Nella giornata di ieri si è svolto il quarto incontro di trattativa per il rinnovo del CCNL della Dirigenza Area Funzioni locali.

Leggi il resoconto dell’incontro.

MEDICI, PROFESSIONISTI, DIRIGENTI

CCNI 2023: IL CONFRONTO SIA REALE!

Si è svolto ieri pomeriggio il primo incontro sindacale per il CCNI 2023 di dirigenti, medici e professionisti dell’Istituto. La convocazione da parte dell’Amministrazione è giunta dopo la chiusura degli integrativi del 2022, nel tentativo di ripristinare il fisiologico ciclo della contrattazione.

Proprio per questo, in apertura dei lavori, come FP CGIL abbiamo ribadito l’importanza di rendere lo scambio tra le parti un confronto effettivo, sul metodo e sul merito, per evitare di svuotare di significato il fulcro stesso delle relazioni sindacali. La contrattazione integrativa non è e non può essere considerata un esercizio burocratico, da realizzare a consuntivo delle attività. È, semmai, lo strumento principe della valorizzazione professionale dell’Istituto. Proprio per questa ragione abbiamo evidenziato come sussistano delle anomalie evidenti.

MEDICI

Con riferimento al personale medico abbiamo più volte denunciato l’asimmetria esistente: da un lato aumentano i carichi lavorativi, dall’altro diminuiscono le retribuzioni. C’è uno sbilanciamento incomprensibile e controproducente per tutta la macchina amministrativa. Uno sbilanciamento inaccettabile che corrisponde a un impoverimento vero, reale di un’intera categoria dedita alla missione assolta da INPS e che ha visto nell’ultimo anno peggiorare la propria condizione economica.

I medici dell’Istituto rimangono gli unici medici pubblici a non aver regolamentato l’attività intramoenia con la relativa indennità di esclusività malgrado essa sia stata già definita nel 2010 con un atto rimasto lettera morta. Ricordiamo che già allora l’Amministrazione trovò le risorse nel proprio bilancio. Analogamente il carico di competenze acquisite (commissioni MEF) può essere giustificato solo se l’ente pretende risorse per questa attività e destina almeno parte di esse alla crescita economica dei medici in servizio (fu fatto per l’invalidità civile perché oggi non è possibile?).

Forse non risulta chiaro: siamo di fronte a una categoria che sta vedendo peggiorare la propria condizione di anno in anno. Il momento per intervenire è adesso.

A margine della riunione abbiamo chiesto che l’assunzione di nuovi medici di I° livello venga preceduta da una mobilità per i colleghi già di ruolo, in analogia con quanto fatto per il comparto.

PROFESSIONISTI

Abbiamo ribadito l’importanza di attivare con urgenza tavoli tecnici che preparino i lavori alla redazione del CCNI 2023, con particolare riferimento a due temi che riteniamo essenziale affrontare: la revisione del sistema delle maggiorazioni sulla retribuzione di risultato e la rivisitazione della disciplina attinente l’indennità di mobilità. Sono i primi temi su cui discutere per cominciare ad adeguare l’articolato contrattuale alle effettive e mutate esigenze dei professionisti dell’Istituto.

Abbiamo inoltre ribadito – anche con riferimento al tema della distribuzione della retribuzione di risultato – l’urgenza di mettere mano al sistema di valutazione dei professionisti, posto che, come più volte riconosciuto dalla stessa Amministrazione, il sistema vigente risulta del tutto inidoneo a cogliere la complessità delle prestazioni richieste ai professionisti INPS. Ciò, tanto più alla luce delle tantissime novità legislative intervenute negli ultimi anni, alcune delle quali con un forte impatto sulla stessa organizzazione del lavoro dei professionisti e del personale amministrativo che con gli stessi lavora (es. processo telematico).

DIRIGENTI

In relazione al CCNI relativo ai dirigenti INPS, abbiamo manifestato la fondamentale necessità di operare per una revisione dell’attuale impianto anti-corruzione. Il sistema in vigore genera incertezza e la rotazione integrale si dimostra non elemento di garanzia, ma parte disfunzionale di un processo che non consente la crescita di professionalità in ambito dirigenziale. Una crescita, peraltro, che va codificata con percorsi lineari e meno arbitrari: una maggiore trasparenza in merito ai criteri che consentono la valorizzazione in INPS dovrebbe rappresentare, in primo luogo per l’Amministrazione, un elemento imprescindibile in sede di confronto. Riteniamo, in tal senso, che l’Istituto abbia una vocazione chiara, quella che lo porta a essere ente di prossimità: questo si deve tradurre anche in un indirizzo che miri a incentivare la presenza sul territorio, indirizzo che non abbiamo registrato negli integrativi precedenti.

Infine, stante l’esigenza di avere linee chiare e criteri oggettivi anche in termini di premialità di produzione, abbiamo rappresentato due esigenze: la prima è di valutare il reassesment e di verificare se non sia il caso di intervenire con elementi di manutenzione, considerato il lasso temporale intercorso e le diverse rimostranze registrate da più parti; inoltre abbiamo sollecitato ad avere in sede sindacale un costante confronto con la Pianificazione di gestione. È fondamentale monitorare l’andamento produttivo in un’ottica di sana programmazione, anche per avere una rappresentazione delle performance che non risulti calata dall’alto, ma che recepisca elementi migliorativi e di perfezionamento che solo il confronto fra le parti può determinare.

Se l’Amministrazione manifesterà in tal senso la volontà di compiere un percorso condiviso, saremo – come sempre – interlocutori interessati e propositivi. Altrimenti, lo scriviamo chiaramente in apertura dei lavori, il nostro giudizio critico sarà severo, con tutte le conseguenze del caso.

Roma, 17/10/2023

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

Fabrizio Ottavi

Francesco Reali

Alla Direzione Generale del Personale

Dott. Massimo Parisi

prot.dgp.dap@giustiziacert.it

Alla Direzione del Personale, delle risorse e

per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott.Giuseppe Cacciapuoti

prot.dgmc@giustiziacert.it

Alla Direzione Generale del personale e della Formazione

Dott.ssa Mariaisabella Gandini

dgpersonale.dog@giustizia.it

OGGETTO: Proroga della scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione

alle progressioni economiche del Ministero della Giustizia.

La scrivente O.S. appreso del giusto rinvio di quanto in oggetto descritto, a causa dei malfunzionamenti della piattaforma digitale, rimane basita nel constatare che tale differimento può essere usufruito da tutti i lavoratori del DOG fino al 24 ottobre p.v. mentre per i dipendenti del DAP e DGMC è stato previsto soltanto un giorno di proroga.

La FP CGIL, stante la persistenza delle problematiche per la presentazione delle domande, in particolar modo per i lavoratori assenti per malattia o altro titolo, chiede che tale provvedimento di proroga venga esteso a tutti i lavoratori degli altri Dipartimenti.

Certi dell’accogliento della richiesta porgiamo distinti saluti

per la FP CGIL Nazionale

Russo/Fuselli/ Mascagni

La mancanza di una pianificazione e organizzazione logistica rende difficile la convivenza all’interno del compendio delle SCA, pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF

Roma, 17 ott – “Leggiamo entusiastici annunci sulle cifre che sarebbero messe a bilancio sul rinnovo del CCNL 22/24. Peccato che le formulazioni bizantine non chiariscano alcuni punti essenziali. Primo: che succede all’emolumento accessorio della retribuzione erogato nel 2023? Se il governo non stabilizza quelle cifre ai lavoratori stiamo togliendo qualcosa dalle buste paga. Secondo: quanto vale il CCNL del settore pubblico? Sentiamo parlare di 3 miliardi per il settore dello Stato (funzioni centrali, sicurezza e soccorso, istruzione e ricerca), 2 miliardi per la rivalutazione dell’emolumento accessorio (già in godimento per i lavoratori), 2 miliardi sul Fondo sanitario per il contratto della sanità e 500 milioni che erano già appostati nel 2022 per l’IVC (Indennità di Vacanza contrattuale). Ma non sentiamo dire al governo la verità, e cioè che non siamo solo molto lontani dal recupero dell’inflazione ma non siamo in condizione di dare risposte alla valorizzazione del lavoro pubblico perché le retribuzioni rimarranno basse e non c’è alcun riferimento alle risorse per portare a termine la riforma del sistema di classificazione. Terzo: e gli enti locali? Sappiamo che le risorse vanno trovate nei bilanci di Comuni, Province e Regioni e proprio questo ci preoccupa vista la condizione di difficoltà degli enti locali. Sarebbe come dire che chi lavora nei servizi per la comunità, educativi, polizia locale, assistenza sociale, servizi demografici, ambientali e funzionamento delle amministrazioni locali, non ha lo stesso diritto al contratto”.
Lo scrive in una nota la segretaria generale di Fp Cgil, Serena Sorrentino.
“Tutte queste premesse ci indicano che non solo è difficile intravedere in questa prospettiva quella valorizzazione che può attrarre i giovani verso il lavoro pubblico e che qualifica l’azione amministrativa, ma inoltre che cala il sipario anche sul capitolo assunzioni. Direi quindi – prosegue – che non solo vada detto qual è il reale stato delle cose ai dipendenti pubblici ma, visto anche il disinvestimento su sanità e politiche sociali, vada segnalato al governo che non è questa la strada con cui si affronta la condizione sociale delle persone”.
“Aspettiamo quindi che il 19 ottobre il Ministro Zangrillo dettagli cosa di concreto si può tradurre da quello che ci sarà scritto nella legge di bilancio e, se confermato il quadro attuale, la mobilitazione non potrà che essere intensificata, auspichiamo nel confronto con tutte le altre organizzazioni sindacali, nel rapporto con le lavoratrici e lavoratori ma anche verso i cittadini che vedono sempre meno servizi pubblici e sempre più costi privati”, conclude Sorrentino.

A seguito del rinvio della conciliazione da parte del Dipartimento per lo stato di agitazione indetto dalla Fp Cgil VVF , pubblichiamo il Comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori  lavoratori

Nella giornata odierna è proseguito il confronto per il rinnovo del CCNL Valdesi. La discussione è andata avanti procedendo nell’analisi della parte normativa, con particolare riferimento alla parta relativa al tempo determinato anche alla luce delle ultime modifiche legislative.
E’ inoltre continuata l’analisi sui profili professionali e relativi inquadramenti e come OO.SS. abbiamo evidenziato la necessità che alcune figure trovino collocazioni analoghe a quelle previste da altri contratti del settore, nell’ottica di portare avanti una progressiva azione di “avvicinamento” dei testi dei vari CCNL.
In vista del prossimo incontro, fissato per il 22 novembre, l’obiettivo è quello di concludere.

Michele Vannini   Franco Berardi   Pietro Bardoscia
FP CGIL                   FP CISL               UIL FPL

Pubblichiamo la nota del Coordinamento provinciale Fp Cgil VVF in merito la modalità di svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile

Pubblichiamo lo stato di agitazione del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF riguardo il mancato riconoscimento delle sedi disagiate

COMMISSIONE NAZIONALE E TERRITORIALI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Le ragioni della protesta

I lavoratori specialistici in protezione internazionale chiedono il riconoscimento della loro professionalità e migliori condizioni di lavoro, in un settore particolarmente delicato e sensibile, attraverso interventi organici del Governo e dal Ministero dell’Interno, contrariamente le ultime modifiche apportate dal cosiddetto Decreto Cutro alla struttura delle Commissioni, danno chiare indicazioni di come invece si vada disinvestendo sulla qualità di questo delicatissimo settore, il cui contingente di personale nel frattempo si è quasi dimezzato.

La proclamazione dello stato di emergenza e il conseguente insostenibile carico di lavoro, la revoca dello smart working, hanno ulteriormente acutizzato la pressione

lavorativa.                                                                                             

        PER QUESTA INACCETTABILE SITUAZIONE
SCENDIAMO IN PIAZZA E DICIAMO NO

  • alla dequalificazione dell’attività svolta dalle commissioni territoriali e del ruolo dei funzionari amministrativi assunti per l’esercizio di funzioni di carattere specialistico;

  • alle insostenibili richieste di aumento dei carichi di lavoro e di accelerazione dei tempi di esame delle domande di asilo, in assenza di adeguato personale di supporto all’attività svolta dai funzionari istruttori;

  • alla sovrapposizione di ruoli e competenze nella procedura di riconoscimento della protezione internazionale con l’immissione nelle Commissioni di funzionari amministrativi formati, in materia di protezione, successivamente all’ingresso in ruolo nel Ministero;

  • alla svalorizzazione delle capacità e professionalità acquisite e messe in atto al servizio della collettività e della tutela di diritti fondamentali;

Per tali motivi la Funzione Pubblica CGIL e i lavoratori delle Commissioni territoriali per la protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo invitano la stampa e mezzi di informazioni, le associazioni che operano per il riconoscimento dei diritti dei migranti, le associazioni di categoria e professionali interessate, le forze politiche e i parlamentari per spiegare le loro preoccupazioni e trovare soluzioni alle loro rivendicazioni, e proclamano una giornata di sciopero nazionale del personale delle Commissioni e Sezioni Territoriali e della Commissione Nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale, giovedì 9 novembre 2023 con presidio in Piazza SS. Apostoli dalle ore 11.00 alle ore 13.00 per continuare a rivendicare:

  • la previsione di piante organiche delle Commissioni che prevedano la presenza di Elevate professionalità a cui i funzionari possano accedere e contestualmente la presenza di personale di supporto specifico per segreteria, ufficio contenzioso.

  • Il reintegro, su base volontaria tramite interpello, e nelle more di eventuali nuove assunzioni di personale altamente qualificato per le Commissioni, del personale attualmente impiegato in altri settori a seguito della chiusura di alcune Commissioni Territoriali;

  • Il ripristino dell’istituto del lavoro agile immotivatamente revocato in ragione di uno stato emergenziale di altri settori dell’area immigrazione e asilo. Tanto più alla luce della necessità per i funzionari istruttori di provvedere ad attività, quali la redazione delle proposte decisorie che, risultano pienamente compatibili con la prosecuzione del lavoro agile;

  • Il miglioramento delle condizioni lavorative a partire dall’adeguamento della gestione dei servizi di interpretariato indispensabili per un’effettiva qualità del servizio e per la tutela dei diritti dei richiedenti in sede di colloquio personale; la previsione di un numero adeguato di unità di personale amministrativo di supporto all’attività istruttoria; il miglioramento della sicurezza nell’accesso ai luoghi di lavoro;

  • L’eliminazione di previsioni normative peculiari in tema di mobilità obbligatoria ed il riconoscimento di accedere a percorsi di mobilità volontaria, in condizioni paritarie rispetto al restante personale del Ministero dell’interno;

  • Un adeguato supporto psicologico per i funzionari istruttori, così come previsto in analoghi contesti nell’Unione Europea.


FP CGIL Coordinatrice Min. Interno                        FP CGIL Coordinatore Min. Interno Protezione Internazionale

Adelaide Benvenuto                                                 Antonio Indolfi

Nel corso della mattinata del 13 ottobre si è svolto l’incontro con l’amministrazione per definire il contenuto dell’ipotesi di accordo sul FRD 2022.

La delegazione di parte pubblica ci ha sottoposto una prima bozza di lavoro che recepisce alcune delle proposte di queste OO.SS. per superare, in particolare, le criticità relative al ruolo della contrattazione decentrata.

Al netto delle risorse destinate al sistema indennitario, è finalmente stata accolta la proposta di queste OO.SS. di distinguere in maniera netta le risorse destinate alla performance organizzativa ed individuale tra quelle riservate alla contrattazione nazionale e quelle destinate alla contrattazione di sede. Nello specifico l’80% di dette risorse saranno destinate alla contrattazione nazionale riservando il 20% alla contrattazione di sede che ne potrà disporre nell’ambito di quanto previsto dal CCNL.

Abbiamo tuttavia rilevato che nella bozza proposta dall’amministrazione la maggiorazione del premio individuale del 30% rispetto alla media dei premi corrisposti veniva calcolato non solo sulla quota destinata alla performance individuale ma sull’intero ammontare delle risorse oggetto di contrattazione. Su questo punto si è arenata la trattativa poiché, nonostante l’intero fronte sindacale fosse concorde nel ritenere legittimo (oltreché consolidato nelle trattative precedenti) un calcolo sulla sola quota destinata alla performance individuale, l’amministrazione ha ritenuto necessario un approfondimento con il Dipartimento di Funzione Pubblica e aggiornato quindi la riunione.

Per quanto ci riguarda, visto che abbiamo da sempre stigmatizzato le continue ingerenze degli organi di controllo sulle materie oggetto di contrattazione, riteniamo doveroso che l’amministrazione pretenda il mantenimento della vecchia impostazione. Contiamo tuttavia che a breve venga chiarito il punto visto che il riferimento alla base di calcolo per il premio individuale così come proposto dalle OO.SS. è pratica ormai largamente condivisa e consolidata e riterremmo assai grave una inversione di tendenza basata sul parere di un organismo esterno al tavolo sindacale.

A margine della riunione, su nostra richiesta, è stato confermato che nel corso del mese di ottobre si procederà all’ulteriore scorrimento della graduatoria degli idonei del concorso funzionari sui posti resisi disponibili a seguito di rinunce o dimissioni da parte del personale precedentemente assegnato.

Abbiamo inoltre sollecitato l’apertura, sebbene nelle more dell’approvazione delle modifiche all’organico e dell’accordo sulle famiglie professionali, di un tavolo che tratti i temi relativi ai criteri per le progressioni verticali e per la mobilità del personale.

Su quest’ultimo punto abbiamo chiesto di valutare nell’immediato le richieste sostenute da situazioni particolarmente critiche.

E’ indubbio infatti che in questa fase siano da contemperare esigenze anche contrapposte: quelle del personale che ambisce ad un cambio di sede con quelle del personale che, anche nell’eventualità di una prossima progressione verticale, vorrebbe restare nell’attuale sede di assegnazione.

Una valutazione compiuta si potrà fare solo una volta ricevuta l’approvazione della nuova pianta organica nella quale vengono aumentate le posizioni nell’area funzionari a fronte di una diminuzione di quelle in area assistenti.

Da ultimo, ma non per importanza, abbiamo sollecitato la rapida definizione della trattativa sul FRD 2022 per poter poi rapidamente passare al confronto sull’utilizzo delle risorse del FRD 2023 che, com’è noto, è stato sensibilmente incrementato a seguito di una disposizione di legge contenuta nel D.lgs 72/2022.

FP CGIL

FP CISL

Davide Perrelli

Michele Cavo

Nella giornata del 16 ottobre si è tenuta una riunione tecnica per analizzare le Famiglie Professionali sistemi Statistico-Informativi;

Famiglie Professionali Promozione e Gestione dei Servizi Culturali ed educazione al Patrimonio;

Famiglie Professionali amministrativa e Gestionale.

Così come introdotto dal recente rinnovo del CCNL vi è infatti l’esigenza delle parti di operare un confronto, anche ed in ragione dell’elemento di novità costituito dall’introduzione dell’area delle elevate professionalità

Nel ricordare all’Amministrazione l’aspettativa del personale sull’opportunità di modifica delle carriere offerta dal nuovo contratto, così come avvenuto nello scorso incontro del 27 settembre abbiamo pertanto ritenuto necessario rimarcare l’opportunità di costruire il percorso complessivo che valorizzi le competenze acquisite e l’autonomia decisionale da tutte le professionalità coinvolte, ribadendo ancora una volta il diritto alla formazione anche come strumento di miglioramento di performance e professionalità.

Ciò che vorremmo evitare, data l’impostazione fin qui avuta da parte dell’Amministrazione, è che piuttosto che lavorare per lo sviluppo positivo e crescita delle professionalità – che era nelle intenzioni delle parti all’atto della definizione dell’area EP – si stia piuttosto operando per uno schiacciamento delle professionalità di II e III area ed un livellamento verso il basso delle competenze del personale.

Durante la discussione abbiamo quindi ritenuto necessario puntualizzare alcuni aspetti specifici per ciascuna delle famiglie illustrate e abbiamo ribadito la necessità di una valutazione complessiva al termine dei lavori al fine di allineare tutti i contributi e rendere il testo maggiormente rispondente alle esigenze del personale, oltre che dell’Amministrazione. In tal senso ci siamo quindi riservati di operare delle modifiche e delle integrazioni ai testi proposti al fine di adeguare le proposte dell’Amministrazione alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.

Nella sessione dei lavori successiva, le parti hanno condiviso l’accordo relativo alla procedura di progressioni economiche all’interno delle aree per l’anno 2023, definendo criteri e punteggi dei partecipanti coerentemente con gli accordi precedentemente condivisi ed adeguandoli ai recenti rilievi predisposti dagli organi di controllo competenti.

La DG Bilancio ha fornito un’esaustiva relazione sul lavoro istruttorio che ha portato alla redazione dei testi sulla distribuzione delle risorse per i progetti presso gli Istituti e Musei dotati di Autonomia speciale, il cui finanziamento deriva dalla vendita dei biglietti di ingresso, motivo per il quale si è ritenuto di poter condividere l’accordo finalizzato alla partecipazione dei progetti di adesione volontaria delle prestazioni fuori orario.

Ci auguriamo che i compensi per questi progetti non ricadano nelle stesse dinamiche negoziali previste per quelli legati alle funzioni tecniche, anche se dobbiamo mettere in conto eventuali rilievi in tal senso da parte degli organi di controllo.

Relativamente alle assunzioni in corso l’Amministrazione ha confermato che le procedure si concluderanno entro l’anno, senza diffondere ulteriori elementi di dettaglio. Rispetto allo scorrimento delle graduatorie per i funzionari amministrativi si sta procedendo alla verifica delle tutele sociali dichiarate.

La corrente procedura dei passaggi orizzontali vede coinvolti 12 colleghi, le cui aspettative si presume vengano esaudite.

In chiusura dell’incontro l’Amministrazione ha informato le delegazioni sindacali circa la pubblicazione sul portale del bando sulla mobilità a partire dal prossimo 23 ottobre con scadenza 6 novembre per la presentazione delle candidature.

Le parti si sono aggiornate al 6 novembre per la nuova commissione tecnica che rivedrà le famiglie professionali già esaminate, alla luce dei contributi arrivati da parte sindacali e procederà con le prossime ancora da valutare.

Sarà nostra cura informarvi puntualmente sull’esito dei prossimi incontri.

FP CGIL MIC      UIL PA MIC

 V. Giunta            F. Trastulli

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto