Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito il D.L.16 luglio 2020, n. 76 convertito con modificazioni dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120.
Pubblichiamo la nota Fp Cgil VVF e Fns Cisl riguardo il fuori servizio e degli automezzi speciali come piattaforma aerea e autoscale, con la quale evidenziano come tale situazione potrebbe compromettere il soccorso alla cittadinanza
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la gestione organizzativa e formativa del settore aeronavigante nella figura dell’elisoccorritore
Al Capo di Gabinetto
Ministero della Giustizia
Dott. Raffaele Piccirillo
Oggetto: schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e al regolamento concernente
l’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della Giustizia, nonché dell’organismo indipendente di valutazione.
In riferimento all’informativa sindacale sull’argomento in oggetto, preme evidenziare che la stessa giunge all’attenzione delle organizzazioni sindacali con scarso anticipo rispetto al termine ultimo
indicato per l’invio delle valutazioni, ossia il 23 marzo 2022.
Per quanto riguarda i profili di interesse per il sindacato, sarebbe utile sapere se, con la nascita del Dipartimento per la transizione digitale della Giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione,
la volontà politica sia quella di far confluire tutte le attività informatiche e statistiche del Dap e del Dgmc nel nuovo dipartimento. Se così fosse, sarebbe opportuno che il funzionamento degli uffici
informatici e statistici dei suddetti dipartimenti sia assorbito dal nuovo dipartimento, ciascuno per la propria competenza, e che il personale continui ad essere gestito dai singoli dipartimenti esistenti
ad oggi.
Qualora la volontà fosse, invece, quella di far transitare il personale del Dap e del Dgmc al nuovo dipartimento in questione, sarebbe necessario dare la possibilità ai dipendenti di scegliere se
transitare o rimanere nel dipartimento dove operano attualmente.
Nello specifico dello schema inviato, sarebbe opportuno inserire all’articolo 5 bis, comma 2, lettera b, prima delle parole “…rapporti con organismi europei e internazionali di settore…”, la seguente
dicitura “…il coordinamento dell’attività istituzionale degli uffici statistici degli altri Dipartimenti del Ministero della Giustizia…”.
Si fa presente inoltre che nel DAP, il profilo di Funzionario Statistico è stato inopportunamente fatto confluire in passato, nel profilo dei F.O.R. (Funzionario delle Organizzazioni e delle Relazioni) pur
continuando il personale ad elaborare e aggregare dati sulla statistica penitenziaria.
Si chiede pertanto di ripristinare nell’immediato tale profilo, presente negli altri Dipartimenti, per evitare il perpetuarsi di tale discriminatoria situazione, alla luce della creazione della nuova
struttura ministeriale.
Distinti saluti.
Per FP CGIL Nazionale
Massimiliano Prestini
Pubblichiamo la nota delle strutture territoriali Fp Cgil VVF e Fns Cisl con la quale evidenziano la mancanza di progettualità formativa
Pubblichiamo il decreto di regolamento recante modalità di svolgimento del concorso pubblico e del concorso interno per l’accesso alla qualifica di ispettore tecnico-scientifico
Pubblichiamo la nota del Dipartimento con la quale destina l’incremento dell’attribuzione annua di ore di lavoro straordinario a favore del C.N.VV.F. disposto dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76.
Pubblichiamo la nota del Dipartimento con la quale autorizza la Direzione Centrale per la Formazione l’autorizzazione di un monte ore di lavoro straordinario per l’anno 2022, pere l’attività di mantenimento e di re-training ed esigenze dei centri di formazione territoriali
Pubblichiamo il decreto del Ministro dell’Interno, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del decreto del Ministro dell’Interno 21 agosto 2019, n.127, recante individuazione dei datori di lavoro
Pubblichiamo la circolare della Direzione centrale per le Risorse Logistico Strumentali in merito la convenzione Consip buoni pasto 9 – Lotto 7 Buoni pasto elettronici Edenred Italia s.r.l.
La CGT-Culture e la FP CGIL MIC promuovono l’idea che la cultura deve essere posta al centro di un progetto di servizio pubblico globale chiaramente orientato verso l’emancipazione e la democrazia. La cultura non può infatti, come troppo spesso accade oggi, rimanere una politica residuale o marginale.
Le nostre organizzazioni ritengono che la cultura costituisca una risorsa importante per rispondere alle sfide sociali e democratiche del nostro tempo. Ancora di più quando soffiano impetuosi i venti di guerra e tende a prevalere l’ideologia della violenza e della sopraffazione. La cultura è strumento di pace, di solidarietà verso i tanti popoli oppressi dalla guerra e dalla tirannia.
Per questo riaffermano l’urgenza di politiche pubbliche ambiziose.
La cultura deve trovare il modo di esprimersi, di dispiegarsi e di rigenerarsi costantemente, basandosi in primo luogo su un servizio pubblico forte e innovativo. È a questo prezzo che la cultura ci aiuterà a sanare le ferite delle nostre società ed ad immaginare nuovi orizzonti politici per emergere in modo duraturo dalle successive crisi che minano la pace e la coesione sociale.
Si tratta di darci tutte le possibilità per costruire un nuovo progetto sociale che si basa sulla realtà e attraverso il dibattito democratico.
La CGT-Culture e la FP CGIL MIC ribadiscono inoltre che queste nuove prospettive passano immancabilmente dal riconoscimento della centralità del lavoro. Nessuna riforma profonda e trasformativa può essere attuata se non si pone e si pensa diversamente la questione del lavoro, la sua centralità, in particolare per quanto riguarda le missioni del servizio pubblico culturale.
I ripetuti attacchi ai servizi pubblici, i tagli di bilancio, i colpi portati alle conquiste sociali, il blocco dei salari, l’aumento costante della precarietà dei lavoratori della cultura e le soppressioni degli impieghi degli ultimi anni si inseriscono in una pericolosa logica liberista.
Queste politiche di austerità incidono gravemente sulle condizioni di vita e di lavoro del personale della Cultura, che stanno attraversando una profonda crisi che colpisce direttamente il senso e la dignità del proprio lavoro. In questo contesto denunciano costantemente una progressiva disgregazione del loro tessuto professionale e un orchestrato impoverimento delle loro competenze.
Ma è più in generale l’intero mondo del lavoro che soffre di questa crisi di senso.
Purtroppo il disimpegno delle autorità pubbliche ha conseguenze molto concrete. Per cui, questo nostro periodo è segnato da un declino all’accesso democratico alle arti, alla cultura e al patrimonio che, senza dubbio, va di pari passo con un indebolimento dei diritti dei lavoratori, un aumento del lavoro precario, delle perdite di posti di lavoro e delle privatizzazioni.
La CGT-Cultura e la FP CGIL MIC si battono per un progetto di servizio pubblico culturale orientato al futuro, al riparo dalle nuove misure di austerità, basato su uguaglianza e democrazia.
Siamo convinti che il sorgere di una vera democrazia culturale passi assolutamente per la partecipazione attiva e intergenerazionale di tutte le categorie sociali.
Nelle politiche pubbliche culturali dobbiamo incoraggiare la creazione artistica, l’incontro e la condivisione al fine di rinnovare gli immaginari, promuovere l’emancipazione, la coesione sociale e il benessere, nonché una visione comune che rispetti le diversità culturali. Ciò è tanto più urgente in quanto osserviamo ovunque un forte ritorno dell’estrema destra e mentre idee e discorsi nauseanti invadono lo spazio pubblico, politico e mediatico.
I professionisti ed i lavoratori della cultura ci aiutano a preservare il passato, riflettere su chi siamo e immaginare il nostro futuro. Meritano di essere riconosciuti per il loro contributo unico ed essenziale alla società. Meritano di essere trattati con dignità.
Tuttavia, questo riconoscimento essenziale solleva di fatto la questione dei salari e dei posti di lavoro. Non possiamo rimandare a più tardi le misure per agire efficacemente contro l’impoverimento dei lavoratori della cultura, contro le disparità salariali tra donne e uomini e contro la precarietà del lavoro.
I nostri due sindacati si impegnano a lavorare, sostenersi a vicenda e agire insieme per garantire che il lavoro e il ruolo del settore culturale siano rispettati ed esigono:
• Un servizio pubblico culturale trasformato e rafforzato
• Politiche che promuovono la democrazia culturale
• Un aumento dei salari
• Posti di lavoro sufficienti e condizioni di lavoro stabili e dignitose
• La fine di tutte le discriminazioni e delle disparità salariali
• Budget veramente commisurati alle sfide e ai bisogni
• Un nuovo modello di sviluppo sociale e culturale, partecipativo, solidale e sostenibile
• La fine della precarietà, del dumping sociale, delle privatizzazioni e dello spudorato sfruttamento dei dipendenti delle società fornitrici di servizi
La CGT Cultura e la FP CGIL MIC continueranno a dialogare e costruire relazioni con i sindacati di tutta Europa e la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici (EPSU) per lavorare insieme, a livello continentale, sulle poste in gioco del servizio pubblico culturale e per l’unità del personale e tutti i lavoratori.
Viva la cultura,
viva il servizio pubblico culturale ed i suoi lavoratori
e viva la democrazia culturale!
Parigi –Roma, il 2022