Il 5 luglio è stato firmato l’accordo relativo al premio di risultato per l’anno 2012. L’accordo prevede l’erogazione di un importo medio pro capite di € 2.100. I criteri individuati sono gli stessi dell’anno precedente:
– Una quota pari al 45% verrà erogata al personale al conseguimento del risultato complessivo dell’Agenzia.
– Il restante 55% verrà corrisposto sulla base dei risultati ottenuti dalla Filiale di appartenenza rispetto al raggiungimento degli obiettivi assegnati. ( vedi accordo allegato)
Per quanto riguarda i criteri di erogazione del premio individuale, oltre a quelli individuati per
l’anno 2011, non saranno considerate assenze i permessi di cui all’art.33 c. 3 l.104 per i soli dipendenti portatori di handicap grave.
Al fine di valutare altre importanti tipologie di assenze, è stata sottoscritta una dichiarazione di intenti che obbliga le parti ad avviare entro il mese di settembre un tavolo tecnico, finalizzato altresì a rivisitare i criteri per l’erogazione del premio di produttività da applicare nel prossimo anno.
Data la grave crisi economica che i lavoratori dipendenti stanno subendo, giudichiamo positivamente l’accordo sottoscritto.
Roma 9 luglio 2012 CGIL FP Nazionale
Luciano Boldorini
Questa mattina, al Cosp di Roma il coordinatore dell’USB, che stava esponendo gli striscioni e le bandiere per lo stato di agitazione proclamato da tutti i sindacati, è stato spintonato e sbattuto contro la finestra dal facente funzione di dirigente amministrativo peraltro militare precario.
Nell’esprimere la piena solidarietà al collega dell’USB, chiediamo all’amministrazione se non ritiene di dover intervenire per chiarire l’accaduto.
In un momento politico molto delicato per tutti i lavoratori facciamo presente che non ci faremo intimidire da atti e comportamenti provocatori da qualsiasi parte provengano.
Peraltro ricordiamo a tutti che con questo schema di riforma non c’è nessuna categoria esente dal pericolo del posto di lavoro.
Siamo altrettanto sicuri che la maggioranza se non la totalità dei colleghi militari, è preoccupata per il futuro e che sono d’accordo, anche se non possono esprimerlo con le forme di lotta tradizionale, con noi.
Il coordinatore CGIL FP CRI
Pietro Cocco
COMUNICATO UNITARIO
In data odierna, si è tenuto un nuovo incontro nel quale il Ministro della Salute, Prof. Balduzzi, ha confermato i contenuti , già illustrati nella precedente riunione , del D.lgs. attraverso il quale il Governo intenderebbe riordinare la CRI.
Il decreto ripropone la nascita di una Associazione privata, destinata ad assumere dal 01.01.2014 le funzioni esercitate dalla CRI, a cui si affianca, sempre a partire dalla medesima data per esercitare un ruolo di supporto tecnico e logistico nei confronti della Associazione, un Ente pubblico non economico denominato Ente di pronto intervento umanitario.
Tale ente opererebbe sino al 31.12.2016 e, a partire dal 01.01.2017, verrebbe soppresso e posto in liquidazione.
Nella riunione del 16 maggio u.s. era stato assunto, da parte del Ministero, l’impegno di riconsiderare la questione occupazionale. Nel testo del D.lgs. non si riscontrano misure in grado di fare fronte alle giuste aspettative dei lavoratori, siano essi lavoratori a tempo indeterminato che a tempo determinato.
Resta invece la privatizzazione della CRI e di tutti i servizi assistenziali e socio sanitari pubblici, che l’Ente ha sinora assicurato alla collettività.
L’impianto non offre prospettive e soluzioni che garantiscano sia la tenuta e la qualità dell’attuale livello dei servizi sia l’occupazione che interessa oltre 4000 lavoratori, che vedono a rischio il proprio posto di lavoro.
Alla fine dell’incontro il Ministro si è reso disponibile a proseguire un confronto che entri nel merito del testo e più precisamente sul tema occupazionale.
Le scriventi OO.SS., pur rendendosi disponibili ad un concreto confronto per la salvaguardia dei servizi pubblici e dei livelli occupazionali, mantengono il proprio giudizio negativo nei confronti del disegno di riordino, confermando lo stato di agitazione di tutto il personale della CRI.
Inoltre facendo seguito alle iniziative di mobilitazione già adottate, ne assumono di ulteriori, anche a livello locale, per manifestare diffusamente il dissenso nei confronti di un progetto che può incidere negativamente sulla qualità/quantità dei servizi socio-assistenziali diretti alla collettività e che mette seriamente a rischio migliaia di posti di lavoro. Iniziative ulteriori saranno volte anche a sensibilizzare le forze politiche e le Commissioni chiamate ad esprimere il proprio parere in merito ai contenuti del D.lgs.
A livello locale, le federazioni territoriali e regionali, quindi, organizzeranno presidi nei pressi di ciascuna Prefettura e richiederanno incontri ai parlamentari eletti in ambito territoriale ed agli assessori regionali della Sanità, per rappresentare loro i rischi che sono riposti nel disegno di riordino che il Governo intenderebbe varare.
A Roma, stesso presidio si terrà ininterrottamente anche nei pressi del Ministero della Salute.
E’ appena il caso di sottolineare come, anche a seguito della valutazione circa gli esiti del confronto che dovrebbe proseguire nella settimana, le scriventi OO.SS. ne assumeranno, all’occorrenza di ulteriori fino ad arrivare alla proclamazione dello sciopero.
Con riserva di fornire ulteriori informazioni, si inviano cordiali saluti.
Roma, 1 giugno 2012
FP CGIL CISL FP UIL PA
Chiaramonte Bonomo Ponti
10.07.2012 – In allegato richiesta di incontro unitaria su revisione aspetti tecnico sanitari
COMUNICATO
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Roma, 5 luglio 2012
In attesa di verificare che, almeno questa volta, la parte politica rispetti l’ennesimo impegno assunto e convochi le Organizzazioni sindacali si moltiplicano sul territorio le iniziative delle colleghe e dei colleghi dei nostri Uffici.
Vi alleghiamo una nuova serie di documenti scaturiti dalle assemblee tenute in questi giorni.
Chiediamo alle strutture territoriali dove le assemblee ancora non sono state fatte di aiutare i nostri delegati RSU ad organizzarle, cercando la massima unitarietà possibile con le altre Organizzazioni Sindacali.
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Al Capo Dipartimento VV.F., S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Al Responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Incentivo formazione, dotazioni organiche, bandi di concorso CS-CR.
Egregi,
a margine della riunione tenutasi il 6 luglio u.s. in merito ai nuovi concorsi da Ispettore e Vice Ispettore Antincendi, le OO.SS. maggiormente rappresentative del Corpo Nazionale hanno avuto l’occasione di approfondire alcune tematiche sulle quali tutti i Vigili del Fuoco nutrono delle forti aspettative giacché, da molto tempo, attendono risposte concrete e definitive.
Certamente, la sottoscrizione degli accordi relativi agli incentivi per la Formazione rappresenta un primo obiettivo tangibile che, non solo restituisce al personale interessato il meritato compenso per la fondamentale attività svolta all’interno della nostra organizzazione, ma riavvia al tempo stesso, sia a livello centrale che territoriale, la discussione sulla programmazione didattica annuale con lo scopo di migliorare e affinare l’iter formativo degli operatori del soccorso.
Per quanto concerne, inoltre, il confronto in materia di ripartizione delle dotazioni organiche, fermo restando la volontà di confermare la validità dell’accordo del 16 maggio 2008 raggiunto tra le OO.SS. e l’Amministrazione, alla luce delle modifiche normative previste dal DL n. 95 del 6 luglio 2012, si ritiene quanto mai urgente ed improrogabile dover affrontare le problematiche connesse all’emanazione di uno specifico decreto che determini ufficialmente la distribuzione territoriale del personale appartenente al CNVVF.
Al riguardo, si chiede di intervenire nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze affinché venga espressamente rilasciato il presunto parere, di cui siamo stati informati nell’incontro richiamato in premessa, per chiarire eventuali obiezioni legate, in particolare, alla trasformazione dei posti in pianta organica da Ispettore Antincendi a Vigile Permanente.
Infine, si resta in attesa dell’emanazione entro la fine del mese di luglio dei bandi di concorso per l’accesso alle qualifiche operative di Capo Squadra e Capo Reparto.
Certi di un sollecito riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA
Si pubblica la relazione tecnica riguardante la sanità sul DL 95/2012 (Spending Review). Si segnala che la riduzione dei dirigenti del 20% e del 10% del restante personale non riguarda il Servizio Sanitario Nazionale, sul quale grava però l’estensione fino al 2015 del blocco della spesa in riferimento alle risorse impegnate nel 2004 diminuite dell’1,4% (come contenuto nella stessa relazione tecnica). Oggi il Ministro Balduzzi ha quantificato in 7mila i posti letto ospedalieri che dovrebbero essere tagliati (e senza alcun investimento sul territorio !).
Comunicato Stampa Fp-Cgil Medici Nazionale
Roma, 9 luglio 2012
Si è svolto questa mattina l’incontro con il Ministro Balduzzi sul riordino delle cure primarie e la riorganizzazione del territorio. Il Ministro ha manifestato l’intenzione di inserire delle norme relative alle cure primarie ed all’assistenza territoriale in un DL previsto per fine luglio. Per questo obiettivo ha voluto prendere come base di discussione, modificabile con le successive proposte sindacali, i due documenti tecnici già discussi al Ministero: uno relativo alle modifiche dell’Art.8 e un secondo relativo al riassetto del territorio. Questo lavoro sarà poi terreno di confronto del Ministro anche con le Regioni.
“Mai come oggi è necessario un serio intervento di riorganizzazione strutturale del territorio e delle cure primarie” secondo Nicola Preiti, responsabile nazionale FP CGIL Medici medicina convenzionata. “La spending review produce, tra l’altro, un’aggressiva deospedalizzazione, meno 18.000 posti letto, alla quale non corrisponde una strutturazione dell’assistenza territoriale. Questo significa – aggiunge il sindacalista – una oggettiva contrazione dell’assistenza e riduzione servizi ai cittadini. La FP CGIL medici ha chiesto che non sia un’operazione di facciata e che si aggrediscano alcuni nodi che impediscono lo sviluppo del territorio”. In particolare:
* reale strutturazione delle cure primarie nel distretto con la partecipazione di tutti i professionisti per garantire la continuità delle cure h 24, la gestione delle patologie croniche e la presa in carico del cittadino.
* informatizzazione completa del sistema
* introduzione del ruolo unico per tutti i medici convenzionati con superamento della guardia medica
* servizio di emergenza erogato solo in regime di dipendenza, superando l’attuale doppio rapporto di lavoro.
“Nessuna opera di riorganizzazione e riqualificazione della spesa sanitaria ma un’altra manovra di tagli lineari al finanziamento che compromette il diritto dei cittadini alla tutela della salute e alle cure”. Così il segretario confederale della CGIL, Vera Lamonica, commenta il capitolo Sanità contenuto nel decreto sulla Spending Review, sottolienando come “il governo tagli altri 5 miliardi alla spesa sanitaria che si aggiungono agli 8 miliardi della manovra precedente: sono ormai 22 miliardi i tagli cumulati nel triennio, di cui tre miliardi di nuovi ticket”.
Quindi, osserva la dirigente sindacale, “non è Spending Review, non è una riqualificazione della spese inappropriata e non è un’eliminazione degli sprechi. Anzi, con i tagli lineari, il risanamento si ostacola mentre si compromette il diritto dei cittadini alla tutela della salute e alle cure. L’operazione ha anche il segno di una seria messa in discussione del servizio sanitario nazionale, pubblico ed universale, quale è stato costruito nel Paese e quale intendiamo difendere, perché strumento di equità sociale, e fattore di sviluppo”, conclude Lamonica.