Pubblichiamo di seguito la sentenza del Tribunale di Tivoli che ha accolto interamente le ragioni del ricorso ex articolo 28 della legge 300 del 20.10.1070 avverso la società rappresentata dal presidente dell’Aris Lazio.
I lavoratori e le lavoratrici hanno ragione!
Lo ha detto chiaramente la sentenza del giudice Maria Giulia Casentino relativamente al ricorso presentato da due lavoratori del Policlinico Italia assistiti dall’ avv. Luisa Corazza.
Questa sentenza conferma tutte le obiezioni della FP CGIL rispetto alla applicabilità di un contratto, firmato utilizzando organizzazioni sindacali non rappresentative del settore , agli iscritti ad organizzazioni che hanno manifestatamente dichiarato il proprio dissenso alla stipula di un contratto a perdere, quale quello che AIOP HA TESTARDAMENTE deciso di applicare.
La nostra organizzazione, a partire dai propri iscritti e da quanti hanno inteso sostenerci, ha chiesto a tutti di inviare una diffida all’applicazione del contratto, specie laddove in presenza di stipula di contratti individuali , e ha deciso di avviare una fase sperimentale con l’obiettivo di ripristinare le corrette regole contrattuali e sindacali.
Questa sentenza ha indubbio valore anche nei confronti di quei datori di lavoro del terzo settore che hanno utilizzato comportamenti illegittimi riducendo i diritti contrattuali e la rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici.
Il tema della rappresentatività , dei rinnovi contrattuali e della rappresentanza torna ad essere cosi di nuovo protagonista non solo delle nostre battaglie.
Mentre ci auguriamo che moltissimi lavoratori vogliano seguire l’esempio dei lavoratori del Policlinico Italia riparte la battaglia per la riconquista del CCNL di settore , e di filiera.
L’8 novembre tutti in piazza per il rinnovo dei contratti di lavoro
In allegato il provvedimento con cui anche il Tribunale di Genova dà ragione alla Funzione Pubblica, relativamente al ricorso, ex art. 28 L. 300, promosso nei confronti della Provincia Religiosa San Benedetto di Don Orione, Piccolo Cottolengo Don Orione.
Un altro risultato importante, dopo i due precedenti pronunciamenti, che conferma la correttezza della posizione della nostra categoria, e la necessità di proseguire e rafforzare il percorso intrapreso, di contrasto, anche attraverso azioni giudiziarie, alle scelte di Aris (ed anche di AIOP), di accordi separati che negano il riconoscimento delle agibilità e delle prerogative sindacali alla FP CGIL.
Pubblichiamo, in allegato, il testo dell’ordinanza del tribunale di Roma, che dà ragione alla Funzione Pubblica in merito al ricorso ex art. 28 L.300, promosso nei confronti di Aris. L’esito positivo anche di questa causa, la seconda, da conto della correttezza del percorso intrapreso dalla nostra categoria avverso Aris, che, a seguito della firma del contratto RSA/RSD, nega alla Funzione Pubblica CGIL le agibilità sindacali. Per i contenuti espressi, la sentenza è di sostegno alla prosecuzione dell’attività vertenziale in tutti i territori, laddove, nonostante i due pronunciamenti, le strutture ARIS continuino a non riconoscere le agibilità e le prerogative sindacali alla categoria.
Roma, 19 novembre 2015
la sanità pubblica e quella privata vivono da anni uno stato di sofferenza che nasce anche ai tagli alle risorse del Fondo Sanitario Nazionale e, di riflesso, da quelli che le regioni hanno apportato alle risorse a disposizione degli enti del SSR e della sanità privata accreditata. Una situazione che, se da un lato purtroppo sta causando un graduale restringimento del perimetro dell’assistenza sanitaria pubblica, dall’altro ha portato alla luce una serie di difficoltà finanziarie negli enti, anche quelli della sanità privata, non sempre necessariamente riconducibili solo agli effetti della crisi finanziaria.
In questi anni i lavoratori hanno pesantemente pagato il costo della crisi attraverso il blocco protratto della contrattazione collettiva nazionale ferma in alcuni casi, come ad esempio per AIOP e ARIS, addirittura al biennio economico 2006/2007.
Come ha affermato la Corte de Conti a maggio 2015, “esaurita la fase più severa della crisi economica (…) occorre, riprendere il percorso di definizione di un’ordinaria politica di personale in grado di intervenire sulle debolezze e le criticità del sistema”. Se questo vale per il settore pubblico, lo è ancor di più per il settore privato in cui l’efficienza e l’efficacia non sono solo obiettivi ma condizioni di sopravvivenza sul mercato.
Per questo, così come nel settore pubblico sta per riavviarsi la stagione dei rinnovi contrattuali, grazie soprattutto alla nota sentenza della Corte Costituzionale, anche nella sanità privata è giunta l’ora di far ripartire la contrattazione, non solo per adeguare le retribuzioni dei lavoratori ma, anche per dare nuove prospettive al settore, favorendo le operazioni di riassetto organizzativo e di riequilibrio economico-finanziario degli enti in difficoltà attraverso il volano della produttività, l’innovazione e l’adeguamento delle professionalità.
Anche nel campo della contrattazione è importante però fare un’opera di razionalizzazione per riportare ad unitarietà contrattuale tutte le eterogeneità esistenti nel settore sanitario privato presenti sul territorio nazionale, dove le strutture accreditate hanno caratteristiche molto differenti fra loro (all’interno delle regioni e tra le regioni): sia rispetto alla presenza di strutture private nei diversi segmenti dell’assistenza, sia rispetto alla differenziazione quanto a natura giuridica e ambiti di intervento ovvero alla compresenza di piccole entità che offrono prestazioni di base e strutture di grandi dimensioni fortemente orientate all’alta specialità.
Per questo occorre l’avvio di un percorso che porti alla condivisione di un contratto unico di settore per la sanità privata e di un contratto unico di settore per la riabilitazione che, tenendo conto dei disallineamenti esistenti in merito ai rinnovi contrattuali sottoscritti da ciascuna organizzazione datoriale, aggiorni le retribuzioni al 31/12/2015.
Alla luce dei tagli di questi anni e di quelli che si delineano per le Regioni anche nella legge di stabilità risulta determinante costruire regole chiare sul settore che determinino una concorrenza leale tra i soggetti firmatari dei CCNL e che salvaguardino i diritti dei lavoratori, evitando ogni forma di dumping contrattuale e sociale.
La conclusione del confronto negoziale potrà certamente favorire un’omogeneizzazione dei trattamenti economici e una maggiore tutela salariale per tutti gli operatori del settore di sanità privata, nonché l’avvio, subito dopo, di un percorso di confronto che porti al rinnovo contrattuale 2015 – 2018, parte normativa e economica, al quale affidare il compito di trovare i delicati punti di equilibrio tra le diverse esigenze del complesso sistema di sanità privata.
Attraverso il rinnovo e grazie anche alla definizione dei percorsi di implementazione delle competenze in corso, si potrà certamente agire sugli istituti contrattuali si per valorizzare il patrimonio di conoscenze e competenze dei professionisti e degli operatori presenti nel settore e per garantire loro concrete opportunità di miglioramento professionale, economico e soprattutto di miglior servizio al cittadino, ma sarà soprattutto l’occasione di rilanciare la produttività degli enti per dare maggiore efficienza ed efficacia al settore.
Tra i temi cui dovremo dedicare particolare attenzione nell’ambito del confronto ci sono la valorizzare degli sviluppi professionali e di carriera dei professionisti e degli operatori, e la formazione continua, strumento di aggiornamento per i lavoratori e garanzia di qualità per le aziende sanitarie.
Questa che vi sollecitiamo, dunque, è un’occasione che può rivelarsi determinante per la ripresa del settore oltre che, per quanto ci riguarda, un miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori del comparto, ferme da anni.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Rossana Dettori Giovanni Faverin Giovanni Torluccio
Comunicato stampa di Cecilia Taranto
Segretaria nazionale Fp-Cgil
Roma, 30 gennaio 2015
Ribadiamo la nostra ferma contrarietà all’uso spregiudicato del welfare come bancomat. Le risorse sono necessarie per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, visto che interi pezzi del sistema sono al collasso. Per questo siamo convinti che le Regioni debbano opporsi con maggiore determinazione a ulteriori riduzioni del finanziamento del Fondo Sanitario.
In tal senso ci indignano le dichiarazioni del presidente dell’AIOP, Gabriele Pelissero, che ieri in una lettera rivolta al Presidente Renzi e alla Ministra Lorenzin ha sferrato un attacco intollerabile alla sanità pubblica. Facile dare lezioni di imprenditoria se si è in condizione di creare profitti mentre si pretende di socializzare le perdite.
La sanità privata costa meno di quella pubblica. Vero. Principalmente perché non garantisce tutte le prestazioni del pubblico, con un’accentuata tendenza all’assunzione dei DRG più remunerativi e a minor costo. E poi, fatto non trascurabile, perché eroga salari più bassi, per giunta fermi al 2007. Organici ridotti, turni di lavoro massacranti nelle case di cura private, impossibilità di usufruire persino delle ferie.
L’ AIOP, l’associazione che rappresenta questi datori di lavoro privati, ha sottoscritto un nuovo contratto per le RSA, anche sanitarie, che abbatte salari e diritti, con organizzazioni “sindacali” di comodo, non rappresentative dei lavoratori. É facile spendere meno quando non si rispettano i diritti fondamentali dei lavoratori. Questo non significa che nella organizzazione della sanità pubblica non vi siano sprechi da combattere. Ma le risorse che possono essere risparmiate, dai ricoveri impropri a una più capillare risposta territoriale da mettere in campo, devono essere reinvestite nel potenziamento del sistema pubblico.
Non accetteremo il ricatto occupazionale che AIOP paventa di fronte ad ogni problema, o quando vuole ottenere qualcosa. Si rinnovi il contratto di lavoro, si accettino regole certe per gli accreditamenti, che tengano conto anche delle dotazioni di personale e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Solo così la sanità privata potrà essere un interlocutore credibile.
Roma
15 dicembre 2015
Ieri
si sono svolti gli incontri, in mattinata con la delegazione trattante
dell’Aiop e nel pomeriggio con la delegazione trattante dell’Aris, a seguito della nota inviata dei segretari generali. In questa fase i
tavoli negoziali resteranno separati, in particolare per volontà dell’Aiop che
ha ricevuto un espresso mandato in tal senso dal Consiglio Nazionale.
Le nostre
delegazioni hanno rappresentato alle rappresentanze di Aiop e Aris i seguenti
argomenti:
–
la necessità di avviare
il confronto per il rinnovo del contratto, tenendo conto delle situazioni
pregresse;
–
l’opportunità di
avviare un confronto congiunto con tutte le rappresentanze datoriali della Sanità privata per la definizione di regole che mettano
fine alle gravi distorsioni del sistema ed in particolare al fenomeno del dumping
salariale;
–
la nostra disponibilità
a confrontarci sulla specificità del CCNL rivolto ai servizi assistenziali e
RSA, ovviamente assicurando la tutela
dei diritti in godimento dei lavoratori.
Entrambi
le delegazioni, pur rappresentando una diffusa situazione di difficoltà, hanno confermato la volontà di rinnovare il
CCNL dell’ospedalità privata.
In
particolare la delegazione dell’Aiop ha evidenziato la possibilità di
recuperare delle risorse pregresse ma non a titolo di arretrato, considerato
che il rinnovo contrattuale non è stato siglato.
Su
questo aspetto l’Aris ha illustrato una posizione più articolata da
approfondire in seguito.
L’Aiop,
inoltre, ha annunciato la volontà di avviare, in occasione della scadenza del
CCNL RSA AIOP, un confronto con le nostre Federazioni, a cui siamo ovviamente interessati
anche se in questo primo incontro non si è entrati nel merito.
Altro
punto qualificante emerso è la volontà dell’ARIS di sottoscrivere l’accordo
interconfederale sulla rappresentatività sindacale a cui l’Aiop già aderisce
attraverso la firma di Confindustria.
Al
termine dei due incontri abbiamo convenuto di fissare, dopo la pausa natalizia,
delle date di incontro per entrare nel merito dei singoli argomenti.
Il nostro impegno è, naturalmente quello di arrivare
a questi incontri con una piattaforma condivisa.
FP CGIL
Cecilia Taranto
CISL FP
Daniela Volpato
UIL FPL
Giovanni Torluccio
Il 19 ottobre nel pomeriggio si è
svolto il previsto incontro con AIOP a seguito della
convocazione per l’apertura del
tavolo per il rinnovo contrattuale.
L’appuntamento ha registrato da
parte di AIOP una posizione che ad oggi giudichiamo non
accettabile poiché manifesta un
atteggiamento provocatorio rispetto alle richieste unitarie della
piattaforma e a fronte della nostra
forte richiesta a procedere ad un confronto che rimetta al centro
il rinnovo del CCNL e le sue novità
nel quadro degli assetti contrattuali
L’AIOP ad oggi ha dichiarato di non
poter affrontare nessun negoziato per il rinnovo del
CCNL se non a fronte di un
intervento delle Regioni che aumenti le tariffe per il settore della Sanità
accreditata.
Abbiamo con determinazione affermato
la volontà di aprire il tavolo negoziale per il rinnovo
del CCNL Sanità Privata a partire
dalle piattaforme già presentate (tenendo conto anche dal
recupero del biennio economico
2008/2009 non rinnovato) , rilanciando anche, in termini dialettici,
sulla loro proposta di integrazione
di temi e strumenti volti a aprire un confronto serio e
pragmaticamente utile per il rinnovo
del CCNL
Per tali ragioni, pur ritenendo la
situazione complessa ed estremamente grave, riteniamo
utile procedere ad un approfondimento
ulteriore sugli spazi e le possibilità di una apertura del
confronto, a partire da una verifica
delle Segreterie Generali, che dovrà mettere in campo tutti gli
strumenti e le argomentazioni
necessarie per mettere AIOP di fronte alle sue responsabilità.
Nei prossimi giorni sarà nostra
premura aggiornarvi sulle novità ed iniziative programmate
che devono puntare, ad aprire il
confronto affrontando anche i temi posti dal definanziamento del
SSN senza scaricare sui lavoratori e
le lavoratrici i costi della crisi, ma anzi procedendo con
speditezza sulla necessità del
rinnovo a partire dal riallineamento
Nell’impegno a tenervi costantemente informati
inviamo
FP CGIL
Cecilia Taranto
CISL FP
Daniela Volpato
UIL FPL
Giovanni
Torluccio
FPCGIL – CISLFP – UILFPL
Ieri pomeriggio si è
svolto un incontro con AIOP relativamente
al settore della sanità privata.
Un incontro interlocutorio
che, anche seguito della nota dei segretari generali FP CGIL CISL FP e UIL FPL,
ha determinato la condivisione della necessità di avviare il confronto per il
rinnovo del CCNL sanità privata.
Abbiamo anche evidenziato
ad AIOP l’opportunità di un’ esplicita adesione, in quanto aderente a
Confindustria, al testo unico sulla rappresentanza sottoscritto con le
confederazioni CGIL, CISL e UIL il 10 gennaio 2014. L’Associazione si è
dichiarata favorevole in tal senso.
Il confronto proseguirà a
seguito della presentazione, entro pochi giorni, della nostra piattaforma
unitaria che sarà definita sulla base dei documenti approvati nell’ambito della
vertenza generale per il rinnovo dei contratti
dei lavoratori del settore sanitario pubblico e privato.
Roma, 5 febbraio 2016
FP CGIL
Cecilia Taranto
CISL FP
Daniela Volpato
UIL FPL
Giovanni Torluccio
Venerdì scorso si è tenuto il secondo incontro con la fondazione Don Gnocchi per il rinnovo del CCNL 2006/2009 – biennio economico 2006/2007.
Pur con qualche difficoltà dovuta alla decisione delle associazioni datoriali di non unificare il tavolo delle trattative, l’incontro di venerdì ha comunque fatto registrare qualche significativo passo in avanti, almeno per ciò che attiene la parte economica.
La fondazione ha infatti dichiarato la propria disponibilità ad assumere scelte che:
1. confermino la caratteristica nazionale del Contratto collettivo di lavoro
2. prendano a riferimento il contratto del Comparto Sanità pubblica per la parametrazione degli aumenti contrattuali e dei relativi arretrati.
La stessa fondazione ha, nel contempo, riproposto la nota questione relativa al settore della riabilitazione, esigenza di approfondimento già condivisa nell’accordo del 1 Dicembre 2006 relativo al secondo biennio economico 2004/2005.
Si è convenuto, allora, di:
1. cominciare a stringere la trattativa sulla questione relativa agli aumenti contrattuali, a partire dalla prossima riunione già fissata per il 18 Novembre pv.
2. riaprire la discussione per un approfondimento sul settore riabilitativo attraverso la ricostituzione della commissione tecnica paritetica di cui all’accordo 1.12.2006.
Vi ricordiamo che il prossimo incontro è fissato per il 5 Novembre 2008 con ARIS (Secondo incontro).
CGIL FP (Dettori) CISL FP (Volpato) UIL FPL (Fiordaliso)
Roma, 27 Ottobre 2008
Oggi, nella sede della Fondazione Don Gnocchi di Roma, è stato finalmente firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti della Fondazione Don Gnocchi.
Quello sottoscritto oggi è un VERO contratto collettivo nazionale di lavoro, immediatamente esigibile da tutti i lavoratori di qualsiasi regione d’Italia, che determina aumenti salariali uguali a quelli della sanità pubblica e che garantisce l’una-tantum per gli anni 2006/2007 e gli arretrati contrattuali per il 2008.
La decorrenza degli aumenti a regime è fissata al 1.1.2008 e gli incrementi verranno corrisposti già dalla retribuzione di Gennaio, insieme alla prima trance – una tantum 2006.
Un Contratto collettivo nazionale di lavoro, quindi, più che soddisfacente soprattutto se paragonato all’accordo da noi non sottoscritto per i lavoratori dell’ARIS.
Vi trasmettiamo il testo integrale del Contratto Collettivo nazionale di lavoro ed il volantino da noi predisposto per i lavoratori della Fondazione Don Gnocchi.
Un solo rammarico, che però non si trasformerà in rassegnazione: quello di non essere riusciti, grazie anche all’effetto negativo dell’accordo sottoscritto per i lavoratori ARIS, a garantire la corresponsione delle una-tantum 2006/2007 per i lavoratori cessati per quiescenza in quel periodo (anche se nel contratto Don Gnocchi questa garanzia è mantenuta per i lavoratori cessati a qualunque titolo nel corso del 2008).
Su questo punto la nota a verbale chiarisce come per noi questo argomento dovrà essere riaffrontato a partire dal confronto sulla commissione di cui all’articolo 4 dell’accordo 1.12.2006.
Roma, 22 dicembre 2008