Riunione tecnica I Reparto S.M.M.

 

   
Di seguito, in allegato, il verbale della riunione tecnica avvenuta in data 22.01.2013, presso il I Reparto S.M.M., EVIDENZIANDO quanto espresso dalle OO.SS. rispetto alle riorganizzazioni e alle problematiche sollevate soprattutto relativamente all’Area Messinese.
           

Si richiede pertanto a codeste segreterie territoriali di tenere informato il Coordinamento Nazionale di tutte le problematiche che dovessero sorgere nei territori relativamente ai processi di riorganizzazione in atto.
 
Roma, 18 Febbraio 2013   

 
                       FPCGIL DIFESA
                       Noemi MANCA


 

Professioni infermieristiche: su accordo no a lotta tra medici e infermieri

Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze è una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai cittadini. La bozza di accordo sulle professioni infermieristiche, nell’ultima stesura, non prevede più una elencazione di specifiche competenze ma giustamente stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali.

L’evoluzione della sanità assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e complesse, ma mantenendo l’asse diretto del rapporto con il paziente, non più oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte. L’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità.

Si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilità, sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalità sanitarie), nell’ambito dell’unitarietà del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio.
 
Roma, 13 febbraio 2013 

Articoli su: Il Sole 24Ore, Adnkronos, Rassegna, Quotidianosanità

13 febbraio 2013 http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2013-02-13/professioni-cgil-lotta-mediciinfermieri-161048.php?uuid=AbQSH4TH
Professioni: il no della Cgil a una «lotta» medici-infermieri sull’ accordo inviato in Stato-Regioni
Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze «è una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai cittadini». Così Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp-Cgil e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici replicano all’attacco dell’Anaao (VEDI) al provvedimento inviato al parere della Stato-Regioni (VEDI) sulle nuove competenze infermieristiche (in precedenza c’era stato anche quello sui fisoterpaisti, non ancora trasmesso: VEDI)
 
Sercondo gli esponenti Cgil, la bozza di accordo sulle professioni infermieristiche, nell’ultima stesura, non prevede più una elencazione di specifiche competenze ma «giustamente stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali».
 
«L’evoluzione della sanità – commentano – assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e complesse, ma mantenendo l’asse diretto del rapporto con il paziente, non più oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte. L’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità».
 
Secondo Taranto e Cozza «si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilità, sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalità sanitarie), nell’ambito dell’unitarietà del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio».
 
13 febbraio 2013  http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=13431 
 “Una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare i cittadini”. Così i vertici della Cgil Fp e della FpCgil Medici criticano la nota di ieri dell’Anaao. “Dobbiamo evitare un muro contro muro e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilià”.
 
13 FEB – “Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze è una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai  cittadini”. Così in una nota, Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici, hanno commentato le reazioni dell’Anaao al parere positivo ricevuto dalla bozza di accordo sulle professioni infermieristiche da parte della Commissione salute delle Regioni. La bozza, nell’ultima stesura, non prevede più una elencazione di specifiche competenze ma “giustamente” stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e  territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali.
 
“L’evoluzione della sanità assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e  complesse, ma mantenendo l’asse diretto del rapporto con il paziente, non più oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte – si legge nella nota – l’affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell’ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta un’opportunità”. 
 
“Si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalità nella chiarezza delle responsabilità – hanno concluso i sindacalisti – sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalità sanitarie), nell’ambito dell’unitarietà del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio”. 
 

Pa-Corte Conti: su corruzione giusto allarme, purtroppo inascoltato mettere questione morale al centro dell'agenda politica

 
“L’allarme lanciato dalla Corte dei Conti non è inedito, ma nonostante tutto resta sacrosanto e tristemente attuale. Il Governo Monti ha infatti fallito sulla legge anticorruzione, producendo risultati modesti quando non dannosi, proprio in una fase in cui i pesantissimi tagli operati al sistema pubblico avrebbero dovuto indurre a una durissima lotta agli illeciti, a quelli commessi dalle funzioni politiche e dagli uomini dello Stato. Si è invece continuato a spennare il pollo lasciando troppo libere le mani dei ladri di galline, in questo caso galline dalle uova d’oro”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil Nazionale, commenta le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino e dal Procuratore Generale Salvatore Nottola in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“La campagna elettorale – continua la sindacalista – dovrebbe essere giocata su questi temi. I 60 miliardi di euro bruciati ogni anno dalla corruzione nelle pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto essere al centro di un’operazione di spending review orientata a una lotta incisiva alle infiltrazioni, alle commistioni politiche, all’intreccio di interessi che attanaglia i nostri apparati pubblici. Si è puntato al breve periodo attraverso bruschi tagli lineari, senza allentare la morsa della politica, della cattiva economia e della criminalità organizzata sulle articolazioni dello Stato. La ‘questione morale’ è oggi più allarmante che mai”.

“Sul fronte della governance del nostro sistema pubblico, su nomine, appalti e forniture, nessun interesse è stato minimamente scalfito, mentre si è aumentato il carico fiscale sui cittadini ripagandoli con minori servizi e lasciando da parte la lotta all’evasione. Il prossimo Governo – conclude Dettori – dovrebbe occuparsi di questo: più regole, maggiore certezza delle pene, pene più severe e, soprattutto, una maggiore indipendenza dall’opprimente peso della politica”.
 
Roma, 5 febbraio 2013

Campagne

CARCERI: Al via la campagna per tre DDL di iniziativa popolare, depositate in cassazione le proposte di legge.

 
campagna per tre DDL di iniziativa popolare, depositate in cassazione le proposte di legge.

 
Al via la campagna per tre DDL di iniziativa popolare, tra i promotori FPCGIL e CGIL

Stamane a Roma durante una conferenza stampa è stata lanciata la campagna ‘Tre leggi per la giustizia e i diritti. Tortura, carceri, droghe’. Nella stessa mattinata sono state depositate dal comitato promotore le firme per le proposte di legge di  iniziativa popolare presso la Corte suprema di Cassazione. Il Comitato promotore è formato dalle organizzazioni.
 
A buon diritto, A Roma, insieme – Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione nazionale giuristi democratici, Bin Italia, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Forum droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Ristretti Orizzonti, Società della Ragione, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere.

Le proposte costituiscono un vero e proprio programma di governo per ripristinare la legalita’ nel nostro sistema penale e penitenziario dopo la Condanna dell’Italia  da parte della Corte Eropea dei Diritti dell’Uomo.
 
La conferenza stampa è stata inoltre occasione per lanciare un chiaro messaggio a chi si candida a governare il paese sulla questione diritti e carcere.

 

Scrutinio per merito comparativo per la promozione alla qualifica di Sovrintendente Capo per i posti disponibili al 31/12/2012

 
 

FESI 2013 – Incontro del 31/01/2013

In data 15 e 31 Gennaio u.s, si sono tenuti presso l’Ispettorato Generale i primi incontri per la ripartizione delle risorse destinate al Fondo Efficienza Servizi Istituzionali per l’anno 2013 (complessivi 7.196.902,86 euro).La CGIL CFS ha chiesto di distribuire il FESI nazionale 2013 tenedo conto delle funzioni e della presenza effettiva e giornaliera, evitando di assegnare risorse in maniera indistinta e generalizzata, prevedendo la destinazione di almeno il 20% delle risorse complessive per la contrattazione decentrata (rispetto all’esiguo 6% dello scorso anno).L’Amministrazione pare sia orientata a confermare questi indirizzi generali (fortemente voluti dalla CGIL CFS e per i quali lo scorso anno si è chiesto un impegno formale da parte dell’Amministrazione).
Si è inoltre ribadita la necessità di riconoscere una maggiore indennità ai Comandanti di Stazione, Posti Fissi, Noc e Nos qualora si tratti del ruolo Agenti/Assistenti/Sovrintendenti.Seguiranno ulteriori informazioni.
Segue comunicato.

 

 

Comunicato su incontro 12 febbraio 2013 – Specialità del CFS e modifica decreto individuazione attività COR

 

In allegato, il comunicato CGIL CFS relativo all’incontro sindacale nazionale del 12/02/2013 (ordine del giorno “specialità del CFS” e “modifica decreto individuazione attività COR”).  

 

 

 
 

AI VIGILI DEL FUOCO

 
 

Carissimi,
come certamente tutti voi ricorderete, nel corso degli ultimi mesi, la FP CGIL VVF ha svolto una tenace azione politica, anche nei confronti dell’Amministrazione, per superare le criticità organizzative e gestionali che atrofizzano il sistema del soccorso pubblico, auspicando una sinergica ripresa del confronto sindacale, all’interno di un quadro economico generale del Paese decisamente avverso.
        
La definizione delle dotazioni organiche del CNVVF rappresenta il principale obiettivo che la nostra O.S. si è posta, nella convinzione di poter avviare, di conseguenza, una necessaria discussione sull’organizzazione complessiva del servizio reso dai Vigili del Fuoco alla popolazione.
        
Tuttavia, la ferma intenzione dei Vertici del Corpo Nazionale di imporre un nuovo modello strutturale del servizio, di alterare gli equilibri del meccanismo di gestione dell’emergenza faticosamente costruito nel tempo, nonché di ridurre l’operatività e il numero delle sedi territoriali dei VVF, senza la minima considerazione delle proposte avanzate dai rappresentanti dei lavoratori, continua ad essere l’ostacolo insormontabile che si frappone all’emanazione del decreto relativo all’ufficializzazione della distribuzione del personale sul territorio.
        
Di certo, tale situazione va a discapito sia dei Vigili del Fuoco, sia del Corpo Nazionale e dunque, su numerose sollecitazioni pervenute al nostro centro nazionale, abbiamo tentato di creare una convergenza di intenti, dapprima con le sigle confederali sul delicatissimo tema dell’attività di soccorso in presenza di sostanze tossico/nocive, in seguito con tutte le OO.SS., presenti all’incontro concernente i regolamenti dei concorsi interni e pubblici attuativi del D.lgs 13 ottobre 2005 n. 217, sulle condizioni di estremo disagio subite dal personale amministrativo, tecnico ed informatico del CNVVF.
        
Purtroppo, con profondo rammarico, abbiamo preso atto che non tutti hanno in mente le nostre medesime convinzioni e ci siamo posti un interrogativo: a chi giova tutto ciò?
        
Ebbene, per i compagni militanti della CGIL e per tutti voi, la risposta non si è fatta attendere molto.
        
E’ stato necessario soltanto navigare sul sito istituzionale del CNVVF ed ammirare lo sfoggio di divise esibito nel convegno “la nuova prevenzione incendi nelle attività commerciali ed industriali”, con tanto di foto ad alta risoluzione pubblicate nella galleria delle immagini.
        
E fin qui nulla di strano, se non fosse che l’interessante seminario è stato organizzato, in piena campagna elettorale, da una nota sigla sindacale rappresentativa del CNVVF, con propri loghi e bandiere, sulla gestione di un servizio fondamentale per i cittadini, peraltro oggetto di discussione al Viminale nelle prossime settimane.
        
Forse, la nostra stessa domanda se la saranno posta i Vertici Amministrati del Dipartimento quando, prontamente, hanno rimosso quella sorta di “pubblicità occulta” dal sito nazionale dei Vigili del Fuoco.
        
Immaginiamo che, nell’era della cosiddetta spending-review, anche i Vertici Politici responsabili del CNVVF si siano chiesti quale sia l’interesse comune che emerge da questa imbarazzante situazione.
        
Certamente, è un quesito a cui noi, con immensa amarezza, insieme a tutti quei lavoratori che si sono visti contestare l’utilizzo improprio dell’uniforme da lavoro durante le manifestazioni organizzate per reclamare tutele e diritti per i Vigili del Fuoco e maggiori opportunità di sviluppo per il CNVVF, uniti a coloro che si sono battuti per ottenere una pari dignità, per la libera circolazione delle informazioni e per una maggiore autonomia verso il centralismo dell’apparato burocratico del “Palazzo”, chiediamo delle risposte serie, urgenti e concrete.
        
Compagni, amici, colleghi e lavoratori, in questo momento fortemente critico il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha bisogno del sostegno di tutti noi.
        
A voi la scelta.

 

Sempre dalla parte dei Lavoratori e del CNVVF.
 
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

DOTAZIONI ORGANICHE VIGILI DEL FUOCO
INSANABILI GLI EFFETTI DEVASTANTI DEL DECRETO 217
DECIDE IL MINISTRO CANCELLIERI

 
 

Si è concluso il confronto sulla definizione numerica complessiva delle dotazioni organiche del Corpo Nazionale, al termine di una estenuante trattativa che ha spinto l’Amministrazione, dopo gli atteggiamenti contraddittori e ambigui registrati nel corso di un interminabile incontro, a riporre nelle mani dei Vertici Politici responsabili dei Vigili del Fuoco la decisione definitiva sull’approvazione del documento finale.

Le sterili polemiche tra sigle sindacali sono atti non contemplati nello stile CGIL, pertanto deleghiamo volentieri tale incombenza a coloro che, non avendo idee e proposte concrete da sostenere, hanno deciso di fondare la propria azione esclusivamente sul populismo e sulla demagogia, nella vana speranza di poter illudere i Vigili del Fuoco con tesi dimostrate insostenibili dai fatti.

Nel ritenere fortemente deleterie tali controversie, abbiamo ribadito la convinzione di dover addivenire ad una rapida chiusura della discussione per consentire l’avvio immediato delle procedure sui passaggi di qualifica, per garantire lo svolgimento delle procedure di mobilità del personale nel rispetto dei criteri attualmente in vigore e poter affrontare compiutamente l’organizzazione del servizio di soccorso sul territorio.

Al riguardo, abbiamo apprezzato l’ultima ridistribuzione degli Ispettori Antincendio che valorizza primariamente le sedi operative, senza condividere, nel modo più assoluto, i criteri adottati per l’assegnazione dei Capi Reparto.

Una diversa ripartizione, a favore della presenza di tale figura professionale nel maggior numero di sedi possibili, garantirebbe sia le aspettative del personale, sia le esigenze dei cittadini, attraverso un modello organizzativo più uniforme del servizio di soccorso.

Non abbiamo condiviso, altresì, l’assegnazione di personale in due sedi nuove non presenti nella bozza presentata dall’Amministrazione lo scorso 10 ottobre.

Già in quell’occasione avevamo evidenziato che l’apertura di nuove sedi deve essere oggetto di confronto con le OO.SS., a seguito dell’individuazione di criteri uniformi, con risorse umane e strumentali certe e precedentemente individuate.

Per tali ragioni, abbiamo proposto di inserire nella nuova distribuzione territoriale, per le sedi in via di attivazione non presenti nell’accordo del 2008 ed i distaccamenti ivi presenti non ancora attivati, con o senza organico, nonché per quelli sostituiti da sedi della stessa provincia, soltanto il numero complessivo del personale ripartito per le varie qualifiche.
Simile soluzione potrebbe permettere, in un momento successivo, una più condivisa ed equilibrata distribuzione di detto personale anche in base alle eventuali priorità.
 
Quella potrà essere la sede opportuna per analizzare anche le distribuzioni e le sedi degli specialisti ad invarianza delle dotazioni totali.

Purtroppo, le difficoltà derivanti dalle modifiche apportate alla dotazione organica dei Vigili del Fuoco, seguite all’approvazione del nuovo ordinamento del Corpo Nazionale, ostacolano tuttora la determinazione di tutti coloro che,  con grande responsabilità, in un contesto storico estremamente delicato, intendono superare le complessità legate alla gestione organizzativa del servizio di soccorso reso sul territorio nazionale.

A questo punto, attendiamo le determinazioni che il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri vorrà assumere per fornire una risposta soddisfacente al personale VVF, alla popolazione ed al Paese.

Come sempre, vi terremo chiaramente informati sugli sviluppi della situazione.  

 
 

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF   Coordinatore Area Dirigenza FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA                                   Ugo D’ANNA


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Relazione incontro sulle dotazioni organiche CR CS.

 
 

15.02.2013 –  Nel pomeriggio di ieri si è tenuto, presso la sala riunioni del Dipartimento VV.F., l’incontro previsto per la trattazione delle dotazioni organiche relative ai Capi Reparto e Capi Squadra.
 
Come noto, l’Amministrazione ha proposto una ripartizione teorica diversa dalla distribuzione prevista dall’accordo sottoscritto nel novembre 2008.  
 
La delegazione trattante FPCGIL VVF ha evidenziato, innanzitutto, la fondamentale importanza dell’emanazione di specifico decreto sulle dotazioni organiche complessive del CNVVF, così come insistentemente chiesto dalla nostra O.S. in tutti gli incontri svolti di recente al Dipartimento.
 
Tuttavia, la situazione di emergenza determinata su tutto il territorio dal blocco dei passaggi di qualifica non è più tollerabile, pertanto, è assolutamente necessario procedere all’individuazione delle sedi disponibili per i C.R. e C.S..
 
Dunque, abbiamo chiesto l’urgente pubblicazione della graduatoria del primo concorso C.R. e l’avvio delle procedure necessarie per l’avvio del corso di formazione.
 
In particolare, ci siamo espressi contrari ai tagli lineari effettuati in base al numero degli interventi svolti nei distaccamenti durante il corso dell’anno, mentre, in relazione alle tabelle allegate alla convocazione pervenuta il giorno 8 febbraio, abbiamo chiesto di reinserire tutte le sedi previste per gli specialisti e soppresse unilateralmente dall’Amministrazione senza alcun confronto con le OO.SS..
 
Infine, abbiamo ribadito la nostra posizione, già manifestata nelle riunioni precedenti, sull’assegnazione di personale in nuove sedi non presenti nel citato accordo e sul conseguente inserimento del solo numero complessivo ripartito per le varie qualifiche, rappresentando la nostra disponibilità a discutere, anche della distribuzione organica dei Capi Squadra, in uno specifico incontro per la definitiva emanazione dell’atteso Decreto Ministeriale.
 
A fine riunione l’Amministrazione ha dichiarato chiusa la consultazione delle OO.SS. sul tema in parola, pertanto restiamo in attesa degli ulteriori sviluppi sulla situazione di cui vi terremo puntualmente informati.  

Mario Mozzetta

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Dap: Bozza di Regolamento per la disciplina dell'assegnazione della gestione degli alloggi di servizio.

Dap: Elezioni del 24/25 febbraio 2013 – avviamento alle urne del personale.

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