Pubblichiamo la nota di convocazione riguardo il concorso Capo Squadra decorrenza 2021

Pubblichiamo il bando di  concorso per il conferimento di borse di studio a favore degli orfani degli appartenenti al CNVVF  per la frequenza di scuole primarie secondarie e secondo grado ed università

Proroga candidature benemerenze

Incontro del 11 marzo 2022 – Finalmente fatta chiarezza su come si devono retribuire le turnazioni. Informazioni su lavoro agile, concorsi , passaggi orizzontali e buoni pasto.

oggi abbiamo avuto una riunione chiarificatrice sulla gestione Europaweb, alla presenza del Dirigente del Servizio I DG OR, che sovrintende all’utilizzo di questa applicazione, nel corso del quale sono venuti fuori i chiarimenti che da tempo chiedevamo in ordine alla modalità di pagamento delle turnazioni e più in generale alla gestione di questo servizio, essenziale per i lavoratori ai fini della ricognizione delle prestazioni effettuate.

La richiesta di questo confronto è partita dalle numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto da numerosi territori, anche significativi come ad esempio Pompei, circa la mancata applicazione del nuovo accordo sulle turnazioni, sottoscritto definitivamente a novembre scorso, che ha introdotto nuove modalità di calcolo, nonché dalla necessità di aggiungere una clausola di garanzia per le turnazioni che, per effetto della riduzione dell’orario a 35 ore, non raggiungono le “almeno sei ore” previste dall’accordo.

Su questo ultimo punto è stata concordata una dichiarazione congiunta che introduce l’eccezione e, non appena sottoscritta definitivamente, consentirà di superare il quibus determinato dall’accordo, con il conseguente pagamento dei turni anche per prestazioni di 5 ore e 50 minuti in presenza di riduzione di orario per i turnisti.

Più complicata, almeno per quanto riguarda la gestione delle possibili soluzioni a livello tecnico, la questione dei pagamenti dei turni su base oraria. Ovvero il Dirigente del Servizio I ci ha comunicato che è in corso l’aggiornamento dell’applicazione, ma che per mandare a regime il nuovo sistema di calcolo occorreranno almeno tre mesi. Questo, unitamente alla previsione di prossima emanazione del decreto di riparto relativo alle risorse per le turnazioni da retribuire quest’anno, rischia di creare una discrasia nei tempi con il risultato di rischiare di rinviare l’effettiva retribuzione di quanto dovuto ai lavoratori al momento in cui il sistema Europaweb verrà aggiornato.

Per questo è opportuno fare chiarezza su un punto essenziale: con il nuovo Accordo nazionale sulla materia le turnazioni dovranno essere retribuite su base oraria, conteggiando il numero effettivo di ore di turnazione effettuate. In sostanza non esiste più il sistema di pagamento forfettario e se un lavoratore svolge prestazioni in turno superiori alle sei ore ha diritto alla retribuzione dell’indennità oraria per le ore di effettiva prestazione secondo i paramentri previsti dall’accordo.

Questo criterio è stato ulteriormente chiarito dagli interventi dell’Amministrazione durante la riunione, in particolare dal Direttore Generale Bilancio, e noi abbiamo chiesto che questo venga ribadito agli Uffici Periferici, tramite una Circolare esplicativa, anche al fine di evitare i probabili contenziosi che già si stanno evidenziando in alcuni siti. Comunque, Circolare o no, i criteri restano quelli scritti nell’accordo nazionale e non è consentito a nessuno definire criteri diversi, come quelli di considerare il turno a pagamento forfettario e non su base oraria. Di conseguenza invitiamo i nostri delegati ad intervenire con urgenza presso gli Uffici al fine di verificare le modalità di calcolo adottate ed inviate alla Direzione Generale del Bilancio per finalizzarle alla ripartizione delle risorse da assegnare per il pagamento dei turni.

Siamo altresì intervenuti sulla questione degli infrasettimanali festivi, lamentando ancora una volta la mancata applicazione, in molti Uffici, del diritto al riposo festivo per il personale turnista che, non avendo raggiunto il limite percentuale dei festivi annuali, si vede imposta una giornata di ferie o di risposo compensativo nel caso la sua prestazione nell’infrasettimanale festivo non sia prevista nel regime delle turnazioni. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un comportamento doppiamente illegittimo e discriminatorio verso i lavoratori: non si possono imporre giornate di ferie o di riposo compensativo e il riposo festivo è dovuto indipendentemente dal raggiungimento o meno della percentuale dei festivi lavorati annualmente. Un comportamento che non è accettabile e che comporterà, in caso di reiterazione, l’attivazione di vertenze legali nei confronti dei Dirigenti responsabili.

Lavoro agile: quali prospettive?

Abbiamo avuto dei chiarimenti in relazione alla Circolare n.10 del Segretario Generale, che ha rivisto la percentuale del personale in lavoro agile, abbassandola al 30% (nella quale non devono essere considerati i lavoratori fragile almeno fino al 31 marzo prossimo) e prefigurando lo scenario post emergenziale, ovvero il ripristino dei patti individuali finalizzati alla prestazioni in lavoro smart. Accanto a questo abbiamo ricevuto una informativa sul nuovo Piano Operativo di Lavoro Agile, per il quale attendiamo però di leggere il testo per poter dare una valutazione approfondita.

Sulla Circolare abbiamo espresso le seguenti considerazioni:

al momento, nell’attesa delle decisioni del Governo su come verrà gestita la fine dello stato di emergenza, l’ipotesi di avviare la gestione del lavoro agile a regime basandosi unicamente sulle Linee guida governative ci pare del tutto prematuro, anche in considerazione della prossima entrata in vigore del nuovo CCNL, che demanda al confronto tra le parti l’individuazione dei criteri e della regolamentazione per l’accesso a tale modalità di lavoro. Pertanto per noi è essenziale arrivare subito a definire una regolamentazione concordata tra le parti, basandosi da un lato sulle precedenti esperienze sperimentali e dall’altro dai criteri previsti dal nuovo CCNL in ordine alle modalità di gestione dei rapporti di lavoro. E questo abbiamo chiesto come impegno alla controparte che ci ha fornito rassicurazioni al riguardo.

Concorsi AFAV e pagamento stipendi agli Operatori

Su questo punto le informazioni che abbiamo ricevuto semplicemente confermano quanto finora comunicato ai singoli o gruppi di concorrenti che ci hanno contattato. Siamo in attesa della pubblicazione della graduatoria definitiva, solo dopo avremo l’individuazione delle sedi che saranno scelte secondo l’ordine di precedenza della graduatoria. Quanto allo scorrimento delle graduatorie ci è stato confermato l’impegno dell’amministrazione al riguardo ed è stato precisato che gli stessi non potranno avvenire contestualmente all’immissione in ruolo dei vincitori in quanto occorrono dei passaggi autorizzativi previsti dalla legge. Per quanto riguarda i ritardi nell’erogazione degli stipendi agli Operatori selezionati tramite Centri per l’Impiego gli stessi sono dovuti alla farraginosità delle procedure di registrazione dei contratti di lavoro individuali e non a ritardi dell’amministrazione.

Passaggi Orizzontali

Per quanto riguarda i passaggi orizzontali siamo alla verifica finale da parte di una Commissione allo scopo istituita. Ci sono state 558 istanze che sono alla valutazione di questa Commissione, il riscontro è immediatamente positivo per più della metà delle istanze presentate, per le altre sono in corso ulteriori approfondimenti istruttori. La Commissione si è riunita una sola volta e restiamo in fervente attesa della conclusione di questa procedura, prevista a questo punto per il prossimo mese.

Buoni Pasto

Sull’erogazione dei buoni pasto restano delle criticità in due Regioni, Toscana e Lazio, e in particolare nel Lazio la questione è resa complicata da una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto un ricorso sulla gara espletata inficiandone gli effetti. La DG Bilancio ci ha comunicato che sono in corso interlocuzioni con CONSIP al fine di individuare le opportune soluzioni. Naturalmente seguiremo questa vicenda.

Infine su altre questioni poste nel corso della riunione ci riserviamo, per evidenti motivi di lunghezza, ulteriori approfondimenti nei prossimi comunicati.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

Pubblichiamo il decreto di regolamento concorso pubblico e interno qualifica Ispettore Sanitario

La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha pubblicato la nota riguardo l’ assegnazione temporanea art 42, per il personale Vice Dirigente con funzioni operative per i Comandi di Massa Carrara e Catanzaro

Pubblichiamo la nota della struttura territoriale Fp Cgil VVF in merito la procedura “amianto” per la sanificazione e pulizia dei D.P.I.

Pubblichiamo il decreto di  regolamento concorso pubblico qualifica Vice Direttore Tecnico scientifico

Nella giornata di ieri si è riunito il coordinamento nazionale FP CGIL INL, per discutere assieme delle tante criticità relative all’INL, da ultimo l’assurda esclusione del personale di questa Amministrazione dall’armonizzazione dell’indennità di Amministrazione.

Su questo aspetto, l’opinione unanime è di andare avanti con le iniziative di lotta – compreso lo sciopero nazionale per l’intera giornata del 18 marzo – fino a quando non ci saranno risposte concrete sul punto, non essendoci al momento alcuna certezza né sulle tempistiche di risoluzione né sul modo individuato dal decisore politico per chiudere in tempi rapidissimi questo (ennesimo) schiaffo in faccia alla dignità dei colleghi.

Il coordinamento nazionale accoglie con soddisfazione la circostanza che le rivendicazioni del personale dell’INL siano sostenute non solo dalla propria categoria ad ogni livello ma anche da altre, come ad esempio la FILLEA nazionale, fino alla stessa CGIL nazionale, perché è la dimostrazione più evidente che la battaglia messa in piedi in queste settimane riguarda la dignità dei lavoratori e la necessità di valorizzare in modo adeguato le attività che quotidianamente si svolgono nell’INL, in primis quella ispettiva.

Tuttavia, nel corso di questi anni la FP CGIL ha più volte evidenziato che, accanto ad aspetti non legati a scelte dell’Amministrazione, ve ne sono altri che invece dipendono dalle decisioni interne dell’INL e su cui quest’ultimo, se volesse, potrebbe intervenire subito, capovolgendo totalmente l’assioma che finora ha imperato, per il quale il personale non è una risorsa preziosa da valorizzare ma muli da soma da bastonare, sfruttare e buttare via.
Questo diventa più evidente e attuale anche alla luce dell’imminente ingresso di nuovi lavoratori, che sceglieranno se entrare – e restare – in INL, non solo in base all’aspetto economico, ma anche considerando le scelte organizzative interne.

Così, sul lavoro agile, se l’Amministrazione intende mantenere la diffidenza avuta fino all’arrivo della pandemia darà un pessimo segnale sia a chi già lavora in INL, sia a chi vi lavorerà. Il coordinamento ritiene che, finita l’emergenza sanitaria, da aprile si debba proseguire sul mantenimento di alti livelli di personale in lavoro agile, anche accogliendo la sfida che il nuovo CCNL pone sul tema, trasformando compiutamente il lavoro agile in una moderna leva organizzativa, capace di coniugare efficienza dei servizi con una prestazione non più legata a vincoli spazio-temporali e senza arretramenti sotto il profilo normativo ed economico.

Sul punto, si ritiene inaccettabile che l’INL – dopo una prima fase in cui aveva riconosciuto il buono pasto al personale in lavoro agile – non abbia più voluto riconoscerlo, pur essendo nelle condizioni di farlo e pur continuandolo a riconoscere al proprio personale dirigente anche nei giorni di lavoro agile, creando anche una odiosa disparità di trattamento. Per questo, è urgente dare segnali concreti e seri di discontinuità col passato, prevedendo: il riconoscimento del buono pasto al personale nei giorni di lavoro agile; un’indennità per l’utilizzo delle utenze personali (anche alla luce dell’aumento dei relativi costi, avvenuto in questo periodo); l’assegnazione di un cellulare di servizio, acquistato dall’Amministrazione.

Il coordinamento nazionale rivendica il ruolo della FP CGIL che ha determinato trasparenza e parità di accesso alle Posizioni Organizzative. Occorre, però, dare sostanza ai concetti di team e di Processo e al relativo modo di lavorare (orizzontale e non più verticale-gerarchico) e procedere a bandire anche le selezioni per i responsabili di team, valutandone una diminuzione. Nel frattempo, occorre reperire risorse adeguate anche per una seria indennità a questa parte del personale; sul punto, la FP CGIL ha già indicato possibili soluzioni, tuttora rimaste inascoltate.
Riguardo alle valutazioni del personale, purtroppo la FP CGIL aveva a più riprese evidenziato i problemi che il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance avrebbe prodotto, in particolare con riferimento ai “comportamenti organizzativi”, non misurabili e per questo fonte di tensioni tra lavoratori. E’ quindi urgente avviare un nuovo confronto per superare queste criticità e ridare serenità al personale. Anche le schede di valutazione pervenute in queste settimane hanno fortemente contribuito ad alimentare malumori in un personale già fortemente demotivato.

La scelta dell’Amministrazione di non riconoscere nulla ai futuri formatori interni è stata unanimemente stigmatizzata come l’ennesimo esempio di “costo zero”. La valorizzazione del personale passa anche attraverso questi aspetti, soprattutto considerando che la preparazione di lezioni è attività che richiede tempo ed energie che sarebbero sottratte al proprio tempo libero, in cambio di nulla.
Non ci stupiremmo affatto se non arrivassero domande per diventare formatore interno, in quanto sarebbe la logica conseguenza di una scelta errata a monte.

Infine, si è anche proposto di intervenire sull’anticipo delle spese di missione per il personale, in particolare per quello ispettivo, prevedendo normalmente che ciascun Ufficio anticipi una parte delle spese che il personale dovrà sostenere, con successivo saldo una volta presentata la tabella e la documentazione di spesa. Anche questo potrebbe essere un gesto con cui si inverte una tendenza in essere, dimostrando concretamente di andare incontro alle esigenze dei lavoratori.
Sarà anche attraverso questi aspetti che l’INL proverà che c’è una reale inversione di tendenza.

Roma, 11 marzo 2022

Il Coordinamento nazionale FP CGIL INL

Venerdì 4 marzo il Vice Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro ci aveva comunicato che l’INL aveva predisposto i conteggi necessari alla perequazione del personale INL e che gli stessi erano stati comunicati al MEF. L’incontro con Funzione Pubblica e MEF era stato programmato per mercoledì 9 marzo.
Lunedì 7 marzo il Direttore dell’Ispettorato ha riferito di essere in possesso dei conteggi, tanto è che abbiamo chiesto di farceli avere – cosa poi effettivamente avvenuta -, e che mercoledì 9 marzo si sarebbe svolto l’incontro di cui sopra.

Nel comunicato stampa del 10 marzo – trasmesso come informativa alle scriventi OO.SS – l’INL afferma di essersi reso disponibile a fornire al MEF i dati utili per il calcolo degli oneri. A quali oneri si faccia riferimento non è dato capirlo, visto che ci era stato detto che gli oneri riflessi erano già compresi.
Restiamo francamente sbalorditi da questa originale modalità di informativa, completamente avulsa dalla normale dialettica sindacale.

Prendiamo certamente atto del fatto che sembrerebbero superate tutte le riserve che ci erano state comunicate in occasione dell’incontro del 7 – in particolare, quelle del MEF – ma riteniamo che questo sia un successo frutto della straordinaria mobilitazione di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dell’INL, senza la quale non si sarebbe neppure “registrata l’ampia disponibilità a procedere” cui si fa cenno.
Notiamo, intanto, che non c’è alcun riferimento specifico né ai metodi né alle tempistiche con cui si intenderebbe affrontare e risolvere una questione per cui tutto il personale – in protesta dalla fine del mese di febbraio – è ancora in attesa di una risposta concreta.

Proprio per questa ragione, invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a proseguire in tutte le forme di mobilitazione finora portate avanti, che stanno sortendo il loro effetto di bloccare la macchina amministrativa in tutti i suoi aspetti. “Giochetti” e comportamenti fuori dalle corrette relazioni sindacali non ci distrarranno dall’obiettivo finale: andremo avanti uniti fino allo sciopero nazionale del 18 marzo e oltre, consapevoli del nostro diritto alla perequazione.

Nei prossimi giorni vi comunicheremo l’organizzazione della giornata del 18, il cui obiettivo – lo diciamo sin d’ora – deve essere quello di chiudere tutte le sedi dell’Ispettorato, per far arrivare forte e chiaro il segnale che non si scherza con la dignità e la professionalità di lavoratrici e lavoratori.

Roma, 10 marzo 2022

FP CGIL        CISL FP          UILPA          FLP           CONFINTESA FP   CONFSAL- UNSA                       USB P.I.
M. ARIANO  M. CAVO  B. DI CUIA   A. PICCOLI        N.MORGIA          V. DI BIASI                G.DELL’ERBA/V. SANTURELLI

Report su “Incontro del Dialogo sociale europeo del Gruppo di lavoro delle amministrazioni regionali e locali” – 3 marzo 2022

Nel pomeriggio del 3 marzo 2022 si è tenuta la riunione del gruppo di lavoro delle amministrazioni regionali e locali che a livello comunitario comprende le organizzazioni sindacali dei dipendenti, le organizzazioni dei datori di lavoro (amministrazioni pubbliche) e la commissione europea, che un ruolo, in questa fase, prevalentemente di ascolto

La convocazione prevedeva, oltre l’aggiornamento sui progetti comuni in corso e sugli auspicati progetti futuri, una riflessione sul “programma di lavoro 2023-2025”, ed una riflessione sulla violenza di genere, alla luce della imminente proposta legislativa sul tema che verrà presentata dalla Commissione Europea.

Questo ultimo punto non è stato discusso, in quanto la Commissione Europea non si è presentata.

Oltre la convocazione si è discusso un Ordine del giorno riguardante la situazione internazionale (invasione russa dell’Ucraina).

La FP CGIL ha partecipato attivamente sia nella riunione preparatoria che nella discussione generale con la controparte.

Il tema centrale è stata la discussione del programma di attività 2023-2025, che dovrà essere approvato il 22 novembre 2022.

In relazione alla riunione intersindacale preparatoria, che ha preceduto la discussione con la controparte, la FP CGIL ha portato queste posizioni:

  • Dobbiamo riuscire, in tema di digitalizzazione, a passare dalla realizzazione di “linee guida” alla sigla di veri e propri “accordi”, come stanno facendo le compagne ed i compagni delle funzioni centrali;

  • Dobbiamo rendere più efficace ed efficiente il nostro lavoro, dobbiamo ottenere più risultati;

  • Il programma di attività può essere rinnovato provando ad inserire delle novità: piano straordinario di assunzioni a livello europeo nelle PA, azioni per la pace e la demilitarizzazione, concentrarsi sulla disparità salariale di genere, ragionare sulla riduzione dell’orario di lavoro.

L’intervento è stato ripreso in modo positivo dal compagno della CFDT francese.

In generale, tutta la parte sindacale è convinta che bisogna spingere per un accordo sulla digitalizzazione, non solo delle linee guida.

Durante la riunione plenaria, si è discusso innanzitutto dell’ordine del giorno sull’Ucraina.

La FP CGIL è intervenuta quando si è discusso di piano di programma 2023-2025, per riaffermare quanto detto nella riunione intersindacale. La controparte ha lasciato uno spiraglio aperto riguardo al tema di fare un salto di qualità, e passare dalla stesura di “linee guida” alla sigla di “accordi.

I compiti per il futuro sono:

  • Preparare degli emendamenti alla bozza di programma di attività che riprendano quanto sostenuto oggi;

  • Adoperarsi per fare partecipare qualche rappresentante della controparte italiana (ANCI, UPI, Conferenza Comuni-Regioni), alle riunioni del dialogo sociale, almeno come osservatore.

 

A firma di Enrico Lobina (membro supplente comitato Ammnistrazioni Locali e Regionali Epsu)

 

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