Convocazione riunione 2^ gdl CUG Difesa 15 ottobre 2013


Lettera al Dirigente del Personale Furlai

Roma 30 settembre 2013

Al Dirigente del Personale del MIT
Dott.ssa Fiammetta FURLAI

 
 

 La scrivente Organizzazione Sindacale chiede cortesemente di poterLa incontrare per avere alcune informazioni riguardo i 100 lavoratori assunti per l’emergenza ricostruzione conseguente al sisma che ha colpito l’Abruzzo nell’aprile 2009 eper valutare insieme alcuni problemi connessi allo status di quei lavoratori quali:
–        La sede della contrattazione decentrata, non essendo indicata nei contratti individuali alcuna sede di lavoro;
–        Le possibili ricadute normative ed economiche conseguenti all’avvalimento dei lavoratori da parte di Enti che applicano un CCNL diverso dal Ministero;
–        Quali sono i tempi necessari per l’emanazione del Regolamento di cui all’art. 67 ter c.6 della L.134/2012;
–        La prevedibile durata dell’avvalimento da parte degli Enti della Regione Abruzzo e la sede di assegnazione al termine di tale periodo.
Si ringrazia per l’attenzione che si vorrà dare alla presente richiesta.
Distinti saluti.
                                                      
                                Il Coordinatore Nazionale
                                            FP CGIL 
                                       Roberto Morelli


 

Stato Maggiore Esercito – Informativa riorganizzazioni/riconfigurazioni

 La sessione informativa di cui forniamo le slides, è stata presieduta dal Capo Ufficio Organizzazione delle Forze che ha illustrato a CGILCISL E UIL, i provvedimenti di riordino che la Forza Armata intende attuare nel corso del c.a. e dell’anno 2014.
A premessa dell’incontro CGILCISL e UIL hanno ringraziato per le periodiche sessioni informative che lo SME continua ad avere con le organizzazioni sindacali, ma hanno fatto presente che a fronte delle sessioni informative, la Forza Armata adotta poi provvedimenti (come il caso di attribuzione di incarico di responsabile del servizio prevenzione e protezione a personale militare), senza informare preventivamente le rappresentanze sociali.
Rispetto poi alla eventuale rimodulazione delle dotazioni organiche in applicazione della spending review, si è ribadito che le OO.SS. sono ancora in attesa di avere l’informativa e il confronto a livello politico della distribuzione  territoriale dei dipendenti civili distinti per aree e profili professionali, nonché dell’elenco del personale civile in soprannumero.
Nelle diverse slides presentate CGILCISLUIL hanno formulato le seguenti osservazioni e richieste:
·         Conoscenza rispetto alla eventuale riorganizzazione, che per noi rimane uno studio che lo SME sta effettuando, della quantificazione delle risorse che eventualmente verrebbero recuperate con questa nuova impostazione delle aree di SME;
 

·         Mantenimento delle funzioni esercitate dal personale civile, in tutte le riorganizzazioni/riconfigurazioni;
 

·         Sospensione della rimodulazione, della dotazione organica degli Enti fino all’incontro delle OO.SS. nazionali con la parte politica.
 

 

In particolare, per la creazione di un centro gestione archivi, presso Candiolo, che dovrebbe teoricamente gestire la documentazione dei centri presenti a Genova, Bologna, Santa Maria Capua Vetere e Bari, si è richiesta la quantificazione dei costi di tale riorganizzazione.
La nostra richiesta è conseguente a quanto di nostra conoscenza, in relazione all’accordo  tra Agenzia Industrie Difesa e Forza armata, che prevede la centralizzazione della digitalizzazione di tutti i documenti, presso lo stabilimento di Gaeta.
Il colonnello non ha ritenuto di sua competenza la risposta, pertanto CGILCISLUIL si sono riservate di chiedere un incontro a livello politico.
Ha dichiarato la sua disponibilità al mantenimento, nell’ambito delle riorganizzazioni, delle funzioni del personale civile e, laddove sarà possibile, ad aumentarle.
Sarà nostra cura verificare che ciò avvenga, tenendo informati i lavoratori degli sviluppi.
 

         FP CGIL                  CISL FP                  UIL PA
     Noemi Manca         Paolo Bonomo         Sandro Colombi


 

Comunicato stampa Fp Cgil Bari: "A forte rischio i sistemi dei controlli da parte del Ministero del Lavoro"

Comunicato stampa di Pino Gesmundo – Segretario Generale CGIL Bari – e Antonio Ventrelli – Segretario Funzioni Centrali Fp Cgil Bari
 
A forte rischio i sistemi dei controlli da parte del Ministero del lavoro a causa delle scelte politiche e amministrative compiute dal Ministero stesso.

 
 

 Infatti, nel primo semestre del 2013 hanno accreditato sul capitolo delle missioni per lo svolgimento dell’attività ispettiva nella Regione Puglia solo il 70% (pari ad euro 364.000) del fabbisogno richiesto dagli uffici (pari ad euro 520.000) determinando con il taglio del 30% delle risorse una inevitabile riduzione dei controlli ispettivi sul territorio pugliese.
Nel secondo semestre, poi, la situazione è peggiorata ulteriormente in quanto è stato previsto un ulteriore taglio del 20% sulle risorse da destinare alla vigilanza del lavoro che, tra l’altro, a tutt’oggi non sono state ancora accreditate agli uffici determinando la quasi paralisi dell’attività ispettiva che, in provincia di Bari, verrà espletata solo sul comune capoluogo lasciando tutto il resto del territorio privo di qualsiasi tutela fino a quando le suddette risorse non saranno disponibili.
La situazione è destinata a peggiorare a seguito della riorganizzazione del Ministero del Lavoro in discussione che prevede la soppressione delle Direzioni Regionali del Lavoro che attualmente svolgono una importante funzione di coordinamento, indirizzo e programmazione dell’attività di vigilanza e delle politiche del lavoro sul territorio regionale.
Pertanto, i suddetti provvedimenti determineranno una consequenziale riduzione della presenza degli Uffici e del personale ispettivo sul territorio (peraltro esposto a continue aggressioni dovute al clima di tensione e disperazione sociale ormai dilagante) ed un abbassamento delle tutele per i lavoratori, oltre che una diminuzione inevitabile di entrate per le casse dello Stato a causa delle minori sanzioni comminate e riscosse.
Ma ciò che è ancor più grave, è che tale situazione di sostanziale giungla del mercato del lavoro, a causa della contrazione dei controlli ispettivi per gli effetti dei suddetti tagli di risorse e future chiusure degli uffici regionali, si sta determinando nel silenzio assordante e nell’indifferenza delle istituzioni e delle forze politiche.
La CGIL DI BARI, che non rinuncerà mai al suo ruolo di tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, lancia un forte grido di allarme per sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali ad attivarsi per garantire la salvaguardia e l’operatività di quei presidi di legalità sul territorio in materia di lavoro, previdenza e sicurezza rappresentati dagli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro.
Con un mercato del lavoro di questo tipo, con dati drammatici legati al lavoro nero, allo sfruttamento del lavoro, alla molteplicità delle aziende sul territorio che vogliono far pagare gli effetti della crisi a danno dei diritti dei lavoratori, questa condizione non ci lascia tranquilli.
Oltre le battaglie nazionali nelle quali la Cgil interviene sulle scellerate impostazioni politiche attuali, invitiamo il Ministero del Lavoro in tutte le sue articolazioni, a continuare a svolgere il suo ruolo pur nelle difficoltà che vive. Noi da sempre abbiamo dato la massima disponibilità e continuiamo a farlo per collaborare e condividere processi di intervento per stanare sacche di abusi a danno dei lavoratori.
Collaboriamo quindi, costruiamo luoghi di discussione e facciamo analisi e approfondimento per mettere a patrimonio conoscenze, esperienze e dati comuni per evitare sperpero di risorse ed intervenire in maniera mirata.
 


 

Decreto Ministeriale contenente il Regolamento del Corso per Capi Squadra decorrenza 1.1.2009

02.10.2013 – Decreto Ministeriale contenente il Regolamento del Corso per Capi Squadra decorrenza 1.1.2009.

 

 

FP CGIL NEWS del 1° ottobre 2013.-

Minacce Anarchiche, allarme in carcere

Genova – «Far saltare l’auto del direttore, attaccare i secondini». Sono minacce chiare, addirittura concrete quelle che i poliziotti del nucleo investigativo centrale hanno scovato nelle lettere scritte dall’anarcoinsurrezionalista Nicola Gai, tuttora recluso a Ferrara.
Gai il prossimo 30 ottobre a Genova, assieme al presunto complice Alfredo Cospito, comparirà di fronte al giudice per l’udienza preliminare, accusato di aver preso parte, nel maggio 2012, alla gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
Ora risulta ulteriormente indagato per istigazione a compiere atti di terrorismo e le sue parole sono ritenute dagli uomini della Penitenziaria «pericolose» al punto che attorno alle carceri di mezza Italia, incluso il penitenziario di Marassi, le misure di sicurezza sono state rafforzate e i vertici di ogni casa circondariale sono adesso letteralmente sotto scorta, a loro volta “sorvegliati speciali”.
Fonte: IlSecoloXIX

La Polizia Penitenziaria protesta al carcere di Velletri

Come potete vedere sul territorio la battaglia della FP CGIL contro la mobilità appena conclusa è condivisa anche da sigle sindacali che la tavolo nazionale hanno concordato con la proposta dell’amministrazione.
La Battaglia continua….i colleghi sono dalla nostra parte!
(Velletri – Cronaca) – Ennesima protesta della polizia penitenziaria del carcere di Velletri, contro la carenza di personale e gli orari massacranti che i pochi effettivi sono costretti a fare. Nella mattinata di oggi, tutte le sigle sindacali hanno deciso di manifestare proprio davanti la casa circondariale, sulla Cisterna—Campoleone, per dire basta ai continui straordinari, ai doppi turni, all’abbandono in cui versano i mezzi di trasporto. La casa circondariale di Velletri, a fronte di una popolazione carceraria in crescita, e che arriva, in alcune settimane, anche al numero di 650 detenuti (nonostante la struttura sia nata per contenerne circa 300) conta infatti 210 unità lavorative, a cui ne vanno tolte però almeno 30 che sono state “distaccate” per varie ragioni. Dei rimanenti 180 lavoratori, circa 80 sono gli addetti ai servizi amministrativi, mentre sono in tutto un centinaio gli agenti deputati al controllo dei detenuti, divisi in tre bracci, su turni che vanno dalle 24 alle 8, dalle 8 alle 16 e dalle 16 alle 24, nonostante l’orario lavorativo sia di 6 ore. Una forza lavoro carente dunque, al di sotto anche della già bassa media nazionale, per un mestiere sempre più difficile, soprattutto dal punto di vista psicologico. Si chiede all”Amministrazione penitenziaria e al Ministro dell’interno di porre fine a questa mobilità selvaggia e di garantire il personale necessario ad una struttura carceraria come quella di Velletri.

Scuola s.f.a.p. catania. aula in nome dell’agente scomparso un’anno fa.

In questi giorni nelle Scuole di Formazione e Aggiornamento del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria hanno prestato giuramento i neo Agenti di Polizia Penitenziaria del 167° Corso. Presso la S.F.A.P.P. di Catania la cerimonia ha visto intitolare un’aula didattica in nome dell’Agente di Polizia Penitenziaria del 164° Corso Daniele Samperisi tragicamente scomparso in un incidente mentre si recava a scuola alcuni giorni prima del suo giuramento. Tante le emozioni anche tra gli invitati dei genitori e dei colleghi di Daniele.

Evaso a Favignana, il NIC lo riarresta al Roma

Evaso dal carcere di Favignana, dove sta scontando la propria pena Maurizio Sangermano, è stato rapidamente rintracciato ed assicurato alla giustizia mediante una brillante operazione condotta dagli uomini del NIC. L’uomo rintracciato nella capitale romana è sospettato di affiliazione con la banda della Magliana sin dagli anni ’90.

LUCCA: DETENUTO MAGREBINO AGGREDISCE POLIZIOTTO PENITENZIARIO.

Ancora l’ennesima aggressione nel carcere di Lucca dove un detenuto di origini magrebine ha scaraventato uno sgabello ad un poliziotti in servizio. Fortunatamente il poliziotto è stato abile a schivarlo. Il magrebino, poi, a scopo di protesta ha ingerito delle pile e, dopo essere stato accompagnato in infermeria ma aver rifiutato il ricovero nell’ospedale, mentre faceva rientro in cella costeggiando il muro del giardino, ha estratto un coperchio di cemento di un tombino e si è scagliato contro i poliziotti e colpendoli con violenza. Il poliziotto colpito ha riportato una frattura del metacarpo con una prognosi di 40 giorni.
Non è più possibile tollerare violenze simili nei confronti dei poliziotti penitenziari. Appello alle autorità affinchè garantiscano maggiore tutela alla Polizia Penitenziaria, che nella prima linea delle sezioni detentive rischia la vita ogni giorno.
Al collega aggredito la FP CGIL esprime la propria vicinanza.

Buoncammino: droga dentro la cella “E’ per uso personale”, detenuto assolto

Droga in carcere: Cinofili della Polizia Penitenziaria trova nella cella del detenuto diversi quantitativi di droga, ma il Giudice lo assolve.
Un detenuto del carcere di Buoncammino viene trovato con della droga dentro la cella. “È per uso personale”, il Gup lo assolve. Il Giudice per le udienze preliminari di Cagliari ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Maurizio Usai, 42 anni, detenuto nel carcere di Cagliari dal 2011, trovato all’interno della sua cella con diversi tipi di stupefacenti. Il Gup, su richiesta dello stesso Pm e dell’avvocato difensore (che ha spiegato come il suo assistito fosse un consumatore assiduo di quelle sostanze), ha ritenuto che il quantitativo di droga dentro la cella non era destinato alla cessione interna ma solo a un uso personale. Il già detenuto è stato assolto.
Un consumatore assiduo di sostanze stupefacenti cerca di procurarsi droga che sia libero oppure detenuto. E quando, non si sa come, riesce nell’obiettivo di introdurre nella stanza che lo ospita l’oggetto dei suoi desideri, lo fa solo per se stesso: non per dividerla (e dunque venderla) con i compagni di sventura. Pare essere questo l’assunto alla base della sentenza con la quale, alcuni giorni fa a Cagliari, il giudice per le udienze preliminari ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Maurizio Usai, 42 anni, di Selargius, ospite dal giugno 2011 della casa circondariale di Buoncammino per una notevole serie di reati e inquilino di una cella in cui, nel novembre dello stesso anno, gli uomini della Polizia Penitenziaria avevano trovato diversi tipi di stupefacenti per circa 28 grammi. Sostanze fatte entrare nell’istituto di pena forse approfittando dei colloqui che ogni recluso ha il diritto di avere coi parenti (la tesi investigativa): 24,5 di hascisc, circa 2,5 di procaina (una sorta di anestetico) per un totale di 55 dosi e un grammo e mezzo di cocaina.
Un quantitativo che il gup, su richiesta dello stesso pubblico ministero e dell’avvocato difensore Marco Lisu, ha ritenuto però non essere destinato alla cessione interna ma solo a un uso personale. L’uomo, che dal giorno dell’arresto sconta quattro anni e dieci mesi di reclusione nascondeva tutto nella stanza che condivideva con altri detenuti. Forse grazie a una soffiata, la sera del 3 settembre 2011 gli agenti della penitenziaria erano entrati nella cella con al seguito i cani antidroga. In quel momento era presente solo lui e gli investigatori avevano ritenuto che il quantitativo di droga recuperato non fosse di sua esclusiva proprietà e destinato alla cessione agli altri carcerati. L’uomo era stato denunciato a piede libero: quasi una beffa, visto che comunque era in realtà detenuto. Nel processo però il legale ha spiegato che il suo assistito era un consumatore assiduo di quelle sostanze e spinto il pm ha ritenere fosse tutto destinato all’uso personale. Opinione condivisa anche dal giudice, che lo ha assolto. L’Unione Sarda

Operazione antidroga all’interno del Palermo Pagliarelli

Due giorni fa è stata trasmessa l’informativa completa all’Autorità Giudiziaria sulla perquisizione a sorpresa fatta dal Comandante di Reparto della struttura penitenziaria del Palermo Pagliarelli insieme ad alcuni uomini del Corpo e alle unità cinofile della Polizia Penitenziaria. Dalla perquisizione delle Celle è emerso che due detenuti nascondevano nelle zone intime dell’Hashish, complessivamente 12 grammi circa, e sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per detenzione e spaccio e altri due detenuti per favoreggiamento, però le indagini nel reparto non sembrano essere ancora terminate. L’intera operazione ha avuto origine dal ritrovamento di droga all’interno di un pacco diretto ad un detenuto e proveniente da un finto mittente.

CALTANISSETTA: Poliziotto Penitenziario coinvolto in un incidente

Nella notte di ieri un incidente nel quale è stato coinvolto un Poliziotto Penitenziario di Vallelunga, vicino Caltanissetta, ed in servizio al Nord. Sembra che il Poliziotto abbia perso il controllo della propria auto andando a schiantarsi contro un muro. Attualmente rimane ricoverato all’ Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove ha subito un delicato intervento chirurgico al bacino.

Imperia, detenuto in permesso tenta di introdurre droga IN CARCERE

Detenuto in permesso in permesso premio ne ha approfittato per comprarsi la droga tentando di introdurla in carcere a Imperia. Ma i sospetti degli agenti hanno fatto si che l’uomo venisse portato in ospedale per gli accertamenti di rito che hanno confermato la presenza di ovuli contenenti eroina. Sostanza che vrebbe espulso poi una volta tornato in prigione se non l’avessero scoperto. In udienza il detenuto non ha potuto negare, fornendo come unica giustificazione l’uso personale. Ora il detenuto no potrà più fruire di alcun beneficio di legge.

Redazione CGIL Polizia Penitenziaria

Comunicato su riunione 30 settembre e comunicato stampa Campania

  

CONTRATTAZIONE DEL 30 SETTEMBRE:
IMPERVERSA LA BUROCRAZIA E SI PRODUCONO ALTRI TAGLI

 

 Ci siamo riuniti ieri in contrattazione nazionale a seguito di convocazione dell’amministrazione per la stipula definitiva dell’accordo sui progetti locali e la discussione sull’accordo “la domenica delle carte” .
            L’unica notizia buona (se tale si può definire) è la convocazione da parte del Ministro fissata per il 16 ottobre (sempre ammesso che avremo per quella data un governo nella pienezza dei suoi poteri). Il resto è stato francamente desolante oltre che preoccupante.
            Ci è stato presentata una ipotesi di accordo definitivo che in sostanza stravolge l’accordo siglato nel lontano maggio 2013, introducendo una sorta di pagellina individuale sulla base della quale il dirigente dovrebbe molto discrezionalmente valutare il singolo apporto produttivo del lavoratore.
            E, fatto se possibile ancora più grave, l’amministrazione ci ha comunicato che la decurtazione di 3.186.000 dal FUA 2013 è dovuta non solo alle cessazioni dal servizio, ma ad una vera e propria illegittima sottrazione da parte del MEF di circa 2.200.000 euro sulla base di una interpretazione burocratica dell’importo massimo che può avere il fondo con riferimento alla sua consistenza nel 2010.
            Sulla questione vi evitiamo le spiegazioni burocratiche, che saranno oggetto di una specifica lettera, ma vi possiamo assicurare che tale decurtazione è del tutto illegittima e figlia dello strapotere che in questo momento detengono gli organi di controllo. Questo taglio è assai grave perché, oltre a produrre un danno immediato ai lavoratori, impedisce qualunque possibilità di recupero al FUA di ulteriori risorse provenienti dai risparmi di gestione.
            Il tavolo sindacale ha semplicemente respinto l’ipotesi di sottoscrivere un accordo con queste evidenti penalizzazioni e, dopo una tesa discussione, l’amministrazione ha proposto di riformulare la proposta di accordo ed è stato deciso di conseguenza un rinvio a breve termine della riunione. Rinviando anche la discussione sul progetto di apertura domenicale di archivi e biblioteche.
            Noi naturalmente non ci stiamo ad accettare un ulteriore taglio ai salari dei lavoratori e certamente non stipuleremo accordi che abbiano al loro interno surrettizie soluzioni all’ansia da performance individuale dei nostri burocrati controllori.
            L’altra considerazione più ovvia è che siamo sempre più ostaggio degli organi di controllo, la cui pervasività ed arroganza è ormai oltremodo inaccettabile.
            In questo senso abbiamo posto unitariamente  la necessità, purtroppo contraddetta dalla situazione politica, di un intervento politico a difesa dei lavoratori del Ministero.
            Nel corso dell’incontro si sono esaminate anche altre situazioni che stanno comportando gravi problemi ai lavoratori, come ad esempio la situazione dei comandati, e anche su queste riteniamo necessario un intervento politico.
            Vedremo nei prossimi giorni ed in particolare quali impegni saprà assumere il Ministro, visto che finora non si è vista  alcuna misura  che guardi ai lavoratori del ministero, se non ulteriori insopportabili tagli.
            Vi terremo puntualmente informati.
 

L’Archeologica Napoli alla deriva.
           
            Infine vi alleghiamo un comunicato stampa della FP CGIL della Campania, che denuncia l’ennesima mortificante decisione unilaterale della Soprintendenza che, in palese contraddizione con  gli accordi firmati con la maggioranza delle OO.SS., non ha effettuato l’apertura straordinaria prevista nell’ambito dell’iniziativa “Una notte al Museo”. Una magra figura che la dice lunga sulla coerenza dei comportamenti adottati proprio sul versante della valorizzazione del patrimonio culturale.
 
                                       FP CGIL MIBAC
                                      Claudio Meloni
 


 

Chiusura uffici territoriali – Riunione del 30 settembre

 Nella riunione del 30 settembre, convocata a seguito della richiesta unitaria relativa alla chiusura degli Uffici di Camerino, Fabriano e Recanati,  l’Amministrazione ha comunicato, in premessa, che a livello nazionale il piano di chiusura degli Uffici Territoriali prevede, per l’anno 2014, la soppressione di 41 Uffici, che andranno ad aggiungersi ai 17 già chiusi, per un totale di 58 Uffici.
Su questa operazione di abbandono dei Presidi dello Stato sul territorio e di allentamento del contrasto all’evasione fiscale la FP CGIL ha già espresso, più volte, il proprio giudizio negativo, che sarà ulteriormente approfondito con un prossimo comunicato.
L’Agenzia ha comunque accettato la proposta sindacale di programmare un incontro per discutere i criteri con cui sono stati individuati gli Uffici da sopprimere.
La riunione è stata calendarizzata per il 10 ottobre.
Per quanto riguarda la chiusura dei tre Uffici delle Marche, l’Agenzia ha preso atto delle richieste sindacali e si è riservata di verificare le condizioni per un’eventuale differimento o sospensione della chiusura degli Uffici di Fabriano e Recanati, impegnandosi a darne comunicazione entro venerdì 4 ottobre.
 

Roma 1° ottobre 2013                                                                                    
 
                                         CGIL FP Nazionale
                                    Comparto Agenzie Fiscali
                                          Luciano Boldorini


 

Riunione tecnica 3 ottobre

Nota O.N.A. sulle proprietà dell'Ente

26.09.2013 – Nota O.N.A. sulle proprietà dell’Ente

 

 

Lazio: Convenzione VV.F. – Nota unitaria al Presidente della Regione

01.10.2013 – Nota unitaria al Presidente della Regione.

 

 

Cooperative Sociali – Tabelle costo orario del lavoro – Maggio 2013

Tabelle riguardanti il Costo orario del lavoro per i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo – Maggio 2013.


 
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