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Corteo 27 ottobre 2012 a Roma. La dichiarazione della Camusso. I tg, la stampa e le foto

 

 
 

Comunicato

 

   

Oggi si è svolto l’incontro tra amministrazione EX INPDAP e OO.SS. per l’esame e la verifica dell’andamento della produttività e il conseguente pagamento, a novembre,  del 2° acconto sistema premiante 2012.
Lo stato di raggiungimento degli obiettivi, tranne alcune problematiche facilmente recuperabili, è in linea con quanto programmato.
 
Al termine della verifica sull’andamento produttivo l’Amministrazione ha proposto  la sottoscrizione di un verbale d’intesa, funzionale all’avvio sul territorio dell’informativa alle RSU e OO.SS. ex INPDAP sull’applicazione, nelle loro sedi, dell’orario di lavoro INPS, a livello provinciale,   dal 1/1/2013.
 
La FP CGIL ha respinto la proposta dell’Amministrazione rendendosi disponibile al confronto solo nel momento in cui sul tavolo di trattativa, oltre all’omogeneizzazione dell’orario di lavoro, verranno affrontate tutta una serie di altre problematiche, come ad esempio: mobilità del personale ex INPDAP ed ex ENPLAS, formazione, mantenimento e sviluppo dei percorsi professionali in atto,  ricadute del nuovo sistema di misurazione per il catalogo prodotti ex INPDAP
 
Non siamo disponibili a discutere di pezzi del processo di integrazione senza aver chiaro l’intero percorso da intraprendere, la sensazione, sempre più concreta, è che l’Amministrazione continui a muoversi “casualmente” o secondo la propria necessità del momento. 
 
Il verbale è stato ritirato e il confronto rinviato al tavolo nazionale unificato.
 
Roma, 6 novembre 2012      
 
              p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
                                    Oreste Ciarrocchi

 
 

COMUNICATO UNITARIO

 

  

UIL PA FP CGIL CISAL FIALP

 
 
 
 

A tutti gli iscritti e simpatizzanti

 
 
 

Come già preannunciato oggi 31 ottobre 2012, si è tenuta la riunione tra la Coni Servizi e le OO.SS. avente all’o.d.g la riorganizzazione territoriale del CONI per la cui realizzazione, più volte e da più parti, è stata ribadita la volontà della salvaguardia dei livelli occupazionali, pur tenendo conto delle necessità organizzative dell’azienda.

 

Nel corso della riunione del 6 luglio è stato stilato un verbale di incontro nel quale sono stati elencati diversi strumenti con i quali affrontare i disagi per il personale: incentivi al pendolarismo; trasferimento presso il Comitato Regionale, lavoro a tempo parziale, esodi incentivati, modalità di telelavoro, part-time, processi formativi per attività necessarie nella nuova struttura.

 

La Direzione del Personale ha fornito la documentazione relativa al numero di dipendenti coinvolti nella riorganizzazione, la loro dislocazione, le distanze ed i relativi tempi di percorrenza dalla diverse provincie al capoluogo di regione. Tale documentazione è sicuramente utile per poter valutare il quadro di riferimento della riorganizzazione e le difficoltà per i dipendenti interessati.

 

Prima di affrontare le diverse tipologie d’intervento tutte le OO.SS. ritengono utile prevedere alcune linee guida che stabiliscano i criteri sugli strumenti da adottare, come ad esempio: le distanze massime per un pendolarismo accettabile, le attività possibili con il telelavoro, la dislocazione delle unità di telelavoro, il range di incentivo al trasferimento ed all’esodo, verifica con il MEF della possibile mobilità verso la P.A; verifica della possibilità di trasferimento verso le Federazioni a livello territoriale.

 

Con tali criteri, non esaustivi ma solo esemplificativi, riteniamo sia più agevole ed obiettivo per ogni dipendente coinvolto valutare la propria posizione lavorativa e la verifica dello strumento da utilizzare per mediare tra le diverse esigenze organizzative e quelle dei dipendenti.

 

A tale fine è stato fissato un incontro il prossimo 14 novembre sul quale vi aggiorneremo tempestivamente.

 
 
 
 

UIL PA FP CGIL CISAL FIALP

Gerardo Romano Cosimo Arnone Giuseppe Parisi

 
 
 

 
 

FESTIVI, RIQUALIFICAZIONE E…. SOLIDARIETA'

 

   

Continuano a pervenirci richieste di chiarimenti in ordine alla possibilità di superare il 50% dei festivi lavorati o se il tavolo nazionale non possa fare un accordo in deroga alla previsione contrattuale che identifica il 50% come quota limite.

Al riguardo noi vogliamo preliminarmente chiarire che non esiste possibilità di fare un accordo nazionale integrativo in deroga al CCNL. Un accordo siffatto sicuramente non avrebbe, per evidenti motivi, la certificazione necessaria da parte degli organi di controllo. Pertanto sulla questione si possono valutare solo due possibilità teoriche di soluzione:
la prima è quella che identifica il limite del 50% come superabile sulla base di un diritto potestativo del lavoratore che, dietro formale richiesta del dirigente, acconsentirebbe al superamento del proprio limite del 50%. Noi non intendiamo entrare nel merito delle esegesi interpretative che stabiliscono che il lavoro nei giorni festivi sia un diritto potestativo dei lavoratori. Ci limitiamo però a specificare che l’art.1 dell’Accordo successivo sulle tipologie e articolazioni degli orari di lavoro, che disciplina a livello generale le turnazioni, quando stabilisce il limite al comma 2, lettera d), testualmente recita:
“….Il numero dei turni festivi effettuabili nell’anno da ciascun dipendente non può essere superiore ad un terzo dei giorni festivi dell’anno. Per il personale di custodia del Ministero dei Beni Culturali i predetti limiti possono essere elevati a 10 turni notturni al mese ed alla metà dei giorni festivi dell’anno…”. Riteniamo utile specificare questo poiché l’irrompere del sistema di controllo capillare sugli accordi integrativi e sull’erogazione dei compensi relativi potrebbe comportare seri impedimenti al momento della liquidazione del dovuto da parte delle Ragionerie territoriali. Quindi dal nostro punto di vista la questione non può essere ricondotta al diritto potestativo e lasciata sulle spalle del singolo lavoratore, ma deve essere inquadrata invece rispetto alle inderogabili esigenze del servizio derivanti dalla necessità di copertura dell’orario di servizio degli Uffici.
Da questo punto di vista noi abbiamo avanzato, nel corso dell’ultima riunione nazionale, la proposta di utilizzo dei fondi risparmiati sul budget delle turnazioni risultanti dal monitoraggio della spesa afferente, per avviare contrattazioni locali che abbiano come oggetto la necessità della copertura dell’orario di servizio, laddove naturalmente esista il problema del superamento del 50% in modo tale da non garantire più l’apertura totale dei siti nei giorni festivi. Noi riteniamo che sia possibile sulla base di quanto previsto dal comma 4 dell’art.12 del CCIM, che prevede il riversamento dei risparmi delle somme accreditate per il pagamento del salario accessorio agli Uffici nel fondo di sede per l’incentivazione della produttività a livello locale. E per questo vi invitiamo a chiedere con urgenza una ricognizione sulle somme accreditate per verificare l’esistenza di eventuali risparmi e la loro quantificazione.

Sulle riqualificazioni: l’uscita degli elenchi contenenti le graduatorie provvisorie ha naturalmente causato l’esigenza in molti lavoratori coinvolti di verifica della congruità dei punteggi assegnati dalle Commissioni. Al riguardo, nel rimarcare la necessità, in caso di eventuale ricorso, di rispetto dei termini dello stesso (10 giorni a partire dalla notifica che deve essere effettuata entro il 7 novembre), vi informiamo che la richiesta di supporto alla verifica può essere inoltrata a noi alla mail meloni@fpcgil.it oppure chiedendo il supporto dei nostri Coordinatori regionali presenti sul territorio.

Infine la solidarietà:

Solidarietà piena al Conservatore del Convento dei Girolamini, colpito da una richiesta di risarcimento di 50000 euro per aver negato l’autorizzazione allo svolgimento del ricevimento di nozze nel Convento stesso del figlio dell’assessore regionale ai Beni Culturali (proprio ai Beni Culturali!). La motivazione sarebbe “eccesso di potere”, in quanto, a seguito delle vergognose vicende giudiziarie che hanno visto il saccheggio del patrimonio librario ivi custodito, il Conservatore ha opposto motivi evidenti di opportunità derivanti dalla nota vicenda e dalla condizione di sequestro giudiziario del complesso.
Eccesso di potere da parte del Conservatore o la solita prepotenza politica?
Sarebbe superfluo e forse inutile ricordare alla famiglia Miraglia-Lanzotti che sarebbe stato un atto di minima decenza rinunciare ad un ricevimento nuziale in un luogo colpito da questa emblematica vicenda giudiziaria ove sono evidenti le pesanti responsabilità politiche che l’hanno generata. Per non parlare della incredibile richiesta di risarcimento danni.

Rimane però la curiosità derivante dal fatto che un complesso monumentale come i Girolamini fosse da diverso tempo non visitabile dai cittadini “normali” ed invece assai disponibile ai ricevimenti nuziali, dietro il pagamento di laute tariffe. E il MIBAC, ancora una volta, dov’era?
E poiché incominciano a girare strane voci di rientro dei Padri Girolamini nel possesso del Convento, si sappia che la tragica vicenda dei furti senza destrezza dei libri del Convento è una cartina di tornasole per il MIBAC e che le sue decisioni sulla gestione di quel sito saranno attentamente valutate, sia da noi che dall’opinione pubblica. E, a nostro modesto avviso e sempre nel rispetto per le indagini giudiziarie in corso, alla Chiesa Cattolica va auspicabilmente restituito il luogo di culto, mentre la Biblioteca e la Pinacoteca devono rimanere nella gestione diretta del Ministero e restituite, risanate, alla fruizione dei cittadini. Questo se vogliamo veramente difendere il nostro patrimonio.
 
Roma, 6 novembre 2012

 
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
 

 

Province: l'Italia dei campanili discute di tutto tranne che di servizi e occupazione 60mila lavoratori senza risposte, incertezza sulle funzioni -Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

 
“Il dibattito sul riordino delle Province parla di un’Italia campanilista e priva di coesione, ma dimentica di occuparsi delle funzioni di quegli enti e di che fine faranno, dei servizi che offrono e di come e se saremo ancora in grado di garantirli. Totalmente assente, anche nelle dichiarazioni del Ministro Patroni Griffi, è poi il futuro dei 60mila lavoratori delle Province. Dei fantasmi”, con queste parole Federico Bozzanca, segretario nazionale dell’Fp-Cgil, lancia l’allarme sul riordino delle Province che, a detta del sindacato dei lavoratori dei servizi di pubblica utilità, aprirebbe un percorso di mobilità e potenziali esuberi che il Governo Monti starebbe volontariamente sottacendo.

“L’esecutivo sembra voler sfruttare l’indignazione per assestare un colpo mortale ai servizi locali, per ridurre lo spazio e l’intervento pubblico. Conferma l’impostazione radicale del decreto ‘salva Italia’, più sfumata nella spending review, secondo cui le Regioni dovranno sottrarre alle Province le funzioni diverse da quelle fondamentali per assegnarle ai Comuni o gestirle direttamente. È buio totale sotto ogni aspetto, soprattutto su politiche attive del lavoro e formazione professionale. Paradossalmente, e lo diciamo con tutto il rispetto per livornesi e fiorentini, avellinesi e beneventani, sembra che il dibattito, forse abilmente orientato da scelte mediatiche, si concentri sul folklore e sulla narrazione di un’Italia dei campanili – conclude Bozzanca – senza occuparsi della qualità della spesa pubblica, dell’organizzazione dei servizi ai cittadini e della tenuta occupazionale dei settori pubblici”.

Roma, 5 novembre 2012

 

Proroga trasferimenti temporanei al Comando VV.F. di L'Aquila personale residente in Abruzzo in servizio fuori sede.

06.11.2012 – In allegato comunicato su Proroga trasferimenti temporanei al Comando VV.F. di L’Aquila personale residente in Abruzzo in servizio fuori sede.

 
Spett. le Aimeri Ambiente s.r.l. Milanofiori – Rozzano (MI)
c.a. Dott. Giovanni Roggero
c.a. Dott. Pino Caruso


Spett. le Commissione di Garanzia Sciopero 00186 Roma

Roma lì, 3 novembre 2012

 
Aimeri Ambiente s.p.a. – CCNL Fise/Assoambiente – richiesta apertura procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla Legge 146/90 e successive modificazioni e dall’accordo nazionale di settore igiene ambientale dell’1 marzo 2001. 
 
Le scriventi Segreterie Nazionali, a seguito della vostra nota dello scorso 4 ottobre 2012 con la quale si è avviata la procedura di mobilità ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge n°223/91 per la riduzione di 219 dipendenti presso le 38 unità operative e 2 sedi amministrative di Aimeri Ambiente s.r.l. e dell’incontro avvenuto a Roma lo scorso 20 ottobre, in attesa di verificare se sussistono i presupposti giuridici ed economici richiesti dalla legge stessa, chiedono il ritiro immediato della procedura da voi intrapresa. Difatti, riteniamo la decisione dell’impresa assolutamente grave, anche in considerazione che non vi sono ragioni di natura produttiva.

Conseguentemente, siamo con la presente ad avviare la mobilitazione nazionale che riguarderà tutti gli appalti dove è presente Aimeri Ambiente s.p.a., anche in associazione temporanea d’impresa con altri soggetti.

in attesa di verificare se sussistono i presupposti giuridici ed economici richiesti dalla legge stessa, chiedono il ritiro immediato della procedura da voi intrapresa. Difatti, riteniamo la decisione dell’impresa assolutamente grave, anche in considerazione che non vi sono ragioni di natura produttiva.

Conseguentemente, siamo con la presente ad avviare la mobilitazione nazionale che riguarderà tutti gli appalti dove è presente Aimeri Ambiente s.p.a., anche in associazione temporanea d’impresa con altri soggetti.

Questa nostra comunicazione, pertanto, ha quindi il significato di attivare formalmente la procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla Legge 146/90 e successive modificazioni e dall’accordo nazionale di settore dell’1 marzo 2001, riguardante le modalità dell’esercizio di sciopero per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale delle aziende private.

Il presente avviso è da ritenersi valido per tutti gli appalti di ogni comune o consorzi degli stessi del territorio nazionale dove opera Aimeri Ambiente s.p.a., anche non soggetti all’apertura della procedura di mobilità ai sensi della 223/91.

Richiedendo quindi l’attivazione delle successive fasi previste.

Rinnovo CCNL Federambiente e Fise/Assoambiente. Comunicato Segreterie Nazionali

 
Le Segreterie Nazionali del comparto dell’igiene ambientale hanno condiviso tra di loro un percorso di confronto politico/sindacale, convinti che l’unità del sindacato sia un valore assoluto e improcrastinabile, necessario per tutelare al meglio i lavoratori e le lavoratrici del settore, per non indebolire la coesione dei due CCNL di riferimento e per fortificare il sistema delle clausole sociali contrattuali che stanno garantendo – in questi mesi – una tenuta totale dei livelli occupazionali.

Le Segreterie Nazionali, anche alla luce dell’angoscioso momento che sta deprimendo il Paese sul piano economico/ sociale, con particolari ricadute sul lavoro, considerano gli accordi di rinnovo dei CCNL Federambiente e Fise/Assoambiente, convalidati dai lavoratori della categoria, strumenti idonei a favorire l’efficientamento e la modernizzazione delle imprese, l’incremento delle risorse per i lavoratori, l’offerta qualitativa dei servizi, la sicurezza degli operatori, lo sviluppo della contrattazione aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali e contrattuali.

Riteniamo, inoltre, fondamentale incrementare il proficuo rapporto con il sistema delle Autonomie locali, anche alla luce delle continue e confuse modifiche legislative, affinché – avendo chiare le criticità del settore – si possano individuare soluzioni immediate sui gravi problemi che affliggono il comparto che, dai ritardi di pagamento al pasticcio legislativo, dalla debolezza impiantistica alla miope gestione tariffaria, stanno gradualmente mettendo in ginocchio la gestione del ciclo industriale dei rifiuti.

Le Segreterie Nazionali concordano, infine, sulla necessità di attivare immediatamente un percorso sindacale unitario, per concludere il rinnovo del CCNL anche attraverso il recepimento dei contenuti dell’Accordo Interconfederale del 28 giugno del 2011 sulla rappresentanza e per elaborare insieme – fin d’ora – il prossimo Contratto di settore che dovrà essere necessariamente un Contratto unico e più attuale con i crescenti bisogni ambientali.
Conseguentemente, nei prossimi giorni concorderemo insieme ad Assoambiente e a Federambiente le date per concludere il rinnovo contrattuale e per rispettare gli impegni previsti dagli stessi CCNL 2011.

A noi interessa tutelare i lavoratori e le imprese dalla crisi generale, nel rispetto delle regole ambientali e a tariffe possibili, per dare risposte ai bisogni reali della gente che rappresentiamo.

Interessa meno pensare a sopravvivere.

Roma 5 novembre 2012 

Comunicato unitario su PIANTA ORGANICA

 

Il gioco delle tre carte e il Piano industriale

Ieri, CGIL, CISL, UIL, CISAL e USB hanno proseguito l’incontro iniziato la scorsa settimana con i Vertici dell’Ente.
L’incontro si è aperto con la comunicazione sui tagli predisposti dall’Amministrazione per l’invio alla Funzione Pubblica delle dotazioni organiche.
I dati comunicati prevedono un soprannumero di personale (circa 200-250 unità).
I Vertici non sono stati in grado di fornire adeguata documentazione a supporto del fatto che tali posizioni in soprannumero possano essere tutte assorbite con i pensionamenti (secondo i requisiti previsti dalla normativa sulle pensioni precedente alla riforma Fornero).
Si rischia così la dichiarazione d’esubero e la conseguente mobilità del personale!!!
Il taglio illustrato è superiore al 10% previsto dalla norma per il solo personale delle aree!
La percentuale del 10% corrisponde ad un taglio di € 10. 692.700, l’Amministrazione ha invece tagliato € 11.879.255 pari al 11,17%.
E’ inaccettabile che un’Amministrazione Pubblica che fino a ieri ha dichiarato che non ci sarebbero stati esuberi, oggi, servendosi di una norma di legge (Spending Review), proceda a tagli del personale solo per pervenire ad un risparmio utile per il risanamento del bilancio.
Pensano solo a salvare le loro poltrone!!!
Ancor più preoccupante è l’intenzione di procedere ad una razionalizzazione dei presidi territoriali in seguito alla diminuzione dei carichi di lavoro e al riordino delle Province.
Tutto ciò porterà alla chiusura e al ridimensionamento degli Uffici Provinciali!
E’ questo il Piano industriale?!
Un’Amministrazione responsabile non taglia uffici e personale.
Siamo pronti ad intraprendere tutte le azioni possibili, compreso il coinvolgimento degli organismi esterni per fermare questa assurda politica. Visto, però, che l’Amministrazione ha dichiarato di voler posticipare l’invio al Ministero della Funzione pubblica delle dotazioni organiche, abbiamo ritenuto di continuare in modo responsabile il confronto.
Chiediamo che il taglio sul costo del personale previsto dalla legge sia effettuato senza prevedere il sovrannumero del personale delle aree (A,B,C).
Lunedì vi invieremo un questionario per “certificare” i dati contributivi già in nostro possesso così da poterli opporre all’Amministrazione.
Nei prossimi giorni rinnoveremo ai Vertici la nostra proposta di razionalizzazione delle attività dell’intero Gruppo ACI, in considerazione degli ultimi sviluppi e a salvaguardia del personale, e vi terremo puntualmente aggiornati.
I sindacati sono vigili, attenti e presenti sui problemi,
e non da oggi !!!
Lo stato di agitazione continua!

FP CGIL ACI    FP CISL ACI   UILPA ACI ACP   CISAL FIALP ACI   USB PI ACI
  D.Figliuolo      M.Semprini          S.Pagani           L. De Santi         R.Sirano


 

TFS/TFR – Sentenza 223/2012 Corte Costituzionale – Trattenuta del 2,50% il consiglio dei Ministri vara un Decreto legge.

 
            E’ di qualche minuto fa la notizia che il Consiglio dei Ministri ha licenziato un decreto legge sulla ormai nota vicenda della ritenuta del 2,50% sul TFS/TFR.

            Il comunicato del Governo, che riportiamo integralmente di seguito, non permette di comprendere i termini esatti dell’intervento contenuto nell’emanando Decreto Legge, ma sembrerebbe che sia stato eliminato il comma 10 dell’articolo 12 del Decreto legge 78/2011, ripristinando la situazione antecedente (TFS).

            Sarà nostra cura fornire una lettura più approfondita sugli effetti della decisione, non appena saremo in possesso del decreto legge.

TESTO COMUNICATO DEL GOVERNO:
 “………..Il Consiglio ha poi approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia. Per quanto riguarda le altre parti della sentenza della Consulta, il Consiglio ha stabilito che si procederà in via amministrativa attraverso un DPCM ai sensi della legislazione vigente………” 

link al comunicato del Governo:

 
Roma 26 ottobre 2012

Esuberi-Pa: inaccettabile comportamento di Patroni Griffi, ci convochi

“Dopo il Consiglio dei Ministri ci aspettiamo una convocazione urgente del Ministro Patroni Griffi, perché sarebbe inaccettabile che i tanto attesi Dpcm sugli esuberi nella pubblica amministrazione venissero approvati come se si trattasse di ordinaria amministrazione e non di un delicato argomento come l’occupazione di decine di migliaia di persone”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, e Benedetto Attili, Segretario Generale della Uil-Pa, commentano le dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica secondo le quali già nel prossimo Cdm potrebbero essere esposti i dati riguardanti i Ministeri e nei primi giorni di novembre presi i primi provvedimenti.

“Apprendere tramite le agenzie di stampa quello che dovrebbe essere invece oggetto di confronto tra Governo e parti sociali  è francamente intollerabile. Il Ministro Patroni Griffi sta scientemente isolando le organizzazioni sindacali, dimostrando una scarsa attitudine alla democrazia e poco rispetto per quelle persone che rischiano il posto, troppo spesso indicate come numeri e sbattuti sui giornali in un clima di totale incertezza. Ci convochi urgentemente per un vero confronto – concludono i due sindacalisti – visto che l’ultimo incontro è stato un goffo tentativo mal riuscito di oscurare il nostro sciopero del 28 settembre scorso”.
 
Roma, 29 ottobre 2012  

MIN. DIFESA – Incontro con le OOSS – Progetto di riordino dello strumento militare nazionale

05.11.2012 – Pubblichiamo di seguito la presentazione in power point del Progetto di riordino dello strumento militare nazionale.


 
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