Pubblichiamo la convocazione per la discussione dello schema di Decreto del Ministro dell’Interno per la ridefinizione degli incarichi di funzione ai Dirigenti in allegato materiale mancante e  richiesto dal Coordinamento Fp Cgil VVF durante l’incontro del 03 giugno 2024 

Ipotesi di Accordo su Progressioni economiche all’interno delle Aree 2024

In apertura di incontro l’Amministrazione ha proposto la bozza di accordo in base al quale dovrà essere predisposto il bando per le progressioni dell’anno 2024.

Rispetto al precedente, sono intervenute alcune disposizioni dell’Aran secondo cui è necessaria l’appartenenza nei ruoli del Mic per almeno tre anni (e non due come lo scorso anno).

Abbiamo chiesto, per la valutazione delle esperienze professionali che conferiscono fino a 40 punti, la chiara definizione da parte dell’Amministrazione dell’esperienza nel pre-ruolo ed un chiarimento sulla valutazione dei titoli, che concorreranno a 20 punti utili alla definizione del punteggio individuale complessivo. Sul pre-ruolo abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che la DG Organizzazione ha effettuato un investimento migliorativo delle infrastrutture tecnologiche, utili a valorizzare questa parte di esperienza professionale. Sui titoli, invece, si è aperto un ragionamento che, senza snaturare l’impianto complessivo, potrebbe evitare “sprechi” di punteggio; occorre, in ogni caso, operare delle proiezioni, che saranno oggetto dei prossimi confronti, per evitare che eventuali nuove impostazioni si tramutino in potenziali danni per i partecipanti alla procedura.

Unitariamente si è poi condivisa la necessità di chiarire la formulazione del testo che attribuisce il 3% aggiuntivo calcolato su parte del punteggio, secondo quanto stabilito dall’art. 14 comma 2 lett. F del CCNL vigente.

Su quest’ultimo tema aspettiamo la riscrittura definitiva dell’Amministrazione, con l’auspicio che tenga presenti le considerazioni di parte sindacale.

Fondo Risorse Decentrate 2024

L’incontro è poi proseguito con la discussione sul Fondo Risorse Decentrate 2024 e risorse non utilizzate 2023.

A seguito della discussione già avviata la scorsa volta, abbiamo chiesto lo stralcio sul tema del superamento dei festivi obbligatori, che infatti sarà oggetto di specifico regolamento. E’ stata riportata integralmente la scrittura contrattuale relativa alla durata delle prestazioni in turno, così come richiesto da queste Organizzazioni.

E’ stata introdotta una parte di testo specifica per il personale con delega di funzioni dirigenziali relativamente all’anno 2024, precisando che, con l’immissione in ruolo dei nuovi Dirigenti, è verosimile immaginare che tale strumento non sarà più necessario per il futuro. Ci è sembrato, comunque, doveroso stanziare una parte dei fondi per riconoscere l’elevato grado di responsabilità di chi ha dovuto reggere le sorti di Istituti privi del Dirigente titolare.

In generale ci siamo dichiariati favorevoli rispetto al recepimento e accoglimento di molte proposte migliorative avanzate dalle OO. SS. nel corso dei precedenti incontri.

Protocollo d’intesa Piano di Valorizzazione 2024

Come anticipato nei precedenti comunicati, oggi l’Amministrazione ha presentato il protocollo d’intesa relativo alle iniziative di valorizzazione non contrattate in precedenza e riguardante le prossime aperture straordinarie in ogni settore di attività. L’impianto è sostanzialmente identico alle edizioni precedenti.

Tuttavia, le scriventi Organizzazioni hanno rappresentato al tavolo la più frequente criticità segnalata dai territori, ovvero la contrazione delle risorse – raffrontate all’edizione 2023 – nonostante la nutritissima partecipazione delle lavoratrici e lavoratori che hanno garantito la realizzazione dei tanti eventi sul territorio e nonostante una capacità di spesa che si attesta al 95%.

Al fine, quindi, di consentire lo stanziamento delle risorse necessarie ad aprire Musei, Archivi e Biblioteche che saranno coinvolte nei rimanenti eventi per l’annualità in corso, queste Organizzazioni, nel sottoscrivere l’ipotesi, hanno proposto l’utilizzo delle ulteriori risorse (2 milioni di euro ancora in fase di attribuzione mediante un decreto) proprio a partire da quei territori che oggi hanno subito maggiori decurtazioni, registrando il parere favorevole dell’Amministrazione. E’ verosimile, quindi, che in un lasso di tempo ragionevole il tavolo si riunisca nuovamente per stabilire la distribuzione delle quote aggiuntive di finanziamento, in assenza delle quali non si garantiranno le prossime aperture, a cominciare dal Natale 2024.

Nuovo Ordinamento Professionale

L’Amministrazione, come annunciato nello scorso incontro, ha presentato il testo revisionato e armonizzato per il confronto finale con le Organizzazioni Sindacali.

Rispetto a ciò, pur avendo dichiarato la disponibilità alla condivisione nell’insieme, sono stati evidenziati alcuni disallineamenti che l’Amministrazione si è dichiarata disponibile a rivedere. A margine della discussione, però, le OO. SS. hanno rappresentato la propria contrarietà rispetto all’uscita del bando sulle Elevate Professionalità – così come formalmente annunciato nel comunicato unitario – anche in ragione della difformità di trattamento riservato alle professionalità interne, ribadendo la richiesta al Ministro, già espressa per iscritto, di ritirare la procedura.

La delegazione di parte pubblica ha risposto ricordando che tale procedura doveva essere pubblicata già a dicembre 2023; ha sottolineato come tale bando sia stato in realtà trattenuto sulle scrivanie della Funzione Pubblica e orientato da Palazzo Vidoni, non direttamente dal Mic, garantendo comunque la correttezza della valutazione dei titoli in ragione dei dettami contrattuali.

Noi perseveriamo nel credere che si sia operata un’ingiustizia nei confronti del personale interno e abbiamo convocato l’assemblea nazionale on line per il prossimo venerdì 7 giugno, in attesa che la parte politica ci risponda formalmente.

Passaggi tra le aree

All’ultimo incontro della giornata si è insediato il tavolo tecnico sui passaggi verticali.

Abbiamo discusso dei criteri a disposizione (norma di prima applicazione, in scadenza al 31 dicembre 2024, e procedura ordinaria) sottolineando la necessità di procedere in fretta. Abbiamo richiesto l’esatta somma a disposizione, che da CCNL vigente prevede lo 0,55% del monte salari 2018 più eventuali somme aggiuntive rinvenibili dai fondi per il fabbisogno occupazionale e abbiamo richiesto anche di sapere su quante posizioni possiamo contare per il passaggio dalla seconda alla terza area visto che, per il passaggio dalla prima alla seconda area, non ci sono problemi di disponibilità in organico e si può garantire completamente il passaggio a tutti gli aventi diritto.

Siamo stati anche informati del fatto che, rispetto alle procedure concorsuali in atto che riguardano nuove immissioni in terza area, è stata garantita una riserva di posti per ogni profilo, diversa per consistenza, in ragione della diversa distribuzione delle carenze organiche sui singoli profili.

FP CGIL MIC          UIL PA MIC

   V. Giunta               F. Trastulli

A seguito del servizio televisivo, le Strutture Regionali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF, Usb VVF,Federdistat e Conapo nella nota scrivono alcune precisazioni

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale emana la ricognizione per aspiranti formatori DOS

Le lavoratrici e I lavoratori necessitano di risposte, richiesta l’apertura di uno sportello front office

Roma, 3 giu – “La bozza di provvedimento sulle liste di attesa sembra una miniriforma che prosegue la strada della privatizzazione del Servizio sanitario nazionale. Tra le tante cose che non ci convincono, l’ipotesi di lavorare di sabato o prolungare il proprio orario di lavoro, una possibilità che non ha nulla di nuovo in quanto già avviene. Proporlo significa non sapere come funzionano gli ospedali e come sono organizzati. La vera soluzione sarebbe assumere personale, non si può obbligare lavoratrici e lavoratori ad andare oltre il proprio orario di lavoro superando i vincoli previsti dalla normativa per i tempi di riposo. Non è dignitoso per gli operatori e non è sicuro per i cittadini”.

Lo scrive in una nota Barbara Francavilla, segretaria nazionale Fp Cgil, commentando l’ipotesi di provvedimento sulle liste d’attesa.

“C’è un’apertura verso il privato piuttosto corposa, con affidamento anche alle farmacie di grande parte di attività propriamente del territorio, come anche ai laboratori in rete. Sembra più un intervento sull’assistenza territoriale basato sul privato accreditato a cui aumenteranno i budget fino al 5% di spesa dei fondi sanitari regionali al 2026. Quel privato – sottolinea – che non rinnova i contratti ai propri dipendenti, per i quali abbiamo proclamato unitariamente lo sciopero il prossimo 23 settembre, lo stesso privato che cambia di continuo i contratti ai propri dipendenti andando a utilizzare sempre quelli con salari e diritti più bassi”.

“Secondo noi – prosegue Francavilla – l’approccio deve essere diverso e tutelante per i cittadini e per lavoratrici e lavoratori. Se ci si avvale del privato, a quel privato vanno applicate regole certe e vincolanti. Devono essere effettuati controlli affinché non si faccia scempio dei lavoratori che erogano i servizi ai cittadini garantendo la qualità delle prestazioni. Sulle misure di contrasto al fenomeno dei gettonisti, ancora una volta la toppa è peggiore del buco: non si può pensare che per combattere questo fenomeno la soluzione sia consentire di aumentare forme di precariato, dove si dovrebbe invece dare un segnale di cambiamento impedendo forme diverse dalle assunzioni stabili”.

Quanto alle risorse, “sono ampiamente insufficienti. Alcune previsioni non hanno stanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli già presenti nel Fondo sanitario nazionale, quindi si può intuire che verrà imposto alle Regioni di utilizzare le risorse già ripartite, e poi dovranno solo decidere cosa tagliare”, conclude Francavilla.

Roma, 3 giu – “Il sottosegretario Delmastro non perde occasione per mostrare la sua lontananza dalla nostra Costituzione che assegna al sistema penitenziario italiano funzioni di reinserimento dei detenuti e non solo di sicurezza. Ma la cosa più grave è che continua a istigare alla violazione delle norme le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria. L’ultima occasione, ma solo in ordine di tempo, è stata l’incontro con i rappresentanti del Corpo di Polizia in occasione dell’entrata in vigore del DM di riorganizzazione che ha istituito nuove posizioni di direzione e divisioni nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria. Leggiamo infatti dal post che ha pubblicato sulla sua pagina facebook che ‘finalmente’ sarebbero state ‘consegnate le chiavi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria alle divise’, subordinando dunque alle divise tutte le altre professionalità, comprese quelle delle funzioni centrali (educatori, amministrativi, ecc.), con la sola esclusione della dirigenza penitenziaria con cui bisognerà collaborare, bontà sua”.

Lo scrive in una nota Florindo Oliverio, segretario funzioni centrali Fp Cgil.

“Vorremmo rassicurare i dipendenti del ministero della Giustizia in forza al Dap: il DM – scrive – presenta alcuni profili di dubbia legittimità in particolare sull’esercizio del potere direttivo da parte dei dirigenti di polizia penitenziaria sui lavoratori inquadrati nel contratto delle funzioni centrali. Il decreto legislativo 165/2001 sancisce che per ogni comparto di contrattazione esiste una sola area di dirigenza con titolarità ad agire la responsabilità gestionale e organizzativa. Tradotto: chi dirige le donne e gli uomini del comparto delle funzioni centrali deve essere inquadrato nella corrispondente area della dirigenza delle funzioni centrali. Basterebbe questo per far comprendere al sottosegretario che ogni indicazione diversa si configurerebbe come violazione di norma che, oltre a svilire ruolo e funzione di operatori, assistenti e funzionari, richiederà un’azione di tutela anche legale da parte nostra”.

“Da ultimo, ma non per importanza – conclude Oliverio – chiediamo agli organi di controllo di verificare la legittimità del decreto ministeriale del dicembre scorso che, anche dopo le dichiarazioni del sottosegretario, rivela una palese illegittimità giuridica”.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale ancora una volta evidenzia la cronica situazione della sede Firenze Ovest

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale evidenzia la mancata organizzazione del dispositivo di soccorso

Pubblichiamo la nota unitaria elle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil PA VVF e Conapo in merito il sollecito per la realizzazione della sede “Catania Sud “

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale evidenzia la problematica gestione del soccorso e straordinari

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF in merito la mobilità per il settore delle specialità nautiche

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