A STATO MAGGIORE DIFESA
SEGREDIFESA STATO MAGGIORE ESERCITO
STATO MAGGIORE MARINA
STATO MAGGIORE AERONAUTICA
e,P.C. A GABINETTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA
Dr. Francesco RAMMAIRONE
A PERSOCIV
Dr. Lorenzo MARCHESI
OGGETTO: Lavoratori fragili – proroga smart working continuativo fino al 31 dicembre 2023.
Come noto, il Decreto Legge 29 settembre 2023 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 228del29.09.2023, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi per i lavoratori “fragili”. per espressa previsione del legislatore ha prorogato i termini in materia di lavoro agile per i soggetti cosiddetti fragili al 31 dicembre 2023.
Con la circolare del 6/10/2023, Persociv ne ha dato informazione a tutti gli Enti della Difesa.
Nonostante ciò, pervengono alle scriventi OO.SS. numerosissime segnalazioni circa la mancata applicazione della norma da parte di Enti, Direzioni e Comandi di tutte le Aree e FF.AA.
Sembrerebbe infatti che in più parti si sia disposto il rientro dei cd. “lavoratori fragili” o comunque ad una significativa riduzione del lavoro agile continuativo.
Se il legislatore ha ritenuto di prorogare la forma di tutela alla categoria di lavoratori in oggetto, appare singolare il fatto che i Datori di Lavoro decidano invece per cosa diversa.
Per quanto sopra si chiede di voler sensibilizzare gli Enti, Direzioni e Comandi dipendenti, nel modo più capillare possibile, a non sottovalutare la norma di tutela ed applicarla – come peraltro già avviene da tempo, nell’interesse della salute dei propri dipendenti di cui – come da previsione legislativa, sono responsabili.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Massimiliano Prestini Massimo Ferri Carmela Cilento
Marco Campochiaro Franco Volpi
“Ieri sera, presso la Casa Circondariale di Trapani nel reparto ‘Tirreno’ situato al primo piano del penitenziario intitolato a “Pietro Cerulli”, i detenuti hanno devastato la Sezione detentiva dove sono ristrette le persone già raggiunte da provvedimenti di “Ordine e Sicurezza” e quindi che hanno già commesso violenze e danneggiamenti in altre carceri. Hanno scardinato i cancelli devastando tutto il resto e si sono asserragliati all’interno mettendo davanti il cancello d’entrata della Sezione le brande di ferro, e legando il cancello con i lenzuoli. Per impedire l’intervento della Polizia Penitenziaria, i detenuti hanno gettato acqua insaponata e olio sui pavimenti.”
A riferirlo è Alfio Giurato della FP CGIL Polizia Penitenziaria Sicilia: “Dopo vari tentativi del direttore e del Comandante di Reparto per riportare la calma, soltanto alle prime luci dell’alba i detenuti hanno desistito dalla loro condotta e hanno riferito che questo atto lo stavano compiendo per essere trasferiti altrove. La Sezione detentiva ormai sarà chiusa in attesa di ripristinare tutti le strutture e i servizi devastati.
“L’episodio di violenza messo in atto ieri notte dai detenuti del carcere di Trapani, sottolinea ancora una volta le difficoltà e i rischi che il personale penitenziario affronta quotidianamente nell’adempimento del proprio dovere – afferma Mirko Manna della FP CGIL Nazionale che ribadisce – l’importanza di implementare misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori in servizio nelle carceri italiane 24 al giorno, 365 giorni l’anno”.
“Il Sindacato invita le istituzioni competenti, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, a rafforzare le politiche di prevenzione e contrasto alla violenza all’interno delle strutture penitenziarie, promuovendo la formazione specifica del personale e fornendo adeguati strumenti di protezione individuale. È fondamentale che gli operatori penitenziari possano svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e protetto, al fine di garantire la riabilitazione dei detenuti e il mantenimento dell’ordine all’interno dei penitenziari”.
È fondamentale che il Sindacato ponga come suo prioritario obiettivo il costante miglioramento dello “status quo” delle lavoratrici e dei lavoratori. Più che mai questo principio è dirimente su un tema innovativo come quello del lavoro agile “a regime” che ha come suo presupposto (normativo e contrattuale) una nuova modalità organizzativa dell’attività lavorativa da svolgere senza precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro (Legge 81-2017) al fine di garantire la conciliazione tra i tempi di vita personale e di lavoro.
Nostro malgrado, invece, ormai è piena rottura sul tema con l’Agenzia che resta arroccata nella sua posizione retrograda che, nella migliore delle ipotesi, conferma se non addirittura peggiora l’attuale regolamentazione provvisoria ed unilaterale del lavoro agile ed è pertanto evidente che non si possa chiedere al Sindacato di fungere da “notaio”.
Come parte sindacale, unitariamente, avevamo teso la mano con pochi punti propositivi su cui poter mediare ma nessun passo in avanti è avvenuto nell’ambito della riunione nazionale dell’11 ottobre u.s..
Nessuna mediazione sulla “contattabilità” che, a scelta del dirigente, potrà essere fino a 5 ore giornaliere a cui si aggiunge la previsione che, ove la specifica attività richiedesse assistenza e/o contatto da remoto con l’utenza si potrebbe essere obbligati a restare inchiodati alla connessione informatica anche oltre la fascia di contattabilità. Pertanto, se ci ritrovassimo davanti un dirigente poco illuminato che spingesse la contattabilità sulle 4-5 ore a cui aggiungere ulteriore tempistica da dedicare alle attività… potremmo essere costretti a qualcosa di simile agli “arresti domiciliari”.
Nessuna mediazione sulla nostra richiesta non di chiedere più giorni mensili bensì di renderli più fruibili mediante accordi individuali che non obblighino i lavoratori e la parte datoriale a limitarsi a due giorni alla settimana. L’Agenzia propone invece di fare degli accordi rigidi e poi, eventualmente, di permettere una fruizione più flessibile. Ma su che basi? Perché, se lavoratore e datore di lavoro sono d’accordo, come già avviene in alcune regioni, ad esempio, a mettere una settimana consecutiva di smart ciò deve essere vietato? E perché nel disciplinare deve esserci scritto fino a 9 giorni anziché, come abbiamo proposto noi unitariamente, ordinariamente 9 giorni? La vera motivazione se l’è lasciata scappare l’amministrazione durante l’ultimo incontro quando ha detto: “Decidere quanti giorni dare è un potere datoriale, posso darti zero o nove giorni”. Un ragionamento da Marchese del Grillo che per noi è inaccettabile perché non firmiamo accordi che diano libertà alla controparte di fare ciò che vuole senza controllo.
Stessa assenza di autorevolezza e arroccamento nella proposta dell’Agenzia rispetto a non rendere trasparente la motivazione organizzativa nel caso in cui il dirigente negasse la possibile flessibilità di attuazione del lavoro agile (cambio di giornate, ecc.). Bell’esempio di autoreferenzialità! Strumentali porte chiuse, di fatto, abbiamo trovato anche in merito alla nostra proposta di assumere l’impegno, con separata e specifica contrattazione, di definire 2 la possibilità di ristori “sostituitivi” riferibili alla mancata erogazione di buoni pasto, costo utenze, ecc. a prescindere dalla verifica di quale poi potranno essere con continuità le fonti di finanziamento. Ben altro che “senza vincoli di orario” e con buona pace sia della ratio prioritaria dello s.w. sia del parere, condivisibile e contrario alla posizione dell’Agenzia, che aveva dato sul punto il CUG (che riceve in faccia un sonoro schiaffo!). Alla luce di quanto detto, i buoni propositi in materia di lavoro agile sbandierati dall’Agenzia appaiono oggi parole “farlocche”.
Siamo consapevoli che la regressiva proposta dell’Agenzia possa essere, a confronto, con regolamentazioni di altre amministrazioni più “avanzata” ma ciò non certamente per la proposta innovativa dell’Agenzia rispetto alle corrette finalità del lavoro agile bensì per la potenzialità della “smartabilità” della pressocché totalità delle attività istituzionali, per la determinazione sindacale, per l’elevata professionalità e capacità al cambiamento e all’innovazione dimostrata negli anni da lavoratrici e lavoratori che consentirebbero la vera applicazione dello smart working. La capacità innovativa dei colleghi nelle attività ai servizi a distanza all’utenza, videochiamata, supporto all’utenza, contraddittorio a distanza, ecc. stride rispetto all’assenza di coraggio organizzativo che mediamente emerge dall’attuale management e nella proposta di regolamentazione dell’Agenzia.
In tutto questo l’Agenzia ancora non ha messo a disposizione dei colleghi la necessaria dotazione informatica, le connessioni, gli smartphone su cui scaricare applicativi dell’Agenzia, ecc.. Queste alcune delle varie criticità che più diffusamente evidenzieremo nel corso dei prossimi incontri con i lavoratori, dei documenti di approfondimento che faremo o che purtroppo emergeranno chissà in quante realtà territoriali in sede di applicazione unilaterale della proposta dell’Agenzia. Infine, segnaliamo l’ulteriore criticità sulla regolamentazione del coworking che, oltre ad essere prevista da regolamentare solo dal livello “centrale”, in realtà, si è scoperto nella giornata di ieri che, diffusamente, non ci sarebbero nemmeno tutte le postazioni “necessarie” per organizzare una procedura nazionale di assegnazione in coworking e, quei pochi posti disponibili – vista l’abnorme riduzione degli spazi negli uffici tuttora in atto – verrebbero riservati a quei colleghi che, invece, avrebbero il diritto normativo al distacco in altra sede. Ecco perché tutto ciò non può accadere con l’avallo delle parti sindacali ma troverà il costante e incisivo intervento affinché tale contesto possa progressivamente evolvere verso le effettive finalità di conciliazione dei tempi ed esigenze di vita-lavoro.
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/UNSA FLP USB
Macchia De Caro Cavallaro Sempreboni Patricelli Campioni
SUBITO IL REGOLAMENTO: L’AMMINISTRAZIONE RICONOSCA
IL BUONO PASTO AI DIPENDENTI INPS
Con un recente parere relativo all’orario di lavoro per la maturazione del buono pasto negli Enti locali (CFL 228), Aran ha evidenziato come il riconoscimento dello stesso sia legato alla prestazione lavorativa in sé, indipendentemente dalla fascia oraria in cui essa viene svolta (diurna, pomeridiana, serale, notturna).
È di palese evidenza che un’impostazione simile smantella ogni riserva sull’erogazione del buono pasto in regime di lavoro agile giacché l’unico elemento di rilievo ai fini del riconoscimento è il corrispettivo impegno orario.
Poiché, inoltre, viene esplicitato a chiare lettere che la maturazione dipende a questo punto dall’autonomo potere decisionale dei singoli enti, che hanno facoltà di definire con il proprio regolamento le linee per la fruizione del buono, la scrivente sigla – che da sempre rivendica il riconoscimento del benefit anche in regime di Smart working ed è impegnata strenuamente per una difesa dei salari e del potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori – constatato il quadro su descritto richiede una URGENTE convocazione del tavolo sindacale per attivare il confronto sul regolamento di riconoscimento dei buoni pasto in Istituto.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Si è svolto ieri il programmato incontro presso il Ministero della Giustizia, alla presenza del Capo Dipartimento, dott. Gaetano Campo, e della Direttrice Generale dott.ssa Isabella Gandini.
Dopo il saluto e l’introduzione del Capo Dipartimento, che ha dato assicurazioni sull’impegno dell’Amministrazione a sottoscrivere il contratto, è intervenuta la DG Gandini che ha illustrato la bozza consegnataci ad inizio riunione e sulla quale ci siamo riservati di fare le nostre osservazioni dopo un attento studio.
Abbiamo concentrato il nostro intervento su due importanti tematiche: organici e risorse.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione un ulteriore sforzo per ampliare le dotazioni dell’area Funzionari. Pur apprezzando l’ampliamento di circa 2000 unità, questi numeri però non sono sufficienti a dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori che, in mancanza di assunzioni e il blocco del turn over, si sono fatti carico di assicurare i servizi e attendono i passaggi verticali da anni. Infine, non è più rinviabile lo scorrimento della graduatoria del concorso per direttori amministrativi.
Relativamente all’applicazione del ccnl, inoltre, continuiamo a ribadire che per effetto dell’art. 18 (passaggi d’area in deroga) il fabbisogno di organico già autorizzato o previsto da norme di legge deve considerarsi ulteriormente incrementato, come avviene in tutte le amministrazioni, perché finanziato con le risorse indicate dal contratto, pari allo 0,55 per cento del monte salari 2018.
L’altro tema da affrontare è l’aumento del fondo di sede, per poter costruire un vero salario accessorio e per fare i passaggi tramite la nuova procedura con i differenziali stipendiali, nonché le posizioni organizzative.
Abbiamo ribadito, per l’ennesima volta, la necessità di dare una prospettiva di stabilizzazione a tutti i precari della Giustizia, a partire dai Funzionari AUPP che, altrimenti, perderemo, rischiando di non realizzare i progetti del PNRR.
La riunione è stata aggiornata a mercoledì 18 ottobre, alle 10.
A margine dell’incontro, il Capo Dipartimento ha comunicato che ci sarà un tavolo dedicato sull’accordo del 26 aprile 2017.
Vi informeremo sugli sviluppi.
Fp CGIL
Felicia Russo
ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DEL MIC
A seguito della nota inviata lo scorso 9 ottobre circa la necessità di modifica del d.l. 105/2023 sulla decadenza degli incarichi dirigenziali al Mic, il Capo di Gabinetto ha convocato la Fp Cgil e la Uil Pa per fornire il tempestivo chiarimento richiesto.
Il Dott. Gilioli, pur comprendendo le obiezioni rappresentate da queste Organizzazioni Sindacali relativamente alla imprecisa formulazione del comma 2 art. 10, suscettibile quindi di interpretazioni assolutamente preoccupanti per tutto il personale, ha ritenuto fondate le obiezioni normative secondo le quali, se si procedesse ad una decadenza immediata di tutti gli incarichi, le norme vigenti condannerebbero il Ministero a rispondere di atti dichiaratamente illegittimi. Al fine quindi di scongiurare tali ipotesi, il Capo di Gabinetto ha ritenuto di dover fornire chiarificazione sulla volontà di mantenere in essere – fino a naturale scadenza o comunque fin quando non sarà effettiva la riorganizzazione, attuata anche con modifiche e soppressioni di uffici, dalla nuova compagine ministeriale – tutti gli incarichi al momento in corso.
La Fp Cgil e la Uil Pa, nel corso del confronto, hanno ribadito la propria ferma contrarietà alla proposta di trasformazione del modello organizzativo del Mic per dipartimenti, e richiesto un necessario confronto al tavolo con tutte le parti sociali, secondo il corretto sistema di relazioni sindacali, garantendo così di poter dare, ciascuno per la propria parte, il proprio contributo, anche critico, alla discussione sulla riforma in via di attuazione.
Aspettiamo in tal senso di conoscere la data in cui verrà convocato l’incontro sindacale sul tema, e nel frattempo, proprio su indicazione del capo di Gabinetto, valuteremo gli eventuali contributi da proporre all’Amministrazione prima della definitiva redazione del Regolamento che ne detterà tutti gli aspetti costitutivi.
Per il prossimo 16 ottobre, infine, è stato programmato l’incontro di commissione tecnica per proseguire la discussione sulle famiglie professionali. Tale specifico incontro riguarderà il personale dei sistemi statistico-informativi oltre a quello della promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio.
A seguire, nella stessa giornata, si procederà a siglare l’accordo sulle progressioni economiche all’interno delle aree, oltre che l’ipotesi di accordo relativa ai progetti presso istituti dotati di autonomia speciale, a cui seguirà un’informativa sulla mobilità interna
Riteniamo utile specificare che l’accordo sui passaggi orizzontali, rispetto al quale è già stata predisposta l’apposita circolare per la presentazione delle candidature, ha trovato l’assenso dell’Amministrazione alla richiesta avanzata dalla Cgil e dalla Uil di estendere, qualora sussistano specifici requisiti, la scelta da parte del personale agli istituti della stessa regione, segnando così un considerevole miglioramento rispetto a quanto previsto inizialmente. Su questo, occorre ribadirlo, Fp Cgil e Uil Pa hanno lavorato con determinazione sin dall’inizio affinché si dessero risposte concrete a tutto il personale risultato idoneo.
FP CGIL UIL PA
V. Giunta F.Trastulli
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF,Fns Cisl e Uil Pa VVF in merito la mancanza di organici che non garantiscono un idoneo soccorso alle cittadine e ai cittadini e la divuta tutela alle donne e gli uomini del Corpo
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF,Fns Cisl e Uil Pa VVF riguardo gli interventi con procedura del Protocollo Sanitario “Q” (Protocollo per il rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi).
Lunedì 16 ottobre alle ore 16, presso la sede centrale dell’INL avremo finalmente un incontro con la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali.
E’ da parecchi mesi che aspettiamo di incontrare nuovamente il vertice politico del Ministero che, ricordiamolo, nemmeno si degnò di delegare un proprio rappresentante quando, dopo la proclamazione dello stato di agitazione, si tenne il tentativo di raffreddamento proprio presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Attendiamo, quindi, con ansia di avere risposte concrete alle richieste che da tempo poniamo:
Riconoscimento di piena autonomia dell’INL, ad esempio organizzativa e finanziaria, come una moderna Agenzia e non più soggetto istituzionalmente ibrido;
Maggiore appetibilità dell’INL attraverso aumento degli importi del FRD di Ente e del cd. Decreto Poletti, del fondo spese lite e la possibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate in materia di salute e sicurezza in favore del personale;
Riconoscimento al personale ispettivo ordinario e tecnico di una specifica indennità di polizia giudiziaria in ragione dell’esercizio delle competenze di U.P.G.;
Riconoscimento degli arretrati della perequazione per il triennio 2020-22, senza considerare la cosiddetta una tantum, corrisposta al personale ad altro titolo;
Organizzazione più snella e moderna e informatizzazione piena di tutti gli uffici;
Riconoscimento e valorizzazione delle professionalità presenti all’interno dell’INL.
Aspettiamo risposte concrete, quindi, non generici impegni o buone intenzioni.
Nel frattempo, invitiamo le colleghe e i colleghi a continuare con la mobilitazione, indicendo assemblee, inviando i relativi verbali e programmando i presidi dinanzi alle Prefetture per il 30 ottobre: la convocazione è certamente un segnale di attenzione dopo tanto tempo di totale disinteresse, ma di certo non può determinare alcun arretramento.
ANDIAMO AVANTI COMPATTI!
FP CGIL |
CISL FP |
UILPA |
FLP |
CONFINTESA FP |
CONFSAL-UNSA |
USB P.I. |
M.ARIANO |
M. CAVO |
I. CASALI
|
A. PICCOLI |
N. MORGIA |
V. DI BIASI |
G. DELL’ERBA / V. SANTURELLI |
Pubblichiamo il Comunicato stampa del Coordinamento provinciale Fp Cgil VVF con il quale evidenzia, ancora una volta come la mancanza di riconoscimenti delle malattie professionale, di idonei DPI e di procedure di decontaminazione standardizzate e obbligatorie non garantisce l’ adeguata tutela per le donne e per gli uomini del Corpo
Nel pomeriggio di ieri si è svolto un incontro sindacale avente ad oggetto l’accordo sul FRD 2022 e sul welfare integrativo.
Finalmente dopo un lunghissimo periodo di blocco, l’amministrazione ci ha comunicato di aver provveduto alla definizione del Decreto di costituzione del FRD e ci ha fornito una prima bozza di ipotesi di accordo FRD 2022. Ipotesi che al suo interno prevede anche l’introduzione degli istituti legati alla erogazione dei benefici assistenziali per le annualità 2021 e 2022.
Ci è stato inoltre rappresentato che, nonostante il ritardo accumulato, le nuove disposizioni del CCNL sulle Progressioni economiche Orizzontali, ne consentirebbero la realizzazione con decorrenza 1gennaio 2023 a patto di ottenere la certificazione definitiva entro il 31 dicembre p.v.
Circostanza questa che, per accelerare quando più possibile la definizione dell’ipotesi di accordo, ha portato l’amministrazione a riproporre il medesimo impianto del 2022. Nel corso dei nostri interventi abbiamo chiesto alcune modifiche in relazione ad alcuni istituti al fine di cercare di limitare le difficoltà applicative e le incomprensioni che si sono determinate nelle ultime contrattazioni decentrate.
Rispetto al welfare integrativo, oltre ad un ampliamento delle fasce di reddito, abbiamo chiesto la possibilità di introdurre nuovi benefici a sostegno della famiglia e della genitorialità (nascita figli, campi estivi ecc. ecc.).
Comprenderete bene che il nostro intento è quello di far incassare gli arretrati ai lavori nel più breve tempo possibile e nel contempo riuscire ad ottenere le progressioni economiche del personale.
La riunione è stata aggiornata al prossimo 19 ottobre data in cui valuteremo la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo.
FP CGIL CISL FP UILPA
MATTEO ARIANO MICHELE CAVO ILARIA CASALI
Al Direttore Generale del Personale, delle risorse e per l’attuazione
dei provvedimenti del giudice minorile
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Direzione generale del personale e della formazione
Dott.ssa Mariaisabella Gandini
Direzione generale del personale
Dott. Massimo Parisi
Oggetto: progressioni economiche
Ad integrazione della nostra nota del 5 ottobre ultimo scorso, alla luce dei numerosi problemi tecnici che ogni giorno emergono relativamente alla piattaforma, sia per impossibilità per molti dipendenti ad accedere alla stessa:
– Dipendenti assenti per malattia e infortunio;
– per i non vedenti;
– lavoratori che sono transitati in altri dipartimenti, ai quali sono stati annullate le credenziali ADM dell’amministrazione di provenienza, nella quale devono inoltrare la domanda di progressione economica.
Per quanto su esposto la scrivente O.S. chiede alle SS.VV., onde evitare eventuali esclusioni e conseguenti ricorsi, di valutare la proroga della scadenza della data di presentazione della domanda.
Confidando nell’ accoglimento della richiesta, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti
la FP CGIL Nazionale
Russo – Fuselli – Mascagni