Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

In data 15 luglio 2020, come è noto, le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un importante accordo che, dopo oltre dieci anni, ha ridefinito i criteri di mobilità del personale dell’organizzazione giudiziaria. Come già avvenuto in passato presso codesta amministrazione e presso tutte le altre amministrazioni della Giustizia, l’accordo all’art. 23, sotto la rubrica “interpello straordinario riservato a dipendenti in posizione di distacco”, prevede la stabilizzazione presso l’ufficio ove attualmente prestano servizio dei lavoratori distaccati. La norma de qua si apre indicando la data di pubblicazione dell’interpello (“entro il 1° giugno 2021 l’Amministrazione bandirà…”) ed esclude dalla stabilizzazione tutti i distaccati che, in quanto neoassunti, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda risultano sottoposti al vincolo quinquennale di permanenza nella sede di prima assegnazione ex art. 35, comma 5 bis, D.L.vo 165/2001.
Orbene, codesto Generale Ufficio, il 7 settembre scorso ha formalmente comunicato alle organizzazioni sindacali per il prossimo 29 settembre, quindi con circa sedici mesi di ritardo, la pubblicazione dell’interpello ex art. 23 cit.. Tale ritardo, del tutto immotivato, poiché ha ridotto il numero dei lavoratori potenzialmente beneficiari della procedura di stabilizzazione (saranno esclusi innanzitutto quei lavoratori che nelle more della pubblicazione risulteranno rientrati nelle sedi di appartenenza), ha vanificato la ratio stessa norma: liberare, a beneficio lavoratori dei neoassunti, i posti negli uffici di provenienza dei distaccati. È noto, infatti, che il distaccato occupa de facto due posti in organico, quello nell’ufficio di provenienza e quello dell’ufficio ove presta attualmente servizio.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL, facendo seguito alle reiterate richieste in tema di mobilità, allo stato rimaste senza alcun riscontro (allegati 1-3), chiedono, con riferimento alla procedura di stabilizzazione di prossima attivazione ed in ragione dei sedici mesi di ritardo accumulato nella pubblicazione dell’interpello: di modificare in melius il termine indicato nell’art. 23 n. 2 consentendo la partecipazione alla procedura a tutti i lavoratori che abbiano un anno di distacco alla data del 1.10.2021; di derogare al vincolo quinquennale in favore dei distaccati neoassunti in applicazione del parere della Funzione Pubblica n. 0103321/2022 del 24.3.2022, in quanto sopravvenuto all’accordo; di stabilizzare presso la sede ministeriale, con la medesima procedura, i lavoratori provenienti da diversi uffici giudiziari attualmente distaccati – non comandati – alla Scuola Superiore della Magistratura. Inoltre, CGIL CISL e UIL, previa riconvocazione con urgenza del tavolo negoziale, chiedono di definire una nuova procedura di stabilizzazione che, fermo restando il disposto dell’art. 23 comma 4 (divieto di posizioni soprannumerarie), consenta di ampliare ulteriormente il numero dei lavoratori da stabilizzare anche estendendo la procedura al personale applicato ex art. 20 del vigente accordo di mobilità.
CGIL CISL e UIL si riservano l’adozione di ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL   CISL FP     UIL PA
Russo        Marra        Amoroso

A distanza di oltre un mese dalla conclusione del confronto sul lavoro agile e sul lavoro da remoto e dalla emanazione delle relative circolari, entrambe le forme di lavoro a distanza stentano a partire.

Le motivazioni sono di natura diversa.

Per il lavoro agile, i dirigenti continuano a chiedere al lavoratore progetti che migliorino il livello quali/ quantitativo del servizio non riferendosi alla norma che chiarisce, invece, che si tratta solo di una diversa tipologia di rapporto di lavoro basata sulla particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, introdotta per incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Detto per inciso, l’incremento della competitività, il miglioramento dei servizi e l’innovazione organizzativa da sempre rappresentano obiettivi dell’amministrazione: è chiaro quindi che sono la base sia del lavoro in presenza che del lavoro agile. Si tratta, quindi, di un obiettivo collettivo dell’intera organizzazione e non del singolo lavoratore.

Assurdo e incomprensibile, invece, è il motivo che impedisce l’avvio del lavoro da remoto con vincolo di orario: infatti, a tutt’oggi, non è ancora operativo il sistema che deve consentire la rilevazione a distanza dell’orario dei lavoratori. Appare paradossale, parlare di innovazione tecnologica e digitalizzazione della PA, quando la stessa non riesce a individuare un un sistema applicativo, anche di facile reperimento sul mercato, impedendo, per tal verso, la fruizione di una forma di espletamento dell’attività lavorativa, soprattutto se questa è stata già prevista da un CCNL e regolamentata dalla stessa amministrazione.

Come Fp Cgil, chiediamo che l’applicativo sia disponibile nel più breve tempo possibile e che, nelle more, l’amministrazione stipuli gli accordi individuali con i lavoratori che ne hanno fatto richiesta.

Sul lavoro da remoto, inoltre, viene segnalato che alcuni dirigenti chiedono di esibire certificati catastali, certificati di abitabilità e degli impianti dell’immobile in cui si svolgerebbe l’attività lavorativa. Sul punto basterebbe far riferimento alla normativa vigente (D.lvo 81/2008) e non a cervellotiche disposizioni che non hanno alcun supporto legislativo.

Al fine di superare le problematiche e le criticità segnalate, abbiamo già richiesto all’amministrazione, unitamente alle altre OO.SS., un incontro urgente.

la Coordinatrice nazionale MIMS       p. la Fp Cgil Nazionale

Carmen Sabbatella                            Paolo Camardella

Ancor auna volta il Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF  evidenziano la mancata organizzazione e pianificazione nei corsi in ingresso per AAVVF, questa volta è il 93° corso AA.VV.F con il modulo SAF Basico

Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito le aspirazioni di trasferimento per il personale del ruolo Vigile del Fuoco in servizio presso le sedi di Pantelleria e Lampedusa

A seguito dell’ ennesima  richiesta di chiarimento del Coordinamento Territoriale  Fp Cgil VVF sull’organizzazione e pianificazione didattica dei corsi in ingresso per AA.VVF in particolare per i corsi 92° e 93° pubblichiamo la risposta della Direzione Centrale per la Formazione nella quale ancora una volta si evince la completa mancanza di volontà nel rispettare le corrette relazioni sindacali e risolvere le ataviche condizioni lavorative del personale formatore e di quello discente

A seguito dello sciopero indetto unitariamente dalle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Uil PA VVF, Confsal VVF Conapo e Usb VVF pubblichiamo il comunicato stampa con il quale oltre ad evidenziare la riuscita dello stesso, mette in evidenza le problematiche relative all’organizzazione del soccorso di tutto il personale del Corpo e quello relativo al soccorso alla cittadinanza

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la circolare per la procedura della scelta sede, indirizzata al personale proveniente dal concorso interno per il ruolo di Ispettore Antincendio

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo l’aspirazione di mobilità per il personale del ruolo Ispettore Informatico

Pubblichiamo di seguito gli accordi sottoscritti FRD 2020 – 2021, il comunicato unitario e la nota a verbale della Fp CGIL.

p. la FP CGIL Nazionale

Susanna Di Folco

L’amministrazione convoca le Organizzazioni Sindacali con all’ODG tematiche importanti che hanno bisogno di discussione e valutazioni, per questo serve una vera calendarizzazione e non incontri dozzinali nel rispetto delle donne e degli uomini del Corpo

A seguito della nota della Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali in merito la vestizione per i personale  L.G.I.C. VV.F. comunicazione

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito il sollecito dell”accordo delle risorse spettanti al personale specialista

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