In allegato, la nota concernente la designazione dei  rappresentanti dei lavoratori della sicurezza (RLS) nell’ambito della RSU unica della PCM.

 
 
 

 
 

MINISTERO DELL’INTERNO
COORDINAMENTO NAZIONALE
 
COMUNICATO

CHI NON VUOLE DAVVERO LA RIFORMA DELLO STATO?

 

 
Si è svolto ieri l’incontro con il Ministro Cancellieri in merito alla spending review del Ministero dell’interno.
La discussione verteva sulla bozza di regolamento che l’Amministrazione ha predisposto per la riorganizzazione dello Stato sul territorio alla luce del decreto di riordino delle province e sull’istituzione dei presidi di governo e di sicurezza.
La nuova bozza di DPR che ci è stata presentata reca alcune modifiche che riteniamo possano essere state determinate anche a seguito delle considerazioni da noi manifestate e rappresentate con una nota al Ministro della Funzione Pubblica. Avevamo infatti espresso la nostra assoluta contrarietà all’impostazione che veniva data al ruolo degli UTG sul territorio, un ruolo che riassumeva nelle competenze del Prefetto tutte le funzioni di indirizzo, controllo e gestione delle altre Amministrazioni centrali presenti nell’ambito provinciale.
 
Nel nuovo testo, sfumando alcuni eccessi, si  prevedono forme di coordinamento, nel rispetto dell’autonomia delle funzioni specifiche degli altri enti. Resta, tuttavia,  la sostanza del recupero di  una maggiore centralità della figura del Prefetto, come rivendicato dal Ministro, nel governo del territorio.
 
La nostra posizione, come abbiamo ribadito al tavolo di ieri, è che un intervento di tale rilevanza  che investe le funzioni di diverse Amministrazioni centrali non possa vedere come unico attore il Ministero dell’interno. Il confronto necessita di un livello più complessivo di discussione e, a nostro avviso, nonostante le modifiche apportate, viene ribadita la funzione del Prefetto come autorità di controllo anche sull’efficienza dell’azione amministrativa degli altri organismi, superando il sistema dei controlli interni attualmente vigente. 
 
Abbiamo contestato al Ministro che il progetto individuato non produrrà maggiori livelli di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa e di tutela della sicurezza da parte dello Stato anzi, secondo noi, si configurerebbe una contrazione dei servizi ai cittadini e un arretramento della presenza dello Stato sul territorio.
 
Abbiamo anche sottolineato che l’Amministrazione non ha ancora fornito l’entità dei reali risparmi che si otterranno. Sotto l’aspetto economico, la nuova organizzazione, non sembrerebbe portare a rilevanti risparmi e razionalizzazione della spesa, anche in considerazione della previsione di un secondo Prefetto nelle città metropolitane con funzioni delegate, e che, nei presidi di governo e in quelli di sicurezza (che potrebbero essere portati a 18), le figure dirigenziali saranno almeno due:  Prefetto e  Questore.
 
Abbiamo, inoltre, rilevato che in tutto il documento, mentre molto spazio è dedicato alle funzioni del Prefetto, non vi sono accenni ai lavoratori che saranno investiti dai processi di riordino, in particolare laddove non verranno istituiti i presidi.
 
Gli effetti di questa impostazione potranno essere pericolosi per la consistenza, la qualità  l’efficacia dei servizi, oltre che per i lavoratori: in nome del risparmio, per il quale il Ministro ci ha detto che da qualche parte bisogna pur cominciare, si potranno determinare condizioni di mobilità forzata, chiusura di uffici e disservizi, a seguito del ridimensionamento dello Stato sul territorio.
 
Vogliamo ricordare al Ministro, come abbiamo fatto ieri, che non siamo noi a non voler riformare lo Stato e che la FPCGIL ha già avanzato proposte su possibili assetti organizzativi che tengono conto dell’esigenza di una reale razionalizzazione della spesa pubblica, a partire dalla piena applicazione dell’art. 36 della legge 121/81, ma con una idea di presenza dello Stato che tiene al centro  il cittadino e l’universalità dei diritti.
Siamo disponibili a  discuterne auspicando un confronto  reale e costruttivo.


Roma, 28 novembre 2012
                                                                                  
                                             Il coordinatore nazionale FPCGIL
                                                     Ministero dell’interno
                                                        Fabrizio Spinetti      

 
 

 
 
 
FP CGIL
FP CISL
UIL PA
CISAL FIALP
USB PI
 

Roma, 28 novembre 2012

 

Abbiamo i numeri definitivi…??

 

DOTAZIONI ORGANICHE

 

Dopo una situazione alquanto kafkiana, soltanto alle ore 19:15 di ieri sera siamo riusciti ad avere i dati definitivi sulla dotazione organica del personale delle aree che l’Amministrazione comunicherà alla Funzione Pubblica.

Come previsto dall’art. 2 della spending review l’Amministrazione ha confermato di aver proceduto al taglio del costo della dotazione organica del personale nella misura del 10% e che l’abbattimento di detto costo riesce ad essere assorbito dai pensionamenti e dal risparmio su quota parte del costo del part-time in essere.

C’è stato, pertanto, fornito un prospetto riepilogativo nel quale è individuato il numero e non i nomi dei dipendenti che a vario titolo (requisito Fornero, ante-Fornero, dimissionari, esoneri volontari – legge brunetta L.133/2008- etc.) matureranno i requisiti pensionistici entro il 31.12.2012 (127 unità). L’Amministrazione si è trincerata dietro la privacy, ma ha garantito che il numero di posizioni soprannumerarie, riportate nel prospetto che invierà alla Funzione Pubblica, non comporterà esubero di personale. Ricordiamo che, dopo tale comunicazione, la Funzione Pubblica dovrà emettere un D.P.C.M. con la nuova pianta organica dell’Ente e, solo dopo, si potranno avviare le procedure per il pensionamento del personale interessato. Le modalità e la tempistica con cui le Amministrazioni procederanno sarà definita dalla Funzione Pubblica.

 

CCI 2012

 

Le scriventi OO.SS. venute a conoscenza che è stato trasmesso all’Amministrazione, da parte dei Ministeri vigilanti, il previsto parere sul CCI 2012 hanno richiesto un incontro urgente per conoscerne i contenuti.

 

SALDO FONDO 2011

 

L’Amministrazione ha informato le OO.SS. che il saldo fondo 2011 – di minima entità – previsto nella retribuzione del corrente mese, non è stato corrisposto a causa della complessità di gestione del calcolo in quanto detto importo è determinato dai residui dei fondi 2009, 2010 e 2011 che hanno subito varie e sostanziali modifiche a seguito dei rilievi da parte Ministeri vigilanti sui relativi C.C.I. L’Amministrazione ha comunicato che procederà all’erogazione di tale saldo, presumibilmente, nei primi mesi dell’anno 2013.

 
 
 

FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP CISAL FIALP ACI USB PI ACI

D.Figliuolo M.Semprini S.Pagani L. De Santi R.Sirano

 
 

 
 

INAIL: Stato di agitazione: comunicato FP CGILUIL PA – FIALP CISAL

 

NEWS

Vogliono demolire la sanità pubblica. La FPCGIL Medici su Il Manifesto

 

Revisione spesa pubblica: incontro con il Ministro dell'Interno.

 
 

28.11.2012 – Nella mattinata di ieri si è svolto l’incontro con il Ministro dell’Interno sulle problematiche concernenti la revisione delle spesa pubblica. In particolare, la discussione si è focalizzata sul Decreto di “regolamento in materia di riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio “, che è stato illustrato, in apertura di riunione, dal Ministro Annamaria Cancellieri e dal Prefetto Bruno Frattasi.

Tale provvedimento dovrebbe interessare una diversa articolazione degli uffici periferici dello Stato, a seguito dell’eventuale riduzione numerica di determinate province prevista dall’attuale Governo.

La CGIL ha respinto ogni provvedimento conseguente alla cosiddetta spending review, compreso dunque anche il  regolamento in parola, con la mobilitazione, lo sciopero e le iniziative che hanno intensificato l’azione di pressione sulla politica e sul Governo per poter riaprire la discussione sui provvedimenti riduttivi, contenuti nella legge di revisione della spesa, a partire dalle scelte operate sulle questioni  legate  ai  livelli  occupazionali e sulle dotazioni organiche delle Amministrazioni Pubbliche e delle Autonomie locali.

In merito all’articolato predisposto dagli uffici ministeriali, la nostra Organizzazione Sindacale ha chiesto le opportune e necessarie garanzie  per il mantenimento dell’operatività dei Comandi Provinciali interessati dalla norma e delle funzioni espletate dalle Direzione, allo scopo di mantenere immutata l’attuale struttura organizzativa del CNVVF  che, per quanto ci riguarda, deve essere rivalutata a livello territoriale attraverso un decentramento delle autonomie sia economiche che gestionali.

Di seguito, in allegato, pubblichiamo il testo dell’emanando provvedimento, la nota e la scheda relative alle tematiche evidenziate dalla CGIL nel corso dell’incontro.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

GESTIONE EMERGENZA DEL CNVVF
LA CGIL NON CONDIVIDE E ABBANDONA IL TAVOLO

 
 

Nella tarda mattina di oggi, presso la sala riunioni del Dipartimento, si è svolto l’ennesimo incontro relativo alle tematiche che riguardano il personale specialista del CNVVF, in particolare all’abilitazione di un contingente di sommozzatori per operare in ambiente speleo-subacqueo.
Come è stato rammentato in apertura di riunione, la CGIL è stata l’unica sigla sindacale a chiedere chiarimenti scritti in merito al nuovo progetto elaborato dalla DCEST evidenziando, già da tempo, la gravissima situazione in cui versa il personale specialista, a partire dalle difficoltà riscontrate nell’avvio della mobilità e dei corsi specifici di formazione, nonché sulla riorganizzazione complessiva e funzionale dei nuclei di settore.
Premesso che, relativamente all’attività speleosubacquea, non abbiamo espresso alcun giudizio negativo, avremmo tuttavia gradito discutere almeno delle sedi in cui, successivamente, i sommozzatori abilitati dovranno svolgere il proprio servizio, considerato che l’individuazione di tali nuclei è stato il primo obiettivo fissato nella relazione del gruppo di lavoro e che le costituende macroaree comprendono anche le sedi non contemplate nell’ultima bozza delle dotazioni organiche predisposta dall’Amministrazione, né presenti tra quelle disponibili per il prossimo corso di sommozzatori.
E’ ormai di tutta evidenza che, purtroppo, si sta materializzando l’asfittico e mortifero scenario esposto dalla Dirigenza Tecnica del Corpo in una delle prime riunione sulla riorganizzazione delle specializzazioni, ovvero l’irrazionale ipotesi di chiusura dei nuclei ritenuti non indispensabili e la limitazione dell’operatività, al solo turno diurno, per le sedi “improduttive”.
Una visione miope, senza reali prospettive per il futuro del Corpo Nazionale, che si arrende alla politica dei tagli e del rigore.
La pretestuosa carenza di risorse ostacola l’inizio di specifici corsi formativi, non permette il normale espletamento del servizio di soccorso, mette a repentaglio la sicurezza degli operatori, ma non impedisce la pianificazione e la prolificazione di ulteriori “nicchie” all’interno della struttura organizzativa del CNVVF.
Basti pensare alle numerose emergenze che vedono presenti i Vigili del Fuoco in prima linea senza una minima copertura economica, oppure ai colleghi impegnati, contemporaneamente allo svolgimento della riunione, in un delicato intervento nella provincia di Viterbo per la rimozione di bombole contenenti gas fosgene, dove è stata negata la sufficiente presenza di personale NBCR qualificato per una manciata di ore di straordinario.
Tutto ciò rappresenta una totale assenza di obiettivi e una strategia di corto respiro non più tollerabile; una gestione deludente per Vigili del Fuoco e per la nostra Organizzazione Sindacale che, per tali ragioni, lascia il tavolo di discussione fin quando non si aprirà un vero confronto sull’organizzazione del lavoro nell’ambito del soccorso tecnico urgente, ad iniziare dalla definizione delle dotazioni organiche del Corpo Nazionale.

 

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NEWS

Dal Ministero della Funzione Pubblica proposta sui precari utile e positiva, ma da verificare

Si è svolto stamane presso il Ministero della Funzione Pubblica  un ulteriore incontro dedicato al tema del precariato ( medici e veterinari compresi) nella P.A.
Nel corso del precedente incontro la Cgil aveva posto con forza il tema dell’emergenza occupazionale derivante dalla scadenza a tempi brevi di migliaia di contratti precari, non rinnovabili secondo le norme vigenti; e chiedendone una proroga, anche in via legislativa, in modo da permettere di avviare a soluzione il problema a regime attraverso i necessari interventi normativi.
Dopo una pausa di riflessione, nell’incontro di oggi il Ministero ha avanzato un’ipotesi di intervento articolata in due distinte fasi:
1) l’inserimento nella Legge di Stabilità di un emendamento che consenta alle Amministrazioni di prorogare a fine giugno 2013 tutti i contratti precari in essere, che scadono per effetto  di un limite temporale e che non sono rinnovabili. Secondo il Ministero, la Legge di Stabilità è il veicolo normativo i cui tempi e certezza di conclusione sono utili per un intervento efficace prima della fine dell’anno.
Sempre nella Legge di Stabilità, inserire una norma a regime che assegni ai lavoratori precari, dopo 3 anni di lavoro, il diritto di maturare un titolo esigibile ai fini del concorso per l’accesso, in forma ancora da decidere (riserva di posti del 40% in tutti i concorsi? Titoli preferenziali?).
2) l’avvìo di un confronto in Aran finalizzato a definire un Accordo-quadro sulla materia, per normare a regime l’utilizzo delle forme di lavoro flessibile nella P.A.
Il Ministero si è impegnato a sottoporre tale proposta al prossimo Consiglio dei Ministri, in programma venerdì prossimo, per verificare il consenso e l’impegno collegiale del Governo in tal senso, e a riconvocare le parti lunedì prossimo per una conferma dell’impegno.
La Cgil nel suo intervento ha apprezzato l’impegno sull’emergenza, sollecitandone un periodo di applicazione più ampio possibile, e la volontà di definire norme a regime che consentano una prima risposta al precariato, pur nella consapevolezza che il blocco sostanziale del turn-over rende la norma di prima riforma del reclutamento di problematica applicabilità, in tema di stabilità, nella situazione data; ricordando altresì la necessità di includere nella possibilità di proroga anche tutte le Amministrazioni che hanno già stipulato o stanno stipulando intese in tal senso,  chiarendo esplicitamente che non esistono controindicazioni e ostacoli alla proroga.
L’incontro di oggi ha fornito una base positiva per le richieste delle OO.SS.; verificheremo nel corso dei prossimi giorni l’effettiva volontà politica del Governo e le formulazioni concrete che verranno adottate per attuarla.

NEWS

La FCGIL Medici su Monti ripresa dai principali TG e quotidiani.

 
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Siracusa: nuovo coordinatore provinciale di FP CGIL VVF.

28.11.2012 -Il Direttivo Provinciale dei Vigili del Fuoco della Fp Cgil Siracusa allargato agli iscritti ha eletto il nuovo coordinatore provinciale del comparto.
 
Si tratta di Sebastiano Azzaro, che succede a Josè Sudano, nuovo coordinatore regionale della Sicilia.

Cogliamo l’occasione per ringraziare il Coordinatore uscente Josè Sudano per la preziosa e proficua collaborazione.

Esprimiamo, inoltre, le nostre più sincere congratulazioni al neo Coordinatore Sebastiano Azzaro per l’assunzione dell’incarico di responsabile territoriale ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.

Ancona – Attuazione art. 8 c.6 CCNL 2006 2009 ed accordo nazionale per rinuncia pausa mensa.

28.11.2012 – In allegato Ancona: attuazione art. 8 c.6 CCNL 2006 2009 ed accordo nazionale per rinuncia pausa mensa.

Puglia -Costituzione Coordinamento Regionale

28.11.2012 – In allegato comunicato Puglia -Costituzione Coordinamento Regionale

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