Medici -Lavoratrici e lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni. Lettera di Rossana Dettori Segretaria Generale FP CGIL ai Presidenti di Camera e Senato

28 Marzo 2013

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Lavoratrici e lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni. Lettera di Rossana Dettori Segretaria Generale FP CGIL ai Presidenti di Camera e Senato

Roma 28 marzo 2013

Al Presidente del Senato della Repubblica
Sen. Pietro Grasso

Al Presidente della Camera dei Deputati
On. Laura Boldrini
Onorevoli Presidenti,

lo scorso 24 dicembre 2012 il Parlamento ha approvato la legge n. 228, (Legge di Stabilità 2013) che, tra l’altro, prevedeva all’art. 1, comma 400, la possibilità per le amministrazioni pubbliche di prorogare i contratti di lavoro subordinati a tempo determinato, in essere al 30 novembre 2012, fino e non oltre il 31 luglio 2013″.

Si tratta di una norma che si rese indispensabile, per poter individuare, nel frattempo, gli strumenti necessari per una soluzione definitiva per circa 150.000 lavoratrici e lavoratori impegnati da anni nel garantire servizi pubblici indispensabili per i cittadini.

Solo per fare alcuni esempi parliamo dei medici e degli infermieri impegnati nei Pronto Soccorso di importanti ospedali italiani, delle educatrici di Asilo Nido, degli addetti agli sportelli per l’immigrazione aperti nelle Questure e nelle Prefetture e di molto altro.

Ma si tratta anche di altre migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano con forme contrattuali diverse, quali ad esempio collaborazioni, “Partita IVA” ecc.

Nelle scorse settimane si è avviato un confronto, presso l’ARAN, per definire le modalità di proroga dei contratti in essere, individuare nuovi criteri attraverso i quali assumere con contratti a termine nei prossimi anni e nuove regole indispensabili per superare altre forme di precariato anomalo esistenti nelle pubbliche amministrazioni.

Si tratta, però, di un confronto complesso e di cui nessuno è in grado di prevedere gli esiti, essendo lo stesso legato anche e soprattutto alla composizione di un nuovo Esecutivo.

Nel frattempo la data del 31 luglio si avvicina sempre di più senza che si sia ancora trovato il modo per affrontare la scadenza dei contratti in vigore.

A noi sembra opportuno segnalare alla vostra attenzione l’opportunità di porre all’assemblea dei capigruppo, con l’autorevolezza ed il senso di responsabilità che si riconosce ai vostri incarichi, questo tema così importante per il buon funzionamento dei servizi pubblici nel nostro paese.

Noi crediamo che il Parlamento sia in grado, anche in tempi brevi, di produrre una norma di legge, composto di soli due articoli.

Il primo che proroghi i contratti oltre la data del 31 luglio 2013, per ulteriori 36 mesi.

Il secondo che autorizzi, e obblighi, tutte le amministrazioni in cui sono presenti rapporti di lavoro “diversi” a tramutarli in contratti a tempo determinato.

Tutto questo, ovviamente, rispettando i vincoli di bilancio già presenti nel citato comma 400 dell’articolo 1 della legge di stabilità.

E’ nostra intenzione, nei prossimi giorni, far pervenire un appello simile al presente ai capigruppo delle diverse forze politiche presenti in parlamento e a tutti i senatori e deputati dei due rami del Parlamento.

Certi che il tema sollevato richiami la vostra attenzione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti ed auguri di buon lavoro.

La Segretaria Generale Fp Cgil
Rossana Dettori
 

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