In allegato, la nuova diramazione generale n. 138-11 del 26/03/2013 (e relativa circolare esplicativa), riguardante la disciplina del compenso giornaliero corrisposto al personale impiegato nei “servizi esterni”, che sostituisce la precedente (n. 507 del 22/11/2012).
In particolare, dopo le sollecitazioni CGIL CFS (nota del 20/02/2013), ai fini del computo del servizio esterno, per le attività che sono oggetto di indennità, la durata minima prevista (tre ore) è nuovamente comprensiva del tempo impiegato per raggiungere la località di servizo.
Si precisa che i requisiti essenziali generali, ai fini della corresponsione dell’indennità in oggetto, sono quelli sinteticamente di seguito riportati:
– servizio svolto all’esterno (o all’interno di strutture o enti terzi nel caso di attività di tutela, scorta, traduzione, vigilanza, lotta alla criminalità);
– servizio di durata minima di tre ore (compreso il tempo necessario al raggiungimento della località dove lo stesso sarà svolto);
– attività espletata in base a formali ordini di servizio (per i Comandi Stazione è sufficiente la corretta compilazione del brogliaccio di servizio).
Risulta pertanto evidente come siano compresi in tale casistica i servizi di istituto caratterizzanti l’attività del Corpo forestale dello Stato, che comportano disagio/rischio e prevedono le caratteristiche di cui sopra (es. controllo e vigilanza del territorio con automezzo di servizio).
Corrado Bortoli
Esecutivo Nazionale FP CGIL CFS
Il comunicato con le proposte avanzate dalla FP CGIL al tavolo della trattativa.
Il comunicato congiunto sulla trattativa sul FESI 2013 che si è tenuta in data odierna al DAP.
Alcune sigle sindacali hanno chiesto di abolire la contrattazione decentrata in quanto ritengono che gli accordi sottoscritti in quella sede premiano chi non merita. La FP CGIL non firmerà un accordo che prevede l’abolizione della contrattazione decentrata, in quanto ritiene che i propri dirigenti
sindacali sul territorio sono in grado di recepire le istanze che provengono dai nostri iscritti e non firmano mai accordi che premiano chi non merita!!!!
” Incontri con l’Amministrazione e agibilità sindacali”
La FP CGIL, la FIT CISL e la UIL PA ritengono necessario precisare che ogni volta che sono presenti al tavolo di contrattazione ANSF, al di là delle singole persone che compongono le rispettive delegazioni, rappresentano tutti i lavoratori e le lavoratrici ANSF, indipendentemente dalla sede in cui si svolge la riunione.
In ultimo vogliamo sottolineare che la FP CGIL, la FIT CISL e la UIL PA hanno già proposto alle altre OO.SS. di indire le elezioni per definizione delle R.S.U. e che nel confronto che ne è seguito l’unica O.S. che non ha dato la propria disponibilità è la UIL Trasporti.
Cordiali saluti.
FP CGIL FIT CISL UIL PA
Giuseppe Palumbo Massimo Malvisi Enrico Ponti
03.04.2013 – Livorno – La rabbia dopo il dolore
Diventa sempre più difficile esprimere considerazioni sugli accordi degli ultimi anni, ma forse il miglior commento è quello che ogni lavoratore può fare rispondendo a semplici domande: negli ultimi 4 anni è migliorata la mia condizione lavorativa? Sono aumentate le mia prospettive di crescita professionale? Di quanto è aumentato il mio potere d’acquisto? E il mio stipendio nominale?
La FP CGIL ancora una volta è con i lavoratori a rispondere a queste domande e con alto senso di responsabilità a rappresentarne le esigenze sempre più urgenti a tutti i tavoli di contrattazione.
E’ questo il motivo per cui la FP CGIL non ha sottoscritto una bozza di contratto integrativo INPS 2012 che recepisce e applica al suo interno tutte le norme di una controriforma della Pubblica Amministrazione che ha affossato il Pubblico Impiego instillando nella società civile la pericolosa cultura dell’impiegato pubblico ‘inutile’ che merita solo di essere tagliato e messo “finalmente” a lavoro! ( L.133/2008 che tagli i fondi, L. 150/2009 che elimina il confronto, crea le fasce e impedisce qualsiasi forma di sviluppo tra le aree, L.122/2010 la cosiddetta norma cedolino che blocca le retribuzioni al 2010 e chissà fino a quando).
Questa visione e le norme che la realizzano sono sempre state avversate dalla CGIL che continuerà a battersi fino a che non si prenderà coscienza della necessità di una riforma costruttiva e non distruttiva della PA che parta proprio dallo smantellamento delle norme che oggi ne impediscono l’operatività, annientano il servizio pubblico e mortificano la dignità dei suoi lavoratori.
Nel merito dell’accordo 2012 le cose da dire non sono poche, soprattutto considerando il fatto che si tratta di un accordo siglato ad anno già chiuso e a risultati già raggiunti.
– si crea un’indennità specifica per gli ispettori che per il momento vale solo per quelli provenienti dall’INPS. Avevamo chiesto di utilizzare questa occasione almeno per omogeneizzare i trattamenti di quest’ultimi con quelli provenienti dall’ENPALS, ma l’Amministrazione ha preferito mancare questa opportunità di reale integrazione, per non parlare delle differenziazioni lasciate inalterate in ambito ispettori INPS;
– Si estende il tep e il sap, nella sola sezione INPS, al personale pervenuto dal 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2010. Non è una novità ma è un effetto di dinamiche contrattuali ben definite nel corso degli anni.
– Dal 1/12/2012 ( quindi per un solo mese), per il personale delle aree A e B del nuovo INPS (circa 6000 colleghi) c’è la corresponsione di una maggiorazione dell’incentivo, legata al raggiungimento degli obiettivi individuali e collettivi, di 420 euro annui. Questa “elemosina”, da corrispondere a fine anno e solo se si è stati bravi, non risponde alla reale richiesta dei colleghi in area A e B, ossia il riconoscimento della professionalità acquisita e delle mansioni svolte. Sull’integrativo 2012 non c’è traccia, invece, di un loro percorso di crescita professionale. Avevamo chiesto di ragionare, in parallelo, su bandi per le selezioni all’interno delle Aree che consentissero, in attesa dello sblocco dei passaggi, di prevedere con certezza percorsi di sviluppo professionale.
Inoltre, cosa gravissima, questa “gentile concessione” economica dell’Amministrazione, cosi come l’indennità specifica per la vigilanza, viene fatta senza alcuna risorsa aggiuntiva. In pratica si tratta di un autofinanziamento dal fondo, azione che appare un vero e proprio riciclaggio di denaro tra lavoratori.
Si è, persa l’occasione di utilizzare i contratti del 2012 e i fondi 2012 per poter ragionare successivamente con maggiore tranquillità sul 2013 e sull’integrazione.
L’Amministrazione avrebbe dovuto risolvere tutte quelle contraddizioni, comuni ai tre Enti, legate al sistema retributivo, problematiche relative a processi di mobilità del personale proveniente da altre amministrazioni (ex insegnati, postali, ex Mef, ecc. ) e anche affrontare le anomalie causate dall’applicazione della L. 122 a causa della quale un passaggio a C1 diventa economicamente non conveniente.
Inoltre, in via pregiudiziale a qualsiasi discussione sul 2012, la FP CGIL aveva chiesto di dare un segnale chiaro alla quasi totalità delle lavoratrici e lavoratori con la riduzione immediata dei tassi su mutui e piccoli prestiti.
Era questo un segnale reale della volontà dell’Amministrazione di dare risposte concrete e immediate alle difficoltà che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori. Per quanto riguarda questa Organizzazione Sindacale, a differenza di chi ne ha fatto un cavallo “zoppo” di battaglia da abbandonare subito, la questione rimarrà prioritaria e derimente di ogni altra trattativa sulle condizioni di lavoro.
Ma se l’ INPS non riesce neppure a decidere di ridurre di mezzo punto i tassi di interesse dei mutui dei suoi lavoratori, come farà a garantire il salario di produttività a tutti lavoratori che oggi sono in prima linea a tamponare i disservizi creati dai tagli decisi dal Governo e applicati in maniera superficiale dall’Amministrazione?
L’altro accordo di programma, sottoscritto solo da CISL e UIL, è quello in materia di integrazione ai sensi dell’art. 21 del D.L. 201/2011.
La CGIL non è disponibile a recepire, sottoscrivendo un accordo, proposte sull’integrazione dell’Amministrazione che non hanno né testa né sostanza.
Mancano, infatti, il piano di sviluppo del nuovo Ente e le risorse economiche che dovrebbero sostenere la fase di integrazione.
Non è possibile sottoscrivere responsabilmente un accordo complessivo in materia di integrazione se non è chiaro dove e cosa comporterà questa integrazione da qui a due anni per il nuovo INPS.
Un accordo di programma serio in materia di integrazione deve chiarire necessariamente il futuro dei servizi che il nuovo Ente intende erogare ai cittadini, nonché delineare una struttura organizzativa di pari dignità lavorativa ed economica.
L’Amministrazione deve dire come pensa di ottenere deroghe alle attuali normative che consentano, ad esempio, di effettuare selezioni tra le aree o di reperire risorse aggiuntive per accompagnare il processo di integrazione, in mancanza di un progetto di sviluppo e ampliamento dei servizi scaturente dall’accorpamento di INPDAP e ENPALS
La sensazione che invece arriva dalle trattative al tavolo nazionale è l’assenza di un piano di sviluppo che possa, in realtà, corrispondere ad una volontà di ridimensionamento del nuovo INPS.
L’Accordo, inoltre, manca di sostanza ovvero di risorse economiche aggiuntive oltre al fatto che non c’è nemmeno la certezza di quelle attuali. Infatti l’Amministrazione si è rifiutata di sottoscrivere un accordo che faccia salve le risorse del fondo dalle norme previste dal DDL stabilità.
In pratica fino ad ottobre 150 milioni di euro del fondo integrativo sono a rischio.
A queste condizioni la CGIL non si è trovata nelle condizioni di poter firmare e si è riservata di verificare le reali intenzioni dell’Amministrazione circa l’integrazione a partire dall’imprescindibile presentazione del “Piano di Sviluppo” e dall’atteggiamento che a livello territoriale assumerà sui tavoli degli osservatori.
Per la CGIL gli osservatori rappresentano uno strumento paritetico idoneo anche alla modifica di quanto previsto dalla circolare 31 e non un mero tavolo informativo sullo stato dell’arte.
Sono i lavoratori che quotidianamente operano nelle sedi gli unici in grado di dare aiuti concreti per giungere alla creazione di un ENTE per e dei cittadini!
A breve la FPCGIL informerà i lavoratori sulle iniziative che intende mettere in campo per ottenere risposte concrete.
Roma 03/04/2013
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Pensioni
Nuova modalità di presentazione e consultazione telematica in via esclusiva delle istanze per la pensione e per il riscatto periodi ai fini dell’indennità di buonuscita per il personale dipendente delle amministrazioni statali
Circolari INPS n. 42 – 43 del 21/03/3013
Si allega la diramazione generale dell’Ispettorato Generale n. 302 del 28/03/2013, con la quale si forniscono chiarimenti circa la nuova modalità di presentazione e consultazione telematica in via esclusiva, a decorrere dal 4 Giugno 2013, delle istanze per la pensione e per il riscatto dei periodo e servizi ai fini dell’indennità di buonuscita, come indicato dalle circolari INPS n. 42 e 42 del 21/03/2013, anch’esse riportate in allegato.
Corrado Bortoli
Esecutivo Nazionale FP CGIL CFS
03.04.2013 – Emilia Romagna – Nota unitaria al Direttore Regionale Vigili del Fuoco Emilia Romagna
03.04.2013 – Frosinone – Comunicato Stampa – “Criticità Vigili del Fuoco: la FP CGIL si appella a Zingaretti”
Roma, 2 aprile 2013
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Al Responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Esimio Capo Dipartimento,
la scrivente O.S. ha appreso con soddisfazione la volontà espressa dall’Amministrazione di un impegno teso alla rivisitazione del DM n. 11 del 22 ottobre 2012, come richiesto con nota unitaria CGIL – CISL del 21 marzo u.s..
Per quanto concerne, inoltre, la costituzione di un Comitato incaricato di procedere all’elaborazione di possibili progetti di innovazione del Dipartimento e del Corpo Nazionale VV.F., anche mediante modifiche ordinamentali, purtroppo rileviamo che dalla composizione dello stesso rimane esclusa la rappresentanza del personale operativo e amministrativo.
Pertanto, nel sollecitare la convocazione di uno staff d’ascolto che comprenda anche le rappresentanze dei lavoratori, questa O.S. si riserva di comunicare i nominativi dei propri componenti che si alterneranno per seguire le diverse problematiche, sia del settore operativo che della componente S.A.T.I., dal punto di vista organizzativo e normativo.
Certi di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.
Coordinatore Nazionale
FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA
Pubblichiamo i seguenti allegati:
– Comunicato sindacale CGIL CFS relativo agli argomento in oggetto
– DCC 28/03/2012 (determinazione piante organiche uffici centrali e periferici e strutture dipendenti del CFS – biennio 2013/2014)
In allegato, le nuove piante organiche (2013/2014) per le sedi:
– Piemonte
– Procure
– Puglia
– Toscana e Sardegna
– Umbria
– Veneto e Fiuli