Pubblichiamo lo stato di agitazione unitario delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito il mancata riconoscimento delle sedi disagiate

Si è svolto ieri pomeriggio il confronto tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione. All’ordine del giorno l’articolo 6 e il titolo V della bozza del CCNI, ovvero le indennità per le posizioni organizzative e la retribuzione accessoria correlata alla valutazione della performance.

L’incontro di ieri, a carattere interlocutorio, aprirà la strada al confronto del 30 e del 31, quando l’Amministrazione presenterà una bozza alla luce delle osservazioni riportate dalle sigle al tavolo.

In premessa abbiamo apprezzato la scelta di procedere su questa strada, evidenziando la necessità di operare sulla base delle risorse garantite dal fondo, ma rivendicando al contempo l’obiettivo ultimo della contrattazione: garantire il riconoscimento dell’impegno di tutto il personale. Per avere una visione d’insieme sulle risorse a disposizione, abbiamo quindi chiesto di accelerare anche il percorso sulle progressioni verticali in deroga.

Rispetto agli argomenti trattati, abbiamo evidenziato come al sensibile aumento delle indennità riservato ai responsabili delle Agenzie complesse e delle Agenzie territoriali con più di 8000 punti non corrisponda un simile apprezzamento per i responsabili di Agenzia flussi contributivi o delle Agenzie prestazioni servizi individuali. Con il Reassessment si è registrato, infatti, un conferimento di maggiori responsabilità a queste figure. L’Amministrazione come intende valorizzarle?

Andrebbe inoltre chiarito il ruolo di Ottimizzatori e Collaboratori di gestione operativa, il cui profilo è spesso avvolto da confini fumosi.

Un altro capitolo è quello dei responsabili URP: mentre l’Istituto dovrebbe muoversi, nel solco della legge 150/2000, per una valorizzazione dei profili comunicativi, i responsabili delle relazioni col pubblico – che hanno spesso anche una laurea specifica per la funzione assolta – non vengono riconosciuti nel loro valore, ciò malgrado le criticità legate al ruolo “di frontiera” e alla conoscenza spesso onnicomprensiva che viene loro richiesta.

Sappiamo che la coperta è limitata, ma se le risorse a disposizione del fondo sono contenute, una gestione più armonica può consentire di tenere insieme diverse esigenze, a meno di non voler rinviare a un altro momento, per una riflessione organica tutto questo capitolo, senza pericolose fughe in avanti.

Capitolo TEP: rispetto alla bozza presentata dall’Amministrazione, abbiamo rilevato come il nuovo ordinamento professionale non effettui distinzioni all’interno delle diverse aree. L’area Funzionari è un’area unica, pertanto, non può riportare una classificazione diversa legata ai vecchi profili (F1/F5). Analogamente abbiamo evidenziato come il TEP debba essere corrisposto a tutto il personale dell’Istituto a un anno dall’ingresso: la vecchia dizione, riportata nel precedente contratto, era una garanzia, fortemente voluta dalla FP CGIL, e non va modificata.

In relazione ai Progetti Locali abbiamo rilevato che il messaggio Hermes pubblicato nella giornata di ieri, il 1804/2023, non ha affronto l’argomento della dotazione organica da calcolare ai fini della realizzazione dei progetti stessi. In tal senso, essendo questo un anno particolare in cui intervengono le nuove assunzioni e soprattutto la mobilità, è opportuno indicare una data dalla quale far partire la valutazione del progetto, sulle base delle risorse realmente a disposizione della sede. In merito l’Amministrazione ha precisato che tale argomento sarà chiarito all’interno del CCNI, non dall’Hermes: questi ha rappresentato soltanto la cornice operativa per iniziare il percorso che porterà le sedi RSU a definire i progetti da realizzare.

Ambito neoassunti, posta la necessità di garantire la tutela dei servizi su tutto il territorio nazionale, l’Amministrazione ha raccolto la sollecitazione del tavolo per monitorare le richieste di assegnazione temporanea, con particolare riferimento a chi ha minori di età pari o inferiore a 3 anni: le stesse saranno prese in considerazione, come comunicato in precedenza, solo dopo il periodo di prova.

Infine abbiamo chiesto l’attivazione di una raccolta fondi per l’Emilia-Romagna: comunità e spirito di solidarietà caratterizzano da sempre l’Istituto. Non vogliamo e non possiamo essere sordi di fronte all’emergenza alluvione che ha colpito un’intera Regione.

 

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

 

“Servono risorse, norme e personale per migliorare la Pubblica amministrazione”

È incomprensibile che dal Decreto Pa agli altri provvedimenti messi in campo dal Governo esca un quadro di disinvestimento nel lavoro pubblico che aumenta il precariato e prefigura la subordinazione della dirigenza all’influenza della politica. Per questo la nostra mobilitazione continua, con una nuova tappa domani, 20 maggio, a Napoli”. Questo il commento di Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Cgil, a margine di un intervento tenuto ieri al Forum Pa 2023, a Roma, presso il Palazzo dei Congressi.
“Gli ultimi contratti rinnovati (2019-2021) innovano il sistema ordinamentale, i profili professionali, contrattualizzano lo smart working (agile e da remoto), colgono la sfida dell’organizzazione ma rischiano di essere depotenziati nella loro portata dai vincoli di spesa che il Governo non vuole rimuovere, sia sul tetto ai fondi per il salario accessorio sia per valorizzare la professionalità attraverso gli incarichi.
È inoltre grave la scelta di non aver rifinanziato i prossimi contratti (2022-2024) e non aver previsto le risorse per completare la riqualificazione e il piano straordinario di assunzioni. Rispetto alla nuova tornata di rinnovi, crediamo vada estesa la contrattazione anche all’organizzazione del lavoro per dare ai dipendenti maggiore autonomia, premiare le competenze e la creatività delle persone liberando dirigenti e dipendenti delle Pa da procedure e procedimentalizzazione dell’attività amministrativa che rispondono solo alla logica della controllabilità e della misurazione e non dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrazione.
Solo la creatività dei dipendenti può gestire situazioni straordinarie, per esempio nel trovare soluzioni per garantire risposta nell’emergenza. Questo si chiama valore pubblico, valore sociale. Non lo potremo mai misurare, lo dobbiamo valorizzare. Chi lavora nella Pa non lavora per generare profitto, lavora per l’interesse generale. Questo valore altissimo deve essere valorizzato. Non c’è struttura più radicata della Pa che è in grado di cambiare la società nelle sue fondamenta”.
“Pnrr, riforme istituzionali, sicurezza, fisco, stato sociale e salute, sono tutti capitoli strategici per il Paese che hanno bisogno di un rafforzamento della Pa. Per questo è incomprensibile la scelta del Governo di disinvestire nel lavoro pubblico. Serve un cambiamento radicale delle politiche ed è gravissimo che il Ministro non si confronti con i sindacati. Per questo la nostra mobilitazione continua e domani ci vediamo in piazza, a Napoli – ricorda -. Vogliamo ringraziare Forum PA che ha discusso con merito e approfondimento delle persone che lavorano per la Pubblica amministrazione. Non dimenticando che il valore pubblico è frutto di chi lavora”, conclude Sorrentino.

Pubblichiamo l circolare in riferimento al 25° Campionato Italiano VVF di Mountain Bike. Fermignano (PU), 21 maggio 2023.

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione riguardo la 1^ edizione del corso di specializzazione in “Progettazione Europea. Tecniche di redazione e gestione dei progetti: Strumenti finanziari e criteri di gestione”

“L’annuale celebrazione della ‘Giornata del personale civile’ del 19 Maggio rappresenta il solito rituale ipocrita in cui dirigenti civili e militari, come sempre, reciteranno in tutti gli enti le stesse parole vuote, smentite poi dai loro stessi comportamenti nei restanti giorni dell’anno”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i coordinatori Nazionali Difesa di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa.

“Siamo in presenza di lavoratrici e lavoratori a cui si continuano a negare risposte sul programma straordinario di assunzioni di 10.000 unità, necessarie per evitare il collasso dell’intero sistema, o sui 21 milioni di euro sottratti ai lavoratori ma indispensabili per garantire la continuità delle prestazioni”, specificano i sindacati.

“I dipendenti civili – aggiungono – continuano ad essere vittime di provvedimenti unilaterali in tema di orario di lavoro e Smart Working. L’amministrazione della Difesa, inoltre, è l’ultima tra le pubbliche amministrazioni che, dal 2017, continua a negare la mobilità al personale costringendo i lavoratori ad essere lontani dai loro affetti”.

“Siamo in attesa di una svolta che non c’è. In Europa i dipendenti civili sono quattro volte quelli del nostro paese, ed assolvono funzioni, tecniche, logistiche e amministrative, da noi svolte da militari o privatizzate. Siamo il fanalino di coda d’Europa ed è ora che il Ministro Crosetto intervenga, avvertendo il dovere istituzionale di rispondere a questi lavoratori”, conclude la nota.

FP CGIL                    CISL FP             UIL PA

Francesco Quinti      Massimo Ferri    Carmela Cilento

Roberto De Cesaris Franco Volpi

Il Sottosegretario delegato risponde alla nota di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa assicurando l’adozione degli interventi necessari di sostegno alle lavoratrici e lavoratori civili.

 p.la FP CGIL Nazionale

Francesco Quinti

Solo qualche migliaio di assunzioni effettive, serve un piano straordinario di assunzioni per la tenuta dei servizi ai cittadini

“I servizi pubblici ai cittadini sono al collasso. Con i pensionamenti gli uffici si svuotano e l’unica occupazione che aumenta nella Pubblica amministrazione è quella precaria, un paradosso!”. Questa il commento di Serena Sorrentino, Segretaria Generale della Funzione Pubblica CGIL rispetto alle dichiarazioni del ministro Zangrillo.

“Il rapporto di Forum PA Lavoro pubblico 2023 descrive un quadro sostanzialmente in linea rispetto alle previsioni del Piano straordinario per l’occupazione pubblica della Funzione Pubblica CGIL. Prevede, infatti, 1 milione di pensionamenti al 2033. Il nostro rapporto parla di 700 mila pensionamenti al 2030, senza tenere conto del settore dell’Istruzione della Ricerca.
Le assunzioni attraverso concorso pubblico, nel 2021, hanno riguardato 150.000 unità di personale. Nonostante questo, però, c’è stata una diminuzione di 5.000 dipendenti. Ciò vuol dire che con le nuove assunzioni non si è nemmeno compensato il turn-over.
Se andiamo ad analizzare l’andamento delle assunzioni nella Pa più nel dettaglio, infatti, abbiamo modo di vedere che quasi il 9% degli assunti nel 2021 era in realtà già titolare di un contratto presso un’altra amministrazione pubblica. Se a questa percentuale sommiamo poi le stabilizzazioni avvenute, si riscontra che ben il 15% del personale assunto a tempo indeterminato nel 2021 aveva già un rapporto di lavoro con la Pa.
C’è poi la grave questione della precarietà: 15 dipendenti della Pa ogni 100 sono precari. Un dato che tradotto in numeri assoluti vuol dire 437.000 lavoratori con contratti flessibili, di cui 63.000 nella sanità.
I numeri parlano chiaro: in dieci anni nella Pa – Funzioni Locali, Funzioni Centrali e Sanità – c’è stata una diminuzione di 180.000 unità di personale stabile”.

“Il Ministro in queste ore ha dichiarato che nel 2022 ci saranno 157.000 assunzioni e circa 170.000 nel 2023, ma come leggiamo dai numeri solo nel 2022 sono previste 70.000 assunzioni legate ai progetti del Pnrr nella scuola, 56.000 stabilizzazioni nel comparto istruzione e 15.000 assunzioni nelle forze dell’ordine. In realtà, quindi, parliamo di qualche migliaio di assunzioni nelle amministrazioni dello Stato che certificano il perché non siamo in grado in queste ore di dare certezza alla gestione del Pnrr. Il Ministro e il Governo si assumono una grandissima responsabilità, quella, cioè, di non garantire un potenziamento adeguato della nostra capacità amministrativa sia nella gestione del Pnrr sia nella garanzia dei servizi ai cittadini sia per evitare il processo oramai inarrestabile di esternalizzazione e privatizzazione di interi settori della Pubblica amministrazione. Per questo continuiamo a chiedere un Piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione di tutti i precari, a partire da quelli della ricerca. Anche in queste ore drammatiche in cui il Paese è sconvolto dagli effetti dell’alluvione in Emilia Romagna, in prima fila troviamo i lavoratori del soccorso, della sicurezza e dei servizi pubblici, a testimonianza di quanto siano essenziali e di quanto ci sia bisogno di nuove assunzioni, visti i tanti cambiamenti e le trasformazioni che dovremo affrontare nel futuro”, conclude Sorrentino.

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, Confsal VVF e Conapo in merito al mancato coinvolgimento delle squadre di soccorso per l’emergenza Emilia Romagna

Pubblichiamo la nota del Coordinamento provinciale Fp Cgil VVF in merito alle mancata applicazione della circolare di riferimento per la formazione SFA

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale in merito la richiesta di estensione dell’AIB per l’isola di Pantelleria

Pubblichiamo le selezioni emanate dalla Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo per la spedizione “Antartide”

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