Nella giornata di ieri la Commissione Europea ha emanato una raccomandazione in cui si raccomanda di riconoscere il COVID-19 come malattia professionale se contratta dai lavoratori: nella prevenzione delle malattie, nell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, nell’assistenza domiciliare o (durante una pandemia) in altri settori in cui è presente un focolaio e in cui è stato dimostrato un rischio di infezione.

La Commissione sottolinea inoltre l’importanza di sostenere i lavoratori infettati dal COVID-19 e le famiglie che hanno perso dei membri a causa dell’esposizione lavorativa alla malattia. L’obiettivo è rafforzare la protezione dei lavoratori e incoraggiare un approccio coerente in tutta l’UE. Spetterà agli Stati membri dare seguito alla raccomandazione e definirne i dettagli nella legislazione nazionale. La raccomandazione fa seguito all’accordo tripartito raggiunto nel maggio 2022 da Stati membri, lavoratori e datori di lavoro in seno al Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul lavoro (ACSH) sulla necessità di riconoscere la COVID-19 come malattia professionale. La raccomandazione contribuisce inoltre all’attuazione del quadro strategico dell’UE per la salute e la sicurezza sul lavoro 2021-2027, che ha annunciato questo aggiornamento. Il riconoscimento e la compensazione delle malattie professionali sono di competenza nazionale. Mentre la maggior parte degli Stati membri riconosce già la COVID-19 come malattia professionale o infortunio sul lavoro, l’aggiornamento odierno mira a incoraggiare ulteriormente la convergenza e il riconoscimento della COVID-19 come malattia professionale in tutta l’UE.

Ci sembra un primo passo importante ma non è abbastanza pertanto riteniamo che siano ancora del tutto valide le motivazioni della manifestazione del 9 dicembre a Bruxelles, anche alla luce della mancanza di finanziamenti nella Legge di Bilancio italiana per il sistema sociosanitario.

Pubblichiamo in allegato la raccomandazione scritta in lingua originale.

Nicoletta Grieco

Pubblichiamo in allegato il volantino della manifestazione organizzata da Epsu che si terrà a Bruxelles il prossimo 9 dicembre per la Sanità in occasione della riunione dei Ministri della salute all’EPSCO (Consiglio ‘Occupazione, politica sociale, salute e consumatori’).

Il volantino contiene la piattaforma della manifestazione che coincide con molte delle nostre istanze.

La FPCGIL parteciperà alla manifestazione con una delegazione di compagne e compagni provenienti da tutta Italia.

Si è svolto ieri mattina il confronto tra i vertici dell’Istituto e le organizzazioni sindacali in merito all’imminente sospensione del servizio offerto dal contact center Inps e alla decisione, comunicata dall’Amministrazione, di caricare il personale delle sedi territoriali anche della gestione temporanea del servizio.

Il presidente Tridico, in apertura dei lavori, ha voluto contestualizzare la scelta, inquadrandola in una fase transitoria e temporanea. Per la presidenza, l’emergenza che si è venuta a creare va letta nel processo più ampio d’internalizzazione delle risorse, un processo che per Inps corrisponderà “a una migrazione di infrastrutture dalle società esterne verso di noi”.

Richiamando l’informativa diramata venerdì scorso, e ringraziando il personale che si offrirà per fornire supporto, il presidente ha quindi rappresentato la volontà dell’INPS di non interrompere il servizio per l’utenza, ricorrendo ai telefoni provinciali come già avvenuto in pandemia. In tal senso il 5 dicembre il nuovo contact center dovrebbe (il condizionale è d’obbligo!) essere pienamente operativo per liberare le strutture di tale incombenza.

Come FP CGIL non siamo contrari alla cosiddetta internalizzazione – tale non è, perché i lavoratori non dipenderanno dall’INPS – del Contact Center purché tale operazione corrisponda a un incremento qualitativo del servizio offerto alla cittadinanza e a migliori condizioni di lavoro degli operatori.

Ciò premesso, però, al 1° dicembre le criticità legate alla sospensione del servizio ricadranno sui dipendenti, cui è richiesto l’ennesimo sacrificio, comunicato con un’informativa sindacale trasmessa solo il 28 novembre, quindi a ridosso della sospensione. Siamo certi che se non avessimo chiesto noi, come FP CGIL, il confronto ieri neppure ci si sarebbe riuniti.

Il dossier contact center avrebbe dovuto richiedere un costante confronto con le organizzazioni sindacali, un coinvolgimento non meramente di facciata, tarato sui problemi registrati nel corso del tempo. L’intervento tampone, invece, non ha consentito né la risoluzione delle criticità che si sono manifestate questa settimana, né tantomeno consentirà alle strutture territoriali di programmare una sana e virtuosa gestione dell’emergenza.

E qui viene il nostro rilievo centrale: dicembre è un mese particolare, durante il quale le strutture si concentrano tradizionalmente sulla produzione, nella rincorsa spasmodica agli obiettivi. La distrazione di risorse da tale attività comporterà prevedibilmente delle ricadute. Per questa ragione non riteniamo sufficiente la semplice neutralizzazione delle ore dedicate a tale attività: né a tutelare le Direzioni territoriali, né a preservare in prospettiva il salario delle colleghe e dei colleghi ivi impiegati. Chiediamo, pertanto, garanzie concrete rispetto al raggiungimento degli obiettivi, in particolare per quelle sedi che, a fine anno, non dovessero essere in grado di raggiungerli.

Fondamentale, poi, è non derogare al principio della volontarietà e che la prestazione sia effettuata in regime straordinario, anche in caso di prestazione in lavoro agile, con il riconoscimento del riposo compensativo per i giorni festivi: questi elementi rappresentano, per noi, una condizione preliminare per la resa del servizio, non la risoluzione del problema.

Senza queste certezze, non dovranno essere i lavoratori dell’Istituto a pagare le conseguenze.

Il messaggio Hermes n. 4291, pubblicato ieri sera, scarica invece sui lavoratori dell’Istituto le criticità di questa transizione: nessuna certezza che lunedì 5 dicembre termini il presidio delle sedi, nessuna certezza sulla garanzia del raggiungimento degli obiettivi di produzione per le Direzioni territoriali, nessuna certezza sulla volontaria adesione al di là dell’impegno nel fine settimana, nessun chiarimento sulla maturazione del riposo compensativo.

Un onere aggiuntivo rovesciato sulle sedi. Così non va bene!

 

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

 

Dott. Alberto Rizzo
Capo di Gabinetto

Con nota del 25 novembre scorso, che si allega in copia (all 1), il Direttore Generale del personale ha comunicato alle organizzazioni sindacali che la immissione in possesso nella nuova qualifica dei cancellieri esperti transitati ex art. 21 quater L. 132/2015 nella figura del funzionario giudiziario avverrà non più il 1° febbraio 2023 bensì il 15 dicembre pv. L’art.21 quater della legge 132/2015 ha previsto e finanziato il transito in area terza, secondo la procedura interna del corso-concorso, per cinque figure professionali: cancellieri esperti, ufficiali giudiziari, contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici. Mentre per contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici la procedura del corso-concorso non è mai stata attivata (tale comportamento omissivo è particolarmente grave e colpevole non sussistendo alcun impedimento né giuridico né economico all’espletamento della procedura) per i cancellieri esperti e per gli ufficiali giudiziari la procedura è stata realizzata subito dopo l’approvazione della legge e si è conclusa alla fine del 2017. Sebbene l’accordo sottoscritto il 26.4.2017 (successivamente recepito nel DM 9.11.2017) abbia previsto lo scorrimento integrale delle due graduatorie formate ex art. 21 quater cit. entro il 30 giugno 2019 (“definire l’intero processo di attuazione della progressione tra le aree, entro il 30 giugno 2019 dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari risultati vincitori ed idonei all’esito delle procedure selettive, avviate con i “pubblici avvisi” del 19 settembre 2016, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 21-quater del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132 e dal presente accordo”), lo scorrimento integrale sarà realizzato per i cancellieri esperti, come detto, solo il 15 dicembre 2022 mentre resta ferma al palo la graduatoria degli ufficiali giudiziari. Tale inerzia si configura come un deliberato comportamento punitivo verso questa categoria di lavoratori. Ed invero, sin dal 2017, l’amministrazione, dimostrandosi sorda rispetto ai reiterati inviti a rispettare gli obblighi assunti relativamente allo scorrimento della predetta graduatoria, è rimasta completamente inerte verso questa categoria di lavoratori. Nella sostanza l’amministrazione si è rifiutata di adottare ogni iniziativa atta a consentire il transito di tutti gli idonei nella figura del funzionario NEP (così come si è rifiutata di attivare le procedure per i passaggi in area terza dei contabili, degli assistenti informatici, e degli assistenti linguistici e di attuare la procedura per il passaggio in area seconda di 270 ausiliari concordata sin dal luglio del 2010), ponendo in essere un comportamento discriminatorio che non soltanto ha penalizzato gli ufficiali giudiziari ma ha danneggiato la stessa amministrazione ed in particolare gli uffici NEP i quali, come è noto, sono cronicamente carenti di funzionari. Tale circostanza pregiudica gravemente il settore strategico della esecuzione civile con ricadute negative anche sull’economia del Paese. Non meraviglia quindi che alcuni ufficiali giudiziari abbiano fatto ricorso all’autorità giudiziaria competente per ottenere il risarcimento del danno e che ci siano già le prime sentenze favorevoli ai ricorrenti le quali prevedono il pagamento di ingenti somme da parte del Ministero a titolo di risarcimento del danno con grave nocumento per le casse dello Stato. È inaccettabile che nella Giustizia i lavoratori per ottenere il rispetto delle norme debbano sistematicamente ricorrere all’autorità giudiziaria. Tanto premesso, su tale vexata quaestio CGIL CISL e UIL chiedono l’intervento di codesto Superiore Ufficio affinchè in tempi rapidissimi siano approntate le iniziative che consentano lo scorrimento della predetta graduatoria senza ulteriori ritardi. Sul punto si rammenta che nell’attuale PIAO (quindi solo nel 2022) è stata prevista l’assunzione di funzionari NEP. Tale circostanza consentirebbe da subito lo scorrimento integrale della graduatoria ex 21 quater degli ufficiali giudiziari in quanto sussistono tutti i presupposti di legge e cioè la programmazione delle assunzioni, la copertura finanziaria e le scoperture di organico in area terza. CGIL CISL e UIL chiedono, inoltre, l’intervento di codesto Superiore Ufficio affinchè siano pubblicati i bandi per il passaggio in area terza ex art. 21 quater cit. dei contabili, degli assistenti informatici e degli assistenti linguistici ed in area seconda degli ausiliari e siano trasmesse alle organizzazioni sindacali tutte le informazioni, invano richieste (all 2), indispensabili per l’avvio delle trattative per la stipula del nuovo contratto integrativo. In ogni caso CGIL CISL e UIL sulla problematica di cui innanzi chiedono la convocazione con urgenza di un incontro.
Distinti saluti

Roma, 28 novembre 2022

FP CGIL CISL FP  UIL PA
Russo    Marra       Amoroso

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e confsal VVF in merito la richiesta di solleciti interventi per sopperire alla cronica  carenza dei qualificati Capo Squadra e Capo Reparto

Pubblichiamo la nota di convocazione da parte del Dipartimento di funzione Pubblica in merito la procedura negoziale finalizzata all’ armonizzazione dell’ indennità del personale specialista non direttivo e non dirigente

La Segreteria della FP CGIL del Veneto ha comunicato che si è proceduto alla delibera del nuovo coordinatore di Verona  VVF.

Si tratta di Marco Calvanese a nome del Coordinamento nazionale, le più sincere congratulazioni  per l’assunzione dell’incarico di responsabile provinciale e ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl Confsal VVF e Conapo in merito la carenza del personale, tale situazione oltre a non garantire la giusta sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori preclude il soccorso alla cittadinanza

Care Colleghe e cari Colleghi,

ci è pervenuta, dopo la nostra richiesta del 25 novembre u.s., (in allegato) la convocazione da parte dell’Ufficio Relazioni Sindacali per oggi 28 novembre alle ore 15:00, presso l’Aula Bonadonna, per avere un confronto sullo Smart Working e sulla Formazione per la procedura selettiva che prevede il passaggio dall’Area II all’Area III.

Queste OO.SS., si sono impegnate, fin da subito, a seguire con la massima attenzione, la fase sperimentale e di transizione della modalità di lavoro agile e hanno prontamente chiesto l’attivazione della Formazione in merito alla procedura interna per il passaggio dalla seconda alla terza area.

Come sempre, a riunione conclusa, sarà nostra premura informarvi tempestivamente sugli esiti dell’incontro. 

Roma, 28 novembre 2022

S. Di Folco   F. Amidani   U. Cafiero  C. Visca   M. Centorbi

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza , il Soccorso Tecnico e l’Antincendi Boschivo riguardo l’ inizio della fase operativa per l’emergenza Ischia

Al Segretario generale
Pres. Franco MASSI

Al Vice Segretario generale
Cons. Francesco TARGIA

Alla Dirigente Generale
Servizio Gestione Risorse Umane

Dott.ssa Daniela Greco
All’Ufficio Relazioni Sindacali

e p.c. A tutto il Personale

Oggetto: Richiesta urgente di incontro fine fase sperimentale Smart Working. Formazione per la procedura selettiva passaggio da Area II ad Area III.

La fase sperimentale dello smart working sta per volgere al termine. Nella riunione per il confronto sulla definizione delle linee Guida sul lavoro agile era emersa la necessità, di verificare le ricadute di questa nuova modalità lavorativa sul benessere organizzativo dei lavoratori, considerando anche proposte migliorative, correttivi o altro, al fine di avviare velocemente la fase di rinnovo dei relativi contratti individuali.

In considerazione di ciò, le scriventi OO.SS. chiedono di dar seguito ad un incontro urgente per dare concretezza alla fase costruttiva di confronto avviatasi.

Nel medesimo incontro sarebbe auspicabile affrontare il tema della Formazione rispetto alla procedura interna di passaggio dalla seconda alla terza area. Si rammenta che nell’ultimo incontro di contrattazione si era palesata la possibilità di fornire ai candidati un’indicazione più precisa dove reperire il materiale da studiare dal momento che nel bando non si fa riferimento ad alcun manuale ed in considerazione anche del fatto che, sia nelle procedure delle Progressioni Economiche Orizzontali, che per quelle dell’Alta Professionalità, la Formazione è stata prevista e fornita.

Certi di un pronto accoglimento delle richieste contenute nella presente, si porgono cordiali saluti.

Roma, 25 novembre 2022

S. Di Folco   F. Amidani   U. Cafiero   C. Visca   M. Centorbi

Pubblichiamo la nota di convocazione inviata dal Ministero dell’interno alle Organizzazioni Sindacali per l’incontro con il Ministro Pref. Piantedosi Matteo

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