“Un appello all’unità per difendere il Servizio Sanitario Nazionale a fronte di una Legge di bilancio inadeguata perché non contiene le risorse necessarie per le assunzioni, i contratti, la formazione, i servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione essenziali per i cittadini”. È la richiesta che viene dalla Conferenza Unitaria degli esecutivi nazionali e regionali dell’Intersindacale dei Dirigenti medici, veterinari e sanitari, composta da AAROI-EMAC, FASSID, FP CGIL Medici e Dirigenti SSN, FVM e UIL FPL Medici e Veterinari che si è tenuta oggi a Roma. “Oggi – hanno detto riuniti in Piazza Monte Citorio a Roma – medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, fisici e chimici e dirigenti delle professioni sanitarie, chiedono al Governo e al Parlamento risorse vincolate all’assunzione di personale senza il quale la sanità collassa; risorse per valorizzare il lavoro dei professionisti e dei lavoratori della sanità pubblica; maggiori risorse per i Contratti nazionali e per la formazione specialistica di tutti i medici, veterinari e dirigenti sanitari; adeguate risorse extracontrattuali per l’aumento della Indennità di specificità medica, veterinaria e sanitaria”. “La crisi della sanità pubblica è sotto gli occhi di tutti. È fondamentale e urgente intervenire con più risorse vincolate alla sanità pubblica, per salvare l’unico presidio per garantire universalità ed equità come fondamento della struttura sociale del paese. Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione ed è compito della politica garantirne l’attuazione”. L’intersindacale avvia oggi un percorso unitario di aggregazione di tutte le forze sindacali e sociali della sanità per una mobilitazione che supererà anche il momento della Legge di bilancio, data la
complessità dei problemi del Ssn, la cui soluzione è da concertare con Governo e Regioni. Per dare consapevolezza e forza al movimento le Organizzazioni Sindacali si attiveranno anche attraverso Assemblee sindacali in tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere.
“Notiamo un po’ di nervosismo, ma per chiarezza segnaliamo che alla trattativa abbiamo partecipato da remoto e l’epilogo che si è determinato rappresenta una forzatura di Aran. Una trattativa partita in maniera ordinaria e, a fronte della nostra richiesta di discutere nel merito di alcuni articoli, non ci è stata data neanche risposta rispetto alle richieste di riformulazione o modifica”. È quanto affermano Serena Sorrentino e Sandro Colombi, Segretari generali di Fp Cgil e Uil Pa, in risposta alle dichiarazioni del Presidente dell’Aran.
“La dichiarazione congiunta l’abbiamo vista e non è quella che cambia il fatto che il Presidente al tavolo ha ribadito più volte che le risorse non sarebbero cambiate. Dopodiché, seguendo il ragionamento del Presidente, ci chiediamo a questo punto: perché non dare la possibilità a Governo e Parlamento di accogliere le richieste del sindacato e fare una forzatura oggi? Il testo firmato oggi dalle altre sigle accetta di accontentarsi di un terzo di recupero salariale dell’inflazione, non dà risposte sulle carriere e accetta di assecondare il permanere del blocco al salario accessorio. Su questi ed altri punti si basa il nostro giudizio di merito. Visto che è ancora presente uno spazio democratico esercitabile, nessuno dovrebbe avere paura di dare la parola alle lavoratrici e lavoratori.
“Noi non facciamo confusione, attribuiamo al Presidente il cambio di registro nelle relazioni sindacali, ne prendiamo atto e registriamo che nelle scorse tornate contrattuali prima della chiusura di una trattativa, per corrette relazioni sindacali, si dava indicazione che il successivo incontro sarebbe stato l’ultimo. Spiegheremo le nostre ragioni di merito e continueremo a lavorare per migliorare i contratti, come abbiamo fatto fino a qualche ora fa, come lo stesso Presidente ha riconosciuto ai Segretari nazionali capo delegazione di CGIL e UIL che erano presenti al tavolo”, concludono Sorrentino e Colombi.
“Al Governo e al Parlamento diciamo che ci sono le condizioni per trovare aggiustamenti economici e normativi che consentano di dare giuste risposte. Chiederemo alle amministrazioni e alle altre sigle sindacali di procedere all’indizione di un referendum perché la parola per noi deve essere restituita alle lavoratrici e lavoratori e di certo non siamo noi ad aver paura della democrazia”, concludono Sorrentino e Colombi.
CGIL e Uil proclamano 8 ore di sciopero generale, con manifestazioni territoriali, per la giornata di venerdì 29 novembre.
Lo hanno reso noto questa mattina nel corso di una conferenza stampa i segretari generali di CGIL e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.
La mobilitazione è stata indetta per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del paese, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
Resoconto incontro ARAN – OOSS Trattativa CCNL Funzioni Locali 29-10-2024
È stato convocato per oggi 29.10.2024 il sesto incontro con l’ARAN per la trattativa del CCNL Funzioni Locali 2022-2024.
Non sono state date risposte soddisfacenti alle questioni già poste sia sul sistema di relazioni sindacali, sia per il trattamento economico delle ferie, aspetto su cui si è già pronunciata anche la Corte di giustizia europea.
La ricerca da parte della controparte di modalità, marginali e fantasiose, per incrementare il fondo dello straordinario con risorse etero finanziate (ad esempio tramite risorse comunitarie) o il fondo per le elevate qualificazioni a discapito delle risorse per le stabilizzazioni o del budget per le progressioni tra aree che si sommano al blocco del turn over previsto nel disegno di legge di Biancio 2025. Non è per noi la giusta risposta alla carenza di personale e alla valorizzazione delle professionalità delle elevate qualificazioni che per noi continua a passare anche per l’istituzione della quarta Area, come negli altri comparti pubblici, con il riconoscimento di un trattamento tabellare non solo con un trattamento accessorio, liberando peraltro spazio per la contrattazione decentrata.
Abbiamo ritenuto insufficiente la proposta di proroga dell’istituto delle progressioni tra aree in deroga fino al 30.06.2026 per sanare i ritardi delle Amministrazioni che per quella data non riusciranno neanche a programmare i posti e realizzare i bandi, ma soprattutto quello che determina una contrazione della possibilità di crescita professionale è l’assenza del rifinanziamento di quello 0,55% del Monte salari che nel triennio precedente ha permesso, negli enti più grandi, qualche opportunità.
Qualora venga approvata la legge di bilancio 2025 nel testo del disegno di legge proposto, verranno ulteriormente ridotte le possibilità per effetto della riduzione del turn over al 75%.
Abbiamo inoltre ribadito che l’attrattività del lavoro nel comparto delle Funzioni Locali come anche la fidelizzazione del personale presente passa per uno stipendio adeguato a sostenere il costo della vita e adeguati livelli occupazionali e, per quanto utili, non sono sufficienti solo strumenti di maggiore flessibilità tramite la promozione di modalità di lavoro a distanza o di impieghi a tempo parziale da fame.
Per agevolare il trasferimento delle competenze, fortemente limitato dalle scarse capacità assunzionali, si dovrebbe chiedere a coloro che già, con difficoltà, portano avanti gli enti, di trasferire le competenze a chi verrà, forse, assunto l’anno successivo alle cessazioni.
Anche le semplici richieste di patrocinio legale non hanno avuto risposte positive.
Riteniamo che finché le controparti non comprenderanno che le leve per il lavoro pubblico passano per un salario adeguato e un Piano straordinario di assunzioni, non ci sono e non ci saranno le condizioni per sottoscrivere un contratto che sia degno di dare risposte al lavoro in termini di valorizzazione delle responsabilità e delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori delle funzioni locali.
Ci siamo riservati di porre ulteriori osservazioni sull’ultimo testo proposto dall’Aran e il tavolo si è aggiornato tra circa due settimane.
Roma, 29 ottobre 2024
La Segretaria Nazionale FF.LL.
Tatiana Cazzaniga