“La pubblica amministrazione non ha solo una funzione strumentale in rapporto alle previsioni costituzionali, certo è la struttura organizzativa che consente alla Costituzione formale di diventare sostanza cioè diritti per le persone, ma ha un valore sociale, valore pubblico, perché garantisce attraverso il lavoro di chi opera nella Pa l’universalità, l’accesso e la garanzia dei diritti sociali e civili. Per questo il disegno di autonomia differenziata, nella divisione del paese e nel mancato finanziamento, rischia di aggredire anche la prima parte della Costituzione: diritti come la sanità, l’istruzione, l’equità fiscale saranno divergenti e differenziati, rompendo anche l’unità del lavoro oltre che quella dei diritti”.
Lo ha detto la segretaria generale Fp Cgil, Serena Sorrentino, nel corso della presentazione del libro “Uguali per Costituzione” di Ernesto Maria Ruffini, a Spazio Pubblico.

 

Il sindacato: si nomini al vertice un Vigile del Fuoco, stop alla supremazia dell’apparato prefettizio

Roma, 18 giu – “Stop alla supremazia dei Prefetti sulla dirigenza tecnica del Corpo. Mai come oggi bisogna nominare a Capo Dipartimento un dirigente proveniente dalla carriera tecnica: solo così si renderà autonomo, forte e organizzato il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.

A dichiararlo è Giuseppe Romano, Coordinatore dei Dirigenti e Direttivi della FP CGIL VVF.

“Pochi giorni fa – prosegue Romano – dopo una discussione ‘farsa’, il Dipartimento ha dato il via libera, per la firma da parte del Ministro dell’Interno, allo schema concernente la graduazione degli incarichi di funzione dei Dirigenti del CNVVF e la relativa ridefinizione degli incarichi di funzione. Nuovi posti di funzione dirigenziali del Corpo creati in fretta e furia, senza alcuna logica se non quella di collocare i neo dirigenti tecnici, medici e logistici gestionali: ad esempio, non è stato previsto un dirigente a capo di una struttura dedicata che si occupi, in via prioritaria e prevalente, di sicurezza del lavoro del personale dei Vigili del Fuoco”.

“Colpisce – dice ancora – che in una occasione così importante che ha visto la possibilità di intervenire in modo efficace nella riorganizzazione del Corpo, lo schema di Decreto dei posti di funzione dei Dirigenti non abbia avuto quale presupposto ineludibile un progetto che disegni il Corpo nel suo futuro provando a superare le numerose criticità che oggi deve affrontare. L’assenza di capacità di disegnare il futuro del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e la trascuratezza nel trattare il tema fondamentale della sicurezza del loro lavoro sono impressionanti e molto preoccupanti. La politica – evidenzia – non può non intervenire con decisione per modificare questo percorso drammatico e pericoloso e per riconoscere ai Vigili del Fuoco l’attenzione e la dignità che meritano”.

Secondo il sindacalista, “la dirigenza del Corpo è vittima della propria carriera, vincolata alla politica e non alla professionalità dimostrata sul campo. La parte tecnica dovrebbe riappropriarsi della gestione del Corpo con un Capo Dipartimento Vigile del Fuoco, sulla falsariga di quanto avviene in altri Corpi dello Stato”.

“Da anni la FP CGIL VVF denuncia la drammatica condizione di lavoro dei Vigili del Fuoco: il contratto scaduto, il sotto organico, i turni di lavoro estenuanti, la mancanza di una assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, le troppe criticità legate al soccorso tecnico urgente. Dobbiamo tornare a fare squadra con il personale non direttivo e non dirigente del Corpo, sostenerlo nei momenti difficili, stare al loro fianco come avveniva un tempo. A partire dal mese di settembre, passata l’ennesima emergenza caldo e incendi, metteremo in campo ogni utile iniziativa di lotta”, conclude il Coordinatore dei Dirigenti e Direttivi della FP CGIL VVF.

Roma, 13 giu – “La sensibilità del governo nei confronti del lavoro pubblico ce la indica chiaramente l’Istat: a fronte di una crescita del costo della vita registrata nel triennio 22/24 di oltre il 17% (l’Ipca al 15%), il governo si ferma al 5,78. Qui sta la risposta al presidente che ha voluto precisare che l’atto di indirizzo del Ministro non impedisce di ricercare margini di condivisione su alcuni temi importanti”.

E’ il commento della Funzione Pubblica CGIL al termine del primo incontro per il rinnovo contrattuale del comparto Funzioni Centrali 2022/2024 che si è tenuto questa mattina all’Aran.

“Si è voluto utilizzare il comparto dello Stato come spot elettorale – prosegue la nota -, con la funzione dannosa di erogare in unica soluzione, unilateralmente e a ridosso delle tredicesime, l’intera rivalutazione dell’Ivc per il 2024, realizzando così oltre il danno la beffa. Ed oggi, per parte dei lavoratori si potrebbe determinare la condizione per la quale il rinnovo contrattuale non porti nemmeno un euro in più nelle loro tasche, se di quel 5,78 per cento la gran parte dovesse andare, come richiesto, in salario accessorio”.

Per Fp Cgil, “le risorse sono assolutamente insufficienti. Poco più di 500 milioni che al netto degli oneri riflessi si traducono in circa 300 milioni. Significa che parliamo di circa 120 euro lordi medi per i 193mila addetti del comparto. Contrariamente agli annunci di questi mesi del Ministro, infatti, il calo dei dipendenti del comparto nel triennio è pesantissimo e continuerà anche più pesantemente nel prossimo triennio per effetto dei pensionamenti”.

“Il Ministro – conclude Fp Cgil – dovrebbe dare conto di questa contrazione di forze anziché continuare a sparare sempre le stesse 173mila assunzioni. Il governo dovrebbe dare risposte a una questione salariale che sta alla base del nuovo fenomeno delle rinunce da parte dei vincitori di concorso ad entrare nelle amministrazioni pubbliche. Se il contratto nazionale non garantisce la difesa delle retribuzioni di fronte all’inflazione, anche l’innovazione introdotta dall’ultimo contratto sarà vanificata e la responsabilità sarà solo del governo. Per questo abbiamo chiarito ad Aran che il governo deve mettere a disposizione del rinnovo contrattuale le risorse per adeguare gli stipendi almeno all’Ipca e per rifinanziare le progressioni in deroga nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Così come vanno trovate le risorse da destinare alla contrattazione decentrata per mantenere e migliorare quantità e qualità dei servizi su tutto il territorio nazionale. In mancanza di risposte chiare la mobilitazione potrà solo intensificarsi da qui alla prossima legge di bilancio”.

“In Italia la condizione di lavoro dei Vigili del Fuoco è drammatica. Sotto organico ormai da troppi anni, costretti a turni di lavoro estenuanti in particolar modo nel periodo estivo con richiami e rientri in straordinario, senza una assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, alle prese con un governo che nasconde le verità e capace solo di fare propaganda. Nel 2030 la dotazione organica dei Vigili del Fuoco, considerando i pensionamenti dei prossimi anni, avrà una carenza tale per la quale si correrà il concreto rischio di non coprire l’intero territorio, semmai solo le Città metropolitane. Sono questi alcuni dei temi che metteremo al centro dell’incontro di oggi con il ministro dell’Interno Piantedosi”.
A dichiararlo è Mauro Giulianella, Coordinatore nazionale FP CGIL VVF. “Le conseguenze dei fenomeni atmosferici sempre più estremi con caldo al sud e grave maltempo al nord, il G7 alle porte, l’avvio della campagna antincendio boschiva, i servizi dei presidi rurali e acquatici, due corsi di formazione ancora in fase di avvio per circa 1280 aspiranti alla qualifica di
capo squadra tra generici e di specialità: una somma di circostanze che mette in evidenza l’incapacità dell’Amministrazione di organizzare e pianificare le attività correlate al soccorso. A completare il quadro, il soccorso tecnico urgente quotidiano da garantire. Una situazione che, siamo convinti, sfiancherebbe anche ‘l’uomo bionico’”, prosegue. “A questo stato di disagio – dice ancora Giulianella – aggiungiamo il contratto scaduto, un ordinamento professionale che fa acqua da tutte le parti e un’Amministrazione che non rispetta le corrette relazioni sindacali scaricando le responsabilità del soccorso, in maniera poco rispettosa, sulla grande disponibilità del personale del Corpo che, per forma mentis, si presta in ogni occasione e per il bene della cittadinanza dimostrando grande professionalità”. “I Vigili del Fuoco stanno lavorando con 4000 operativi e 2500 amministrativi (RTP) in meno rispetto al necessario. Con sovraccarichi di lavoro a volte inaccettabili. Il ripiego allo straordinario è ormai ordinario. Qualcuno direbbe che siamo veramente alla frutta. Sono anni che il Sindacato denuncia le criticità legate al soccorso tecnico urgente e ai carichi di lavoro eccessivi, ciò nonostante le donne e gli uomini che operano sul territorio godono di un trattamento poco dignitoso: per questo vigileremo e se necessario chiameremo il personale a sostenere le iniziative di lotta”, conclude Giulianella.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF riguardo le indennità per il personale del ruolo delle specialità Elisoccorritore  previste nel DPR del 1 dicembre 2023 n. 228

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo in merito l’organizzazione del servizio operativo delle Unità Cinofile del Corpo

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione riguardo la procedura di selezione per 18 posti di specialista di aeromobile VVF per le esigenze dei reparti volo del CNVVF. Elenco del personale da avviare al XXI Corso per specialisti di aeromobile.

Pubblichiamo la circolare in merito il Campionato italiano VVF di calcio a 5 Memorial “Luca Scaramal”. che si terrà a  Verbania dal  23 al 28 settembre 2024

Pubblichiamo il decreto Ministeriale inviato dal Dipartimento in merito  il regolamento recante modalità di svolgimento dei concorsi pubblici per l’accesso alle qualifiche di pilota di aeromobili vigile del fuoco, di specialità di aeromobile vigile del fuoco, di nautico di coperta vigile del fuoco, di nautico di macchina vigile del fuoco e di sommozzatore vigile del fuoco, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 33, 34, 50 e 52 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217

Pubblichiamo il Decreto con il quale il Dipartimento sancisce la sede di “Siderno” del Comando di Reggio Calabria una sede sede disagiata a tempo indeterminato

A seguito della risposta dell’Amministrazione in merito il Decreto di cessazione anticipata, con contestuale intimazione al rilascio, dell’alloggio di servizio a titolo oneroso, presso il Distaccamento VV.F. di Firenze Ovest il Coordinamento Fp Cgil VVF ribadisce la necessità di chiarimenti e precisazioni

Nonostante le diverse richieste di intervento formulate dalle OO.SS. sia al tavolo negoziale che al vertice politico, non si hanno notizie delle somme per il pagamento del salario accessorio del personale per il 2023. Stiamo parlando di circa 65 milioni per circa 12.000 dipendenti che hanno regolarmente svolto le loro attività di valorizzazione, straordinario, conto terzi, oltre che responsabilità di direzione di istituti e posizioni organizzative.

Un ritardo a cui siamo da sempre abituati, viste le lungaggini a cui siamo sottoposti dai ministeri vigilanti: questa volta però le preoccupazioni sono maggiori in quanto il ritardo è dovuto ad una mancanza delle risorse in cassa, nonostante la richiesta sia stata fatta molti mesi fa. Una situazione grave, anzi gravissima, se si considera l’imponente sforzo che i lavoratori del Ministero stanno mettendo in campo negli ultimi anni, con un sottorganico di oltre il 30%. E nonostante ciò operatori, assistenti e funzionari del MiC garantiscono la fruizione quotidiana dei nostri luoghi della Cultura, musei e parchi, archivi, biblioteche, oltre che le attività di tutela e la gestione del PNRR nelle soprintendenze, nei segretariati, nelle direzioni generali e in tutti gli istituti centrali.

Il Ministro Sangiuliano non può sottovalutare le richieste del personale e deve farsi parte attiva per sbloccare con urgenza la situazione. Siamo pronti ad ogni iniziativa di mobilitazione utile a raggiungere l’obiettivo del pagamento di quanto dovuto al personale, quanto prima.

FP CGIL

Giunta

CISL FP

Nolè

Di Stefano

UIL PA

Trastulli

FLP

Satolli

CONFSAL-UNSA

Urbino

CONFINTESA

Alessandro

USB

Blasi

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