Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per  il Soccorso tecnico e l’Antincendio Boschivo in merito l’articolazione dell’ orario rappresentanza continuativa del CNVVF all’interno del centro operativo aereo unificato del dipartimento della protezione civile.

Pubblichiamo i comunicati e le lettere a ADM concernenti:

  •  La richiesta di apertura di un tavolo di confronto nazionale per la
    definizione di iniziative volte al superamento delle proteste indette in molte realtà
    territoriali dell’Agenzia.
  • L’inquadramento del personale idoneo alle procedure selettive interne per il passaggio
    in terza Area. Iniziativa normativa unitaria e richiesta di incontro.
  • Il comunicato sulla presentazione del nuovo P.I.A.O.

p.la FP CGIL Nazionale

Florindo Iervolino

Pubblichiamo la circolare con oggetto: decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni dalla Legge del 24 febbraio 2023 n.14 recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Proroga di termini per l’esercizio di deleghe legislative. Lavoratori “fragili”.

p.la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti

Dopo la riunione del 16 u.s., in cui ci era stato detto che ci si sarebbe attivati per risolvere il problema della cosiddetta reperibilità, scopriamo che una nuova lista di “proscritti” per il mese di aprile è già stata trasmessa ai lavoratori e pronta per essere inviata alla Procura della Repubblica di Roma.

Nonostante la finta disponibilità a “considerare”, “quantificare”, “valutare”, non solo non si è mosso niente, ma addirittura si prende in giro l’intero tavolo sindacale con una condotta ai limiti dell’art. 28 Stat. Lav.

Una farsa sulla pelle dei lavoratori di Roma, discriminati rispetto al resto d’Italia, abbandonati e perfino minacciati.

Gli spiegoni sulla veste di Ufficiale di Polizia Giudiziaria non ci incantano, perché gli ispettori del lavoro sono pur sempre dipendenti pubblici civili e sottoposti a contratto, non militari a disposizione h24.

Ora sia chiaro a tutti che noi non molliamo l’attenzione rispetto a questa farsa che l’Amministrazione vuole attuare sulla pelle dei lavoratori.

Deve essere chiaro che occorre urgentemente chiarire i termini della questione alla Procura di Roma: l’esistenza di un CCNL e l’obbligo per INL di rispettarlo; il numero delle persone disponibili. Si ha la forza e il coraggio di farlo o ci si limita a far finta di aprire interlocuzioni, salvo poi tornare a mani vuote e scaricare la palla sui lavoratori?

Proprio per questo, diffidiamo l’Amministrazione dal perpetuare questa palese violazione del CCNL a danno dei lavoratori.

Su questo, convocheremo a breve un’assemblea del personale di quell’ufficio per indire lo stato di agitazione e avviare la mobilitazione, coinvolgendo anche gli organi di stampa. È giusto che si sappia che s’intende combattere le morti sul lavoro senza adeguate risorse umane ed economiche, senza il rispetto del CCNL, senza alcun coordinamento tra le forze in campo e con protocolli fantasma.

FP CGIL 

CISL FP 

UILPA 

FLP  

CONFINTESA FP 

CONFSAL-UNSA 

   USB P.I. 

M.ARIANO 

M. CAVO 

I. CASALI 

  A. PICCOLI 

N. MORGIA 

V. DI BIASI 

G. DELL’ERBA

V.SANTURELLI 

L’assemblea nazionale dei lavoratori degli Archivi di Stato, delle Soprintendenze Archivistico Bibliografiche, delle Biblioteche, delle Soprintendenze Territoriali, delle Direzioni Generali Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Archivi e Biblioteche, svoltesi in data 21 marzo 2023, ha avuto una partecipazione ampia e diffusa in rappresentanza di tutto il territorio nazionale. Il dibattito che si è sviluppato è stato intenso, con la partecipazione di molte lavoratrici e lavoratori che hanno descritto le condizioni di lavoro negli uffici di appartenenza. Il quadro che è emerso rappresenta una realtà caratterizzata da una difficoltà estrema, dovuta all’inaccettabile situazione in cui alla carenza strutturale e drammatica negli organici si sovrappone un aumento esponenziale dei carichi di lavoro, sia per quel che riguarda il versante relativo all’ordinario ed alla necessità di corrispondere alle legittime esigenze dei cittadini che in relazione ai carichi di lavoro straordinari provenienti dalle istruttorie sui progetti PNRR. In sostanza, un concentrato di effetti prodotti da una riorganizzazione dalle conseguenze deleterie sui sistemi organizzativi della tutela, dalla insostenibile situazione di carenza negli organici che si riverbera nei numeri del personale presente negli uffici, rappresentati generalmente in percentuali inferiori al 50% ed in molti casi inferiori al 30%, da un aggravamento esponenziale dei carichi di lavoro tale da produrre effetti diffusi di burn out dovuto ad un generale mancato rispetto dei livelli normali di conciliazione dei ritmi di vita conseguente ad impegni lavorativi che si protraggono ben oltre gli orari ordinari di lavoro. In questo quadro assai preoccupante le lavoratrici ed i lavoratori hanno espresso un profondo disagio e sconcerto per l’apparente assenza di soluzioni immediate e per la sostanziale indifferenza che i vertici ministeriali hanno dimostrato e dimostrano verso la gravissima situazione rappresentata da tutti i partecipanti all’assemblea. Si sono inoltre constatati gli effetti concreti dei processi di esternalizzazione produttiva che ormai vedono interi settori tecnici e amministrativi interamente gestiti da personale esterno, spesso costretto da una condizione di precariato strutturale senza sbocchi. E purtroppo in tale contesto si collocano le iniziative assunte dal Ministro Sangiuliano, il quale, allo stato, non solo conferma sostanzialmente l’impianto riorganizzativo ereditato rispetto al principio di separazione dei cicli di tutela da quelli della valorizzazione, ma ne caratterizza in senso ancora più estremizzato gli aspetti economicistici nelle sue linee guida, intendendo la fruizione dei beni culturali come un mezzo per fare cassa tramite una monetizzazione di tutti i servizi afferenti. E sempre in tale contesto si cala il decreto-legge 13. che produce l’effetto paradossale di appesantire oltremodo la struttura centrale, dove la Direzione Generale ABAP sostanzialmente surroga la presenza virtuale della Soprintendenza Nazionale per il PNRR, accentrandone definitivamente le prerogative decisionali in capo alla stessa, e determina enormi carichi di lavoro accompagnati da un profondo senso di frustrazione negli Uffici periferici, esclusi da ogni prerogativa decisionale rispetto a procedure che impattano sul paesaggio che loro dovrebbero tutelare. Una situazione molto ben descritta negli interventi dei lavoratori della Direzione Generale, costretti a duplicarsi nelle procedure lavorative, e in alcuni interventi dal territorio, come ad esempio il Molise, che denunciano i rischi di infiltrazioni della malavita rispetto ai piani di installazione dei parchi eolici derivanti anche dalla debolezza strutturale e dalla marginalizzazione delle Soprintendenze territoriali. Analoga la situazione degli Archivi e delle Biblioteche, nel cui ambito si registrano concreti rischi di chiusura di molti uffici sul territorio, la riduzione di servizi essenziali ai cittadini. Sovraccarichi di lavoro anche conseguenti alla gestione dei progetti PNRR e conseguenti alla progressiva inarrestabile perdita di risorse umane che peraltro è stata sancita anche nella dotazione organica teorica del Ministero. I Coordinamenti Nazionali FP CGIL e UIL PA del MIC inoltre, in relazione a quanto denunciato dalla RSU nel corso dell’assemblea, ribadiscono la loro ferma contrarietà a qualunque ipotesi di spostamento di sede della Biblioteca Nazionale di Napoli, esprimendo piena solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori e dichiarandosi disponibili a supportare ogni azione mirante a contrastare un progetto che mina le stesse fondamenta scientifiche di una delle più prestigiose Biblioteche Statali. All’assemblea hanno attivamente partecipato, portando la loro fattiva solidarietà, Federica Pasini e Michele Colaianni, in rappresentanza dell’Associazione Mi Riconosci, Rita Paris, presidente dell’Associazione Bianchi Bandinelli, Maria Pia Guermandi, Coordinatrice di Emergenza Cultura. I Coordinamenti Nazionali FP CGIL e UIL PA, prendendo atto delle gravissime problematiche emerse dal dibattito, che confermano sostanzialmente le profonde preoccupazioni, già presenti nei documenti unitari che hanno lanciato l’iniziativa, circa quello che si configura oggettivamente come un vero e proprio attacco alle prerogative costituzionali del Ministero, assumono la decisione di riprendere lo stato di agitazione nazionale, valutando di adottare le seguenti iniziative:

  •  una assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori museali, al fine di denunciare le carenze e le deficienze strutturali che si riscontrano anche in questo settore, posto al centro della riorganizzazione; 
  • un sit-in di protesta da calendarizzare subito dopo le festività pasquali davanti alla sede del Ministero; 
  • assemblee cittadine su tutto il territorio nazionale aperte ai cittadini ed alle Associazioni per denunciare all’opinione pubblica il grave stato di degrado in cui versano gli uffici del Ministero, gli attacchi alla tutela del paesaggio, la mortificazione dei lavoratori della Cultura, la “svalorizzazione” del patrimonio culturale; 
  • una manifestazione nazionale da organizzare insieme alle Associazioni ambientaliste e culturali da concordare principalmente con il cartello di Emergenza Cultura.

    Consapevoli, infine, di una mobilitazione che non sarà di breve durata i Coordinamenti Nazionali si riservano di valutare, in relazione agli sviluppi della vertenza e verificando quali risposte arriveranno, ulteriori iniziative di lotta, non esclusa la proclamazione dello sciopero generale. 

Coordinamento Nazionale FP CGIL MIC                  Coordinamento Nazionale UIL PA MIC

Pubblichiamo la circolare Persociv relativa al mancato pagamento degli sviluppi economici anno 2021 alle lavoratrici e lavoratori cessati.

p.la FP CGIL Nazionale

Francesco Quinti

 

È ripreso in data odierna il confronto tra le parti sulla “bozza di regolamento del lavoro agile”. Ciò, evidentemente, solo dopo le sollecitazioni avanzate al Vertice Politico da FP CGIL – CISL FP e UILPA nel corso della riunione svolta lo scorso 6 marzo. Eppure, malgrado il lungo tempo trascorso, la bozza è – a nostro parere – ancora molto lontana dal recepire quanto disposto dalla normativa vigente, dal C.C.N.L. FC 2019/2021 e in ultimo dalle osservazioni a suo tempo avanzate dalle scriventi OO.SS., in quanto, tra molto altro:

  • Introduce rigidità e condizioni non previste dal predetto C.C.N.L., che abbiamo chiesto di superare, quando, solo per fare un esempio, subordina la possibilità di individuare le attività eseguibili in modalità agile “alla dimensione organizzativa, funzionale e tecnologica dell’Ente”;
  • Continua ad avere una impostazione quasi interamente basata sulla discrezionalità della Dirigenza, che motu proprio dovrebbe decidere – peraltro senza alcuna motivazione – di attivare, o non attivare il lavoro agile nei confronti del/la dipendente che lo chiede, e nella misura che più ritiene vicina alle esigenze dell’A.D.;
  • Pone in capo al lavoratore l’obbligo del possesso delle dotazioni informatiche necessarie, senza peraltro immaginare come poter ammortare la spese per i costi sostenuti per la corrente ecc.;
  • Riscrive i contenuti dell’accordo individuale, anche in maniera difforme da quanto previsto dall’art. 38 del CCNL F.C. 2019/2021;  Inserisce nell’ipotesi di accordo il Lavoro da Remoto, come chiesto dalle scriventi OO.SS., ma in luogo della riproposizione dell’assunto contrattuale (art. 41), si riserva di approfondire la tematica solo dopo l’eventuale sottoscrizione del Regolamento (decisione che abbiamo subito bocciato, condizionando la nostra approvazione solo in presenza dell’articolo integralmente riprodotto e immediatamente utilizzabile). Ma, soprattutto, non è comprensibile e tanto meno condivisibile il tentativo di limitare al minimo di 4 giorni al mese le giornate di lavoro agile, perché ciò vanificherebbe completamente lo spirito che ha ispirato la norma e affermato l’articolato contrattuale. FPCGIL – CISL FP – UILPA hanno ribadito alla delegazione trattante della Difesa che l’opportunità data dal contratto di potersi avvalere del lavoro agile debba essere offerta alla platea più ampia possibile del personale interessato, senza pretestuosi vincoli di tempo e spazio, abbandonando una volta per tutte l’errata, retriva e, purtroppo, consolidata prassi dell’A.D. che tende a far apparire alle lavoratrici e ai lavoratori l’esigibilità di un diritto conquistato come una mera “concessione” della dirigenza, magari se del caso – attraverso la revoca unilaterale, non adeguatamente motivata – anche utilizzabile per fini punitivi… Vi terremo come sempre tempestivamente informati circa l’evolversi del confronto. 

FP CGIL                   CISL FP            UIL PA

Francesco Quinti      Massimo Ferri  Carmela Cilento

Roberto De Cesaris  Franco Volpi

Si è svolta il 13 marzo u.s. l’informativa richiesta dalle scriventi OO.SS. sulla bozza di decreto del Presidente della Corte dei conti riguardante la ripartizione della dotazione organica del personale amministrativo non dirigenziale.

Nell’ambito dell’incontro le parti si sono confrontate sugli effetti che tale provvedimento avrà sulle aspettative di crescita professionale del personale di ruolo della Corte dei conti.

In modo particolare queste OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione, attraverso la nuova dotazione organica, già disposta con decreto n. 50 del Presidente della Corte dei conti, del 14 marzo u.s., composta da complessive n. 2.576 unità (n. 1.564 Area Funzionari, n. 982 Area Assistenti, n. 30 Area Operatori), che sia garantita la possibilità di svuotare l’Area degli Operatori (ex Area I) in favore dell’Area degli Assistenti (ex Area II) e di prevedere un numero congruo di posti anche per il passaggio dall’Area degli Assistenti all’Area dei Funzionari (ex Area III).

Tutto ciò attraverso un piano di Progressioni tra le Aree, da attuarsi ai sensi dell’art. 18, commi 6, 7 e 8 del CCNL Funzioni Centrali 2019/2021, anche in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’area di riferimento, finanziato mediante l’utilizzo sia delle risorse dello 0,55% del monte salari dell’anno 2018, sia delle facoltà assunzionali (50% dei posti da bandire da destinare al personale interno).

A tal riguardo, le scriventi OO.SS. hanno chiesto all’Amministrazione i dati analitici riguardanti il sistema di calcolo delle risorse derivanti dall’art. 1, comma 612 della legge di bilancio 2022 (0,55% salari 2018), l’aggiornamento del DPCM del 16 dicembre 2022 riguardo ai bandi già espletati, nonché la situazione aggiornata al 2023 della dotazione organica di fatto del Personale Amministrativo, alla luce delle cessazioni del 2022.

L’Amministrazione si è dichiarata favorevole allo svuotamento dell’Area Operatori (ex Area I), previa verifica delle capacità professionali per la Progressione nell’Area Assistenti (ex Area II), e di avviare un confronto per stabilire il numero di Progressioni dall’Area Assistenti all’Area Funzionari (ex Area III), nonché per definire il numero dei posti da prevedere nell’Area delle Elevate Professionalità.

S. Di Folco   A. Guarente   F. Amidani   U. Cafiero   C. Visca   F. Dell’Armi   M. Centorbi

smart working

Pubblichiamo la bozza di decreto inviata dal Dipartimento in merito la convocazione per il lavoro agile

Pubblichiamo la nota del Dipartimento con la quale assegna risorse straordinarie per la carenza di personale del ruolo dei Capi Squadra e dei Capo Reparto per il II trimestre 2023

Pubblichiamo la circolare  emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la scelta sede indirizzata al personale del 93° corso AAVVF

Al Ministero della Difesa

Direzione generale per il personale civile

Direttore generale s.v.

Vice Direttore generale

Dott. Lorenzo Marchesi

(rif. prot. M_D A0582CC REG2023 0000224)

e,p.c.

Al Ministero della Difesa

Vice capo di gabinetto personale civile

Dott. Francesco Rammairone

Oggetto: Istanze di mobilità volontaria straordinaria – iter procedurale.-

Si fa riferimento alla nota fatta pervenire da codesta Direzione generale lo scorso 20.03.2023 in risposta alla lettera avente pari oggetto inviata da FP CGIL CISL FP e UIL PA il 13.02.2023, per confutare la posizione ribadita dall’A.D. anche nella circostanza, peraltro senza tenere in alcuna considerazione le argomentazioni espresse dalla scrivente componente sindacale a sostegno delle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

In sostanza, e con riferimento all’iter procedurale definito “corretto” che si vorrebbe introdurre nell’A.D. per regolare la presentazione delle istanze di mobilità straordinaria del

personale, codesta amministrazione nel tentativo malcelato di ammantare l’assunto come un presunto danno causato da pochi lavoratori alla generalità dei dipendenti che partecipano a quelle procedure, di fatto cerca di impedire l’esercizio del diritto del/la dipendente titolare delle tutele di cui alla legge 104/92 di presentare/rinnovare/integrare istanze di mobilità con ragioni a supporto, anche in presenza di un trasferimento già ottenuto.

Ciò in aperta violazione delle norme vigenti e, anche, dell’accordo raggiunto tra le parti sul tema della mobilità interna a suo tempo, che sul punto – come dovrebbe essere noto a codesta amministrazione – non prevedono alcuna limitazione di sorta.

Premesso quanto sopra, nel prendere atto dell’intendimento finalmente manifestato dalla Direzione generale per l’avvio del confronto sul tema della mobilità che, invero, le scriventi OO.SS. chiedono da tanto tempo, si invita codesta amministrazione a sospendere gli effetti della predetta circolare e aggiornare la discussione a quel tavolo.

Laddove, però, anche tale invito cadesse nel vuoto, le scriventi OO.SS. si riterranno libere di affidare la soluzione della tematica esposta ai propri uffici legali per le valutazioni del caso.

Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

FP CGIL                   CISL FP            UIL PA

Francesco Quinti      Massimo Ferri  Carmela Cilento

Roberto De Cesaris Franco Volpi

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