Roma 27.01.2017
AL GABINETTO DEL MINISTRO
ALLO STATO MAGGIORE DIFESA
ALLO STATO MAGGIORE ESERCITO
AL SEGRETARIATO GENERALE DIFESA
Riceviamo dai lavoratori coinvolti e dalle nostre
strutture sindacali territoriali di Napoli segnalazioni relative ad uno
sgradevole incidente di percorso che ha interessato il reimpiego del personale
dipendente dall’ex Cerico di Napoli presso l’UTT COM.
Le lettere ricevute, che ad ogni buon fine si
allegano in copia, rappresentano un quadro di eventi le cui dinamiche e tempistiche ci lasciano
davvero sconcertati. Leggiamo increduli la cronaca di quanto accaduto, e soprattutto
la narrazione dei comportamenti assunti nell’occasione dai rappresentanti
locali dell’Amministrazione che invero, visti lo status e il ruolo rivestiti,
avrebbero quanto meno dovuto assumere, a nostro giudizio, un atteggiamento più
consono e professionale, oltre che manifestare un più appropriato rispetto per
le persone e lavoratori coinvolti.
Evitiamo per esigenze di sintesi di entrare nel
merito dei fatti, peraltro ben spiegati negli allegati, che ci impongono però
di stigmatizzare fortemente e in maniera netta il comportamento tenuto da
quell’Amministrazione nella circostanza, oltre ad esprimere la più totale
solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti per la bruttissima avventura
vissuta.
Forse è appena il caso di ricordare che il
reimpiego del personale civile della difesa, in seguito alle riorganizzazioni
degli enti, è una attività che si
sviluppa attraverso accordi di livello locale e nazionale, che vengono definiti
presso SMD con la presenza degli Organi Programmatori, Gabinetto del Ministro
e, successivamente, ratificati dalla Direzione Generale del Personale
Civile.
Questo è ciò che è avvenuto
anche nell’occasione, prima dell’accaduto, ed è quello che normalmente avviene
sempre in tali circostanze, tranne che nel caso in esame, ove per un incomprensibile
ed ingiustificabile difetto organizzativo la procedura si è interrotta fuori ai
cancelli dell’UTT.COM, causando grave disagio ai dipendenti interessati e
disattendendo gli accordi sottoscritti a livello locale che nazionale.
Auspichiamo che la problematica esposta venga
immediatamente risolta attraverso il naturale rispetto degli accordi presi a
suo tempo. In ogni caso, le scriventi rappresentanze sindacali confederali ora
attendono di conoscere quali saranno i provvedimenti assunti nei confronti di
chi ha inteso esercitare in sede locale la propria responsabilità di direzione
gestendo in modo a dir poco discutibile l’intera vicenda e, al contempo, chiedono anche di valutare attentamente la
possibilità di inviare una nota di scuse a quei dipendenti, loro malgrado
inopinatamente coinvolti nella
spiacevole vicenda.
Nel rimanere in attesa della solerte definizione
della problematica esposta, rappresentiamo inoltre che alla definizione della
questione riserveremo la massima attenzione, pronti in ogni caso ad intervenire
in ogni modo e luogo per rivendicare il rispetto degli accordi presi.
FP CGIL
Francesco Quinti |
CISL FP
Maurizio Petriccioli |
UIL PA
Sandro Colombi |
RSU ARSENALE MM TA – FIM – UILM – FIOM
FISASCAT CISL FILCAMS CGIL
Comunicato stampa – Taranto 14/12/2015
La Svolta:
In
arrivo dal Tavolo Istituzionale per Taranto 37 milioni di euro per l’Arsenale
Il
Movimento dei lavoratori e la forza
della ragione
(in allegato il comunicato stampa unitario da stampare)
COMUNICATO
Il nostro comunicato odierno per inviarvi due
comunicati stampa relativi alla vicenda di Brera e alla fresca fresca vicenda
di Pompei e delle assemblee in serie ed alla ultimissima notizia che ci vede
vincitori di un ricorso contro il comportamento antisindacale
dell’Amministrazione, che ha tolto, dietro sollecitazione di alcune sigle
autonome, le funzioni di caposervizio ad una nostra delegata AFAV in quanto
“incompatibile” con il famigerato Codice Etico.
Possiamo al riguardo aggiungere solo altre
considerazioni:
la prima di ordine generale riguarda la disinvoltura
con la quale il nuovo corso affronta le questioni di sicurezza e quanto
successo a Brera non è altro che la conseguenza di scelte che hanno messo in
secondo piano la tutela del nostro patrimonio.
Sulla sicurezza del nostro patrimonio riceviamo quasi quotidianamente
segnalazioni dai lavoratori di misure che mirano alla riduzione dei contingenti
di personale addetto, come, ad esempio sta avvenendo al MANN di Napoli, che
riduce i turni notturni perché sottrae personale proditariamente alla vigilanza
ed alla Galleria Borghese dove, in piena emergenza terrorismo, si fanno
priolunamenti di aperture serale affidando le sale solo ai
“volontari”. C’è un piano triennale di messa in sicurezza dei sistemi
di protezione e custodia dei beni culturali, a questo punto sarebbe
interessante verificare quanto e come questo piano è stato realizzato. Nelle
more speriamo quanto sta avvenendo sia materia di riflessione per i politici
ministeriali ed i manager internazionali.
La seconda riflessione su Pompei è che la
modifica alla legge sullo sciopero è servita solo a ridurre i diritti
costituzionali dei lavoratori, non certo ad impedire le assemblee indette in
sequenza per risolvere conflitti interni. E di sicuro non ci è piaciuta
l’intervista data dal Soprintendente Osanna al Mattino di oggi: una intervista
piena di toni arroganti che mira a sollevare le proprie responsabilità da un
metodo di conduzione delle relazioni sindacali che è stato del tutto
propedeutico ai comportamenti che denuncia. Troppo facile, prof. Osanna.
Detto questo ribadiamo che quel metodo non lo
condividiamo in toto e riteniamo sia solo frutto di una deriva sindacale
corporativa. Peccato per il Ministro che ha confuso volutamente e
strumentalmente una assemblea invece del tutto giustificata da una vertenza
sindacale, quella della Soprintendenza
Archeologica romana di settembre 2015, per fare approvare una norma rivelatasi
tanto inefficace quanto liberticida.
Una sentenza di grande civiltà giuridica a difesa
dei diritti di rappresentanza.
Sempre a proposito di norme liberticide è
arrivata oggi la sentenza del giudice di Cuneo sulla vicenda segnalata in
premessa.
Sentenza arrivata a distanza di qualche giorno da una ennesima nota
della DG Musei, che, senza alcun titolo e dietro sollecitazione di sigle autonome,
è intervenuta pretendendo di modificare accordi regolarmente sottoscritti dalle
parti e efficaci. Nella stessa nota, con i soliti toni arroganti, la Direzione
Generale dei Musei ha ribadito la legittimità di un atto che oggi viene
definito dal giudice come comportamento antisindacale. Adesso siamo curiosi di
vedere cosa avranno da dire.
Noi riteniamo questa sentenza una vittoria della
democrazia e una pietra miliare che affossa un Codice Etico che interviene su alcune materie
delicatissime, limitando il diritto di opinione dei lavoratori e estendendo il
principio della incompatibilità a funzioni diverse da quelle di Direzione, che
invece, paradossalmente vengono tutelate, come è avvenuto nel caso della
Biblioteca Nazionale di Bari, la cui direzione è stata affidata a persona
proveniente da un incarico sindacale. Due pesi e due misure che la dicono
lunga: con il Codice Etico l’Amministrazione vuole solo avere mano libera e la
sentenza di Torino inizia a fare giustizia.
Inizia a fare giustizia pure dei comportamenti di alcune sigle autonome, tra cui quelli che
strillano a vanvera di democrazia, che hanno denunciato questa situazione
chiedendo la revoca dell’incarico di capo servizio alla nostra delegata. Si
leggessero questa sentenza.
Noi ve la trasmettiamo con vero piacere,
complimentandoci con i compagni del Piemonte,
e consigliamo attenta lettura. Questo anche in risposta ai tentativi che
ogni tanto si mettono in atto da parte dei sindacati autonomi per tentare di
limitare la possibilità di rappresentanza democratica dei lavoratori. Parte
peraltro rivendicata esplicitamente a livello nazionale dal rappresentante USB.
Solidarietà ai compagni di Genova
Sempre in tema di democrazia dobbiamo registrare
un attacco personale portato dalla O.S. USB, sempre loro, che con un delirante
comunicato se la prendono con i nostri compagni colpevoli di non condividere le
loro posizioni rispetto ad una querelle del tutto strumentale che la stessa
O.S. ha messo in piedi, purtroppo con l’avallo di alcuni settori interni
all’Amministrazione, contro il dirigente della Biblioteca Universitaria.
Un attacco violento, aggressivo e del tutto
estraneo alla normale dialettica sindacale.
Ai nostri compagni di Genova va tutta la nostra
solidarietà e la condivisione sulle posizioni assunte nel caso specifico,
puntualmente illustrate in una nota analitica sulla quale l’USB ha sollevato un
polverone arrivando addirittura alla minaccia di querele. Certo noi non ci
faremo intimidire da questi polveroni che nascondono il nulla. E non scenderemo
a livelli che degradano il confronto sindacale a rissa da cortile.
In allegato
i comunicati stampa su Brera e Pompei e il testo della sentenza del
Giudice del Lavoro di Cuneo.
Roma, 27 gennaio 2017
Claudio Meloni
FP CGIL Mibact
Agenzia del
Demanio
Incontro del 24 gennaio 2017
SOLUZIONE EX COMMA 165:
IL PAGAMENTO TORNA A GENNAIO.
LA LINEA DI CONFINE TRA L’INCERTEZZA DI OGGI
E LE SCELTE DI DOMANI
In data
24.01.2017 si è svolto l’incontro sindacale presso la sede dell’Agenzia
del
demanio,
avente ad ordine del giorno l’erogazione delle somme
incentivanti sostitutive
di cui alla L. 350/2003 per l’anno 2015 ed il Regolamento per la ripartizione
dell’incentivo di cui all’art 113 del D.Lgs. 50/2016.
Nell’accordo
sottoscritto le Parti hanno confermato l’applicazione dei criteri di
ripartizione
utilizzati per l’erogazione del premio di risultato anno 2015 ed hanno
confermato
il superamento di questo istituto attraverso l’individuazione di nuove modalità
di
razionalizzazione e stabilizzazione di dette
somme, come previsto nell’accordo del
5.8.2015.
L’Agenzia
del demanio ha comunicato che, anche a seguito delle insistenti richieste
sindacali, è
riuscita a risolvere i problemi “tecnico/operativi” paventati nel precedente
incontro,
ponendo così rimedio ad un ritardo e confermando l’erogazione del premio nel
corrente
mese, come anticipato dal Direttore Generale dell’Agenzia.
Evidenziamo, pertanto, soddisfazione nel riscontrare che l’Agenzia
ha dato
seguito alle richieste onorando l’impegno assunto con i
lavoratori.
Dopo attenta
disamina e confronto, le Parti sono addivenute alla sottoscrizione del
Regolamento per la ripartizione dell’incentivo di cui all’art 113
del D.Lgs. 50/2016.
Il
Regolamento, emanato ai sensi dell’art. 113 del Nuovo Codice degli Appalti
si
applica nei
casi di svolgimento da parte del personale interno delle funzioni tecniche
relative ai
lavori, servizi e forniture ed ha lo scopo di definire i
criteri di attribuzione
degli incentivi, nonché le
modalità operative di calcolo e di ripartizione degli stessi al
personale dell’Agenzia del demanio.
Si è
convenuto inoltre circa la sottoscrizione di un accordo aggiuntivo, a latere del
precedente, al fine di fissare alcuni importanti princìpi e condizioni a cui
dare
attuazione e per predisporre periodiche informative e monitoraggi rispetto ai
meccanismi
concordati nell’istituto de quo, anche al fine di porre in
essere eventuali azioni
correttive.
p. la
Delegazione Trattante
FP CGIL
Nazionale
Elena Antonino – Annamaria Scarpati
FP CGIL
Nazionale
Coordinatore
Agenzia del Demanio
Daniele Gamberini
Roma, 27 Gennaio 2017
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On.le Paolo Gentiloni
e,p.c.
Al Ministro per la
semplificazione e la pubblica amministrazione
On.le Marianna Madia
Egr. Presidente,
come Le è sicuramente
noto, con DPCM recante la data del 21.11.2016, adottato di concerto con il
Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione e il Ministero
dell’economia e delle finanze, è stato determinato il contingente di personale
del Corpo Forestale dello Stato con facoltà di transito in mobilità in altra
amministrazione statale, nonché il numero di posti disponibili e i criteri da
applicare alla mobilità.
Il predetto DPCM è stato pubblicato in data 24.11.2016
sul Supplemento al Bollettino Ufficiale del Corpo Forestale dello Stato.
Già in
data 23.11.2016 è stato reso noto nel portale della mobilità, deputato a
ricevere le istanze di mobilità degli ex appartenenti al Corpo Forestale dello
Stato, e immediatamente attivato. Allo stato la procedura di mobilità si è
conclusa. Tuttavia, solo in data 03.01.2017 il predetto DPCM è stato
ufficialmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana,
Serie Generale n. 2.
Ciò premesso, questa Organizzazione Sindacale non può non
farsi portatrice delle molte voci di coloro i quali – stante la recente
pubblicazione del DPCM – hanno condiviso l’idea che la detta pubblicazione del
Decreto attribuisse la facoltà, da esercitare entro giorni venti dalla pubblicazione
del DPCM medesimo, di presentare domanda di transito in altra Amministrazione
civile, ovviamente senza intaccare i provvedimenti già adottati e pubblicati
riguardanti i soggetti che già in precedenza avevano fatto istanza di mobilità.
Eppure, accedendo al portale della mobilità, è stata verificata la oggettiva
impossibilità di inserire la domanda.
Premesso quanto sopra, la scrivente O.S.
Le chiede, sig. Presidente, ove occorra di concerto con i Ministeri
interessati, di voler disporre la riattivazione e/o riapertura della procedura
di mobilità per giorni venti, consentendo in tal modo l’accesso al portale
mobilità per l’esercizio della facoltà di transito in altre amministrazioni
dello Stato agli ex appartenenti al Corpo Forestale dello Stato che ne abbiano
interesse.
A sostegno della presente richiesta, la scrivente precisa quanto
di seguito.
Il DPCM del quale si
discute ha stabilito all’art. 6, comma 2, che <<Le preferenze di
assegnazione devono essere espresse entro il termine perentorio di 20 giorni
dalla data di pubblicazione dell’offerta. Le preferenze espresse oltre il
predetto termine sono irricevibili.>>. Invero e diversamente, l’art. 12,
comma 4, del D. Lgs. 177/2016 ha stabilito che il personale del Corpo forestale
dello Stato avrebbe potuto presentare domanda per il transito in altra
amministrazione statale nei venti giorni successivi, non alla pubblicazione
dell’offerta, bensì alla pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri, di cui al comma 3, primo periodo. Si è pertanto ingenerata una
certa ed involontaria confusione tra i dipendenti del Corpo Forestale dello
Stato, agevolata dalla consistente difformità tra la norma giuridica contenuta
nel D. Lgs. 177/2016 ed il DPCM, inizialmente non pubblicato malgrado fosse
stata immediatamente pubblicata l’offerta di mobilità sul portale del Governo,
a ciò deputato, che ha reso immediatamente operativo il portale della mobilità.
Tale circostanza, stante la evidente diversità di contenuti tra la norma
giuridica e la disposizione del DPCM, non pare possa addebitarsi in nessun caso
ai dipendenti, ai quali invece, si ritiene, deve darsi l’opportunità di
avvalersi della mobilità.A ciò devono aggiungersi i seguenti ulteriori
elementi: -solo
poco più di 250 posti – tra quelli disponibili nelle varie amministrazioni –
risulta coperto all’esito della citata procedura di mobilità, per cui, stante
la sussistenza di posti vacanti e la determinazione di occuparli, anche a
fronte della disponibilità/necessità manifestata apertamente da talune
pubbliche amministrazioni, deve ritenersi corretta e legittima la riapertura
dei termini per la mobilità; -la circostanza della recente pubblicazione del DPCM sulla Gazzetta
Ufficiale, la quale da atto della ritenuta necessità di tale forma di pubblicazione
dell’atto, indispensabile e non surrogabile mediante il ricorso ad altre forme
di comunicazione; -il
cattivo e mancato funzionamento del portale, che ha ridotto sensibilmente i
giorni venti normativamente attribuiti agli ex appartenenti al Corpo Forestale
per inoltrare la domanda di mobilità. Sussiste, in aggiunta, la necessità di
garantire agli ex appartenenti al Corpo Forestale dello Stato ogni opportunità
di autodeterminarsi, mediante transito in una pubblica amministrazione,
ovviando alla imposta militarizzazione del Corpo di pregressa appartenenza. Si
resta in attesa di cortese riscontro.
Con viva cordialità
p.
la Fp Cgil Nazionale ex CFS Il Segretario Nazionale Fp Cgil
Francesco Quinti Salvatore Chiaramonte
27.01.2017 – Situazione organici del Corpo nazionale VVF e richiesta di investimenti – Nota al Presidente del Consiglio.
Al Presidente del Consiglio
Paolo Gentiloni
e, p.c. Alla Ministra per la Semplificazione e la PA
Marianna Madia
Al Ministro dell’Interno
Marco Minniti
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Pier Carlo Padoan
Egregi,
il lavoro che stanno svolgendo i Vigili del Fuoco fin dalle prime fasi dell’emergenza terremoto del 24 agosto 2016 sta proseguendo senza sosta e, visti gli ultimi eventi di una violenza mai verificatasi in precedenza, sta mettendo a dura prova l’intero sistema del soccorso.
Il protrarsi della situazione emergenziale, a nostro avviso, richiede un impegno, da parte del Governo, che dia un nuovo impulso e rilanci una fase di potenziamento degli organici del Corpo nazionale VVF.
Come già più volte rappresentato dalla Fp CGIL, l’attuale divario esistente tra la dotazione organica teorica e quella reale del Corpo è di circa 3.000 unità.
Tenuto conto che è ancora aperta la graduatoria degli idonei del precedente concorso a 814 posti, nella quale sono presenti ancora circa 4.000 giovani, con un investimento di risorse mirato, sarebbe rapidamente colmabile l’attuale condizione di sott’organico.
Inoltre, con un ulteriore impegno economico, sarebbe auspicabile anche un potenziamento della dotazione organica del Corpo, per avvicinarsi a quegli standard europei dai quali siamo abbondantemente distanti.
E’ sotto gli occhi di tutti, il grande lavoro e la competenza tecnica che i Vigili del Fuoco stanno mettendo in campo ormai da oltre 5 mesi, con una valutazione estremamente positiva della politica e dell’intero Paese.
Non vorremmo che, come purtroppo è sempre accaduto, una volta spenti i riflettori sulla fase emergenziale ci si dimenticasse delle promesse fatte e del lavoro svolto.
Pertanto, siamo ad invitare Lei e tutti i Ministri interessati ad attivare ogni utile iniziativa al fine di dare una risposta esaustiva ai problemi che da anni attanagliano il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VV.F. Il Segretario Nazionale FP CGIL
Danilo ZULIANI Salvatore CHIARAMONTE
08.02.2017 – Convocazione DD.Lgs. 217/05 e 139/06.
Dal 1 marzo altri 50 lavoratori a tempo
determinato in servizio presso gli Sportelli unici per l’immigrazione delle Prefetture_UTG e gli Uffici
immigrazione delle Questure, saranno stabilizzati.
Un altro passo avanti è stato fatto ma riteniamo
che per dare risposte concrete alle tematiche che i processi migratori pongono
al Paese sia necessario mettere in condizioni i lavoratori e l’Amministrazione
dell’interno di garantire l’erogazione dei servizi in maniera efficace.
Per questo, come già rappresentato al Ministro
Minniti a dicembre, ribadiamo la necessità di un piano straordinario di
assunzioni che implementi le dotazioni organiche del personale civile che
comprenda anche la stabilizzazione di tutti gli altri lavoratori a tempo determinato.
Roma 27
Gennaio 2017
Il
Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero dell’Interno
Fabrizio
Spinetti
In parecchi uffici giudiziari italiani si è verificata la
mancata erogazione del FUA
2013-2014-2015, nel mese di dicembre 2016, a causa di un ritardo dell’UCB che
ha rinviato agli uffici, le
contrattazioni vistate, solo a metà dicembre.
I tempi tecnici previsti per poter ,finalmente, vedersi accreditare
quanto di propria spettanza, ci porterebbero al prossimo mese di maggio. La FP
CGIL si è rivolta ai vertici
dell’ufficio del Bilancio del Ministero della Giustizia, i quali ci hanno
assicurato un proprio intervento, che ridurrebbe il tempo tecnico al prossimo mese di marzo.
Rimaniamo in attesa e vi aggiorneremo appena possibile.
La
Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Ministero della Giustizia DOG
Amina D’Orazio
Roma, 27 gennaio 2017
Ieri sera il Gabinetto del
Ministro ha comunicato il rinvio della riunione per la revisione dei profili
professionali prevista per il 30 c.m.
La motivazione di tale rinvio consiste
nella necessità di valutazione delle varie proposte pervenute in questi giorni
all’Amministrazione da parte delle OO.SS. ai fini della predisposizione di una
nuova proposta.
Per la data del prossimo
incontro l’Amministrazione si riserva di inviare una nuova comunicazione a
breve.
Vi terremo informati.
La Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Ministero
della Giustizia DOG
Amina D’Orazio
Roma, 26 gennaio 2017
Al Direttore Generale dell’Agenzia
Dott.ssa Rossella Orlandi
Al Direttore
della D.C. del Personale
Dott.ssa Margherita Maria Calabrò
Le Scriventi
OO.SS., preso atto che codesta Agenzia continua a procedere sottovalutando
l’importanza di una funzionale azione di valorizzazione del personale quale
effettivo e fondamentale motore del buon funzionamento della nostra
Amministrazione, evidenziano che il c.d. “cambia verso” non può prescindere dal
dare positivo riscontro alla suddetta priorità.
Risulta non
rinviabile l’immediato confronto sulle scelte del modello organizzativo che
necessariamente va condiviso con le OO.SS. definendone tempestivamente gli
assetti ed i percorsi di riconoscimento professionale ed economico dei
lavoratori; aspetti funzionali alla mission istituzionale dell’Agenzia e
all’interesse del sistema Paese.
A fronte di
una costruttiva progettualità da tempo proposta dalle Scriventi, codesta
Agenzia ha improntato la propria unilaterale azione adottando soluzioni
“tampone” prive di strategie funzionali alla valorizzazione dei lavoratori del
fisco.
Risulta, ad
esempio, incomprensibile e soprattutto inaccettabile la diffusa “campagna” di
deresponsabilizzazione tenuta recentemente da codesta Agenzia in merito alle
criticità emerse con riferimento a P.O. ed Incarichi di responsabilità ex artt.
17 e 18 CCNI. Frutto, invece, di una pluriennale non condivisibile gestione
degli incarichi e della loro regolamentazione.
Evidenziamo,
inoltre, che sul tema delle Progressioni Economiche codesta Agenzia sottovaluta
la strategicità di tale istituto quale riconoscimento della professionalità dei
lavoratori il cui quotidiano impegno ha consentito il raggiungimento degli
importanti obiettivi fondamentali per il sistema Paese.
Se a tali
fondamentali esigenze non si darà positiva e tempestiva risposta è l’intero
sistema fiscale italiano che ne subirà l’irreparabile danno, a cui le Scriventi
non assisteranno inermi.
CGIL FP
Boldorini Di Leo |
CISL FP
Silveri |
UIL PA
Cavallaro |
CONFSAL/SALFI
Sempreboni Sparacino |
Nota ministeriale n.0028817 del 26.1.2017 di cui all’oggetto.