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FpCgil Medici su QS: "Peggiorate le condizioni di lavoro. Patto salute metta al centro operatori sanitari"

 
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Contratti

 
 Ipotesi di contratto  2014 – firmata il 20 dicembre 2013


 

 
 
Comunicato 2 gennaio

 
 NOVITA’ DI INIZIO ANNO
 

Care compagne e cari compagni,
 

Il nuovo anno si apre con alcuni argomenti molto importanti sui quali è opportuno un approfondimento:
 

Trattamento economico personale riqualificato al passaggio di area e sentenze della Corte Costituzionale:
 
a seguito della emanazione delle sentenze della Corte Costituzionale che, come è noto, hanno rigettato l’ipotesi di incostituzionalità della norma che dispone il blocco degli avanzamenti economici del personale delle pubbliche amministrazioni, contrattualizzato e non, abbiamo svolto un breve approfondimento con l’ufficio legale di Roma e del Lazio, per verificare gli effetti di queste sentenze sulle rivendicazioni del personale del MIBACT. Da quanto è emerso rimane intatta la valutazione sulla percorribilità di una vertenza, in quanto le sentenze hanno specificatamente riguardato personale della carriera diplomatica e insegnanti universitari, che sono personale non contrattualizzato. In sostanza la differenza che rende possibile un percorso vertenziale è il tipo di rivendicazione: nel caso del personale sopra citato la richiesta di attribuzione del trattamento economico è riferita ad avanzamenti di carriera che, pur mantenendo un carattere giuridico, non comportano  mutazioni di mansioni. Mentre per il personale del MIBACT il passaggio ha comportato sicuramente un mutamento sostanziale di inquadramento professionale. Naturalmente il cuore della rivendicazione riguarda sempre la valutazione di legittimità costituzionale della norma in questione. Sulla base di queste valutazioni riteniamo ineludibile, alla luce di quanto sopra considerato e rilevata la netta chiusura dimostrata sull’argomento dall’amministrazione, dal MEF e dalla Funzione Pubblica, l’attivazione, qualora non sia stata intrapresa, di una vertenza presso i nostri uffici legali territoriali al fine di sostenere le istanze di questi lavoratori.
Resta, assai comprensibile, l’amarezza di questi lavoratori, i quali si sentono giustamente trattati di serie B, a fronte di disposizioni normative che stanno peraltro creando una palese discriminazione economica tra questi e, ad esempio, i lavoratori neo assunti o quelli transitati in mobilità ai quali viene naturalmente garantito il trattamento economico. L’assurdità di questa norma è evidente in riferimento al caso assai concreto e anche in riferimento a situazioni, in un comparto diverso dal nostro come quello delle Agenzie, dove invece si sono adottate soluzioni diverse.  Nelle more della soluzione dei percorsi vertenziali a questo punto diventa un obbligo anche trovare soluzioni transitorie, nella contrattazione integrativa, che garantiscano comunque un recupero salariale per questi lavoratori. Un percorso che verificheremno unitariamente a partire dai prossimi confronti sul quantum economico del FUA ed il suo relativo utilizzo.
 

Decreto Milleproroghe, comandati e e DPCM di riorganizzazione.
 
Importanti novità provengono dal Milleproroghe, che all’art.1, rinnova per un anno tutti i comandi in essere al MIBACT ad eccezione del comparto scuola, nelle more della definizione dei processi di mobilità. L’eccezione del comparto scuola è probabilmente dovuta alle tempistiche di rinnovo per questo personale, normalmente coincidente con inizio e fine anno scolastico. Il rinnovo dei comandi pertanto dovrà interessare anche i comandi revocati nei mesi scorsi e ora non occorre perdere tempo al fine di avviare il bando di mobilità per il personale proveniente dai comparti extra scuola e della procedure di mobilità e le relative autorizzazioni alla copertura di spesa per il personale del comparto scuola. Chiudendo così una fase storica nella quale il fenomeno si è sedimentato perchè non si sono rispettate le norme sulla tempistica dei comandi e nell’auspicio che, per il futuro, vengano rispettate rigorosamente le regole che ne uniformano le condizioni.
Nello stesso articolo 1 vi è la proroga al 28 febbraio 2014 dei tempi di emanazione del DPCM di riorganizzazione dei Ministeri. La proroga è concessa a patto che, entro il 31 dicembre scorso, si sia presentato agli organi preposti uno schema di DPCM di riorganizzazione.  Schema sicuramente presentato dal MIBACT ma di cui restano oscuri i contenuti. In calce riportiamo la relativa norma del decreto legge 150/2013.
Noi vogliamo dare atto al Ministro di avere finalmente compreso le gravi ricadute di funzionalità in gran parte dell’apparato periferico rispetto al venir meno del personale comandato (lo testimoniano i forti segnali di allarme che tutti, in primis il Ministro,  abbiamo ricevuto in questi giorni). E di avere altresì compreso, o almeno così speriamo, che alcune questioni che non trovano risposte nelle norme debbono essere affrontate politicamente. Verificheremo dall’imminente avvio del confronto sulle politiche degli organici se veramente emerge una nuova consapevolezza rispetto alle questioni del lavoro e dei lavoratori.
Nelle more dobbiamo però registrare tutta la nostra insoddisfazione per la ritrosia a fornire informazioni sullo schema di riforma del Ministero. Ritrosia che continua ad accompagnare gli Uffici politici del Ministero ogni volta che c’è materia di confronto con le parti sociali. Ad esempio nulla sappiamo ancora dei contenuti della famosa lettera indirizzata ai colleghi di MEF e Funzione Pubblica sulla questione della decurtazione del FUA o ci chiediamo ancora a cosa servono i distinguo burocratici che vogliono eliminare dal confronto sugli organici ogni possibile confronto sulla riorganizzazione del MIBACT (ma come si fa?). La stessa vicenda del famigerato bando dei 500 dimostra ancora una volta, come nel caso della rotazione degli incarichi, come si possano fare scelte scellerate in perfetta solitudine. E fa ancora male vedere questo bando presentato nelle edicole come fosse un concorso per assumere. Anche in questo caso peraltro non regge proprio l’ormai trita e stucchevole immagine di un Ministro ostaggio della burocrazia interna: il bando così fatto l’ha previsto il legislatore, e non ci risulta che lo stesso sia stato predisposto in uffici diversi da quelli politici. Smettiamola con le favole, per favore, l’esercizio di governo diventa sterile quando non è predisposto all’ascolto.
 

Manifestazione nazionale per la buona occupazione nei Beni Culturali.
 
La CGIL tutta ha deciso di aderire, insieme alla coalizione di Abbracciamo la Cultura, alla manifestazione nazionale indetta per l’undici gennaio dall’Associazione Nazionale degli Archeologi, alla quale hanno aderito tutte le associazioni tecniche e culturali del settore. Noi riteniamo questa scelta giusta e condivisibile: è arrivata l’ora di aprire un confronto complessivo sul mercato del lavoro del settore e, in tale contesto, occorre finalmente superare tutte le sterili contrapposizioni tra le forme di lavoro esistenti. L’obiettivo è quello di dare dignità e sviluppo ad un settore finora fortemente mortificato nelle sue potenzialità e compresso da condizioni salariali e normative spesso oltre il limite dello sfruttamento.  Quindi noi saremo in piazza a dare un contributo visibile e qualificato alla battaglia per la buona occupazione e insieme dare un segnale di unità nella diversità degli interessi di rappresentanza delle varie istanze. Nei prossimi giorni comunicheremo le modalità di svolgimento di questo importante appuntamento.
 

Cari saluti
Claudio Meloni
 

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 Art.1, D.L. 150/2013 (leggi commi  3 e 6):
 

 
Proroga  di  termini  in  materia  di  assunzioni,  organizzazione  e funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni
  1. All’articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge 20  giugno  2012, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto  2012,  n.131, il termine “2013” e’ sostituito dal seguente “2014”.
  2. All’articolo 1, comma 6-septies, del decreto-legge  28  dicembre2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26  febbraio 2007, n. 17, le parole: ” 31 dicembre  2012″  sono  sostituite  dalle
seguenti: “31 dicembre 2014”.
  3. Nelle more della definizione delle procedure  di  mobilita’,  le assegnazioni temporanee del  personale  non  dirigenziale  presso  il Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del  turismo,  fatta eccezione per il personale appartenente al comparto  scuola,  possono essere prorogate di un anno, in deroga al  limite  temporale  di  cui all’articolo 30, comma 2-sexies, del  decreto  legislativo  30  marzo 2001,  n.  165,   e   successive   modificazioni,   ai   fini   della predisposizione di un piano di revisione dell’utilizzo del  personale
comandato.
  4. All’articolo 1 del  decreto-legge  29  dicembre  2011,  n.  216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012,  n.  14, sono apportate le seguenti modificazioni:
    a) al comma 1, le parole ”  31  dicembre  2012″  sono  sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2014”;
    b) il comma 2 e’ sostituito dal seguente: ”  2.  Il  termine  per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato relative alle cessazioni verificatesi negli anni 2009, 2010, 2011  e  2012  di
cui all’articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n.  244, e successive modificazioni,  e  all’articolo  66,  commi  9-bis,  13, 13-bis e 14, del decreto-legge 25 giugno 2008,  n.  112,  convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.  133,  e  successive modificazioni, e’  prorogato  al  31  dicembre  2014  e  le  relative autorizzazioni ad assumere, ove  previste,  possono  essere  concesse entro il 31 dicembre 2014.”
  5. Le autorizzazioni alle assunzioni per l’anno 2013,  adottate  ai sensi dell’articolo 1, comma 91, della legge  24  dicembre  2012,  n. 228, sono prorogate al  31 dicembre 2014.
  6. Il termine del 31  dicembre  2013,  di  cui  all’ultimo  periodo dell’articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013,  n.  101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013,  n.  125, si intende rispettato se entro la medesima  data  sono  trasmessi  al Ministro per la pubblica amministrazione  e  la  semplificazione  gli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  di  cui all’articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.  135.  I decreti sono comunque adottati entro  il  28  febbraio  2014,  previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Gli  assetti  organizzativi definiti con i predetti provvedimenti, qualora determinino comprovati effetti di riduzione  di  spesa,  possono  derogare  alla  disciplina legislativa vigente concernente le  strutture  di  primo  livello  di ciascun Ministero, nel rispetto delle disposizioni  generali  di  cui all’articolo 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. Per  i Ministeri che  abbiano  provveduto  alla  suddetta  trasmissione,  il
termine  per  la  prosecuzione  degli  incarichi   scaduti   di   cui all’articolo 2, comma 8, quinto periodo, del decreto-legge 31  agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge  30  ottobre 2013, n. 125, e’ fissato al 28 febbraio 2014.
  7. All’articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6  luglio  2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto  2012,  n. 135, dopo le parole: “i regolamenti di organizzazione del Ministeri”, sono inserite le seguenti: “, con i quali possono  essere  modificati anche  i  regolamenti  di  organizzazione  degli  uffici  di  diretta collaborazione dei rispettivi ministri,”.
  8. All’articolo 2223 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.  66, le parole “dal 2014” sono sostituite dalle seguenti: “dal 2015” e  le parole “Fino al 2013” sono sostituite dalle seguenti: “Fino al 2014”.
  9. Per la ridefinizione del  sistema  di  cui  all’articolo  7  del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49, il termine per l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 6 dell’articolo medesimo, per il triennio 2014-2016, e’ prorogato  al 30 giugno 2014.
  10. All’articolo 6, comma 3, del decreto-legge 31 maggio  2010,  n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge  30  luglio  2010,  n. 122, le parole: “Sino al 31  dicembre  2013”  sono  sostituite  dalle seguenti: “Sino al 31 dicembre 2014”.
  11. Al decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 69, sono apportate  le
seguenti modificazioni:
    a) all’articolo 51, comma 2, lettera  a),  la  parola  «2015»  e’ sostituita dalla parola «2016»;
    b) all’articolo 52, comma 5, lettera  a),  la  parola  «2015»  e’ sostituita dalla parola «2016».
  12. Le disposizioni di cui al comma 11 non devono comportare  nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  13. E’ prorogata al 1° gennaio 2015 l’applicazione dell’articolo  6 del  decreto-legge  31  maggio   2010,   n.   78,   convertito,   con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, per le Federazioni sportive e le Discipline sportive associate  iscritte  al  CONI,  nel limite di spesa di 2 milioni di euro. Al relativo  onere  per  l’anno 2014 provvede il CONI mediante versamento  all’entrata  del  bilancio dello Stato del corrispondente importo.
  14. Il termine per il completamento delle procedure concorsuali  di cui all’articolo 8, comma 24,  primo  periodo,  del  decreto-legge  2 marzo 2012, n. 16, convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  26 aprile 2012, n. 44, e’ prorogato al  31  dicembre  2014.  Nelle  more possono essere prorogati solo gli incarichi gia’ attribuiti ai  sensi del secondo  periodo  del  medesimo  comma  24  dell’articolo  8  del decreto-legge n. 16 del 2012.
 

 


 

 
 
Proroga contratti tempi determinati ministero interno

 

Di seguito, in allegato, la comunicazione e il decreto di proroga dei contratti a tempo determinato sia per i lavoratori degli sportelli, sia per i lavoratori ex ages e sspal. Il decreto contiene l’avvio delle procedure assunzionali.
Si sta concludendo la lunga battaglia per chiudere la pagina nera del precariato al ministero dell’interno.
2 gennaio 2014
 
FP CGIL NAZIONALE
Fabrizio Spinetti
 
 


 

Lampedusa – Proroga trasferimenti temporanei

02.01.2014 – Lampedusa – Proroga trasferimenti temporanei

 

 

Legge di Stabilità 2014: disposizioni a favore del CNVVF.

31.12.2013 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il testo della Legge di Stabilità 2014, approvato definitivamente il 23 dicembre 2013, contenente importantissimi risultati raggiunti per i Vigili del Fuoco e il Corpo Nazionale in un quadro generale fortemente critico per tutto il Paese.

 

 

Emilia Romagna: Lettera al Direttore Regionale.

30.12.2013 – Emilia Romagna: Lettera al Direttore Regionale.

 

 

DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2013, n. 150 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

31.12.2013 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il testo del decreto legge 30 dicembre 2013, n. 150  recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.304 del 30 dicembre 2013.Si segnalano le seguenti proroghe di termini contenute nel decreto legge in parola, di particolare interesse:

1)    Articolo 1, comma 1. Proroga delle procedure semplificate per l’accesso alle qualifiche di capo squadra e di capo reparto di cui all’articolo 3, del decreto-legge 20  giugno  2012, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto  2012,  n. 131.

2)     Articolo 1, comma 2. Proroga della non applicazione delle disposizioni previste dall’articolo 133 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217. Personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, collocato in posizione di comando o fuori ruolo presso gli Organi Costituzionali, nonché presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il quale continua ad applicarsi la disposizione secondo la quale la spesa per tale personale resta a carico dell’amministrazione  di appartenenza. Non applicazione, altresì, della disposizione secondo la quale possono essere collocati in posizione di comando o fuori ruolo, contemporaneamente, non più di cinque unità di personale di livello dirigenziale.

3)     Articolo 1, comma 4, lettera b). Proroga del termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, relative alle cessazioni verificatesi nell’anno 2012.

4)     Articolo 11. Proroga del termine per completare l’adeguamento  alle   disposizioni   di   prevenzione   incendi   delle   strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre  venticinque  posti  letto.

 

 

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Malasanità, con spot sulla Rai rischio aumento contenzioso in sanità pubblica

Comunicato stampa Fp Cgil Medici

Malasanità, con spot sulla Rai rischio aumento contenzioso in sanità pubblica
Malaresponsabilità, 13 mld persi per la medicina difensiva

Roma, 30 dicembre 2013
“E’ paradossale che la Rai, il servizio pubblico, trasmetta un inquietante e suggestivo spot pubblicitario sulla malasanità, con il rischio di un aumento del contenzioso medico-legale nella sanità pubblica, in un sistema inadeguato e dannoso sulla responsabilità professionale sanitaria, che potremmo definire di malaresponsabilità”. Queste le parole di commento del segretario nazionale Fp-Cgil Medici Massimo Cozza riguardo alla trasmissione, ripresa in questi giorni, di uno spot pubblicitario televisivo sulla Rai, previsto anche su Mediaset e La7, visibile sul sito www.obiettivorisarcimento.it. Nello spot, già oggetto di polemiche in passato, si invitano le vittime della malasanità a rivolgersi entro dieci anni a uno staff di esperti, zero anticipi e zero rischi, “per reclamare quello che ti spetta”.
Secondo l’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) il numero delle denunce di sinistri per malasanità nelle sole strutture pubbliche è stato di oltre 12mila nel 2102, al netto di tre Regioni che non hanno fornito i dati. Tutto questo a fronte di oltre 9 milioni di ricoveri e circa 1 miliardo di prestazioni specialistiche. Ma ogni denuncia (63% per lesioni personali e 11% per decessi) può riguardare più medici, con un coinvolgimento di decine di migliaia di professionisti. In un recente sondaggio presentato al 1° Congresso Nazionale sulla RC professionale, su oltre 20mila medici intervistati il 99% si sente esposto a rischio denunce.
“I medici, anche se hanno agito in scienza e coscienza – ha affermato il segretario nazionale della Fp Cgil Medici Massimo Cozza – con l’attuale sistema di malaresponsabilità rischiano sempre di più la gogna mediatica, di essere comunque sottoposti a indagini giudiziarie, costretti ad avvalersi di avvocati e a passare anni come imputati nelle aule dei tribunali. Peraltro con polizze assicurative sempre più alte e con minori tutele anche da parte delle stesse aziende sanitarie. Così in modo cautelativo tendono a operare sempre di meno i casi più complessi, e i cittadini sono sottoposti a sempre maggiori esami diagnostici e interventi terapeutici.”
Oltre il 95% del contenzioso si risolve poi con l’assoluzione del professionista sanitario, a fronte di un costo della medicina difensiva stimato dal Cergas Università Bocconi in circa il 10% della spesa sanitaria complessiva (circa 13 miliardi l’anno) e con i cittadini diverse volte costretti a lunghi percorsi a ostacoli per avere il giusto risarcimento di un danno ingiusto.
“L’attuale sistema sulla responsabilità professionale sanitaria, in mancanza di norme giuridiche certe e appropriate, in presenza di una visione miracolistica della medicina e di campagne pubblicitarie di associazioni e studi legali – continua Cozza – è sbagliato e dannoso per la collettività, sta minando il fondamentale rapporto medico-paziente, con un costo sociale inestimabile”.
“È tempo che il Governo e in primo luogo la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin intervengano per l’approvazione di una normativa appropriata sulla responsabilità professionale in sanità, partendo dai progetti di legge in discussione in Parlamento, promuovendo una campagna di comunicazione sociale da avviare proprio dalla Rai. Possibilmente – conclude il segretario nazionale della Fp-Cgil Medici – senza farsi autogol”.

 

Gestione post sisma Abruzzo: l'Amministrazione ingrata si ritira da L'Aquila. Il Vertice Tecnico del Corpo riduce il dispositivo di soccorso.

27.12.2013 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il comunicato che evidenzia la mancata sensibiltà evidenziata dall’Amministrazione VVF nei confronti della popolazione e delle Istituzioni Abruzzesi.

 

 

Incontro con il Sottosegretario Bocci: soccorso, organizzazione, e decentramento. Via i pompieri dal Bunker? ERA ORA!

13.12.2013 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la relazione dell’incontro con il Sottosegretario di Stato, On. Gianpiero Bocci, che si è tenuta nella sala riunioni del Dipartimento il 17 dicembre u.s..

 

 

 
 
A TUTTI I LAVORATORI

FP CGIL           CISL FP                  UIL PA
  

 
 

COMUNICATO UNITARIO

 
 

Nel corso della riunione del tavolo nazionale del 29/11 u.s., abbiamo sottoscritto, a conclusione di un lungo e complesso cammino negoziale, un verbale di intesa in materia di posizioni organizzative; materia che, come è noto, in quanto strettamente connessa a quelle che attengono l’organizzazione, negli ultimi anni, il legislatore ha a più riprese tentato di sottrarre al confronto con le OO.SS.

L’accordo sottoscritto fa senz’altro registrare un passo in avanti lungo il percorso volto ad innalzare i livelli di chiarezza e comprensibilità delle procedure finalizzate all’assegnazione della titolarità degli incarichi di posizione organizzativa; obiettivo che, nell’ambito dell’accordo, viene anche conseguito attraverso una revisione delle modalità e dei criteri di attribuzione dei medesimi incarichi.

Consapevoli dell’importanza che, nel medio e lungo periodo, l’intesa rivestirà, anche ai fini dello sviluppo del delicato e complesso processo di integrazione tuttora in corso e in attesa di inviarvene, non appena disponibile, il testo, vi riportiamo, di seguito, una sintetica descrizione dei principali contenuti dell’accordo sottoscritto.

 

ü Come previsto nell’intesa programmatica del 25/7/2013, sottoscritta da Cgil, Cisl e Uil, l’accordo del 29/11/2013 stabilisce che potrà partecipare alle selezioni per l’attribuzione della titolarità di posizione organizzativa tutto il personale a tempo indeterminato inquadrato in area C, oltre che in quello amministrativo, anche nei profili specialistici, nei ruoli dell’Istituto o in quelli degli enti incorporati da almeno tre anni alla data di emanazione del bando

 

ü Come chiesto da Cgil, Cisl e Uil, le selezioni dovranno essere effettuate, a pena di nullità, attraverso colloqui pubblici;

 

ü Le scriventi hanno altresì chiesto ed ottenuto che almeno 30 giorni prima dello svolgimento delle prove, l’Amministrazione renda disponibili, tramite pubblicazione sulla intranet dell’Istituto, apposite dispense per l’approfondimento delle materie oggetto del colloquio;

 

ü I criteri di valutazione saranno suddivisi in due ambiti: il colloquio individuale, relativo a conoscenze, capacità e attitudini, rispettivamente pesati 30, 20 e 10 punti; il percorso professionale che riassumerà i criteri di valore prioritario (ruoli organizzativi svolti in Inps e negli enti incorporati), di rilievo particolare (esperienza professionale maturata in Inps e negli enti incorporati) e gli ulteriori criteri (titoli), rispettivamente pesati 20, 15 e 5 punti. Per la valutazione del colloquio il Nucleo di Valutazione disporrà, quindi, fino ad un massimo di 60 punti, mentre per il percorso professionale fino ad un massimo di 40 punti. La titolarità degli incarichi di posizione organizzativa potrà essere attribuita ai candidati che abbiano conseguito un punteggio complessivo non inferiore a punti 65. Le valutazioni avranno la validità massima di 12 mesi. Sul tema, le scriventi hanno tra l’altro chiesto ed ottenuto che gli esiti della valutazione cui si potrà a tal fine fare riferimento siano quelli acquisiti all’esito di colloqui individuali relativi all’incarico da attribuire;

 

ü L’inziale bozza di intesa prevedeva che gli incarichi vacanti potessero essere coperti utilizzando il meccanismo della mobilità, all’interno della medesima struttura o tra strutture diverse, dei funzionari già titolari di posizione organizzativa. Nel corso della riunione del 29/11/2013, le scriventi hanno ottenuto che tale meccanismo venga utilizzato in fase di prima applicazione dell’accordo e fino al completamento del processo di integrazione, previa informativa alle OO.SS. Come richiesto da Cgil, Cisl e Uil inoltre, il sistema della mobilità dei funzionari già titolari di posizione organizzativa sarà attivato mediante un interpello cui potranno partecipare tutti i titolari di posizione organizzativa della/e struttura/e interessata/e, nonché i lavoratori addetti ai compiti di ottimizzazione del passaggio di conoscenze e competenze di cui al punto n. 5 del verbale d’intesa del 25/07/2013.

 

ü L’accordo sottoscritto prevede infine che, nelle more del completamento del processo di integrazione, siano prorogati, nel rispetto delle procedure vigenti, tutti gli incarichi di p.o. in essere, nonché i compiti di ottimizzazione del passaggio di conoscenze e competenze di cui al punto n. 5 del verbale d’intesa del 25/07/2013.

 

ü Secondo quanto concordato, Amministrazione e OO.SS. si incontreranno periodicamente e con cadenza almeno trimestrale per il monitoraggio e la valutazione degli effetti che si produrranno per effetto dell’applicazione dell’intesa.

 

Nel corso dell’incontro, Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito l’esigenza che la problematica che sta interessando i lavoratori in comando presso l’Inps sia trattata nell’ambito di una più ampia discussione relativa agli organici e alla politica del personale. Le scriventi hanno altresì ribadito la richiesta di una proroga di tutti i comandi in essere fino al 31/12/2014 in attesa di verificare l’impatto che i pensionamenti da spending produrranno su tutto il territorio nazionale. A fronte della nostra richiesta, l’Amministrazione ha reso noto di aver inviato alla Funzione Pubblica una istanza di parere rivolta a verificare la possibilità per l’Istituto di procedere ad una proroga di tutti i comandi in essere.

 

Nel corso dei lavori del tavolo tecnico sull’armonizzazione dei trattamenti tenutosi nella giornata di ieri, le scriventi hanno chiesto l’immediata convocazione dell’Osservatorio sulla Produttività; Osservatorio che nella mattinata di oggi è stato convocato per venerdì 6/12 p.v.

 

Roma, 3 dicembre 2013

 
 
 
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Andrea NARDELLA
UIL PA/INPS
Sergio CERVO
 

 
 
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