NEWS

Sentenza di Bergamo su straordinari medici: on line il testo, compenso per quelli effettuati per esigenze di servizio

 Comunicato stampa FpCgil Medici – FpCgil Lombardia
 

 “Allorchè il medico dimostri di aver prestato nello svolgimento delle proprie funzioni, un considerevole numero di ore di lavoro straordinario, sistematicamente e continuativamente nel corso del rapporto di lavoro, in ragione delle esigenze di servizio, queste ore non possono ritenersi compensate, se non in parte, dalla retribuzione di risultato.”
E’ questa la parte centrale della sentenza n. 973/11 del Tribunale di Bergamo, simile alle altre 4 sentenze ottenute tramite l’ufficio vertenze CGIL di Bergamo, tutte favorevoli ai medici ricorrenti per l’eccessivo straordinario non retribuito.
Contro le sentenze di primo grado l’azienda ospedaliera Bolognini di Seriate aveva presentato i ricorsi, respinti il 7 giugno 2012 dalla Corte d’Appello di Brescia, ad esclusione di uno dei cinque ancora in attesa di pronunciamento.
“Si sancisce così il diritto al pagamento ai medici di montagne di straordinario” hanno dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIl Medici e Sonia Ribera, segretaria regionale FPCGIL Medici Lombardia “effettuate per coprire i sempre maggiori vuoti d’organico, non solo in Lombardia ma in particolare nelle Regioni sottoposte ai Piani di rientro con devastanti blocchi del turn over”.
“Questa sentenza rappresenta una ulteriore certificazione del fallimento del sistema sanitario lombardo ” ha affermato Florindo Oliverio, segretario generale FP CGIL Lombardia “ormai travolto dagli scandali e dalle inchieste della magistratura, e che si regge grazie al lavoro quotidiano di migliaia di operatori sanitari, spesso in condizioni di grave disagio.”
Roma, 11 luglio 2012

 

NEWS

Ricette elettroniche i sei Regioni. Il testo del Decreto dell'Economia del 2 luglio 2012

 
 

Nota unitaria al Ministro Severino su turn over

NEWS

Proposta Schirru per i medici sostituti a vita: un atto di responsabilita' del sistema

 Comunicato stampa Fp Cgil Medici
 

Quando è il Sistema a produrre disfunzioni le deve sanare. Non possono pagare le persone ed i professionisti a causa di inadeguatezze normative che generano precariato a vita.
E’ questa la situazione nella quale si sono venuti a trovare dei medici esclusi dai corsi di formazione per la medicina generale sulla base della direttiva europea 84/457/CEE, a causa della esiguità dei posti messi a concorso, ma comunque necessari a garantire l’assistenza primaria ai cittadini.
Svolgono attività di sostituzione dei medici di famiglia e sostituzione dei medici di guardia medica. Sono necessari alla continuità delle cure, sono sottopagati e non hanno nessun diritto. E non possono proprio essere iscritti nella graduatoria per la medicina generale e quindi aspirare ad un lavoro stabile. Fanno un lavoro che non potranno fare!
Questo proprio mentre i medici di famiglia si vanno riducendo a causa dei pensionamenti.
Insomma precari, sfruttati e senza diritti, neanche quello del futuro. Necessari al sistema ma espulsi dalla carriera professionale.
Riteniamo che sia necessario porre rimedio a questa contraddizione che riguarda i medici ma riguarda anche il sistema.
E va positivamente in questa direzione la proposta di legge presentata dalla On. Amalia Schirru (Pd).
Certamente sarà necessario definire meglio i tempi di applicazione, per evitare un accesso parallelo ed incontrollato al di fuori della norma europea. E sarà necessario fissare le modalità obiettive di accertamento della attività svolta dai medici.
Ma affrontiamo questo problema senza mettere la testa sotto la sabbia.

Roma, 13 luglio 2012

 

Fua 2011

Nota unitaria al ministro su DL 95

Assemblea lavoratori 17 luglio

Polizia Penitenziaria – Commissioni ricompense

Comunicato

 MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 

NO AI TAGLI DI SERVIZI E PERSONALE PUBBLICO
NO ALLA CHIUSURA DEGLI UFFICI PERIFERICI DEL MIUR CONTINUA LO STATO DI AGITAZIONE

 

 Si moltiplicano le assemblee e le iniziative negli uffici territoriali del MIUR.
 
Nonostante gli impegni presi in più occasioni dalla parte politica ad oggi non è ancora pervenuta alcuna convocazione alle Organizzazioni Sindacali.

E’ un atteggiamento questo assunto dall’Amministrazione sicuramente poco rispettoso del personale e che rischia seriamente di compromettere le operazioni di apertura del prossimo anno scolastico.
 
Tanti, infatti, sono gli Uffici che hanno visto colleghe e colleghi aderire allo stato di agitazione proclamato dalle OO.SS.  del MIUR e che pur continuando a svolgere le numerose attività in corso (manifestando così il proprio alto senso di responsabilità), esigeranno, supportati in questo dalle OO.SS., il rispetto delle norme contrattuali su orario di lavoro, ferie, permessi, straordinari ecc.
 
E’ evidente, ma questo lo avevamo già compreso leggendo il testo della bozza dell’accordo Stato Regioni, che i vertici del Ministero, probabilmente distratti dai tagli che stanno effettuando su scuola, università e ricerca, non ritengono degno di attenzione questo problema.
 
Maggiore attenzione, invece, sembra cominciare ad esserci da parte della stampa, degli Amministratori Regionali, degli utenti cui stiamo spiegando che oltre ai posti di lavoro di circa 4000 persone, cerchiamo di tutelare l’unitarietà del sistema scolastico e la pari opportunità ad una istruzione pubblica su tutto il territorio nazionale che la bozza in questione, così com’è, a nostro parere, rischia seriamente di compromettere.
 
Vi giriamo il testo della e-mail che la Vice Presidente della Giunta Toscana (che è poi il coordinatore della IX commissione della Conferenza delle Regioni che ha redatto la bozza) ha inviato alla Direzione Generale della Toscana in risposta ai numerosi ordini del giorno approvati nelle assemblee che abbiamo tenuto nella regione e a Lei inviati.
 
Pur confermando forti riserve sui contenuti della bozza, apprezziamo la correttezza e la disponibilità al confronto e il riconoscimento della professionalità e della responsabilità dei nostri colleghi, attestazioni che certamente non abbiamo avuto modo di cogliere nel comportamento della nostra Amministrazione.  
 
E’ evidente che stando così le cose SARA’ NECESSARIO ATTIVARE ULTERIORI INIZIATIVE. 
 
Intanto, ricordiamo alle colleghe ed ai colleghi l’appuntamento nazionale del 19 luglio che vedrà Funzione Pubblica e Scuola della CGIL e della UIL manifestare sotto palazzo Vidoni contro la nuova manovra economica del Governo, mascherata da “razionalizzazione della spesa”, e i tagli su servizi e dipendenti pubblici.
 
                                                              FP CGIL MIUR
                                                             Angelo Boccuni


 

volantino unitario

Spending review, la mobilitazione di Cgil Cisl Uil: “Martedì il pubblico impiego si ferma due ore contro le manovre del Governo” – Le federazioni del pubblico impiego lanciano assemblee in tutta Italia per il 26 giugno Comunicato stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa

Due ore di assemblea in tutti gli enti pubblici della Penisola. Da nord a sud crescono le iniziative unitarie di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa che, all’indomani della richiesta inviata dalle tre confederazioni al Presidente Monti, indicono per il 26 giugno una prima giornata di mobilitazione e assemblee affinché il Governo apra il necessario confronto e interrompa il percorso preannunciato su spending review e lavoro pubblico, tenendo fede all’intesa sottoscritta il 3 Maggio.

“Protestiamo contro la politica degli annunci e delle indiscrezioni a mezzo stampa portata avanti da questo governo” attaccano i segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa). “Ma soprattutto contro l’approccio ideologico nei confronti del pubblico impiego. Approccio che rischia di tradursi in tagli lineari di organico mascherati da revisione della spesa, accorpamenti di enti contrabbandati per riorganizzazioni, attacchi alla dignità dei lavoratori pubblici spiegati con le urgenze di cassa”.

“Sono misure inaccettabili, tanto più in un momento di difficoltà del Paese. E rappresentano una contraddizione in termini: quando alla pubblica amministrazione si chiede di dare il massimo in termini di servizi alle persone, di supporto alla crescita, di lotta all’evasione fiscale, invece di investire in competenze e professionalità si riapre il capitolo della caccia alle streghe”.

“Bisogna cambiare rotta. Per questo vogliamo un tavolo con il governo. Perché serve un piano complessivo di riorganizzazione della Pa, come si è iniziato a fare con l’Intesa. Bisogna decidere quali sono i servizi indispensabili e quelli che servono ai cittadini, alle famiglie, alle imprese. E poi mettere mano ad un riordino vero e proprio degli enti che faccia costare meno i servizi, aumentando la qualità e valorizzando il capitale umano. Questo spiegheremo il 26 di giugno in tutti i posti di lavoro d’Italia” concludono i segretari generali delle federazioni del pubblico impiego.

Roma, 22 giugno 2012

 

 

Tutti i comunicati precedenti la proclamazione della mobilitazione

CGILCISLUIL a Monti: Subito un confronto sul Lavoro Pubblico

 
La vertenza sul lavoro pubblico non può rimanere oltre racchiusa nei titoli dei giornali. La politica degli annunci che questo governo sta perseguendo è inaccettabile perché non fa altro che produrre un clima di incertezza e di disagio crescente fra i lavoratori. 
 
Le misure che fino a questo momento sono state anticipate alla stampa, costituiscono un attacco alla dignità e al valore del lavoro pubblico e non contengono alcun piano complessivo di riforma. Si limitano a tagli e interventi che finirebbero per indebolire sensibilmente il sistema dei servizi pubblici e del welfare, con gravissime ripercussioni su dipendenti pubblici e cittadini. 
 
L’atteggiamento ondivago e schizofrenico dei vari ministri è anche l’espressione della mancanza di coordinamento all’interno dell’esecutivo.  E di un metodo inammissibile di chiusura al dialogo con le parti sociali, sordo alle preoccupazioni che abbiamo più volte sottolineato.
 
E’ ora che il governo esca allo scoperto: che mostri il reale contenuto dei provvedimenti che ha intenzione di adottare su pubblico impiego e spending review  e che apra un tavolo di confronto con i lavoratori, smettendo di sfuggire alle discussioni nel merito.
 
La richiesta di incontro inviata oggi dai segretari generali delle confederazioni di Cgil Cisl Uil al presidente del consiglio Mario Monti (allegata) è in questo senso un passo determinate.  E’ il segnale che la misura è colma e che non c’è spazio per ulteriori rinvii. Ma è anche il richiamo all’accelerazione che il sindacato deve saper dare alla vertenza.
 
Per questo è fondamentale che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane anche la nostra mobilitazione salga di intensità, a partire dai posti di lavoro e dai territori fino al  livello nazionale. E’ necessario che la nostra battaglia sia sostenuta a tutti i livelli da iniziative efficaci di supporto, per dare massima diffusione e massima pervasività al nostro messaggio tra i lavoratori e i cittadini.
 
Con questo fine tutte le strutture sono chiamate ad uno sforzo straordinario di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione. Mettendo in atto tutte le forme di lotta, tutela e denuncia che si rendano necessarie per dare forza alla nostra azione sindacale unitaria.
 
Rossana Dettori     Giovanni Faverin        Giovanni Torluccio           Benedetto Attili
     (Fp-Cgil)                 (Cisl-Fp)                    (Uil-Fpl)                       (Uil-Pa)

 

Cgil Cisl Uil: Richiesta urgente incontro al Prof. Mario Monti Presidente del Consiglio dei Ministri

 
I Segretari Generali di CGIL, CISL, UIL richiedono un incontro urgente da Lei presieduto con la presenza dei Ministri interessati (Economia, Pubblica Amministrazione, Rapporti con il Parlamento) nel quale affrontare i temi della spending review e delle misure che riguardano il lavoro pubblico.

L’urgenza è determinata dalla necessità sia di conoscere i provvedimenti che il Governo, nella sua collegialità, intende assumere e sui quali sale fortissima la preoccupazione e la tensione nel mondo del lavoro sia di confrontarsi su questi.

Cordialmente. 

                Susanna Camusso             Raffaele Bonanni                Luigi Angeletti

 
 

Lavoro Pubblico-Spending Review: basta fughe in avanti e uscite estemporanee. Ministro Patroni Griffi e Governo rispettino intesa e ci convochino. Comunicato stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa

“È divenuto intollerabile questo clima di incertezza, condizionato da costanti indiscrezioni giornalistiche e fughe in avanti sul tema della spending review e della riforma della pubblica amministrazione, che negano i contenuti dell’intesa faticosamente raggiunta da Governo, sindacati ed enti locali. Il Governo risponda celermente alla richiesta di incontro di Cgil, Cisl e Uil, e si confronti con le organizzazioni dei lavoratori per evitare ulteriori gravi errori di sottovalutazione”. In una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, rispettivamente segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa lanciano un ultimatum al Governo: “ci sia un confronto vero e la si smetta di inquinare il clima sociale con le solite, stantie campagne contro il lavoro pubblico”.

“La necessaria riorganizzazione non può tradursi nell’ennesima serie di tagli lineari o in riforme pressappochiste come quella delle Agenzie Fiscali, una battuta d’arresto nella lotta all’evasione fiscale, elemento che credevamo essere un punto qualificante dell’azione del Governo Monti. Allo stesso modo è inaccettabile dover tornare a confrontarsi con le iniziative di propaganda, come l’ultima sortita del Ministro Patroni Griffi sul divieto alle chiamate interurbane o ai dispositivi mobili. I veri risparmi – continuano i quattro sindacalisti – si possono ottenere con un piano di modernizzazione che investa nella banda larga e utilizzi le nuove tecnologie per comunicare gratuitamente”.

“Non accettiamo che una riforma debba tradursi in una riduzione dello spazio pubblico e non in un ridisegno della Pa e dei singoli enti in grado di ottimizzare i costi, mantenendo l’offerta di servizi senza colpire i lavoratori e senza additarli come la causa del nostro declino. Se il Governo intende davvero riformare gli apparati pubblici per agevolare la ripresa e modernizzare il Paese, troverà la nostra collaborazione. In caso contrario – conclude la nota – troverà la nostra ferma opposizione e la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici”.
 
Roma, 21 giugno 2012

Spending Review: Mobilitazioni Territoriali

 

Moblitazioni Territoriali

 
Lombardia

13 luglio Como – Presidio sotto la Prefettura 

dal 16 al 26 luglio Milano –  Assemblee unitarie  Il più ampio e consapevole coinvolgimento di tutte le lavoratrici e i lavoratori affinché la battaglia per la salvaguardia e il rilancio delle pubbliche amministrazioni e per i diritti e la dignità del lavoro pubblico consegua risultati positivi

 

18 luglio Cremona – Assemblea unitaria  Al centro l’analisi  del decreto legge 95/2012 sulla revisione della spesa, “una manovra d’emergenza priva di progettualità, una mannaia per i servizi pubblici resi ai cittadini e per i lavoratori che li offrono 

 
Emilia Romagna

13 luglio Forlì; Cesena – Assemblee  unitarie Agenzie fiscali

 
Veneto

14 luglio Veneto – Volantinaggio nelle piazze per informare i cittadini
19 luglio Veneto – Presidio presso la Prefettura della tua città

 
Sardegna

17 luglio Cagliari – Manifestazione regionale più valore alle professioni e ai servizi sul territorio

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NEWS

«Spending review: un taglio dei servizi». La FPCGIL Medici in audio su healthdesk.it

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto