Pubblichiamo la nota della Segreteria Provinciale Fp Cgil nella quale invita le Amministrazioni a prendere in considerazione la grande difficoltà a garantire il soccorso alla cittadinanza e allo stesso tempo tutelare le donne e gli uomini del Corpo

Pubblichiamo il comunicato di stampa della Segreteria Regionale Fp Cgil e del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF nel quale a seguito dell’emergenza maltempo che ha interessato il territorio e l’intero paese,  ribadisce la mancanza di mezzi e organici a garanzia del soccorso alla cittadinanza e della tutela delle lavoratrici e i lavoratori del Corpo

Si è svolto oggi a Persociv il previsto incontro sul Contratto integrativo del Ministero della Difesa destinato a recepire molte novità del CCNL delle Funzioni Centrali. La complessità del nuovo sistema di regole, che dovrà assicurare gli sviluppi economici agli esclusi degli ultimi due bandi e consentire la progressione verticale tra le aree, anche in deroga al titolo di studio realizzando, fra l’altro, lo svuotamento della prima area, richiede però il preventivo completamento delle Famiglie professionali e delle relative Competenze. Ma andiamo per ordine: Famiglie professionali e Competenze Come è noto l’ordinamento costituito dai profili professionali è stato sostituito da 3 Famiglie Professionali: Amministrativa, Sanitaria e Tecnica logistica, che riassumono al loro interno tutte le attività del Ministero della Difesa. Peraltro, per evitare che i lavoratori possano essere impiegati in mansioni completamente diverse senza avere le necessarie conoscenze e abilità professionali, è necessario definire preventivamente le Competenze di ciascuna Famiglia Professionale, facendo particolare attenzione a ricomprendere tutte le fattispecie lavorative. Nella riunione odierna Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa hanno, per questo, evidenziato la necessità di meglio definire le competenze della Famiglia tecnica che, nella proposta dell’amministrazione, erano state descritte in maniera troppo generica. La delegazione ha recepito le indicazioni del sindacato confederale che saranno contenute in una nuova formulazione. Sviluppi economici 2023 e Progressioni verticali In tema di Sviluppi economici 2023 come Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa, pur non entrando nel merito dei numeri, abbiamo rappresentato che è necessario garantire il passaggio a coloro che sono rimasti esclusi negli ultimi 2 bandi, compresi i colleghi della prima area. L’amministrazione ha reso poi noto che sono disponibili le risorse pari allo 0,55% del monte salari 2018 (oltre 6 milioni di euro) per realizzare le progressioni tra le aree (in deroga al titolo di studio) entro il 2024 che potremo realizzare al più presto. Contratto integrativo di parte giuridica Per Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa è fondamentale realizzare il Contratto integrativo di parte giuridica, tenuto conto che su tante materie l’A.D. è intervenuta negli anni in maniera unilaterale, privando le OO.SS. delle informazioni necessarie o disponendo su aspetti come l’orario di lavoro del personale turnista o ancora realizzando discriminazioni inaccettabili anche in tema di benessere del personale. La necessità di avere ora un testo organico dopo ben 23 anni dall’ultima stesura è un obiettivo che abbiamo il dovere di assicurare ai lavoratori civili della Difesa. Agenzia Industria Difesa Abbiamo rappresentato che continuiamo ad assistere ad un pauroso arretramento dell’Agenzia Industria Difesa in tema di disponibilità delle risorse necessarie per il suo funzionamento, comprese quelle per il salario accessorio, con grave danno a carico dei lavoratori. Sull’argomento Persociv ha precisato che la problematica e i ritardi sono attribuibili al Mef, dando conferma alle perplessità di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa all’indomani della sciagurata iniziativa di modificare l’assetto organizzativo e del sistema di finanziamento. Le responsabilità politiche sono evidenti e si dovrà chiedere immediatamente conto di quali soluzioni la tecno struttura del Ministero della Difesa sarà in grado di trovare per garantire parità di trattamento ai lavoratori dell’Agenzia. I diritti non vanno in vacanza Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa hanno poi sollecitato l’amministrazione a non sospendere gli incontri per la pausa estiva, visto l’importanza degli argomenti da affrontare e il poco tempo disponibile, tanto che il prossimo incontro è stato calendarizzato per il 2 agosto. Ma non si ferma l’iniziativa di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa neppure sul piano politico. Il tema dei concorsi naufragati, delle assunzioni necessarie, delle risorse sottratte e di relazioni sindacali compresse non consentono pause e richiedono che alle parole e all’impegno dichiarato dal nuovo vertice politico seguano i fatti.

FP CGIL                     CISL FP            UIL PA

Massimiliano Prestini Massimo Ferri   Carmela Cilento

Marco Campochiaro   Franco Volpi

Roma, 25 lug – “Ancora una volta i vigili del fuoco sono sottoposti a un lavoro estenuante per fronteggiare gli incendi che stanno flagellando il centrosud. Siamo già intervenuti per sollecitare l’amministrazione all’utilizzo di tutti i mezzi e gli strumenti in grado di sostenere il personale”. Lo scrive in una nota Mauro Giulianella, coordinatore nazionale Fp Cgil Vigili del fuoco.
“Il gravissimo maltempo al nord e i disastrosi incendi al sud – scrive Giulianella – tracciano un Paese spaccato in due e rendono molto complessa la gestione dell’emergenza: i Vigili del fuoco sono sotto organico e ogni qualvolta si verificano queste circostanze occorre ricordare all’amministrazione che è necessario integrare le dotazioni organiche, arrivare a 40mila unità operative e 5mila unità del ruolo tecnico professionale, per rispondere alle esigenze del cittadino. Senza dimenticare la grande questione dell’integrazione del sistema di Protezione civile con i Vigili del fuoco, così da fornire il massimo livello di valorizzazione al soccorso. Esprimiamo assoluta gratitudine ai Vigili del fuoco che stanno operando e pieno sostegno a tutte le
comunità colpite mentre all’amministrazione ribadiamo la necessità di garantire anche agli operatori del soccorso di poter lavorare in sicurezza. I Vigili del Fuoco, infatti, ancora non rientrano nelle coperture assicurative dell’Inail e non godono di misure e protocolli utili a evitare che le contaminazioni derivanti dalle operazioni di spegnimento di grandi incendi non rimangano a lungo sul proprio corpo, ben oltre la fine degli interventi, provocando così patologie gravi e gravissime”, conclude Giulianella.

Pubblichiamo lo schema di Decreto prodotto dal GdL riguardo lo schema di regolamento recante modalità di svolgimento dei concorsi pubblici per l’accesso alle qualifiche di pilota di aeromobile vigile del fuoco, di specialista di aeromobile vigile del fuoco, di nautico di coperta vigile del fuoco, di nautico di macchina vigile del fuoco e di sommozzatore vigile del fuoco, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 33, 34, 50 e 52 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF e  la Segreteria Territoriale Fp Cgil nella quale evidenziano come la carenza di organici non assicura un adeguato soccorso alla cittadinanza e la relativa tutela alle donne e agli uomini del Corpo

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF Fns Cisl e Uil Pa VVF nella quale evidenziano  anche a seguito dell’emergenza incendi la grave carenza degli organici

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale definisce la data del trasferimento del personale del ruolo Capo Squadra

FP CGIL : “Vigili del fuoco, come ogni anno pochi, oberati di lavoro ed al limite di esaurimento fisico”

Da oltre due settimane i Vigili del Fuoco del Comando di Reggio Calabria sono impegnati con decine di interventi giornalieri, anche di notevole entità, e distribuiti su tutto il territorio metropolitano.

Villa San Giovanni, Campo Cabro dove ha preso fuoco il deposito di rottami “La Valle”, Sambatello, Archi, Monastero di Ortì, Mosorrofa, Vito, Eremo, per non parlare della zona montana, è di ieri la notizia dell’evacuazione del territorio di Cardeto su disposizione del Sindaco. L’Aspromonte ha ripreso a bruciare, diversi i territori del Parco Nazionale coinvolti, con il terrore che si possano ripetere gli scenari del 2021, sulla jonica la situazione non è migliore, anzi.

A combattere questo “mostro” attualmente presso il Comando Provinciale VVF di Reggio Calabria mediamente vi è una sola squadra operativa, con qualche rincalzo, ed una sola squadra boschiva (da dedicare esclusivamente all’incendio di bosco) supportate ,durante il giorno, da 2 Canadair e due elicotteri come flotta aerea, per una popolazione di circa 183000 persone nel solo comune di Reggio Calabria. I distaccamenti non stanno meglio, garantire una squadra operativa al completo per ogni turno rappresenta un miracolo, spesso distogliendo personale dalla sede centrale o da altre sedi limitrofe per garantire le assenze.

La notte del 23 luglio è stata dichiarato la stato d’emergenza con l’invio di mezzi ed uomini della colonna mobile da Lazio, Campania, da Crotone e dalla vicina Messina per cercare di fronteggiare una situazione sempre più grave.

Il personale è al limite psico fisico(è di soli pochi giorni fa la notizia del Presidente Occhiuto che , su suggerimento della CGIL, interrompeva il lavoro, in determinati ambiti, nelle ore più calde del giorno), ciò ovviamente non vale e non può valere per i VVF, che ricordiamo non essere supereroi, ma semplici esseri umani che soffrono come altri le eccessive temperature, che si disidratano molto più degli altri, che hanno bisogno  di consumare almeno un pasto ogni 12 ore , e “quando possibile”, per riprendersi, di riposare…..

Il problema più grave è dato dalla ormai cronica carenza di personale, nel solo 2023 sono fuoriusciti dal ruolo di vigile del fuoco ben 9 unità per promozione alla qualifica di ispettore antincendio, attualmente, 10 unità con qualifica vigile coordinatore stanno frequentando il corso da capo squadra, quindi non operativi, ancora, da inizio anno ben 6 colleghi hanno avuto la fortuna di raggiungere l’agognato pensionamento. Ben 16 unità in meno nel dispositivo di soccorso e 9 attualmente, in qualità di ispettori antiincendio, non possono essere inseriti nelle squadre “operative”. Se ci aggiungiamo le unità in malattia, gli infortuni che si moltiplicano in questo durissimo periodo e i vigili con limitazioni fisiche riconosciute è facile comprendere come i capi turno debbano avere doti da veri e propri prestigiatori per riuscire a costruire, giornalmente, un dispositivo di soccorso che raggiunga i limiti minimi previsti per legge, ed a volte neanche quelle.

La popolazione deve comprendere che, spesso, quando il fuoco si avvicina pericolosamente alle proprie abitazioni, si rimane bloccati dentro un ascensore a 45°C, o chiusi fuori di casa per aver dimenticato le chiavi, o , peggio, incastrati tra le lamiere di un incidente stradale ed i vigili del fuoco tardano ad arrivare non è per mancanza di volontà o sciatteria, bensì perché l’emorragia di personale e le gravi conseguenze ad essa connessi sono ormai oltre il limite dell’accettabile, in queste condizioni è solo per l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dei pochi vigili del fuoco rimasti che affrontano turnazioni pesantissime(anche 24 h consecutive), sacrificando il proprio piano ferie e rischiando giornalmente di farsi male, che il servizio viene comunque reso e la popolazione garantita.

La FP CGIL non può che essere al fianco dei Vigili del Fuoco che rappresentano un’eccellenza del servizio pubblico e che devono avere maggiore attenzione da parte del proprio Dipartimento, a partire da un piano straordinario di assunzioni di personale giovane e preparato e da maggiori garanzie e diritti, quali la copertura Inail ed il riconoscimento delle malattie professionali”. Lo afferma una nota del Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Reggio Calabria, Francesco Callea

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Nazionale Fp Cgil VVF con la quel evidenzia ancora una volta le difficoltà nell’assicurare a tutta la popolazione il dovuto soccorso e la tutela dei lavoratori del Corpo

Pubblichiamo il comunicato stampa unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Conapo riguardo l’emergenza incendi e la carenza di organici

Dott. Gaetano Campo

Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Mariaisabella Gandini

Direttore Generale del personale e della formazione

Dott. Massimo Orlando

Direttore Generale delle risorse materiali e delle tecnologie

Ing. Ettore Sala

Capo Dipartimento per la transizione digitale della giustizia,

l’analisi statistica e le politiche di coesione

Ing. Vincenzo De Lisi

Direttore Generale per i servizi informativi automatizzati

e per conoscenza

On.le Francesco Paolo Sisto

Viceministro della Giustizia

Dott. Alberto Rizzo

Capo di Gabinetto

Con nota inviata lo scorso quattro luglio, che si allega in copia, le scriventi organizzazioni sindacali hanno chiesto la convocazione di un tavolo di confronto sulla materia della videoregistrazione delle udienze penali prevista dalla cd. riforma Cartabia.

Invero, su tale materia, la Direzione Generale dei Servizi Informativi Automatizzati e la Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie avevano elaborato e divulgato una serie di documenti, tra cui anche un manuale operativo, senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali pur incidendo la videoregistrazione delle udienze sulla organizzazione dei servizi d’udienza e pur essendo previsti, tra le materie oggetto di contrattazione ex art. art. 7 CCNL 2019/2021, i “riflessi sulla qualità̀ del lavoro e sulla professionalità̀ delle innovazioni tecnologiche inerenti l’organizzazione dei servizi”. In particolare, CGIL CISL e UIL hanno eccepito che il cancelliere e l’assistente giudiziario svolgono l’attività di verbalizzazione che è una attività tipizzata dalla norma.

Gli stessi, inoltre, come tutti gli altri lavoratori hanno un diritto alla mansione che non può essere violato in ragione della introduzione di innovazioni tecnologiche quali quelle legate alla videoregistrazione delle udienze.

Purtroppo, la richiesta di cui in premessa non ha avuto nessun riscontro mentre le predette articolazioni centrali del Dipartimento, imperterrite, hanno continuato ad impartire formali disposizioni sulla videoregistrazione in barba alla disciplina delle mansioni ed ai diritti dei lavoratori.

Si rammenta che: la disciplina delle mansioni è materia di contrattazione; è aperto il tavolo negoziale per la definizione delle famiglie professionali; la Direzione Generale dei Servizi Informativi Automatizzati, così come la Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie, non hanno titolo a disciplinare le attività d’udienza e l’assegnazione delle stesse alle figure professionali in servizio presso gli uffici giudiziari giudicanti; in ogni caso attività particolari come questa, ove svolte, devono essere adeguatamente indennizzate.

Tanto premesso CGIL CISL e UIL reiterano la richiesta di incontro da tenersi prima della pausa estiva e si riservano l’adozione di pregnanti iniziative di lotta in caso di ulteriore negativo riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL CISL FP UIL PA

Russo     Marra     Amoroso

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