennità
ex. art.32 CCNL, dando seguito alla
riunione tenutasi lo scorso 23 febbraio.
Preliminarmente
l’Amministrazione ha informato che, tra maggio e giugno, verrà emanato il bando per la stabilizzazione di 260 colleghi
distaccati/comandati, tra questi saranno stabilizzati i colleghi in comando
da almeno due anni e che non appartengono al settore scuola o enti locali
al di fuori del Patto di stabilità.
Per quanto
riguarda il FUA 2016 abbiamo chiesto e ottenuto la riparametrazione dei coefficienti
delle aree, la proposta dell’Amministrazione prevedeva:
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17.03.2017 – A seguito della vertenza unitaria aperta al Comando di Bari sulla questione automezzi, arrivano le prime risposte da parte della politica locale.
Questo però non fermerà la nostra azione rivendicativa, le soluzioni dovranno essere concrete. Pubblichiamo il comunicato
Dal 28 febbraio al 2 marzo si è svolta la convention annuale dei delegati Ucapse delle tre maggiori municipalità israeliane: Haifa, Tel Aviv e Gerusalemme. Ucapse è il sindacato israeliano dei lavoratori dei servizi pubblici appartenente alla confederazione Histadrut, la principale organizzazione sindacale nello Stato di Israele. Alle giornate di lavoro sono stati invitati anche rappresentanti di sindacati stranieri: il sindacato polacco Solidarnosch dell’area credito e assicurazioni; rappresentanti del sindacato francese CFDT, un rappresentante FISAC CGIL, Mario Ongaro e Nadia Pagano per la FP CGIL nazionale. Nella prima giornata i saluti del sindaco di Eilat che ha sottolineato l’importanza di svolgere eventi in un luogo dalla vocazione turistica ma che è ancora ignorato dal grande turismo internazionale, probabilmente per timori legati alla sicurezza. Quindi il presidente di Ucapse, Arnon Bar David, al suo secondo mandato, ha fatto il bilancio di 10 anni di attività del sindacato. Bilancio positivo perché sono stati firmati due importanti accordi: con il primo i lavoratori hanno avuto 7,5 percento di aumento. Gli aumenti sono stati distribuiti in maggior misura ai salari più bassi. L’hanno defnita “un’operazione di giustizia sociale”. Il miglior accordo è stato quello sul salario minimo, 4300 shekel in tre anni (circa 1000 euro). Per ottenere questi accordi è stato necessario un grande sciopero. E’ stato inoltre respinto negli ultimi anni un tentativo di militarizzazione dei vigili del fuoco, simile a quanto è successo in Italia per le guardie forestali. In particolare è stato attaccato il loro diritto di sciopero. La lotta del sindacato è riuscita comunque ad impedire che fossero modificati i diritti di questi lavoratori.
Ha quindi parlato un responsabile del fondo per la formazione che ha messo in evidenza l’aumento dell’impegno economico del sindacato in questo settore.
Nella seconda giornata un pomeriggio è stato dedicato ad una sorta di one man show di Tzvi Yehezkieli, giornalista israeliano, corrispondente arabo e autore di alcuni documentari sul mondo arabo e sui migranti in europa.
Il giornalista ha raccontato la sua esperienza di lavoro all’estero, del terrorismo di Daesch e dei rapporti con i palestinesi, proiettando anche brani di un suo documentario ed alcune interviste.
Il suo punto di vista tende ad identificare i migranti con i terroristi e ad accusare i paesi europei che offrono accoglienza ai migranti di facilitare, inconsciamente, il terrorismo ospitando questi migranti che si radicalizzano proprio nelle moschee che i paesi europei permettono loro di edificare.
Questo ha provocato una reazione di alcuni degli ospiti stranieri che ne hanno discusso con rappresentanti del sindacato.
La discussione è proseguita il giorno successivo, in particolare si è parlato dei rapporti con il sindacato palestinese Pgftu, con il quale, afferma Ucapse, esiste una buona cooperazione, il 50 per cento delle quote dei lavoratori palestinesi viene trasferito da Ucapse a Pgftu. Non sono molti, però, i lavoratori palestinesi che si rivolgono al sindacato israeliano.
Alla domanda se ci siano problemi a riconoscere le qualifiche dei lavoratori palestinesi è stato risposto che non ce ne sono, vengono riconosciuti loro tutti i diritti previsti dai contratti. Secondo Ucapse i lavoratori palestinesi hanno mediamente salari più bassi perché meno qualificati.
I rapporti del sindacato con il governo israeliano sembrano essere buoni, in particolare con il ministero delle finanze. I contratti del settore pubblico sono stati tutti rinnovati.
Si è anche chiesto del nuovo disegno di legge che legalizza quasi 4.000 case dei coloni in nuovi insediamenti (settlements) su terre private palestinesi in Cisgiordania. Secondo Ucapse il governo di Israele si è comportato correttamente sgomberando i settlement abusivi, come nel caso di Amona. Gli ultimi insediamenti sono regolamentati dal nuovo disegno di legge. I proprietari dei terreni sono risarciti e, se necessario, possono ricorrere all’Alta Corte.
E i ricorsi ci sono già, (ndr) come quello presentato l’8 febbraio scorso da due ong israeliane alla Corte suprema di Gerusalemme contro questa legge approvata dalla Knesset (Parlamento Israeliano) perchè si ritiene, tra le altre cose, “in contrasto con il diritto internazionale ed umanitario” .
Nadia Pagano
17 marzo 2017
In allegato la circolare GDAP n.0092825 del 16.3.2017 sull’argomento in oggetto.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini
Coordinamento
Nazionale Polizia Penitenziaria
Prot. n. CS 22/2017
Roma,
16 marzo 2017
Al Direttore generale
del Personale
e delle Risorse
Dott. Pietro Buffa
e,
p.c. Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Pierina Conte
R o m a
Oggetto: Dismissione O.p.g. di Montelupo Fiorentino – mobilità
del personale di Polizia
Penitenziaria.
Egregio Direttore, con nota n.13229.I il Provveditorato Regionale per la Toscana e
l’Umbria ha annunciato l’attuazione delle procedure di mobilità del personale
di Polizia Penitenziaria conseguente alla dismissione dell’ex O.P.G. di
Montelupo Fiorentino, fornendo l’elenco del personale interessato e le sedi di
destinazione unilateralmente decise.
Considerato che il preventivo confronto con le organizzazioni
sindacali, previsto in caso di mobilità del personale e più volte richiesto
dalla FP CGIL, non è stato effettuato e, fatto ancor più grave, che non sono
stati stabiliti i criteri con cui è stata effettuata la scelta della sede di
destinazione per i dipendenti interessati, si chiede di bloccare le procedure
di mobilità e di convocare immediatamente una riunione sul tema.
Si resta in attesa di un celere riscontro.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini