Legge Stabilità: tagliati 1,1 mld alla sanità pubblica e dati 400 mln ai policlinici privati. Un'amara beffa per cittadini, medici e operatori sanitari, a partire da 35mila precari

Dichiarazione di Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil e Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 
Roma, 27 novembre 2013
 
Il maxiemendamento del Governo sulla Legge di Stabilità approvato ieri in Senato non solo conferma il taglio di 1,150 miliardi al Fondo Sanitario Nazionale per il biennio 2015 -2016 – colpendo le risorse contrattuali che avrebbero consentito di valorizzare la professionalità e di premiare il merito di medici ed operatori della sanità pubblica – ma finanzia con 400 milioni di euro i policlinici universitari privati dal 2014 al 2024.

A fronte di scelte politiche di potere di investimento nel privato, i cittadini avranno un servizio pubblico sempre più povero, già decurtato di oltre 30 miliardi di tagli lineari in pochi anni.

Prima di pensare a destinare risorse ai policlinici universitari privati il Governo si impegni a dare nel prossimo incontro con il sindacato del 3 dicembre una risposta alle nostre richieste di stabilizzazione per i 35mila precari della sanità, e a finanziare la formazione specialistica sanitaria dell’Università pubblica nella quale è stato perfino ridotta la possibilità di accesso ai laureati.

Il Governo cambi rotta. Non vorremmo che anche dopo il prossimo passaggio alla Camera il testo definitivo della Legge di Stabilità porti per Natale carbone per la sanità pubblica e doni natalizi per l’università privata.
 

Modello richiesta informazioni progressioni economiche

A seguito delle numerose richieste di chiarimento pervenuteci in ordine alle modalità di richiesta informazioni su posizioni e punteggi attribuiti ai lavoratori non inseriti nelle graduatorie dei vincitori delle progressioni economiche, riteniamo utile pubblicare di seguito l’allegato modello di richiesta informazioni, meritoriamente predisposto dal Coordinamento della Puglia, da utilizzare nelle predette richieste. Per avere l’indirizzo mail della sottocommissione territoriale di riferimento inoltriamo il link del sito Mibact, ove sono pubblicate graduatorie e relative circolari.

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Avvisi/visualizza_asset.html_1123837162.html

Claudio Meloni


 

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Sottoscritto Fesi anno 2013.

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Comunicato sull'incontro con il Ministro della Giustizia.

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Ruoli tecnici del Corpo: Bandi di concorso.

Comunicato riunione 27 gennaio

Ieri 27 gennaio 2014  l’Amministrazione e le OO.SS. si sono riunite sui seguenti argomenti all’ordine del giorno
·        Protocollo d’intesa relativo al primo quadrimestre 2014
·        Dichiarazione d’intenti su nuovo sistema incentivante sede centrale
·        Stipula CCI 2013 dirigenza
·        Documento conferimento incarichi di posizione organizzativa
 

Premesso che la discussione sui punti all’ordine del giorno è iniziata il 14 gennaio e ci ha visto impegnati in un paio di sessioni, ieri si è giunti alla definizione del protocollo sul quadrimestre che consentirà l’erogazione del salario accessorio compreso il sistema delle indennità per il personale delle aree e garantirà il trattamento economico delle posizioni organizzative di fatto esistenti fino al 30 aprile 2014 , data entro la quale dovrebbero concludersi le procedure di individuazione per i nuovi incarichi rese necessarie dall’adozione del nuovo ordinamento dei servizi.
Si è poi siglato un impegno delle parti ad esaminare in apposito tavolo tecnico le risultanze della analisi organizzativa in corso da parte della  Direzione Risorse Umane sui processi di lavoro delle Direzioni e Servizi di Sede Centrale per verificare la possibilità di definire un sistema incentivante unico e peculiare per la Sede Centrale .
Si è proceduto alla stipula del CCI 2013 per il personale dirigente dell’Ente in assenza di significativi rilievi dei Ministeri vigilanti.
Infine è proseguito anche l’esame del documento sui criteri di conferimento delle posizioni organizzative in Aci che però richiederà una ulteriore fase di approfondimento prima della sua definizione.
Al di fuori degli argomenti all’ordine del giorno è stato sollevato da parte sindacale  il problema della gestione buoni -pasto che se si è rivelata disastrosa negli ultimi mesi  aveva comunque già dimostrato molte criticità in tempi meno recenti.
Da parte sindacale sono state varie soluzioni concrete per una gestione dei buoni pasti più efficiente ed omogenea sul territorio richiamando anche la pratica diffusa in  altri Enti appartenenti al medesimo comparto. L’Amministrazione, confermando di aver esperito la procedura per l’accaparramento dei buoni- pasto relativi all’anno 2014 al valore nominale di gennaio 2013 ,ha dichiarato di voler senza dubbio arrivare ad una soluzione riservandosi di verificare la percorribilità delle proposte avanzate attraverso il confronto con gli uffici competenti .
 
FP CGIL ACI      
 


 

Nota al capo dipartimento del dag su archivi contrattazione integrativa

 Roma,  30 gennaio 2014
 

 

Al Capo Dipartimento
per gli Affari di Giustizia
Dr.ssa Simonetta Matone
 

p.c.    Al Direttore Generale degli Archivi  Notarili
         Dr. Giordano

 
 

 OGGETTO: Violazione dell’Accordo Nazionale sulla Mappatura delle RSU 2012 degli Archivi Notarili sottoscritto da codesto Dipartimento per gli Affari di Giustizia e dalle OO.SS.
 

 

         Si fa riferimento a una richiesta della scrivente O.S., che alleghiamo, inviata in data 15 gennaio alla Direzione Generale degli Archivi Notarili per segnalare una convocazione illegittima in relazione ad una contrattazione decentrata del Fua fatta dal Dirigente dell’Archivio di Napoli che, in violazione dell’accordo sulla Mappatura delle Rsu, ha convocato le RSU di  Foggia,Trani, Lecce, Brindisi, Taranto, Potenza, Matera, Cosenza, Catanzaro, Palmi, Reggio Calabria, Caltagirone, Enna, Ragusa, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta, Termini Imerese e Trapani sostenendo di essere competente a contrattare per tali sedi.
         Ciò risultava in netto contrasto con l’Accordo sulla  mappatura rsu 2012 che individuava le sedi di contrattazione e che stabiliva che Napoli è competente solo per Avellino, Benevento e Santa Maria Capua Vetere mentre per le altri sedi sono competenti altre città. (si allega l’accordo del 2012).
         Si cita ad ogni buon fine parte dell’Accordo stesso che recita “Resta fermo che gli Archivi Notarili dirigenziali aggregati per la costituzione delle RSU rimangono sede di contrattazione integrativa” . Questa frase venne aggiunta proprio perché  quando venne firmato il C.I. del 2010, da noi non sottoscritto, tra i tanti pasticci che lo stesso ha prodotto si individuarono sedi inopportune degli Archivi e in netto contrasto con l’esercizio della democrazia che è alla base delle RSU.
         E’ infatti  fuori di dubbio che i lavoratori eleggono i propri rappresentanti perché partecipino alla contrattazione cosiddetta ‘decentrata’, ovvero di posto di lavoro, e che la RSU di Caltanissetta debba recarsi a Napoli è, oltre che assurdo, lesivo del principio delle libertà sindacali. Impossibile gestire le spese, anche se fossero a carico della Amministrazione (e non lo sono), ed inoltre del tutto fuori luogo contrattare con una dirigenza che dista chilometri di distanza dal posto di lavoro e che non conosce le realtà per le quali si contratta.
         Alle nostre contestazioni la Direzione degli Archivi risponde con una nota giustificativa piuttosto confusa che non convince la scrivente O.S. (e che si allega).
         Intanto la Dirigenza prospetta una interpretazione del tutto originale della gerarchia delle fonti contrattuali; se è vero che il Contratto Nazionale è sovraordinato al Contratto Integrativo nazionale di Ministero giova ripetere che per Contrattazione Integrativa nazionale si intende tutta la contrattazione a livello di Ministero e di Dipartimenti centrali che viene fatta su ogni materia. Di questa fanno parte il C.I. di Ministero, gli accordi sulla mobilità, gli accordi sul FUA,  etc.
         Tale contrattazione viene successivamente a sua volta ‘integrata’ dai vari accordi nazionali che vanno a loro volta ad ‘integrare’ o a ‘emendare’ quanto stabilito in precedenza, e ciò in ordine temporale.
         lo stesso meccanismo vale per il Contratto Nazionale che è formato dai vari contratti firmati negli anni ‘integrati’ o ‘modificati’ con i contratti successivi.
         Infatti se è vero che l’accordo sulla Mappatura RSU del 2007 veniva ‘superato’ dal C.I. del 2010 è altrettanto vero che l’accordo del 2012 va ad integrare e a ‘superare’ la parte relativa al C.I. alla contrattazione decentrata degli Archivi.
         Il C.I. di Ministero non ha gerarchia sugli altri accordi integrativi nazionali di qualunque genere ma fa fede l’ultimo accordo firmato sulla materia.
         D’altra parte l’argomentazione fornita dalla Direzione Generale degli Archivi sull’ambiguità della frase  succitata svela che evidentemente la stessa Direzione in qualche modo mette in dubbio un Accordo nazionale firmato dall’allora Vice Capo Dipartimento del Dag, che è organo sovraordinato alla Direzione Generale degli Archivi.     
         Inoltre è del tutto errata la definizione dello stesso come “accordo decentrato”, in quanto gli accordi decentratati sono quelli di posto di lavoro, mentre un accordo firmato in sede centrale con un Capo Dipartimento o un suo Vice costituisce un Accordo Nazionale Integrativo a tutti gli effetti, che non è subordinato ma ‘integra’ superandolo il C.I. di Ministero, firmato precedentemente.
         Pertanto si richiede alla S.V. un incontro per dirimere la questione e ristabilire la correttezza delle relazioni sindacali nelle sedi degli Archivi Notarili dove i lavoratori hanno diritto ad esercitare la propria diretta rappresentanza nella contrattazione, questa sì, decentrata.
 

         Si resta in attesa di un cenno di riscontro.
 

 

                                                                           per Funzioni Centrali FPCGIL
                                                                                     Nicoletta Grieco
          
 


 

Lettera unitaria richiesta acconto/pre-saldo relativo all'incentivo 2013

Al Dr. Mauro NORI

Direttore Generale INPS

Al Dr. Sergio SALTALAMACCHIA

Direttore Centrale Risorse Umane INPS

Per il tramite del Dr. Claudio ALBANESI

Dirigente Area Relazioni Sindacali INPS

 

Come a più riprese evidenziato dalle scriventi OO.SS., l’attuazione degli ultimi interventi legislativi, essenzialmente concretizzatisi in tagli lineari all’organico, sta rischiando di mettere in discussione la tenuta dei servizi che l’Istituto è chiamato ad erogare e, quindi, i livelli di efficacia della risposta da assicurare ai sempre crescenti bisogni di tutela che provengono dai cittadini e dal sistema delle imprese.

 

Ciò impone, fra l’altro, di sfruttare a pieno le opportunità offerte da tutti quegli istituti contrattuali che, attivabili internamente, consentirebbero di meglio conciliare l’esigenza di mantenere e consolidare, anche attraverso l’individuazione di soluzioni organizzative flessibili, il livello di accessibilità, quantità e qualità dei servizi erogati con quella di preservare e migliorare il benessere psico-fisico delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS.

 

Come è noto, nel 2007, a seguito di uno specifico accordo tra Amministrazione e OO.SS., si è dato avvio, in attuazione dell’art. 34 del CCNL 14/02/2001, ad un progetto sul “telelavoro domiciliare”.

 

Cgil Cisl e Uil ritengono siano maturi i tempi perché, in parallelo allo sviluppo del complessivo riassetto organizzativo che sta interessando l’Istituto, oltre a dare piena e sistematica attuazione al progetto sopra richiamato, si operi nella direzione di introdurre una disciplina sperimentale delle ulteriori forme di “lavoro a distanza”; forme di lavoro che, previste dal medesimo art. 34, potrebbero ad es. consentire l’effettuazione della prestazione in una Sede diversa rispetto a quella dell’Ufficio cui il dipendente è assegnato. Ciò, anche al fine di rendere più rapida l’attuazione dell’accordo sulla mobilità nazionale a domanda sottoscritto nel mese di giugno 2013.

 

Le scriventi chiedono che sul tema sia quanto prima attivato uno specifico tavolo di confronto.

 

Anche in ragione dei ritardi che l’iter certificativo del CCNI 2012 sta facendo registrare, Cgil Cisl e Uil chiedono inoltre che, con la retribuzione del prossimo mese di febbraio, sia corrisposto un acconto/pre-saldo relativo all’incentivo 2013.

 
FP CGIL/INPSOreste CIARROCCHI
CISL FP/INPSAndrea NARDELLA
UIL PA/INPSSergio CERVO
 

 

Bologna: Comunicato stampa CGILCISLUIL -SULPM- USB

CGILCISLUIL -SULPM- USB del Comune di Bologna esprimono la propria soddisfazione per il raggiungimento, nelle prime ore della mattinata di oggi, dell’ipotesi di accordo inerente la vertenza della Polizia Municipale del Comune di Bologna. Il testo concordato con la delegazione dell’Amministrazione al termine di quindici giorni di confronto vero, duro, serrato e serio, scioglie positivamente tutti i nodi della trattativa, seguendo l’impostazione tracciata dalla piattaforma sindacale unitaria e sará sottoposto al giudizio delle lavoratrici e dei lavoratori in assemblea giovedì prossimo.Organizzazione, salario, diritti e tutele trovano risposte nell’ipotesi che ripristina una regolazione contrattuale condivisa dopo la difficile pagina costituita dall’atto unilaterale adottato lo scorso dicembre dall’Amministrazione Comunale.In merito all’ipotesi di riorganizzazione presentata dal Comune si é raggiunto un punto di equilibrio che, nel rispetto dell’intenzione della Giunta di garantire un maggior presidio del centro storico, tiene conto al tempo stesso delle preoccupazioni espresse in merito alla necessità di non indebolire il resto del territorio cittadino.Per quanto riguarda il salario accessorio si é addivenuti ad una  previsione contrattuale che mantiene inalterati i livelli di reddito sbloccando al tempo stesso il pagamento di un’annualità di straordinari arretrati.Le regolamentazioni su mobilità interna, progressiva esenzione dai servizi più gravosi per il personale in ragione dell’invecchiamento e sicurezza nell’espletamento delle funzioni di pattuglia rappresentano il riconoscimento della bontà delle  ragioni sostenute dal sindacato anche nei mesi  antecedenti la rottura.Il monitoraggio congiunto sulla riorganizzazione e l’apertura di ulteriori tavoli di confronto specifici rappresentano altri punti che potranno consentire di continuare positivamente il percorso di confronto ripristinato.Un’intesa che contempera l’esigenza di migliorare il servizio alla città con i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che adesso toccherá a loro giudicare democraticamente.

Bo, 25/1/2014 

Fp-CGIL Michele Vannini
CISL -Fp Enrico Bassani
UILFPL Loredana Costa
SULPM Carlo Del Percio
USB Gianni Cavicchioli

Nota unitaria UNEP

 On. Avv. Giuseppe Berretta
Sottosegretario alla Giustizia

 
 

E’ attivo presso codesto Ministero un tavolo c.d. “doing business” volto a proporre, fra l’altro, modifiche relative alla disciplina del processo esecutivo ed alle garanzie del credito e ciò sul presupposto, del tutto condivisibile, secondo il quale la predisposizione di strumenti che velocizzino e rendano effettiva la realizzazione dei crediti è un fattore di competitività tra gli ordinamenti e può fungere da volano per gli investimenti.

Orbene, nell’ottica della valorizzazione delle risorse umane già disponibili, queste organizzazioni sindacali fanno presente che il Ministero della Giustizia dispone di figure professionali (gli ufficiali giudiziari ed i funzionari UNEP) la cui attività andrebbe implementata proprio in funzione dell’efficienza della funzione giudiziaria ed in particolare della fase esecutiva e del processo. La figura professionale degli addetti all’UNEP è sempre stata caratterizzata da una altissima professionalità pertanto è necessario valorizzarla.

Le scriventi organizzazioni sindacali intendono promuovere un’azione di valorizzazione di tutte le figure professionali, così come di quelle impegnate negli uffici NEP attraverso la loro riorganizzazione, ed in particolare l’attribuzione di nuove funzioni che vadano nella direzione di rendere il processo esecutivo più snello ed efficiente e, allo stesso tempo, che salvaguardino l’imparzialità nell’esercizio dell’attività giudiziaria. Grazie all’esperienza dei lavoratori del settore sono allo studio proposte concrete che mirano fra l’altro: ad implementare i titoli esecutivi stragiudiziali mediante assistenza qualificata dell’ufficiale giudiziario e del funzionario UNEP nella loro redazione e sottoscrizione; a riformare la disciplina dell’affidamento della custodia dei beni pignorati e della loro gestione fino alla vendita mediante l’attribuzione dei compiti al personale UNEP; alla partecipazione di questo personale negli organismi di mediazione; all’identificazione di nuove forme retributive incentivanti connesse alle attività aggiuntive svolte; al potenziamento dei poteri e degli strumenti di ricerca dei beni e dei cespiti nascosti da affidare al personale UNEP mediante una maggiore sinergia con Agenzia delle entrate ed altri gestori di banche dati. Oltre a queste a nostro avviso vi sono altre funzioni aggiuntive che potranno essere affidate agli ufficiali giudiziali, concorrenziali con altre figure professionali esterne, che garantirebbero nuovi introiti per le casse dello stato. Ci riserviamo di predisporre una piattaforma unitaria che contenga proposte che potranno migliorare e modernizzare il servizio anche attraverso l’implementazione della pec; auspichiamo pertanto l’apertura di una fattiva interlocuzione su queste questioni.

Al fine di una proficua collaborazione le scriventi organizzazioni sindacali chiedono pertanto che sull’UNEP sia convocato un urgente incontro.

 
 

Roma, 29 gennaio 2014

 
 
FP CGIL
CISL FP
UIL PA
Grieco
Marra
Amoroso
 
 
 

 

In primo piano

Osservatorio sulla finanza pubblica – Presentato a dicembre il 1° rapporto, smontate tutte le leggende metropolitane

Osservatorio per la spesa pubblica “LA FINANZA PUBBLICA ITALIANA NEGLI ANNI DELLA CRISI”. Report completo

 

 

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Dipendenti pubblici – Cgil, Cisl e Uil lanciano la sfida al Governo sul rinnovo del contratto

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp  Uil- Fpl UIl-Pa

 
Roma, 9 gennaio 2014

Contratti del pubblico impiego, la sfida è lanciata. Questa mattina le categorie dei lavoratori pubblici di Cgil Cisl e Uil hanno presentato le linee guida per i rinnovi contrattuali 2014. “Riorganizzazione, retribuzioni, professionalità: punti chiari per superare un blocco contrattuale ingiusto e che dura ormai dal 2009. E sui quali si apre ora la partita con il Governo”. E’ questa la rotta tracciata dai segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa) di fronte ai direttivi unitari riuniti a Roma.

“Contratti fermi, eccessi legislativi e blocco del turn-over hanno danneggiato i lavoratori pubblici e impoverito il paese” attaccano i sindacati. “E i conti non tornano: in cinque anni i dipendenti pubblici sono diminuiti del 5,7% e il costo delle retribuzioni è sceso, peraltro in controtendenza rispetto all’Europa. Come mai allora la spesa pubblica continua a crescere? Dove vanno a finire quegli 801 miliardi che ogni anno escono dalle casse dello stato? I lavoratori pubblici sono i primi a voler riorganizzare la Pubblica amministrazione. Per questo vogliamo un nuovo contratto nazionale e nuovi contratti integrativi: per eliminare la spesa improduttiva, fare innovazione nei servizi ai cittadini, investire nelle competenze”.

Una rotta che dovrà incrociare l’azione del ministro della Pa Gianpiero D’Alia e del nuovo commissario alla spending review Carlo Cottarelli, ma “nel quadro di relazioni sindacali più avanzate, più trasparenti e più aperte alla partecipazione: il modello va cambiato a partire da ogni singolo ente, permettendo ai lavoratori di decidere su materie strategiche come l’organizzazione del lavoro, la semplificazione, l’integrazione tra amministrazioni, la reinternalizzazione dei servizi, la valutazione, la qualificazione professionale”.

Per Cgil Cisl e Uil serve dunque “un contratto nazionale più forte che garantisca diritti omogenei e che spinga i processi di ridisegno istituzionale e amministrativo: innescando un circolo virtuoso tra razionalizzazione di spesa e tutela del potere d’acquisto dei lavoratori. Un CCNL che insieme ad un secondo livello di contrattazione produca risparmi e rilanci le retribuzioni: i salari dei lavoratori pubblici devono crescere, anche detassando il salario accessorio”.

“Per una Pa più moderna e più vicina ai bisogni delle persone, la priorità è puntare sul capitale umano”, affermano ancora i segretari generali, che sottolineano: “occorre un sistema di carriera più flessibile, una cabina di regia su mobilità e tutela occupazionale nei processi di riordino, formazione permanente, certificazione delle competenze, nuovi profili professionali, percorsi di stabilizzazione del precariato”. Temi portanti di una piattaforma sindacale che nel mese di gennaio sarà discussa a livello regionale e territoriale e sulla quale, al termine della fase di consultazione, concludono i sindacati, “sfideremo il governo per una vera stagione di cambiamento per i lavoratori pubblici e per il Paese”.
 

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