A TUTTI I LAVORATORI

 

 

Dopo un attento esame del decreto del governo sulla privatizzazione della Croce Rossa, siamo giunti ad una totale stroncatura del provvedimento.
Andiamo con ordine.
Per prima cosa il ministro non ha tenuto conto dei rilievi delle commissioni dei due rami del parlamento che se attuate, specialmente il parere della Camera, avrebbero permesso la salvaguardia di tutto il personale.
Nel testo approvato non esiste nessuna sicurezza per nessuno.
Viene istituita una specie di lotteria tra tutti i lavoratori e forse qualche centinaio di noi avrà la possibilità di lavorare gli altri a casa.
Il tavolo istituito per la mobilità con i vari ministeri parte già con le ali tarpate.
A chi dice che questa è una soluzione bisognerebbe domandare quali sono gli enti che hanno bandito un concorso, o lo stanno bandendo, e soprattutto dove sono i soldi già stanziati per le eventuali assunzioni.
Noi lo sappiamo, non ce ne sono e non ce ne saranno.
Per quanto riguarda la possibilità di passare al Sistema Nazionale Sanitario dei colleghi che lavorano nei servizi sanitari, il comma che lo prevede è farcito di “possono” e non si legge mai devono.
Agli altri lavoratori ormai nostri colleghi a tutti gli effetti, cioè gli ormai ex militari, li si mette in un ruolo ad esaurimento istituendo anche qua una commissione per l’equiparazione con i colleghi del comparto, e dopo comunque seguiranno la stessa fine nostra.
Ed infine la lotteria delle lotterie cioè il precariato.
Non vi è nessuna indicazione che salvaguarda i presenti in servizio a parte la proroga fino al 31 dicembre 2013 per i contratti oggi vigenti.
Si è vero il nuovo Ente può assumere, ma senza garanzie sui livelli occupazionali e comunque il governo non è riuscito neanche a chiarire con che forma contrattuale quali diritti e trattamento economico ci saranno..
L’unica via che noi individuiamo è una modifica a questo decreto che ricordiamo sarebbe l’accettazione dei pareri che le forze politiche hanno espresso nelle commissioni.
Cominceremo a lavorare ha questo da subito, ricordando che il primo appuntamento sarà questo tavolo interministeriale e credo che già dalla prima riunione si capirà se la nostra analisi e giusta.
Ovviamente oltre ha questo attueremo una mobilitazione che ci porti fino alle elezioni chiedendo conto,come già detto, alle forze politiche delle posizioni che hanno assunto pubblicamente.
 
Roma, 30 ottobre 2012

                                                      Il coordinatore CGIL FP CRI
                                                                 Pietro Cocco
 
 

 

 
 

La trasmissione "Porta a Porta" affronta il problema carcere

 

                                                           Roma, 30 ottobre 2012
 

Al Capo Dap
Pres. G. Tamburino
 
Ai vice Capo Dap
D.ssa S.Matone
Dr. L. Pagano
 

Oggetto: Il programma televisivo “Porta a Porta” affronta il problema carcere
 

Siamo venuti a conoscenza che prossimamente  il programma televisivo di Rai1 “Porta a Porta” dedicherà una  puntata alla problematica  delle  carceri  soffermandosi su alcuni aspetti  peculiari  del sistema detentivo ” il sovraffollamento, la maternità, l’applicazione del 41 bis e degli ospedali psichiatrici”, che saranno documentati da  reportage  girati in alcuni istituti penitenziari.
Una occasione sicuramente importante data la valenza mediatica del programma televisivo e la sua popolarità; una occasione importante dal punto di vista dell’informazione oggi più che mai sollecitata, anche dagli appelli del Presidente della repubblica, nell’affrontare la tematica, spesso scomoda in termini di audience, contestualizzandola nella drammaticità emergenziale che sta vivendo il sistema detentivo. Una occasione importante, inoltre, per le professionalità penitenziarie che nel contesto svolgono in sinergia il loro compito istituzionale finalizzato al mandato previsto dall’art.27 della costituzione.
Eppure, con rammarico constatiamo che quanto disposto dal Dap nella nota  n.0373181 del 19710/2012, sembra andare in altra direzione. Infatti sono stati autorizzati a rilasciare intervista solo i Direttori e i Comandanti di reparto dei penitenziari interessati che non solo potranno rappresentare gli aspetti organizzativi e gestionali dell’istituto ma anche quegli aspetti più specificamente trattamentali,  realizzati o in via di realizzazione, demandati istituzionalmente alle professionalità del funzionario giuridico pedagogico piuttosto che a quelle di servizio sociale.
Non ci appassiona particolarmente la trasmissione televisiva in questione ma ci preoccupa piuttosto la disposizione di codesto dipartimento che ancora una volta elude professionalità penitenziarie essenziali nella gestione del sistema detentivo ed il loro intervento istituzionale.
Ci preoccupa la linea politica dell’amministrazione sempre più orientata a rappresentare il contesto con una immagine gestionale  securitaria e custodialistica, anticipando, forse, gli effetti devastanti che la spending review determinerà nel settore .  
Ci chiediamo e chiediamo se nella questione in specie  quanto disposto sia stata una scelta opportuna e /o quanto invece sia dovuta.
Restiamo comunque dell’idea che anche questa volta l’amministrazione ha perso una  occasione, quella  di non mortificare la professionalità e le competenze dei lavoratori penitenziari.
Cordialmente 
 

                                                 La Coordinatrice Nazionale DAP
                                                             Lina   Lamonica 
 

 

 
 

Tutte le organizzazioni del personale penitenziario chiedono a Monti soluzioni diverse da quelle decise nella spending review.

 

Roma, 29/10/2012
 

Al Presidente del Consiglio

dei Ministri

Prof. Mario Monti

Al Ministro della Giustizia

Prof. Avv. Paola Severino

 

Al Ministro dell’Economia

Prof. Vittorio Umberto Grilli

Al Ministro per la Pubblica

Amministrazione e della

Innovazione

Presidente Filippo Patroni Griffi

 
 

Come a voi noto gli effetti dei provvedimenti stabiliti dalla Spending Review (DL 95 2012 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n.135) saranno devastanti per tutto il sistema penitenziario.

In particolare gli ulteriori tagli previsti andranno a ridurre drasticamente, nei dipartimenti del DAP e del DGM, gli organici dei dirigenti di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna, di area I, nonché il personale del comparto Ministeri (educatori, assistenti sociali e tecnico-amministrativi). Ugualmente si opererà una riduzione di fatto degli organici della polizia penitenziaria per effetto del blocco del turn over.
 

Questo si tradurrà inevitabilmente:

1) nella impossibilità di garantire la gestione delle carceri e gli obiettivi statuiti dalla Carta Costituzionale in termini di rieducazione e reinserimento sociale

2) nella impossibilità di garantire la sicurezza degli istituti penitenziari e quindi dell’intera collettività

3) nella impossibilità di garantire la celebrazione dei processi e l’accesso e la gestione delle misure alternative.
  

Chiediamo pertanto, condividendo gli obiettivi annunciati dal Ministro della Giustizia, che si trovino adeguate soluzioni nell’ambito della Legge di stabilità. 

Ci aspettiamo un riscontro immediato.

 
Per la Polizia Penitenziaria
Per il Personale del Comparto Ministeri
Per la Dirigenza Penitenziaria
Sappe, OsappUil- Penitenziari UGL – Polizia Penitenziaria FPCGIL
FPCGIL, Uil-PenitenziariConfsal-UNSA USB-P.I.
SIDIPE DPSFPCGILCodipe UILConfsal-UNSA
 

Situazione O.N.A. – Richiesta incontro.

30.10.2012 – in allegato Situazione O.N.A. – Richiesta incontro.

 
 
 

 Roma, 24 ottobre 2012
 

 

Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
 

Al Direttore Generale per l’organizzazione, gli affari generali, l’innovazione, il bilancio
                                                                                   e    il personale
Dott. Mario Guarany
 

 
Oggetto: Buoni pasto – comunicazioni relative alla fornitura per il primo semestre 2013.
 

 

Con riferimento all’oggetto sono pervenute alle scriventi OO. SS. diverse segnalazioni circa il singolare contenuto di una comunicazione proveniente dall’Ufficio Buoni Pasto e indirizzata alle Direzioni Regionali. Tale comunicazione, inerente alle previsioni di cui alla Circolare 28 del 2012, che autorizzava, solo per il corrente anno, l’elevazione dal 25 al 75% della quota massima di personale che può fruire di orario di lavoro articolato su cinque rientri pomeridiani per cinque giorni, molto impropriamente dispone l’esclusione da tale tipologia del personale che l’ha effettuata nel corso degli anni 2011 e 2012. Gli effetti che stiamo verificando sono una serie di disposizioni unilaterali da parte dei Dirigenti periferici che modificano l’orario di lavoro dei dipendenti in completa violazione degli obblighi negoziali e di informazione preventiva previsti dal vigente sistema di relazioni sindacali.
Pertanto si chiede di sospendere con effetto immediato la comunicazione di che trattasi e di riformulare la disposizione, che, a nostro avviso richiede la firma del Dirigente Responsabile del Servizio a cui l’Ufficio Buoni Pasto fa gerarchicamente riferimento, evidenziando nella stessa la necessità di ricondurre la fruizione di questa tipologia di orario nei limiti percentuali del 25% in ottemperanza alle riduzioni del budget previsto, e dando contestualmente indicazione di avviare i percorsi negoziali contemplati sulla materia dal CCNL e dal CCIM. Ovvero assegnando all’autonomia prevista della contrattazione locale la facoltà di ridefinire l’articolazione degli orari dei dipendenti nel rispetto dei limiti di  spesa previsti.
In assenza di tale procedura le scriventi si vedranno costrette a fronteggiare atti unilaterali dando mandato per attivare le  opportune procedure finalizzate al necessario rispetto delle prerogative della parti sancite dalle vigenti disposizioni contrattuali.
Nel rimanere in attesa di formale e urgente riscontro si porgono distinti saluti.
 

 
  CGIL                     CISL                    UIL
C. Meloni              E. Felicia            C. Calcara                                                   

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Dap: relazioni sindacali CC Teramo.

Grazie all’intervento della FP CGIL nell’istituto di Teramo le relazioni sindacali sono tornate ad essere accettabili!!! La nostra nota di protesta e la risposta del DAP che è intervenuto sul Direttore per rasserenare il clima che era divenuto rovente.

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Dap: Rimborso rette asili nido al personale di Polizia Penitenziaria anno 2011.

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Nota unitaria al Presidente del Consiglio sulla legge di stabilità.

Il comunicato congiunto con cui la FP CGIL chiede al Presidente del Consiglio, a seguito dei devastanti provvedimenti stabiliti dalla Spending Review (DL 95 2012 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n.135) , che si trovino adeguate soluzioni nell’ambito della Legge di stabilità.

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Dap: schema del nuovo P.C.D. sui criteri di mobilità del Corpo.

Lo schema del nuovo P.C.D. recante i criteri di mobilità del personale del Corpo appena firmato, dal quale vi sarà possibile desumere che gran parte delle proposte avanzate dalla nostra sigla sono state accettate.
Inoltre, la nota a verbale presentata dalla FP CGIL con la quale abbiamo chiesto e ribadito l’abrogazione dell’articolo 6, comma 2, in quanto prevede che il personale che chiede la revoca del trasferimento oltre i termini indicati, sia impossibilitato a partecipare ai successivi 2 interpelli, come forma di penalizzazione. Che sia chiaro che la FP CGIL, unico sindacato a sostenere le ragioni dei colleghi, non approva alcun tipo di sanzione per i Poliziotti
Penitenziari.

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CONSIGLIO DEI MINISTRI: decisione sul 2,50% TFR/TFS.

Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia.

Abruzzo – Comunicazioni al comando Ottobre 2012

29.10.2012 – In allegato Comunicazioni al comando Ottobre 2012

Pistoia – Mobilità interna – Preavviso di stato di agitazione.

29.10.2012 – In allegato Mobilità interna – Preavviso di stato di agitazione

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