Pubblichiamo in allegato le mozioni approvate all’unanimità dai lavoratori della DP di Bologna nel corso delle assemblee indette nelle tre sedi di Via Marco Polo, Via Larga e Imola.
26.09.2013 – Concorso straordinario C.S. 2009 – Nota della Direzione Centrale per gli Affari Generali.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Dopo l’incontro col Ministro del 24 u.s., su cui vi abbiamo inviato un comunicato unitario con CISL e UIL, ieri abbiamo avuto con la delegazione di parte pubblica il secondo incontro calendarizzato col Capo Dipartimento per la Programmazione.
All’o.d.g. la definizione degli organici regionali.
Da tempo sollecitavamo l’Amministrazione a procedere su questa materia, indispensabile per avviare il confronto sulla mobilità e per avere finalmente una ripartizione di organico a livello regionale cosa che manca a questa Amministrazione dal 2001.
L’ipotesi in discussione tiene conto del numero degli alunni, del personale della scuola e delle istituzioni scolastiche presenti nella regione e del numero degli uffici delle Direzioni (direzione regionale più ambiti territoriali).
Come FP CGIL abbiamo condiviso questa impostazione che consente finalmente di parlare di organico tenendo conto dei carichi di lavoro misurati in base all’utenza e all’ampiezza del territorio.
Da un primo esame dei dati forniti si evidenzia una forte scopertura che, sia pure in misura variabile, riguarda tutte le regioni. Su questo argomento ci sarà un prossimo incontro martedì 1 ottobre.
Durante l’incontro, abbiamo anche chiesto di conoscere il numero del personale scolastico (docenti e personale ATA) presente nei nostri uffici, oltre al numero dei comandati MIUR in altre Amministrazioni.
Sempre nell’incontro del primo ottobre apriremo la discussione, per ora “a livello generale”, sul FUA e sul Risultato della Dirigenza per il 2012.
Parliamo di livello generale, nonostante il forte ritardo sulla trattativa, in quanto, come vi avevamo già accennato in precedenti comunicati sul FUA, il nodo da sciogliere è l’applicazione del sistema di valutazione previsto dalla Legge 150.
Come FP CGIL nel ribadire la nostra netta contrarietà all’utilizzo di un sistema di valutazione unilaterale che elimina di fatto la contrattazione, riteniamo che, per i ritardi dell’Amministrazione, anche per il 2012, come già avvenuto per il 2011 tale sistema al MIUR non possa essere applicato in quanto ne mancano i presupposti (obiettivi, verifiche ecc).
Proporremo che anche per il 2012 si trovi una soluzione alternativa e concordata tra le parti che lasci anche spazio alla contrattazione di sede.
Vi terremo aggiornati sugli esiti dell’incontro.
Roma, 26 settembre 2013
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Pubblichiamo di seguito una nota unitaria che sottolinea l’ingiustificabile comportamento dell’Amministrazione nella discussione e nella corresponsione del Fua della Giustizia che, tra le altre cose, oltre alla produttività, comprende anche il pagamento delle indennità pagate con ritardi insopportabili.
Consiglio dei Ministri: Autorizzato il Turn – Over per i 333 VIce IspettoRI.
Un’attesa, decennale, conclusa e per un turn-over finalmente autorizzato almeno per quest’anno per i 333 Vice Ispettori vincitori del concorso pubblico per 271 posti e per oltre 200 aspiranti allievi agenti del concorso per 170 + 44 posti. In attesa che il DPCM venga registrato definitivamente, sono stati già richiesti alle Direzioni i fogli matricolari dei vincitori già in servizio e si ritiene che le convocazioni per il corso siano trasmesse già dalla prossima settimana per una data che, ferma restando quella del 5 novembre, potrebbe anche slittare di qualche ulteriore giorno.
Una malattia ha stroncato la vita di una assistente della polizia penitenziaria.
Una malattia incurabile si è portata via una giovane assistente della Polizia penitenziaria, Mirna Bassi, piacentina di 37 anni. La giovane donna prestava servizio nella casa circondariale di via delle Novate. Oltre che i colleghi, Bassi lascia nel dolore il marito, i genitori, la sorella e un nipote a cui era molto legata.
Si era arruolata nel Corpo della Polizia Penitenziaria il 28 settembre e aveva frequentato il 142° corso alla Scuola di Formazione ed aggiornamento della Penitenziaria, a Verbania. Divenuta agente, dopo il corso era stata destinata alla Casa Reclusione di Milano Opera nel maggio del ’99, dove rimase fino al 2005. Durante il servizio a Milano Mirna Bassi aveva ricevuto un encomio dal provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria.
Il successivo spostamento l’aveva portata a Piacenza, dove era potuta rimanere vicino alla famiglia. Dopo quattro anni la scoperta della malattia, contro la quale Bassi ha lottato con forza. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 11, nella chiesa di Sant’Antonio. Oltre ai colleghi e a chi la conosceva sarà presente un reparto in uniforme della Polizia penitenziaria che renderà gli onori alla salma.
Fonte: ilpiacenza.it
Carcere di Favignana, polizia penitenziaria in agitazione: no alla riduzione della pianta organica.
E’ stato proclamato lo stato di agitazione dei poliziotti penitenziari in servizio al carcere di Favignana dopo che l’amministrazione centrale ha deciso di ridurre di 24 unità il personale impiegato nella struttura dell’Isola ritenendolo in esubero. Pare che le 24 unità di personale non siano affatto in esubero, ma essenziali al corretto funzionamento della struttura di detenzione secondo gli standard di sicurezza. E’ stato chiesto un incontro urgente con il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per analizzare meglio la pianta organica e capire che soluzioni adottare. Nel carcere eguseo, sono attualmente impiegati 113 poliziotti penitenziari, di cui 18 fanno parte della base navale per cui non possono essere utilizzati in attività all’interno del carcere.
Condannato detenuto per minacce di morte ad un agente
Un detenuto italiano, recluso presso l’istituto di Marino del Tronto per omicidio, ha aggredito e minacciato di morte, qualche mese fa, un Agente di Polizia Penitenziaria. La condanna del giudice a sentenziato un ulteriore anno di carcere, anche se tale condanna è irrisoria rispetto a quella precedentemente ricevuta dell’ergastolo per i tre efferati delitti che lo hanno portato dietro le sbarre.
Apertura dei nuovi padiglioni di Carinola ed Ariano Irpino, in ultimazione il carcere di Uta.
Continua l’attività del Piano Carceri diretto dal Prefetto Angelo Sinesio che è stato nominato Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie, ai sensi dell’ art. 11 della Legge 23 agosto 1988 n.400 a decorrere dal 1° gennaio 2013, al fine di assicurare il completamento degli interventi necessari per la realizzazione di nuove infrastrutture carcerarie e per l’ aumento della capienza di quelle esistenti , previste dal programma di interventi previsto dall’ art. 1 dell’ O.P.C.M. n.3861/2010 del 19 marzo 2010, già avviato dal Commissario delegato per l’emergenza conseguente al sovraffollamento degli istituti penitenziari presenti sul territorio. Il Piano prevede diversi tipi di interventi la realizzazione di padiglioni detentivi in ampliamento delle strutture esistenti; la realizzazione di nuovi istituti penitenziari. il completamento di padiglioni già avviati dal DAP e la ristrutturazione di istituti esistenti. il completamento di nuovi istituti avviati dal Ministero delle Infrastrutture. Sono stati ultimati i nuovi padiglioni di Ariano Irpnio e Carinola in Campania ed è in fase di ultimazione il carcere di Uta a Cagliari di seguito le foto delle nuove strutture.
Fumo: d’Ambrosio Lettieri, valutare divieto in carceri contro danni salute.
Roma, 23 set. (Adnkronos Salute) – “Gli effetti devastanti del tabagismo attivo e passivo sono ormai un dato acquisito, tanto da aver messo d’accordo politica e scienza. Sulla base di un obiettivo comune, a tutela delle fasce più deboli e della salute pubblica, credo che questa battaglia di civiltà non possa non riguardare il divieto di fumo nelle carceri. Nei penitenziari italiani, purtroppo, il fenomeno non è sotto controllo”. Lo sostiene Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo Pdl in Commissione Sanità del Senato, che nei prossimi giorni presenterà una interrogazione urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, “perché si intervenga anche in questa direzione”.”Ritengo, concordando con la richiesta avanzata dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria – dice D’Ambrosio Lettieri – che vada posto anche lì un freno al consumo libero di sigarette. Una cattiva prassi che, oltre a costringere quotidianamente operatori e detenuti a subire un comportamento scorretto e a mettere a rischio la propria salute, potrebbe determinare anche un danno economico allo Stato. Apprendiamo, infatti, che a breve si celebrerà a Roma la prima udienza con la richiesta di risarcimento dei danni per fumo passivo per la morte di un poliziotto di 42 anni di Lecce, deceduto per un tumore ai polmoni, nonostante non avesse mai fumato e costretto a subire, per otto ore al giorno, durante il suo lavoro in carcere, il fumo di altri”. La Gran Bretagna, ricorda D’Ambrosio Lettieri, “ha ratificato da poco un provvedimento in tal senso, vietando severamente il fumo di sigarette nelle carceri. Il faro, in una società democratica, non può che essere rappresentato dalle regole che devono accompagnare quella che è soprattutto una rivoluzione culturale. Con questa convinzione, nei prossimi giorni, presenterò l’interrogazione urgente al ministro Lorenzin”, conclude D’Ambrosio Lettieri.
Prosegue la mobilitazione!
Con un Provvedimento di Tamburino, De Iovanna subentra a Mattiello.
Il Capo del Dap Giovanni Tamburino, con proprio provvedimento, nomina il Generale De Iovanna Presidente della Commissione di Collaudo incaricata della valutazione della fornitura delle Cartucce 9×19 per le esercitazioni del Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Precedentemente tale incarico era stato ricoperto dal Generale di Brigata Alfonso Mattiello.
Avvocato e postino del boss in carcere con le lettere nelle mutande.
Napoli. L’avvocato Giuseppe Stabile, arrestato questa mattina nell’ambito del blitz contro il clan Aversano, per due volte, in occasione di un colloquio in carcere con un suo cliente oggi collaboratore di giustizia, nascose nelle mutande delle lettere da recapitare al capoclan Vincenzo Aversano. Lo afferma il pentito Giannantonio Masella, le cui dichiarazioni sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Raffaele Piccirillo. «Nella prima di queste lettere – racconta Masella – mi lamentavo con Aversano che le quote che mi arrivavano per le estorsioni erano più basse di quanto mi spettava, mentre le quote per la droga non mi arrivavano proprio. Nella seconda lettera insistevo per ammazzare uno dei fratelli Sorgente, e in particolare Crescenzo: i fratelli Sorgente sono gli imprenditori che mi avevano accusato dell’estorsione per cui sono stato arrestato». Il penalista, inoltre, a detta di Masella, nel 2006 fece da tramite tra Aversano e altri pregiudicati suoi clienti per la compravendita di una partita di armi da 30mila euro.
Fonte: Il Mattino Napoli
Napoli, proiettile contro casa di agente penitenziario
Sparatoria domenica sera, poco dopo le 20,30,nel quartiere di Ponticelli di Napoli. Alcuni sconosciuti hanno esploso un colpo di pistola contro l’abitazione di un agente della polizia penitenziaria, probabilmente a scopo intimidatorio. La polizia, che indaga sull’episodio, non esclude anche altre piste, compresa quella della casualità. Al momento dello sparatoria l’agente della Penitenziaria non era in casa.
Carcere Uta; pronto entro ottobre, mentre buoncammino entro la primvera.
Manca poco per l’apertura del carcere di Uta. Secondo le stime del prefetto Angelo Sinesioe entro la fine di sarà consegnato il carcere al ministero della Giustizia”. D’altronde il mandato del prefetto è ben preciso: aprire il più presto possibile le celle di Santa Lucia con i tre milioni di euro messi a disposizione. Da ultimare ci sono solo le celle per i 41 bis. Più volte era stata fissata una data di consegna ma i ritardi, legati soprattutto ai guai dell’impresa che sta realizzando l’opera, hanno sempre fatto slittare l’apertura. Ora sembra la volta buona. L’ apertura del nuovo istituto di Uta ospiterà 586 reclusi.
Il carcere di Buoncammino invece, non chiuderà. Lo storico edificio, nei progetti del Ministero della Giustizia, sembra destinato infatti ad ospitare gli Uffici della Esecuzione Penale Esterna e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme.
L’attesa Infinita delle Modifiche alla Riforma Fornero sulle Pensioni.
Dedico questo articolo a tutti quelli che sono in attesa delle preannunciate novità alla riforma Fornero sulle pensioni. Ma di cosa si tratterà cerchiamo di capirlo attraverso i mille spifferi e le tante ipotesi circolate in questi giorni o mesi. Innanzitutto una cosa già è certa. Nel senso che si sono aperte le porte alle pensioni con le previgenti regole per tutti quelli che raggiungeranno quota 96 entro il 30.12.2014.
L’unico ostacolo a ciò è rappresentato dall’obbligo da parte delle amministrazioni di servizio della dichiarazioni di esubero. Ovviamente i requisiti una volta acquisiti il dipendente interessato dovrà aspettare la finestra di un anno per poter accedere al trattamento di quiescenza. Questa opportunità è esente da ogni forma di riduzione del trattamento di pensione poiché non sono previste riduzioni.
Per l’altra ipotesi ventilata in questi mesi cioè quella di poter lasciare il servizio con i requisiti previgenti ma con significative penalizzazioni sembra che questa ipotesi nelle ultime ore sia stata sostituita da una molto più morbida che consentirebbe poter lasciare il servizio entro il 31.12.2015 con il solo rispetto dal 2013 non più di quota 96 ma di quota 97 più i tre mesi legati agli aumenti delle aspettative di vita.
Modifiche alla Riforma Fornero: La Cautela è di dovere
Tuttavia su questa ultima ipotesi sarei molto cauto perché credo che non sia agevole arrivare ad una siffatta soluzione . Quindi mentre con la semplice dichiarazione di esubero si potrebbe subito fare la domanda di pensionamento per la seconda ipotesi il cantiere è ancora aperto e non si conoscono i tempi di chiusura. Ragion per cui chi può farlo a la convenienza a non aspettare altre soluzioni che potrebbero vedere tempi molto lunghi per la nascita.
L’esperienza porta ovviamente ad essere assai cauto su ciò che realmente succederà in futuro e di prendere al volo l’occasione al momento offerta. Quindi gli interessati hanno la convenienza a premere presso le proprie amministrazioni affinchè vi sia la dichiarazione di esubero. Una volta ottenuto questo ci si può recare presso i patronati o i caf e presentare la domanda di pensionamento.
Giova ricordare che bisogna recarsi presso gli enti che dovranno acquisire la domanda di pensione con tutti i dati personali necessari che si ricordano brevemente: codice iban, codici fiscali componenti nucleo familiare, adesione al fondo credito, ecc. E’ consigliabile quindi farsi rilasciare una copia della domanda e consegnarla all’amministrazione di appartenenza per completare la pratica che prevede altresì la firma della domanda per la liquidazione del trattamento di fine servizio . Per quanto concerne la domanda di pensionamento si ricorda che essa può essere fatta personalmente dall’interessato per via telematica se in possesso del codice pin dispositivo.
Allo stato non sembrano esserci altre ipotesi in campo ragion per cui si può essere sicuramente ottimisti…ma conviene non abbassare la guardia poiché la situazione a livello europeo appare ancora molto nebulosa per cui ciò che appare oggi quasi possibile potrebbe diventare immediatamente non più raggiungibile ecco perché tutti quelli che hanno la possibilità di lasciare con il certo che viene offerto oggi dovrebbero non lasciarsi sfuggire l’occasione appunto perché del domani non si sa mai.
Droga e telefonino nel carcere di Vercelli
Un telefono cellulare nascosto in un calzino chiuso con del nastro isolante è stato ritrovato in un angolo del campo sportivo interno del carcere di Vercelli. Nel telefonino era presente anche una sim card. Addosso a tre detenuti, inoltre, è stato scoperto dell’hashish. A trovare la droga sono stati i due poliziotti penitenziari aggrediti venerdì scorso da un detenuto, un italiano di 45 anni in carcere per pedofilia, che si era rifiutato di rientrare in cella dopo l’ora d’aria perchè il suo televisore era rotto.
Incredibile: Fede, Belpietro e Fornero hanno ancora la scorta.
E’ proprio vero che uno straccio di scorta non si nega a nessuno.
Politici, magistrati, giornalisti, sindacalisti, ambasciatori, gente di spettacolo.
Sono oltre duecento gli intoccabili difesi ogni giorno da centinaia di angeli custodi di carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia penitenziaria e corpo forestale dello Stato.
Un numero impressionante che non ha precedenti al mondo, e che varia di livello: i big rientrano nel livello numero 1 (tre auto più una di staffetta) mentre a scendere, il livello 2 prevede un paio di macchine blindate (più un’altra a seconda dei casi) il terzo obbliga a un’auto blindata, mentre il quarto prevede un poliziotto di tutela e un’auto normale.
Dal premier Enrico Letta, ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, e purtroppo anche altri ex presidenti, ex parlamentari. In base alla legge questi ex hanno diritto alle guardie del corpo per un anno dalla fine del loro mandato, periodo rinnovabile secondo le valutazioni del Viminale.
I sindacati delle forze di polizia si domandano con sarcasmo se sia una vera esigenza schierare quotidianamente questo esercito di guardaspalle che invece sarebbero utilissimi sul territorio, oppure se si tratta di fare un favore a questo o quel politico che non vuole rinunciare ad un prezioso status simbol. Un privilegio mantenuto nonostante le mille promesse di tagli.
Uno spreco gigantesco di risorse che va a ricasco sul pattugliamento sul territorio, con i reparti operativi, squadre mobili e nuclei operativi dei carabinieri su tutti, costretti a fare i salti mortali sul fronte personale e del parco automezzi.
Stando ai numeri in possesso dei vari servizi risultano ancora in carico personaggi ormai fuori dal giro: gente come Gianfranco Fini, Renata Polverini, l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la non più «ministra» del Lavoro, Elsa Fornero, l’ex pm Antonio Ingroia e via discorrendo. C’è ancora l’ex presidente della democrazia cristiana, Ciriaco De Mita, e nella lista compare persino l’ex ministro canoista, Josefa Idem, dimissionaria dopo lo scandalo del mancato pagamento dell’Imu.
Sicuramente alcuni direttori di giornali come Sallusti e Feltri del Giornale, Belpietro di Libero, Calabresi de La Stampa, sono continuamente oggetto di intimidazioni e aggressioni verbali. Nel ventaglio di nomi c’è anche un veterano come Emilio Fede, una volta direttore del Tg4, ora imputato per prostituzione minorile.
Ma l’elenco è davvero infinito.
Fonte: ArticoloTre
Torino: due agenti di polizia penitenziaria aggrediti da un detenuto.
Un detenuto di 28 anni di origini marocchine per futili motivi ha colpito con calci e pugni due agenti di polizia penitenziaria nel carcere delle Vallette di Torino, provocandogli diverse contusioni.
CALTANISSETTA: dà fuoco a cella, salvo detenuto
Un detenuto del penitenziario di Caltanissetta che ieri sera, dopo aver chiuso tutte le finestre, ha dato fuoco alla sua cella e si é chiuso in bagno, é stato salvato da 4 di polizia penitenziaria che hanno sfondato la porta. I soccorritori hanno dovuto far ricorso alle cure mediche a causa del fumo inalato. Senza apparenti e validi motivi il gesto del detenuto, con problemi psichici e rinchiuso per reati inerenti gli stupefacenti, che deve scontare una pena fino al 2016. Fonte: Ansa
Cristina Mallardo iscritta nel registro degli indagati.
Direttrice dell’istituto avellinese Berlizzi Irpino, Cristina Mallardo questa volta è indagata con l’accusa di falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa. Sembra che la Mallardo abbia favorito l’inserimento del proprio figlio medico, nell’incarico di guardia medica presso l’infermeria del carcere. La questione era già stata affrontata in parlamento nel 2009 e portata all’attenzione dell’ex guardasigilli. Ora la Direttrice avellinese avrà trenta giorni per depositare le proprie dichiarazioni.
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Redazione CGIL Polizia Penitenziaria
24 settembre si è finalmente svolto l’incontro col Ministro Carrozza a cui hanno partecipato anche il Capo di Gabinetto e il Capo Dipartimento per la Programmazione.
Nel corso degli interventi abbiamo rappresentato le problematiche che, da anni irrisolte, hanno determinato uno stato di scollamento dell’Amministrazione e di forte preoccupazione e disagio nel personale. Abbiamo chiesto al Ministro tavoli di confronto che affrontino i seguenti punti:
– riorganizzazione del MIUR, al centro come in periferia, che sciolga il nodo del titolo V della Costituzione sulla ripartizione delle competenze in materia di istruzione tra Stato e Regioni e dia una risposta certa ai colleghi degli uffici territoriali;soluzioni alla forte carenza di personale e allo stato di abbandono di moltissimi degli uffici periferici, per lo più senza dirigenti titolari;
– risorse economiche da investire per il personale e da trovare nei risparmi di gestione;
– forte riduzione delle consulenze esterne e avvio di un ragionamento sulla reinternalizzazione di alcuni servizi appaltati all’esterno;
– maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti interessati sulle materie che riguardano l’organizzazione del lavoro;
– soluzione alla disparità di trattamento economico tra dipendenti del MIUR, non ancora risolta dall’unificazione dei due ex Ministeri (MPI – MUR).
Negli interventi di replica il Capo Dipartimento, D.ssa Bono, ha ribadito l’intenzione di proseguire il confronto sugli organici regionali, sulla mobilità sia interna all’Amministrazione che di comparto, sul FUA e sul Risultato della dirigenza per il 2012 e ha comunicato che è in corso di elaborazione il piano triennale per le assunzioni che una volta definito sarà presentato alle OO.SS.
Il Capo di Gabinetto, dr. Fiorentino, ha preannunciato incontri sul DPR di riorganizzazione del Ministero e sulle problematiche di maggior rilievo (edilizia scolastica, diritto allo studio universitario, reinternalizzazione di alcuni servizi a partire dal sistema informativo).
Nel suo intervento conclusivo il Ministro, pur non dando risposte su specifici punti, ha insistito sulla sua intenzione di operare per migliorare il funzionamento e l’immagine, fortemente deteriorata, dell’Amministrazione e le condizioni del personale che deve essere in grado di gestire i processi innovativi della scuola e si è detta disponibile a ulteriori incontri.
Nel riconoscere la disponibilità al dialogo e le aperture manifestate, ci riserviamo di valutare i comportamenti e le scelte dell’Amministrazione ai tavoli che si avvieranno a breve.
FP CGIL CISL FP UIL PA S.
Chiaramonte P. Bonomo Ripani