La Conferenza delle Regioni, con un documento approvato ha espresso in Conferenza Unificata l’intesa per il riparto del Fondo Nazionale Politiche Sociali 2014 e del Fondo Non Autosufficienze 2014. Il documento che è stato illustrato dal Presidente del Molise Paolo di Laura Frattura (che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni) e dall’Assessore Lorenza Rambaudi (che coordina la Commissione politiche sociali per la Conferenza delle Regioni) si configura anche come “Intesa Quadro per le Politiche Sociali e per le non Autosufficienze”, preliminare all’intesa prevista all’articolo 13 del DLGS 68/2011, atta ad individuare i Livelli Essenziali delle Prestazioni cui lo Stato deve garantire per competenza adeguate risorse.
Il Congresso Territoriale della FpCgil della Piana di Gioia Tauro ha eletto Franco Loschiavo, responsabile provinciale FpCgil Medici di Reggio Calabria, segretario generale FpCgil di Gioia Tauro. Franco Loschiavo, medico veterinario, è anche il rappresentante della FpCgil Medici nell’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica presso il Ministero della Salute.
“A Franco” ha detto Massimo Cozza, segretario nazionale FpCgil Medici “i nostri auguri di buon lavoro per l’importante e meritato incarico, dove potrà continuare ad impegnarsi anche per le battaglie della Fp Cgil Medici.”
Roma, 28 febbraio 2014
Dott. Luigi Birritteri
Luigi BirritteriCapo Dipartimento dell’Organizzazione
Giudiziaria
Oggetto: Riforma geografia giudiziaria – differimento presa possesso interpelli distrettuali e criteri
mobilità personale giudici di pace
Con nota del 26 febbraio codesta amministrazione ha comunicato che tutti i lavoratori in servizio presso i tribunali, le procure delle repubbliche e le sezioni distaccate di tribunale accorpati ex D.L.vo 155/2012, i quali siano risultati vincitori dell’interpello distrettuale pubblicato ex artt.2 e ss. dell’accordo del 9.10.2012, prenderanno possesso nella sede di destinazione il prossimo 17 marzo.
Considerato che, in applicazione della menzionata disciplina di legge, alcuni uffici sono rimasti pro tempore aperti, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono che al personale iviimpiegato sia concesso, se richiesto, il differimento della presa di possesso al fine di venire incontro sia alle esigenze dell’ufficio sia alle esigenze personali dei richiedenti.
Si coglie l’occasione per rammentare che i criteri di mobilità del personale in servizio presso gli uffici del giudice di pace, soggetti ad accorpamento ex D.L.vo 156/201, non sono stati ancora chiariti. Per tale motivo le scriventi organizzazioni sindacali chiedono nuovamente che venga aperto un confronto sulla materia.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Grieco Marra Amoroso
Si è svolto ieri l’incontro con il nuovo staff politico del Ministero su cui esprimiamo unitariamente un giudizio positivo contenuto nel comunicato che vi alleghiamo.
Naturalmente il giudizio positivo riguarda il metodo di confronto che si intende adottare, comprensivo dell’impegno a proseguire il confronto iniziato con l’ex Ministro Bray su organici, riorganizzazione e relazioni sindacali. Per quanto riguarda il tema all’ordine del giorno, ovvero il DPCM di riorganizzazione che va emanato con somma urgenza per rispettare il termine del 28 febbraio previsto dal decreto milleproroghe, noi abbiamo ribadito il giudizio fortemente negativo sui suoi contenuti, ispirati da una mera logica di tagli orizzontali derivante dalla cosiddetta spending review. In particolare abbiamo rilevato che il DPCM non è altro che una mera riproposizione di un progetto di compressione delle strutture ministeriali e non certo di una loro riorganizzazione, e che il declassamento delle direzioni regionali ivi contenuto non riguarda certo un progetto strategico di revisione delle loro competenze, quanto piuttosto la logica delle pezze a colori messe su un piano di risparmi che non portano alcun miglioramento significativo e nessun risparmio consistente. Inoltre non si riesce a mettere ordine rispetto allo strapotere più volte esercitato dai Direttori Regionali. Da questo punto di vista abbiamo citato il caso del Polo Reale di Torino, che ha visto un Direttore Regionale intervenire modificando il regolamento di organizzazione del Ministero con il risultato che potete verificare nel comunicato congiunto emanato unitariamente dalle Federazioni Territoriali Torinesi che vi alleghiamo e che condividiamo alla virgola.
Da questo punto di vista abbiamo giudicato assai positivamente la presentazione del DPCM fatta dal nuovo Capo di Gabinetto professor D’Andrea, la cui nomina ci pare azzeccata vista la profonda conoscenza del Mibact maturata negli anni in cui era sottosegretario, il quale ha ribadito che la parte politica ritiene la pubblicazione di questo DPCM niente più che un atto dovuto, necessario per evitare le sanzioni previste dalla legge per le amministrazioni inadempienti, e che sarà iniziativa strategica della nuova amministrazione la predisposizione di un piano di riorganizzazione complessivo nell’ambito del percorso normativo del DPR.
E dobbiamo dire che abbiamo apprezzato anche il saluto e la disponibilità del Ministro Franceschini, con il quale abbiamo in programma un incontro la prossima settimana.
Circolare 85
Dobbiamo ritornare alle dolenti note: è stata emanata ieri la nuova Circolare che pubblica le graduatorie in esito alle progressioni economiche. Purtroppo dobbiamo constatare preliminarmente come gli impegni dell’Amministrazione siano aria fritta. Dove sono i congrui periodi di tempo da concedere ai lavoratori esclusi ( o”non valutati”) per verificare la loro situazione? !0 giorni per scrivere ed altri 15 per avere risposta. Poi non si capisce cosa il personale non valutato potrà verificare, visto che la documentazione relativa non è mai stata esaminata dalla Commissione, per cui la finta verifica non farà altro che ribadire semplicemente quanto dal lavoratore dichiarato, senza possibilità di comprendere quale utilità potrà avere questo punteggio in relazione agli scorrimenti previsti per le posizioni non assegnate.
Per questi motivi riteniamo incredibile questa sorta di classificazione del personale escluso in tre elenchi, di cui due alfabetici, distinti sulla base dei meccanismi valutativi adoperati. Ovvero il personale cosiddetto non valutato non è in grado di verificare la propria situazione e il processo non è certo in trasparenza. E comunque dovrà essere valutato se avrà la chance di rientrare nei posti residui. Ci dicono che ci sono 350 posti circa da redistribuire, non si capisce in base a quali criteri, visto che la graduatoria si interrompe ai vincitori riconosciuti. Il punto è delicato perché, come è noto, questi 350 posti dovranno essere distribuiti previo accordo.
Riepilogando: abbiamo personale non valutato dalle Commissioni in quanto ha dichiarato un punteggio inferiore a quello utile per essere tra i vincitori, non abbiamo la graduatoria completa da dove si potrebbero facilmente individuare le posizioni di tutti, non abbiamo singolarmente fatto l’accordo per la redistribuzione dei posti prima della ripubblicazione della graduatoria, non sono stati concessi tempi adeguati alla possibilità di verifica da parte dei lavoratori.
Dove sta la trasparenza? Mah.
Sul punto stiamo predisponendo una nota unitaria di richiesta urgente di chiarimenti, in questa sede non possiamo che ribadire la nostra profonda delusione per questa modalità di gestione di un processo che si assomma a comportamenti recenti che noi riteniamo del tutto irrispettosi nei confronti dei lavoratori.
Per quanto riguarda poi le procedure di verifica, invitiamo tutti ad attivarle nei modi e nei tempi previsti dalla Circolare, specificando che la richiesta da avanzare da parte dei lavoratori non valutati è quella di conoscere la posizione in graduatoria, motivandola con la presenza di ulteriori posizioni ancora da assegnare e corredando la richiesta con il riferimento alla legge 241/90. I lavoratori, ricordiamo, hanno sempre diritto all’accesso agli atti che formano la graduatoria, tramite una richiesta motivata di verifica di altre posizioni, se si rilevano incongruenze nell’attribuzione dei punteggi.
Restiamo naturalmente a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Roma, 28 febbraio 2014
Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Roma, 19 novembre 2013
Una cabina di regia per governare i processi di riordino istituzionale connessi al “disegno di legge Delrio” garantendo i livelli occupazionali e valorizzando il capitale umano degli enti locali. Cgil, Cisl e Uil hanno firmato oggi con i ministri Graziano Delrio e Gianpiero D’Alia, insieme alle Regioni e all’Anci un protocollo d’intesa a tutela dei lavoratori di Province, Comuni e Città metropolitane.
Soddisfatti i segretari generali di categoria Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl), che sottolineano: “E’ un accordo importantissimo, che servirà a istituire un tavolo di confronto per costruire insieme un nuovo assetto istituzionale. Si possono modificare gli assetti istituzionali del territorio, ma i bisogni restano. Ecco perché vogliamo riorganizzare la rete territoriale dei servizi pubblici: con meno livelli, meno enti intermedi, ma più qualità dei servizi e più investimento nelle competenze”.
“Spiace notare, ancora una volta,che l’UPI, rappresentata dal Presidente Saitta, che a parole afferma di tenere a cuore le sorti dei dipendenti delle Province, non si sia sentito in dovere di sedersi ad un tavolo di confronto, che, invece, ha l’obiettivo di ridisegnare l’intero complesso delle autonomie locali” continuano affermando “Abbiamo rimesso al centro il tema delle persone che producono valore pubblico per le comunità: le riforme non si fanno a colpi di spugna ma ridisegnando funzioni, ambiti territoriali e profili professionali” spiegano i tre segretari. “E soprattutto abbiamo ottenuto che le decisioni che riguardano il personale si prendano insieme ai lavoratori”.
Tra i punti dell’intesa: un tavolo permanente di confronto nazionale sul riordino degli enti locali (a partire dalle unioni di comuni sotto i 5mila abitanti e dal riordino delle province) e tavoli permanenti regionali e territoriali sul mobilità, formazione e riqualificazione professionale. Inoltre un accento forte sulla salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori coinvolti nel ridisegno degli assetti territoriali degli enti, dove tra l’altro si definisce che la mobilità non andrà ad incidere sui patti di stabilità. E poi monitoraggi sui fondi per la produttività e per la contrattazione integrativa dei lavoratori delle Unioni di comuni e per la gestione delle funzioni associate. Così come un impegno sul precariato, obiettivo: valutare i fabbisogni professionali e i possibili percorsi di stabilizzazione. Infine l’istituzione di un tavolo specifico sulle società in house, per spingere su razionalizzazione e reinternalizzazione dei servizi.
E non si tratta di dichiarazioni di principio, concludono Dettori, Faverin e Torluccio, “ma di punti concreti per un vero riordino partecipato del territorio e per la tutela e la valorizzazione delle professionalità”.
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Roma, 19 novembre 2013
Una cabina di regia per governare i processi di riordino istituzionale connessi al “disegno di legge Delrio” garantendo i livelli occupazionali e valorizzando il capitale umano degli enti locali. Cgil, Cisl e Uil hanno firmato oggi con i ministri Graziano Delrio e Gianpiero D’Alia, insieme alle Regioni e all’Anci un protocollo d’intesa a tutela dei lavoratori di Province, Comuni e Città metropolitane.
Soddisfatti i segretari generali di categoria Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl), che sottolineano: “E’ un accordo importantissimo, che servirà a istituire un tavolo di confronto per costruire insieme un nuovo assetto istituzionale. Si possono modificare gli assetti istituzionali del territorio, ma i bisogni restano. Ecco perché vogliamo riorganizzare la rete territoriale dei servizi pubblici: con meno livelli, meno enti intermedi, ma più qualità dei servizi e più investimento nelle competenze”.
“Spiace notare, ancora una volta,che l’UPI, rappresentata dal Presidente Saitta, che a parole afferma di tenere a cuore le sorti dei dipendenti delle Province, non si sia sentito in dovere di sedersi ad un tavolo di confronto, che, invece, ha l’obiettivo di ridisegnare l’intero complesso delle autonomie locali” continuano affermando “Abbiamo rimesso al centro il tema delle persone che producono valore pubblico per le comunità: le riforme non si fanno a colpi di spugna ma ridisegnando funzioni, ambiti territoriali e profili professionali” spiegano i tre segretari. “E soprattutto abbiamo ottenuto che le decisioni che riguardano il personale si prendano insieme ai lavoratori”.
Tra i punti dell’intesa: un tavolo permanente di confronto nazionale sul riordino degli enti locali (a partire dalle unioni di comuni sotto i 5mila abitanti e dal riordino delle province) e tavoli permanenti regionali e territoriali sul mobilità, formazione e riqualificazione professionale. Inoltre un accento forte sulla salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori coinvolti nel ridisegno degli assetti territoriali degli enti, dove tra l’altro si definisce che la mobilità non andrà ad incidere sui patti di stabilità. E poi monitoraggi sui fondi per la produttività e per la contrattazione integrativa dei lavoratori delle Unioni di comuni e per la gestione delle funzioni associate. Così come un impegno sul precariato, obiettivo: valutare i fabbisogni professionali e i possibili percorsi di stabilizzazione. Infine l’istituzione di un tavolo specifico sulle società in house, per spingere su razionalizzazione e reinternalizzazione dei servizi.
E non si tratta di dichiarazioni di principio, concludono Dettori, Faverin e Torluccio, “ma di punti concreti per un vero riordino partecipato del territorio e per la tutela e la valorizzazione delle professionalità”.
27.02.2014 – Convocazione Consiglio di Amministrazione ONA – 13 Marzo 2014.
Ai direttori del Personale delle
Agenzie delle Entrate
Agenzia delle Dogane e Monopoli
Le scriventi sigle hanno avuto notizia della registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto relativo alle risorse di cui alla legge 350/2003 art.3 comma 165 per l’anno 2012.
Chiedono, pertanto, l’ urgente attivazione del confronto sul FUA 2012.
Si resta in attesa di convocazione.
Roma, 27 febbraio 2014
CGIL FP CISL FP UIL PA
BOLDORINI SILVERI COLOMBI