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ISSPe: Piano Annuale della Formazione 2012.

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CC Livorno: trasformazione sezione femminile.

Il Decreto Ministeriale del 24 febbraio 2012 con cui la Sezione Femminile della C.C. di Livorno è trasformata in Sezione Maschile.

Eventi

Foggia 18 maggio 2012 – Convegno: VVF un corpo che cambia in una società che cambia

FOGGIA 18 maggio 2012 ORE 9,00 – Caserma Vigili del Fuoco
Intervengono:
Antonio Vannella Rsa provinciale Cgil VVF
Michele Lanza Rsa provinciale Cisl VVf
Carmine Gesualdo Rsa provinciale Conapo VVF
Mario Mozzetta Coordinatore nazionale Fp Cgil
Luigi Occulto Rsa provinciale Uil VVF
Nicola Salvatore Segretario provinciale Fp Cgil
Michele Di Tullio Comandante VVF Foggia
Rocco Pacella Rsa provicnaiel Confsal VVF
Carmelo Pesola Coordinatore regionale Cgil VVF
 
Conclude:
Adriano Sgrò Segretario Nazionale Fp Cgil
 

 

Comunicato RSU DP Pistoia

 

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Il Documento con gli standard per l'individuazione delle strutture semplici e complesse

Dopo la denuncia della FPCGIL Medici sui mass media, si pubblica il Documento sugli standard per l’individuazione di strutture semplici e complesse trasmesso dal Ministero della Salute agli Assessorati alla Sanità delle Regioni ai primi di Aprile 2102. 
Le Regioni con Piano di Rientro dai disavanzi sanitari sono tenute ad emanare, entro il 31 dicembre 2012, apposite direttive alle aziende per l’adozione di specifici provvedimenti di riorganizzazione aziendale al fine di “contenere” il numero delle strutture semplici e complesse entro i limiti previsti dagli standard individuati.
Le altre Regioni non sottoposte ai Piani di Rientro dovranno relazionare in merito alle iniziative adottate ai fini di un adeguamento graduale agli standard individuati.
Si chiarisce che quando si parla di strutture ci si riferisce a quelle previste dagli atti regionali ed aziendali.
Gli standard sono di 17,5 posti letto per struttura complessa ospedaliera. Per le strutture complesse territoriali per le Regioni con popolazione superiore a 2,5 mln lo standard si ottiene dividendo la popolazione per 13.515, per quelle con meno di 2,5 mln di abitanti va divisa la popolazione per 9.158.
Il numero delle strutture semplici deve essere in rapporto di 1,31 con quelle complesse.
In generale a livello nazionale si dovrebbero tagliare circa 3mila strutture complesse e 14mila strutture semplici con una maggiore penalizzazione delle strutture territoriali rispetto a quelle ospedaliere.
La FPCGIL Medici è impegnata a contrastare un’applicazione automatica senza una valutazione dei bisogni di salute e senza un confronto sindacale, anche alla luce della nuova Intesa sul Pubblico Impiego sottoscritta anche dalle Regioni. 
La FPCGIL Medici è anche impegnata a porre fine agli abusi: assegnazioni di incarichi a pioggia in determinate unità operative e creazione di strutture fittizie istituite solo per affidare l’incarico ad una persona, come accade in diversi Policlinici Universitari.
Si ritiene, infatti, che vadano difese le strutture complesse e semplici necessarie a garantire di livelli essenziali di assistenza in modo appropriato e che i medici a parità di funzioni svolte debbano avere lo stesso riconoscimento professionale ed economico
 

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ECM, le nuove regole sulla GU. I crediti formativi 2011-2013 sono 150.

 Il nuovo sistema ECM, con le regole per i Provider e per i corsi, con gli obbiettivi formativi, è stato pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n.98 del 14 maggio 201. Di seguito i link con gli articoli e i documenti allegati di Quotidiano Sanità e Sole24Ore Sanità.
 

Nota Fp Cgil su assenze dal servizio per eccezionali condizioni atmosferiche.

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Certificati on line: la nostra protesta continua, sanzioni a Brunetta!

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale

Il Ministro Brunetta anche oggi continua con la sua propaganda, ma il sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia è ben lontano dalla sua realizzazione. E’ da mesi che glielo diciamo. Minacce e insulti evidentemente non funzionano.
Siamo a gennaio 2011 e dopo oltre un anno di annunci mediatici il sistema è ancora inadeguato.
I dati forniti dallo stesso Ministro sono incontrovertibili: l’obiettivo di 50 milioni di certificati on line l’anno è ancora oggi ben lontano.
Secondo il Ministero risultano inviati on line 4 Mln di certificati in 10 mesi, meno del 10% su base annua. E’ questo il successo?
Stando al suo metodo, le sanzioni dovrebbero essere applicate a lui, che non ha raggiunto l’obiettivo, non ai medici!
I vantaggi per i medici e i cittadini, e i risparmi pubblicizzati dal Ministro, sono ancora virtuali. Per ora sono sicuri solo le disfunzioni del sistema, i disagi procurati ai medici e la confusione tra i cittadini.
Se il sistema non è a regime, non si può pretendere che i medici, per evitare il licenziamento, trascurino l’assistenza dei propri pazienti per insistere su una improbabile certificazione on line.
Pare che di questo abbia preso atto in extremis il Ministro Brunetta, che parla di una apposita circolare interpretativa sulle sanzioni per evitare ingiustificati atteggiamenti punitivi. Ma come, da domani partono le sanzioni (solo per i medici convenzionati) e ancora si deve predisporre la circolare interpretativa? Confusione su confusione!
Cambiare l’inapplicabile e spropositato sistema sanzionatorio voluto dal Ministro Brunetta è un atto dovuto per mettere i medici in condizioni di lavorare al raggiungimento dell’obiettivo in condizioni di tranquillità e senza disagi per i cittadini.
Oggi il Ministro parla di “alleanza per l’innovazione” e si dice finalmente disponibile a quell’incontro con le OO.SS che ha sempre rifiutato. Meglio tardi che mai. Speriamo che si tratti di un effettivo cambio di politica e di metodo del Ministro.
La nostra protesta continuerà fino a che non avremo atti concreti.

 

 

Assegni perequativi

15.05.2012 – In allegato Informativa su pagamento degli assegni perequativi (una tantum).

Comunicato stampa unitario su striscione intimidatorio

Questa mattina, affisso davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate, lato Circonvallazione di Catania (Viale Ulisse), i dipendenti dell’Agenzia hanno trovato uno striscione intimidatorio che recitava: “Italiani non suicidatevi, ribellatevi”. Accanto allo striscione erano state collocate figure di cartone rappresentanti persone impiccate che recavano messaggi collegati a recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto contribuenti che si sono tolti la vita. Lo striscione era firmato da una sigla politica di estrema destra.
Le Organizzazioni Sindacali di categoria e la Rsu dell’Agenzia delle Entrate di Catania, preoccupate per l’elenco crescente degli episodi di intolleranza e di rabbia nei confronti delle istituzioni, e in particolare verso l’Amministrazione Finanziaria, esprimono solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, impegnati giornalmente nella lotta all’evasione fiscale e nell’erogazione di importanti servizi nei confronti di tutti i cittadini.
Richiedono un’immediata assunzione di responsabilità da parte dei rappresentanti del Governo, dell’intera classe politica e della dirigenza della pubblica amministrazione e denunciano l’isolamento del personale dell’Agenzia delle Entrate in una fase di estrema gravità che mette a rischio la coesione sociale.
Il personale dell’Agenzia delle Entrate continuerà a svolgere il proprio compito come sempre, auspicando che vengano adottate urgentemente le necessarie misure di sicurezza, indispensabili   per garantire nuovamente le più serene possibili condizioni di lavoro.


 

 

Lettera aperta al Ministro Prof.ssa Elsa Fornero con richiesta d'incontro

 

    

Roma, 15 maggio 2012 
 
                                             
                                              Al Ministro del Lavoro e delle Politiche
                                                                 Sociali                                                                    
                      Prof.ssa Elsa Fornero
                        
                                                      Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL

                                                       Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del Ministero
                                          del Lavoro e  delle Politiche Sociali 
   
 

 Prof.ssa Elsa Fornero,

ci troviamo ancora una volta, l’ennesima nel giro di poco tempo, a dover scrivere per chiederle risposte fondamentali a domande già poste in precedenza. Le difficili problematiche che investono il nostro Ministero, le sue funzioni istituzionali e la vita professionale di tutti i lavoratori sono diventate cogenti più che mai.
Purtroppo, dobbiamo constatare con sgomento che non solo non esistono più di fatto le relazioni sindacali,  ma neanche le più elementari e civili comunicazioni.
Quale futuro attende il Ministero alla luce dei continui mutamenti e sottrazioni dei compiti e delle funzioni istituzionali e in che misura tutto ciò inciderà  sul  DM di riordino delle strutture ministeriali (DPR 144/2011), “sempre” in dirittura di arrivo ma ancora sconosciuto? Questa è solo la prima, ma fondamentale domanda alla quale purtroppo non è stata mai data una risposta
I lavoratori, che giornalmente e con grande senso di responsabilità  svolgono i loro compiti, sono sconcertati dall’assoluto silenzio dell’apparato politico e amministrativo circa il futuro stesso del dicastero da lei governato. E questa organizzazione sindacale è altrettanto sconcertata del fatto che  da mesi sia il vertice amministrativo che il vertice politico non sentano la necessità di aprire un confronto con i rappresentanti dei lavoratori, tanto da avere la sensazione di essere oramai su  una nave senza timoniere esposta a qualsiasi intemperie.
La sfiducia sempre crescente è alimentata dalla mancanza di notizie su come verrà attuata dal nostro Ministero la spending review, come disciplinata nella direttiva del Presidente del Consiglio del 30 aprile u.s., non sapendo come questa  inciderà sulle strutture centrali, territoriali e sugli organici del Ministero come definite nel recente DM da lei firmato e pubblicato lo scorso 7 febbraio. Altra fondamentale domanda senza risposta.
Ci sarà la sospensione del sistema di valutazione che altrimenti partirebbe con modalità retroattiva senza rispettare gli steps e le procedure previste? Perché far partire il meccanismo quando non è chiaro quale è il Piano della Performance del Ministero e quali saranno gli assetti organizzativi consolidati, elementi questi indispensabili per l’attivazione del sistema? Già tutto ciò consiglierebbe, al pari di altri Ministeri, l’ultimo in ordine di tempo il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, una sospensione ed un ripensamento del Sistema di Valutazione.
 Inoltre, come lei saprà nel dicembre 2010 sono iniziate le procedure per l’attribuzione delle progressioni economiche: come è possibile che a tutt’oggi i lavoratori non abbiano alcun riscontro a fronte della forte penalizzazione derivante sia dall’assottigliamento del Fondo unico di amministrazione che  dal perdurare del blocco delle retribuzioni visto che non  si rinnova il CCNL? Dov’è l’Amministrazione?
Vorremmo essere sicuri, che al pari della scrivente e dei lavoratori che abbiamo l’onore di rappresentare, anche lei Sig. Ministro, insieme a  tutto il vertice politico amministrativo,  abbia a cuore le sorti del suo Dicastero ,di cui voci sempre più insistenti pongono in dubbio anche la sua futura esistenza, almeno come oggi lo conosciamo, ed è per questo che le chiediamo ancora una volta di ripristinare le corrette relazioni sindacali, convocando al più presto un tavolo di confronto con le OO.SS. Sappia che i lavoratori di questo Ministero non si rassegneranno a un declino indecoroso e per questo tutti noi ci aspettiamo a breve di avere interlocutori rispettosi della gravità del momento che tutti noi stiamo vivendo
Il protocollo d’intesa firmato presso la Funzione Pubblica lo scorso 11 maggio tra le Amministrazioni Pubbliche e le Rrappresentanze Sindacali, impone qunto mento una profonda riflessione sull’attuale stato delle relazioni sindacali esistenti in questo Ministero.
Ci aspettiamo dunque a breve la convocazione, consapevoli della gravità del momento che il Paese attraversa e che ci vede tutti impegnati anche se a diversi livelli di responsabilità.
Attendiamo, finalmente, una risposta concreta di disponibilità al confronto, diversamente ci vedremo costretti ad intraprendere ogni iniziativa per impedire che i diritti dei lavoratori vengano ancora calpestati.
Per quanto ci riguarda continueremo, con il sostegno dei lavoratori, a rivendicare con orgoglio la presenza e la centralità del Ministero e di quanto rappresenta nella collettività italiana.

                                                       
                                               Il Coordinatore nazionale FP CGIL    
                                          Ministero del lavoro e delle politiche sociali 
                                                           Giuseppe Palumbo

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