Dap: Verbale riunione del 27.11.2012.

Il Verbale della riunione tenutasi al DAP lo scorso 27 novembre avente per oggetto: discussione sul FESI 2012 e mobilità connessa all’assegnazione degli allievi del 165° corso allievi agenti.

Intervista a Francesco Quinti su Provincia tv.

Il link dell’intervista di Francesco Quinti a Provincia tv

  http://www.youtube.com/watch?v=6BLduK8D8Kk&feature=player_embedded

 
 

FUA 2011 e 2012

 

          
 
Si è svolta ieri la prevista riunione sul Fua 2011 e sul Fua 2012: l’amministrazione, per non smentire se stessa, ci ha fornito la bozza con il solito ritardo all’ultima ora, in modo che non fosse possibile analizzare l’accordo e fare eventuali controproposte e fare un vero confronto.

Si è partiti con l’analisi del Fua relativo agli archivi notarili; abbiamo stigmatizzato la mancanza di previsione nell’ambito del fua 2011 di progressioni economiche per il personale che è rimasto fuori sia dalla riqualificazione che dalle ultime progressioni, e che dopo il 2014, quando e se verranno bandite altre progressioni, vi parteciperanno di nuovo tutti e dunque chi è stato escluso verrà nuovamente sopravanzato da chi già le ha ottenute, creando una gravissima sperequazione e ingiustizia. Abbiamo ricordato al Direttore Generale Giordano le nostre numerose sollecitazioni, con proposta di soluzione, anche relativa al differimento della assegnazione economica della progressione come previsto dalla legge, alle quali è rimasto sordo nell’ultimo anno e mezzo. Gli abbiamo altresì detto che la responsabilità della inerzia della Amministrazione degli Archivi è da ascriversi alla sua mancanza di attenzione verso le nostre richieste di incontro e proposte , e che con il suo comportamento ha condannato molti lavoratori degli archivi a non avere per molti anni nessuna progressione né economica né professionale.
        
Per quanto riguarda il Fua del Dipartimento della giustizia minorile abbiamo, in via preliminare, voluto sottolineare ancora una volta le incongruenze delle progressioni economiche previste dal FUA 2010 e del contratto integrativo, che ledono i diritti di tutti i lavoratori per cui è stata previsto per l’accesso al ruolo un nuovo titolo di studio. Ciò ha determinato per le progressioni del 2009 la mancata progressione di numerosi operatori a cui è stato riconosciuto un punteggio basso per il titolo di studio, anche nei casi in cui quello era previsto per l’accesso dal precedente ordinamento  professionale.

Questi lavoratori potrebbero essere ulteriormente discriminati nelle progressioni 2010 perché nulla è stato fatto dall’amministrazione, nonostante i nostri solleciti, per prevedere una clausola di salvaguardia per i titoli di studio previsti dal precedente ordinamento e perché l’amministrazione ha previsto la partecipazione alle progressioni del 2010 dei lavoratori in servizio al 1 dicembre 2010, con ciò venendo meno alle previsioni del CCNL 2006 – 2009, che all’articolo 18, comma 2,  prevede  espressamente che i passaggi da una fascia retributiva e quella immediatamente successiva avvengono con decorrenza fissa al 1° gennaio e al comma 5 che la permanenza nella fascia attribuita non può essere inferiore ai due anni.

Rispetto a queste osservazioni l’amministrazione, peraltro non era presente all’incontro il capo dipartimento, si è mostrata assai disinteressata e vaga senza fornire risposte esaustive.  Ciò finirà inevitabilmente per alimentare  un notevole contenzioso presso i giudici del lavoro di cui l’amministrazione avrà piena responsabilità.

 
Abbiamo anche chiesto i motivi per cui i lavoratori della giustizia minorile, unici tra  tutti i lavoratori del ministero della giustizia son stati sottoposti ad una doppia valutazione, la prima prevista dall’accordo FUA e la seconda attraverso schede di valutazione della CIVIT. In questo caso abbiamo ricevuto una risposta generica dal direttore generale del personale che ha dichiarato di aver inviato le schede perché richiesto dall’organo indipendente di valutazione, ma di non aver ancora deciso circa il loro utilizzo. Ciò a nostro avviso evidenzia quanto questa amministrazione tenga in considerazione gli interessi dei lavoratori della giustizia minorile. In questo ultimo caso sarà nostra cura chiedere la sospensione della valutazione effettuata con schede non previste dal FUA.

Per quanto riguarda  il DAP abbiamo manifestato che il ritardo con cui ci forniscono le bozze di accordo risulta essere oramai  prassi consolidata  tanto  da rendere impossibile un confronto con i lavoratori  e con la stessa amministrazione penitenziaria che elude da tempo quelle che sono le normali relazioni sindacali ed  elabora e definisce proposte che inevitabilmente risultano essere irricevibili. Abbiamo altresì contestato la evidente iniquità  apportata ai lavoratori penitenziari dalle progressioni economiche, in ultimo quelle riguardanti il 2010, che hanno comportato e comporteranno per i prossimi anni una forte sperequazione tra il personale che a causa di accordi scellerati siglati dalla minoranza delle OO.SS. non potrà vedersi  riconosciuto il passaggio  nelle fasce economiche superiori. In ultimo, consapevoli delle modalità comunicative e relazionali dei vertici del DAP, alquanto sibilline, abbiamo chiesto il confronto sulla proposta di riorganizzazione centrale e periferica dell’amministrazione che da informazioni pervenute sembrerebbe in fase di definizione .

Per quanto concerne invece il Fua dell’Organizzazione Giudiziaria, la cui bozza fornitaci risultava più o meno uguale a quello del 2010 da noi non sottoscritto, abbiamo in primo luogo stigmatizzato il fatto che era sparita dall’accordo la parte relativa ai 270 passaggi di area tra a1 e b1; a questo il Capo Dipartimento e lo staff hanno risposto in maniera vaga in prima battuta, come se questi soldi fossero improvvisamente e per magia, spariti dal fua. Non è la prima volta che l’Amministrazione si distingue per il suo dilettantismo ma certo ieri ha toccato uno degli apici più alti. Abbiamo poi stigmatizzato i punti già evidenziati nel 2010, ovvero la quota insostenibile destinata allo straordinario, la valutazione fatta su base unilaterale e in base a criteri non oggettivi, che tanti problemi ha creato e continua a cerare negli uffici, la presenza di alcune indennità che di fatto escludono la maggioranza del personale, e  che sono state inserite, su richiesta di questo o di quel sindacato firmatario, di fatto creando una sperequazione tra i vari profili professionali. Abbiamo dunque chiesto la immediata reintroduzione della parte relativa ai passaggi, tra l’altro mai avviati per la solita inerzia dell’amministrazione, tra a1 e b1; poi abbiamo chiesto, stigmatizzando il consueto comportamento reticente della Amministrazione, di rinviare il tavolo di due giorni in modo da poter contrattare direttamente con la parte politica, assente per malattia, la nostra richiesta però non è stata sostenuta da nessuna altra oo.ss.

Abbiamo ricordato alla Amministrazione che in altre Amministrazioni gli accordi, firmati in base a criteri condivisi e rispettosi del dettato contrattuale, sono stati sottoscritti anche dalla CGIL e che la grave carenza di organico dell’O.G. basterebbe da sola a firmare un accordo che tenga in considerazione le gravi difficoltà di tutto il personale che opera negli uffici giudiziari o svolge attività tecnica, senza discriminare nessuno.

Abbiamo inoltre chiesto all’amministrazione conto delle questioni in sospeso, come le piante organiche, i famigerati interpelli e altre questioni da noi sollevate come la circolare sull’Unep, alle quali sino ad oggi non è stato dato alcun riscontro.
Il Capo Dipartimento ha risposto che per il momento le piante organiche redatte sono solo quelle del personale di magistratura, e che quelle degli amministrativi verranno in seguito ‘proporzionalmente’ (!) a quelle approvate per la magistratura.

Sugli interpelli si è messo, con una ulteriore caduta di stile, a dare la colpa a quei lavoratori che, legittimamente, hanno impugnato l’accordo in sede giudiziaria; poi però si è smentito dicendo che l’interpello nazionale uscirà e ci stanno lavorando, senza però chiarire come questo sia possibile se non sono state licenziate le piante organiche del personale. Insomma parole al vento e contraddizioni.
Sul numero dei contenziosi in atto sull’accordo l’unica cosa da dire e che se si firmano gli accordi violando i diritti dei lavoratori la conseguenza non può che essere la loro impugnazione; il Capo Dipartimento si arrampica sugli specchi, criticando anche alcuni provvedimenti della magistratura, perché ha firmato un accordo con alcune OO.SS compiacenti sapendo che si trattava di un cattivo accordo e ancor di più, che non sarebbe stato lui a doverlo portare avanti, nella consueta logica dello scarica barile. A nostro avviso l’interpello nazionale, che pure avrebbe previsto la pubblicazione di pochissimi posti al centro nord escludendo la maggioranza del personale, non verrà bandito a breve perché l’Amministrazione è in scadenza ed ha confermato di non essere interessata né al bene dei lavoratori né a tener fede agli accordi; su questo dovrebbero interrogarsi ancora i sottoscrittori del pessimo accordo di novembre.

 
Sulle altre questioni come l’Unep il Capo Dipartimento ha detto che ci riceverà solo se lo riterrà opportuno, confermando che ormai il suo disinteresse per i i lavoratori della giustizia è  totale.
Dopo una breve pausa della trattativa l’Amministrazione si è presentata con una nuova bozza trovando, anche questa volta come per magia, 4 milioni dello straordinario elettorale da destinare a quello ordinario, e dunque diminuendo la quota destinata allo straordinario relativa al 2011,  e inserendo una indennità per i lavoratori coinvolti nei progetti telematici della DGSIA.
Tuttavia permanendo alcune questioni per noi inaccettabili per tutti i Dipartimenti, e considerato il fatto che l’Amministrazione non ha voluto prendere in considerazione nessuna delle nostre indicazioni, non abbiamo ritenuto possibile firmare gli accordi, che sono stati sottoscritti i soliti noti. Resta inoltre abbastanza discutibile la questione relativa ai passaggi da a1 a b1 ricomparsa solo nella premessa e non nell’accordo e la disinvolta gestione dei fondi fatta durante la trattativa.
Speriamo che questo sia uno degli ultimi atti di questa Amministrazione che ha creato tante ingiustizie e danni ai lavoratori della giustizia ed al servizio giustizia.
Vi terremo informati su ulteriori sviluppi anche relativi alla mobilità nella O.G.
Roma, 16 gennaio 2013
 

Grieco/La Monica/Macigno
 

 

 
 

INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO – 25-26 gennaio 2013

 

Lettera invito del Segretario nazionale fpcgil, Salvatore Chiaramonte
 
    
Come sapete si avvicina la inaugurazione del nuovo anno giudiziario che si terrà in Cassazione il 25 gennaio e nei vari distretti di Corte di Appello il prossimo 26 gennaio.
        
Crediamo opportuno anche quest’anno che la FPCGIL intervenga nelle varie cerimonie di inaugurazione a sostegno delle iniziative politiche e delle proposte da noi portate avanti in questi ultimi anni.
        
Infatti l’interlocuzione con la magistratura e con le istituzioni locali in questa turbolenta campagna elettorale può essere un mezzo per rendere pubbliche le nostre istanze su un tema così decisivo come la giustizia.
        
Sarebbe opportuno durante gli interventi, che auspichiamo avvengano in tutti distretti di Corte d’Appello, oltre che sottolineare le necessità specifiche degli uffici di ogni territorio, anche ribadire la nostra posizione sulla riforma della geografia giudiziaria  che finirà per tradursi in una giustizia a macchia di leopardo ed in un ritiro dello stato dal territorio. Come sapete abbiamo da tempo dato la nostra disponibilità a una riforma seria che tenesse in conto, oltre al tasso di criminalità dei diversi territori, anche il sistema infrastrutturale e geografico; non siamo però stati ascoltati.

Oltre a questa importante questione che purtroppo, se non ci sarà un cambio di passo sarà attuata entro settembre 2013 con le conseguenze negative del caso, sarà opportuno ribadire che la giustizia necessita di un grande intervento di riorganizzazione e che la FPCGIL è l’unica ad aver messo in campo una proposta di modernizzazione che guarda agli scenari europei, ci riferiamo alla proposta da noi presentata a Napoli nel gennaio 2102 insieme alla Confederazione, che la ha inserita nel piano per la legalità 2012, e che abbiamo portato in giro anche in altre città italiane. E’ una proposta attuale che guarda a una giustizia efficiente e moderna.
        
Roma, 16 gennaio 2013                    
                                                   
                             

 

Elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica 24 e 25 febbraio 2013. Elezioni regionali della Lombardia, del Lazio e del Molise, nella medesima data.

16.01.2013 – Elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica di domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013. Elezioni regionali della Lombardia, del Lazio e del Molise, nella medesima data.

Elezioni 24-25 febbraio 2013 Indicazioni per le manifestazioni di profilo istituzionale presso le sedi territoriali e centrali dei Vigili del Fuoco.

16.01.2013 – Elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica di domenica 24 e lunedì 25 febbraio – Indicazioni per le manifestazioni di profilo istituzionale presso le sedi territoriali e centrali dei Vigili del Fuoco.

 
 

DAP/MINISTERI: NOTE AI VERTICI DEL DAP

 

                                                         
Roma, 16 gennaio 2013       
 
             
Al Capo del DAP
Pres. G. Tamburino
 
Ai Vice Capo DAP
D.ssa S. Matone
Dott. L. Pagano
 
Al Direttore della
Direzione Generale del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini
 

Al Provveditore A.P.
Regione Lazio
D.ssa M.C. Di Paolo
e,p.c.
Alle Segreterie Regionale e comprensoriale FpCgil Roma e Lazio
Ai delegati ed eletti RSU FpCgil dell’UEPE
ROMA

 
Oggetto: Problematiche UEPE di Roma
 

Intendiamo segnalare le gravi problematiche che stanno interessando i lavoratori dell’Ufficio EPE di Roma nel quale il clima pedante e gravoso che quotidianamente gli stessi vivono sta comportando  disagio e malessere alla loro sfera operativa, professionale e  personale.
La situazione della quale siamo stati informati e che abbiamo avuto modo di verificare nel corso di una assemblea tenutasi sul posto di lavoro è da ritenersi, a nostro parere, evidentemente grave e riconducibile a criticità determinate da interventi fortemente inopportuni ed inefficaci da parte della dirigente in merito all’organizzazione del lavoro e alla gestione del personale.
 Manca, infatti, una seria e condivisa organizzazione del lavoro e si evince una inadeguata gestione delle risorse umane e professionali connotata dalla carenza di quei processi comunicativi necessari alla gestione quotidiana dell’operatività e del mandato istituzionale dell’Ufficio. Evidenziamo, infatti, da parte della Dirigente  interventi comunicativi  ad personam mirati alla mera contestazione di un addebito piuttosto che a mortificare l’agito professionale del lavoratore.
Appare, insomma, che la modalità comunicativa più esperita dalla dirigente  si esprima particolarmente attraverso l’avvio di procedimenti disciplinari.
 Tale situazione inaccettabile  per i lavoratori bersaglio di gratuite vessazioni, sta rischiando di avere ricadute negative sul mandato istituzionale dell’Ufficio  che  risulta svilito di quella peculiarità operativa demandata dalla norma e molto attenzionata e sostenuta dal Ministro della Giustizia .
Riteniamo, pertanto, necessario un intervento urgente teso a dirimere la questione esposta e a riportare tra i lavoratori dell’UEPE di Roma un clima di distensione che favorisca il loro agito professionale ed operativo .
In attesa di sollecito riscontro si porgono cordiali saluti .
 

                                          La Coordinatrice Nazionale DAP
                                                     Lina   Lamonica 
 

 

 
 

Comunicato unitario

 

 

Come previsto dall’accordo sottoscritto in data 17 dicembre u.s., relativo alla riorganizzazione territoriale, ieri 14 gennaio 2013, si è svolta tra Coni Servizi e OO.SS., una delle verifiche sull’andamento del processo.

Riepiloghiamo per memoria alcuni dei dati totali e parziali relativi alla riorganizzazione.
Numero totale di dipendenti interessati 225 di cui: 132 dipendenti presso comitati provinciali; 38 coincidenti con il capoluogo di regione; 55 dipendenti di comitati regionali.

Dei 29 dipendenti dei comitati che hanno rilasciato la sede in gennaio, 22 hanno optato per il pendolarismo, per loro si sta attivando la copertura assicurativa per coloro che utilizzano la propria auto, per tutti si è provveduto ad una anticipazione della diaria spettante per i giorni di effettivo servizio già dal mese di gennaio; 3 dipendenti si sono trasferiti ed avranno gli incentivi previsti nell’accordo; 1 dipendente con contratto in scadenza è stato stabilizzato. Per gli altri dipendenti con contratto a tempo si procederà alla stabilizzazione a seconda delle scadenze e sulla base delle percentuali previste dalla L. 122 art. 9 comma 29. (ricordo che la stabilizzazione non prevede nessun incentivo poiché nella nuova assunzione viene indicato come luogo di lavoro il capoluogo di regione).

Non sono ancora state assegnate le postazioni di telelavoro poiché prima della loro attivazione si preferisce avere un quadro completo delle possibilità di utilizzo di altri istituti e la valutazione delle diverse richieste.

Solo un dipendente ha richiesto una forma di nulla osta per il passaggio ad altra amministrazione pubblica. Per coloro che intendono verificare la possibilità di passaggio ad altra amministrazione la Direzione del Personale è ha disposizione per fornire breve comunicazione per l’amministrazione ricevente.

Tenuto conto del periodo elettorale delle diverse strutture periferiche, (chiusura 31 gennaio) la delicata scelta del Segretario del Comitato Regionale non è stata ancora attuata, così come la verifica dei nuovi impegni richiesti ai lavoratori, dell’acquisizione di nuove ed ulteriori competenze e conoscenze, tali da richiedere una riconsiderazione dell’inquadramento attuale.
La chiusura degli altri Comitati Provinciali è prevista per il 31 Marzo la verifica successiva entro il 15 aprile.

Gli incontri previsti per monitorare il nuovo modello organizzativo proseguiranno contemporaneamente ad altri argomenti ancora in sospeso: benefici assistenziali, adesione alla previdenza Sirio.

Le OO.SS con i loro rappresentanti aziendali restano a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Roma, 15 gennaio 2013
 

UILPA            FP CGIL               CISAL FIALP         USB Coni
Anna Ponci     Cosimo Arnone     Giuseppe Parisi     Massimo Fofi 

 

 

Accordi per il personale direttivo e dirigente del 19 dicembre 2012.

16.01.2013 – Accordi per il personale direttivo e dirigente del 19 dicembre 2012.

Circolare INPS su Previdenza Comparto Sicurezza.

Nota Fp Cgil al Ministro Severino sull'Uspev.

La FP CGIL chiede l’immediato intervento del Ministro Severino per riportare sui giusti binari l’azione amministrativa del DAP. La mancanza di criteri trasparenti ed imparziali, verificata nella gestione della mobilità dell’Uspev, rischia di dare il via libera ad azioni clientelari che la FP CGIL non intende accettare. Bisogna recuperare personale da destinare agli istituti penitenziari e bisogna farlo aprendo un confronto sui carichi di lavoro delle sedi extra moenia e sui criteri di mobilità del personale che vi opera.
Mai più liste di proscrizione!!!
Mai più intoccabili!!!

 
 

CCNI 2012

 

  COMUNICATO
 
 

Prima di entrare nel merito della bozza del contratto è doverosa una premessa. 
 
Questo contratto, così come gli ultimi, è un contratto che vede la luce in un periodo di contrazione delle risorse economiche disponibili e  in pieno “medioevo” delle relazioni sindacali. 
 
E’ questo il difficile contesto in cui si sta operando in questi anni.
 
Anni che hanno visto la CGIL  in prima linea nel combattere i tentativi di smantellamento della pubblica amministrazione e che ancora ci vedono in lotta per ridare centralità al confronto “vero”.
Le norme di smantellamento della p.a. hanno visto nell’Amministrazione una volenterosa e accomodante esecutrice con decisioni e scelte unilaterali che poi si sono spesso rivelate fuori da una qualsiasi realtà,  a testimonianza del fatto che eliminare il confronto, non solo con le OO.SS. ma anche con il proprio management sul territorio,  vuol dire  fare male le cose e farle più di una volta (la riorganizzazione dovrebbe insegnare).
Fatta questa doverosa premessa, andiamo nello specifico della bozza presentataci dall’Amministrazione.
 

Relazioni sindacali
A testimonianza del fatto che l’Amministrazione sguazza nelle norme di distruzione della pubblica amministrazione, quando parla del sistema delle relazioni sindacali(art. 2) le cita tutte quante richiamando dalla L. 150  al DL 95/2012 
Questo è il suo sistema di relazioni e non certo il nostro!
 

Art.4 risorse finanziarie
Le risorse finanziarie disponibili alla contrattazione integrativa diminuiscono rispetto all’anno scorso (per effetto della L.133 e L. 122)
Abbiamo chiesto di avere una proiezione circa l’incidenza di tale riduzione sul pro capite incentivante dei lavoratori  .
 

Art. 6 norme in materia di trattamento accessorio  


Ispettori vigilanza
Dopo  anni di attività svolta assumendosi la  responsabilità del provvedimento e del procedimento senza che questa venisse riconosciuta, viene attribuita l’indennità per responsabilità specifica ex art. 32 ccnl 1999.
Un riconoscimento tardivo dopo infiniti confronti, specifici  tavoli tecnici e riassetti di area.
Nonostante questo e a prescindere dal “vil denaro” gli ispettori hanno sempre garantito all’Istituto performance di assoluto rilievo, garantendo, in situazioni ambientali spesso anche pericolose, il rispetto delle norme e la salvaguardia dei diritti dei   lavoratori del settore privato. 
 
Resta comunque la nostra perplessità rispetto alla creazione  e al ruolo del responsabile U.O. vigilanza e verificheremo se tale figura, così come prevista , una volta attribuita, garantisca o meno maggiore efficacia  dell’attività ispettiva sul territorio.
 

Contenzioso invalidità civile
Qui siamo al paradosso.  Ci viene proposta una maggiorazione dell’incentivo ai funzionari assegnati alle attività del contenzioso dell’invalidità civile ma per rispondere alla richiesta di una maggiore considerazione e quindi alla previsione di una posizione organizzativa ci viene detto che è questa una realtà che sta perdendo di contenuti,  non presente su tutto il territorio  e che quindi non c’è nessuna esigenza, da parte dell’Amministrazione,  di creare una responsabilità specifica.
A questo punto vogliamo chiarezza e soprattutto discutere, in sede di specifica  commissione paritetica, del ruolo di questi colleghi, delle attività di contenzioso, e di come l’utilizzo di funzionari amministrativi qualificati possa dare risultati eccellenti in termini di abbattimento del contenzioso e dei costi.
Uguale commissione deve essere attivata per i collaboratori sanitari e per i geometri
 

Tep e sap
Vengono estesi al personale pervenuto all’istituto (INPS)  dal 1/1/2009 al 31/12/2010 
 
Inoltre, TEP e Assegno di garanzia vengono aumentati di 55 euro mensili. Cosi come avevamo chiesto inizia un percorso di ridefinizione delle somme, prese dal fondo di ente e  erogate mensilmente, che ci consentirà nel breve periodo di omogeneizzare tale trattamenti tra i lavoratori dei tre enti.
 
Resta ancora inevasa la richiesta di un riconoscimento economico alle aree A e B (INPS, ex ENPALS e EX INPDAP). Visto che le norme attuali impediscono di fatto la possibilità di passaggio tra le aree va trovato il sistema per il riconoscimento delle superiori mansioni svolte.
           

ANALISTI D’AMMINISTRAZIONE
L’Amministrazione intende utilizzare 190.000 euro del fondo per l’attribuzione di un compenso ai funzionari INPS che hanno partecipato alle attività di analisi amministrativa ed all’implementazione di procedure informatiche finalizzate all’integrazione.
Perché solo ai funzionari INPS.  L’integrazione ce la stiamo facendo da soli?  E poi:
Chi sono? Chi li ha scelti? Con quale criteri? Su quali progetti?  
E’ inaccettabile che l’Amministrazione utilizzi i soldi del fondo per pagare operazioni unilaterali.
Per quanto ci riguarda non se ne parla proprio!

Ci faccia capire l’Amministrazione che tipo di attività informatica e quindi di analisi amministrativa  si sta svolgendo rispetto all’integrazione, quali sono le forze in campo, come vengono utilizzati e che tipo di coinvolgimento hanno gli informatici ex ENPALS ed EX INPDAP, quali sono i criteri di scelta dei funzionari, che tipo di valutazione viene fatta del lavoro svolto.
Solo dopo potremmo cominciare a ragionare di compensi.
 

Sezione specifica INPDAP
Sparisce “merito e impegno individuale” presente nel CCNI 2011.
 

Sezione specifica Enpals
Visto che, grazie anche all’immobilismo dell’Amministrazione,  non sono stati  sottoscritti gli accordi volti a definire specifici progetti locali ci hanno proposto di dirottare le somme previste per i piani ex art. 5 nella voce “produttività di struttura e individuale”
Come CGIL abbiamo, inoltre, chiesto di avere maggiori chiarimenti circa i budget speciali e il loro utilizzo.
 

Sezione finale comune
 Nella sezione finale comune ci sono le disposizioni riguardanti l’integrazione con le gestioni EX INPDAP ed EX ENPALS.
Sono argomenti molto importanti che necessitano della massima condivisione possibile.
Si parla dell’ omogeneizzazione dei trattamenti così come dell’apertura a tutta l’area C delle posizioni organizzative,  della ridefinizione dei criteri di attribuzione delle stesse,
di formazione legata all’integrazione e di uniformazione di regolamenti e procedure.
Come CGIL abbiamo chiesto lo stralcio di tale sezione proponendo un protocollo d’intesa specifico legato al progetto di integrazione.
 

Benefici assistenziali mutui e piccoli prestiti
La sottoscrizione dell’accordo sui benefici assistenziali è stata rinviata a venerdì prossimo.
Abbiamo chiesto di reinserire la clausola presente negli accordi passati che prevedeva la sottoscrizione di un accordo con le OO.SS. ai fini della ripartizione delle somme non utilizzate per il pagamento della polizza sanitaria.
Come CGIL abbiamo già avanzato la proposta di destinazione delle eventuali somme residue ai colleghi che hanno subito danni a seguito del sisma che ha colpito  l’Emilia Romagna.
 
Sui mutui e piccoli prestiti l’Amministrazione deve immediatamente  dar seguito a quanto promesso a suo tempo, ovvero alla riduzione dei tassi.
Non è argomento da inserire nel CCNI.
Si può fare anche da subito.
 
Roma, 6 novembre 2012      
 
              il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
                               Oreste Ciarrocchi
 

 

 
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