Il Ministro Lorenzin convoca i sindacati della dipendenza giovedì 18 luglio.
12.07.2013 – Foggia: Presidio Stagionale Acquatico.
12.07.2013 – La Fp Cgil Vigili del Fuoco Liguria organizza il giorno 22 luglio 2013, alle ore 9.00, presso la sede operativa di Legino del Comando Provinciale di Savona un incontro a tema con tutte le lavoratrici e lavoratori, alla presenza dell’On. ANNA GIACOBBE.
SEDE DI SERVIZIO A SAVONA: QUALE FUTURO, QUALI PROSPETTIVE.
12.07.2013 – Bari: Il Distaccamento di Corato continua a rimanere chiuso.
12.07.2013 – O.N.A. Resoconto Consiglio di Amministrazione
Al Ministro dell’Ambiente
della Tutela del Territorio e del Mare
On. Andrea Orlando
Gentile Ministro
Alla luce della disponibilità manifestata nel corso dell’ incontro con le Organizzazioni Sindacali dello scorso mese di maggio riteniamo sia urgente avviare un confronto su alcune questioni che la scrivente O.S.
vuole sottoporre alla sua attenzione.
In attuazione dell’art. 2 del decreto legge n.95 del 6 luglio 2012 convertito dalla n.135 del 7 agosto 2012 sono state rideterminate le piante organiche delle Amministrazioni dello Stato, la norma inoltre fa obbligo alle Amministrazioni di procedere entro 6 mesi dalla predetta rideterminazione alla riorganizzazione di compiti e funzioni proprie per ciascuna Amministrazione.
In vista della prossima riorganizzazione per il Ministero dell’Ambiente, ma anche nell’attuale configurazione organizzativa, la criticità più forte è quella che si sta manifestando relativamente agli organici dei dirigenti di seconda fascia.
Infatti la rideterminazione degli organici è avvenuta contestualmente all’ immissione in ruolo dei dirigenti di funzionari che a seguito di pronunce giurisprudenziali favorevoli al riconoscimento delle funzioni dirigenziali hanno ottenuto legittimamente l’immissione in ruolo, alcuni contenziosi sono ancora in itinere e considerati gli esiti favorevoli verso posizioni soggettive analoghe si ritiene che l’attuale organico sia già insufficiente per potere riconoscere le legittime aspettative di questi lavoratori.
Altra questione rilevante riguarda l’affidamento di incarichi dirigenziali relativi ad uffici di seconda fascia, per i quali la pratica del ricorso agli affidamenti “ad interim” crea una precarietà organizzativa che non contribuisce a garantire l’ordinario svolgimento dell’ azione amministrativa.
Un’ ulteriore problematica è quella degli uffici dirigenziali c.d. “indisponibili”, indisponibilità che nella maggior parte dei casi riguarda le Divisioni che si occupano della gestione contabile e del bilancio nonché del trattamento del personale. Questi uffici privi di titolare vengono gestiti direttamente dai Direttori Generali spesso medianti il tramite di loro “fiduciari”, e non, come espressamente previsto dalla legge, da dirigenti di seconda fascia.
Relativamente alla questione che investe più direttamente quella che da sempre la scrivente O.S. ha indicato come la patologia più grave di questo Ministero poniamo nuovamente alla sua attenzione la necessità di aprire un confronto sul ruolo e sull’utilizzo del personale attraverso Sogesid quale ente in house del Ministero.
Gentile Sig. Ministro converrà con noi che, come avrà avuto modo di constare nel corso del breve periodo del suo incarico, non è più tollerabile, mentre si parla di tagli e di esuberi nel Pubblica Amministrazione, che sul sito della Sogesid si pubblichino avvisi per la ricerca di giovani laureati e diplomati con competenze nei vari settori d’attività del Ministero.
Non è più tollerabile che non ci sia risposta sui numeri e sui contratti attualmente in essere sia attraverso Sogesid, sia attraverso le diverse Convenzioni con Università ed Enti di ricerca.
Non è più tollerabile che non ci sia risposta alla necessità di accertare la presenza di consulenti con doppi o tripli contratti attivati con costi a valere su Fondi Comunitari ancora una volta attraverso Sogesid e che i rinnovi contrattuali siano soggetti ad una sorta di “mercato” in cui alcuni lavoratori riescono a spuntare condizioni economiche favorevoli ed altri rimangono per mesi senza rinnovo o addirittura mandati a casa “causa il venir meno delle risorse”
Non è più tollerabile che non si dia continuità lavorativa a lavoratori che da anni svolgono stabilmente funzioni proprie dell’Amministrazione.
E proprio perché non è più tollerabile parlare di revisione della spesa senza una puntuale ricognizione delle necessità e delle professionalità attualmente esistenti ed eventualmente necessarie Le chiediamo di verificare la presenza di doppi o tripli contratti in favore di medesimi lavoratori, di bloccare ogni nuova selezione avviata da Sogesid che comporti l’attivazione di nuovi contratti e le chiediamo di attivare subito con le organizzazioni sindacali presenti al Ministero un apposito tavolo di confronto per avviare una ricognizione finalizzata a dare stabilità a quei lavoratori che da anni sono costretti da questa modalità organizzativa a non avere né certezze né sicurezze.
Tutte le questioni evidenziate sono tali da suscitare viva preoccupazione tra il personale del Ministero, e sulle medesime la scrivente chiede quindi un urgente incontro con la S.V.
Roma 20 giugno 2013
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Ministero Ambiente
Maria Letizia Sabatino
Abbiamo avuto ieri un incontro con l’Amministrazione avente all’ordine del giorno la verifica dei progetti nazionali di apertura del primo maggio scorso e della notte dei musei, nonché il programma di formazione per l’anno in corso e il programma di azioni positive.
Di seguito: abbiamo chiuso la verifica dei progetti nazionali e quindi, UCB permettendo, anche queste prestazioni possono essere poste in liquidazione. Sottolineiamo UCB permettendo perché abbiamo scoperto ieri che non sono stati posti in liquidazione i progetti delle aperture straordinarie di fine anno scorso e delle Carte di Natale in quanto l’Ufficio di controllo non ha ancora, inspiegabilmente, vistato la verifica che noi abbiamo fatto già da molti mesi. Il motivo: mah! Siamo di fronte ad una autentica dittatura dei ragionieri, i quali discrezionalmente trattengono i nostri accordi anche quando questi sono stati regolarmente registrati e verificati. Abbiamo naturalmente chiesto all’Amministrazione un immediato intervento al fine di sbloccare anche queste retribuzioni, ma non esitiamo a definire questi comportamenti come irresponsabili e ciechi, anche di fronte ai segnali di allarme provenienti da larghi settori dell’opinione pubblica e conseguenti alle nostre iniziative di mobilitazione. Per quanto riguarda i pagamenti degli arretrati abbiamo inoltre segnalato all’Amministrazione che i portali del cedolino unico in questi giorni non hanno consentito l’accesso per l’immissione dei dati contabili, chiedendo anche in questo caso di intervenire affinchè sia garantito il pagamento nei tempi previsti, ovvero entro la fine di agosto. Inoltre abbiamo chiuso la verifica del progetto relativo ai lavoratori impegnati nelle procedure di esame nel processo di riqualificazione tra le aree, progetto che adesso può essere portato in liquidazione per la somma residuale non ancora attribuita (circa 18.000 euro).
Sui progetti di formazione: il piano di formazione, che vi alleghiamo, è ovviamente legato alla disponibilità di fondi che per l’anno in corso ammontano a circa 7000 euro per tutto il MIBAC. Poiché la formazione è stata declamata dal Ministro giustamente come una delle leve per l’innovazione organizzativa ci si chiede con quali risorse si possa avviare una decente programmazione. Al riguardo noi abbiamo citato il contratto integrativo e chiesto che venga avviata urgentemente una ricognizione presso le Direzioni Regionali e Generali per cercare di reperire ulteriori risorse derivanti dai singoli bilanci di queste Direzioni, magari diminuendo le spese per consulenze, per finanziare progetti di formazione a livello decentrato. Pertanto la vera questione è legata ad una rimodulazione delle risorse e su questo ci aspettiamo un comportamento conseguente dal Ministro, vista la dimensione strategica che lui ha voluto dare alla materia.
Per quanto riguarda il piano di azioni positive noi abbiamo insistito su due aspetti: il primo riguarda l’attivazione dei progetti di telelavoro, facendo tesoro delle conclusioni egregie della Commissione paritetica. Sul punto l’Amministrazione si è impegnata a presentare un progetto operativo.
Il secondo riguarda una attenzione dovuta alle tutele sociali dei lavoratori. Troppo spesso assistiamo al riguardo a comportamenti che non riconoscono questi fondamentali diritti sociali: la questione della mancata applicazione delle tutele sociali ai neo assunti, le sempre più frequenti e illegittime rescissioni unilaterali dei contratti part time ed in generale una scarsa attenzione a queste problematiche. Anche da questo punto di vista giudichiamo importante il ruolo che rivendica il CUG, la cui azione può essere di concreto aiuto per riportare la fruibilità di questi diritti ad un livello accettabile.
Sui buoni pasto: l’Amministrazione ha comunicato di aver proceduto all’apertura delle buste e alla richiesta di documentazione alle due società che hanno presentato offerta. Questo bando riguarda le regioni escluse dal bando nazionale (Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania) per le quali si punta a chiudere entro settembre. Per quanto riguarda il Lazio la situazione è invece più complessa: ancora otto istituti non hanno avviato le procedure di gara e/o affidamento, mentre i restanti istituti sono stato autorizzati a svolgere le gare o gli affidamenti a seconda degli importi previsti. Da questo punto di vista abbiamo sollecitato l’Amministrazione a procedere con adeguate sollecitazioni agli istituti inadempienti e monitoreremo la situazione in modo da garantire in tempi congrui l’erogazione di quanto dovuto. Abbiamo infine segnalato all’Amministrazione la quasi nulla spendibilità dei buoni pasto REPAS, che non vengono accettati nella maggioranza degli esercizi commerciali sembrerebbe per forti ritadi nelle operazioni di rimborso agli esercenti. Da questo punto di vista l’Amministrazione ha assicurato che i nuovi bandi contengono clausole precise e restrittive circa gli obblighi dei contraenti. Vedremo.
Una notizia importante circa la regolarizzazione delle scadenze di pagamento del salario accessorio legato alle turnazioni è venuta dall’Amministrazione, la quale ci ha comunicato che sono in corso contatti col MEF per individuare una soluzione contabile che consenta l’assegnazione delle risorse ad inizio anno. La soluzione prospettata dovrebbe riguardare l’accantonamento delle somme dal FUA e la loro allocazione in capitoli di spesa per salario accessorio che, sul modello di quanto avviene per il comparto sicurezza, consentano l’immediata disponibiltà delle somme. Valuteremo meglio questa proposta quando ci verrà formalizzata, nelle more abbiamo rappresentato la necessità che venga mantenuto il carattere negoziale previsto dal Contratto Integrativo su queste risorse, e pertanto anche una diversa allocazione deve comportare un vincolo di contrattazione. Questo per evitare che ci possano essere utilizzi impropri o unilaterali.
Per quanto riguarda la questione delle progressioni economiche il tavolo sindacale ha richiesto assicurazioni circa il rispetto ultimativo della data di dicembre. Da questo punto di vista l’Amministrazione si è impegnata ad aggiungere ulteriori risorse umane e ad emanare una ulteriore circolare che inviti le Commissioni al rispetto delle scadenze procedendo nel contempo alla verifica periodica del loro operato. Anche in questo caso verificheremo, ma è chiaro che noi consideriamo il mese di dicembre come data definitiva di conclusione del processo e certo non tollereremo ulteriori ingiustificati rinvii.
Infine abbiamo sollecitato la convocazione, prima delle ferie estive, dei tavoli concordati con il Ministro. Le tematiche che dovremo affrontare in questi ambiti riguardano tutti gli aspetti centrali delle nostre rivendicazioni, e, da questo punto di vista vogliamo, se possibile, rassicurare i lavoratori: il confronto sulle politiche degli organici riguarderà tutte le questioni pendenti che riguardano il personale interno e non solo le poltiche occupazionali. Quindi gli ampliamenti degli scorrimenti interni per i processi di riqualificazione tra le aree, la questione dei comandati, la questione di Ales e la questione dei passaggi orizzontali. Per fare tutto questo per noi la madre di tutte le battaglie è quella legata alla richiesta di deroga dai tagli all’organico per ritornare alle previsioni di 21232 unità. Se non ci sarà la volontà politica di fare questa scelta allora la montagna partorirà il topolino e noi riprenderemo il nostro cammino di mobilitazione.
Per quanto riguarda le relazioni sindacali e la salvaguardia dei nostri accordi integrativi l’amministrazione ci ha comunicato che il Ministro sta valutando una lettera ai suoi colleghi del MEF e della Funzione Pubblica finalizzata alla risoluzione degli impedimenti proposti dai numerosi tentativi di disapllicazione degli accordi stessi. Anche questa per noi è una battaglia essenziale e pertanto l’esito di quel tavolo non può essere altro che la riaffermazione dei nostri accordi e della validità del nostro sistema di relazioni sindacali. In alternativa, solo il conflitto.
L’Amministrazione si è impegnata a convocarci nei prossimi giorni e noi vi terremo tempestivamente informati.
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
12.07.2013 – Assegnazione Capi Reparto decorrenza 1.1.2007
12.07.2013 – Circolare Mobilità Capi Squadra