Corona virus

Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito le nuove modalità impartite dal Ministero della Salute nella gestione dei contatti e contatti stretti

Pubblichiamo la nota del Dipartimento riguardo il numero verde per la gestione malattie rare in riferimento all’emergenza Ucraina

Pubblichiamo il Decreto interministeriale inviato dal Dipartimento recante modalità e livelli di esposizione dei lavoratori e del personale di intervento ai sensi dell’articolo 124, comma 12, del decreto legislativo 31 luglio, obiettivo stabilire le modalità e i livelli di esposizione alle radiazioni ionizzaznti

La Segreteria Generale territoriale Fp Cgil e  struttura Cgil VVF a seguito delle continue mancate relazioni sindacali in merito l’organizzazione del soccorso e sulla salute e sicurezza del  personale hanno proclamato lo stato di agitazione

Pubblichiamo la nota di convocazione della Direzione centrale per la Formazione, per le selezioni del personale formatore movimento terra

Pubblichiamo il bando interno, emanato dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale, in merito il concorso interno per Ispettori nautici di coperta decorrenza 2019

Pubblichiamo lo stato di agitazione proclamato dalla struttura territoriale Fp Cgil VVF a seguito delle mancate relazioni sindacali

Pubblichiamo le direttive INPS inoltrate dal Dipartimento in merito l’apertura della piattaforma INPSieme 2022

Pubblichiamo la graduatoria pubblicata in merito la mobilità ricognitiva a domanda del personale appartenente al ruolo dei Capi Squadra e dei Capi Reparto non specialista.

È decisamente originale che l’Amministrazione comunichi ai propri lavoratori (protocollo 39920 del 01/04/2022) una novità che risale a quasi due anni fa (il POLA) e che sul piano normativo è già stata superata dal PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione).
È almeno fuori luogo, se non addirittura antisindacale, che dichiari ufficialmente di non essere riuscita a parlare di lavoro agile per colpa delle scriventi quando, nell’ordine: 1. ha convocato le OO.SS. per discutere su un ordine del giorno “provvedimenti connessi alla fine dello stato d’emergenza”, totalmente vago e non sul lavoro agile; 2. ha precedentemente ignorato le scriventi che chiedevano chiarimenti su: a. violazione della PRO 05 b. violazione CCNL c. costi indebiti sul fondo del personale non dirigente per ruoli dirigenziali; 3. si riferisce a una norma già superata che, peraltro, imponeva che il POLA fosse discusso entro la fine del mese di gennaio di ogni anno e non ad aprile; 4. le OO.SS. stanno chiedendo ripetutamente, INASCOLTATE, l’apertura di un tavolo sul lavoro agile già da prima della recrudescenza del contagio, quindi già da mesi.

Ora, che l’Amministrazione finga di rimanere sorpresa, anche su come il legislatore si sia mosso dal POLA in poi, è disarmante. O è stato tutto un enorme pesce d’aprile, o è bene riprendere seriamente le fila di un modo corretto di gestire le relazioni sindacali, perché, è bene ricordarlo: il sindacato non è solamente un fatto formale e trascurabile.
Il sindacato è un interlocutore fondamentale nel processo decisionale nel mondo del lavoro, per bilanciare i poteri in atto, garantire un equilibrio tra gli interessi delle parti coinvolte e per la conquista di posizioni e soluzioni solide e calibrate.

L’Amministrazione, in occasione dell’incontro mancato del 1 aprile scorso, è stata invitata a rispondere e ad agire sui temi contenuti nella pregiudiziale entro la prima metà del mese. Confidiamo in risposte e riscontri migliori.

Roma, 5-04-2022

FP-CGIL          FIT-CISL/CISL-FP         UIL-PA         UIL-Trasporti      FLP/APIV            USB-PI          CIDA-FLP
Billi                  Ingrassia                        Conti             Giametta           Bergamini              Del Villano       Concilio

Dopo la riunione del 30 marzo l’Agenzia trasmette alle Organizzazioni sindacali la direttiva relativa alla regolamentazione del lavoro agile nella fase transitoria Il 31 marzo è terminato lo stato d’emergenza. La scadenza era nota da tempo e da settimane la FP CGIL segnalava la necessità di organizzare un contesto chiaro a partire dal 1 aprile, ma nonostante avesse rappresentato lei stessa l’urgenza sin dal 14 marzo, l’Agenzia ha convocato le OO.SS. solo il 30 marzo. L’incontro, peraltro, è stato funestato dal progressivo crollo dei server che alla fine ha tenuto fuori l’amministrazione dalla videoconferenza proprio quando avrebbe dovuto informarci riguardo alle videochiamate che intende intrattenere d’ora in poi con i contribuenti anche rispetto alle attività di controllo e per le quali, come al solito omettendo sistematicamente la dovuta informazione preventiva, ha già avviato la sperimentazione in alcuni territori. In riunione l’Agenzia si è presentata con una posizione chiara, ovvero di non ritenere necessario prorogare gli accordi di sicurezza esistenti e di fornire una mera informativa su una regolamentazione provvisoria in materia di lavoro agile assolutamente peggiorativa dell’esistente e che facesse da ponte rispetto alla disciplina definitiva che dovremo definire nei prossimi mesi alla luce del rinnovo del CCNL. La FP CGIL insieme a tutte le altre OO.SS. (sia pure alcune con toni ben più morbidi dei nostri) hanno ritenuto questa posizione dell’Agenzia inaccettabile. Alla fine (dopo lunga e dura contrapposizione) l’Agenzia ha prorogato gli accordi di sicurezza esistenti fino al 30 aprile con l’impegno di elaborarne nel frattempo di nuovi e più adeguati alla mutata situazione normativa. Inoltre ha lievemente mutato alcune parti del regolamento proposto per lo smart working garantendo che i correlati contratti individuali andranno in vigore tutti il 16 maggio indipendentemente dalla data di sottoscrizione, come confermato dalla direttiva protocollata oggi. Proviamo quindi a sintetizzare cosa succede dal 1 aprile in poi.

Tutte le regole per la sicurezza rimangono immutate, mascherine, distanziamenti, occupazione degli spazi, regole per i fragili (compresi i fragili indiretti che sono coloro che non sono fragili a livello personale, ma convivono con un fragile), tavoli Covid locali, flessibilità oraria maggiorata e accordi locali. Questo fino al 30 aprile. Tutti i lavoratori continuano pertanto il lavoro agile con le regole attuali e quindi con la prevalenza multiperiodale, fino al 15 maggio. Nel frattempo i lavoratori potranno chiedere l’attivazione di un contratto individuale di smart working per il periodo successivo al 15 maggio che risponda al nuovo regolamento. La versione definitiva di questo nuovo regolamento è stata pubblicata oggi ed è decisamente penalizzante rispetto alle regole attuali. Non ci sono infatti più di 2 giorni a settimana di lavoro agile, fissi perché definiti nel contratto individuale e non modificabili, la fascia di contattabilità sincrona è definita dal contratto individuale ma non dal regolamento e andrebbe quindi concordata con il dirigente e quest’ultimo ha comunque la discrezionalità di non concedere lo smart working anche se il lavoratore è adibito a mansioni tutte svolgibili a distanza. I lavoratori fragili diretti proseguono lo smart working esattamente con le regole odierne, ma verranno sottoposti a visita dal medico competente. Questi verificherà che la condizione di fragilità sia conforme alla nuova definizione elaborata a febbraio scorso dal Ministero della Salute. Se la condizione di fragilità non verrà validata i lavoratori interessati rientreranno in un regime di smart working attuale con prevalenza multiperiodale. Se invece la fragilità venisse confermata il medico competente stabilirà se e a quali condizioni i lavoratori possono rientrare in ufficio e su quella base si definirà un regime di smart working personalizzato.

I lavoratori fragili indiretti non sono contemplati dalla Direttiva emessa oggi dall’Agenzia, ma certamente sono considerati tali fino a quando varrà l’accordo sulla sicurezza, cioè fino al 30 aprile e quindi fino a questa data continueranno a svolgere la prestazione lavorativa esattamente come hanno fatto fino ad oggi. Poi la loro condizione cambierà e diventeranno lavoratori come tutti gli altri a cui si applicherà fino al 15 maggio lo smart working normale con prevalenza e, dal 16 maggio, lo smart working con contratto individuale. Sappiamo che qualche OO.SS. sta dando informazioni parzialmente diverse, ma gli accordi si leggono e si applicano e noi, perfino in periodo di elezioni RSU, tendiamo a dare notizie basate su fatti e difendibili piuttosto che a fare propaganda sui diritti delle persone.

Approcci diversi certo, ma i lavoratori ci conoscono e sanno che su queste cose siamo più affidabili della media sindacale. Resta il giudizio politico severo e oltremodo negativo su questa amministrazione e su quanto vuole fare davvero. La posizione dell’Agenzia è chiara e il tempo delle parole di innovazione e di responsabilizzazione del personale che per due anni la nostra dirigenza ha speso verso l’esterno è decisamente finito. Alla prova dei fatti il lavoro agile che l’Agenzia è disponibile a fare è solo e desolatamente una sorta di ibrido tra il controllo pervasivo del telelavoro e la produttività senza limiti del cottimo individuale. Ovviamente ci opporremo, ma la strategia è chiara e va denunciata. Nei prossimi mesi affiancheremo ciascun lavoratore nel percorso che porterà ai contratti individuali e, nel caso dei fragili, nei percorsi previsti di sorveglianza sanitaria straordinaria. È chiaro che l’Agenzia punta a dividere i lavoratori e ad isolarli per renderli sempre più deboli. Il rimedio a questa deriva però l’avete immediatamente a disposizione: una massiccia partecipazione al voto per le elezioni delle RSU del 5, 6 e 7 aprile e la scelta di candidati capaci di tener testa alla dirigenza locale come quelli delle nostre liste, sono il migliore inciampo per questi progetti. Noi di FP CGIL ci siamo, sempre. Per tutti, tutti i giorni.

05 aprile 2022

FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini

DECRETO RUI
Abbiamo ribadito che il decreto è la conseguenza dell’ennesima legge sbagliata che fa spostare competenze dal pubblico al privato. Ancora, abbiamo sostenuto, la necessità che venga emanata una specifica disposizione che detti criteri omogenei per tutto il territorio nazionale circa le priorità nelle assegnazioni (per quanto ci riguarda è ovvio che i primi devono essere i dipendenti dell’Amministrazione). Abbiamo, inoltre, riaffermato la nostra netta contrarietà all’idea per cui a pari prestazioni debba corrispondere una diversa retribuzione. Infine, abbiamo chiesto che sia avviato un piano di formazione per tutto il personale che consenta di allargare il numero di persone interessate, e a tal fine abbiamo fatto riferimento a personale già formato uscito da poco dai ruoli MiMS (lavoratori ex USTIF). Da ultimo, abbiamo sostenuto la necessità di rivedere l’impianto complessivo della Legge 870, legge ormai obsoleta, che necessita di profonda revisione.

LAVORO AGILE
Sul lavoro agile abbiamo ribadito che la materia è stata regolata dal CCNL e che a breve cominceranno le necessarie interlocuzioni ivi previste. In tal senso abbiamo richiesto all’amministrazione di ribadire la piena vigenza della circolare del 31 marzo, onde evitare fughe in avanti assolutamente improvvide ed errate dal punto di vista normativo e contrattuale. L’amministrazione ha convenuto di riaffermare la vigenza della circolare.

BUONI PASTO
Sul punto l’amministrazione ci ha comunicato che è al lavoro per trovare una soluzione urgente. Come Fp CGIL abbiamo replicato che dalla prossima settimana siamo pronti a porre in essere tutti gli strumenti, sindacali e giuridici, a tutela dei diritti normativi e contrattuali dei lavoratori che ormai da troppo tempo attendono l’erogazione dei buoni pasto.

La Coordinatrice Fp Cgil MIMS       p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                      Paolo Camardella

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