18.09.2012 – In allegato, la nota del Coordinatore provinciale FP CGIL VVF di Bologna, Luca LANDUZZI, e del Coordinatore Regionale FP CGIL VVF, Roberto FRANCA, in merito alla vicenda del personale fuori sede che rischiava di trovarsi senza alloggio a causa di incresciose situazioni che purtroppo rischiavano di ricadere sulle spalle personale.
L’intervento sinergico della CGIL, a tutti i livelli, ha contribuito a risolvere al meglio la situazione.
18.09.2012 – In allegato, la nota unitaria sulla mancata corresponsione delle competenze accessorie nella busta paga del mese di settembre.
18.09.2012 – In allegato, l’ordine del giorno delle assemblee indette dalla Segretaria Regionale FP CGIL Piemonte per i giorni 24 – 25 Settembre 2012 dalle ore 11 alle ore 13:30 rispettivamente presso la Camera del Lavoro CGIL di Torino – Sala Pia Lai – Via Pedrotti (TO) e Casa Circondariale di Cuneo – Via Roncata 75 (CN), due assemblee regionali per le lavoratrici ed i lavoratori del Comparto Sicurezza e Soccorso pubblico.
Ultimi Provvedimenti del Governo Monti
SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO
ADESIONE DEI VIGILI DEL FUOCO
Il Governo Monti ha deliberato, dal primo Consiglio dei Ministri svolto il 16 novembre u.s., ottantaquattro provvedimenti legislativi avviando una serie riforme che necessitano, tutt’oggi, di una catena infinita di decreti attuativi per essere ultimate.
Al momento, non è possibile registrare alcun segno di discontinuità con la linea politica economica del precedente Governo, ma soltanto elementi di forte preoccupazione per il futuro del Paese, poiché l’auspicato sviluppo economico-sociale e l’uscita dalla crisi restano ancora lontani all’orizzonte.
Purtroppo, le recenti manovre economiche hanno colpito duramente tutti i servizi pubblici essenziali, ivi compreso il soccorso tecnico urgente reso quotidianamente ai cittadini dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La CGIL è stata l’unica organizzazione a denunciare le contraddizioni del servizio nazionale di protezione civile, impegnandosi in un discussione sulla necessità di riformare un sistema, così complesso e lacunoso, che non ha mai funzionato nel rispetto dei principi istituzionali per i quali è stato originato.
Con la conversione in Legge n. 100 del 12 luglio 2012 del DL 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile, il Governo non fornisce, né risposte concrete, né soluzioni definitive per la gestione delle emergenze, ma si limita esclusivamente a contenere i costi e le spese di esercizio.
Al riguardo, fortemente critica è stata la netta posizione presa dalla CGIL in merito al limite temporale imposto agli interventi pubblici rivolti a sostenere le popolazioni colpite dalle calamità, nonché alla mancanza di un meccanismo di canalizzazione delle risorse derivanti dal finanziamento, attraverso un Fondo Speciale, delle attività rese dal Corpo Nazionale in ambito emergenziale.
Sul piano delle modifiche necessarie a superare le incertezze legate al coordinamento generale delle attività operative e delle componenti di protezione civile presenti sul territorio, si attende altresì il rispetto degli impegni assunti dai Presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato ottenuti grazie alla costante pressione esercitata nei confronti dei gruppi politici, presenti durante la discussione sul Regolamento degli uffici dirigenziali periferici VVF.
La riduzione drastica di risorse messe a disposizione dal Governo per i pubblici servizi continua a generare, soprattutto, gravissime conseguenze nella lotta contro gli incendi boschivi in una drammatica stagione estiva che vede bruciare ettari di boschi e parchi naturali su tutto il territorio italiano.
I danni ai cittadini e al patrimonio pubblico rischiano di essere inestimabili.
Oltretutto, all’interno del “Decreto Sviluppo 2012” si è proceduto, sempre nella direzione della riduzione delle spese, alla chiusura dello stato di emergenza determinatasi nella regione Abruzzo a seguito del sisma del 6 aprile 2009.
In attesa della nuova classificazione richiesta per il Comando Provinciale Vigili del Fuoco L’Aquila, la CGIL si è impegnata nel potenziamento del dispositivo per il soccorso alla popolazione con il rientro in sede di tutto il personale Abruzzese in servizio fuori sede, oltreché nella presentazione di una proposta relativa alla ricostruzione lo sviluppo e il rilancio dei territori interessati.
Altro provvedimento emanato ultimamente per assicurare l’operatività del Vigili del Fuoco è stata la conversione del DL 20 giugno 2012 n.79 in legge n. 131 del 07 agosto 2012.
Tale disposizione se da un lato scioglie i nodi rappresentati da alcune situazioni difficili bloccate da tempo, quali le procedure straordinarie per l’accesso alle qualifiche di capo squadra e di capo reparto o l’individuazione della competenza complessiva in materia di spegnimento degli incendi boschivi con la flotta aerea antincendio, dall’altro lascia irrisolte le problematiche relative al reperimento delle risorse necessarie per la gestione coerente della componente aerea e del corretto ripristino delle dotazioni organiche del Corpo.
Quest’ultimo punto ha messo in evidenza tutte le incongruenze e le ambiguità della mancanza di un’opportuna attenzione politica, non solo da parte della compagine governativa, ma anche dei rappresentanti di tutti i maggiori gruppi parlamentari.
Negli ultimi mesi si è assistito alla presentazione paradossale di un’infinità di emendamenti, puntualmente ritirati o dichiarati inammissibili, di mozioni e ordini del giorno che impegnano il Governo sulla valorizzazione dell’autonomia tecnica, amministrativa e gestionale del CNVVF, per mezzo di una diretta collaborazione del Capo del Corpo alle dipendenze del Ministro e sulla delicatissima tematica delle assunzioni nel Corpo Nazionale tramite la proroga delle graduatorie ancora aperte.
Un simile atteggiamento, stigmatizzato in maniera decisa dalla CGIL, qualora non dovesse essere immediatamente seguito da coerenti interventi normativi, concorrerebbe ad aumentare l’attuale situazione di confusione generata all’interno del Dipartimento, nonché ad illudere, sia coloro che hanno legittimamente superato il concorso pubblico 814 VVF, sia numerosi volontari che già operano nel Corpo Nazionale aspirando ad una concreta valorizzazione della propria professionalità.
Le perplessità manifestate dalla nostra O.S. sono state confermate dall’approvazione in Parlamento, contestuale alle succitate misure in favore dei Vigili del Fuoco, del DL n. 95 del 6 luglio 2012 (Spending review), con cui il Governo taglia l’80% del regolare turn-over e delle assunzioni a tempo indeterminato nel Corpo per il triennio 2012-14 e il 50% per l’anno 2015.
Un ridimensionamento che, sommato all’allungamento dell’età pensionabile già programmata dai vertici politici del Paese, limiterà ulteriormente la salvaguardia del territorio e la tutela della popolazione.
Tutto ciò premesso, la FP CGIL si opporrà con tutti gli strumenti disponibili, anch’essi nel mirino della presunzione dimostrata in più occasioni anche dagli attuali Ministri in carica, a questo nocivo disegno governativo.
L’idea immaginata originariamente dalla FP CGIL di utilizzare le risorse utilizzate annualmente per i richiami dei Vigili Discontinui, sulla quale apparentemente sembrerebbero convergere, sia le opinioni dell’Amministrazione, sia della politica che di tutti i nostri partners sindacali, oltre ovviamente al recupero totale del turn-over attraverso lo scorrimento della graduatoria degli idonei al concorso 814 VVF, resta la proposta più convincente per una definitiva risoluzione della cronica carenza di organico.
Continueremo con le nostre iniziative di protesta per far arrivare la voce di tutti i Vigili del Fuoco al Ministro Cancellieri e al Presidente del Consiglio Monti per sollecitare soluzioni concrete per salvaguardare il servizio sociale fondamentale reso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il percorso intrapreso con la manifestazione nazionale del 19 luglio 2012 e proseguito con i presidi del 27 luglio e del 6 Agosto organizzati a Roma dalla Segreteria Nazionale FP–CGIL per contrastare le misure presentate dal Governo porterà allo sciopero generale dei servizi pubblici già proclamato per il 28 settembre p.v., giornata in cui, vista l’importanza degli argomenti in discussione, auspichiamo la massima partecipazione di tutto il personale per rivendicare e sostenere con forza la professionalità dei lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA
Roma, 17 settembre2012
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco,
del Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Pref. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del Corpo Nazionale VVF
Ing. Alfio PINI
All’Ufficio per la Garanzia dei Diritti Sindacali CNVVF
Dott. Giuseppe CERRONE
Alla Commissione di Garanzia
Attuazione Legge 46/90
Oggetto : adesione sciopero generale Fp Cgil, Uil Fpl, Uil Pa del 28 settembre 2012.
Con la presente si comunica che le scriventi Organizzazioni Sindacali aderiranno alla giornata di sciopero indicata in oggetto con le modalità di seguito riportate:
* personale operativo turnista, dalle ore 10.00 alle ore 14.00
* personale operativo in servizio nelle sedi aeroportuali, dalle ore 10.00 alle ore 14.00;
* personale operativo, amministrativo, informatico, a servizio giornaliero, l’intera giornata lavorativa.
Durante l’astensione dal lavoro sarà in ogni caso garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione.
Mario MOZZETTA Alessandro LUPO
14.09.2012 – In allegato, la lettera del Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF Emilia Romagna, Roberto FRANCA, sulla richiesta incontro per le relazioni sindacali, la campagna AIB e il dispositivo di soccorso terremoto.
Roma, 17 settembre2012
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria CANCELLIERI
Al Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Giovanni FERRARA
Al Responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Carenza di fondi e coordinamento per l’attività antincendio boschiva.
Gentilissima Ministro Cancellieri,
televisioni e giornali recentemente hanno dato risalto al tema degli incendi di bosco, che hanno funestato per tutta l’estate l’intero territorio nazionale.
Con la notizia, si è posta l’attenzione sui tagli operati a carico delle Pubbliche Amministrazioni, Vigili del Fuoco inclusi, attraverso la cosiddetta “spending-review” .
La legge cui la lotta agli incendi di bosco fa riferimento – L.353/2000 – individua nelle Regioni gli enti deputati alla lotta attiva contro gli incendi di bosco che, mediante specifiche convenzioni, possono avvalersi del Corpo Nazionale, sia per la formazione degli operatori, sia per le operazioni di spegnimento a terra.
Nell’anno in corso sono risultate solo 13 le Regioni firmatarie di convenzioni con i Vigili del Fuoco.
Il Corpo Nazionale ha quindi effettuato nei mesi scorsi oltre 50.000 interventi di spegnimento, con un costo che è stato stimato per difetto – calcolando l’invio di una sola squadra standard composta da 5 unità, mediamente operative per quattro ore su ogni scenario – e che ammonta a circa 25.000.000,00 di euro.
Tutto ciò premesso, dunque, occorre evidenziare che le convenzioni stipulate hanno permesso, purtroppo, di recuperare solo un terzo circa dei costi sostenuti.
Considerato che la lotta agli incendi di bosco si sostanzia in molte fasi (prevenzione, vigilanza del territorio, spegnimento dall’alto con mezzi aerei, spegnimento dal basso con l’impiego di squadre VVF e squadre di volontari di PC e Gruppi comunali di P.C., attività di indagini e repressione del fenomeno catasto aree incendiate) a giudizio della scrivente organizzazione, le poche risorse disponibili andrebbero concentrate e le competenze ricondotte, di conseguenza, ad un unico ente che sia in grado di assicurare un coordinamento nazionale.
In tal modo si potrebbe concretizzare il miglior coordinamento delle operazioni di spegnimento per garantire il controllo di un fenomeno che in estate assume dimensioni nazionali.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dovrebbe ritornare ad essere il soggetto di riferimento di tutte le attività antincendio, allo scopo di recuperare ogni risorsa utile allo spegnimento di tutti gli incendi ed al soccorso pubblico su tutto il territorio nazionale, per 365 giorni all’anno.
Infatti, nel corso del 2012 sono enormemente accresciuti i danni al patrimonio per effetto del drammatico fenomeno e gli stessi, a nostro giudizio, sono stati anche contenuti solo grazie alla consueta dedizione al dovere che da sempre contraddistingue tutti i Vigili del Fuoco.
Nessuno si illude che la lotta agli incendi di bosco possa chiudersi solo con le modifiche fin qui prospettate; altri soggetti devono essere preposti e coinvolti per le altre azioni indispensabili al buon esito di questa immane sfida.
Ma se conveniamo che si tratti di una vera azione di tutela del territorio e del patrimonio boschivo del paese, allora bisognerà attrezzarsi con convinzione per la realizzazione di un sistema che funzioni.
Con l’auspicio del recupero delle risorse necessarie, anche per ciò che concerne il tema già evidenziatoLe sul ripristino del turn over integrale, confidiamo nella sua sensibilità riguardo ai temi del soccorso pubblico e del funzionamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ribadendo il convincimento di una rapida modifica della legge 353/2000.
Certi di un positivo riscontro, ci è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.
Adriano SGRO’ Mario MOZZETTA Ugo D’ANNA
Si comunica che l’incontro sul tema dell’armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, già fissato per il 18 settembre 2012, è differito ad una prossima data che sarà comunicata dagli Uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri ove si terrà l’incontro stesso.