La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha pubblicato l’ elenco del personale avente titolo al trasferimento a seguito della  mobilità volontaria a domanda del personale appartenente al ruolo di Vigile del Fuoco non specialista

UN TAVOLO PER LA VIGILANZA ISPETTIVA:

SERVE UNA CABINA DI REGIA

Lo scorso 31 luglio come FP CGIL chiedemmo all’Amministrazione la convocazione di un tavolo sulla disciplina dell’attività di vigilanza. Sulla scorta della circolare 86/2022, infatti, diversi territori sembravano propensi a dare interpretazioni originali, ove non apertamente creative, alle linee d’indirizzo offerte da INPS sul piano nazionale. Questo aveva generato la nostra perplessità e la conseguente richiesta di un confronto urgente.

L’estate è ormai alle spalle, ma la convocazione dell’incontro non è ancora arrivata. Il 9 agosto, in occasione del confronto sul lavoro agile, l’Amministrazione evidenziò che – stante la delicatezza dell’argomento – il tema sarebbe stato affrontato separatamente, non tra le attività varie ed eventuali, in coda a riunioni incentrate su altri ordini del giorno.

Torniamo, pertanto, a chiedere un vertice sulla materia, anche perché le direttive territoriali, come previsto, stanno creando ancor più confusione.

Mentre il numero degli ispettori diminuisce, le attività a essi assegnate restano le medesime, anzi in taluni casi crescono con l’attribuzione di compiti espressamente riservati ai dirigenti. Tali compiti vengono così spalmati su una platea sempre più esigua. Non si può rispondere in ordine sparso, avendo attenzione solo al capitolo dei costi di missione. Serve una cabina di regia complessiva. Per questo reiteriamo la richiesta di un incontro chiarificatore.

 

COORDINAMENTO FP CGIL – INPS

 

MOBILITAZIONE UNITARIA – VOGLIAMO RISPOSTE

Passano i mesi ma le risposte per i lavoratori dell’INL sono sempre e solo parziali. Anche se, come ci era stato preannunciato, la “nuova perequazione” prevista dalDL 44/2023, così come modificata dalla legge di conversione del DL 75/2023, ha  incluso espressamente l’INL e l’ANPAL tra le amministrazioni dell’art. 19, comma 1, non possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti.

E visto che i “risultati” ottenuti in questi ultimi anni sono frutto di una mobilitazione determinata e compatta non vediamo altra strada che  riprendere con forza iniziative unitarie che devono avere come principali obiettivi il riconoscimento degli arretrati 2020, 2021, 2022 della perequazione dell’indennità di amministrazione e l’adeguamento degli incentivi. Tali interventi da un lato devono servire a sanare una colossale ingiustizia e dall’altro sono indispensabili per evitare una sostanziale riduzione dei trattamenti accessori attualmente a disposizione del personale.

Non è più tollerabile sentire i rappresentanti del Governo parlare di lotta allo sfruttamento del lavoro, di emergenza sicurezza e della necessità di aumentare i controlli senza che ciò porti nuovi e maggiori investimenti sul personale dell’INL.

Le lavoratrici e i lavoratori dell’INL sono stanchi di vivere nel paradosso di chi continua a garantire i presidi di legalità sul territorio e poi non essere considerati nemmeno allo stesso livello retributivo dei colleghi di altre amministrazioni pubbliche. È necessario che dal Ministro del Lavoro e dal Governo arrivino segnali e fatti diversi. I dipendenti dell’INL hanno bisogno di impegni puntuali e concreti.

Al Ministro del lavoro ribadiamo la richiesta di una urgente convocazione nella quale affrontare, politicamente e tecnicamente, le criticità dell’INL. Ai rappresentanti del MEF rammentiamo che nelle disponibilità dell’INL ci sono le risorse utili a finanziarie quanto da noi richiesto e che per renderle utilizzabili sarebbe sufficiente non trincerarsi dietro paraventi formali e strumentali.
Alle lavoratrici e lavoratori dell’INL diciamo che comunque è indispensabile riavviare un percorso unitario e riprendere con forza la mobilitazione del personale, non escludendo nessuna forma di lotta.

Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro alle precedenti richieste inviate all’attuale Ministro del Lavoro relativamente alle varie questioni in piedi: innanzitutto, sulla annosa questione degli arretrati per gli anni 2020-2021-2022 dell’armonizzazione dell’indennità di Amministrazione per il personale di INL che da troppo tempo si protrae e per cui sussiste la possibilità di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio dell’Ente, com’è noto da tempo.
Allo stesso modo, nessuna novità è giunta rispetto all’impiego dei proventi derivanti dalle sanzioni in materia di salute e sicurezza, che potrebbero essere destinati al personale dell’INL.

Questo denota inequivocabilmente – e nonostante il permanere dello stato di agitazione – un grave segno di disattenzione da parte del vertice politico rispetto alle legittime istanze delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

A discapito di tante parole si intende seriamente investire sull’INL e sulle sue attività?

In assenza di impegni puntuali e formali da parte del Ministro, a partire da lunedì 18 settembre saranno attivate sui territori tutte le iniziative utili affinché l’INL diventi una “lumaca”: assemblee in tutti posti di lavoro, limitazione del lavoro straordinario, indisponibilità a qualsiasi prestazione che esuli dal “minimo contrattuale” e all’uso di mezzi e strumenti privati, rinuncia agli incarichi di posizioni organizzative, rifiuto alla formulazione dei ricorsi in appello, ecc.

Un percorso supportato dai “media” che avrà il suo culmine, in mancanza di risposte, nella proclamazione di una giornata di sciopero nazionale.

Con esclusivo riferimento alla questione arretrati della “perequazione”, pur considerando quanto insidioso possa rivelarsi il percorso giudiziario, ma tenendo conto delle ultime sentenze, ci stiamo attivando per supportare tali iniziative su tutto il territorio nazionale e per tutti i lavoratori. Un percorso, quello sopra descritto, che non contraddice l’accelerazione della contrattazione integrativa a partire dal FRD 2022, dalla definizione dei bandi per le PEO e per le progressioni fra le aree. Rispetto a questi ultimi temi, anzi, chiediamo all’INL di riattivare con urgenza i tavoli di contrattazione: i lavoratori non possono aspettare oltre!

FP CGIL
M.ARIANO

CISL FP
M. CAVO

UILPA
I. CASALI

FLP
A. PICCOLI

CONFINTESA FP
N. MORGIA

CONFSAL-UNSA
V. DI BIASI

USB P.I.
G. DELL’ERBA
V. SANTURELLI

“Ieri il Ministero dell’Università e Ricerca avrebbe dovuto pubblicare le graduatorie di accesso alle scuole di specializzazione. Gli oltre 14.000 aspiranti specialisti e specialiste avrebbero dovuto conoscere il loro futuro e invece nulla. La decisione del MUR, di soli tre giorni fa, di far slittare al 26 settembre la pubblicazione delle graduatorie è l’ennesima dimostrazione di una totale incapacità di gestione, di un ritardo costante (vale la pena di ricordare che quest’anno i test di medicina si sono svolti senza che candidate e candidati conoscessero il numero di posti per ciascuna sede), e del totale disinteresse per le necessità di chi sarà chiamato a tutelare il diritto alla salute di tutti”. Lo dichiarano Federico Amalfa (Udu) e Andrea Filippi (Fp Cgil).

“Questo rinvio è incomprensibile e dannoso. Non essendo stato prorogato il termine per l’inizio dell’attività dei percorsi di specialità, candidate e candidati si troveranno a dover scegliere per il proprio futuro, trasferirsi e quindi trovare casa, nell’arco di pochissimi giorni. Nel pieno di una crisi abitativa, senza che per gli aspiranti medici specialisti siano previste misure di supporto. Questa scelta è in palese accordo con l’atteggiamento che la politica riserva ormai da anni a specializzande e specializzandi, senza mai porsi veramente il tema di rispondere alle problematiche che questi evidenziano da anni. Non si è mai avviato un vero ragionamento sulla distribuzione dei posti fra le specialità né si è riflettuto sui risvolti che, ad esempio, l’inserimento di specializzande e specializzandi in una rete formativa fra più strutture collocate in città diverse può avere su un giovane medico in formazione che si trova a diversi spostare da un luogo all’altro anche per brevi periodi con tutto ciò che ne comporta”, aggiungono.

“Questa situazione – concludono – è lo specchio di una totale disorganizzazione da parte di un governo che ha poco oltre gli slogan. Il totale disinteresse non è più accettabile, è l’ora di occuparsi di specializzande e specializzandi, senza rimandare ancora”.

Mirko Manna, Coordinatore della FP CGIL Polizia Penitenziaria, interviene sulla questione del Decreto Caivano: “Il sistema penitenziario è già sottoposto ad un enorme stress. Gli effetti di questo decreto non faranno altro che peggiorare ulteriormente la situazione”, afferma.

Manna evidenzia un quadro preoccupante: “Un approccio esclusivamente securitario non è in grado di fornire risposte efficaci, anzi, rischia di ingolfare ancora di più un sistema già in grande difficoltà. La Polizia Penitenziaria è sotto organico, con evidenti carenze di personale in ogni ruolo. Emettere decreti motivati solo da esigenze di populismo, senza analizzare le conseguenze reali per i lavoratori e per le strutture stesse, è un atto irresponsabile.”

Il Coordinatore della Polizia Penitenziaria per la FP CGIL prosegue: “Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità necessità di investimenti significativi da parte del Governo. Torniamo a ribadire la necessità di investire in un Piano straordinario di assunzioni per tutte le figure professionali che agiscono dentro e fuori le carceri, compresa l’esecuzione penale esterna, per il recupero il reinserimento ed il controllo dei detenuti. Serve inoltre una maxi assunzione per il Corpo di Polizia Penitenziaria: riteniamo sia necessario l’arruolamento urgente di almeno 8000 nuovi Agenti per colmare le attuali vacanze organiche e per dare vera attuazione ai nuovi compiti affidati al Corpo di Penitenziaria”.

In conclusione, Manna annuncia: “Solleciteremo un incontro con il Ministro Nordio e con il Capo della Giustizia Minorile, Dott. Antonio Sangermano. Vogliamo comprendere come il Ministero della Giustizia intende agire ed intervenire”.

Roma, 8 settembre 2023

“La gestione delle carceri della Regione Campania sembra proprio aver preso una una rotta sbagliata, navigando a vista e pure contromano.”

Ad affermarlo Mirko Manna della FP CGIL Polizia Penitenziaria che lancia l’allarme: “Nelle carceri campane avvengono quotidianamente aggressioni al personale della Polizia Penitenziaria da parte di una popolazione detenuta senza freni, una storica mancanza di organico nel personale di Polizia Penitenziaria, un alto numero di detenuti con problemi psichiatrici e limitate risorse destinate alla sanità penitenziaria. Un mix esplosivo che la Polizia Penitenziaria riesce a disinnescare per puro miracolo ogni giorno.”

“Il nodo centrale di queste problematiche – continua Manna – non è da ricercare nei Direttori o nei Comandanti delle carceri, ma nell’attuale gestione del Provveditorato regionale della Campania.”

“Il Provveditore Lucia Castellano, deve mettere in campo una programmazione adeguata per garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del Comparto Sicurezza – esorta il sindacalista – il sistema penitenziario campano è al limite. Molte strutture sono inadeguate e al limite del rispetto della dignità umana. Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria rappresentano lo Stato e non devono scontare nessuna pena – sottolinea Manna – “meritano postazioni di servizio dignitose e sicurezza sul lavoro. È essenziale che il DAP intervenga con urgenza: bisogna smetterla con turni massacranti che superano le 9 ore coprendo 3/4 posti di servizio contemporaneamente.”

Mirko Manna conclude lanciando un appello diretto al Ministro Nordio e al Capo DAP Russo affinché dispongano una ispezione ministeriale. “Il vero cambiamento deve iniziare da una sostituzione al vertice dell’amministrazione regionale, e non tra i Direttori e i Comandanti della Polizia Penitenziaria. Avvicendare il Provveditore potrebbe essere la vera soluzione. Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria pretendono solo di lavorare in sicurezza.”

Napoli, 8 settembre 2023

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo l’organizzazione dei mantenimenti e re training …lasciati a recupero ore e fuori dall’orario di  servizio

Pubblichiamo la nota  del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF  riguardo la richiesta di chiarimenti per  una mobilità che vogliono attuare, senza rispettare i criteri esistenti

Pubblichiamo lo stato di agitazione proclamato dal Coordinamento regionale Fp Cgil VVF in merito la mancata risposta sull’organizzazione del soccorso e la pianificazione operativa mai discussa… per un’ emergenza mai dichiarata

Pubblichiamo la nota delle Strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil PA VVF riguardo le problematiche del settore nautico

Oggetto: Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, Report trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/21, 5 Settembre 2023

In data 5 settembre, dopo la pausa estiva, si sono riavviate le trattative per il rinnovo del CCNL 19/21 di Medici, Veterinari e Dirigenti Sanitari SSN.  

Ciascuna organizzazione sindacale ha esposto per macroaree le proprie proposte sui contenuti del contratto ritenuti ancora non soddisfacenti.

Per la delegazione Fp Cgil il testo inviato da ARAN nei giorni scorsi, riveniente dal lavoro di negoziazione svolto nei mesi scorsi, registra ottimi risultati:

  • sul capitolo delle relazioni sindacali, migliorando l’esigibilità del confronto e la completezza dell’informazione nella costituzione dei fondi contrattuali;

  • sul capitolo degli incarichi, attraverso l’introduzione di un meccanismo di garanzia nell’attribuzione e valorizzazione economica degli incarichi professionali per tutti i dirigenti al compimento dell’anzianità di servizio in tempi predefiniti;

  • possibilità di ricorrere a sostituzioni di incarico gestionale limitate nel tempo, restringendo nel contempo il più possibile il ricorso all’interim;

  • garanzia dell’esonero dal periodo di prova per i dirigenti che lo abbiano già superato, ma mantenimento della libera scelta del dirigente di rifiutare l’esonero stesso nei casi in cui preferisse la conservazione del posto nell’azienda di provenienza;

  • sul capitolo delle risorse economiche, con una loro maggiore distribuzione sullo stipendio fondamentale, l’introduzione di un’indennità di specificità sanitaria, la garanzia della ripartizione corretta delle risorse sui fondi del salario accessorio, così come la definizione della distribuzione delle risorse destinate all’indennità di PS;

  • sui capitoli riguardanti le ferie, i congedi, la malattia, il lavoro a distanza e la formazione.

Rimangono ancora incompleti quei capitoli che avremmo voluto già affrontare il mese scorso prima della pausa estiva: definizione di orario di lavoro ed extraorario, ripristino del servizio fuori sede a tutela dei dirigenti che già svolgono attività diffuse sul territorio, riconoscimento delle trasferte, patrocinio legale libero nella scelta dell’avvocato e garantito anche in caso di conclusione per non luogo a procedere, mantenimento dell’intera indennità di esclusività per i dirigenti in part time, distribuzione delle risorse del salario accessori, estensione della indennità di esclusività ai dirigenti professioni sanitarie.

ARAN ha mostrato disponibilità a valutare le proposte delle organizzazioni sindacali, programmando i prossimi incontri per il 20 e il 28 settembre.

Roma, 7 settembre 2023

Cordiali saluti

La delegazione trattante

Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN

Pubblichiamo la nota della Fp Cgil VVF territoriale con la quel evidenzia il disappunto in merito i trasferimenti d’ufficio che il personale subisce

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