Pubblichiamo la graduatoria emanata dalla Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo per la spedizione “Antartide”

Pubblichiamo  la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF con la quale chiede chiarezza in merito l’assegnazione dei distintivi di qualifica per il personale Ispettore Antincendi

A seguito della pubblicazione della circolare emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Logistiche Strumentali,  in merito la ricognizione per  l’attivazione delle procedure di gara per l’affidamento del servizio per la ristorazione per  il triennio 2024-2027 inviamo la nota di specifica della Direzione

Da troppo tempo, ormai, il settore medico di questo Istituto subisce continue ingerenze, anche di natura tecnico-professionale, da parte dell’Amministrazione. Si dice come e quando fare un verbale agli atti, quanto deve durare una visita, quando mettere una revisione. Si tratta, cioè, il servizio svolto alla stregua di una consulenza standard.

Siamo noi i medici o loro?

C’è chi in Italia calendarizza anche 25 visite a commissione e invece di stigmatizzare questi comportamenti l’Amministrazione li prende come esempi virtuosi. Ci chiediamo quale sia la qualità di questi verbali. A qualcuno importa? La funzione svolta dai medici dell’Istituto è essenziale: essi garantiscono, nell’esercizio della loro azione, i reali diritti alla cittadinanza. Dietro la redazione di un verbale non c’è solo la responsabilità amministrativa, civile e penale, di chi lo redige. C’è il cittadino: persone, non meri numeri.

Nonostante le recenti assunzioni, auspicate e tardive, i medici sono pochi in rapporto al lavoro da svolgere. E sull’attività stessa il quadro non è affatto incoraggiante:

  • le procedure informatiche si bloccano in continuazione e i computer assegnati sono nella maggior parte dei casi vetusti e lenti;

  • il Coordinamento Generale Medico Legale, deputato all’organizzazione sia tecnica che scientifica dei CML sparsi sul territorio, è stato di fatto esautorato dalle sue funzioni, diventando una succursale delle sedi romane. I loro medici, costretti a turni scritti su un pezzo di carta, sono esposti in una stanza aperta al pubblico. Il lavoro istituzionale dei Coordinamenti Centrali di fatto è quasi azzerato;

  • la libera professione, che anche il recente CCNL prevede materia di contrattazione, è autorizzata sul territorio a macchia di leopardo, regolata in alcuni casi da circolari francamente impresentabili;

  • i medici INPS rimangono gli unici medici nel contesto nazionale a non avere l’attività intramoenia e l’indennità di esclusività. Nel mentre, però, aumentano le incombenze professionali (CMV del MEF).

Nonostante tutto questo, tra mille difficoltà, i colleghi in Italia cercano di impegnarsi al massimo delle loro possibilità, con abnegazione e spirito di sacrificio. Anche i medici romani, su cui grava un carico di lavoro mostruoso, hanno dato e danno quotidianamente prova di grande impegno, essendo aumentata la produttività con risultato raggiunto al 100%.

Cosa si è ottenuto in cambio? Una decurtazione importante della retribuzione di risultato!

Se l’INPS vuole rendere un vero servizio alla cittadinanza, deve avviare una riflessione corale sul percorso da seguire. Riteniamo sia obbligo dell’Amministrazione convocare un tavolo urgente di confronto sindacale, una richiesta trasmessa lo scorso 22 maggio e rimasta senza esito. È necessario mettere all’ordine del giorno i seguenti punti:

  • Ruolo del CGML e rapporti con le sedi.
  • Calendarizzazione, durata della visita medica e numero di visite per commissione.
  • Libera professione e attività intramoenia.
  • Organizzazione delle nuove incombenze professionali (CMV del MEF)
  • Stato delle procedure concorsuali (medici di II° e I° livello, medici convenzionati, operatori sociali)
  • Forme alternative di retribuzione per i medici.

FP CGIL

Antonella Trevisani

Francesco Reali

UIL PA

Sergio Cervo

Gian Paolo Cioccia

 

Oltre 220 giovani che arrivano da 23 paesi diversi, si sono dati appuntamento a Berlino in occasione del XV congresso della Ces.

Voglia di conoscersi, di confrontarsi, di scambiare buone pratiche e provare ad organizzare una lotta comune: i giovani sindacalisti europei sono pronti alla sfida.

Per la FP CGIL Nazionale c’era Andrea Russo del Network giovani.

Qualche momento del Congresso ripreso da Collettiva. 

 

 

 

A Berlino il tema delle donne attraversa i vari tavoli della Ces.

Resta l’allarme sulla disuguaglianza di genere: sul lavoro il divario con gli uomini è troppo alto.

Con Rizzi (Cgil), Verbigrazia (Epsu) e Panzeri (Ces)

Un congresso al femminile, ma la strada della parità è ancora lunga – Collettiva

 

Pubblichiamo il Regolamento definitivo sul lavoro agile del Ministero della Difesa, opportunamente modificato all’art. 8 – come fortemente richiesto e in fine ottenuto dalla FP CGIL – nella parte che fa riferimento alle giornate inizialmente previste dall’A.D., ora estese a due alla settimana (8 al mese).

p.la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti

Si è svolta il 13 aprile 2023, in modalità online, la prima riunione del coordinamento migranti.
La riunione fa seguito a quanto deciso dal congresso di Cervia con l’ODG numero 2, che si propone di creare un coordinamento di lavoratrici e lavoratori migranti all’interno della categoria della FP che organizza anche le lavoratrici e i lavoratori dell’accoglienza.
Durante la riunione, alla quale hanno partecipato lavoratrici e lavoratori migranti e responsabili territoriali del settore, e che ha registrato interesse e condivisione,
sono emersi molti spunti che potranno indirizzare il percorso del coordinamento.

Pubblichiamo il report integrale di Nicoletta Grieco.

 

Nelle giornate del 4-5 maggio 2023 si è tenuta una riunione dell’EPSU Youth Steering Committee (il Comitato Direttivo della Sezione Giovani del Sindacato Europeo Servizi Pubblici), ospitato dalla Confederazione sindacale lituana per i Servizi Pubblici (Lietuvos Profesinių Sąjungų Konfederacijos LPSK).

L’incontro ha avuto ad oggetto anzitutto la preparazione della prossima conferenza della Rete Giovani europea, che avrà luogo il prossimo settembre a Sofia, organo che esprime due rappresentanti senza diritto di voto al Comitato Esecutivo EPSU.

Pubblichiamo il report integrale di Andrea Mosca del Comitato giovani EPSU. 

Il giorno 1 giugno u.s. si è tenuto, in videoconferenza, il tentativo preventivo di conciliazione di cui alla legge 146/1990 a seguito dello stato di agitazione, proclamato dalla FP CGIL, dei lavoratori delle Commissioni Territoriali per il Riconoscimento della Protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il diritto d’Asilo del Ministero dell’Interno.

All’incontro erano presenti per l’amministrazione il Prefetto Annamaria Manzone e il Vice Prefetto Carolina Bellantoni del Dipartimento Politiche del personale e il Prefetto Saverio Ordine in qualità di Presidente della Commissione Nazionale

Nel nostro intervento abbiamo precisato come la decisione di indire lo stato di agitazione sia motivato dalle mancate risposte dell’amministrazione alle istanze dei lavoratori, nonostante le ripetute richieste di confronto da parte sindacale. L’ultima in ordine di tempo la richiesta unitaria del 20 aprile a seguito delle preoccupazioni per le paventate modifiche alla composizione delle commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale, ormai recepite nel decreto 10 maggio 2023. n. 20.

Abbiamo rammentato come lo stato di agitazione giunge al culmine di una situazione in cui da anni il personale svolge il proprio lavoro in una logica emergenziale senza adeguato personale amministrativo di supporto e come tali modifiche siano inadeguate alle esigenze, in quanto prevedono di immettere nelle commissioni, con lo stesso ruolo del personale altamente qualificato reclutato con apposito concorso, personale con formazione non specifica con il concreto rischio di dequalificare l’attività svolta dalle commissioni ed il ruolo e la professionalità dei funzionari assunti per l’esercizio di funzioni così delicate.

E’ stata ribadita la opportunità di considerare, prima di ogni altra ipotesi di rafforzamento delle Commissioni, la possibilità di reintegrare con interpello volontario i funzionari amministrativi che nel 2019, a seguito del riassetto territoriale e della chiusura di alcuni Collegi, sono stati assegnati a diversi UTG sul territorio o presso uffici dell’Amministrazione Centrale.

Sono poi stati ricordati gli altri punti importanti della vertenza, a partire dalla mancata definizione di una dotazione organica, che non permette ancora una definizione del numero di personale amministrativo di supporto necessario a collaborare presso le Commissioni, la previsione delle figure di Elevata Professionalità all’interno delle Commissioni che rappresenterebbe un possibile sbocco di carriera per i funzionari.

Abbiamo inoltre sottolineato, proprio a fronte delle condizioni estremamente delicate in cui operano i lavoratori, la opportunità di prevedere un servizio di supporto psicologico utile a supportare lo stress lavorativo del personale quotidianamente a contatto con problematiche umane dal forte impatto emotivo, l’esigenza di migliorare il servizio di interpretariato, e l’esigenza di un confronto sull’utilizzo del sistema S.IN.D.A.CA di registrazione e trascrizione dei colloqui.

A fronte di tali osservazioni, l’amministrazione, pur dichiarando disponibilità ad approfondire gli argomenti oggetto del confronto ha fornito risposte molto evasive e sicuramente insoddisfacenti.

Non è stata data alcuna tempistica per un confronto sindacale su tutti gli argomenti mentre è stato affermato che l’ipotesi di utilizzare personale di altra qualifica, formato dall’amministrazione, rappresenterebbe una opportunità di valorizzazione all’interno dell’Area terza. Tanto meno è stato riconosciuto il ritardo nel definire negli organici, non solo delle Commissioni ma di tutta l’Amministrazione, le posizioni di Elevata Professionalità, passaggio indispensabile per dare corso pienamente alle opportunità offerte dal nuovo contratto in ordine alle opportunità di carriera dei dipendenti dell’Amministrazione.

Il verbale conclusivo dell’incontro non ha potuto pertanto che rilevare il mancato accordo tra le parti.

Continua dunque lo stato di agitazione del personale. A breve indicheremo la data per una assemblea nazionale nella quale decidere le azioni per proseguire la mobilitazione.

FP CGIL Nazionale

Coordinatrice Nazionale FP CGIL Interno

Anna Andreoli

Adelaide Benvenuto

Roma, 3 giu – “All’iperattività comunicativa del ministro della Salute purtroppo non corrisponde alcuna efficacia nei provvedimenti che il governo adotta. O meglio: che non adotta. Oggi si parla di reclutamento di infermieri indiani: quello che il ministro non risolve è il gigantesco tema legato all’attrattività non solo della professione infermieristica ma di tutte le professioni sanitarie nel nostro Paese, e i motivi ben li conosciamo, a partire dalle basse retribuzioni e dai carichi di lavoro troppo elevati. Circostanze arcinote che il ministro a parole dichiara di conoscere ma nei confronti delle quali non assume alcun atto concreto che possa dare un segnale nella direzione giusta”.
Lo scrive in una nota Michele Vannini, segretario nazionale Fp Cgil (Area Sanità).
“Il ministro Schillaci, che peraltro non ha mai incontrato il sindacato sulla vertenza organico della sanità – scrive ancora Vannini – fa parte dello stesso governo che nella sua prima legge di Bilancio non ha messo un euro per il rinnovo dei contratti, anche dei dipendenti della sanità, contratti che sono scaduti nel 2021. Un governo che nel Def prevede la riduzione delle risorse per il Servizio Sanitario Nazionale a partire dal 2025 su livelli ante Covid, e quindi di gran lunga inferiori rispetto alla media europea. Sarebbe ora di smettere di fare proclami e di pensare alle cose concrete, a partire dal mettere in campo quel Piano straordinario di assunzioni che si può fare se il ministro si impegna a rimuovere i tetti assunzionali”.
“La Sanità è prossima al tracollo: per parte nostra c’è bisogno di una grande iniziativa che mobiliti la cittadinanza tutta sul grande tema del Servizio sanitario nazionale. Bisogna rispondere ai bisogni di salute di cittadine e cittadini”, conclude la nota.

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro del Tavolo Tecnico per la Formazione in merito le modifiche dei criteri selezioni corso CFBT, la modifica circolare Patenti terrestri in merito il possesso CQC e la Circolare formativa per Elisoccorritore

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