Toscana – Stato di agitazione mensa

 
 

23.02.2017 – Pubblichiamo la dichiarazione dello stato di agitazione proclamato dal Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF Toscana a fronte del provvedimento dell’Amministrazione relativo alla mensa di servizio e ai buoni pasto elettronici

 

 

Comunicato sul riordino delle carriere delle Forze di Polizia


COMUNICATO 
Riordino delle carriere delle Forze di Polizia.

Durante la mattinata di ieri si è
svolto l’atteso incontro con il Ministro della Giustizia chiesto

dalle organizzazioni sindacali per
discutere del riordino delle carriere delle Forze di Polizia.

Nel proprio intervento la delegazione
della FP CGIL, guidata dal segreterio nazionale

Chiaramonte, ha ribadito il proprio
dissenso per come è stato gestito il confronto con le

organizzazioni sindacali su questa
vicenda. Non possiamo parlare di un confronto degno di

questo nome, poiché è stato calato
dall’alto e deciso dalle amministrazioni coinvolte, con i

rapporti di forza che conosciamo bene
e che ci vedranno soccombere se il Ministro non

assume un ruolo guida
nell’interlocuzione. Non c’è stato dialogo sulle risorse disponibili e

sulla loro possibile distribuzione e
questo è particolarmente grave in quanto, non

trattandosi di un vero e proprio
riordino, ma soprattutto di una riparametrazione

stipendiale, le decisioni dovevano
essere condivise con i sindacati. C’è stato un problema

di praticabilità del dialogo, così
come avvenuto per le riforme sull’ordinamento

penitenziario e sul ruolo della
Polizia Penitenziaria negli UEPE. Si è persa un’occasione per

la scarsa volontà di confrontarsi
adeguatamente. Tale volontà va recuperata

immediatamente e l’amministrazione
penitenziaria deve invertire la rotta.

Il Ministro della Giustizia ha
dichiarato che i tempi a disposizione sono molto stretti e di

non avere alcuna intenzione di far
saltare il tavolo, perché questa è l’ultima occasione per

ottenere il riallineamento rispetto ad
altre forze di polizia. Ha aperto ad un un confronto

con le organizzazioni h 24 e ha
invitato tutti a proseguire la discussione con i vertici del

DAP.

Nel pomeriggio abbiamo proseguito il
confronto con il Capo del Personale ed abbiamo

chiesto una serie di modifiche che
consentano reali progressioni in carriera per tutto il

personale e non solo per una parte di
esso. Abbiamo ribadito la necessità di ampliare le

dotazioni organiche dei vari ruoli,
partendo da quello dei sovrintendenti, per consentire,

con concorsi per titoli e procedure
semplificate, al maggior numero di persone possibile di

passare al ruolo superiore. Abbiamo
chiesto inoltre di intervenire sulla fase transitoria e di

adeguarla a quella prevista per le altre
Forze di Polizia. Su questo punto siamo stati molto

chiari: il DAP non dovrà consentire
ulteriori sperequazioni tra il personale di Polizia

Penitenziaria e quello di altri Corpi!

La parte pubblica ha interrotto la
riunione a tarda sera per recarsi al MEF per la verifica

della copertura finanziaria del
progetto ed ha aggiornato il tavolo ad oggi.

Siamo in attesa di un segnale di
apertura rispetto alle nostre richieste.

Qualora non arrivasse, valuteremo
adeguate risposte.

Vi terremo
costantemente informati sui futuri sviluppi della vicenda.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini

 

Verbale del 13 febbraio 2017 – Forze di Polizia revisione degli ordinamenti e dei ruoli

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini

 

Aborto: dopo anni di battaglie della Cgil finalmente l'Ospedale San Camillo assume i vincitori del concorso per soli non obiettori

Assunti perché non obiettori. Con un concorso riservato unicamente a ginecologi dedicati alla legge 194. 
Per contrastare l’enorme ricorso all’obiezione di coscienza che in molte regioni d’Italia rende sempre più difficile accedere all’aborto, nelle prossime settimane due dirigenti-medici entreranno nell’équipe di interruzione volontaria di gravidanza dell’ospedale San Camillo-Forlanini, uno dei più grandi della Capitale, ma soprattutto punto di approdo (spesso ultimo) per migliaia di donne che arrivano da tutta la Regione.
194, il diritto negato: donne e non obiettori, l’altra faccia dell’aborto 

Una scelta importante della Giunta di Nicola Zingaretti. Un primo grande passo in avanti, un modello da applicare in tutta la
Regione Lazio per garantire l’effettività della legge 194 e il diritto
di scelta.


 

Legge 194, le donne di nuovo libere di scegliere

Intervista su “la Repubblica” del 22.02.2017

8 marzo 2014

 
“Autodeterminazione come diritto, autodeterminazione come capacità di scelta, autodeterminazione come gestione autonoma della propria vita, autodeterminazione come punto irrinunciabile di rivendicazione per la propria libertà, contro ogni forma di discriminazione e coercizione, come condizione essenziale di gestione del proprio corpo.”

 
 
 
 
 
 
 

Proposta di legge del Governo Rajoy sulla libertà di scelta delle donne
Lettera della Fp Cgil ai sindacati spagnoli FSC-CCOO, FSS-CCOO, FSP-UGT.


 

Dettori (Fp Cgil): Vogliamo un 8 marzo vero, assumiamo negli ospedali personale non obiettore

Vogliamo un 8 marzo vero
assumiamo negli ospedali personale non obiettore

Oltre il 75% si professa obiettore di coscienza.
Deve vincere la legge, devono vincere le donne

di Rossana Dettori, Segretario Generale Fp Cgil

Un’assunzione
straordinaria di medici, infermieri e ostetriche non obiettori per dare
attuazione alla legge 194. Perché sia garantita a tutte le donne
l’affermazione di un primato di scelta che a loro, soltanto a loro,
spetta. Contro gli ostacoli, le complicazioni, le barriere che in questo
paese impediscono la possibilità di interrompere gravidanze
indesiderate. Spesso allargando l’obiezione di coscienza del singolo
alla struttura stessa in cui si opera. Se vogliamo dare un senso vero e
pieno a questo otto marzo, mettiamo al centro libertà e
autodeterminazione delle donne, alzando il diritto.
Viviamo in un
paese dove circa il 75% del personale ospedaliero fa ricorso
all’obiezione di coscienza e dove tante, tantissime donne, spesso al
Sud, sono costrette a veri e propri viaggi della speranza: fare migliaia
di chilometri per poter esercitare un diritto garantito dalla legge. Un
paese che per un verso non agevola le donne su questo fronte e per
l’altro alza le sanzioni per chi fa ricorso all’aborto clandestino.
Ecco,
se vogliamo evitare un nuovo insopportabile bagno nella retorica
dell’otto marzo, pretendiamo tutte e tutti un effettivo cambiamento, che
determini una libertà piena per le donne attraverso l’esercizio e
l’esigibilità di un diritto garantito dalla legge.
La nostra
categoria da tempo su questo fronte ha avanzato proposte: il
conferimento di responsabilità dirigenziali nelle strutture ospedaliere a
chi garantisce l’attuazione della legge, insieme alla presenza adeguata
di personale non obiettore.
Ci sono due libertà che configgono:
quella delle donne che vogliono ricorrere all’interruzione di
gravidanza, quella del personale obiettore che può rifiutarsi di
garantire l’esercizio di questo diritto delle donne. È un conflitto che
va sanato perché, in uno stato laico come si professa essere il nostro,
deve poter vincere la libertà garantita dalla legge.
Una legge di
libertà per tutte non può essere disapplicata dai convincimenti
personali. Diamo alle donne i diritti e le libertà che gli spettano e
che, fuor di retorica, si meritano.

 
 

 

8 marzo 2016

 
 

Puglia – dichiarazione dello stato di agitazione circolare mensa di servizio

 
 

23.02.2017 –  Pubblichiamo la dichiarazione dello stato di agitazione proclamato dal Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF Puglia a fronte del provvedimento dell’Amministrazione relativo alla mensa di servizio e ai buoni pasto elettronici

 

 

Agenzia delle Entrate – nota al Ministro

Illustrissimo Sig. Ministro,

a fronte dei più che
brillanti risultati conseguiti sul versante del recupero dell’evasione fiscale
nonché rispetto alle politiche del cosiddetto “cambio verso” che hanno
investito l’attività dell’Agenzia nel suo complesso, dobbiamo purtroppo
registrare molteplici elementi negativi che continuano ad ostacolare
pesantemente l’adeguato riconoscimento del ruolo svolto dai lavoratori della
stessa Agenzia.

A tale riguardo rileva in
modo particolare la mancata erogazione, per i dipendenti dell’Agenzia, del
salario accessorio 2015, stante il ritardo dell’emanazione del decreto
ministeriale concernente le risorse del “comma 165”, parte essenziale per la
formazione del Fondo incentivante a cui, peraltro, va aggiunta l’assenza di
chiarezza in ordine all’erogazione del salario accessorio 2016 alla luce della
prospettata applicazione del D.Lgs. n. 157/2015.

Tale quadro d’insieme
conferma la nota criticità del sistema d’incentivazione che ha subito
consistenti tagli lineari nonché poco comprensibili procedure di approvazione
che hanno finito per impedire una politica del personale in grado di supportare
adeguatamente l’azione strategica ed innovativa dell’Agenzia, al fine di
renderla funzionale al Sistema Paese.

Manca pertanto una proficua
progettualità in tema di incentivazione e di valorizzazione del personale.
Persino i processi di crescita professionale sono oramai irrealizzabili visto
l’esaurimento delle risorse “fisse e ricorrenti”, necessarie allo scopo.

Alla luce di quanto sopra
evidenziato, le Scriventi OO.SS. chiedono un Suo autorevole e tempestivo
intervento, finalizzato alla definitiva risoluzione delle diverse problematiche
che affliggono l’Agenzia delle Entrate.

Tale urgenza si impone in
considerazione della sterilizzazione e riduzione del finanziamento delle
incentivazioni al personale, a causa delle diverse

disposizioni normative intervenute che, nel tempo, avendone limitato
l’autonomia ne hanno anche contraddetto il modello delle Agenzie Fiscali,
sclerotizzandolo e delegittimandolo, rendendolo inidoneo ai condivisibili scopi
d’istituto più volte richiamati anche dalla S.V.

Pertanto, anche alla luce
dell’intendimento da Lei dichiarato, in ordine alla costituzione di un tavolo
governativo atto a proporre e definire i nuovi assetti normativi ed
organizzativi del modello delle Agenzie, riteniamo imprescindibile la
partecipazione delle OO.SS. rappresentative al tavolo medesimo.

Roma, 23 febbraio 2017

   CGIL FP          FP CISL        UIL PA        CONFSAL/SALFI

Chiaramonte   Petriccioli      Colombi            Callipo

Sanità privata, firmato il CCNL "Fondazione Don Gnocchi" 2008-2009. Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl: "Finalmente si apre il percorso dei rinnovi anche nella sanità privata"

Sottoscrizione accordi contrattuali Fondazione Don Gnocchi , 1) biennio economico 2008/2009, 2) EADR, 3) Detassazione. 

Il 17 Giugno u.s. sono stati sottoscritti, con la Fondazione Don Gnocchi, l’accordo contrattuale sul biennio 2008/2009, l’accordo estensivo sull’Emolumento Aggiuntivo della Retribuzione di cui all’articolo 54 del vigente CCNL e l’accordo sulla detassazione delle componenti accessorie della retribuzione.

Esprimiamo piena soddisfazione per la sottoscrizione di questo “pacchetto” di accordi tutti positivi per i lavoratori della Fondazione.

In particolar modo l’accordo sul biennio economico 2008/2009, considerando la situazione complessiva del settore della sanità privata, è un risultato che non fatichiamo a giudicare ottimo.

Gli aumenti stipendiali sono parametrati su quelli del comparto della Sanità pubblica e anche la tempistica di erogazione degli arretrati 2011 e delle una tantum 2008/2009/2010 dimostra la chiara volontà della Fondazione di onorare in tempi certi il costo dell’intera operazione.

La mediazione raggiunta sull’individuazione delle una tantum 2008/2009 risulta essere in linea con le sintesi già raggiunte in occasione dell’accordo precedentemente sottoscritto con la stessa Fondazione per gli anni 2006/2007,. Considerate anche le ulteriori difficoltà intercorse negli ultimi tre anni nel settore della sanità privata accreditata.

Positiva la disponibilità della Fondazione a riconoscere le una tantum anche al personale che ha cessato il rapporto di lavoro per collocamento a riposo, in relazione al periodo lavorato.

Allegato all’accordo contrattuale anche una intesa sulla specificità della Fondazione Don Gnocchi nella quale le parti si impegnano ad una attenta verifica sulle condizioni delle strutture mirata a rafforzare la rappresentatività delle stesse presso gli interlocutori istituzionali regionali, soprattutto nelle fasi di definizione delle regole di sistema.

L’accordo sull’EADR, invece, sancisce che dal 1 Ottobre 2011, fatto salvo condizioni di miglior favore già in atto, l’importo lordo annuale di euro 154,94, equivalenti a euro 12,91 per 12 mensilità (di cui all’articolo 54 del vigente CCNL), è esteso a tutto il personale infermieristico, tecnico-sanitario e riabilitativo che era rimasto escluso dalla sua applicazione.

L’accordo sulla detassazione della retribuzione accessoria, infine, ricalca quello precedentemente sottoscritto con AIOP e, alla stessa stregua, dovrà essere recepito con accordi regionali/aziendali secondo il modello allegato all’intesa di venerdì.

Complessivamente, quindi, un “pacchetto” di accordi dagli effetti sicuramente positivi per i lavoratori: accordi che, grazie alla disponibilità dimostrata dalla Fondazione Don Gnocchi, ristabiliscono, per un pezzo del settore della sanità privata, una condizione di sostanziale omogeneità nelle retribuzioni e nelle decorrenze contrattuali del settore della sanità pubblica e che può, anzi deve, rappresentare uno stimolo per gli altri datori di lavoro AIOP ed ARIS a orientare le trattative in corso innanzitutto verso la chiusura del biennio 2008/2009.

Fp Cgil Cecilia Taranto  Cisl Fp Daniela Volpato  Uil Fpl Giovanni Torluccio

Roma, 21 giugno 2011

 

 
 

Comunicato unitario – incontro Don Gnocchi del 12 giugno

  
 
Oggi, 12 giugno 2013, abbiamo avuto il terzo incontro con la Fondazione Don Gnocchi in merito alla proposta della controparte datoriale di confronto per la rideterminazione di alcuni istituti contrattuali che consentano di affrontare la grave situazione di crisi finanziaria che sta vivendo la Fondazione salvaguardando i livelli occupazionali.
 
Come ricorderete, nella precedente riunione avevamo manifestato forti perplessità in merito all’impostazione e ad alcuni punti contenuti nella bozza di proposta datoriale, dando invece la nostra disponibilità  a valutare la possibilità di intervenire su alcuni istituti contrattuali, in via temporanea e in parallelo al piano industriale della Fondazione, per ristabilire in un tempo certo condizioni finanziare ed economiche ottimali.
 
Fra gli istituti proposti al tavolo dalla Fondazione erano stati approfonditi in particolare alcuni aspetti relativi all’orario di lavoro, alla struttura della retribuzione per i nuovi assunti, all’inserimento dell’apprendistato, alla normativa che regolamenta le ferie.
 
La riunione odierna, da subito, ha affrontato nel merito l’individuazione del percorso più appropriato ed efficace per definire un accordo, temporaneo, da noi individuato in una intesa a livello nazionale che contenga chiari e determinati indirizzi, ma che demandi al livello regionale la sottoscrizione di specifici accordi.
 
Una scelta idonea a definire accordi che affrontino in modo più equo e mirato la situazione di crisi che le varie strutture della Fondazione Don Carlo Gnocchi stanno vivendo, tenendo conto delle diverse realtà regionali ed evitando l’ingessatura di uno strumento che intervenga in modo uguale su situazioni oggettivamente diverse.
 
Abbiamo poi limitato il campo sul quale sarebbe possibile intervenire agli istituti dell’orario di lavoro e delle ferie, escludendo invece quelli relativi alla classificazione del personale, mentre per l’attivazione rapida del contratto di apprendistato sarà  necessario un accordo integrativo del vigente CCNL.
 
Infine, abbiamo riconfermato la nostra richiesta di ritiro della disdetta del CCNL e di apertura di un distinto tavolo sul rinnovo del contratto. 
 
Sulle nostre proposte e richieste la controparte datoriale ha dato una disponibilità di massima, in attesa di conferma da parte del Consiglio di amministrazione , ribadendo  la necessità di trovare, in tempi brevi, un accordo che consenta il superamento dell’attuale crisi economico finanziaria e scongiurando il ricorso a licenziamenti e cassa integrazione.
 
Sulla base di quanto detto nel corso della riunione la FDG ha mantenuto l’impegno di vederci il giorno 21  giugno per proseguire il confronto.
 
Sarà nostra cura informarvi tempestivamente sullo stato della trattativa, pregandovi di informare capillarmente i lavoratori.

Roma, 13 giugno 2013 

    FP CGIL                  CISL FP                    UIL FPL
Cecilia Taranto        Daniela Volpato          Giovanni Torluccio

 

Fondazione Don Gnocchi: Cgil, Cisl e Uil fimano accordo, parte risanamento.

I sindacati: Un buon risultato, con la contrattazione si possono superare le fasi di crisi

 

È stato sottoscritto stamattina l’accordo tra le federazioni di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e la Fondazione Don Carlo Gnocchi, primo passo di un percorso condiviso per uscire da una pesante situazione di crisi che aveva causato un lungo stallo nella contrattazione e preoccupazioni per il futuro di operatori e assistiti.
“L’ipotesi di intesa sottoscritta oggi è particolarmente importante” sottolineano i segretari delle tre sigle Cecilia Taranto, Daniela Volpato e Giovanni Torluccio – perché affronta la grave crisi economico finanziaria della Fondazione accompagnando il piano industriale di risanamento con l’intervento temporaneo su pochi istituti contrattuali, e scongiurando il ricorso alla messa in mobilità e cassa integrazione del personale. Inoltre, apre il negoziato per il rinnovo del CCNL, superando il veto unilaterale della Fondazione.”
L’accordo adotta un approccio consono alla struttura per poli della Fondazione Don Gnocchi, tracciando le linee di indirizzo che guideranno l’elaborazione di accordi temporanei da sottoscrivere a livello territoriale, per affrontare in modo equo e mirato la situazione tenendo conto delle diverse realtà aziendali e delle norme di accreditamento regionali. Accordi con cui si potranno disciplinare, nel rispetto delle relazioni sindacali, materie come l’orario di lavoro settimanale, che potrà essere riprogrammato e aumentato fino a due ore, e la quantificazione delle ferie in modo da ottimizzare i servizi agli assistiti, mantenendo un limite minimo di garanzia per i lavoratori di 26 giorni di ferie.
Se da queste due misure deriveranno economie aggiuntive rispetto a quelle investite nel piano di rientro, tramite gli accordi territoriali sarà possibile concordare incentivi al personale, previa valutazione tra le parti a livello nazionale dell’andamento del piano industriale. Inoltre si potranno prevedere incentivi al pensionamento per chi ha maturato o maturerà i requisiti previsti dalla legge.
Nel caso in cui dovessero sorgere difficoltà nel definire gli accordi temporanei, le parti a livello nazionale interverranno per favorirne la sottoscrizione entro il termine del 31 ottobre 2013. Trascorso il periodo di validità di questi accordi, che è di 36 mesi, la loro efficacia cesserà automaticamente. Tuttavia, se una o più strutture dovessero centrare il risanamento prima della scadenza, gli interventi saranno rimodulati localmente tenendo conto dell’andamento complessivo della Fondazione.
Per le competenze relative al triennio 2010/2012, l’accordo generale di stamane riconosce ai lavoratori della Fondazione una “una tantum” di 400 euro medi che sarà versata in due rate, la prima a dicembre e la seconda entro il primo semestre 2014.
Infine, il CCNL vigente verrà integrato con il contratto di apprendistato, che le parti definiranno entro il mese di luglio, e la valorizzazione dell’indennità di turno notturno e festivo a partire da novembre 2013 con effetto sulla turnazione di ottobre.

 
Roma, 5 luglio 2013


 

Fondazione Don Gnocchi – Comunicato e volantino unitario 9 luglio 2013

Il 5 luglio scorso stato sottoscritto l’ipotesi di accordo tra Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e la Fondazione Don Carlo Gnocchi, primo passo di un percorso condiviso per uscire da una pesante situazione di crisi che aveva causato un lungo stallo nella contrattazione e preoccupazioni per il futuro di operatori e assistiti.
 
L’ipotesi sottoscritta è particolarmente importante perché affronta la grave crisi economico finanziaria della Fondazione accompagnando il piano industriale di risanamento con l’intervento temporaneo su pochi istituti contrattuali, scongiurando il ricorso alla messa in mobilità e cassa integrazione del personale.
Inoltre, apre il negoziato per il rinnovo del CCNL, superando la disdetta unilaterale della Fondazione.
 
L’accordo adotta un approccio consono alla struttura per poli della Fondazione Don Gnocchi, tracciando le linee di indirizzo che guideranno l’elaborazione di accordi temporanei da sottoscrivere a livello territoriale, per affrontare in modo equo e mirato la situazione tenendo conto delle diverse realtà aziendali e delle norme di accreditamento regionali.
Accordi con cui si potranno disciplinare, nel rispetto delle relazioni sindacali, materie come l’orario di lavoro settimanale, che potrà essere riprogrammato e aumentato fino a due ore, e la quantificazione delle ferie in modo da ottimizzare i servizi agli assistiti.
 
Se da queste due misure deriveranno economie aggiuntive rispetto a quelle investite nel piano di rientro, tramite gli accordi territoriali sarà possibile concordare incentivi al personale, previa valutazione tra le parti a livello nazionale dell’andamento del piano industriale.
Inoltre si potranno prevedere incentivi al pensionamento per chi ha maturato o maturerà i requisiti previsti dalla legge.
 
Nel caso in cui dovessero sorgere difficoltà nel definire gli accordi temporanei, le parti a livello nazionale interverranno per favorirne la sottoscrizione entro il termine del 31 ottobre 2013.
Trascorso il periodo di validità degli accordi, che è di 36 mesi, la loro efficacia cesserà automaticamente, tuttavia, se una o più strutture dovessero centrare il risanamento prima della scadenza, gli interventi saranno rimodulati localmente tenendo conto dell’andamento complessivo della Fondazione.
 
Per le competenze relative al triennio 2010/2012, l’accordo riconosce ai lavoratori della Fondazione una “una tantum” di 400 euro medi che sarà versata in due rate, la prima a dicembre e la seconda entro il primo semestre 2014.
Infine, il CCNL vigente verrà integrato con il contratto di apprendistato, che le parti definiranno entro il mese di luglio, e la valorizzazione dell’indennità di turno notturno e festivo a partire da novembre 2013 con effetto sulla turnazione di ottobre.
 

         Vi chiediamo di attivarvi fin d’ora per una capillare consultazione unitaria fra i lavoratori della Fondazione, anche preceduta da apposite riunioni organizzate a livello locale.
 

    FP CGIL                         CISL FP                           UIL FPL
Cecilia Taranto                Daniela Volpato               Giovanni Torluccio


 
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