Si trasmettono le note inviate dalla Div. II della D.G. PIBLO a queste Organizzazioni Sindacali relative all’incontro tenutosi al MISE il 27 marzo u.s. inerente alla sospensione all’attività di revisioni ordinarie e/o straordinarie a Enti cooperativi da parte di ispettori del Ministero del Lavoro.
Si auspica una veloce risoluzione del problema.
Roma, 28 marzo 2013
FP–CGIL UIL–PA FLP
Giuseppe Palumbo Angelo Vignocchi Angelo Piccoli
Nella riunione che si è tenuta quest’oggi l’Amministrazione ha fornito solo generiche assicurazioni, assolutamente non convincenti, sulla regolarità e la correttezza dei pagamenti degli stipendi attraverso il cedolino unico.
Per questi motivi le scriventi hanno deciso di avviare un percorso di mobilitazione che, in una prima fase, si articolerà in una raccolta di firme nelle varie sedi di lavoro, a cura delle strutture regionali e territoriali, che dovranno essere inoltrate alle scriventi, da inviare successivamente ai ministri della Difesa e dell’Economia e delle Finanze.
Le ulteriori iniziative saranno definite successivamente.
Roma, 28 marzo 2013
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
La FP CGIL di Foggia denuncia l’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni di lavoratori dell’Agenzia delle Entrate. Questa mattina nell’UT di Cerignola un contribuente ha aggredito verbalmente l’addetto alla prima informazione del front office e, rivolgendo gravi minacce, si è recato senza alcuna autorizzazione nei locali di back office. Qui inveiva contro due lavoratrici addette al registro, pretendendo l’annullamento della tassazione di una sentenza. Per riportare la calma e tranquillizzare i presenti, è stato necessario l’intervento degli agenti del locale Commissariato di Polizia. Si tratta di un deprecabile atto di aggressione, preceduto da un altro episodio altrettanto ignobile accaduto ieri mattina nella sede dell’UT di Lucera, dove, appese al portone di ingresso, sono state rinvenute brache ripiene di escrementi, segno inequivocabile di disprezzo nei confronti degli operatori dell’Ufficio.
Le politiche di austerità e rigore praticate dal Governo stanno acuendo gli effetti della crisi economica, che produce quotidianamente lacerazioni nel tessuto sociale. La tensione è palpabile ed è evidente l’esasperazione di molti contribuenti afflitti dalla crescente imposizione fiscale ma, ciononostante, non è ammissibile che si registrino atti di aggressione nei confronti dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate che, con la loro professionalità, costituiscono un presidio di legalità. Temiamo che questi atti di intemperanza discendano anche dalla inaccettabile e sprezzante campagna di stampa del “fannullonismo”, che ha creato un clima di intolleranza nei confronti dei lavoratori pubblici.
La FP CGIL di Foggia condanna fermamente ogni forma di violenza ed esprime piena solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti in questi spiacevoli episodi.
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel commentare i fatti accaduti nell’Ufficio di Romano di Lombardia, scrisse: “I nostri uffici e il nostro stesso lavoro si stanno trasformando nel punto di emersione di conflitti e le lacerazioni che segnano sempre più profondamente la nostra società”.
E’ una affermazione condivisibile, per questo chiediamo al dott. Befera di mettere in campo ogni utile iniziativa per garantire ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di operare in piena sicurezza.
Foggia, 28 marzo 2013
Il Segretario Provinciale della FP CGIL di Foggia
Nicola SALVATORE
28.03.2013 – Forlì – Aeroporto Forlì: Comunicato stampa Vigili del Fuoco
29.03.2013 – Forlì-Cesena – Comunicazione Comando Vigili del Fuoco
Roma 28 marzo 2013
Al Presidente del Senato della Repubblica
Sen. Pietro Grasso
Al Presidente della Camera dei Deputati
On. Laura Boldrini
Onorevoli Presidenti,
lo scorso 24 dicembre 2012 il Parlamento ha approvato la legge n. 228, (Legge di Stabilità 2013) che, tra l’altro, prevedeva all’art. 1, comma 400, la possibilità per le amministrazioni pubbliche di prorogare i contratti di lavoro subordinati a tempo determinato, in essere al 30 novembre 2012, fino e non oltre il 31 luglio 2013″.
Si tratta di una norma che si rese indispensabile, per poter individuare, nel frattempo, gli strumenti necessari per una soluzione definitiva per circa 150.000 lavoratrici e lavoratori impegnati da anni nel garantire servizi pubblici indispensabili per i cittadini.
Solo per fare alcuni esempi parliamo dei medici e degli infermieri impegnati nei Pronto Soccorso di importanti ospedali italiani, delle educatrici di Asilo Nido, degli addetti agli sportelli per l’immigrazione aperti nelle Questure e nelle Prefetture e di molto altro.
Ma si tratta anche di altre migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano con forme contrattuali diverse, quali ad esempio collaborazioni, “Partita IVA” ecc.
Nelle scorse settimane si è avviato un confronto, presso l’ARAN, per definire le modalità di proroga dei contratti in essere, individuare nuovi criteri attraverso i quali assumere con contratti a termine nei prossimi anni e nuove regole indispensabili per superare altre forme di precariato anomalo esistenti nelle pubbliche amministrazioni.
Si tratta, però, di un confronto complesso e di cui nessuno è in grado di prevedere gli esiti, essendo lo stesso legato anche e soprattutto alla composizione di un nuovo Esecutivo.
Nel frattempo la data del 31 luglio si avvicina sempre di più senza che si sia ancora trovato il modo per affrontare la scadenza dei contratti in vigore.
A noi sembra opportuno segnalare alla vostra attenzione l’opportunità di porre all’assemblea dei capigruppo, con l’autorevolezza ed il senso di responsabilità che si riconosce ai vostri incarichi, questo tema così importante per il buon funzionamento dei servizi pubblici nel nostro paese.
Noi crediamo che il Parlamento sia in grado, anche in tempi brevi, di produrre una norma di legge, composto di soli due articoli.
Il primo che proroghi i contratti oltre la data del 31 luglio 2013, per ulteriori 36 mesi.
Il secondo che autorizzi, e obblighi, tutte le amministrazioni in cui sono presenti rapporti di lavoro “diversi” a tramutarli in contratti a tempo determinato.
Tutto questo, ovviamente, rispettando i vincoli di bilancio già presenti nel citato comma 400 dell’articolo 1 della legge di stabilità.
E’ nostra intenzione, nei prossimi giorni, far pervenire un appello simile al presente ai capigruppo delle diverse forze politiche presenti in parlamento e a tutti i senatori e deputati dei due rami del Parlamento.
Certi che il tema sollevato richiami la vostra attenzione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti ed auguri di buon lavoro.
La Segretaria Generale Fp Cgil
Rossana Dettori
“Troviamo incomprensibile questo tergiversare del Ministro Patroni Griffi e del Sottosegretario Catricalà sulla ventilata ipotesi di prolungamento del blocco della contrattazione per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Il Governo uscente non può assumersi tali responsabilità su un tema così delicato, le cui sorti sono evidentemente legate alle scelte del nuovo Parlamento e del prossimo esecutivo. Certe dichiarazioni rischiano di apparire paradossali, proprio oggi che il Nucleo Speciale Pa della Guardia di Finanza ha divulgato i risultati degli accertamenti del 2012 dai quali si evince un abuso di incarichi e consulenze, una zona grigia di spesa spesso clientelare di oltre 1,5 miliardi di euro che, fatte le poche dovute differenze per il personale che offre servizi, potrebbe essere ridotta con la valorizzazione delle competenze interne”, questo il contenuto in una nota congiunta di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil, Giovanni Torluccio, Segretario Generale Uil-Fpl e Benedetto Attili, Segretario Generale Uil-Pa, in merito alle notizie circolate in queste settimane sulla possibile approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un decreto che prolungherebbe il blocco della contrattazione, delle retribuzioni e della indennità di vacanza contrattuale per il lavoro pubblico.
“I temi, a nostro avviso centralissimi, della riforma della pa, del suo efficientamento, della lotta alle clientele e della valorizzazione del personale, non possono continuare a essere trattati con frettolosi provvedimenti punitivi. Va affrontato un percorso condiviso che responsabilizzi e coinvolga i lavoratori, un percorso equo che metta al centro la loro capacità di innovare – conclude la nota congiunta – senza dimenticare di affrontare il cuore del problema, le responsabilità di una politica troppo ingombrante e di una dirigenza non sempre all’altezza della situazione”.
Roma, 13 marzo 2013
A seguito dei recenti episodi di aggressione al personale dell’Agenzia delle Entrate in Lombardia e ai lavoratori pubblici in generale, l’ultimo dei quali avvenuto negli Uffici della nostra DP qualche giorno fa (un contribuente munito di telecamera nascosta ha ripreso un contraddittorio avvenuto nell’Ufficio Controlli e due giorni dopo parti del filmato sono state capziosamente mandate in onda nel corso di una trasmissione televisiva) con la presente la RSU della DP I Milano chiede formalmente quali siano le iniziative che la Direzione Provinciale e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate intendono assumere per tutelare il lavoro, la dignità e la professionalità dei propri dipendenti. Professionalità che continua a dimostrarsi, specie in tempi di scarsa considerazione nell’opinione pubblica, inconfutabilmente elevata e modello di spirito di abnegazione e senso del dovere.
Riteniamo sia giunta l’ora di intervenire fermamente e per le vie istituzionali per fermare un clima sempre più insostenibile, dove ai disagi in cui sono costretti i lavoratori, si aggiunge l’aggressività di alcuni cittadini che si sentono autorizzati a farsi beffe dei pubblici Uffici o, peggio, a farsi giustizia da soli (cfr. aggressione all’ufficio di Desio, aggressione all’ufficio di Romano di Lombardia).
La questione è quella di interrompere una spirale, da tempo innescata, in cui il Dipendente Pubblico è visto come causa di tutti i mali e di tutte le inefficienze del Paese senza che alcuno si senta in dovere di riconoscere il ruolo fondamentale del Suo lavoro e di tutelarne la dignità.
Giunti a questo punto, dopo aver sollevato da tempo la questione in via informale, dopo gli episodi che continuano a verificarsi, dopo che le lettere minatorie meritano solo asettici comunicati da parte dell’Agenzia delle Entrate, ci chiediamo se per avere una risposta i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate debbano aspettare che qualche folle metta mano alle armi come già successo, purtroppo, all’interno degli uffici della Regione Umbria.
Chiediamo tutela per tutti i lavoratori e che ognuno, a seconda delle proprie responsabilità, si faccia parte attiva nel difendere la prima risorsa dell’Agenzia:
i propri dipendenti.
In questi giorni è intervenuta la sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite 6077/2013 relativamente alla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato nelle condizioni di cui alla legge finanziaria per il 2007.
Tale sentenza è particolarmente importante perchè statuisce il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici alla stabilizzazione del rapporto di lavoro dopo tanti anni di precariato in attività – quelle convenzionali -che viceversa non erano e non sono eventuali e occasionali. Si apre quindi una prospettiva più che concreta per un rapporto di lavoro effettivamente stabile come disegnato dalla finanziaria del governo di centro sinistra dell’epoca.
Bene farà la Croce Rossa a non coltivare più le opposizioni ai ricorsi dei lavoratori e delle lavoratrici, oltre ad un risparmio economico delle spese legali si tratterà anche di un atto di giustizia. Ora, per noi, si tratta di dare attuazione pratica alla sentenza con tutte le implicazioni che essa porta con se, anche relativamente al decreto di riordino della Croce Rossa. Nei prossimi giorni chiederemo di affrontare unitariamente con le altre organizzazioni sindacali e col Presidente della Croce Rossa, la situazione allo scopo di trovare una soluzione che sia in linea col diritto dei lavoratori.
Roma, 26 marzo 2013
p. la Segreteria Nazionale FP CGIL
Salvatore Chiaramonte
28.03.2013 – Verifiche per l’anno 2012, sui dipendenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai sensi dell’art. 1 della Legge 23 dicembre 1996, n. 662.