COMUNICATO AI LAVORATORI CIVILI DELLA DIFESA – 15 GENNAIO 2013
Dai territori giungono informazioni su riorganizzazioni che la Marina Militare è in procinto di attuare al fine di razionalizzare le risorse e rendere più operativa ed efficiente la Forza Armata.
Lo Stato Maggiore ci convoca in data 22 gennaio per informarci su una serie di provvedimenti, indicando la tempistica, le soppressioni, le riorganizzazioni.
Tutto questo rientra nella programmazione da parte delle Forze Armate dell’applicazione del disegno di legge delega di “Revisione dello strumento militare” (attualmente in fase di pubblicazione)mediante provvedimenti di riorganizzazione e decreti legislativi attuativi.
La FPCGIL chiedera’ spiegazioni in merito a direttive gia’ emanate, ad una mancata presentazione di una riorganizzazione già ben delineata nella pubblicazione che vi alleghiamo.Le Organizzazioni sindacali non certificano, partecipano ai processi di riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, per questo riteniamo opportuno pubblicare lo studio che l’attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa, recentemente nominato dal Consiglio dei Ministri ha effettuato: “La Marina Innovazione e tradizione”.
Vi terremo informati sull’esito della riunione.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
MINISTERO DIFESA
URGENTISSIMO
Roma, 15 gennaio 2013
Al Ministero della Difesa
– Ufficio di Gabinetto
– Stato Maggiore Difesa
c.a. Gen. D.A. Franco Marsiglia
Oggetto: cedolino unico del personale civile.
Le scriventi OO.SS. in queste ultime giornate hanno ricevuto innumerevoli segnalazioni da parte delle proprie strutture territoriali in merito a incomprensibili decurtazioni operate sulla retribuzione mensile dei lavoratori civili della Difesa, in occasione del passaggio della gestione delle buste paga del personale, attraverso il sistema informatico del MEF – Noi PA, cosiddetto cedolino unico, a decorrere dalle competenze di gennaio 2013.
Le citate incomprensibili decurtazioni, operate senza aver fornito alcuna informazione e/o motivazione ai lavoratori interessati, arrivano anche ad importi superiori ai 200 euro mensili.
La gravità della situazione brevemente descritta merita un’attenzione immediata e prioritaria da parte dell’Amministrazione Difesa.
Con la presente, pertanto, si chiede un urgentissimo incontro al fine di acquisire ogni utile informazione e per ricercare le conseguenti e dovute soluzioni in tempi rapidissimi.
Si resta in attesa di una sollecita convocazione, in assenza della quale assumeremo tutte le iniziative che la situazione richiede.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
Firmato a Bruxelles l’Accordo Quadro Europeo EUPAE/Tuned per un servizio
di qualità nella Amministrazioni Centrali
Lo scorso 12 dicembre è stato firmato a Bruxelles l’ accordo quadro europeo per un servizio di qualità nelle Amministrazioni Centrali dalle Associazioni Datoriali (EUPAE) e le rappresentanze sindacali (TUNED, di cui la FPCGIL è membro) in seno al Comitato per il Dialogo Sociale nell’Ambito della Commissione Europea.
Lo riteniamo un accordo molto importante che segna dei passi fondamentali per il miglioramento del servizio pubblico in un momento molto delicato a livello europeo considerando che il settore delle Amministrazioni centrali è uno dei più colpiti da interventi normativi e tagli economici anche a causa della crisi.
Evidenziamo positivamente che in questo accordo le parti convengono sull’importanza dello stato sociale in cui il servizio pubblico è il cuore di un’Europa sociale e democratica, confermando i valori fondanti della U.E.
Sono principi vincolanti per il sindacato e per i datori di lavoro come dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà e giustizia nonché l’impegno a praticare il dialogo sociale, e a stanziare risorse sufficienti per garantire il funzionamento dei servizi come si legge nel preambolo.
E’ un accordo che va oltre la mera dichiarazione dei principi ma vincola le parti a garantire negli stati europei aderenti valori e impegni per migliorare il servizio nelle pubbliche amministrazioni.
Servizio e rispetto della legge, accoglienza, equità, integrità, efficienza, qualità della vita sul luogo di lavoro, comunicazione e trasparenza, monitoraggio dell’accordo: questi sono i punti fondamentali raggiunti dopo una lunga discussione, durata più di un anno, e che segnano il rilancio del dialogo sociale nelle pubbliche amministrazioni europee.
Tale accordo è tanto più importante in un momento storico in cui in alcuni paesi mediterranei la crisi ha portato a tagli indiscriminati che troppo spesso hanno inciso sui servizi ai cittadini e alla cancellazione della pratica del dialogo e della concertazione.
Le indicazioni della BCE messe in pratica da politiche sbagliate hanno portato ad un peggioramento dei servizi e, nel nostro paese, a gravi situazioni di precariato nella pubblica amministrazione.
Come FPCGIL siamo da tempo paladini di una pratica che migliori i servizi basandosi su seri progetti di riorganizzazione, anche con il giudizio dell’utenza, abbiamo proposto, anche a quest’ ultimo governo, nell’ambito delle Amministrazioni Centrali, progetti di riassetto e miglioramento del servizio pubblico che ricalcano i valori e gli impegni contenuti in questo accordo.
Purtroppo negli ultimi anni i governi che si sono succeduti in Italia hanno abbandonato la pratica del dialogo e della concertazione, definendola addirittura come l'”origine dei mali”.
Considerato che il Governo italiano è come noi membro del Comitato, auspichiamo che la firma di questo Accordo, segni un cambiamento di rotta nell’ambito delle relazioni sindacali nel nostro paese: potremo dire, come già fatto in altri casi, che ce lo chiede l’Europa.
15 gennaio 2013
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis e Nicoletta Grieco
SI ALLEGA:
– Accordo quadro europeo EUPAE/TUNED per un servizio di qualità nelle Amministrazioni centrali
15.01.2012 – in allegato Procedura di selezione per Specialisti Nautici VVF
“Una sentenza storica che condanna la disumanità del nostro sistema, che emette un giudizio pesante su una classe politica incapace di affrontare il problema, che lo ha eluso approvando troppo spesso norme propagandistiche. Le carceri italiane vivono un’emergenza umanitaria che denunciamo da anni e che è ragione di grave sofferenza tanto per i detenuti quanto per gli operatori”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta la condanna dell’Italia da parte della Corte dei diritti umani di Strasburgo in merito al sovraffollamento delle carceri.
“Negli ultimi anni il fenomeno ha subito un’accelerazione – continua Dettori – da una parte a causa di norme insensate e punitive come la Bossi-Fini sulle droghe e la Fini-Giovanardi sull’immigrazione, dall’altra per un impoverimento che l’austerità ha persino aggravato, portando all’impossibilità di affrontare le gravi carenze infrastrutturali”.
“Mentre i detenuti marciscono in celle anguste – aggiunge la sindacalista – invece di veder affrontato il problema assistiamo a un pericoloso giro di vite sul lavoro in carcere, un’operazione di trasferimento dai loro luoghi di lavoro dei nostri delegati sindacali e iscritti, rei di aver denunciato la pratica del distacco di poliziotti penitenziari in altre sedi e quindi dell’allontanamento dagli istituti. Distacchi che pesano su un organico pensato per una popolazione di circa 37/38 mila detenuti e che dovrebbe contare su circa 45mila poliziotte e poliziotti. Oggi il rapporto è ribaltato, 68mila a 37mila, 30mila ‘ristretti’ in più e 8mila agenti in meno. Su questo non abbiamo ricevuto alcun riscontro né dalla Ministra Severino né tanto meno dal Capo del Dap Tamburino”.
“Le nostre carceri – conclude la Segretaria Generale dell’Fp-Cgil – sono un’onta che ci allontana dall’occidente e dalla democrazia, un luogo di sofferenza tanto per chi vi è recluso tanto per chi è costretto a lavorarci in condizioni inaccettabili”.
Roma, 8 Gennaio 2013
Domani 8 gennaio, a partire dalle ore 10:00, l’Fp-Cgil terrà un presidio davanti alla sede centrale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Largo Luigi Daga 2, Roma, per protestare contro i trasferimenti di sede che hanno colpito diversi delegati e iscritti all’organizzazione sindacale. I provvedimenti, definiti “punitivi” dalla Funzione Pubblica Cgil Nazionale, giungono in seguito alle denunce riguardanti il distacco di personale di Polizia Penitenziaria presso altri servizi e uffici centrali, piaga antica e irrisolta che continua a essere messa in atto dal Dap.
Distacchi che pesano ulteriormente su un organico che dovrebbe contare su circa 45mila poliziotte e poliziotti, così come stabilito dal DM dell’8 febbraio 2001 pensato per una popolazione di circa 37/38 mila detenuti contro gli attuali 68mila. A oggi sono solo 37.500 unità quelle effettivamente in servizio nell’amministrazione penitenziaria, 8mila agenti in meno a fronte di 30mila detenuti in più.
Tra quelli in servizio 4000 circa sono attualmente impegnati in compiti istituzionali diversi da quelli svolti nelle carceri, dal Ministero della Giustizia al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dalle Scuole di Formazione e aggiornamento ai Provveditorati regionali, dagli UEPE (uffici esecuzione penale esterna) al Gom (gruppo operativo mobile), dalle Fiamme Azzurre all’USPEV (ufficio scorte), dalle Procure della Repubblica alla Magistratura di sorveglianza ai Tribunali e altro ancora. 4500 circa sono i poliziotti penitenziari che risultano quotidianamente impiegati nei servizi di traduzione e piantonamento, 2800 circa quelli che prestano servizio in amministrazioni ed enti statali e parastatali o vengono impiegati in servizi amministrativi dentro e fuori dal carcere. Circa 1000 operano nella Giustizia Minorile.
Questo fenomeno riduce di fatto a poco più di 24mila gli agenti che operano in carcere. Per supplire alle forti carenze il personale di Polizia Penitenziaria è obbligato a effettuare un numero eccessivo di ore di lavoro straordinario, molto spesso con doppi turni, subendo un ulteriore stress psicologico e fisico oltre a quello, già opprimente, causato dal sovraffollamento. Una situazione insostenibile a cui va posto rimedio.
Roma, 7 Gennaio 2013
“Il dr. Giovanni Tamburino, capo del Dap, ha ufficialmente aperto la stagione della caccia contro chi ha avuto il coraggio di non piegarsi al potere che governa unilateralmente la Polizia Penitenziaria. Alla direzione generale del personale in questi giorni sono state fatte pervenire le prime liste affinché disponga i provvedimenti di allontanamento dalle proprie sedi di servizio di delegati e iscritti alla Fp-Cgil. Un atteggiamento padronale intollerabile”. Con queste parole Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp-Cgil, denuncia i vari episodi che si stanno susseguendo ai danni di delegati e iscritti alla propria organizzazione, a suo dire oggetto di una “pulizia sindacale”.
“Se questa è una risposta alle nostre denunce sull’immotivato ricorso del Dap a provvedimenti di distacco di personale di Polizia penitenziaria, allo stato attuale carente di circa 7000 unità, è molto scomposta. Continueremo a dar seguito alle nostre richieste – aggiunge Fratini – specie in una fase di grave crisi del sistema penitenziario”.
“Mai prima d’ora era stata così ferocemente messa in discussione la democrazia, il sistema di garanzie e partecipazione sindacale nell’amministrazione penitenziaria – afferma Francesco Quinti, coordinatore nazionale del comparto sicurezza per l’Fp-Cgil – mai avremmo potuto pensare che i delegati e gli iscritti alla Cgil potessero essere perseguitati dal loro capo, un magistrato nominato da un governo tecnico”.
“Chiediamo al Ministro della Giustizia Severino e a tutte le istituzioni preposte – concludono i due sindacalisti – di intervenire affinché si interrompano subito queste odiose pratiche intimidatorie”.
Roma, 4 Gennaio 2013
(DIRE) Roma, 3 gen. – ‘Chi combatte puo’ perdere, ma chi non combatte ha gia’ perso’, come disse il ‘Che’, e ancora: ‘Ci dovete pagare’, ‘Frati eretici: i debiti a voi, l’Idi a noi’, ‘Senza stipendio, sicuro vilipendio’. Tappezzato di striscioni contro la proprieta’ e bandiere di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, l’Idi si e’ presentato in veste da ‘battaglia’ al leader della Cgil, Susanna Camusso, in occasione della grande assemblea pubblica indetta a via di Monti di Creta, a Roma, che ha di fatto inaugurato il gennaio ‘caldo’ dei dipendenti del gruppo, senza stipendio da agosto con la sola eccezione della mensilita’ di novembre (1.500 euro), erogata grazie a un accordo tra proprieta’ e Regione e che pero’ non da’ certezze sul futuro, ne’ sul pagamento degli arretrati. Soprattutto all’indomani della presentazione delle linee guida del piano industriale del gruppo, affidato alla Luiss, che, come anticipato nei giorni scorsi dall’agenzia Dire e passato momentaneamente in sordina per la concomitanza con la firma del decreto Bondi – che ora rischia di rimanere solo un dossier in attesa dell’insediamento della nuova giunta regionale – prevede 400 esuberi (su un organico di 1.500, quasi un terzo del totale) per il rilancio delle strutture. I lavoratori e i sindacati, Cgil in primis, ovviamentenon ci stanno e hanno gia’ organizzato tutta una serie di mobilitazioni, a partire – ma non solo – dal presidio fisso da domenica al 27 gennaio davanti alla sede della proprieta’ a vicolo del Conte. (SEGUE)
(Rel/ Dire) 12:54 03-01-13
SANITÀ. IDI, CAMUSSO A ROMA CON I DIPENDENTI: LA CGIL C’È -2-
(DIRE) Roma, 3 gen. – In almeno duecento, i lavoratori del gruppo – chi munito della pettorina ‘Salviamo l’Idi’, chi di camice e stetoscopio d’ordinanza – con il’ rinforzo’ di una delegazione degli operatori del San Filippo Neri, un altro dei nosocomi a rischio, hanno affollato l’auditorium dell’Idi per intervenire in prima persona o ascoltare i relatori ‘istituzionali’ dell’assemblea di stamattina, tra i quali anche Rossana Dettori, segretaria generale della Cgil Funzione pubblica, Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio e Natale Di Cola, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Roma e del Lazio. “Siamo arrabbiati, non possiamo pagare sempre noi”, hanno ‘gridato’ i lavoratori a Camusso, che durante l’assemblea ha indossato anche lei la pettorina ‘Salviamo l’Idi’, regalatale dagli operatori insieme a un mazzo di rose. “Sbaglia il Governo, sbaglia il Vaticano, paghiamo noi. Sbaglia la Regione, paghiamo noi. Sbaglia la proprieta’, con ‘l’aiuto’ di qualche politico e forse di qualche organizzazione malavitosa, paghiamo noi. Ora basta, state affamando migliaia di famiglie, lotteremo fino alla fine”. “La Cgil c’e’, sempre con i lavoratori e per i lavoratori- ha detto Camusso alla platea- Sono qui non per portare solidarieta’, ma perche’ e’ mio dovere esserci: vedo volti disperati, depressi.
Se tutti avessero fatto il proprio dovere questa assemblea non ci sarebbe mai stata”. Il segretario generale ha spiegato che “il sindacato segue con attenzione la vertenza Idi”, e chiede “trasparenza, qui e nel resto della sanita’ laziale: vogliamo sapere promozioni, curricula e qualifiche di dirigenti e altri assunti, e soprattutto dove e’ finito ogni singolo euro percepito dalla proprieta’, perche’ i tagli, per quanto sbagliati, non giustificano da soli scelte di gestione sbagliate e crisi cosi’ gravi. Le entrate vadano alle retribuzioni e il funzionamento delle strutture”. (SEGUE)
(Rel/ Dire) 12:54 03-01-13
SANITÀ. IDI, CAMUSSO A ROMA CON I DIPENDENTI: LA CGIL C’È -3
(DIRE) Roma, 3 gen. – Il leader della Cgil chiede poi “un nuovo piano industriale, perche’ quello presentato non ci piace e non va bene: si manda via il personale per far tornare i conti, non servono universitari e professori per fare un piano cosi’. Pretendiamo che lo scriva qualcuno che sa di cosa si sta parlando, e vogliamo l’apertura di un tavolo permanente non solo per esercitare una funzione di controllo, ma per offrire le nostre ipotesi per dare un futuro a questa struttura, a partire dagli investimenti sulla ricerca”. Alla Regione Lazio, ha aggiunto Camusso, “non serve un ragioniere tagliatore, ma un piano che stabilisca i fabbisogni e le esigenze della sanita’ locale. E chi se ne dovra’ occupare non puo’ starsene solo al ministero delle Finanze a fare i tagli, ma dovra’ essere nel mezzo delle realta’ del territorio, per capirne e tutelare le vere necessita’”. L’Idi, ha proseguito il segretario, “e’ una realta’ importante da salvare, dove i lavoratori sono stanchi di pagare il conto degli errori altrui. Dobbiamo tributare un grandissimo grazie a chi da mesi viene a lavorare e garantisce l’assistenza ai malati anche senza stipendio, ma le amministrazioni devono cacciare chi non ha gestito correttamente le situazioni esistenti. Chi ha sbagliato, paghi”.
Infine, un appello dovuto anche al clima elettorale: “Abbiamo chiesto ai ministri competenti di discutere questa situazione, che ormai, visto quello che rappresenta, e’ una vertenza di portata nazionale, ma non abbiamo avuto risposte chiare. Ora chiedo- ha concluso Camusso- che non si usino le elezioni per strumentalizzare i lavoratori e le vertenze. Sarebbe un atto gravissimo”.
(Rel/ Dire) 12:54 03-01-13
“Come sempre la fretta è stata cattiva consigliera. L’iniziale impeto riformista del Governo Monti ha di fatto prodotto errori grossolani. Il cosiddetto decreto ‘salva italia’ ha ad esempio lasciato nel caos le Province, la cui riforma è adesso congelata insieme al riordino degli uffici periferici dello Stato, che da subito abbiamo criticato perché ispirato da una logica di tagli fine a se stessa. Sarebbe stato necessario, e lo chiediamo da tempo, un intervento risolutivo per eliminare l’incertezza sull’offerta di servizi d’area vasta, che nel Dl stabilità manca. Allo stesso modo sarebbe stato necessario differire l’applicazione della revisione della geografia giudiziaria, per evitare di privare interi territori di presidio di legalità. Il Governo ha peccato di troppa demagogia e avuto poca capacità di produrre proposte organiche”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, interviene in merito al Dl Stabilità, che il Senato dovrebbe iniziare a esaminare nel pomeriggio.
“Unico risultato confortante, per quanto solo temporaneo, la possibilità di prorogare i contratti dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni. Sette mesi sono sufficienti per sciogliere il nodo delle stabilizzazioni, sempre ammesso che ci sia la volontà politica per farlo. Un risultato della Cgil che, dopo aver lanciato l’allarme – conclude la sindacalista – ha obbligato il Governo e il Ministro Patroni Griffi ad affrontare una situazione ignorata per lunghi mesi”.
Roma, 19 dicembre 2012
E’ stato pubblicato sul sito di Persociv in data 10.1.2013 il D.M. con il quale sono state definite in via provvisoria le dotazioni organiche del personale civile distinto per aree e profili professionali:
Per l’ulteriore inoltro ai delegati di posti di lavoro, affinché vigilino sull’esatta comunicazione delle unità di dipendenti civili presso ciascun Ente, presenti per l’anno 2013, al fine di predisporre quanto previsto dalla circolare che si allega in copia.
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Alla Direzione Generale del Personale Dr. Marcello Arredi
All’Ufficio Reclutamento e Trattamento Giuridico del Personale
Dr.ssa Fiammetta Furlai
All’Ufficio Relazione Sindacali
Dr.ssa Rosella Lanuti
SEDE
OGGETTO: Notifica decreti graduatorie progressioni economiche.
In riferimento all’avviso inviato dalla Direzione del personale in data 10.12.2012, prot.n. 9193 relativo alle modalità di notifica dei provvedimenti di cui all’oggetto, la scrivente O.S. rileva quanto segue:
1. la maggior parte della periferia non ha la possibilità di accedere al sito intranet “spider net”, così come diverse volte denunciato anche in sede di Comitato Unico di Garanzia;
2. alcuni dipendenti collocati in pensione non hanno ricevuto alcuna notizia formale da parte dell’Amministrazione del provvedimento;
3. attualmente presso il Ministero esistono due domini (guardia costiera e mit.gov.it); la Comunicazione a tutto il personale inviata tramite “CED Nomentana”, senza alcun riscontro né di recapito né di lettura, ha dato luogo ad una recezione della nota con notevole ritardo presso le Capitanerie di porto;
4. la data di decorrenza della notifica necessita che tutto il personale, sia delle sedi centrali che periferiche, in servizio o in quiescenza, sia posto nelle identiche condizioni di venire a conoscenza del provvedimento amministrativo.
Per quanto sopra sommariamente esposto, si invita l’Amministrazione a voler procedere alla notifica del provvedimento adottando tutti gli strumenti utili a dare certezza della pubblicità dei decreti di graduatorie, in mancanza di tali atti l’istituto della notifica verrebbe ad essere inficiato.
Considerando che, non abbiamo avuto alcun cenno di risposta alla precedente nota di richiesta chiarimenti in merito agli incarichi considerati utili ai fini delle progressioni economiche, chiediamo che sia garantito il diritto di accesso alla documentazione oggetto del procedimento amministrativo.
Distinti saluti
Roma, 14 gennaio 2013
FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
Breve sunto della riunione INPS del 14/1/2012
SI è tenuto oggi l’incontro, il primo del 2013, con l’Amministrazione con all’o.d.g.:
CCNI 2011 Professionisti e medici
È stato sottoscritto in via definitiva il CCNI 2011 dei professionisti e il CCNI 2011 dei medici. Mentre per i primi non ci sono state variazioni rispetto all’ipotesi sottoscritta a suo tempo, in quello dei medici è stata stralciata la parte relativa all’intramoenia.
La CGIL, che non aveva sottoscritto le ipotesi, non ha ratificato i suddetti contratti che nel caso dei Medici segna un notevole passo indietro circa ,un argomento, l’intramoenia, da troppi anni ancora in discussione.
CCNI 2012 aree A, B e C
Faremo seguire nei prossimi giorni comunicato specifico.
COMANDI
Il Direttore generale ha convenuto sulla necessità di una sessione di confronto specifico. Ha anticipato che la discussione verterà soprattutto sull’analisi dei costi e su fonti alternative di reperimento delle risorse necessarie al raggiungimento dei risparmi cui l’Ente è tenuto.
A quanto pare, secondo l’Amministrazione, non ci sarebbero alternative ai 30 milioni che verrebbero risparmiati dal taglio dei comandi.
Abbiamo già espresso le nostre perplessità su tale atteggiamento nel nostro comunicato del 9 gennaio e aspettiamo di discuterne nel merito.
Nel frattempo nessuno dei comandati verrà rimandato al proprio ente di provenienza.
ESUBERI PENSIONAMENTI E LISTE
Non esiste alcuna lista di probabili pensionandi!.
Questo è quanto ha garantito l’Amministrazione oggi.
Il DPCM che ridetermina gli organici è ancora al vaglio del MEF e a quanto pare è in corso di emanazione una circolare del ministero p.a. con la quale si determinano i criteri di uscita per pensionamento anticipato.
Non appena il DPCM vedrà la luce saremo convocati per discutere di numeri, uscite e modalità.
CIRCOLARE 7
Momentaneamente sospesa la circolare che parlava di integrazione organizzativa del soppresso ENPALS, fatta uscire senza alcun coinvolgimento delle OO.SS.
Il Direttore Generale si è impegnato ad un passaggio formale con le organizzazioni sindacali.
Per quanto ci riguarda la circolare 7 presentava alcuni aspetti che a nostro avviso recherebbero seri problemi alla tenuta dei servizio resi ai lavoratori dello sport e spettacolo.
Roma, 14 gennaio 2013 il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi