COMUNICATO
L’iniziativa assunta dalle OO.SS. in merito alla questione del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni ha ottenuto il suo primo effetto.
Con il decreto varato il 17 maggio scorso, il Consiglio dei Ministri ha prorogato la scadenza dei contratti dei lavoratori a tempo determinato al 31 dicembre 2013.
Tra questi, sono stati prorogati anche i contratti dei lavoratori del Ministero dell’interno impiegati presso gli sportelli immigrazione e presso l’Agenzia e la Scuola dei segretari comunali.
Ancora un risultato interlocutorio per chi da dieci anni svolge le sue funzioni per garantire i diritti di cittadinanza e il funzionamento degli uffici a favore della collettività.
Occorre ora aprire una vera trattativa che dia risposte strutturali al problema della precarietà altrimenti ci troveremo a dicembre con lo stesso problema da risolvere ancora una volta con provvedimenti emergenziali.
La FP–CGIL si impegna ad utilizzare i prossimi sei mesi per dare finalmente una soluzione positiva e definitiva alla vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Roma, 20 maggio 2013
Il coordinatore nazionale FP–CGIL
Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
– richiesta congiunta di FP CGIL, UIL PA, FLP di incontro urgente a seguito dell’avvio, senza informativa preventiva, della riorganizzazione della Direzione Generale per le politiche attive e passive del lavoro.
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Roma, 20 maggio 2013
Al Direttore Generale della Direzione Generale
PIBLO del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dott.ssa Concetta Ferrari
Al Direttore Generale della Direzione Generale
per le politiche attive e passive del lavoro
del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott. Salvatore Pirrone
e p.c.: Al Dirigente della Div. II della Direzione
Generale PIBLO del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Dott.ssa Elena Rendina
A tutto il personale del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Oggetto: Riorganizzazione della Direzione Generale per le politiche attive e passive del lavoro – Richiesta incontro urgente.
A queste Organizzazioni Sindacali risulta che sia stata avviata una riorganizzazione della Direzione Generale per le politiche attive e passive del lavoro senza informativa preventiva così come previsto dal CCNL e norme vigenti.
Per questa ragione chiedono la revoca del Decreto Direttoriale di riorganizzazione e l’immediata convocazione delle OO.SS..
Si resta in attesa di un sollecito riscontro.
FP–CGIL UIL–PA FLP
Giuseppe Palumbo Angelo Vignocchi Angelo Piccoli
Comunicato Stampa Fp-Cgil e Cisl-Fp
Terzo settore, firmata ipotesi accordo ccnl Uneba 2010/12: “Risultato importante. Ora completare il quadro dei rinnovi del comparto socio-assistenziale”
Sottoscritto ieri sera l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL, triennio 2010-2012, per gli oltre 90mila operatori sanitari, assistenziali e tecnico-amministrativi delle strutture Uneba, l’associazione che raccoglie centinaia di RSA, Fondazioni, IPAB, Congregazioni religiose che svolgono attività nel settore socio-assistenziale, educativo e sanitario privato, in tutte le regioni d’Italia.
Per Fp-Cgil e Cisl-Fp si tratta di “un risultato importante che garantisce la tutela dei lavoratori e allo stesso tempo la tenuta di un settore come quello dell’assistenza socio-sanitaria accreditata che sta attraversando un momento di grave difficoltà, considerate le riduzioni dei finanziamenti e i ritardi delle Pubbliche Amministrazioni nei pagamenti”. Ma non solo, sottolineano le due sigle: “Il contratto dell’Uneba offre uno stimolo forte al completamento dei rinnovi di tutti i contratti 2010/2012 del settore, dopo gli accordi con le Cooperative Sociali, l’AGIDAE, l’ANFFAS, le Opere Valdesi, ed altri sono in corso di definizione”. Comparto, aggiungono, in cui “è necessario assicurare il riconoscimento economico di tutti i lavoratori. Si tratta infatti di strutture che erogano servizi qualificati ai bisogni di salute dei cittadini a garanzia di un sistema di welfare che dobbiamo salvaguardare dai rischi di frammentazione e impoverimento”.
Nel merito il Ccnl 2010/2012 dell’Uneba prevede 50 euro di incremento sul livello medio 4° Super, sulla base degli indicatori di aumento contrattuale condivisi per il triennio e già applicati in occasione di altri rinnovi del settore privato. Il contratto inoltre introduce forme di supporto al reddito dei lavoratori, come il finanziamento di 5 Euro per la sanità integrativa e regole certe per l’avvio della previdenza complementare. Oltre all’aumento dello stipendio, si prevede a decorrere dal 1 gennaio 2014, una quota di 13 Euro mensili sul livello medio 4° Super per la contrattazione integrativa, da erogare anche in mancanza di accordo. Quota che ha l’obiettivo di favorire, promuovere ed allargare in tutte le Regioni, la contrattazione di secondo livello, leva fondamentale per la valorizzazione della professionalità dei lavoratori e per l’ottimizzazione e la produttività dei servizi. Il contratto inoltre aggiorna gli istituti contrattuali in materia di apprendistato, tempo determinato e somministrazione, tutela della salute dei lavoratori, tutela dei lavoratori con disabilità, malattia e riposo.
“Il rinnovo del CCNL 2010/2012 dell’Uneba” concludono Fp-Cgil e Cisl-Fp “rappresenta un punto fermo per evitare il rischio della “deregulation” contrattuale in questo particolare settore che in tutta Italia impiega oltre 500.000 addetti, numero destinato a crescere considerato l’aumento della età media della popolazione e la risposta alla crisi rappresentata dall’intervento del Terzo Settore”.
Roma, 9 maggio 2013
Roma, 20 maggio 2013
Al Direttore Generale della DGSIA
Dr.ssa Daniela Intravaia
Questa O.S. è venuta a conoscenza di una direttiva, a sua firma, nella quale è scritto che codesta Direzione utilizzerebbe i finanziamenti ricevuti nell’ambito del piano di coesione per il dispiegamento del cosiddetto PCT SUD per effettuare delle gare a livello locale per appaltare a società esterne alcune attività.
I CISIA del sud sono dotati di personale sufficiente con ottime competenze e dunque questa O.S vorrebbe capire se invece non sia possibile attribuire al personale interno, tramite progetti finalizzati, determinate attività e il relativo compenso, visto che l’appalto all’esterno potrebbe comportare costi maggiori e un livello di servizio inferiore e ci risulta che vi siano state esperienze simili in altre amministrazioni.
Cogliamo l’occasione per chiederle di calendarizzare una data in cui incontrare le OO.SS. per discutere di questa ed altre questioni relative alla sua direzione.
Distinti saluti,
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Venerdì u.s. si è svolta una riunione tra il Direttore Generale e le OO.SS. sui temi degli esuberi e dei risparmi di spesa previsti dalla Spending Review, che potremmo ragionevolmente definire “strana” ed alla quale la FP CGIL, congiuntamente alla UILPA, ha ritenuto di non partecipare.
Infatti, la trattazione dei suddetti temi era già stata reiteratamente sollecitata dalla FP CGIL sia al Direttore Generale che al Presidente dell’Ente, senza , peraltro, ricevere alcun riscontro, se non nella forma di “Linee di indirizzo”, assolutamente generiche, teoriche e non collegate ad un chiaro e praticabile crono programma.
Nel particolare, la richiesta avanzata si sostanziava nell’esigenza di poter disporre di un documento nel quale l’Amministrazione evidenziasse il proprio chiaro orientamento sulle modalità di definizione della problematica in esame senza nascondersi in concetti teorici, triti e assolutamente non collegabili in maniera chiara ed operativa alla realtà.
A tutt’oggi, ribadiamo, non risultano riscontri concreti alla nostre richieste ma soltanto meri tentativi di rinviare nel merito reale il confronto nel corso del quale affrontare seriamente la questione della Spendig Review, al fine di tutelare il futuro dell’Ente, dei lavoratori e dell’utenza.
Ne è stata ulteriore riprova, difatti, la riunione succitata, tenutasi senza che l’Amministrazione provvedesse ad inoltrare alle OO.SS. la documentazione indispensabile per poter effettuare un’analisi seria ed approfondita delle tematiche da trattarsi e nel corso della quale sono stati ripetuti “sic et simpliciter” i soliti e conosciuti interventi spot finora già messi in campo.
A tutto ciò diciamo BASTA !!!!
BASTA perché non siamo disponibili a discutere degli effetti di scelte le cui prevedibili conseguenze ricadranno sull’efficienza, sulla funzionalità, sull’immagine dell’Ente e di quanti vi lavorano, pagando quotidianamente i prezzi di decisioni alla cui elaborazione non hanno minimamente contribuito e per le quali, invece, rischiano di essere chiamati a fare la “foglia di fico” rispetto all’utenza. Aspettiamo che l’Amministrazione si attivi concretamente presentando un dettagliato ed analitico Piano di Sviluppo, prescindendo dal quale ci vedremo costretti ad individuare, auspicabilmente nella maniera più unitaria possibile, tutte quelle iniziative per portare all’attenzione delle istituzioni, delle forze politiche e sociali e dell’opinione pubblica una situazione che si sta progressivamente aggravando e che il generico e insufficiente tentativo di nascondersi dietro il dito delle sedi sperimentali non è minimamente in grado di far superare.
Conseguentemente, qualora permanga l’attuale chiusura, non formale ma certamente sostanziale, rispetto a quello che dovrebbe essere il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori chiederemo al Ministero del Lavoro ed alle Categorie Nazionali di farsi carico di trovare soluzione ai problemi attualmente in essere all’interno dell’INPS.
Roma, 20 Maggio 2013
il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Oreste Ciarrocchi
Riteniamo utile portarvi a conoscenza della lettera aperta a firma del Presidente dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, Valdo Spini, indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e al Ministro per la Pubblica Istruzione, contenente la denuncia degli effetti dei gravi tagli ai finanziamenti che ormai stanno impedendo tutti i programmi di digitalizzazione del nostro patrimonio bibliografico.
L’istituto Centrale del Catalogo Unico oggi si trova nell’impossibilità di proseguire il programma SBN, un progetto che da circa vent’anni garantisce la catalogazione informatizzata a 5000 Biblioteche Italiane.
Accanto a questa valutazione vi trasmettiamo quella proveniente dal personale dell’Istituto stesso, che denuncia la grave situazione che si è venuta determinando in quell’importante Ufficio a seguito dei tagli al bilancio e dei tagli al personale. Ai lavoratori dell’ICCU va tutta la solidarietà e la condivisione nostra.
Alleghiamo i documenti relativi, riservandoci, nei prossimi giorni, ulteriori iniziative di protesta che concorderemo con la nostra struttura territoriale regionale del Lazio e con i delegati dell’ICCU.
Sul FUA.
Abbiamo avuto notizia, finalmente, dell’avvenuta registrazione da parte dell’Ufficio Centrale di Bilancio del decreto di riparto FUA 2013. Naturalmente la giostra non finisce qui: il decreto ha necessità di certificazione da parte di MEF e Funzione Pubblica, organi ai quali è già stato inviato il decreto di riparto. Per cui i tempi presumibili di pagamento del salario accessorio sono individuabili, salvo ulteriori ostacoli burocratici, nel mese di luglio. Detto questo per noi appare del tutto inaccettabile che il decreto di riparto FUA, concordato con l’Amministrazione nel mese di febbraio u.s., abbia la dovuta registrazione dell’UCB solo nella metà del mese di maggio. Causando i ritardi attuali nei tempi di pagamento ai lavoratori. La registrazione del decreto di riparto consente peraltro di concludere gli accordi sui progetti locali e sull’impiego delle somme residue FUA. Sempre che gli organi di controllo lo permettano.
Permessi per partecipazione alle trattative, articoli 12 e 13 del CCIM e superamento dei festivi.
Grazie alla iniziative del tutto improvvida e strumentale del Direttore regionale della Liguria il Dipartimento della Funzione Pubblica, con uno stranamente tempestivo parere, ha assimilato la partecipazione alle trattative alla fruizione dei permessi sindacali. Tale interpretazione sostanzialmente produrrà il blocco delle trattative in particolare in sede decentrata. Questo in ragione della impossibilità di copertura delle assenze ricorrendo ai monte ore in capo alle singole OO.SS. e alle RSU, vista la frequenza delle relazioni sindacali e la relativa consistenza degli stessi monte ore. Un vero e proprio attacco al diritto di partecipazione democratica dei lavoratori in una amministrazione impossibilitata a convocare le riunioni sindacali al di fuori degli orari di servizio che, come è noto a tutti fuorché ai burocrati del controllo, coprono normalmente l’intera giornata lavorativa. Accanto a questo riemerge con forza l’attacco alla contrattazione integrativa: non si hanno più notizie dell’articolo 12 del CCIM e dell’accordo sul superamento dei festivi. Mentre ci risulta in atto l’ennesimo tentativo di disapplicazione dell’articolo 13 sulle turnazioni. L’insieme di questi comportamenti sta portando dritti dritti verso il conflitto e la mobilitazione. Nei giorni prossimi concorderemo unitariamente l’avvio dello stato di agitazione e la predisposizione delle conseguenti iniziative di mobilitazione dei lavoratori. Siamo ancora in attesa di cenni programmatici da parte del Ministro, e di un incontro richiesto unitariamente, ed allo stato abbiamo solo le incredibili dichiarazioni della neo Sottosegretaria Borletti Buitoni sul volontariato nei beni culturali che tante giuste proteste hanno scatenato nel mondo delle attività culturali.
Infine la questione della Notte dei Musei: ancora una volta l’Amministrazione ha fatto un pasticcio, imponendo la chiusura degli eventi alle ore 24.00 e ancora ci chiediamo il perché. Con un tentativo conseguente di comprimere il turno dei lavoratori a quattro ore invece delle sei previste dall’Accordo. Noi abbiamo contrattato un turno di sei ore e riteniamo che le contrattazioni locali si debbano uniformare a questa previsione: abbiamo più volte informalmente dato la disponibilità ad una integrazione dell’accordo che comprendesse l’estensione alle ore 2.00 o, in alternativa, comprendesse le operazioni di preparazione degli eventi e quelle di chiusura successiva al termine orario indicato. Per tutta risposta abbiamo avuto una circolare di interpretazione restrittiva dell’accordo. Non va bene, affatto. Pertanto invitiamo tutti a mantenere gli accordi che prevedono prestazioni di sei ore ed in sede di verifica nazionale avremo cura di garantire il rispetto degli accordi sottoscritti liberamente con noi.
Roma, 17 maggio 2013
FP CGIL NAZIONALE MIBAC
Claudio Meloni
La FP CGIL e altre sigle sindacali chiedono un’audizione ai presidenti delle commissioni bilancio e lavoro per evidenziare le necessità e le specificità del comparto sicurezza in riferimento al decreto sui requisiti di accesso al sistema pensionistico.