Al Segretario Generale Pres. Franco Massi
Al Vice Segretario Generale Cons. Francesco Targia
Alla Dirigente Generale Dott.ssa Daniela Greco
Alla Dirigente Dott.ssa Pinuccia Montalto
Al Dirigente Dott. Enrico De Vito All’Ufficio Relazioni Sindacali
e p.c.
A tutto il Personale
Oggetto: Smart working e formazione
Queste OO.SS, nel ringraziare per l’immediata convocazione a seguito della richiesta di incontro del 25 novembre u.s., si ritengono soddisfatte nell’apprendere dall’Amministrazione che alla fase sperimentale del Lavoro Agile abbia aderito il 72% del Personale. Tale percentuale, a nostro avviso, potrebbe incrementarsi qualora l’Amministrazione recepisse le seguenti richieste, in virtù del fatto che dal 1° gennaio 2023, l’istituto del Lavoro Agile andrà a regime. Raccogliendo l’invito del Cons. Targia, con la presente, formuliamo proposte migliorative in merito alle modalità di prosieguo del regime di smart working; con l’occasione intendiamo sottoporre anche proposte relative alla formazione per il Personale di Area seconda che parteciperà alla procedura selettiva interna per accedere all’Area terza, per la quale, come abbiamo appreso nel corso del citato incontro, sono pervenute circa un centinaio di domande di partecipazione e a breve sarà nominata, con decreto del Segretario generale, la Commissione di esame. Smart Working (Proposte): 1) Possibilità di scegliere una differente articolazione dell’orario di lavoro rispetto alle 7h e 12’ attualmente prevista come unica possibilità consentita; 2) Possibilità in casi eccezionali e comunque sempre autorizzati dal vertice, di cambiare il giorno di smart working; 3) Possibilità di recuperare i permessi cc.dd. brevi usufruiti nei giorni di smart working nel giorno stesso in cui vengono usufruiti, prorogando il tempo di contattabilità; 4) Possibilità di sottoscrivere un accordo individuale di smart working che preveda l’opportunità di scegliere giorni, seppur fissi, in settimane alterne (per es.: 1° settimana: lun. mar. merc.; 2° settimana: merc. gio. ven.; 3° settimana come la prima; 4° settimana come la seconda). Questa modalità potrebbe essere utile per i genitori separati con figli minori; 5) Possibilità di derogare, per le sole giornate in presenza, al profilo orario di 7h e 12’ laddove sussistano particolari condizioni del lavoratore che non consentono una ottimale conciliazione dei tempi di vita familiare e di lavoro, come a titolo esemplificativo essere pendolare e/o genitore di figlio/i minore/i; 6) Possibilità di allegare all’accordo individuale di smart working un calendario trimestrale o semestrale evitando l’obbligo del calendario annuale; 7) Fare chiarezza che, escludendo le esigenze di servizio, la fruizione del congedo ordinario non è incompatibile in prossimità delle giornate svolte in modalità agile; 8) Possibilità di svolgere i giorni complessivi mensili massimi previsti di lavoro agile consecutivamente. Formazione (Proposte) 1) Elencazione, per le materie previste dal bando, degli argomenti di studio che saranno oggetto dei quiz e, qualora i tempi lo consentissero, un corso di formazione ad hoc on-line oppure, in extrema ratio, fare riferimento ai corsi già eventualmente disponibili in Intranet (per es. le lezioni per le Alte Professionalità); 2) Fornire precisa indicazione dei punteggi dei titoli in riferimento all’art. 10 del bando; 3) Indicazione del numero di domande che saranno inserite nel questionario relative ad ogni singola materia (incidenza percentuale dei quiz per materia); 4) Informazioni in merito alla presumibile data di esame. Con la presente le scriventi hanno inteso esprimere alle SS. VV. le ragionevoli e condivisibili richieste dei colleghi. Confidando nella consueta sensibilità mostrata si attendono risposte in merito alle istanze espresse e si inviano cordiali saluti.
Roma, 30 novembre 2022
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi
La grande beffa del lavoro a distanza
Dopo una lunga e faticosa negoziazione siamo riusciti il mese scorso a sottoscrivere l’accordo per la regolamentazione del lavoro a distanza, un accordo che noi riteniamo, anzi ritenevamo, innovativo e in gran parte foriero di buone novità organizzative per questo disastrato ministero dove l’unica spinta alla innovazione organizzativa sembra arrivare solo dalle parti sociali. Invece, fatta la legge trovato l’inganno, come nella migliore tradizione della commedia all’italiana: buona parte delle Direzioni Generali, interpretando secondo i propri comodi l’accordo, decidono di ridurre le giornate di lavoro agile a 5 mensili, con la significativa eccezione della DG Musei che invece le ha ridotte a 4 per effetto della “carenza di organico”. L’accordo, è bene ricordarlo prevede un massimo di 8 giornate mensili, non sulla base delle paturnie dirigenziali, ma valutando le effettive necessità organizzative, ovvero quali sono le attività che possono essere remotizzate. Incrociando queste necessità con le esigenze dei lavoratori nell’ambito del rapporto regolatorio individuale che deve essere declarato in un accordo scritto. Insomma, le Direzioni Generali, che dovrebbero valutare l’impatto organizzativo del lavoro a distanza, ricomprendendo in questo tutte le forme di lavoro da remoto contenute nell’accordo, si limitano a disposizioni generali che ricalcano la famosa direttiva dell’ex Segretario Generale, semplificando il tutto con disposizioni generali che mortificano lo spirito dell’accordo, la stessa normativa di riferimento, il CCNL e persino la loro capacità di organizzare il lavoro. Perché sembra che ancora non si sia compreso bene quali sono le reali finalità di questa innovazione organizzativa che viene trattata alla stregua di una concessione molto poco generosa nei confronti dei lavoratori di 5 giorni al mese, elevabili, bontà loro, a 8 solo nei casi di eccezionale e documentata necessità.
In tale contesto il lavoro a distanza sembra essere destinato ad una chimera ad esempio nella fruizione del coworking per non parlare del telelavoro domiciliare. Mentre il lavoro agile, nella testa dei pregiatissimi direttori generali, sembra una concessione di un giorno di vacanza settimanale in una condizione di carenza degli organici e non un giorno dove il lavoratore si organizza autonomamente ed assolve ad un carico lavorativo, coerente con l’impegno orario, assegnato dal dirigente che opera una verifica sul suo espletamento seconde le forme previste dal rapporto di lavoro. Il fatto che queste disposizioni siano venute dalle Direzioni Generali è, inoltre, un preciso segnale verso la periferia che, vedrete, si adeguerà in massa a queste indicazioni strumentali.
Di conseguenza siamo di fronte ad una gigantesca presa in giro che di fatto sterilizza un paziente lavoro negoziale durato mesi, con una palese mancanza di rispetto verso le Organizzazioni Sindacali e tutto questo non può certamente rimanere impunito. Abbiamo unitariamente inviato le nostre rimostranze con la nota pubblicata stamane e ci aspettiamo risposte concrete, a partire dalle disposizioni che la stessa Direzione Organizzazione adotterà nei confronti dei propri dipendenti, nonché dagli opportuni chiarimenti che si dovranno fornire ai dirigenti riottosi. In caso contrario, come abbiamo scritto insieme a CISL e UIL, per noi l’accordo non esiste ed in tal caso, laddove non c’è l’accordo c’è il conflitto da riprendere esattamente dal punto in cui, alla fine dell’estate scorsa, lo avevamo sospeso.
La Commissione Elettorale sparita.
Ci sono arrivate vocine su un rinvio di 15 giorni dello spoglio dei voti a seguito della consultazione democratica che si sta svolgendo in questi giorni per rinnovare i rappresentanti dei lavoratori in seno al Consiglio Superiore. Tutto questo, pare, dovuto ad impegni inderogabili dei membri designati a tale ingrato compito. Qualora queste voci fossero confermate, e noi ci auguriamo vivamente che non lo siano, ci troveremo di fronte ad il paradosso di un risultato elettorale ingessato in attesa della disponibilità di una Commissione elettorale costituita ad hoc. Questo per significare l’interesse genuino verso le procedure democratiche, il cui esito, considerato il voto espresso on line, può essere tranquillamente certificato nel giro di qualche ora. Vedremo e anche su questo faremo le opportune valutazioni.
Infine noi attendiamo con interesse l’annunciato e ancora non programmato incontro con il nuovo ministro, anche per conoscere quali misure intende attuare per risollevare le sorti di un ministero martoriato dai tagli e dalle inenarrabili carenze, considerato che nel disegno di legge stabilità non ci pare di cogliere alcun segnale in questa direzione, anzi. La lista della spesa si fa ogni giorno più lunga e i ritardi che stiamo registrando sulle programmate nuove assunzioni non ci rendono certamente più ottimisti.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Al Ministro della Difesa
Guido Crosetto
Al Capo di Gabinetto
Gen. S.A. Antonio Conserva
Allo Stato Maggiore Difesa
A Segredifesa
A Direzione generale Personale Civile.
OGGETTO: Errori e ritardi nei pagamenti da corrispondere al personale civile.
FP CGIL CISL FP e UIL PA sono ancora una volta costretti a denunciare i macroscopici errori di calcolo compiuti in danno delle retribuzioni dei lavoratori civili della Difesa, a cui andranno anche inevitabilmente aggiunti i probabili ritardi accumulati nei tempi di pagamento delle competenze e degli arretrati maturati.
Di recente sul tema le scriventi OO.SS. hanno già avuto modo di segnalare le molteplici anomalie registrate nella corresponsione di parte degli emolumenti dovuti ai lavoratori civili della Difesa, che l’aggiornamento delle procedure necessaria all’attuazione della nuova struttura della retribuzione del CCNL FC ne giustifica solo in parte la comprensione.
L’indignazione che i dipendenti civili della Difesa stanno avvertendo e testimoniando anche alle scriventi rappresentanze sindacali confederali, compresi quelli transitati dai ruoli militari, ai quali nessuno è stato ancora in grado di quantificare l’eventuale debito derivante dall’assorbimento dell’assegno ad personam, rappresenta l’ulteriore conferma di un sistema Noi Pa che non funziona come dovrebbe e che non risponde in alcun modo delle proprie responsabilità.
Appare paradossale che nessuna articolazione funzionale dell’amministrazione Difesa, avuta contentezza dei problemi accusati dai propri dipendenti, sia stata in grado di confrontarsi e dialogare con chi gestisce le partite stipendiali al Mef, lasciando i lavoratori coinvolti senza una qualche spiegazione plausibile su quanto nuovamente accaduto alle proprie retribuzioni.
Tanto premesso, stante il perdurare delle ripetute anomalie e considerata l’assenza di una qualsiasi riscontro formale sull’argomento, anche rispetto alle segnalazioni sul tema già prodotte dalle scriventi, FP CGIL CISL FP e Uil Pa Le chiedono, signor Ministro, di intervenire con determinazione per una sollecita risoluzione della problematica esposta ed evitare che nel prossimo futuro quanto accaduto possa nuovamente ripetersi.
E’ del tutto evidente che l’eventuale assenza di risposte renderà inevitabile le necessarie iniziative e di protesta pubblica dei lavoratori rappresentati.
In attesa di riscontro, voglia gradire cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Nell’incontro di ieri del tavolo tecnico sulle famiglie professionali ci siamo ulteriormente soffermati sulle competenze dell’area degli operatori e degli assistenti, integrando i contenuti proposti dall’amministrazione.
Una lunga discussione ha riguardato i profili di seconda area di addetti ed assistenti circa la loro confluenza nelle nuove famiglie. Nel concreto, oltre alla confluenza automatica -addetto e assistente amministrativo/famiglia professionale amministrativo-contabile- si è pensato di prevedere la possibilità anche di una diversa confluenza, su richiesta del lavoratore, che ovviamente dovrà dimostrare di svolgere l’attività per cui chiede la richiede.
Come Fp Cgil riteniamo che sia una scelta molto utile per sanare alcune situazioni ancora presenti negli uffici del MIT e dare quindi una risposta a quei lavoratori attualmente non correttamente inquadrati secondo l’attività svolta.
Per quel che riguarda le famiglie dei funzionari, riteniamo sia importante la famiglia amministrativo-giuridico-legale, da noi richiesta dalla prima seduta, per valorizzare l’attività di molti colleghi che operano nei nostri uffici centrali e periferici nei settori contenzioso, occupandosi dell’attività di difesa dell’amministrazione nelle controversie, di concerto con la sede centrale e l’Avvocatura dello Stato, e dei ricorsi al Capo dello Stato; attività poco valorizzata nel tempo (i colleghi non hanno mai percepito indennità) pur richiedendo competenze specialistiche.
Da ultimo, come Fp Cgil, abbiamo presentato la proposta di un’ulteriore famiglia, quella “psicosociale e dei fattori umani”, con compiti di valorizzazione delle risorse umane, facilitazione di processi di cambiamento e sviluppo organizzativo, valutazione dei rischi per la tutela della salute e sicurezza del lavoro, fattori umani nella sicurezza delle specifiche modalità di trasporto.
Il tavolo si è dato appuntamento alla prossima settimana per completare la definizione delle famiglie professionali di terza area e aprire la discussione sulle elevate professionalità.
Nella giornata di lunedì, inoltre, si è tenuta la riunione sul FRD 2021 che, con gli incrementi delle risorse dell’art.1 comma 870 della Legge di Bilancio 2021 e quelle del DL 121/2021, consentirà ai lavoratori del MIT di percepire, presumibilmente entro giugno 2023, una produttività molto più elevata di quella precedente.
la Coordinatrice nazionale MIMS p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
Invitiamo a sottoscrivere la petizione della CES “End the Cost of Living Crisis: Increase Wages, Tax Profits!” che sta andando avanti – ovunque in Europa – con grande impegno e determinazione.
p. la FP CGIL Nazionale
Nicoletta Grieco
Al Ministero della Cultura
Sig. Capo di Gabinetto
Cons. Francesco Gilioli
DG Organizzazione
Sig. Direttore Generale
dr.ssa Marina Giuseppone
Servizio II – Relazioni Sindacali
Sig. Dirigente
dr.ssa Sara Conversano
DG Musei
Sig. Direttore Generale
Prof. Massimo Osanna
DG Bilancio
Sig. Direttore Generale
dr. Paolo D’Angeli
Oggetto: Sollecito convocazione riunione sindacale per organizzazione apertura 1 gennaio 2023 – Segnalazione su applicazione protocollo di intesa sul lavoro a distanza
Gentile signor Capo di Gabinetto, gentili signore Dirigenti,
le scriventi OO.SS. sollecitano la convocazione urgente del tavolo nazionale con all’ordine del giorno l’apertura straordinaria del 1 gennaio 2023, alla presenza della DG Musei e della DG Bilancio al fine di verificare le condizioni organizzative ed economiche che possano determinare il corretto svolgersi dell’iniziativa. A tal riguardo appare opportuno ribadire che detta apertura, ancorché prevista dal DM n. 330/2016, deve essere organizzata “in accordo con la contrattazione collettiva”. Di conseguenza le scriventi OO.SS. ritengono illegittima qualunque iniziativa unilaterale, valutando, nel caso si dovesse rendere necessaria, ogni opportuna iniziativa finalizzata al rigoroso rispetto delle prerogative sindacali in materia.
Stanno pervenendo comunicazioni di diverse Direzioni Generali, che, in applicazione del Protocollo di Intesa sul lavoro a distanza, stanno disponendo una riduzione dei giorni di prestazione di lavoro in modalità agile rispetto alla quota massima di 8 giorni mensili prevista nell’accordo. Tale riduzione viene operata a 5 e 4 giorni mensili senza motivazioni plausibili o addirittura adducendo a pretesto la carenza di personale. Il prolungamento a 8 giorni viene previsto solo in casi eccezionali di documentate esigenze personali e familiari.
È appena il caso di sottolineare al riguardo che la prestazione di lavoro a distanza è semplicemente una diversa articolazione della prestazione lavorativa, e non una tutela sociale, e che tale comportamento contraddice in tutto e per tutto lo spirito dell’intesa faticosamente raggiunta sul tavolo nazionale, pesantemente mortificato da comportamenti inaccettabili che ancora una volta dimostrano il basso livello di cultura dell’innovazione organizzativa presente nella classe dirigente ministeriale.
Di conseguenza, fatte salve le specifiche iniziative che a livello territoriale si stanno attivando nei confronti delle Direzioni interessate, le scriventi OO.SS. rappresentano che il permanere di tali comportamenti determinerà gravi conseguenze sul piano delle relazioni sindacali con codesta Amministrazione, a partire dal ritiro dell’adesione al Protocollo di Intesa e contestuale ripresa dello stato di agitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero.
Nel restare in attesa di formale e urgente riscontro si porgono distinti saluti.
FP CGIL |
CISL FP |
UIL PA |
Claudio Meloni |
Giuseppe Nolè Valentina Di Stefano |
Federico Trastulli |
La famosa norma che da mesi avrebbe dovuto prevedere il riconoscimento della perequazione per il personale di INL e ANPAL non è stata finora recepita in nessuna legge o decreto-legge. Nonostante l’impegno che ci era stato promesso nell’ultimo incontro al Ministero del Lavoro, il testo bollinato della legge di bilancio, che dovrà essere esaminato e approvato dal Parlamento, non prevede nulla in merito. Quindi, anche stavolta, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non è stato in grado di tutelare i propri lavoratori.
Eppure altre norme proposte dal Ministero – come la reintroduzione dei voucher, che tanti problemi avevano creato negli anni passati – sono presenti sin dall’inizio nel testo del disegno di legge di bilancio.
Tutto ciò dà l’esatta dimensione di come la politica tenga in considerazione le funzioni esercitate dalle lavoratrici e dai lavoratori appartenenti alle due “Agenzie” e di quanto contino maggiormente altri interessi.
I parlamentari e gli esponenti del Governo farebbero bene a comprendere che – al di là di tante belle parole – la lotta al lavoro nero, precario e sfruttato, il contrasto agli incidenti mortali sui luoghi di lavoro e l’efficacia delle politiche attive del lavoro si possono realizzare solo attraverso investimenti anche economici sul personale di INL e ANPAL, così da conseguire la piena valorizzazione delle risorse umane disponibili e rendere più attrattivi questi Enti anche dall’esterno.
È facile fare proclami, promesse elettorali e partecipare ai convegni sulla legalità nel mondo del lavoro. Non costa nulla e rende soprattutto in termini di propaganda politica. Adesso, però, non è più il momento di chiacchiere (quelle, si sa, le porta via il vento), ma è l’ora di realizzare la massima attenzione sui temi della difesa dei lavoratori, della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e di dare davvero forza alle funzioni dell’INL e dell’ANPAL.
Per fare il punto sulla ripresa dello stato di agitazione, abbiamo indetto un’ASSEMBLEA NAZIONALE del personale di INL e ANPAL, che terremo venerdì 2 dicembre, dalle 12 alle 13, in videoconferenza.
Stiamo inoltre attivandoci per la proclamazione di una giornata SCIOPERO del personale, per la giornata di lunedì 12 dicembre, con contestuale presidio. Nei prossimi giorni vi comunicheremo meglio i dettagli. Come già per lo sciopero del 18 marzo, ricordiamoci che la partecipazione massiccia sarà fondamentale!
Per dare peso e rilevanza allo stato di agitazione del personale, potranno avere spazio tutte le forme di mobilitazione già svolte nei mesi scorsi, laddove le assemblee dei lavoratori ritengano di adottarle.
Per il personale di INL e ANPAL, la cui centralità viene riproposta ad ogni convegno e incontro pubblico, è tempo di mobilitarsi e mandare un segnale forte alla parte politica.
Questo comunicato, come gli altri, viene inviato agli organi di comunicazione. E’ fondamentale che la nostra vertenza riceva la giusta attenzione mediatica, come già accaduto nei mesi scorsi.
È essenziale che l’opinione pubblica sappia che si dice di voler di arginare il fenomeno delle “morti bianche”, di combattere il lavoro nero e attuare politiche attive del lavoro, mentre gli Enti preposti non sono messi nelle condizioni di lavorare.
Si mettano in campo interventi incisivi e risorse economiche adeguate, per consentire, a chi tutela i lavoratori, di poter svolgere le proprie funzioni.
Roma, 30 novembre 2022
FP CGIL |
CISL FP |
UILPA |
FLP |
CONFINTESA FP |
CONFSAL-UNSA |
USB P.I. |
M.ARIANO |
M. CAVO |
I. CASALI |
A. PICCOLI |
N. MORGIA |
V. DI BIASI |
G. DELL’ERBA / V. SANTURELLI |
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito il calendario delle prove d’esame finale per il 93° corso di formazione per AAVVF e il XI° corso di formazione per Ispettori Antincendio in prova vincitori del concorso pubblico
A seguito della richiesta unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF sulla situazione automezzi pubblichiamo l’informativa che la Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali ha comunicato durante l’incontro sugli schemi di decreto per concorsi interni settore aeronautico e i criteri di mobilita Ispettori Antincendio del 29 novembre 2022
Continuano le segnalazioni riguardo la mancanza di autoscale .
Pubblichiamo la Lettera della Segreteria Generale Fp Cgil Provinciale e del Coordinamento Fp Cgil VVF territoriale con la quale si augurano nel minor tempo possibile di poter avere un autoscala
A seguito delle note unitarie Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF pubblichiamo la nota di risposta del Dipartimento e della Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali in merito la liquidazione della Banca ore