Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF riguardo il riconoscimento della sede disagiata S. Giovanni in Fiore
ALLA MINISTRA DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Dott.ssa Marina Elvira Calderone
e p.c.
AL DIRETTORE DELL’ ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO
Dott. Bruno Giordano
OGGETTO: PEREQUAZIONE INDENNITÀ’ DI AMMINISTRAZIONE – RICHIESTA TESTO
Gentilissima Ministra,
non abbiamo ricevuto alcun cenno di risposta alle nostre due precedenti richieste relative al tema dell’armonizzazione dell’indennità di Amministrazione per il personale di INL e ANPAL e di questo ci rammarichiamo fortemente, potendo rappresentare un segno di disattenzione nei confronti di lavoratrici e lavoratori che comunque fanno capo a Lei.
Sappiamo che stasera la legge di bilancio andrà all’esame del Consiglio dei Ministri ma, ad oggi, non abbiamo ancora nessuna certezza riguardo all’inserimento di una specifica norma che preveda l’indennità di Amministrazione perequata per i dipendenti di INL e ANPAL a far data dal 1° gennaio 2020, come accaduto per gli altri lavoratori del comparto.
Con la presente, dunque, nel ribadirle l’urgenza di ricevere un incontro sul punto, per capire se tale norma sarà inserita e se ci sarà la volontà politica di portarla avanti fino alla sua approvazione, chiediamo di avere copia del testo della norma – con il relativo allegato tecnico – presentata al CDM, così da avere un’idea concreta rispetto all’impegno che si intende mettere in campo.
In mancanza di risposte, da mercoledì 23 novembre le scriventi OO.SS riattiveranno lo stato di agitazione con l’avvio di tutte le iniziative utili a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di INL e ANPAL.
FP CGIL |
CISL FP |
UILPA |
FLP |
CONFINTESA FP |
CONFSAL-UNSA |
USB P.I. |
M.ARIANO |
M. CAVO |
I. CASALI |
A. PICCOLI |
N. MORGIA |
V. DI BIASI |
G. DELL’ERBA / V. SANTURELLI |
Le Strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF ancora una volta evidenziano problematiche in merito il settore cinofilo, questa volta è la selezioni per aspiranti cinofili
Le strutture Fp Cgil VVF Fns Cisl e Confsal VVF chiedono unitariamente l’apertura del tavolo di confronto per la distribuzione del Fondo d’ Amministrazione anno 2020
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, in merito la mancata copertura dei posti del concorso interno per la qualifica Capo Squadra decorrenza 2021
Al Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Enrico Credendino
A Maristat 1° Reparto personale
Oggetto: Criticità relazioni sindacali SMM.
– Le scriventi OO.SS. hanno accolto l’invito pervenuto da Maristat – 1° Reparto Personale – per l’incontro conoscitivo con il nuovo Capo Ufficio, garantendo la loro presenza per il prossimo 23 novembre. Permangono vive, peraltro, le criticità nelle relazioni sindacali che, ad un anno dalla sua nomina, hanno visto disattese richieste di incontro, inascoltate le istanze avanzate in tema di riorganizzazione, violate le disposizioni di legge in tema di informazione e rideterminazione degli organici. Le drammatiche condizioni vissute dagli Arsenali, Stabilimenti e Uffici, le cui attività appaiono sempre più compromesse per mancanza di dipendenti civili avrebbero suggerito, al di là dal disposto normativo, un maggior coinvolgimento delle parti sociali per individuare un percorso comune nella ricerca di soluzioni che Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa comunque hanno chiesto anche al nuovo vertice politico del dicastero. Le notizie incontrollate su piani di esternalizzazione di attività e servizi resi dalla Marina Militare, unitamente alla richiesta ai singoli enti di elaborare nuove tabelle organiche in vista della riduzione a 20.000 unità, rappresentano il sintomo di un sistema incapace di delineare una prospettiva seria e costruttiva, e di intraprendere iniziative coerenti con quell’obiettivo. Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa sono da tempo fortemente impegnate e determinate nel difendere il lavoro pubblico, il ruolo e la professionalità del personale civile nella Difesa, e con esso la capacità operativa costantemente garantita a sostegno delle esigenze delle FF.AA., come del resto confermano anche le mobilitazioni pubbliche svolte negli ultimi quattro mesi. Lo hanno sempre fatto e, a maggior ragione, continueranno ad assicurarlo ora attraverso il coinvolgimento e le relazioni avviate con tutti gli organi politici e istituzionali del paese. Un’ iniziativa che anche qui si invita a rendere concretamente possibile. Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Nella giornata del 16 novembre si è tenuta a Bruxelles la riunione plenaria del “Dialogo sociale settoriale europeo su governi locali e regionali”, nella sua modalità plenaria. Il dialogo sociale riunisce i rappresentanti dei lavoratori ed i datori di lavoro.
La riunione congiunta è iniziata dopo una riunione dei soli sindacati, che si sono confrontati su diverse novità dell’ultimo minuto.
Pubblichiamo in allegato il report integrale di Enrico Lobina.
CGT-Culture e FP CGIL da tempo sostengono l’idea che la cultura e il servizio pubblico culturale sono essenziali per il futuro e per la democrazia nelle nostre società, in Europa e nel mondo. La cultura è soprattutto l’incontro con l’altro!
In una società sempre più chiusa, minata dalle divisioni e dalla tentazione di andare verso politiche più autoritarie, affermiamo che la cultura e quindi le politiche culturali e il servizio pubblico culturale restano indispensabili per costruire un futuro sereno e libero.
Insieme riaffermiamo che la cultura non è né una merce né un supplemento dell’anima, ed è essenziale per incontrarsi, condividere e costruire un mondo, giusto, libero, sostenibile, diverso e felice, essenziale alla trasformazione sociale della società e alla democrazia.
La crisi che stiamo attraversando è una crisi ecologica, economica e sociale, ma è soprattutto una crisi sistemica, quella di un modello senza fiato – il capitalismo, un modello il cui danno allo sviluppo culturale, all’ambiente e agli esseri viventi è ora simile all’ecocidio.
Il progressivo declino della politica culturale pubblica a favore dei modelli privati nella gestione dell’offerta culturale ha prodotto un fenomeno generale di dumping salariale, precarietà e perdita dei diritti dei lavoratori.
Se il futuro è fatto di tante incertezze, dobbiamo rimettere al centro della nostra azione la riconquista del principio stesso del servizio pubblico culturale nelle politiche pubbliche, ampliandone così il campo d’azione e costruendo insieme e democraticamente, in uno spirito di solidarietà, un’alternativa sostenibile.
Per raggiungere questo obiettivo, la CGT-Culture e la FP CGIL sono attivamente coinvolte nello sviluppo della democrazia culturale e nella campagna per politiche culturali pubbliche forti, chiaramente assunte dai poteri pubblici.
Per questo dobbiamo fornire i mezzi necessari, ma per anni tagli di bilancio e scelte politiche sbagliate hanno fatto sì che ci ritroviamo con i nostri ministeri indeboliti. In Francia dal 2015 sono stati persi quasi 2.000 posti di lavoro e in Italia ne mancano 8.000 per coprire i bisogni necessari.
Ciò comporta inevitabilmente una disintegrazione delle conoscenze e delle competenze e un notevole deterioramento delle condizioni di lavoro, mentre la precarietà e il dumping sociale stanno guadagnando terreno.
La competenza del personale dei nostri ministeri è di altissimo livello e non è in alcun modo frutto del caso. Questo è il risultato di un lavoro di lunga data di uomini e donne impegnati nella loro missione e di una politica e di una strategia che sono certamente antiche ma che hanno dimostrato il loro valore. Certamente questa valorizzazione professionale è esigente. Richiede una politica del personale che si inscrive in una visione strategica ministeriale delle carriere, dei lavori e delle professioni. Le competenze e le conoscenze acquisite dopo anni di pratica rimangono fragili. Sappiamo bene che ci vorrebbero anni per ricostruirli e che alcuni andrebbero persi per sempre se commettessimo l’errore di non garantirne la trasmissione e la durata. Allo stesso tempo occorrono scelte che favoriscano l’innovazione organizzativa, il riconoscimento delle professioni emergenti, la reinternalizzazione delle attività cedute all’esterno.
I nostri due sindacati sono impegnati a lavorare, sostenersi a vicenda e agire insieme per garantire che il lavoro e il ruolo del settore culturale siano rispettati e rivendicati.
Per questo, domandano ai loro rispettivi governi di agire e sbloccare i mezzi per :
• un servizio pubblico culturale trasformato e rafforzato
• lo sviluppo della democrazia culturale
• il mantenimento e rafforzamento delle competenze
• la creazione di posti di lavoro e l’apertura dei concorsi necessari ai bisogni e alla sostenibilità delle missioni
• una adeguata e tempestiva programmazione dei fabbisogni professionali e occupazionali da garantire attraverso piani straordinari di nuove assunzioni, finalizzata anche ai fini di una opportuna trasmissione dei saperi e delle competenze tra i lavoratori
• degli stipendi dignitosi all’altezza del costo della vita e che riconoscono il lavoro e che garantiscono la parità salariale e dei diritti tra tutti i lavoratori, uomini e donne, indipendentemente dal rapporto di lavoro e dall’appartenenza sessuale
• delle condizioni di lavoro stabili e dignitose
• le risorse veramente all’altezza delle sfide e dei bisogni
• un nuovo modello di sviluppo sociale e culturale, partecipativo, solidale e sostenibile
I nostri due sindacati denunciano :
• la precarietà, dumping sociale, privatizzazioni e sfruttamento spudorato dei dipendenti dei fornitori di servizi
La nostra lotta contro i modelli di mercificazione della cultura e contro il consumismo culturale deve oltrepassare i confini dei nostri paesi e acquisire una dimensione di lotta e di solidarietà internazionale a difesa di tutti i lavoratori dei servizi culturali pubblici.
CGT-Culture e FP CGIL MIC continueranno a dialogare e a costruire relazioni con i sindacati di tutta Europa e la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici (EPSU) sui temi del servizio pubblico culturale e per l’unità del personale e di tutti i lavoratori.
Viva la cultura,
viva il servizio pubblico della cultura e i suoi lavoratori e viva la democrazia sociale e culturale!
Parigi-Roma, il 21 novembre 2022
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito la scelta sede per il personale che sta svolgendo il concorso interno per la qualifica Capo squadra decorrenza 2021
Si è svolto il 18 novembre scorso, presso l’amministrazione giudiziaria, il programmato incontro in tema di modifica del vigente accordo di mobilità ed in tema di famiglie professionali. Per la parte pubblica hanno partecipato il Capo Dipartimento (uscente), Barbara Fabbrini, il Direttore Generale del personale, Alessandro Leopizzi, il Direttore Generale del bilancio e della contabilità, Lucio Bedetta. Nella prima parte dell’incontro è proseguita la discussione sulla modifica dell’accordo di mobilità ed in particolare sulla introduzione dell’art. 23 bis che prevede una seconda procedura di stabilizzazione e sulla modifica dell’art. 20 (applicazione temporanea disposta dall’amministrazione).
Su tale argomento i lavori sono stati aggiornati al prossimo 23 novembre per la definizione dell’accordo e la sottoscrizione del documento che l’amministrazione elaborerà e trasmetterà prima dell’incontro alle organizzazioni sindacali. La discussione è poi proseguita sulla individuazione delle “famiglie professionali”. Sul punto la delegazione di parte pubblica ha affermato la necessità di procedere alla definizione delle predette famiglie, senza una proposta scritta su cui eventualmente confrontarci, senza la quantificazione dello 0,55% del fabbisogno assunzionale da utilizzare per i passaggi dall’area operatori all’area assistenti e dall’area assistenti all’area funzionari, soprattutto senza alcun riferimento, benchè richiesto, a tutti gli accordi sottoscritti e rimasti inattuati ed alle norme di legge non applicate benchè vigenti, a causa della colpevole negligenza dell’amministrazione, con particolare riferimento a: a) accordo sul transito di 270 ausiliari in area seconda, figura professionale dell’operatore giudiziario, sottoscritto il 29.7.2010; b) accordo sulle progressioni giuridiche, dentro e tra le aree, sottoscritto il 26.4.2017 e recepito nel DM 9.11.2017 (tale accordo,si rammenta, prevede, tra l’altro, il transito degli ausiliari in area seconda, il passaggio dei contabili, degli assistenti informatici e linguistici in area terza ex art. 21 quater L. 132/15, lo scorrimento integrale delle graduatorie formate ex art. 21 quater L. 132/15 per funzionari giudiziari e per funzionari NEP, i cambi di profilo all’interno delle aree); c) ipotesi di accordo sui criteri di pagamento del FRD anno 2020 sottoscritta il 22 dicembre 2021; d) ipotesi di accordo sui criteri di pagamento del FRD anno 2021 sottoscritta il 22 dicembre 2021 (si rammenta che i lavoratori di via Arenula e quelli degli Archivi Notarili ancora devono ricevere il pagamento del Fondo di Sede dell’anno 2019); e) ipotesi di accordo concernente gli sviluppi economici all’interno delle aree anno 2022 sottoscritta l’11 luglio 2022; f) art. 492 bis CPC che prevede la ricerca telematica da parte degli ufficiali giudiziari dei beni da pignorare; g) art. 113 del d.lgs. n. 50 del 18.4.2016, come modificato dal d.lgs. n. 56 del 19.4.2017, il quale prevede il pagamento di un incentivo economico in favore dei lavoratori amministrativi, contabili e tecnici impegnati nella gestione dei contratti pubblici. Nel loro intervento CGIL CISL e UIL hanno posto come pregiudiziale la assoluta necessità che la discussione sulle famiglie professionali sia accompagnata dalla apertura del confronto sull’applicazione dell’art. 18 del CCNL 2019/2021, il quale prevede e finanzia i passaggi in deroga dall’area operatori (ex area prima) all’area assistenti (ex area seconda) e dall’area assistenti (ex area seconda) all’area funzionari (ex area terza), da realizzarsi entro il 31.12.2024, nonché dalla definizione di quanto già concordato e non attuato con particolare riferimento alle progressioni giuridiche dentro e tra le aree ed alla ulteriore progressione economica definita lo scorso mese di luglio e di cui si sono perse le tracce. CGIL CISL e UIL hanno inoltre rappresentato che la definizione delle famiglie professionali è parte integrante del nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo della Giustizia, il quale non riguarda solo il DOG ma tutte le amministrazioni del Ministero ossia anche DAP, DGMC ed Archivi Notarili. Per tale motivo CGIL CISL e UIL hanno chiesto che la discussione delle famiglie professionali investa anche le altre amministrazioni e tenga conto di quelle professionalità che, essendo presenti in tutte le amministrazioni (ad es. amministrativi, contabili, informatici, tecnici ecc.), devono ricevere una disciplina omogenea. Nella sua replica il Capo Dipartimento ha affermato di non avere i poteri per proseguire nella discussione essendo in uscita. Per tale motivo la riunione su tale argomento è stata rinviata a data da destinarsi in attesa della assegnazione ad uno dei sottosegretari della delega al personale da parte del Ministro e della nomina dei nuovi Capi Dipartimento. Con particolare rifermento al prospettato anticipo a dicembre della presa di possesso dei cancellieri esperti inquadrati nella figura professionale del funzionario giudiziario ex art. 21 quater L. 132/15 ed all’emanazione del DPCM attuativo delle assunzioni previste dal PIAO, il quale consentirebbe anche lo scorrimento integrale della graduatoria degli ufficiali giudiziari ex art. 21 quater cit., la delegazioni di parte pubblica non ha fornito alcuna notizia benchè richiesta. CGIL CISL e UIL hanno infine prospettato la necessità di valorizzare il personale neoassunto al fine di non disperdere la professionalità che questi lavoratori, particolarmente qualificati, hanno portato all’interno dell’amministrazione. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso
Nella giornata di ieri, alla presenza del Presidente, Franco Bettoni, del Direttore Generale, Andrea Tardiola, del Consigliere d’Amministrazione, Cesare Damiano, del Direttore Centrale Risorse Umane, Giuseppe Mazzetti e del Direttore Centrale per l’Organizzazione Digitale, Stefano Tomasini, si è tenuta un’ulteriore riunione su quelli che sono i temi posti alla base del percorso di mobilitazione intrapreso dalle scriventi Organizzazioni Sindacali. “3i” Spa In avvio di incontro, dopo una prima panoramica sui punti all’ordine del giorno (3i, PTFP, Modello Sanitario), è stata sottolineata, da parte della stessa Amministrazione, in particolare da Bettoni e da Damiano, l’importanza e la necessità di un rallentamento sull’intera operazione e cercare, così come richiesto da mesi da queste Organizzazioni, di ricondurre il tutto all’interno di un percorso condiviso con il Sindacato che dovrà necessariamente partire da una bozza di modello organizzativo dell’Istituto a seguito della costituzione del nuovo soggetto societario. Tale bozza dovrà essere oggetto di confronto all’interno dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI) che avrà il compito di ridisegnare il nuovo perimetro INAIL all’interno di “3I”, avendo cura di garantire all’Istituto quella necessaria autonomia informatico-gestionale e creare tutte le condizioni di chiarezza utili a consentire ai colleghi che saranno coinvolti nella fase di avvio della società, voluta dal Legislatore, di procedere alla scelta consapevolmente e attraverso informazioni ufficiali. Ovviamente, prima della effettiva definizione del nuovo modello, dovendosi individuare tra l’altro le attività da “esternalizzare” e quelle da mantenere all’interno dell’Istituto, è stata avanzata dalle Scriventi la richiesta di non deliberare in Consiglio di Amministrazione il conferimento dello stabile di Santuario Regina degli Apostoli fino alla conclusione del confronto con le Organizzazioni Sindacali. Peraltro, viene da sé che funzioni, asset e risorse umane dovranno essere necessariamente riallineati rispetto ai conferimenti degli altri Enti coinvolti. Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale e Nuovo Modello Sanitario In coerenza con quanto stabilito e concordato all’interno dell’Accordo programmatico per la valorizzazione del ruolo sociale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e del suo Personale sottoscritto in data 14 luglio 2021 tra Amministrazione ed Organizzazioni Sindacali, si è stabilito di condividere un Sindacato Autonomo Inail per il Personale Area Funzioni Centrali (ex EPnE) DIRSTAT FIALP UNSA pacchetto di emendamenti da presentare in tutte le sedi politico-istituzionali e che mirino a traguardare quei principii di valorizzazione e rafforzamento dell’Ente e del suo Personale, contenuti nel richiamato accordo, attraverso un ripristinato sistema delle relazioni sindacali improntato alla partecipazione consapevole e al dialogo costruttivo e trasparente.
Alla luce degli esiti, per nulla scontati, della riunione di ieri, possiamo senza ombra di dubbio affermare che se un risultato importante è stato raggiunto, ciò è stato possibile esclusivamente grazie alla massiccia partecipazione dei colleghi alle iniziative assembleari messe in campo da queste Organizzazioni Sindacali. Il passo in avanti realizzato dagli stessi Organi, particolarmente sostenuto e favorito dal Presidente, Franco Bettoni e dal Consigliere Delegato alle relazioni sindacali, Cesare Damiano, nonché la richiesta di iniziare a normalizzare le relazioni sindacali all’interno dell’Istituto, ci pongono nelle condizioni di poter accogliere, seppur parzialmente e con cautela l’idea avanzata di un ritorno al tavolo di contrattazione. A tal proposito, riteniamo si possano parzialmente riaprire i tavoli di discussione. Si potrà, pertanto, procedere al perfezionamento dei verbali per la verifica del sistema premiante, la definizione dell’Accordo sui Benefici Assistenziali, smart working e lavoro da remoto, CIE economico e anche avviare un iniziale confronto sul modello Sanitario raccogliendo l’impegno formale di Tardiola a risolvere l’annosa questione dell’equiparazione della sanità Inail con quella del SSN. Di contro, rappresentiamo che la contrattazione relativa alle nuove famiglie professionali resterà bloccata fino alla presentazione formale da parte dell’Istituto delle citate proposte emendative condivise. Infatti, stante la persistente mancanza di fabbisogni adeguati all’interno del PTFP, in assenza di un intervento diretto a migliorarli, ogni accordo in materia renderebbe scarsamente attuabile la norma di prima applicazione (articolo 18 CCNL 19-21), che – per rispetto nei confronti dei colleghi abbiamo il dovere di ribadire – rappresenta l’unica risposta certa alle legittime aspettative di tanti lavoratori dell’INAIL.
A. Mercanti M. Molinari G. Paglia F. Savarese P. Romano G. Norcia
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito le prime indicazioni operative per l’estensione procedure web per la gestione delle richieste “Assegnazione temporanea” ai sensi degli artt 12 e 33 dei DD.PP.RR. 7 maggio 2008 modificato dai DD.PP.RR. n. 120 e 121 del 17 giugno 2022.