28 maggio 2013 – Incontro con On. Ministro della Giustizia.

 
 
 
 

In primo piano

  1. Pensioni, campagna ‘Prendi l’Ape sociale prima che voli’
    Iniziativa Inca-Fp Cgil sull’anticipo pensionistico agevolato  
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Dal territorio

  1. Genova – Vigili del Fuoco: manifestazione unitaria 17 maggio
    Mobilitazione per chiedere investimenti e aggiornamento organici.

     

 

 

Campagne e iniziative

 

 

Accademia Europea di Polizia CEPOL – Interpello.

Commissione ex art.22 DPR 395/95 – Verbale seduta 21 febbraio 2013.

Valdesi – Verbale di pre-intesa rinnovo CCNL 2010-2012

Pubblichiamo di seguito il verbale di pre-intesa per il rinnovo del CCNL 2010-2012.


 

Richiesta unitaria di incontro urgente a Ministero Salute e Conferenza Regioni per il caso Marli

 Roma, 17 maggio 2013
                                                                      
 

Al Dott. Giovanni Leonardi
Direttore Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie
Ministero della Salute
Lungotevere Ripa, 1 ROMA
 

Al Dott. Luca Coletto
Presidente Commissione sanità della Conferenza Stato Regioni
Via Parigi 11 Roma

 
 

 Oggetto: Richiesta di incontro urgente.
                Caso Marlia Tecnici sanitari di radiologia medica.
 

Egregi,
Le scriventi OO.SS., vogliono porre alla vostra attenzione il caso Marlia, dove due tecnici di radiologia medica sono stati rinviati a giudizio, poiché presso la Casa della salute di Marlia, presidio territoriale dell’Azienda USL2 di Lucca, su prescrizione medica e prenotazione CUP, effettuavano indagini radiologiche convenzionali del torace, dell’apparato osteo-articolare e ortopantomografie, senza la presenza fisica del medico radiologo, perché non prevista, con refertazione delle immagini a distanza presso la radiologia dell’Ospedale di Lucca, grazie alle nuove tecnologie informatiche utilizzate dalla Casa della salute Marlia.
 

Si evidenzia che quanto accaduto, in considerazione  delle realtà operative all’interno delle quali abitualmente è richiesta l’attività del solo Tecnico sanitario di radiologia medica, come: sale operatorie, servizi di emodinamica, guardie attive, servizi di pronta disponibilità, radiologia territoriale e domiciliare, programmi di screening, ma anche attività radiologica ordinaria in ospedale e sul territorio, dove la presenza fisica del medico radiologo non è prevista, nonché della progressiva crescita della domanda di assistenza sanitaria, della riduzione di risorse disponibili e della conseguente e necessaria riorganizzazione del sistema per rispondere con efficienza ed efficacia alle richieste di salute della popolazione, potrebbe generare pesanti ricadute sull’organizzazione e sui costi del SSN, congiuntamente ad una preoccupante riduzione dei servizi ai cittadini per l’eventuale necessità che il TSRM debba operare solamente con la presenza fisica del Medico Radiologo nei servizi.
 

Pertanto al fine di dare una tempestiva e positiva risposta alle migliaia di tecnici di radiologia medica che operano nelle stesse condizioni di coloro che sono stati rinviati a giudizio, e per non far naufragare l’importante lavoro congiunto sull’implementazione e la valorizzazione delle competenze delle professioni sanitarie del comparto, si chiede un urgente incontro con le SS.VV., al fine di attivare le azioni utili a contrastare tale fenomeno, potenzialmente destabilizzante per i servizi dove opera il TSRM.
 

Sicuri della comune sensibilità, nell’attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
 

 

FP CGIL                  CISL fp                  UIL FPL
Cecilia Taranto  Daniela Volpato     Giovanni Torluccio
 


 

 
 
Comunicato
 

 
Il comunicato in oggetto tende a far chiarezza rispetto all’acconto incentivante erogato a maggio e sul confronto che si sta attivando nelle sedi circa la previsione di una pausa minima di 10 minuti ai sensi dell’art. 8 del Dl.gs 66/03.
 
 


 

  

ACCONTO INCENTIVO DI MAGGIO
I compensi erogati a titolo di incentivazione ordinaria sulla busta paga di maggio, senza il previsto confronto in sede di osservatorio, sono il frutto di un atteggiamento fuorviante e superficiale dell’Amministrazione.
Innanzitutto va detto che ogni acconto deve sempre essere commisurato ai risultati raggiunti trimestralmente dalle sedi (Titolo VI capo I art. 8  CCNI INPS 2011) e questo non per puro spirito masochistico, ma a garanzia di un progressivo raggiungimento dei risultati che permette, allo osservatorio paritetico previsto ad hoc  di  assicurare in sede di saldo finale che non si debba provvedere da parte di nessun lavoratore alla restituzione di somme non dovute, nonché di intervenire immediatamente in quelle sedi  che dovessero presentare delle difficoltà nel raggiungere i piani previsti.
La convocazione dell’osservatorio è una garanzia alla quale i lavoratori non possono e non intendono rinunciare e alla quale l’Amministrazione è tenuta per contratto. E’ evidente, quindi, che un’ulteriore comportamento omissivo in tal senso integrerebbe gli estremi di un comportamento antisindacale.
Inoltre, ribadiamo che la modalità con cui è stato erogato l’acconto,  è figlia di un accordo di programma non sottoscritto dalla FPCGIL perché privo del fondamento necessario all’erogazione, ovvero la certezza delle risorse disponibili per il fondo del 2013 e, al contrario di quanto potrebbe sembrare, non omogeneizza i trattamenti accessori tra tutti i lavoratori, ma crea solo una formale quota una tantum uguale per tutti.
Sull’operazione di omogeneizzazione, rimangono per noi, tutte le criticità già in precedenza evidenziate e che continueranno ad essere tra le nostre priorità.

HERMES ADEGUAMENTO DURATA PAUSA MENSA
Rispetto al msg 6632 del 22 Aprile con la quale l’Amministrazione dà indicazione a tutti i territori di ” avviare il confronto a livello locale con le OO.SS. e le RSU per.[…]  2.la previsione di una pausa minima di 10 minuti ai sensi dell’art. 8 del Dl.gs 66/03″ riteniamo necessario precisare quanto segue.
Dalla lettura della norma ( comma 2 art. 8 Dl.gs sopra citato) si evince che i 10 minuti di pausa sono una facoltà del lavoratore che l’Amministrazione è obbligata a concedere, qualora l’orario giornaliero ecceda il limite delle sei ore.
La ratio della norma, infatti, intende tutelare il lavoratore qualora egli ritenga di aver bisogno di una pausa, superate le sei ore di lavoro, senza per questo considerarlo un obbligo.
Pertanto, la FPCGIL non ritiene corretta l’interpretazione fornita alle sedi territoriali dalla Direzione Generale e sollecita i propri rappresentati in sede locale a non sottoscrivere accordi che modifichino l’accordo nazionale sull’orario di lavoro.
                                                          
Roma, 22/5/2013  

         
                                il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
                                                   Oreste Ciarrocchi

 
 

 
 
Nota di sollecito ai vertici
 

 

Roma, 22 maggio 2013
   

                                                                           Al Capo Di Gabinetto
                                                                           dell’On. Ministro
                                                                           Pres. Filippo Grisolia

                                                                           Al Capo Dipartimento     
                                                                           dell’Organizzazione giudiziaria
                                                                           Pres. Luigi Birritteri
 
                                                                           Al Direttore generale del
                                                                           personale e della formazione
                                                                           Dr.ssa Emilia Fargnoli
 

  Scriviamo per segnalare l’insopportabile ritardo con il quale si firmano ed autorizzano i provvedimenti relativi al personale.
  Da tempo ormai registriamo una  totale indifferenza da parte dell’Amministrazione nei confronti delle problematiche dei lavoratori che vengono gravemente danneggiati da questi comportamenti: ci risulta infatti che alcuni provvedimenti giacciono settimane, e anche mesi, in attesa della firma del dirigente responsabile.
  Riteniamo che ciò non sia più accettabile e dunque chiediamo un intervento immediato per risolvere tale situazione.
  Distinti saluti, 
 

                                       Per Funzioni Centrali FPCGIL
                                                 Nicoletta Grieco
 


 
 
 

NEWS

Medici Inps: la solidarieta' dell'intersindacale

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica esprimono solidarietà ai colleghi medici di controllo Inps che oggi hanno manifestato a Roma contro lo stop delle visite fiscali d’ufficio imposto dall’Istituto.
Condividiamo la forte preoccupazione che questo provvedimento possa mettere a repentaglio centinaia di incarichi professionali e ci auguriamo che la manifestazione di questa mattina possa sbloccare la situazione e che le organizzazioni sindacali che l’hanno promossa vengano ricevute dall’Inps per trovare una soluzione favorevole.

NEWS

L'intersindacale scrive ai Ministri su tagli, precariato, contratto, responsabilità professionale e formazione

 

ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI –
FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA –

SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – UGL MEDICI – FEDERSPECIALIZZANDI
 

On. Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute

On. Gianpiero D’Alia
Ministro per la Pubblica Amministrazione
e la Semplificazione 

Prof.ssa Maria Chiara Carrozza
Ministro dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca 

Prof. Enrico Giovannini
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
 

Roma 20 maggio 2013
Prot. n. /2013/Snrm

Le Organizzazioni Sindacali dei medici, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi del SSN e Federspecializzandi si trovano nella necessità di evidenziare, ancora una volta e con sempre maggiore preoccupazione, i problemi che stanno affossando il Servizio Sanitario Nazionale pubblico.

I ripetuti e abusati tagli lineari alla sanità, invece di incidere in modo chirurgico per estirpare il male (dagli sprechi alla corruzione), stanno portando alla riduzione e/o scomparsa di servizi e prestazioni e restringendo l’accesso alle cure da parte dei cittadini, anche grazie ad una politica dei ticket che sta facendo deflagrare il sistema favorendo, tra l’altro, il trasferimento di risorse economiche al settore privato non accreditato. Sarebbe quindi illogico, oltre che socialmente ingiusto, vessare ulteriormente le famiglie italiane costringendole a sacrificare la salute per non impoverirsi.

In questo quadro i Medici, compresi i giovani in formazione, i Veterinari e i Dirigenti del Ssn, sempre di meno per il blocco del turnover, vivono in uno stato di profondo disagio a causa della svalutazione progressiva di una professione che richiede competenza continua, assunzione di responsabilità, dedizione al malato, adeguata considerazione professionale, umana, sociale, economica.  

Lo strumento principe per migliorare la funzionalità dei servizi e valorizzare la professione non può che essere il contratto, bloccato ormai dal 2009. Un ulteriore blocco dei contratti dei Medici e Dirigenti del Ssn dipendenti fino al 2014 sarebbe inaccettabile per le categorie professionali e dannoso per una corretta ed efficace gestione del SSN pubblico, anche in considerazione della asimmetria che verrebbe a crearsi con il prossimo rinnovo della convenzione di medicina generale e specialistica.

Come sindacati, poi, non possiamo esimerci dal chiedere di dare una immediata accelerazione alla ridefinizione delle aree contrattuali superando le rigidità introdotte dal dlgs 150/2009, per poter pensare a una trattativa contrattuale che potrebbe essere auspicabilmente aperta, dopo tali atti, in qualsiasi momento. 

Strettamente legato ai temi dei tagli e della professione è quello della responsabilità professionale che porta via dal sistema salute ingenti risorse, valutate in oltre 10 miliardi di euro all’anno a discapito di cittadini e medici e a vantaggio dei sistemi assicurativi e di studi legali e pseudo legali. Mentre da una parte ci chiedono sacrifici, dall’altra si assiste impassibili al fuoco di fila delle cause intentate contro la nostra categoria, spesso alimentate dalla situazione di caos e incertezza che pervade le strutture sanitarie. Non chiediamo di sottrarci alle nostre responsabilità, anche di ordine penale, ma abbiamo bisogno di lavorare con serenità, per cui le aziende sanitarie siano obbligate ad assicurarsi, senza effettuare transazioni che poi ricadono sul medico tenuto all’oscuro delle stesse denunce. Per questo appare necessaria una legge specifica che chiarisca, una volta per tutte, i limiti dell’obbligatorietà assicurativa, definisca tempi e modi delle denunce insieme con la responsabilità delle aziende, ponga un limite ai risarcimenti mettendo un freno al proliferare delle cause.
In tanti campi si cerca di implementare la cultura degli standard europei; ebbene, su questo tema esiste una legislazione europea di riferimento, in primo luogo quella francese, che potrebbe essere presa a modello. 

Altro nodo, ormai decennale, è quello del precariato. Il numero di Dirigenti medici, veterinari e sanitari che lavora, in attività istituzionali, sotto la spada di Damocle del contratto in scadenza è diventato insostenibile. Abbiamo casi di Unità Operative che vanno avanti solo grazie al personale a termine, di contratti rinnovati di mese in mese, di posti di Direttori di Struttura Complessa vuoti da anni a causa del blocco dei concorsi. È tempo di cercare soluzioni condivise, a partire dalla stabilizzazione su posti necessari a garantire i livelli essenziali di assistenza per tutti i Dirigenti che già hanno superato un concorso. E’ tempo di ridare ossigeno e stabilità al sistema e di scrivere la parola fine al blocco del turnover. 

Serve, inoltre, un cambiamento delle politiche della formazione medica che oggi vedono una discrasia con il mondo del lavoro, uno scollamento tra sistema universitario e il servizio sanitario pubblico, alimentando il paradosso dei Medici laureati in Italia, a spese della collettività, che poi vanno a lavorare all’estero.  

A conclusione di un periodo che ha visto la riorganizzazione dei ruoli e delle figure sanitarie, appare utile, infine, una disciplina chiara dei rapporti tra Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e le professioni sanitarie. Non nell’ottica di difendere prerogative, né di creare prevaricazioni, ma per rispondere a una necessità concreta di chiarezza e collaborazione indispensabili al lavoro di equipe. Perché solo definendo ruoli e competenze di ciascuno, si può lavorare insieme con l’obiettivo comune del buon funzionamento della sanità pubblica. 

Conosciamo bene i problemi economici che attanagliano il nostro Paese e sappiamo che ognuno è chiamato a fare la sua parte di sacrifici. Tuttavia il servizio sanitario non può essere ancora una volta l’agnello sacrificale, il salvadanaio da depauperare per arginare temporaneamente le necessità di cassa. 

Non si può pensare di aggiungere ticket a ticket; di mandare i Dirigenti del SSN allo sbaraglio, a tappare i buchi economici e organizzativi, facendo oltretutto da parafulmine alla, seppur giustificata, rabbia dei pazienti; di dare alla nostra categoria sempre di meno, additandoci addirittura a responsabili di molti problemi della sanità, ma chiedendoci in cambio sempre di più; di spremere il servizio sanitario pubblico finché non rimarrà altro che terra bruciata. 

Diamo speranza alle nuove leve che si affacciano con entusiasmo alla professione medica, veterinaria e sanitaria; rimotiviamo i tanti che oggi lavorano in condizioni mortificanti.
           
Chiediamo ai Sigg. Ministri in indirizzo di non lasciar cadere nel vuoto il nostro appello e di prendere a cuore quanto prima i bisogni della sanità pubblica.  

Cogliamo quindi l’occasione per chiedere quanto prima degli incontri in cui discutere delle questioni più urgenti e non procrastinabili del SSN pubblico, al fine di migliorarlo e aumentare e difendere la professionalità dei medici e dei dirigenti che quotidianamente sono impegnati negli ospedali e nei servizi territoriali per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.
           
In attesa di un cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

Costantino Troise                               ANAAO ASSOMED
Riccardo Cassi                                  CIMO ASMD
Vincenzo Carpino                               AAROI-EMAC
Massimo Cozza                                 FP CGIL MEDICI
Aldo Grasselli                                    FVM
Francesco Lucà                                 FASSID
Biagio Papotto                                  CISL MEDICI
Carmine Gigli                                     FESMED
Raffaele Perrone Donnorso                ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI
Armando Masucci                              UIL FPL MEDICI
Alberto Spanò                                   SDS SNABI
Mario Sellini                                       AUPI
Lorena Splendori                                FP CGIL SPTA
Antonio Castorina                              SINAFO
Antonio Travia                                    FEDIR SANITA’
Franco Socci                                     SIDIRSS
Ruggero Di Biagi                               UGL MEDICI
Cristiano Alicino                                 FEDERSPECIALIZZANDI

 

La FP CGIL convocata dalla consulta sicurezza del PD.

La FP CGIL convocata dalla consulta sicurezza del PD per discutere di rinnovi contrattuali e accesso al sistema pensionistico del comparto
sicurezza.

Componenti FP CGIL delle commissioni paritetiche.

L’elenco dei componenti FP CGIL nelle commissioni paritetiche.

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